ilTorinese

Gli imballaggi diventano green

Industria. Gli imballaggi diventano green. Il settore piemontese del packaging punta sull’innovazione e sulla sostenibilità per fare fronte alla necessità delle nuove lavorazioni che hanno come protagonisti nuovi materiali, ecocompatibili. Il comparto del confezionamento e imballaggio è una realtà che conta oltre 70 aziende, 2.800 addetti e un fatturato da 462 milioni di euro (l’11,5% delle aziende italiane del settore). Asti e Novara le province leader, spiega il Rapporto del Sole 24 Ore dedicato ai territori del Nord Ovest

Una città per cantare: un secolo di concerti a Torino

 RACCONTO PER IMMAGINI DELLO STRETTO LEGAME TRA IL CAPOLUOGO PIEMONTESE E IL MONDO DELLE SETTE NOTE PROPOSTO IN UNA MOSTRA ALLESTITA ALL’ARCHIVIO STORICO DELLA CITTÀ DI TORINO.

LA SI POTRÀ VISITARE DAL 9 MAGGIO AL 30 SETTEMBRE.

*APERTURA STRAORDINARIA SABATO 14 MAGGIO, NELLA GIORNATA CONCLUSIVA DELL’EUROVISION SONG CONTEST*

È il 1935 quando Louis Armstrong tiene un favoloso concerto al teatro Chiarella di Torino che, appena sette anni più tardi, sarà completamente distrutto dai bombardamenti Alleati. La mostra “Una città per cantare” parte idealmente dalle immagini di quel concerto e dai teatri devastati in una Torino ferita dalle bombe. L’esposizione, realizzata dall’Archivio Storico civico, è parte degli eventi culturali organizzati dalla Città di Torino in occasione del’Eurovision Song Contest 2022.
La mostra ripercorre le tappe storiche che hanno accompagnato Torino nel ritorno alla normalità nel periodo post bellico e procede oltre, raccontando la nascita e l’evoluzione di alcuni processi politici e sociali dai primi del Novecento a oggi, filtrati attraverso la lente d’ingrandimento degli spettacoli musicali, perché la musica, come la libertà, è partecipazione, per dirla alla Giorgio Gaber.
Dalla guerra agli anni del boom economico, dalle rivoluzioni del Sessantotto sino ai giorni nostri, la musica è sempre presente e accompagna, a volte trasforma, il corso della storia.
Il titolo della mostra, preso a prestito dall’omonima canzone scritta da Lucio Dalla per Ron, è emblematico: Torino è la patria italiana del jazz, dal capoluogo piemontese partivano o si concludevano le grandi tournée delle star del rock, del pop e dei grandi cantautori, qui sono nati artisti che hanno dato lustro alla musica italiana nel mondo.
Nel 1979 (come scrive lo stesso Ron nella prefazione del catalogo pubblicato a corredo della mostra) lo Stadio Comunale ha ospitato, nel mezzo degli anni di piombo, il primo mega-evento musicale italiano: la tappa del tour Banana Republic, da cui la musica dal vivo è ripartita dopo gli anni bui segnati dalle molotov lanciate sui palchi degli artisti.
La musica è una delle principali forme d’arte, il suo ascolto ci appassiona, ma non è solo suono: gli spettacoli la rendono viva, così come le fotografie artistiche di Dario Lanzardo, in gran parte inedite e presenti in mostra in un’ampia sezione, che con la loro poesia donano ulteriori emozioni.
Dai primi del Novecento a oggi circa quattrocento immagini, articoli, manifesti e documenti testimoniano così l’evolversi della società attraverso la lente d’ingrandimento dei concerti che hanno avuto luogo nella nostra città.

La mostra allestita all’Archivio Storico della Città di Torino (via Barbaroux, 32)  potrà essere visitata dal 9 maggio al 30 settembre (dal lunedì al venerdì 8.30-16.30). Apertura straordinaria sabato 14 maggio, dalle ore 11 alle 19.

