ilTorinese

Vedremo se Torino e il Piemonte conteranno di più

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Nessun dubbio su chi ha vinto e perso le elezioni. Giorgia Meloni la vincente, il perdente Enrico Letta.

Talmente netta la vittoria che Giorgia Meloni sarà incaricata dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Prima donna Presidente del Consiglio  nella storia d’Italia. Talmente netta la sconfitta che Enrico Letta vuole convocare il Congresso del PD e non più ripresentarsi. Magari riprenderà a fare il pendolare con Parigi. Professore e parlamentare. Ad ognuno il suo compito.
Ovviamente non finisce qui. Matteo Salvini da Capitano è stato degradato a caporale di giornata e Giorgetti, scuotendo la testa: te l’avevo detto Matteuccio, dovevi aspettare.
Immortale il Berlusca che con gli stessi voti di Calenda avrà il doppio dei seggi sia in Senato sia alla Camera. Altro ” giuggiolante ” e’ Conte che in un sol colpo va al 15 % fa fuori definitivamente Casaleggio Junior e mette in un angolino Beppe Grillo. Primo partito nel sud, che all’unisono  dice: non toccate il reddito di cittadinanza. Chi pagherà il conto finale? Questo è un problema non loro.
Gli altri. Frattaglie. Ed il povero Giggino Di Maio da ministro degli Esteri a disoccupato.
Capita. Il risultato in Piemonte e a Torino non è da meno. Oramai la delegazione Pd – centro sinistra è ridotta al lumicino. Quattro amici al Bar capitanati dalla veterana Anna Rossomando e il Prof Andrea Giorgis, unico che conquista il collegio. La Montaruli di Fdi sbaraglia il pezzo da novanta Lepri. Barriera di Milano da quartiere rosso a quartiere grigiastro. Stesso film in zona ovest. Rivoli Collegno, Grugliasco. Gariglio umiliato dalla Maccanti. Dieci punti sotto. E la notte dei lunghi coltelli, nel Pd è già cominciata. Chi non è stato eletto incolpa altri della propria sconfitta. Classico. Penso che sia la prima volta che il dato di Torino e Piemonte sia in linea con il dato nazionale. Pessimo il nazionale, pessimo quello locale. Il 90 % dei parlamentari e senatori del Piemonte è del centro destra. Vedremo se saranno capaci ed avranno voglia di rappresentare gli interessi dei piemontesi e torinesi. Addirittura si parla di Guido  Crosetto sottosegretario alla presidenza del Consiglio. Centro Destra che ha una maggioranza schiacciante e non farà toccare il boccino all’opposizione. A questo punto merita una segnalazione la nostra “amata” ex Sindaca Chiara Appendino: voglio fare la deputata. Ha fatto la deputata.
Anche Grimaldi eletto. Ora dovrà scegliere tra consiglio regionale e Parlamento.
Gli altri partiti? Inesistenti. Prossimo appuntamento. Vedremo se e quanti piemontesi andranno al governo. Dunque capiremo se la nostra regione, potrà contare qualcosa o niente. Vedremo.

Patrizio Tosetto

Psoriasi, parte dal Piemonte la road map di Motore Sanità per far conoscere meglio la malattia

Quali sono i bisogni reali dei pazienti

Più informazione e più comunicazione su una malattia impattante come la psoriasi, ma anche inserimento della stessa nel Piano nazionale della cronicità, aggiornamento delle linee guida della malattia, lavorare a un percorso diagnostico terapeutico assistenziale e garantire equità di accesso alle nuove terapie.Attorno alla psoriasi ci sono ancora bisogni insoddisfatti a cui l’innovazione potrebbe fornire risposta. Questi sono i temi che dal Piemonte e per tutto lo stivale saranno trattati nella road mapPSORIASI. IO LA VIVO SULLA MIA PELLE, MA TU SAI COSA VUOL DIRE? – PIEMONTE dedicata alla malattia infiammatoria della pelle, non contagiosa, autoimmune, genetica e recidiva che colpisce 125 milioni di persone nel mondo e circa 2,5 milioni in Italia con una prevalenza del 3-4%. La serie di eventi, che coinvolgeranno, tra la fine del 2022 e l’inizio del 2023Piemonte, Veneto, Lombardia, Lazio, Toscana, Puglia, Campania, Sicilia, Emilia-Romagna, Umbria, Marche, Abruzzo, sonoorganizzati da Motore Sanità con il contributo incondizionato di UCB Pharma, con l’obiettivo di creare tavoli di confronto con clinici, tecnici della programmazione, farmacisti, associazioni di pazienti per condividere le azioni che potrebbero garantire vita nuova per i pazienti, attraverso l’innovazione in arrivo e le “proven practices” organizzative esistenti.

