ilTorinese

Il Leoncavallo e la legalità

IL COMMENTO di Pier Franco Quaglieni

Il centro sociale Leoncavallo di Milano dopo 31 anni è stato finalmente  sgomberato senza incidenti. E’ un risultato non di poco conto perché in passato lo sgombero determinò scontri violenti. Oggi i leoncavallini sono in parte invecchiati anche se nelle manifestazioni, casco in testa, non mancano mai.
Il Leoncavallo è il simbolo di una stagione finita che ha avuto anche momenti di gloria, se uno strano personaggio come Sgarbi  assessore a Milano, definì la “Cappella Sistina della contemporaneità” i murales del Leoncavallo.  Per questo motivo il senatore Dario Cravero, vicepresidente del Centro “Pannunzio”, pose il veto al conferimento a Sgarbi del premio più prestigioso conferito annualmente  dall’Istituto culturale torinese.
Certo il Leoncavallo è stato  anche un luogo di aggregazione sociale e persino culturale, anche se è stato prevalentemente  un covo di violenze.
Ma al di là di questo, balza all’occhio  un problema elementare di diritto: non può essere lecito occupare una proprietà altrui. Il discorso vale per il Leoncavallo e altri centri sociali, come vale naturalmente su  sponde opposte  per Casa Pound. Occupare la proprietà altrui è vietato dalla legge a partire dagli alloggi popolari.
Se si accetta una linea contraria salta una regola della  stessa convivenza civile.
A novembre del 2024 il ministero dell’interno per la sua annosa inerzia e’ stato condannato a risarcire per mancato sgombero oltre tre milioni di euro ai legittimi proprietari dell’area. A sua volta il ministero richiese il risarcimento  alla presidente di una curiosa associazione di “mamme antifasciste” che è stata subito intervistata  dai Tg.
Il Centro sociale milanese fu coccolato da Dario Fo e Franca Rame, creatori del “Soccorso rosso” ai terroristi. E in soccorso del “Leoncavallo” e’ giunto  di corsa, tra i primi, l’ineffabile Jacopo Fo.
Che adesso esso venga esaltato come un bene culturale storico  molto prezioso fa indignare. La cultura dell’odio e della violenza non è mai cultura, ma istigazione a delinquere. Poi è evidente che in 31 anni è possibile che ci sia stato anche qualcuno che non si sia limitato alla trasgressione.
Qualcosa di buono hanno inevitabilmente fatto, creando tra di loro – pur nel clima rissoso della sinistra – una solidarietà nei fatti. Nei centri sociali si è fatto anche teatro e musica non disprezzabile di per sé. Sta già iniziando il coro di chi è indignato per lo sgombero che invece  sarebbe stato doveroso già molti anni fa. Le prime voci contro si sono già levate e non meritano repliche perché fondate solo sull’astio politico e sul travisamento del Diritto, sull’ onda della deputata europea Salis che ha teorizzato e praticato l’occupazione abusiva di case
come un diritto.

Canile di Torino, in arrivo 3 milioni per un progetto di ampliamento

Tre milioni di euro per una nuova e più spaziosa dimora per gli amici a quattro zampe della città. Il canile municipale di Torino accoglie ogni anno circa 350 ingressi e attualmente ospita 170 cani e 80 gatti. Sul fronte delle adozioni, lo scorso anno sono state 143, mentre da inizio anno se ne contano già 53.

L’amministrazione comunale ha programmato un ampliamento della struttura, con un investimento sostanzioso. L’approvazione del progetto esecutivo è prevista in autunno, mentre l’apertura dei cantieri è fissata per il secondo trimestre del 2026, con termine dei lavori previsto entro il 2027.

Il piano preliminare — i dettagli verranno resi noti nei prossimi mesi — prevede la realizzazione di almeno tre nuovi padiglioni: uno sarà destinato a canile sanitario, con 16 box e aree dedicate alla degenza dei gatti, mentre un altro sarà un’estensione del canile rifugio, con ulteriori 12 box disponibili.

Il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, ha espresso soddisfazione per l’iniziativa, sottolineando: “Questo è un servizio di eccellenza che il Comune di Torino svolge da tanti anni, con un’attenzione molto importante al benessere degli animali ospitati. I lavori che abbiamo programmato serviranno ad ampliare la capienza e ad alleggerire il carico lasciando più spazio agli animali”.

