“Sveliamo la libertà, per le donne e gli uomini in rivolta in Iran”, dichiarano in una nota Andrea Turi, coordinatore dell’Associazione Radicale Adelaide Aglietta e Beatrice Pizzini ed Emanuela Girardi di +Europa Torino metropolitana. Proseguono: “saremo presenti giovedì 13 alle ore 13 in Via Giuseppe Verdi 39 dove veleremo e sveleremo la statua Eco, manifestando simbolicamente solidarietà alle donne e agli uomini liberi che in Iran sono in rivolta contro l’autocrazia al potere dal 1979”. Concludono: “E’ la quarta settimana di rivolta in Iran, centinaia di morti e migliaia di giovani ragazze e ragazzi che coraggiosamente manifestano in centinaia di città in Iran. L’attenzione in Italia non deve scemare e quindi annunciamo che, come sta avvenendo in altri luoghi e da altre personalità, anche noi ci taglieremo una ciocca di capelli e la invieremo all’ambasciata iraniana di Roma per tutte le donne iraniane che pretendono libertà per le proprie vite”.
A causa di un grossa buca sulla strada è finito all’ospedale con un braccio rotto. Il fatto è accaduto a Biella, dove un ragazzino di 14 anni è caduto sull’asfalto con la propria bicicletta. Il padre lo ha accompagnato in ospedale e ha chiamato la polizia municipale denunciando le pessime condizioni della strada.
NOTIZIE DAL PIEMONTE
Come imparare la rianimazione cardiopolmonare
Iniziative a Vinovo e Nichelino
Questo evento è stato organizzato da Cittadinanzattiva APS Piemonte, Sez di Vinovo, Coordinatore Territoriale Dottor Enrico Ferrario, dal Sindaco di Nichelino, dalla Dottoressa Maria Carmela Greco’, dalla presidente della Croce Rossa Italiana di Nichelino Dottoressa Adriana Sala. Presenta la Dottoressa Cristina Gho. Interverranno il Sindaco di Nichelino Dottor Giampietro Tolardo, l’Assessore alla Sanità Dottoressa Paola Rasetto , l’assessore all’istruzione Alessandro Azzolina, dell’Aslto5 il dottor Giovanni Messeri Ioli, la Dott Silvia Testa, Dott Elisa Berruto. Per Cittadinanzattiva il Presidente Regionale ing. Alessio terzi

A Vinovo il 16 ottobre, cascina don Gerardo
Il giallo dei resti umani trovati in un bosco
Macabra scoperta a Trecate, nel Novarese, dove alcuni cacciatori hanno rinvenuto ossa, molto probabilmente resti umani, in un bosco vicino al Ticino. Sul posto i carabinieri di Novara, che hanno recintato la zona. Sembra trattarsi di ossa umane di una persona deceduta mesi fa. Il corpo potrebbe essere stato trascinato dalle acque del fiume.
NOTIZIE DAL PIEMONTE
Marrone corre ai ripari con una delibera che non sta in piedi
L’assessore Marrone ha presentato in IV Commissione la delibera contenente “i criteri per l’accesso ai finanziamenti per la promozione e realizzazione di progetti di accompagnamento individualizzati finalizzati alla promozione del valore sociale della maternità e al sostegno delle gestanti e/o neomamme ed alla tutela della vita nascente da parte di organizzazione e associazioni operanti nel settore della tutela materno infantile e iscritti negli elenchi approvati dalle ASL e degli Enti gestori delle funzioni socio assistenziali competenti”, nota come Fondo di Vita Nascente.
“La delibera è centrata sulle associazioni accreditate operanti nel settore della tutela materno infantile presso le ASL, ma contemporaneamente, nella variazione di bilancio questi elenchi spariscono ‘per ovviare a eventuali istanze di incostituzionalità e conseguenti possibili impugnative’ da parte del Governo come riportato nella stessa relazione alla variazione di Bilancio in cui sono previsti 460mila euro per il Fondo di Vita Nascente (60 mila per enti gestori – 400 mila per associazioni)” dichiarano il Presidente del Gruppo Pd in Consiglio regionale Raffaele Gallo e il Vicepresidente della Commissione Sanità Domenico Rossi.
“Che cosa accadrà alla delibera dopo che questi elenchi spariranno dal dettato normativo? Resterà valida? Decadrà? O dovremo rivederla? La confusione regna sovrana e per questo abbiamo chiesto di rinviare la discussione a dopo la variazione di bilancio” affermano i consiglieri.
“Ma non solo – proseguono Gallo e Rossi – nell’ASL di Novara non ci sono associazioni accreditate e, quindi, la delibera si inventa una deroga temporale per consentire alle associazioni l’accreditamento solo per quel territorio. Ma nel caso in cui nessuno si proponesse a Novara che cosa accadrebbe? Non sosterremmo più le donne? Proprio il caso novarese mostra l’aspetto più ideologico per cui al centro del provvedimento non ci sono le donne, bensì le associazioni pro-vita. Sarebbe stato meglio dare le risorse direttamente alle ASL o agli enti gestori delle politiche sociali, come abbiamo richiesto con i diversi emendamenti presentati durata la discussione della nascita del cosiddetto Fondo di Vita Nascente”.