Altre informazioni sul web all’indirizzo www.comune.torino.it/archiviostorico

 

Granata in vacanza! Torino-Roma 0-3

Un Toro già in vacanza si congeda dal suo pubblico subendo una netta sconfitta per 3a0 contro la Roma di Mourinho grintosa e colma di motivazioni.I giallorossi,con questa vittoria, si qualificano matematicamente in Europa League e mercoledì 25 maggio giocheranno la finale di Conference League contro gli olandesi del Feyenoord.Male il Toro di Juric:non è stata la solita squadra ammirata quest’anno.Mai nessun’altra compagine ha messo sotto i granata come hanno fatto i giallorossi stasera.I 3 gol sono una testimonianza diretta:2 su rigore, entrambi giusti nati da errori banali,il primo gol un regalo nato da una scivolata del difensore granata Zima che ha lasciato un’autostrada al bomber Abraham che non ha fallito il gentile omaggio. Adesso vacanza per il Toro,che si radunerà il 1 luglio ed occhio al mercato che si preannuncia  rovente visti i tanti addii che saranno colmati da arrivi di buoni giocatori funzionali a quanto chiede mister Juric per portare il Toro in Europa.Cairo e Vagnati: adesso tocca a voi!

Enzo Grassano

Lilt e Giro d’Italia insieme per la prevenzione

Il 21 e il 22 maggio la LILT fa tappa in Piemonte

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Sport, alimentazione salutare e visite di controllo periodiche. Queste sono le tappe che la LILT promuove, in qualità di Charity Partner del 105° Giro d’Italia, per vincere nella lotta contro i tumori

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IIl Giro d’Italia e la LILT – Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori – si uniscono per perseguire uno degli obiettivi primari dell’associazione che dal 1922 si impegna, sotto la vigilanza del Ministero della Salute, nella lotta contro il cancro: la promozione, su tutto il territorio italiano, della cultura della prevenzione oncologica come metodo di vita.

 

In qualità di Charity Partner del Giro, la LILT seguirà tutte le tappe del percorso attraversando la Penisola – dalla Sicilia al Veneto – con l’intento di diffondere consapevolezza e sensibilizzare l’opinione pubblica tramite una corretta informazione ed educazione sanitaria.

 

Il 21 e il 22 maggio nei villaggi di partenza di Santena (TO) e di Rivarolo Canavese (TO) sarà presente un presidio LILT che, grazie al sostegno dell’Associazione provinciale e della fitta rete di volontari, metterà a disposizione materiale informativo e illustrativo, offrirà suggerimenti relativi ai principi cardine della prevenzione primaria e consigli in merito alle visite di controllo periodiche per promuovere la cultura della salute e del benessere.

 

La partnership con il Giro d’Italia fa parte delle iniziative messe in campo nel 2022 per celebrare il centenario dell’associazione: un’occasione unica per ribadire l’impegno della LILT su tutto il territorio nazionale e la sua costante presenza al fianco di malati, famiglie e caregiver prendendosi cura di loro e donando loro supporto, non solo fisico, ma anche psicologico e sociale.

 

“Il traguardo finale della LILT, un futuro senza cancro, si raggiunge anche correndo su due ruote: la regolare attività sportiva rientra infatti tra i comportamenti consigliati nella prevenzione primaria per evitare il progressivo aumento di peso e i dannosi effetti determinati dalla sedentarietà, che rappresentano uno dei fattori di rischio nell’insorgere del cancro. Inoltre, l’attività fisica e sportiva hanno un effetto molto positivo contro ansia e depressione, contribuendo a ridurre l’insorgenza delle malattie croniche” commenta il Presidente della LILT Francesco Schittulli.

 

Roberto Salamini, Head of Marketing e Comunicazione RCS Sport ha dichiarato: “Il Giro d’Italia ha da sempre a cuore la responsabilità sociale ed ha sempre collaborato con tanti charity partner nelle varie edizioni. Quest’anno siamo orgogliosi di avere una partnership importante come quella con LILT che sarà anche presente in tutte le tappe della Corsa Rosa nel nuovo villaggio denominato GIROLAND – dalla Sicilia fino a Verona – per sensibilizzare sui temi relativi alla lotta contro i tumori. La social responsibility è un asset fondamentale non solo del Giro d’Italia ma di tutto il gruppo RCS “.

 

E poiché nella prevenzione primaria l’attività fisica va di pari passo con una sana alimentazione, nelle postazioni LILT presenti alla partenza di ogni tappa verranno distribuite gratuitamente bottiglie di olio di Calabria IGP, come simbolo del tradizionale modello alimentare mediterraneo, ritenuto uno dei più efficaci per la protezione della salute.