Sauze di Cesana, il cinema è all’aperto e a pedali

Il Comune di Sauze di Cesana prosegue con le sue iniziative culturali e, dopo quelle teatrali, ecco ora il ritorno del grade cinema “a pedali”, vale a dire che tutta l’energia elettrica necessaria alla proiezione del film trarrà origine da biciclette poste su cavalletti e collegate a generatori. Gli spettatori pedaleranno a turno generando l’energia necessaria ad alimentare il sistema audio- video per far apparire sullo schermo il film.
Sabato 23 agosto verrà proiettato, in piazza del Municipio, alle ore 21, uno dei capolavori di Mike Ross, dal titolo “Captain Fantastic”. Il film è stato presentato in anteprima mondiale al Sundance Film Festival del 2016, per essere poi proiettato nella sezione “Un certain regard” al Festival di Cannes 2016, dove ha vinto il premio per la miglior regia.

Viggo Mortensen  è il protagonista del film e veste i panni di un padre fuori dagli schemi che ha vissuto isolato con la sua famiglia, per oltre un decennio, nello stato di Washington, lontano dalla modernità e dal consumismo.
Come ha scritto la rivista Wired, questo film non è una commedia o un dramma, ma una via di mezzo, un road movie, un family movie e, perché no, anche un teen movie. Uno dei tanti messaggi che comunica è  che i libri non sono tutto e la vita va anche vissuta. Un altro messaggio che il film vuol far passare è  che non esiste la cosa giusta da fare, esistono momenti e scelte. Molto suggestiva l’ambientazione nella foresta e delle capanne dove la famiglia Cash vive. Molto ben riuscita  la realizzazione del rapporto padre-figli, al di sopra dei pregiudizi, delle critiche e delle battute facili.
La fotografia del film si avvicina alla pittura e la colonna sonora vale la pena ascoltarla ad occhi chiusi; contiene tanti brani, dagli Oasis ad Elton John fino ad Eddie Vedder.
L’ingresso è libero, l’evento è organizzato in collaborazione con l’associazione Cinedehprs e Mobile Green Power. In caso di maltempo la proiezione si terrà  nella chiesa di San Restituto.
Info: Alessandro Battaglino 3475700157.

Mara Martellotta

Ruffino (Az): “Il governo strizza l’occhio ai No vax”

Il commento dell’on. Daniela Ruffino (Azione):
     Capisco l’intenzione di tenersi buoni Salvini, Vannacci e Bagnai o di non scontentare quella parte di Fratelli d’Italia vicina alle posizioni negazioniste sui vaccini, ma la presidente Meloni farà bene a chiarirsi le idee. A cominciare dal concetto assai bislacco di “pluralismo scientifico”. La scienza non è pluralista, non lo sono le evidenze scientifiche: se un farmaco è stato sperimentato e si conoscono i suoi effetti terapeutici e quelli collaterali, siamo di fronte a un’evidenza che non ammette opinioni diverse. Se la Tachipirina abbassa la febbre, e qualcuno lo nega non siamo nel campo delle opinioni ma in quello degli imbecilli.
     Il ministro Schillaci ha azzerato il comitato Nitag dopo le pressioni del mondo scientifico non perché “dominante” ma perché composto da uomini di scienza che parlano di argomenti che conoscono un po’ meglio del ministro Lollobrigida. A settembre dovrà essere nominato il nuovo Nitag e si potrà capire se Schillaci è un ministro competente o se dovrà piegarsi alle esigenze politiche del governo.

Al via PeM! Festival – Parole e Musica in Monferrato

OSCAR FARINETTI, NICCOLÒ FABI, STEFANO NOSEI 

ED ANCORA: ANTONELLA RUGGIERO, ALBERTO GRANDI, PEPPE VOLTARELLI, LUCA RIBUOLI, LA BOTTEGA DEL SUONO, GRAZIA DI MICHELE, ELEONORA BORDONARO, L’ORAGE, IL PEM MUSIC CONTEST E MOLTO ALTRO CHE SARA’ ANNUNCIATO PROSSIMAMENTE

 22 EVENTI DAL 26 AGOSTO AL 9 OTTOBRE IN DIECI COMUNI PIEMONTESI CON LA DIREZIONE ARTISTICA DI ENRICO DEREGIBUS

Il calendario completo sarà annunciato prossimamente ma ci sono già molte succose anticipazioni per la nuova edizione del “PeM! Festival – Parole e Musica in Monferrato”. La rassegna piemontese di incontri, racconti e canzoni da fine agosto a inizio ottobre toccherà molte località del territorio a partire da San Salvatore Monferrato (comune capofila), con la direzione artistica di Enrico Deregibus.

Una edizione di particolare importanza, perché tocca il traguardo della 20a edizione e perché proporrà ben 22 eventi, il record del festival.