Il quadro di comorbilità che la psoriasi crea, abbinato al peso dei sintomi ed alle implicazioni psicologiche, per dover convivere con una malattia molto visibile e in alcuni casi deturpante, ha un impatto rilevante sulla vita, sulla sua qualità, sugli aspetti sociali dei pazienti e delle loro famiglie. Valeria Corazza, Presidente APIAFCO-Associazione Psoriasici Italiani Amici della Fondazione Corazza lo ha rimarcato: Di psoriasi, solo in Italia, secondo le più recenti stime del CliCon Economics & OutcomesResearch, ne soffrono 1,4 milioni di pazienti dei quali circa 56mila in cura con farmaci biologici (il 4%), ai quali si somma un numero lievemente inferiore di pazienti potenzialmente eleggibili alla terapia biologica (54mila). A peggiorare ulteriormente un quadro che, da paziente, non esito a definire devastante, anche in considerazione del vissuto emotivo di chi soffre di psoriasi, una dimensione troppo spesso sottovalutata, quando non del tutto ignorata, concorrono altri due elementi connaturati alla patologia: la cronicità e la multifattorialità. In quanto malattia cronica, la psoriasi richiede un’assistenza continua e permanente, una condizione che evidentemente deteriora la qualità della vita di chi ne soffre; in quanto malattia multifattoriale è spesso accompagnata da comorbidità, ossia dalla presenza contemporanea di altre patologie, e segnatamente: 1 nel 33% dei pazienti psoriasici, 2 nel 19%, 3 nell’8%. È chiaro che il paziente deve avere, da subito, una presa in carico multidisciplinare. Curare, prontamente, le comorbidità significa potere avere una buona Qol e risparmiare sui costi a lungo termine. Eppure, è proprio su questa opportunità che si registrano le maggiori criticità, in primis l’accesso non equo alle cure sullo stesso territorio nazionale – imputabile alla forte eterogeneità tra le Regioni – e il sotto trattamento nonostante la disponibilità di terapie efficaci e innovative: si può parlare di Pasi 90/100, posizioni e argomenti che Motore Sanità pone meritoriamente al centro del dibattito”.

Comunicazione e informazione sono le parole chiave che sono state portate all’attenzione da Sarah Disabato, Consigliera regionale del Piemonte, componente della IV Commissione Sanità. “Sono 120mila le persone che in Piemonte soffrono di psoriasi, il 10% soffre di una forma più severa. Mi colpisce che una larga percentuale di queste persone non sono prese in carico dal sistema sanitario ma non per mancanza di volontà dello stesso ma perché non sono informate a dovere rispetto a questa patologia. A livello politico dovremmo lavorare per far conoscere meglio la malattia e per ridurre le discriminazioni ad esso legate. Le azioni che potremmo mettere in campo in occasione della giornata mondiale della psoriasi, il 29 ottobre, è un ciclo di informazioni per la popolazione e per il paziente, per portare il messaggio che affidarsi ad uno specialista e al sistema sanitario è importante. Ma c’è di più. “Dobbiamo assolutamente rilanciare la sanità territorialeha aggiunto Disabato, e i 200milioni legati al PNRR saranno ottimi alleati per creare nuovi ambulatori sul territorio quindi per avvicinare la presa in carico ai pazienti, edobbiamo anche investire in innovazione e ricerca: lo studio di farmaci innovativi e biologi tramite il tavolo di lavoro che si è appena insediato in Regione Piemonte sicuramente produrrà ottimi risultati dal punto di vista della stesura di linee guida per la presa in cario dei pazienti e per monitorare gli effetti benefici a lungo termine di queste applicazioni mediche”.