 

Un altro tassello fondamentale per la lotta al cancro è senza dubbio la ricerca, per questo – in occasione del Giro d’Italia – verranno distribuite le cartoline con l’indicazione per la donazione del 5×1000, fondi che ogni anno vengono investiti dalla LILT per finanziare ricerche in campo oncologico e borse di studio riservate a giovani neolaureati. Nell’ultimo decennio sono stati finanziati oltre 100 progetti per circa 20 milioni di euro, aventi particolare riferimento al miglioramento della qualità della prevenzione primaria, secondaria e dell’assistenza ai pazienti oncologici ed ai loro familiari.

 

#Giro #lasaluteinGiro

 

www.lilt.it

 

La durata della vita, la melatonina, la ghiandola pineale e gli antichi Egizi

La nostra vita, pur essendosi allungata rispetto alle epoche passate, nonostante le conquiste della Medicina, continua ad avere connotazioni di grande fragilità, unite ad una durata assai limitata. Fin dal nostro primo giorno di vita, cresciamo, raggiungiamo la maturità, poi inevitabile comincia il declino che condurrà all’esito finale della nostra esistenza. Questa regola vale per tutte le creature presenti in questa dimensione fisica. Non sono ammesse varianti, almeno al momento non ne conosciamo.

La durata della vita media viene calcolata e studiata da esperti specialisti, in particolare dai geriatri che dedicano la loro vita a regalare una qualità di vita ottimale agli anziani, affinché l’ultimo tratto della loro esistenza sia il meno complicato e più leggero possibile.
Idea ben radicata da sempre è quella di poter prolungare la vita terrena come è dimostrato da antiche tradizioni dai cui insegnamenti si evince come possano esistere metodi tali da far sì che l’uomo possa sfuggire al suo destino e possa prolungare la propria vita mantenendo le caratteristiche della gioventù per un periodo la cui lunghezza è, per noi, inimmaginabile. La letteratura relativa a questo argomento è sterminata e, dall’esame di tali testi, sembrerebbe che gli uomini siano stati in possesso di un sapere, una conoscenza medica che ormai è svanita nella nebbia di epoche passate, un sapere dapprima protetto da caste sacerdotali la cui conoscenza era impenetrabile. Tale conoscenza sarebbe poi andata perduta in seguito a cataclismi naturali in grado di distruggere città intere con i loro templi e alle guerre che hanno funestato da sempre le nostre civiltà. Il problema di fondo è che tentare di cogliere l’essenza degli insegnamenti, traendoli da quanto si è salvato ed è giunto fino a noi, è una impresa pressoché impossibile poiché, purtroppo, le istruzioni restano nascoste da un segreto velato da un linguaggio criptico, volutamente ermetico, che solo pochi iniziati sarebbero in grado di decifrare.
Citerò a titolo di esempio quanto scrive Artefio, un antico Maestro della Scienza Ermetica, un Alchimista le cui parole sono giunte fino a noi e che ci stupisce fin dalla lettura delle prime righe del suo manuale, il “Libro segreto di Artefio, antichissimo filosofo arabo”, in cui rivela che, grazie a Dio e a una mirabile quintessenza, è riuscito ad ottenere la Pietra Filosofale lavorando secondo i principi dei Maestri che l’hanno preceduto. Afferma, inoltre, di aver raggiunto l’età di mille anni e si ritiene in dovere di comunicare tale segreto all’umanità, e lo fa inserendo le opportune informazioni nel suo testo.
E come lui molti altri famosi Alchimisti garantiscono che sia possibile prolungare per un incredibile numero di anni la nostra vita, ma provando a interpretare il contenuto di quanto ci hanno tramandato. È possibile rendersi conto che la difficoltà a decodificare lo scritto è enorme poiché ci si scontra contro un muro impenetrabile. Quindi nulla di concreto riguardo queste notizie? L’umanità è condannata a restare solo un periodo relativamente breve su questa terra?
La vecchiaia e la morte rappresentano un destino ineluttabile, o è forse possibile agire in maniera tale da riuscire a aggirare il tragico traguardo finale? Nel libro “La fonte della giovinezza” (ed.Rizzoli, 1996) due autori contemporanei, il dottor Walter Pierpaoli e William Regenson affermano che il nostro essere educati ad osservare la vecchiaia come una sorta di malattia inarrestabile non sia sostanzialmente corretto, poiché sarebbe possibile, sia pure entro certi limiti, invertire la tendenza del nostro destino. Secondo quanto scrivono, dopo trent’anni di ricerche nei laboratori di mezzo mondo, sarebbero giunti ad una conclusione straordinaria: nel cervello si trova una ghiandola delle dimensioni all’incirca di un pisello che sarebbe da considerare come un vero e proprio orologio dell’invecchiamento dell’essere umano: la ghiandola pineale.