Oscar Farinetti

Come già noto la data di apertura sarà il 28 agosto, alle 21, con il concerto di Antonella Ruggiero a San Salvatore al Parco della Torre, dove invece il giorno successivo, sempre alle 21, sarà ospite lo storico Alberto Grandi in una serata su “La cucina italiana? Non esiste” curata da Riccardo Massola, con la musica di Nicola Project. Domenica 31 alle 18 ci si trasferirà a Balzola con il concerto di Peppe Voltarelli nei giardini pubblici di Via Roma.

Di nuovo a San Salvatore il 2 settembre alle 21 con l’intervista del direttore artistico Enrico Deregibus a Oscar Farinetti a partire dal suo ultimo libro, “Hai mangiato?” (Slow Food editore).

Il 4 settembre ancora Balzola, in Piazza Papa Giovanni XXIII, dove alle 21 ci sarà un incontro con Niccolò Fabi. Il giorno dopo a San Salvatore alle 21 protagonisti saranno il regista Luca Ribuoli e La Bottega del suono, per parlare di colonne sonore nel cinema e nella fiction.

Sabato 6 settembre alle 21 ci si sposta a Rive, in provincia di Vercelli, per un incontro/concerto con Grazia Di Michele in Piazza Vittorio Veneto.

Lu Monferrato (nel comune di Lu e Cuccaro) martedì 9 alle 21 ospiterà il concerto di Eleonora Bordonaro, in Piazza Papa Giovanni Xxiii (sagrato Chiesa di San Nazario).

Particolarmente importante, tra i tanti altri appuntamenti, è quello del 12 settembre alle 21 al Country Sport Village di Mirabello Monferrato, con la finale del concorso per cantautori e band locali, il Pem Music Contest. Si confronteranno Alo Eazy, Liv, Manifesti, Tramontana. In veste di ospite ci sarà Mabi, vincitrice dello scorso anno.

Domenica 14 il festival fa tappa in un comune che per la prima volta entra in Pem, Fubine Monferrato, dove alle 18 ci sarà un incontro/spettacolo con il comico e cantante Stefano Nosei. Il 16 settembre alle 21 si torna invece a Mirabello Monferrato al Country Sport Village con il concerto dell’Orage.

Molti altri sono gli appuntamenti in programma fra metà settembre e inizioottobre, appuntamenti che saranno annunciati nelle prossime settimane e che coinvolgeranno anche Cuccaro, Cella Monte con l’Ecomuseo Pietra da cantoni, i comuni di Mirabello Mirabello, Pontestura, Valenza e Alessandria.

Tutti gli eventi, come sempre, sono a ingresso gratuito.

Niccolò Fabi

PeM è una manifestazione unica, il cui fulcro è costituito da incontri/intervista con artisti e intellettuali che, nel caso di musicisti e attori, si raccontano inframezzando alle parole una esibizione. Una sorta di live journalism che tocca musica, letteratura, spettacolo, giornalismo, società. Un percorso tra le colline, le risaie e il Po, nel Monferrato (sito Unesco), e attorno al Monferrato. Tutto a un’ora da Torino, Milano e Genova.

Il festival è organizzato dal Comune di San Salvatore Monferrato con i Comuni di Valenza, Lu Cuccaro Monferrato, Balzola, Pontestura, Rive, Alessandria, Fubine Monferrato, Mirabello Monferrato e Country Sport Village, Ecomuseo della Pietra da Cantoni con il Comune di Cella Monte.

Tutti gli aggiornamenti su:

www.pemfestival.it

www.facebook.com/PAROLEeMUSICAinMONFERRATO

www.instagram.com/pem_festival

Il Sappe denuncia: “Droga, telefonini e denaro scoperti in carcere”

