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Valle (Pd): “A Torino Nord serve un nuovo ospedale”

“ BENE AVER AVVIATO L’ITER, ORA LA REGIONE ACCELERI”

 

«La presentazione da parte della Città di Torino di un dossier sul nuovo ospedale di Torino Nord, destinato a sostituire l’oramai obsoleto Maria Vittoria, rappresenta un’importante passo in avanti. Finora si era discusso in astratto sulla necessità di dotare quella parte di città di un moderno ed efficiente presidio ospedaliero, ora si entra nel concreto, individuando la possibile localizzazione e le caratteristiche che l’ospedale dovrà avere. Torino ha bisogno di nuovi ospedali e di realizzarli in tempi rapidi. Il primo nucleo del Maria Vittoria venne inaugurato il 1 agosto del 1885. Sul trono c’era Umberto I, al governo Depetris. Già negli anni Settanta si era discusso di un trasferimento del Maria Vittoria in altra sede e nel novembre del 1993 la Regione aveva deciso per lo spostamento, ma nulla accadde. Questa deve essere la volta buona. Ora la palla passa in mano alla Regione Piemonte, che deve accelerare l’iter per la scelta della localizzazione e la realizzazione. Il “nuovo Maria Vittoria” è un’infrastruttura complementare al Parco della Salute: occorre realizzarle senza perdere più tempo, cambieranno non solo il volto della sanità torinese ma il volto urbanistico di ampie parti della città, a Nord e a Sud. Al tempo stesso, la Regione deve aprire un ragionamento sul futuro degli edifici che ora ospitano il Maria Vittoria: il nuovo ospedale, infatti, deve essere anche l’occasione per dotare quei quartieri di servizi di prossimità, potenziando la rete territoriale».

A Torino l’accensione dei termosifoni slitta di una settimana

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A Torino slitta di una settimana l’accensione degli impianti di riscaldamento. Lo ha deciso Stefano Lo Russo, il sindaco della città, che nel pomeriggio ha il sindaco di Torino Stefano Lo Russo ha firmato un’ordinanza apposita per lo slittamento dell’ accensione del riscaldamento al 29 ottobre. Dice il sindaco:  “A fronte delle temperature di questi giorni, al di sopra della media stagionale, abbiamo deciso di posticipare l’accensione degli impianti di riscaldamento. Una scelta fatta per risparmiare sui costi energetici. L’ordinanza non riguarderà gli ospedali, le case di cura, le strutture che ospitano servizi sociali pubblici, le scuole dell’infanzia e gli asili nido”. La stessa decisione è stata presa dalla città di Milano.

Piano regionale di rilancio del territorio, 34 milioni per le opere pubbliche

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Sono oltre 34 i milioni di euro che la Regione Piemonte ha deciso di destinare ai Comuni con meno di 35.000 abitanti.

Si tratta di interventi che vanno dalla riqualificazione urbana dei centri storici e degli immobili di pregio, alla messa in sicurezza degli edifici scolastici, del territorio a rischio idrogeologico, delle strade, dei ponti, dei viadotti, dei luoghi dedicati al volontariato e ai servizi socio sanitari. Ed ancora: progetti di rigenerazione urbana, riconversione energetica ed utilizzo delle fonti rinnovabili, bonifiche ambientali dei siti inquinati.

Un nuovo ed ambizioso piano di investimenti che vede anche i piccoli Comuni centrali nelle politiche della Regione.

Sono 94 gli interventi finanziati su tutto il territorio con la prima tranche di risorse:

  • Alessandria, 4,1 milioni per 14 interventi;

  • Asti: 3,5 milioni per 9 interventi

  • Biella 3,1 milioni per 10 interventi

  • Cuneo 5,8 milioni per 16 interventi

  • Novara 3,6 milioni per 11 interventi

  • Torino 7,5 milioni per 16 interventi

  • Verbano Cusio Ossola 3,4 milioni per 8 interventi

  • Vercelli 3,2 milioni per 10 interventi.

In questi anni abbiamo contraddistinto il nostro operato per il forte legame col territorio. Queste risorse si aggiungono a quelle con cui dal 2020 abbiamo finanziato più di 600 comuni – commentano il Presidente della Regione Alberto Cirio e l’Assessore regionale alle Opere Pubbliche Marco Gabusi – Daremo la possibilità ai piccoli e medi Comuni di realizzare opere di carattere strategico locale e regionale. Ma questo è solo l’inizio di una pianificazione che si svilupperà con ulteriori risorse anche nel 2023 e nel 2024, risorse che ci permetteranno di continuare a scorrere la graduatoria dei piccoli Comuni che hanno partecipato a questo bando“.

L’intenzione – prosegue l’assessore Gabusi – è di continuare a immettere importanti risorse nel sistema Piemonte, rispondendo alle esigenze dei territori con provvedimenti efficaci ed utili per la vita dei nostri concittadini”.

La Polizia di Stato rintraccia in Francia 2 minori scomparsi

La consolidata collaborazione fra la Polizia di Stato italiana e quella francese ha permesso di rintracciare nelle scorse ore due ragazzi italiani di 15 anni scomparsi dalla città di Padova lo scorso lunedì. A seguito di accertamenti svolti nell’immediatezza, sentendo i genitori e gli amici dei ragazzi scomparsi, e anche grazie a indicazioni pervenute dalla Questura di Verona, dove si erano rivolti i genitori,  i poliziotti del Comm.to di P. S. di Bardonecchia hanno attivato le procedure di collaborazione internazionale contattando il collaterale organo francese del Centro di Cooperazione di Polizia e Dogana di Modane (FR). Ritenendo che i due ragazzi potessero avere raggiunto la località di Clermont-Ferrand (FR), è stata interessata anche la polizia del luogo che ieri, in serata, ha rintracciato i minori nei pressi di un centro commerciale della cittadina, abituale luogo di ritrovo di giovani.

I ragazzi, affidati provvisoriamente ad una casa famiglia, verranno raggiunti dai genitori nelle prossime ore.

Gruppo anonimo torinese sgonfia le gomme dei suv in centro: inquinano troppo

Un’azione dimostrativa, in piena Crocetta è stata rivendicata con un volantino ricco di pseudo-argomentazioni: “Abbiamo sgonfiato le ruote del tuo Suv”, “il problema è la tua macchina non tu!”. E ancora:  “girare con un’auto enorme causa grossissimi danni su tutta la popolazione, quando non c’è nessun bisogno di averla”. “Se i Suv fossero uno Stato, sarebbero il sesto con le emissioni più alte al mondo”, “I Suv hanno più probabilità di uccidere persone negli incidenti”. E così via.  Sulla vicenda sta indagando la questura di Torino, poiché si tratta  di danneggiamento di una proprietà privata. Una dozzina al momento  le auto alle quali sono state sgonfiate le gomme.

Da Torino a Manchester sulle orme del Budda10

Inaugura al Mao una mostra pioneristica a cura di Davide Quadrio e Laura Vigo, che mescola artefatti, led, installazioni contemporanee, un tea space e un ricco programma di performing art.

Torino riconferma la sua natura pioneristica con la mostra del Mao – Museo d’Arte Orientale intitolata Buddha10. Frammenti, derive e rifrazioni dell’immaginario visivo buddhista un progetto che parte dalle opere presenti nelle collezioni per aprire prospettive più ampie relative a questioni che riguardano il museo, le sue collezioni e su cosa significa gestire, custodire e valorizzare un patrimonio di arte asiatica in ambito occidentale.

Nelle sale dedicate alle esposizioni temporanee si potranno ammirare oltre venti grandi statue buddhiste in legno o pietra di epoche diverse (dal V al XIX secolo) delle collezioni del MAO,  accostate ad alcune sculture – tra cui oltre trenta bronzetti votivi della collezione Auriti e due straordinarie teste scultoree in pietra di epoca Tang (618-907 d.C.) – provenienti dal Museo delle Civiltà di Roma, con cui il Museo ha avviato una proficua e articolata collaborazione, e a un importante prestito proveniente dal Museo d’Arte Orientale E. Chiossone di Genova

Grazie alla collaborazione con il Centro per la conservazione e il restauro dei beni culturali La Venaria Reale, polo di eccellenza a livello italiano e internazionale, in occasione dell’esposizione Buddha10, è stato realizzato un complesso e profondo restauro delle opere, ripristinandole e riportandole a uno stato di conservazione tale da consentirne l’esposizione al pubblico. Inoltre è stato avviato uno studio pioneristico che permetterà di comprendere meglio come queste opere sono state realizzare. L’unico precedente di un lavoro di tale portata e importanza è stato fatto al Met di New York. Non è dunque un caso se parte di questa mostra, a partire da maggio 2023, volerà a Manchester dove sarà ospite del Centre for Chinese Contemporary Art.

A Torino, la mostra durerà un anno intero e sarà un vero e proprio work in progress con la possibilità di ammirare straordinarie sculture buddhiste mai mostrate al pubblico. Il percorso è arricchito da suoni e profumi molecolari, video Led con spiegazioni semplici e puntuali per accompagnare il visitatore in quella che diventa una vera e propria esperienza sensoriale. Non mancheranno un percorso per non udenti e uno studiato per non vedenti in collaborazione con l’Istituto dei Sordi di Torino.

Al primo piano, in sala Mazzonis sarà possibile, grazie alla realtà virtuale, visitare la grotta 17 dei templi buddhisti di Tianlongshan, da cui provengono alcune delle opere in mostra, per fornire un ulteriore livello di approfondimento e di comprensione di questo sito archeologico e dei suoi reperti. La ricostruzione in 3D è stata realizzata in collaborazione con la Chicago University. Scansionando con il proprio smartphone un codice QR posto all’ingresso, una volta entrati in sala, si potrà puntare il proprio telefono verso appositi segnali e scoprire vestigia che fanno parte dello stesso templio ma che non sono fisicamente presenti.

Dalla prossima settimana un tea space dedicato, arricchirà il percorso espositivo, permettendo anche la stazza di tè.

Il percorso di mostra è arricchito dalla presenza di opere di artisti contemporanei, che proporranno nuove letture e riflessioni sulle collezioni museali. Fra gli artisti coinvolti segnaliamo Lu YangXu Zhen, Wu Chi-Tsung, Charwei Tsai Zheng Bo, le cui opere saranno parte integrante del percorso di mostra. In particolare, l’installazione Drawing life di Zheng Bo è anche parte del progetto espositivo The Mountain Touch, visitabile al Museo Nazionale della Montagna dal 5 novembre 2022 al 2 aprile 2023, mentre Ah! di Charwei Tsai è uno dei tre capitoli di So will your voice vibrate di Artissima Internazionale d’Arte Contemporanea di Torino, realizzato con GAM e Palazzo Madama.

Sempre in primavera la mostra subirà un cambiamento radicale e, grazie all’intervento di studiosi e artisti e alla sostituzione di numerose opere, il percorso espositivo verrà profondamente rinnovato: i visitatori saranno quindi invitati a tornare più volte in Museo per scoprire nuove opere e nuovi spunti di riflessione. Per chi non possiede la tessera musei, il Mao raccomanda di conservare il biglietto di ingresso a 10 euro. Ritornando, sarà possibile usufruire di un biglietto ridotto a 5 euro.

QUI trovate il programma completo di tutti gli eventi che ruoteranno attorno a Buddha10. Non perdetevela!

Loredana Barozzino

Il 20 ottobre del 1976 l’esordio di Maradona

Accadde oggi

La rubrica odierna è un accadde oggi mista ad una grande curiosità storica di cui è ricco il mondo del calcio.
Il 20 ottobre del 1976 esordì Diego Armando Maradona,15enne, giovanissimio calciatore in cui erano riposte enormi speranze,nella squadra di serie A argentina:l’Argentinos Juniors.
Maradona entrò in campo nel secondo tempo e nella prima azione di gioco fece subito un tunnel al malcapitato difensore di turno che lo vide scappar via,palla al piede,sulla fascia destra del campo.Fu così che nacque il mito diventato leggenda:
Dal Boca Juniors al Barcellona, dal Napoli al Siviglia, fino al Newell’s Old Boys. Quattro mondiali in nazionale argentina (1982, 1986, 1990, 1994), una volta campione del mondo, Messico 1986, segnò durante la stessa partita il goal del secolo e quello con la manita de Dios. Mai un Pallone d’oro perché fino al 1994 il premio era riservato soltanto ai giocatori europei, mentre nel 1995 vinse il Pallone d’oro alla carriera.
Ha fatto sognare Napoli ed il Napoli con
due scudetti, una Coppa Italia, una Coppa Uefa ed una Supercoppa italiana.
La leggenda del Pibe de oro il miglior giocatore di calcio di tutti i tempi,la divinità calcistica che in un rettangolo di gioco ha fatto cose che mai nessuno è riuscito a eguagliare.

Enzo Grassano

Assicuratore e grande tifoso granata muore a 53 anni in attesa di un trapianto

Per una insufficienza renale era in attesa di un trapianto e anche il Covid ne ha minato il fisico. Enrico Ciravegna, 53 anni, di Cuneo, nei giorni scorsi è stato ricoverato nel reparto di Terapia intensiva per un’infezione ai polmoni. Presto le sue condizioni si sono aggravate ed è morto all’ospedale “Santa Croce”. Era assicuratore e agente di commercio, già dirigente del Centallo Calcio negli Anni 90 e Duemila nel campionato di Eccellenza e  tifoso del Torino. Il manifesto funebre lo ricorda con un’immagine dello stadio Grande Torino con la Curva Maratona.

Boni, Radicali italiani: Bene il ristorante pro Ucraina

Un ristorante torinese ha preso posizione dall’inizio dell’invasione russa in Ucraina esponendo un cartello inequivocabile: “Onore al popolo ucraino e ai suoi valorosi combattenti, biasimo per i russi che fingono di non vedere, non sapere e non capire e digeriscono l’immonda propaganda che viene loro irrorata. Infamia e disonore per il loro capo e i suoi militari che, vigliaccamente, con armi sporche e proibite, si accaniscono contro tutti i civili”. Altrettanto visibilmente è affissa l’indicazione della devoluzione di parte degli incassi per l’Ucraina.

«Proprio per appoggiare questa iniziativa, anche coraggiosa trovandoci in un Paese incredibilmente “tiepido” rispetto alle evidenti responsabilità della guerra russa in Ucraina, con l’Associazione Radicale Adelaide Aglietta e il Gruppo +Europa Torino Metropolitana nei mesi scorsi ci siamo recati nel locale – ricorda Igor Boni, presidente nazionale di Radicali italiani. Oggi veniamo a sapere che il ristorante è stato “attaccato” da militanti prorussi attraverso recensioni fotocopia fortemente negative sui portali turistici. Un atto vergognoso, quando il titolare dell’esercizio andrebbe invece lodato.
Il tutto nel giorno in cui il popolo ucraino vince il Premio Sacharov per la libertà di pensiero assegnato dal Parlamento Europeo.
È evidente – conclude Boni – che nel nostro Paese c’è un problema di percezione delle reali e, ripetiamo, evidenti responsabilità dell’unico mandante di questa guerra: Vladimir Putin. Anche per questo iniziative come quella del ristoratore torinese sono benvenute e anche per questo con Radicali Italiani portiamo avanti l’iniziativa “Putin all’Aja”, perché il macellaio russo risponda dei crimini contro l’umanità che sta compiendo in Ucraina.»

Patrizia Polliotto (Unc): “Auto usate, truffe in aumento. I consigli per evitarle”

Gli accorgimenti della Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori.

Auto usate. Un mercato immenso che continua a guadagnare utenti potenziali, vuoi per via del fatto che sempre più persone hanno accesso a budget più ristretti, vuoi perché aumenta altresì il numero di coloro che, causa crisi da pandemia e rincari energetici, si ritrovano segnalati nelle centrali rischi creditizie e interbancarie.

Di certo, la compravendita di veicoli di seconda mano costituisce per molti privati anche una modalità per ottenere plausibili plusvalenze economiche in tempi ristretti. Denaro utile per far fronte alle emergenze in corso, e mantenere possibilmente in equilibrio il bilancio mensile personale e familiare. “Riceviamo un incremento sensibile di segnalazioni legate a raggiri compiuti in quest’ambito”, spiega Patrizia Polliotto, Avvocato, Fondatore e Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori, dal 1955 a oggi la prima, più antica e autorevole associazione consumeristica italiana. “I problemi, in fondo, sono poi per lo più sempre i medesimi, ma amplificati: auto non corrispondenti alle foto pubblicate sugli annunci di vendita online, veicoli spacciati per perfetti ma in realtà pieni di problematiche estetiche e funzionali, chilometri contraffatti e pertanto per nulla corrispondenti allo stato d’uso del veicolo, e altro del genere”, approfondisce il noto legale.

Per poi riprendere: “Ecco, dunque, alcuni consigli per evitare di farsi prendere in braccio da speculatori o venditori scorretti. Per prima cosa, è bene fare una visura per verificare che chi propone il mezzo abbia il titolo per venderlo o cederlo, controllando anche che lo stesso risulti libero da gravami, ipoteche e fermi amministrativi. Verificare puntualmente altresì lo stato dei controlli e tagliandi previsti dalla casa costruttrice, e che questi risultino regolarmente eseguiti presso centri assistenza e manutenzione realmente esistenti e contattabili. Verificare le revisioni, ricordando che da alcuni anni a questa parte insieme all’esito regolare vengono per legge indicati anche i chilometri effettivi del veicolo allo stato dell’esame per il nullaosta alla continuazione della circolazione”, prosegue Patrizia Polliotto.

Per poi concludere: “Controllare o far controllare da proprio autoriparatore o carrozziere di fiducia lo stato di fatto dell’auto: un professionista può alzare presso la propria officina il mezzo scoprendo eventuali magagne taciute maliziosamente dal venditore al potenziale acquirente, così come un carrozziere è in grado di riconoscere se il veicolo, seppur apparentemente lucido e perfetto, sia mai stato in realtà incidentato o nasconda anomalie e malversazioni ben camuffate. Se ci troviamo di fronte a un pezzo di ferro ben stuccato, o a una vettura adeguatamente riparata, mantenuta o ricondizionata. In ogni caso, se gli annunci sul web sono poco chiari come già anche al telefono o di persona coloro che li hanno pubblicati, meglio cercare altre soluzioni, specie in un momento storico quale quello contingente in cui abbonda l’offerta di automezzi in vendita tra cui è certamente possibile reperire la migliore soluzione adatta alle proprie tasche ed esigenze”.

Unc Piemonte è attiva telefonicamente allo 011 5611800 dal lunedì al venerdì in normale orario d’ufficio, e anche via mail all’indirizzo di posta elettronica uncpiemonte@gmail.com, e sul sito www.uncpiemonte.it.