Recenti studi hanno dimostrato che la ghiandola non lavora per tutta la vita, ma per un periodo limitato; la sua azione si svolge attraverso una sostanza simil-ormonale, la melatonina, che viene secreta mentre dormiamo con picchi di produzione in giovane età poi, con il trascorrere degli anni, la ghiandola pineale rallenta la produzione di melatonina fino ad atrofizzarsi e questo, secondo numerosi studi, verrebbe interpretato dal nostro cervello, come un comando ad invecchiare.
Il supporto fornito all’organismo dall’assunzione di melatonina, teso a ristabilire i dosaggi tipici delle età giovanili sotto controllo medico, afferma Pierpaoli, potrebbe rallentare di molto l’invecchiamento, anche aumentando di molto la resistenza alle malattie e mantenere vigorosa la funzione sessuale. Secondo alcuni ricercatori la melatonina può rinforzare il sistema immunitario, essendo un potente antiossidante in grado di proteggere le cellule dai danni ossidativi senza innescare i radicali liberi.
La grande disponibilità di antiossidanti, è possibile che permetta una ottimale prevenzione dei danni cellulari, consentendo la salute degli occhi, consentendo una ottimale prevenzione del glaucoma e la degenerazione maculare legata all’età.
La sua efficacia è stata riconosciuta nell’attenuare i sintomi della SAD (Seasonal Affective Disorder) un disturbo stagionale causa di stati depressivi, che si manifestano particolarmente in autunno ed è assai efficace anche contro gli stati ansiosi, regalando una qualità migliore del sonno, condizione essenziale per placare l’ansia permettendo uno stato ottimale di rilassamento.
La ricerca, sia pure avanzata, ancora oggi non ha ancora tratto conclusioni definitive, ma conferma in linea di massima i vantaggi segnalati dall’assunzione della melatonina.
Ora lo studio della pineale non è solo interessante per il fatto che la sua azione potrebbe allungarci, e di molto, la vita, ma perché secondo altri studiosi la valutazione anatomica della ghiandola pineale ci ricollegherebbe nientemeno all’indubbio avanzato patrimonio di conoscenze degli antichi Egizi, i quali, è possibile, fossero al corrente dei benefici derivanti dall’attività di tale ghiandola.
Osservando una sezione del cervello, facilmente reperibile nei trattati di anatomia, per renderci conto di quale sia l’aspetto di tale organo, vediamo che la ghiandola pineale rimane al di sotto della formazione anatomica conosciuta come “corpo calloso”, fra questo ed il ponte midollare. Il tutto ricorda in maniera quanto mai sorprendente il geroglifico dell’occhio di Ra. Sembrerebbe addirittura esserne quasi uno schema magistralmente eseguito da qualche antico sacerdote che dominava in modo impeccabile sia la conoscenza dell’anatomia dell’encefalo, che il funzionamento della piccola ghiandola. I benefici effetti della produzione di melatonina erano forse noti? Non è possibile affermarlo con certezza, è sicuro che alla ghiandola in esame, oltre ai vantaggi fin qui segnalati, viene attribuito un ulteriore significato simbolico da numerosi studiosi del passato, a cominciare da Cartesio secondo il quale la ghiandola è il punto privilegiato dove la Mente ed il Corpo interagiscono fra loro mediante un’azione che verrebbe rallentata dall’atrofizzarsi della pineale in età relativamente giovane. E’ interessante notare che, per molte correnti filosofiche, questo processo di atrofia non è del tutto irreversibile. Infatti, si pensa che questa ghiandola possa essere riattivata tramite l’utilizzo di determinate tecniche per lo più provenienti dall’oriente, quali la ripetizione di mantra oppure attraverso tecniche meditative avanzate ed anche attraverso la stimolazione di alcuni chakra. Scopriamo così che di questa ghiandola, a cui solo negli ultimi decenni la medicina sta dedicando un’occhio di riguardo, era già nota da tempi immemori e che alla “Fonte della giovinezza” , di cui troviamo traccia in opere d’arte, racconti e leggende, si sarebbero abbeverati anche i Rosacroce i quali affermano nella loro “Cosmogonia di Max Heindel, dando prova di sapere molto bene di cosa stanno parlando che, risvegliando la pineale, l’uomo avrà recuperato la facoltà di percepire i Mondi superiori su una scala più elevata di prima, perché questa facoltà sarà in relazione col sistema nervoso volontario, e quindi sotto il controllo della sua Volontà. Mediante questa facoltà di percezione interiore tutte le sorgenti della Conoscenza gli saranno aperte, ed egli avrà al suo servizio un mezzo per acquisire informazioni, a paragone del quale gli altri metodi di investigazione sono solo giochi da fanciulli, potendo disporre di una vita la cui lunghezza sarà di gran lunga superiore a quella di cui oggi possiamo usufruire.

 Rodolfo Alessandro Neri

 

 

Un’occasione di festa dedicata ai bambini per celebrare i 40 anni di Area Onlus

C’È AREA DI FESTA: 
Sabato 28 maggio si spengono le candeline con una Caccia al Tesoro, una merenda e uno spettacolo di Faber Teater

Un compleanno speciale, celebrato nella sede di corso Regina Margherita 55, con una festa che interesserà tutto il quartiere di Vanchiglia. Così Area Onlus celebrerà, sabato 28 maggio, il suo 40° compleanno. Nata nel 1982, la Onlus che si occupa di persone con disabilità e delle loro famiglie, si apre al tessuto urbano dove ha fissato la propria sede organizzando un pomeriggio in allegria. Come sempre, mettendo i più piccoli al centro delle proprie attenzioni.

Si inizia alle ore 15 con una grandiosa Caccia al Tesoro che si allargherà al quartiere, riservata ai bambini delle classi elementari. Le prove saranno ispirate ai libri accessibili e multicodice esposti presso il Centro di Documentazione e Ricerca sul Libro Accessibile, in riferimento all’importante progetto Vietato Non Sfogliare. Si tratta di un luogo permanente, allestito presso la sede di Area Onlus, in cui conoscere e sperimentare il valore inclusivo di libri speciali: tattili, in Lingua dei Segni, in simboli, senza parole, ad alta leggibilità, audio, digitali e libri-gioco. Il progetto è cresciuto negli anni grazie al sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo e di Fondazione BNL.

Alle 16.30 si prosegue con una merenda offerta a tutti partecipanti. Alle 17 spazio a una rappresentazione con il gruppo di artigiani teatrali Faber Teater, aperta a tutte le età, che presenta uno spettacolo creato ad hoc per Area Onlus a partire dai libri esposti in Vietato Non Sfogliare. Il gruppo Faber Teater si conferma così come realtà amica e compagna dell’avventura di Area Onlus da alcuni anni. Nello spettacolo, attraverso i libri accessibili e le storie che essi raccontano, ci si introdurrà con delicatezza e semplicità in un mondo pieno di letture possibili che spieghino con leggerezza che la disabilità nasce anche dal contesto e dagli ostacoli che rendono ostile l’ambiente in cui viviamo.

Tutti gli eventi sono a partecipazione gratuita.

La prenotazione è obbligatoria, scrivendo a:
eventi@areato.org oppure chiamando il numero 333.87.93.259.

 

 

AREA ONLUS, da 40 anni al servizio della disabilità

Area Onlus è l’Associazione presieduta da Giovanna Recchi che da decenni si prende cura delle persone con disabilità e delle loro famiglie, coniugando la vocazione filantropica dei soci con l’operato professionale dei suoi tecnici, per la maggior parte psicologi e psicoterapeuti
Area Onlus nasce negli anni ’50, quando i fondatori costituirono un gruppo di volontari che si occupava di sostenere le famiglie dei mutilatini di guerra e poi a favore dei malati di poliomielite che in quel periodo rappresentava una vera e propria emergenza. Dal 1982 l’Associazione diventa una ONLUS e con un profondo rinnovamento strutturale inizia a dedicarsi alle persone con disabilità e alle loro famiglie. Fino al 1992 Area Onlus era presieduta da Marella Agnelli e il Consiglio storico era rappresentato da numerose personalità torinesi come Olga Medici del Vascello, Umberta Nasi, Marida Recchi, Gina Romiti, Franzo Grande Stevens, Gianluigi Gabetti. Dal 1992 prende in mano le redini l’attuale Presidente Giaovanna Recchi.

Venaria Reale per un giorno Capitale d’Europa

Lo straordinario scenario della Reggia di Venaria ha ospitato venerdì oggi l’incontro intergovernativo dei Ministri degli Esteri del Consiglio d’Europa, confermando il complesso monumentale barocco alle porte di Torino come sede ideale per grandi eventi e summit contemporanei.

Una location davvero fantastica. Tutti i Ministri si sono congratulati apprezzando la bellezza della Venaria: sono davvero soddisfatto anche per l’organizzazione dell’evento“: con queste parole il Ministro degli Esteri Luigi Di Maio ha commentato le impressioni dei suoi colleghi europei sulla Reggia di Venaria, prima dell’inizio del summit odierno.

Tanti selfie e sguardi sorpresi hanno in effetti accompagnato l’ingresso delle delegazioni alla Reggia, accolte anche dal Sindaco di Venaria Fabio Giulivi e dal Direttore del Consorzio Guido Curto.

A pochi giorni dall’Eurovision Song Contest, Venaria è stata di nuovo protagonista di un grande evento internazionale, con i suoi saloni che hanno rivissuto fasti e protocolli cerimoniali attualizzati ad oggi.

Palazzo Civico e ponti sul Po illuminati di rosa in onore del Giro d’Italia

In occasione dell’arrivo a Torino della tappa del Giro d’Italia, il 20 e 21 maggio la facciata di Palazzo Civico, presso piazza Palazzo di Città, si accenderà con “Light Cycles”, installazione di luci e parole a cura di Enel, Top Sponsor della maglia rosa.

 

L’opera di Arthur Duff è un viaggio luminoso di proiezioni laser, un’orbita che corre da sud a nord parallelamente al 105°Giro d’Italia, toccando alcune delle tappe della corsa rosa. L’universo di parole si anima in maniera circolare dialogando con le architetture delle piazze e le facciate dei monumenti nel buio cittadino. La narrazione, che per ogni luogo assume la sua specificità mostrando una visione inedita, prende vita tappa dopo tappa con un ritmo che cresce progressivamente.

Inoltre, per tutta la durata del Giro, il Palazzo del Comune si accenderà di luce rosa nelle ore notturne grazie ad un progetto di illuminazione artistica a cura di

Enel X e alla collaborazione dell’amministrazione comunale.

Anche quest’anno infatti, in collaborazione con Rcs, organizzatrice del Giro in rosa, Enel X accompagna, attraverso un’illuminazione architettonica, il passaggio della corsa in alcune delle principali tappe proponendo installazioni temporanee scenografiche che valorizzano alcuni dei monumenti delle città interessate.

A Torino l’intervento di illuminazione prevede l’installazione, fino al 30 maggio, di corpi illuminanti a Led altamente performanti e a basso consumo, che proietteranno luce rosa sul Municipio e sulla piazza. Il progetto è stato concepito per essere realizzato nel pieno rispetto dei monumenti, attraverso un’installazione a proiezione non invasiva e completamente rimovibile. Solo per questa sera anche le arcate dei ponti cittadini saranno colorate di rosa a cura di Iren.

“Libera”, Lea Ypi al Salone con Giannini

Il Centro di Cultura Albanese presenta “LIBERA”, grande successo internazionale della scrittrice LEA YPI, che dialogherà con MASSIMO GIANNINI direttore del quotidiano La Stampa, Sabato 20 maggio ore 15, Sala Internazionale, Pad. 2, Salone del Libro (Lingotto, Torino).

Studente disabile? No grazie

Il consigliere Iannò si occupa del caso

 

E’ stato paragonato ad una gastrite, il bimbo disabile che si è visto negare un posto nella scuola dell’obbligo.

Un caso sollevato dalla mamma, che lamenta, giustamente, come sia negato il “diritto allo studio del ragazzo”.

Del problema se ne sta occupando il consigliere comunale Giuseppe Iannò di Torino Bellissima, particolarmente sensibile a queste tematiche, in collaborazione con il sottosegretario di Stato all’istruzione, Rossano Sasso.

“C’è da chiedersi – sottolinea il consigliere Iannò – come possa la scuola italiana che si considera “inclusiva”, accogliere docenti, che affermano che uno studente, non possa essere integrato in una classe con i compagni, coniugando tutti i bisogni del caso”

“Una vicenda che non è tanto isolata – prosegue Iannò – e rispecchia le grandi preoccupazioni, con cui troppo spesso i genitori non trovano a livello sociale, risposte adeguate. Una doppia discriminazione che aggrava le difficoltà del bambino”

La prossima settimana il consigliere incontrerà la mamma, per esprimere solidarietà e trovare il modo di inserire il giovane in un contesto scolastico.