Una perquisizione interna alle celle della Casa circondariale “Lorusso Cutugno” di Torino ha portato al rinvenimento ed al sequestro, da parte del personale di Polizia Penitenziaria, di materiale non consentito. “Parliamo di droga, un telefono cellulare con caricabatteria e persino di banconote, che come è noto in carcere non possono circolare, tutto all’interno del Padiglione B del carcere”, spiega Vicente Santilli, segretario del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria.  Il sindacalista esprime “apprezzamento” ai Baschi Azzurri di Torino i quali “nonostante il piano ferie e la cronica carenza di personale, riescono costantemente a garantire l’ordine e la sicurezza all’interno degli istituti penitenziari”. Donato Capece, segretario generale del SAPPE, torna a sottolineare le criticità detentive connesse all’alto numero di presenze di tossicodipendenti tra di detenuti: “Noi con il metadone non risolviamo il problema, ma dobbiamo portare questi ragazzi nelle comunità terapeutiche, anche perché ci costano di meno. Un detenuto in carcere costa mediamente 200 euro mentre in una comunità terapeutica da 50 a 80 euro. Così non solo risparmiamo, ma tra quelle persone qualcuno riusciamo a salvarlo e quando ci riusciamo non abbiamo salvato solo i ragazzi ma anche le famiglie, perché la tossicodipendenza non è un problema legato solo ai ragazzi ma è un problema di tutte le famiglie. E allora che senso ha tenerli in carcere?  Basterebbe anche replicare l’esperienza del carcere di Rimini, dove, oltre 20 anni fa, fu istituita una piccola sezione, con 16 posti, nella quale accedono quei detenuti che sottoscrivono un programma con l’amministrazione, impegnandosi a studiare, lavorare, non assumere più sostanze alternative come il metadone, e dopo un certo periodo di tempo, 6 mesi, un anno, vanno in comunità e vengono tutti recuperati. Risolveremmo in parte anche il problema del sovraffollamento”. Capece, infine, evidenzia il ruolo centrale della Polizia Penitenziaria come parte integrante del sistema sicurezza della Nazione: “Sicurezza e diritti sono un binomio inscindibile anche quando si affronta la complessa realtà del sistema penitenziario, perché, salvi i casi più gravi, la doverosa esecuzione della pena deve costituire il presupposto per il ritorno alla vita civile deldetenuto. Stare vicini alle donne ed agli uomini della Polizia Penitenziaria vuol dire condividere il delicato ruolo istituzionale che a loro affida lo Stato”.

cs

Giovane minacciato con coltello e rapinato in via Ala di Stura: due arresti

Nei giorni scorsi, personale della Polizia di Stato ha arrestato a Torino due cittadini marocchini di 25 e 31 anni per rapina aggravata in concorso.

Attorno all’una di notte, la Centrale Operativa inviava due Volanti in via Ala di Stura angolo via Sospello, ove era stata segnalata una rapina ai danni di un giovane da parte di due soggetti successivamente fuggiti.

Gli operatori, giunti sul posto, prendevano contatti con la vittima, che raccontava di essere stato minacciato dai due uomini, uno dei quali armato di coltello, a cui aveva consegnato un borsello e un telefono cellulare.

I poliziotti si mettevano immediatamente alla ricerca dei rapinatori e li fermavano al parco “Sempione”, ritrovando anche il coltello utilizzato e il telefono che i due uomini avevano nascosto fra alcuni blocchi di cemento lì presenti.

Entrambi i soggetti venivano tratti in arresto e la refurtiva veniva restituita al legittimo proprietario. Gli arresti sono stati convalidati dall’Autorità Giudiziaria.

Al Grattacielo Piemonte il quartier generale della Vuelta

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In occasione della Salida Oficial della Vuelta a España 25, il Grattacielo Piemonte si trasforma nel cuore pulsante dell’organizzazione. La sede istituzionale della Regione diventa infatti quartier generale della grande partenza italiana – in programma il 23 agosto da Torino Venaria Reale – ospitando attività logistiche, operative, istituzionali e mediatiche. Dal 20 al 22 agosto, la torre accoglierà riunioni tecniche, briefing operativi e incontri ufficiali, riunendo in un unico luogo organizzatori spagnoli, referenti regionali, autorità locali, squadre e operatori del settore. Un lavoro corale in cui sport, istituzioni e territorio collaboreranno fianco a fianco.

“Il Grattacielo Piemonte è la casa di tutti i piemontesi e in questi giorni diventa anche la casa della Vuelta 25 – dichiarano Alberto Cirio, presidente della Regione Piemonte, e Paolo Bongioanni, assessore al Commercio, Agricoltura e Cibo, Turismo, Sport e Post-olimpico, Caccia e Pesca, Parchi della Regione Piemonte –. Trasformare il cuore istituzionale del nostro territorio nel quartier generale della corsa ciclistica spagnola più importante è una scelta che va oltre la logistica: è un segnale chiaro dell’apertura del Piemonte all’Europa, alla collaborazione tra istituzioni, alla valorizzazione dello sport come strumento di promozione territoriale. Abbiamo voluto che l’intera macchina organizzativa trovasse spazio qui, per sottolineare quanto crediamo in questo evento e nel suo potenziale. È un segnale concreto dell’impegno con cui stiamo lavorando per fare della nostra Regione un punto di riferimento per i grandi eventi”.