Filastrocca sul Piemonte
Di Giovanni Mattia
Un giro in Piemonte
Vidi un uomo
e dissi:
“Poirino!”
Lo vidi camminare scappava verso Trino. Le risaie che si fece
in un posto sconsiderato fu così
che andò nel Monferrato. Lì tra balli e feste
e un po’ di vino
gli ricordarono
che il vero Piemonte
non è Torino.
L’anima sta dentro
sotto la sottana
andiamo via
ed eccoti arrivato a Cumiana. Oh, Gabriella
quanto sei bella
ma quanta Strada
vorrei conoscere la Liguria ma no
mi fermo a Ovada.
O vada verso di lì
c’è una splendida Alba annerita dal cioccolato
e se uno è Cocconato
non è detto che stupido sia ma lui reggia reggia
lontano dai guai
si rifugia a Venaria.
Tanti sono i pasti
che durante il tragitto consumò ad Asti
e fu così che fu un po’Mona e po’ calvo.
Mamma che freddo Sir,
Sir Moncalvo.
Di Santi ne nominò tanti
uno di quelli delle zone
San Damiano,
gli disse:
vai ovunque,
ma mai a None
e se vai a Carmagnola
occhio ai taglialegna
e ai tagliagola.
Un sorriso apparve
in un battibaleno
un fungo fresco in mano
ed eccoti a Giaveno.
Ma il finale si sa,
non è prevedibile
e il Poirino finì trascinato
da tramvieri e ferrovieri
che lo lasciano in un tratto di mezzo tra Chieri e Moncalieri.
Non si arrese il babbione
che l’allegria voleva provare
Pensò ad una casa
e vide Casa Martini:
“dopo tanto girovagare
ho trovato la mia Pessione.”
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E’ un libro sulle emozioni, sulle sensazioni; infatti descrivo proprio le sensazioni di chi, improvvisamente, si ritrova in bilico tra la vita e la morte, per un incidente stradale, per un infarto o anche per una diagnosi di grave malattia. Descrivo lo sgomento dei parenti, ma anche l’ansia degli operatori del 118 che intervengono in suo soccorso. Non è però un libro triste, è un libro sul coraggio, il coraggio che tira fuori, a volte inaspettatamente, chi è in pericolo di vita, e il coraggio che invece deve necessariamente avere chi deve mettercela tutta per aiutarlo”
Intervista a Rino Negrogno
Chi è Rino Negrogno?
Sono nato il 7 luglio del 1968 a Trani, dove vivo con mia moglie Barbara, mio figlio Luca e il mio cane Axel. Maturità scientifica, laurea in infermieristica, lavoro nel servizio emergenza urgenza 118 dal 2004. Svolgo attività di volontariato nei centri di accoglienza e nella protezione civile. Ho curato varie rubriche di giornali telematici pubblicando riflessioni sugli avvenimenti più significativi. Alcune mie poesie e racconti sono stati pubblicati in diverse antologie e rubriche. Nel 2016 ho pubblicato i miei primi due libri: “Interludio” e “Controra”, nel 2018 “Il miracolo”, nel 2019 “Codice Rosso”, nel 2020 “Pandemos”, nel 2021 “Il monatto”.
“Codice Rosso – Storie di ordinaria emergenza” immaginiamo sia inerente al suo lavoro?
Sì in questo libro per la prima volta parlo del mio lavoro, mentre gli altri sono romanzi di fantasia. Racconto le storie, tutte rigorosamente vere, che più mi hanno coinvolto emotivamente. Per me la scrittura ha anche una funzione terapeutica, scrivo per esorcizzare la sofferenza con cui sono quotidianamente a contatto, per liberarmi dalla frustrazione che provo di fronte alle tante situazioni drammatiche che affronto e devo gestire ogni giorno a causa del mio lavoro. Questo però non è un testo tecnico, non è una disamina dei protocolli operativi per gli operatori del 118, è un libro sulle emozioni, sulle sensazioni; infatti descrivo proprio le sensazioni di chi, improvvisamente, si ritrova in bilico tra la vita e la morte, per un incidente stradale, per un infarto o anche per una diagnosi di grave malattia. Descrivo lo sgomento dei parenti, ma anche l’ansia degli operatori del 118 che intervengono in suo soccorso. Non è però un libro triste, è un libro sul coraggio, il coraggio che tira fuori, a volte inaspettatamente, chi è in pericolo di vita, e il coraggio che invece deve necessariamente avere chi deve mettercela tutta per aiutarlo.
Facebook: https://www.facebook.com/rino.negrogno
Sito: https://www.rinonegrogno.it/
Dove acquistare Codice rosso: https://www.durangoedizioni.it/libri/codice-rosso/?fbclid=IwAR3fNRh0TR4GzSkAfIesBJdtVb24yQKB0SyZPPn8rSLuIaWdhcLKxUucOsA
E’ stata la ex moglie a trovarlo morto nel suo bar in via San Secondo a Torino, con un coltello piantato nel petto. Era uscito ieri mattina di casa come ogni giorno per recarsi al lavoro. Poi il tragico evento. Nonostante la modalità della morte sia insolita il medico legale e gli inquirenti propendono per il suicidio. Alcune voci parlano di una difficile situazione finanziaria che avrebbe portato al drammatico gesto. L’uomo aveva 64 anni.
La Commissione europea ha approvato ufficialmente il Fondo europeo per lo sviluppo regionale del Piemonte (Fesr), che stanzia quasi 1,5 miliardi di euro, oltre 500 in più rispetto al periodo precedente 2014-2020.
Articolate in 4 obiettivi, le risorse del Fesr serviranno a sostenere ricerca, sviluppo e innovazione, competitività e transizione digitale per le imprese piemontesi (oltre 800 milioni), la transizione ecologica e la mobilità urbana sostenibile (475) con misure specifiche nel campo dell’energia, i progetti di sviluppo territoriale delle comunità locali (140), il potenziamento delle competenze (20 milioni in sinergia con il Fondo sociale europeo).
Da Bruxelles, dove ha voluto essere presente nel giorno in cui la Commissione europea ha dato il via libera al Fesr “perché si tratta del coronamento di un lavoro iniziato dal primo giorno del mio insediamento”, il presidente della Regione Alberto Cirio ha affermato che “nonostante la grave emergenza che abbiamo dovuto affrontare a causa del Covid, abbiamo lavorato duramente per dare al nostro Piemonte le risorse necessarie per una ripartenza solida. Essere riusciti ad aumentare del 50% la dotazione del Fesr è un risultato di cui andare fieri, ma che non sarebbe potuto essere raggiunto senza l’impegno e la collaborazione della Commissione europea. Pertanto voglio esprimere un sincero ringraziamento alla Commissaria Ferreira per aver dimostrato in maniera concreta la vicinanza dell’Europa ai territori e al Piemonte in particolare. Quella del Piemonte con i fondi europei è una storia di successo, per questo motivo partiremo molto velocemente con l’attuazione del Fesr, soprattutto per dare risposte concrete a cittadini e imprese rispetto alle difficili sfide che abbiamo di fronte, sia dal punto di vista della ripresa economica, sia rispetto alla crisi energetica che stiamo vivendo.
Con il presidente Cirio la commissaria europea per la Politica regionale Elisa Ferreira: “La Politica di Coesione è al cuore dello sviluppo economico e sociale delle Regioni europee. Oggi mi sono congratulata con il presidente Cirio per la recente approvazione del Fesr del Piemonte, che delinea le linee di investimento nei prossimi anni. L’Unione Europea, attraverso i fondi strutturali, investirà in Piemonte quasi 600 milioni di euro nella ricerca e innovazione, la competitività delle imprese, l’energia rinnovabile, la creazione di impiego e le competenze digitali. Condividiamo l’obbiettivo di promuovere uno sviluppo economico sostenibile, che riduce le disuguaglianze tra territori e nella società”.

Soddisfazione è stata espressa anche dagli assessori interessati. Per Andrea Tronzano (Sviluppo delle Attività produttive) e Fabrizio Ricca (Internazionalizzazione), “un miliardo e mezzo per dare veramente seguito alla politica industriale che abbiamo in mente e che vogliamo attuare dopo aver ascoltato i territori ed esserci confrontati con loro che sarà utilissimo per rendere appetibile la nostra Regione e per posizionarla a livello internazionale. La manifattura d’eccellenza, l’automotive, l’aerospazio, la chimica, i semiconduttori sono alcuni dei settori in cui si andrà a investire per un gioco di squadra con il sistema imprenditoriale piemontese quanto mai utile per far crescere il nostro tessuto produttivo”. Matteo Marnati (Ambiente, Energia e Innovazione), rileva“una cifra importante, della quale poco meno di 500 milioni di euro saranno destinati a progetti nel campo della transizione ecologica, della mobilità urbana sostenibile e dell’energia, temi oggi più che mai cruciali alla luce dei cambiamenti climatici in atto e della crisi energetica con la quale ci stiamo confrontando. Fondi che ci permetteranno di scaricare a terra altri progetti, in aggiunta a quelli presentati a valere sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e che ci consentiranno di proseguire sulla strada della transizione ecologica. Vogliamo costruire un nuovo Piemonte più sostenibile e più digitale con l’obiettivo di far crescere l’economia della nostra regione”.