“La psoriasi è una patologia rilevante dal punto di vista clinico, sociale e sanitario e nonostante questa rilevanza ci sono dei passi in avanti che bisogna fare in termini di politica Italia – ha sottolineato Tonino Aceti, Fondatore e Presidente di Salutequità -. Oggi abbiamo un atto che è molto importante, il piano nazionale della cronicità che deve essere ammodernato alla luce della pandemia Covid, del PNRR e di tutte le novità avvenute dal 2016 in avanti e alla luce delle patologie specifiche che saranno oggetto del modello. Chiediamo pertanto l’inserimento della psoriasi nel piano nazionale della cronicità, che il piano stesso venga finanziato, si chiede altresì un suo ammodernamento generale e la sua attuazione su tutto il territorio nazionale in attesa che il PNRR sviluppi tutti i suoi effetti e ci vorranno anni. Accanto a questo è importante ragionare anche sull’aggiornamento delle linee guida della psoriasi, lavorare a un percorso diagnostico terapeutico assistenziale e garantire equità accesso alle terapie che sappiamo essere terapie molto importanti. Il tema delle terapie, come il tema della diagnosi e della presa in carico si scontra nel nostro Paese con il tema dell’equità di accesso e quindi anche questo è sicuramente un elemento importante sul quale dovremmo tutti impegnarci”.

Innovazione per una malattia come la psoriasi vuol dire puntare non più solo a PASI 75 o 90 bensì a 100, cioè al perfetto controllo della malattia, con una nuova vita per i pazienti.L’innovazione inoltre sta percorrendo nuove strade con lo studio del ruolo chiave giocato da alcune citochine che coordinano la comunicazione tra le cellule immunitarie durante l’infiammazione e sostengono il processo infiammatorio anomalo alla base della patologia.

La definizione di Pasi 100 si riferisce fondamentalmente alla competa risoluzione del quadro cutaneo del malato psoriasicoquindi alla cosiddetta totale pulizia della pelle. Questo è un risultato a cui anelano sia i clinici sia il paziente, ma non deve essere l’unico nostro obiettivo. Il nostro obiettivo deve essere sempre un approccio più olistico alla malattia psoriasicaha spiegato Paolo Dapavo, Dirigente medico della Dermatologia dell’AOU Città della Salute e della Scienza di Torino -. Dal Pasi 100 si hanno indubbiamente delle ricadute significative sulla qualità di vita del paziente, perché il paziente che si vede totalmente pulito acquisisce fiducia in se stesso e fiducia nella medicina, ricomincia con una vita sociale normale, incomincia a intraprendere rapporti sociali che prima aveva interrotto e soprattutto mantiene una attenzione alla terapia estremamente significativa e il concetto dell’aderenza terapeutica è sempre stato un problema fondamentale per la gestione della malattia”. E le nuove terapie?Questo è sicuramente il periodo dell’età dell’oro della malattia psoriasica per cui i clinici hanno a disposizione un numero significativo di rimedi terapeutici per gestire la psoriasi. Il compito del clinico è quello di scegliere la migliore terapia per quella tipologia di paziente al fine di evitare eventuali switch o cambiamenti di terapia in corso d’opera. C’è dunque ancora spazio per l’innovazione, perché le risposte che i nostri pazienti ci chiedono sono in termini di velocità, di mantenimento di efficacia e di sicurezza sempre crescente. Per rispondere a queste esigenze terapeutiche nuove molecole, come il Bimekizumab, hanno un comportamento estremamente flessibile e una efficacia estremamente rapida e significativa”.

Secondo Dapavo i vantaggi della molecola sono tre: la rapidità,perché nel giro di poche settimane, dopo due sole somministrazioni il paziente si vede totalmente pulito almeno nel 60% dei casi; l’efficacia a lungo termine, perché la psoriasi è una malattia cronica e si deve assicurare una risposta terapeutica prolungata nel tempo; infine, la possibilità di modificare a seconda delle esigenze la terapia allungando anche i tempi di somministrazionearrivando al risultato di fare sentire il paziente non più malato di psoriasi, ma l’obiettivo è fargli dimenticare la patologia ha concluso Paolo Dapavo.

Centri di riferimento indispensabili per la presa in carico dei pazienti e nuove terapie: ne ha parlato Paola Savoia, Delegato SiDeMaST Regione Piemonte e Direttore SCDU di Dermatologia AOU Maggiore della Carità di Novara. La frequenza della psoriasi, il notevole impatto di questa patologia sulla qualità di vita e la frequente associazione con comorbidità sistemiche potenzialmente invalidanti rendono indispensabile la presa in carico dei soggetti affetti da parte di centri di riferimento, e il loro trattamento continuativo, anche dopo la remissione delle lesioni cutanee – spiega Savoia -. Negli ultimi anni, le opzioni terapeutiche disponibili per il trattamento della psoriasi sono incrementate, e ai farmaci sistemici “convenzionali” sono stati progressivamente affiancati numerosi farmaci “biologici”, in grado di agire in maniera specifica sui meccanismi molecolari alla base dei fenomeni infiammatori che caratterizzano questa patologia, garantendone un migliore e più rapido controllo, con minori effetti collaterali. La personalizzazione del trattamento, tenendo conto delle caratteristiche cliniche del paziente (età, sesso, eventuali comorbidità associate, ecc.) e delle diverse modalità e tempi di somministrazione dei farmaci incrementa l’aderenza al trattamento e quindi le possibilità di ottenere un rapido e adeguato controllo della patologia, oltre a consentire l’ottimizzazione delle risorse sanitarie”.

I NUMERI DELLA PSORIASI

La maggior parte delle persone colpite da psoriasi soffre della forma più comune, la psoriasi a placche lieve/moderata, mentre circa il 20% è colpito da una forma grave che si manifesta con placche eritemato-desquamative localizzate su diverse superfici del corpo e che possono apparire in qualsiasi periodo della vita, in entrambe i sessi: dalle pieghe cutanee alle zone palmo plantari, dal cuoio capelluto al volto, dalle unghie alle mucose.

Nel 30% dei pazienti la psoriasi ha carattere familiare e molte evidenze la indicano come malattia sistemica con diverse comorbilità (alterazioni distrofiche delle unghie; artropatie; uveiti; malattie infiammatorie croniche intestinali; malattie metaboliche e cardiovascolari; disordini psichiatrici; apnee notturne; osteoporosi; Parkinson).

Alcuni passaggi chiave che possono incidere sulla progressione della malattia e ridurre l’efficacia delle terapie sono: correggere stile di vita e fattori di rischio (fumo, alcool, sovrappeso, sindrome metabolica, depressione); intervenire rapidamente e con una terapia che mantenga la sua efficacia nel tempo(durability); per misurare la gravità della malattia, monitorarne l’evoluzione nel tempo nonché l’efficacia delle terapie si utilizza un combinato di elementi: l’estensione della patologia, la sede delle lesioni, il grado di infiammazione e i sintomi, la risposta al trattamento, la durata della malattia, l’impatto sulla qualità della vita.

Caccia ai Tesori arancioni del Touring Club

domenica 2 ottobre torna anche quest’anno la Caccia ai Tesori Arancioni del Touring Club Italiano.

100 i Comuni certificati con la Bandiera Arancione coinvolti per la più grande caccia al tesoro in contemporanea mai vista in Italia che invita a scoprire le piccole eccellenze dell’entroterra attraverso dei percorsi unici che si snodano nel cuore dei borghi e accompagnano i partecipanti – indizio dopo indizio – sulle tracce di storie, persone, monumenti e piccole curiosità custodite nei luoghi meno noti del nostro Paese.

In Piemonte, in particolare a Cannero Riviera (VB) la caccia al tesoro porta alla scoperta della storia e delle curiosità legate allo storico Corpo Filarmonico Cannerese. Tra le attività collaterali, previsti anche piccoli eventi e laboratori musicali per adulti e bambini. A Revello (CN) l’iniziativa si legherà ad attività dedicate ai fiori, ai frutti, alle verdure tipiche e ai funghi commestibili, con spiegazioni sulla flora autoctona. A Cherasco (CN) verrà allestito il Mercatino dell’antiquariato ed è prevista una passeggiata sul Sentiero del Bacio, un anello di 4 km per scoprire tutte le bellezze del luogo. A Castagnole delle Lanze (AT), invece, la caccia al tesoro comprenderà un percorso tra i filari con pranzo al sacco e degustazione di grappa e torta di nocciole, prodotti tipici della regione. A Usseglio, in provincia di Torino, la caccia è dedicata ai lavori di ieri e di oggi e sarà realizzata in concomitanza della Festa della transumanza e della patata di montagna.

La piscina riabilitativa dell’Unità Spinale del Cto di Torino è operativa

«La piscina riabilitativa dell’Unità Spinale del Cto di Torino è operativa, le prime terapie sono in programma. Le operazioni necessarie alla piena ripresa delle attività sono iniziate la scorsa settimana con la verifica della funzionalità degli impianti e la sanificazione dell’area. La riapertura della struttura, programmata per l’ultima settimana di agosto, ha subito un rinvio a causa di una recrudescenza del Covid. Nello stesso periodo, proprio a causa dell’aumento dei contagi e dei ricoveri, anche la chiusura dei reparti Covid di Cto e Molinette è stata differita».

Così l’assessore alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi, rispondendo ad un’interrogazione sulla ripresa del servizio.

«Per quanto riguarda, invece, la riapertura, anche parziale, del reparto al secondo piano dell’Unità Spinale – continua l’assessore -, l’Azienda aveva già comunicato lo scorso aprile alle Associazioni dei pazienti mielolesi l’impossibilità che essa avvenisse prima della fine dell’estate».

The Others, Torino rilancia il dibattito nel mondo dell’arte

 Dopo il successo della X edizione, The Others Art Fair torna dal 3 al 6 Novembre 2022 nel Padiglione 3 di Torino Esposizioni portando in città un dibattito sempre più inclusivo nel mondo dell’arte, in un confronto tra artisti di generazioni e provenienze differenti, all’insegna della sperimentazione dei linguaggi

È questo il cuore pulsante di The Others 2022, un intreccio di diversi punti di vista ed espressione di un mondo in costante cambiamento a cui la fiera – fondata da Roberto Casiraghi con Paola Rampini – dà forma concreta attraverso la costruzione di un nuovo spazio espositivo e originale: un display a forma di labirinto. 

Un archetipo di complessità e smarrimento ma anche metafora di sfida e astrazione dal mondo, in cui ogni progetto proposto da gallerie o artist run space risulta centrale e non periferico

Il labirinto sarà così animato da spazi non profit, giovani gallerie e artist run space – da sempre fulcro della manifestazione e trend-setter capaci di anticipare e influenzare il futuro – ma anche gallerie dell’establishment che propongono il lavoro di giovani artisti.

«La scelta del labirinto non deriva soltanto dalla voglia di sperimentazione rispetto alla classica struttura a griglia – commenta Lorenzo Bruni, direttore artistico della fiera – ma soprattutto dal fatto che l’anima di The Others è quella di una piattaforma democratica. Di conseguenza punta a creare un percorso di visita in cui non esiste una posizione svantaggiata rispetto ad un’altra. Creare un display a labirinto vuol dire fuoriuscire dalla logica di inizio e fine di un percorso, per facilitare il concetto dello stare, del condividere, del vivere un’esperienza. L’idea del labirinto, in questo caso, non rimanda al tema del perdersi, bensì all’idea di ritrovarsi in una nuova comunità che si spera non termini con la fine della fiera ma porti a realizzare nuove connessioni». In una società confusa ma implacabile, l’arte mostra la via e il visitatore viene così preso per mano e condotto verso una nuova consapevolezza.

L’undicesima edizione di The Others affronta i più importanti temi d’attualità attraverso i progetti artistici presentati; un’anticipazione è il lavoro dell’artista ucraina Ira Lupu (presentata dalla galleria londinese Darling Pearls & Co.) che accende i riflettori sul rapporto paradossale tra intimità e distanza, connessione e disconnessione, corpo fisico e corpo elettronico raccontato attraverso le esperienze di un gruppo di lavoratrici del sesso online ucraine.

Il board curatoriale di The Others 2022, ancora una volta al femminile, è composto quest’anno da Daniela Grabosch, artista tedesca attiva a Vienna particolarmente attenta alla cultura performativa, da Lydia Pribisova, curatrice alla Kunstalle di Bratislava e redattrice per l’edizione dell’est Europa di Flash Art, e da Marta Orsola Sironi, impegnata sia nella programmazione di co_atto uno spazio non profit a Milano, sia in progetti nomadici  che indagano la stretta relazione tra giustizia ambientale e sociale e il femminismo intersezionale.

The Others si riconferma come una piattaforma di incontro e di scambio dal mondo, in merito a quelle che sono le priorità attuali del sistema dell’arte, distinguendosi per la sua vocazione provocatoria, eccentrica e internazionale capace di catalizzare e sprigionare ogni anno nuova  energia creativa.

www.theothersartfair.com

La Banda dell’Esercito a Palazzo Arsenale

Evento  conclusivo del “Regio Opera Festival”.

Si è svolto giovedì nel Cortile d’Onore di Palazzo Arsenale, sede del Comando per la Formazione e Scuola di Applicazione, il concerto della Banda dell’Esercito quale evento conclusivo della seconda stagione del  “Regio Opera Festival”. Quattro mesi di programmazione di opere, concerti e balletti, realizzate con il patrocinio del Ministero della Difesa, del Ministero della Cultura e della Città di Torino, durante il quale il celebre cortile di Palazzo Arsenale ha visto la presenza di circa 25.000 ospiti.

Il concerto, come nel resto della stagione, ha avuto luogo alla presenza di autorità civili, militari, Ufficiali frequentatori, rappresentanti delle Forze Armate e di Polizia presenti sul territorio.
Il Comandante dell’Istituto di Formazione, Generale di Divisione Mauro D’Ubaldi, nel corso del Suo intervento, ha parlato dell’importanza della sinergia, anche tra organizzazioni eterogenee, che può trovare una sintesi costruttiva nella condivisione di un comune obiettivo, quale il conseguimento di una preziosa offerta culturale alla cittadinanza

La Banda dell’Esercito, diretta dal Maggiore Filippo Cangiamila, ha proposto un programma di sala che curiosamente ha riunito in un unico concerto musiche di autori accomunati dallo stesso cognome, e quest’anno, legati da diversi anniversari.

In particolare ricorrono i 150 anni della nascita di Ralph Vaughan Williams (1872-1958) fra le figure più rappresentative della musica inglese del ‘900, a capo del movimento “neomodale”  ha dedicato molto spazio alle musiche concepite per banda militare, tra i brani eseguiti:Flourish for Wind Band, Toccata Marziale e English Folk Song suit.

I 90 anni compiuti a febbraio da John Williams (1932), famoso direttore d’orchestra e compositore statunitense,  apprezzato per le numerose colonne sonore cinematografiche, Durante l’esibizione sono stati eseguitibrani di particolare effetto, quali: Superman suite, arrangiamento di Bob Lowden, Theme from Schindler’s List,arrangiamento di Jacob de Haan, Indiana Jones Selection, arrangiamento Hans van der Heide e Star Wars Saga, arrangiamento Jo’han.de Meij,

Inoltre, la Banda dell’Esercito ha eseguito Fanfare and Allegro del talentuoso e versatile compositore americano Clifton Williams (1923-1976) che viene ricordato quale primo vincitore di un decennale concorso di compo

La serata è stata presentata dalla giornalista Germana Zuffanti.

Costituita nel 1964, la Banda dell’Esercito si compone di centodue elementi, tutti diplomati al conservatorio e reclutati per concorso diretto. La sua esecuzione dell’Inno Nazionale Italiano, registrata nella versione fedele della partitura di Michele Novaro, è stata inserita tra i simboli della Repubblica Italiana sul sito internet del Quirinale. Il complesso partecipa a molteplici manifestazioni militari e svolge anche un’apprezzata attività, sia in Italia sia all’estero.

A Torino arrivano 100 nuove bikes TIER

TIER Mobility, fornitore leader in Europa e nel Mondo di soluzioni di micro-mobilità condivisa, completa l’offerta già esistente a Torino di 500 e-scooter con 100 e-bikes. 

Ampliando ulteriormente l’offerta dei servizi di microbilità con l’arrivo di 100 e-bikes sulle strade di Torino, vogliamo andare incontro alle esigenze degli utenti che da oggi avranno la possibilità di scegliere il servizio di mobilità in sharing più adatto ai loro spostamenti” Commenta Saverio Galardi, General Manager Italia di TIER. “Il nostro obiettivo è di estendere il nostro servizio intermodale anche ai comuni dell’hinterland, incentivando così strategie di trasporto sostenibile adatte alle necessità di lavoratori e studenti. Inoltre, per limitare l’utilizzo di auto private e ridurre il traffico cittadino, intendiamo integrare i nostri servizi con quelli del trasporto pubblico e per farlo stiamo lavorando affinché i nostri mezzi siano presenti in tutti i principali snodi di raccordo come metro, treni e bus.” 

 

Con l’obiettivo di garantire un sistema di mobilità intermodale, smart e sicuro all’interno del capoluogo piemontese, TIER prevede di ampliare gradualmente la flotta fino a 500 bici elettriche entro marzo 2023.

I Verdi di nuovo in Parlamento dopo 14 anni

Riceviamo e pubblichiamo

Due deputati eletti nelle liste del Piemonte dell’Alleanza Europa Verde e Sinistra Italiana.

Chi lo avrebbe mai detto dopo il risultato fallimentare delle ultime elezioni amministrative a Torino i Verdi piemontesi hanno attuato una profonda riorganizzazione del partito riuscendo a ricostruire una proposta credibile agli elettori già con le elezioni amministrative dello scorso maggio.

I neo eletti Co-portavoce regionali Mariella Grisà e Mauro Trombin hanno iniziato un lavoro di ricostruzione coinvolgendo tutte le persone che in questi mesi si sono avvicinate al movimento e a distanza di un anno dalla loro elezione i risultati sono arrivati.

“In questo primo anno di mandato abbiamo lavorato sodo coinvolgendo persone che hanno saputo portare un grande valore al nostro progetto” le parole di Mariella Grisà co-portavoce regionale dei Verdi del Piemonte. “Oggi, grazie all’Alleanza Verdi e Sinistra, centriamo il risultato più grande” ribatte Mauro Trombin portavoce regionale ” questo traguardo è stato raggiunto grazie a 53.457 voti, nella circoscrizione di Torino e provincia e a 31.331 voti nella circoscrizione di Asti, Alessandria e Cuneo, siamo riusciti a far eleggere 2 parlamentari: Marco Grimaldi per la circoscrizione Piemonte 1 e Paolo Nicoló Romano (già parlamentare della componente dei Verdi nella precedente legislatura) per la circoscrizione del Piemonte 2″.

Centinaia di chilometri lungo un territorio molto vasto da Alessandria, Torino, Asti, Vercelli, Cuneo, moltissime le persone coinvolte e da ringraziare per queste settimane di campagna elettorale.

“Il risultato, per noi rappresenta un punto di partenza e ci da la forza e la responsabilità di continuare a far  crescere la nostra comunità in un momento storico così difficile.

Sarà necessaria una opposizione dentro e fuori il Parlamento per riconquistare quei cittadini che oggi non sentendosi più rappresentati hanno votato una destra divisiva, sarà necessario uno sforzo collettivo, un patto per il lavoro, per il clima e per i diritti.”

Ragazzo travolto dal tram è grave al Cto

Nel pomeriggio un giovane è stato  travolto da un tram della linea 16 in corso Regina Margherita. Il ragazzo, di 23 anni, è stato investito all’incrocio con via Aquila, le cause sono all’esame della polizia municipale. È ricoverato all’ospedale Cto in condizioni gravi. Anche l’autista del tram è stato portato all’ospedale Gradenigo per lo stato di choc.

L’assessore Tronzano: “Il 14 ottobre il grattacielo verrà consegnato alla Regione”. Opposizioni scettiche

 “Abbiamo finito i lavori ed entreremo nei tempi previsti, rispettando le procedure di legge senza alcun rallentamento”

 

In merito all’interrogazione presentata in aula sulla Sede Unica della Regione l’Assessore Andrea Tronzano precisa: “Ho letto con stupore le parole del Consigliere Valle, perché considerando che il cantiere del grattacielo era fermo da un tempo interminabile ed è stato sbloccato da questa Giunta in mezzo a emergenze di tutti i tipi, appare quantomeno un po’ surreale che a battere i tempi sia chi ha governato per 5 anni prima di noi senza fare nessun passo avanti per il suo completamento”.

“Rassicuriamo quindi il consigliere: i ritardi c’erano con la sua maggioranza. Noi abbiamo finito i lavori ed entreremo nei tempi previsti, rispettando le procedure di legge senza alcun rallentamento. Come avevamo annunciato il 14 ottobre il grattacielo verrà consegnato alla Regione alle ore 11 con una cerimonia ufficiale. Da quel momento inizieranno le procedure di trasferimento dei dipendenti, partendo dagli uffici che sono in affitto in modo da iniziare a risparmiare sui canoni a carico dell’Ente”

Il vicepresidente del Consiglio regionale Daniele Valle aveva detto: «L’assessore Tronzano in Aula ha spiegato che si sta predisponendo la pratica SCIA antincendio e che questa sarà presentata il 14 ottobre. Quindi, slitta così a data indefinita la presentazione della pratica di agibilità e così il trasferimento dei dipendenti. Insomma, i lavori di costruzione sono finiti il 29 luglio, ma, dopo 11 anni, il cantiere del grattacielo regionale continua ad essere “infinito” e nessuna certezza è stata data sul cronoprogramma. Inoltre non sappiamo se l’agibilità riguarderà l’intera struttura o sarà solo parziale. Perché non rispondere su questo punto?».

Anche Giulio Manfredi (Radicali Italiani) è intervenuto sulla questione: “Due giorni dopo il voto, in Consiglio Regionale, l’assessore Andrea Tronzano (peraltro candidatosi alle elezioni senza essersi sospeso dalle deleghe, come la sua collega Chiorino), rispondendo a un question time del PD, dichiara che “il prossimo 14 ottobre verrà presentata al Comune di Torino la documentazione relativa alla SCIA antincendio, necessaria per ottenere la pratica di agibilità” del grattacielo della Regione Piemonte.
Una rapida ricerca su Internet permette a tutti di appurare quanto successo lo scorso 4 gennaio, quando il presidente Cirio fece aprire il grattacielo solo ai giornalisti per la conferenza stampa di inizio anno, dove proclamo’ solennemente che l’opera gli sarebbe stata consegnata il 10 ottobre (“Me ne assumo la responsabilità. Parlo con cognizione di causa”, Cirio dixit). Siamo alle solite: il presidente Cirio è bravissimo nella politica degli annunci ma poi la realtà è ben altra”.