La Sala Trasparenza e il Centro Servizi: le due anime del quartier generale

La comunicazione della Vuelta avrà come fulcro la Sala Trasparenza, ampio spazio al piano terra del Grattacielo (piazza Piemonte 1), che per l’occasione diventerà Sala Stampa ufficiale. Qui, il 21 e 22 agosto, giornalisti, televisioni, fotografi e operatori dei media racconteranno una delle edizioni più attese della corsa, trasmessa in oltre 190 Paesi.

Orari Sala Stampa

  • Giovedì 21 agosto: 10.00 – 20.00

  • Venerdì 22 agosto: 09.30 – 19.30

Accanto alla torre principale, il Centro Servizi fungerà da hub operativo. Dal 20 al 22 agosto ospiterà riunioni, conferenze e incontri istituzionali, con un auditorium da 300 posti e spazi multifunzionali. Qui si svolgeranno anche le procedure di accredito per squadre, stampa e staff tecnico, in linea con gli standard internazionali.

Orari accrediti stampa – Centro Servizi

  • Mercoledì 20 agosto: 16.00 – 20.00

  • Giovedì 21 agosto: 10.00 – 20.00

  • Venerdì 22 agosto: 09.30 – 19.30

Per giornalisti e operatori sarà disponibile il parcheggio della Regione in via Passo Buole 22, Torino.

Giachino: “Torino non ha svoltato con Lo Russo, ecco perché bisogna cambiare”

Al ritorno delle ferie in Toscana, il Sindaco Lo Russo, invece di andare a mangiare la pizza con il Gruppo di Barriera di Milano, ha scelto la più comoda piazza d’armi per ballare il liscio e per parlare con La Stampa. Sì perché per sapere le strategie del Sindaco non si deve andare come si è fatto per cinque secoli in Consiglio Comunale dove il Sindaco va una volta su cinque ma possiamo leggerlo tranquillamente da casa sul giornale. Ovviamente senza contraddittorio.
Malgrado siamo a  quattro anni da quando i torinesi, quelli che sono andati a votare, l’hanno eletto,  il Sindaco non ha fatto nessun Bilancio del lavoro svolto ma ci ha comunicato che sta cercando tra gli scontenti del Centro destra e della  sinistra estrema i voti per rivincere alle prossime elezioni che si terranno nel 2027.
La domanda che ogni amministratore pubblico si dovrebbe fare quando ha l’incarico di amministrare la cosa pubblica e’: “oggi Torino e i torinesi sta meglio  o peggio di quattro anni fa quando mi hanno votato? “
Torino oggi sta peggio di come stava il 17 Ottobre 2021 quando gli elettori di sinistra grazie ai tanti torinesi che non andarono a votare, elessero Sindaco Lo Russo.
Le periferie sono ancora più abbandonate, e’ aumentato il lavoro povero, Torino e’ la capitale della cassa integrazione altre aziende grandi e piccole sono scappate o sono state vendute all’estero. Come dichiarano fonti finanziare e il cardinale Repole, i grandi capitali torinesi non vengono investiti nella economia cittadina o regionale. I tempi dei lavori pubblici si sono molto dilatati, piazza Baldissera se va bene avrà una soluzione l’anno prossimo, il sottopasso di corso Giambone funziona a metà da tre anni.Il degrado impera in tante parti della Città dal centro alla periferia.
L’aeroporto torinese ha la metà del traffico rispetto a Bologna. Secondo il CRESME tra le 44 Aree metropolitane europee con oltre 1,5 milioni di abitanti Torino e’ solo 41a, Napoli 43a mentre Lione e’ undicesima. La tangenziale est è ancora un problema irrisolto.
Negli anni della ricostruzione ci fu una grande crescita economica che beneficiò tutti con lavoro, servizi, i lavoratori con i propri stipendi potevano acquistare l’auto , negli ultimi vent’anni di bassa crescita economica sono cresciute le diseguaglianze e la maggioranza della popolazione non è in grado di acquistare un’auto nuova.
La TAV ritarda e i benefici che porterà li sentiremo solo tra 9 anni ma il Sindaco vuole far pace con Askatasuna che lo sappiamo e’ punta di diamante  dei NOTAV.
Non so se La Stampa ascolterà anche chi si oppone alla Amministrazione e in particolare a chi ha saputo guidare ma Società civile torinese nella grande Piazza SITAV del  10.11.2018.
Intanto noi andiamo avanti a raccogliere firme per i Quartieri svantaggiati e dimenticati come Barriera di Milano.
Mino GIACHINO 
SITAV SILAVORO
La petizione: