La vicenda è tristemente nota: Elena, di 11 anni, di Chieri, accusava da mesi una tosse insistente. I genitori la portano dal pediatra, poi all’ospedale Maggiore di Chieri e infine al Regina Margherita. Qui la diagnosi, un tumore ai polmoni che però si può curare. Si deve fare una biopsia, in sala operatoria, ed è a quel punto che la piccola entra in coma e dopo alcuni giorni di degenza, sabato scorso, muore. La Procura della Repubblica di Torino, a seguito della denuncia dei genitori ai carabinieri, ha aperto un fascicolo per omicidio colposo e disposto l’autopsia. I funerali erano previsti nella parrocchia delle Maddalene di Chieri martedì prossimo ma sono stati rinviati.
Tir si ribalta, autista ferito
Sono più di 120 le aziende che hanno aderito all’edizione 2024 di Fabbriche Aperte Piemonte, che si terrà il 24, 25 e 26 ottobre. Un numero che a poche ore dalla chiusura delle domande di partecipazione supera il già brillante successo dell’anno scorso. Notevole la risposta non solo dal Torinese, ma anche da diverse province come Biella, Cuneo ed Alessandria.
Con questa iniziativa la Regione Piemonte vuole permettere al pubblico di visitare gratuitamente i luoghi della produzione industriale del territorio, aperti straordinariamente per l’occasione, favorendo così una maggiore conoscenza delle attività e valorizzando le eccellenze economiche e tecnologiche, la cultura d’impresa e il senso di appartenenza delle comunità locali al sistema manifatturiero. Un’importante occasione di apprezzare il valore della “fabbrica” come elemento imprescindibile della ricchezza sociale, imprenditoriale e professionale.
“Una validissima occasione per scoprire il valore di chi crea valore – commenta l’assessore regionale alle Attività produttive Andrea Tronzano – per valorizzare al meglio l’altissima qualità delle nostre produzioni e del nostro Made in”.
Procedono i lavori di adeguamento della linea Torino Porta Susa-Torino Aeroporto-Cirié-Germagnano nel rispetto degli impegni e dei tempi previsti.
È quanto emerso dall’incontro tenutosi nella sede della Regione Piemonte voluto dall’assessore ai Trasporti Marco Gabusi con i sindaci delle Valli di Lanzo e i responsabili territoriali di Rete Ferroviaria Italiana e di Trenitalia, rispettivamente società capofila del Polo Infrastrutture e del Polo Passeggeri del Gruppo FS, e di Agenzia della Mobilità Piemontese.
Durante l’incontro sono state delineate le successive fasi di potenziamento infrastrutturale della linea, che prevedono come prossima fase entro la fine dell’anno il completamento dei lavori finalizzati all’attivazione dei binari 3 e 4 della stazione di Torino Aeroporto di Caselle oltre che al potenziamento della sottostazione elettrica di Rigola, che permetteranno di estendere fino a Torino Aeroporto di Caselle la linea SFM6 (Torino-Asti) con aumento della frequenza di tre treni ogni ora.
Nei prossimi mesi gli interventi di RFI continueranno anche nella tratta Ciriè-Germagnano per adeguarla alla massima massa assiale e alla sagoma limite necessaria per consentire il passaggio di treni più moderni e confortevoli. Completati tali interventi sarà possibile estendere da Ciriè a Germagnano le attuali linee SFM 4 e 7, garantendo anche in tale tratta un aumento della frequenza dei treni ed eliminando la necessità di cambio treno a Ciriè; attivazione prevista entro il primo trimestre 2025.
È stato anche illustrata la terza fase dei lavori, ovvero l’attivazione della tratta Germagnano-Ceres, lunga 12,5 km, che richiede diversi interventi di adeguamento della rete agli standard ferroviari nazionali. Tra le attività principali sono state evidenziate, ad esempio, la sostituzione dell’armamento ferroviario, gli adeguamenti dei circuiti di protezione della trazione elettrica oltre che delle stazioni, la messa in sicurezza delle opere d’arte, l’implementazione del sistema di controllo marcia treno con la soppressione dei passaggi a livello e la costruzione delle opere sostitutive. In merito ai passaggi a livello, tutti i partecipanti hanno concordato di procedere rapidamente alla sottoscrizione di opportune convenzioni per la soppressione degli incroci ancora presenti lungo la tratta.
L’ultima fase individuata, finanziata con fondi Pnrr, prevede l’allungamento della linea e del servizio ferroviario fino a Ceres, con previsione primo trimestre 2026.
“Abbiamo apprezzato come a pochi giorni dall’insediamento della Giunta e del Consiglio regionale il riconfermato assessore ai Trasporti Marco Gabusi abbia voluto convocare il Tavolo dei Sindaci presso la Regione Piemonte per aggiornamenti in merito alla nostra linea Torino-Ceres, riaperta, come è noto, nello scorso gennaio. Alla presenza di dirigenti e tecnici di RFI e Trenitalia abbiamo così potuto monitorare gli step dei lavori su tutta la linea necessari per ultimare o migliorare i servizi. L’occasione è stata utile anche per illustrare criticità e esigenze emerse in questi mesi su una linea che dall’inizio dell’anno a oggi, pur con alcuni aggiustamenti da mettere in atto, sta facendo numero davvero importanti in termini di utenti. Ci vorrà ancora un po’ di pazienza ma i lavori e le tempistiche rispettano la programmazione. Le informazioni che ci sono state date ci fanno ben sperare”, hanno dichiarato i Sindaci interessati dalla tratta ferroviaria.
“Ho voluto ripartire da dove avevo lasciato: una linea delle più importanti per prospettive in Piemonte. Sono contento che il cronoprogramma che avevamo presentato prima delle elezioni sia confermato e che Rfi stia mantenendo gli impegni. La terza linea di collegamento con l’aeroporto e gli sviluppi infrastrutturali che ci consentiranno di arrivare senza cambi fino a Germagnano attireranno ulteriori passeggeri sul servizio ferroviario”, ha affermato l’assessore Gabusi
È stato infine ricordato che nelle stazioni di Caselle e di Torino Aeroporto di Caselle sono state ad oggi smontate le vecchie scale mobili e ordinati i nuovi impianti di accessibilità rispondenti alle più recenti normative europee che entro fine anno saranno operativi. L’accessibilità per tutti i passeggeri è comunque garantita dagli ascensori, costantemente monitorati dai tecnici di RFI.
Sarà di 11,1 miliardi, aumentando dagli 8,6, inizialmente previsti, il costo della tratta internazionale della Torino-Lione in corso di realizzazione al confine italo-francese: un aumento intorno al 30%. Lo ha reso noto Telt, il promotore pubblico responsabile dei lavori, partecipata da Italia e Francia, che ha presentato al cda l’aggiornamento del costo previsto per la costruzione e l’attrezzaggio della linea ferroviaria. Il passaggio è validato dalla società di consulenza Grant Thornton Financial Advisory Services. La consegna dell’intera sezione transfrontaliera attrezzata e collaudata, inizialmente ipotizzata per la fine del 2032, è invece prevista per fine 2033.
A Pianezza, per consentire la realizzazione di un sottopasso pedonale sulla Variante Pianezza-Alpignano della Strada Provinciale 24 del Monginevro, è prevista la chiusura della SP 24 dal km 13 al km 13+900 dalle 8,30 di lunedì 29 luglio alle 16 di venerdì 9 agosto, con deviazione del traffico su viabilità alternativa segnalata in loco e comunque non oltre il termine dei lavori.
Ponte provvisorio in sostituzione del “Castellamonte”
Il nuovo ponte sarà realizzato in asse al viale Castellamonte, in modo che i visitatori che attraverseranno il torrente Ceronda avranno libera la visuale verso la Reggia. Il ponte provvisorio in fase di montaggio sarà utile per limitare i disagi alla circolazione, consentendo la fruizione del parco della Mandria e l’accesso agli insediamenti industriali. Il ponte nuovo sarà compreso tra la rotatoria Stefanat sulla sponda sinistra del Ceronda lungo la Strada Provinciale 1 delle Valli di Lanzo e la rotatoria Castellamonte sulla sponda destra.
Il cronoprogramma dell’importante operazione sulla viabilità a Venaria ha previsto innanzitutto la bonifica bellica dell’area interessata e a seguire la realizzazione della viabilità provvisoria a monte del ponte. Successivamente si interverrà per spostare provvisoriamente i sottoservizi collocati sul ponte Castellamonte e nelle adiacenze della rotatoria di via Stefanat. Solo a quel punto si procederà alla demolizione del ponte Castellamonte, alla realizzazione del ponte nuovo e agli interventi di raccordo tra le due rotatorie. In linea massima, la viabilità sarà garantita sulla Strada Provinciale 1 nei due sensi di marcia per tutto il periodo dei lavori. Solo in alcuni casi si dovrà fare ricorso per periodi limitati al senso unico alternato. Il nuovo ponte sarà dotato di marciapiedi laterali, che consentiranno il passaggio pedonale e ciclabile.
Il Centro non è gregario
LO SCENARIO POLITICO di Giorgio Merlo
Ci sono sostanzialmente due possibilità per declinare nel nostro paese una iniziativa politica di
Centro e una vera e credibile “politica di centro”. La prima è quello di far sì che il Centro sia un
progetto politico o autonomo o da collocare all’interno di un’alleanza ma che, comunque, sia in
grado di condizionare la prospettiva complessiva di quella coalizione. La seconda modalità è
quella che si può mutuare dall’esperienza degli antichi “partiti contadini” di comunista memoria.
Cioè cartelli elettorali inventati a tavolino dall’azionista unico della coalizione per confermare, e
garantire, la natura plurale della coalizione stessa. Un modo, cioè, per dire che c’è anche il Centro
all’interno di quel contenitore.
Ora, e mutatis mutandis, si può tranquillamente trasferire questa doppia ed alternativa modalità
politica ed organizzativa nel contesto pubblico italiano contemporaneo. E senza, come ovvio,
rivangare un passato che ormai è improponibile. Ovvero, la concreta esperienza cinquantennale
della Democrazia Cristiana, cioè di un grande partito popolare, di massa, democratico,
interclassista e di governo dove la “politica di centro” e il progetto di Centro erano praticati in
modo serio, credibile e sistematico. Tornando all’oggi, però, e nell’attuale cornice bipolare, è
indubbio che nel centro destra abbiamo un partito, Forza Italia, che cerca di svolgere un ruolo
sempre più decisivo e determinante all’interno della coalizione. Un ruolo politico, però, che non
può essere disgiunto da un peso elettorale che deve essere incrementato e rafforzato. Un peso
che sarà inesorabilmente frutto e conseguenza di un ampliamento culturale, sociale e politico di
quel partito. Ovvero, Forza Italia riuscirà a declinare un vero ruolo di Centro nel momento in cui i
vari spezzoni centristi, moderati e riformisti si riconosceranno realmente nel progetto politico di
quel partito. Per questi motivi il processo di allargamento del partito deve procedere, di pari
passo, con l’accentuazione del suo profilo centrista e di governo.
Al contrario, e specularmente, nella coalizione di sinistra le forze di centro sono molto simili alla
concreta esperienza dei “partiti contadini” di antica memoria. Cioè formazioni politiche, come ha
ricordato polemicamente ma saggiamente Calenda in una recente intervista – semprechè non
cambi idea – che in cambio di una manciata di parlamentari alle prossime elezioni fanno parte
dell’alleanza a nome e per conto di un partito di centro. E il ruolo di Italia Viva, al riguardo, calza a
pennello.
Ecco perchè, quando si parla del ruolo politico – ancorchè importante e decisivo – del Centro
nell’attuale sistema bipolare del nostro paese, non si può e non si deve prescindere da questa
valutazione oggettiva. Per dirla con altre parole, o ci si limita a giocare un ruolo gregario e
subalterno a difesa del proprio seggio e dei “propri cari” oppure, e al contrario, si opta per
diventare protagonisti all’interno di una coalizione. Sono due prospettive politiche schiettamente e
semplicemente alternative.
SOMMARIO: Leo, una voce autorevole ed equilibrata, una grande risorsa per il Piemonte e non solo – L’estrema sinistra farà naufragare il centro – sinistra – L’Assessore regionale alla cultura Marina Chiarelli e le buche torinesi – ZTL a Moncalieri – Lettere
Leo, una voce autorevole ed equilibrata, una grande risorsa per il Piemonte e non solo
Gian Piero Leo ancora una volta ha levato la sua voce libera ed autorevole, condannando l’aggressione dichiaratamente fascista al giornalista che da sconosciuto è diventato quasi famoso, ma
anche parlando in generale della violenza che va sempre condannata, compresa quella degli antisemiti verso cui vi è una certa accondiscendenza in chi, filopalestinese, parla di Olocausto da parte di Israele. Leo ha infine proposto un grande convegno internazionale a molte voci sulla libertà di stampa. Conosco ed apprezzo Leo da quando all’Università veniva aggredito dai facinorosi. Io non venni mai attaccato fisicamente per la mia stazza con cui non osarono mai misurarsi. Tra di noi si creò allora un legame di solidarietà e di amicizia cresciuta nel tempo , una delle amicizie più importanti della mia vita. In lui si vede lo stile e l’intelligenza lucida, mai perduta, della rimpianta prima Repubblica e della migliore Dc.
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L’estrema sinistra farà naufragare il centro – sinistra
Dopo una discreta affermazione alle europee dell’Alleanza Verdi – Sinistra, facendo eleggere Salis , Lucano ed il vecchio sindaco di Palermo Orlando, l’Alleanza si è ringalluzzita e con prepotenza cerca di spostare l’asse del centro – sinistra dalla sua parte insieme ai grillini. Il Pd sembra aver ceduto alla demagogia degli eredi dei gruppettari sessantottini, arricchiti di una presenza verde estremista, anzi fondamentalista, che non è certo una seria tutela per l’ambiente. La galassia di sinistra che si sta formando non è un’ alternativa credibile al centro – destra, ma un fronte popolare “in nuce” sul modello francese che i moderati non potranno mai votare, anche con Renzi – ennesima giravolta che lo ha screditato in modo definitivo – come ruota di scorta di una nuova “gioiosa macchina da guerra”, sconfitta da Berlusconi nel 1994 . Un uomo come Romano Prodi non c’è più. Fu l’unico a battere due volte Berlusconi anche se quella stessa sinistra velleitaria di oggi fece naufragare il suo Governo. Eppure Bertinotti era molto meglio di Fratoianni.
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L’Assessore regionale alla cultura Marina Chiarelli e le buche torinesi
Il nuovo assessore regionale alla cultura Marina Chiarelli, passeggiando per il centro di Torino, è finita in una delle tante buche stradali non colmate . Giustamente l’ex vice sindaca di Novara ,città meglio governata, si è riservata di fare causa al Comune . Anch’ io nel novembre 2023 mi ruppi una spalla a causa di una buca piena d’acqua in via Maria Vittoria . Mi limitai ad andare al CTO e poi da un fisioterapista per due mesi . Avrei dovuto seguire anch’io l’esempio dell’assessore Chiarelli che ha potuto sperimentare subito cosa sia diventata Torino , capitale dell’insicurezza e dell’ incuria , anche se è previsto che spenda 12 milioni di euro per l’inutile pedonalizzazione di via Roma, imposta dalla galassia verde – rossa che sostiene la Giunta .Al riempimento delle buche non si provvede. Solo la Giunta Fassino lo faceva con diligenza.
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ZTL a Moncalieri
Spiace che il centro storico di Moncalieri con via San Martino, unico asse che porti in piazza Vittorio Emanuele e al Castello, sia diventato zona ZTL sia pure a livello sperimentale fino a settembre Già l’idea di sperimentarla durante le ferie appare balzana.
D’accordo inoltre che esiste un bellissimo e funzionale parcheggio multi piano nelle vicinanze, ma questa presenza non giustifica un’operazione demagogica inaugurata il 26 luglio dal “sindaco – podestà” di Moncalieri, quello noto per i toni bruschi ed autoritari, per non ricordare altri suoi precedenti non proprio esemplari.
Ma a Moncalieri esistono anche dei cittadini con la schiena diritta che si ribellano ad un progetto che neppure la grillina Appendino riuscì a realizzare nel centro di Torino.
Potete firmare una petizione presso la Farmacia Maldini e l’ Ottica Autelli nonché nella tabaccheria di via San Martino. In pochi giorni in periodo di ferie le firme hanno già raggiunto il numero di 400.Firmare diventa un atto di civismo attivo.
In ogni caso non bastano quattro fioriere per cambiare il volto del centro storico. Creare un deserto al posto della storica piazza appare insensato perché essa è e deve restare il cuore pulsante e attivo della città e non zona archeologica o metafisica alla maniera di De Chirico.
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Lettere scrivere a quaglieni@gmail.com
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Taxi e malati
L’altro giorno ho preso due taxi per recarmi ad una visita medica. Ho il volto emaciato di chi è stato per mesi malato e ancora oggi stenta a riprendersi, inoltre utilizzo un bastone per camminare. Solo un distratto non coglie che sono ancora malata. Ebbene , i due taxisti non si sono mossi e non hanno neppure chiesto se avevo bisogno di aiuto per salire e scendere dal loro taxi. In passato non accadeva così, almeno a Torino. I taxisti in genere erano premurosi e non rimanevano incollati al volante. Anche questo è un segno del degrado della civiltà torinese del nostro tempo. Fiorenza De Carli
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Non sarei così pessimista, anche se Lei dice la verità. Anche a me è capitato di incontrare taxisti distratti e indifferenti agli anziani e perfino agli ammalati. Forse sono perfino infastiditi nell’accoglierli sul loro mezzo che spesso è troppo piccolo o troppo alto. Le regole sull’ abbattimento delle barriere non vengono rispettate dai taxisti che usano utilitarie giapponesi anguste o furgoni più adatti a trasportare merci che persone. Chissà cosa risponderebbe la cooperativa dei taxi di fronte alla Sua esperienza?
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Le dimissioni di Toti
Le dimissioni di Toti chieste in piazza dal campo largo ma con poca gente, in compenso molto faziosa, dimostra che il rapporto tra magistratura e politica è stato stravolto con una involuzione giustizialista che si impone anche sul voto popolare, stravolgendolo. I giudici prima di ogni processo decidono chi deve andarsene, malgrado l’investitura popolare. Una minaccia alla democrazia molto pericolosa. Gianni Induno
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Non ho mai avuto simpatia per Toti che ha avuto anche la presunzione, lui berlusconiandipendente, di creare un suo movimento personale. Ma in questo caso sono dalla sua parte. Sarà la Magistratura in un libero processo a decidere su di lui, ma non può essere la piazza insieme ai pm a decidere circa le sue dimissioni. Qui si torna al 1992 con Di Pietro e Borrelli. Una pagina nefasta che portò al golpe giudiziario con cui vennero liquidati i partiti, salvo il Pci.
Giorgio Felici (Presidente di Confartigianato Imprese Piemonte): “L’analisi degli indicatori statistici della nostra indagine delinea, complessivamente, una congiuntura previsionale caratterizzata da un peggioramento nei valori. Il sentiment delle nostre imprese è un pessimismo misto a realismo, poiché sono consapevoli che nei prossimi mesi la situazione economica, non solo nella nostra Regione ma nel mondo, dovrà attraversare una fase di forte instabilità, nonostante alcuni segnali positivi come la parziale discesa dell’inflazione.”
Le previsioni circa l’andamento occupazionale vedono un peggioramento nel dato, passando da –2,27% a –6,08%.
In merito all’ipotesi di assunzione di apprendisti, il saldo negativo aumenta, passando dal –19,05% al –21,45%.
Peggiora anche il dato relativo alle previsioni di produzione totale, che passa da –12,67% al –16,19%.
Il saldo relativo all’acquisizione di nuovi ordini mantiene un valore negativo passando dal –12,05% al –14,74%.
Le proiezioni di investimenti per ampliamenti scendono da 8,14% a 7,32%; salgono leggermente quelle per sostituzioni che passano da 13,08% a 13,81%; infine, rimane tendenzialmente stabile la percentuale di imprese che non hanno programmato investimenti dal 78,78% al 78,87%.
La percentuale di previsione di acquisizione di nuovi ordini per esportazioni passa da –32,95% a –31,34%.
Sale la previsione di regolarità negli incassi, che varia dal 67,56% al 69,18%; scende la stima dei ritardi, passando dal 32,34% al 30,62%; le previsioni di anticipi negli incassi continuano a rimanere minimi passando dallo 0,10% al 0,21%.
Commenta Giorgio Felici, Presidente di Confartigianato Imprese Piemonte: “L’analisi degli indicatori statistici della nostra indagine delinea, complessivamente, una congiuntura previsionale caratterizzata da un peggioramento nei valori. Il sentiment delle nostre imprese è un pessimismo misto a realismo, poiché sono consapevoli che nei prossimi mesi la situazione economica, non solo nella nostra Regione ma nel mondo, dovrà attraversare una fase di forte instabilità, nonostante alcuni segnali positivi come la parziale discesa dell’inflazione.”
“Nel dettaglio si evidenzia che la previsione di produzione totale – continua Felici – già preceduta dal segno meno nella seconda indagine trimestrale, scende ancora di circa quattro punti percentuali passando da -12,67% a -16,19%. Un ritardo della ripresa del commercio internazionale, con rischi geopolitici che derivano dal prolungamento dei conflitti in Ucraina e Medio Oriente e la debole domanda estera influiscono negativamente sui dati previsionali che riguardano la produzione totale. Si avvertono, inoltre, i primi importanti segnali di frenata nell’edilizia con la previsione di un calo nell’andamento occupazionale e le prospettive di una contrazione negli investimenti. Infatti, il valore previsionale che riguarda l’occupazione scende ancora rispetto al dato del trimestre precedente, passando da -2,27% a -6,08%”.
“Persiste, inoltre, – incalza Felici – un clima di incertezza sulle scelte finanziarie e le decisioni di investimento delle imprese (le proiezioni di investimenti per ampliamenti scendono da 8,14% a 7,32%), dopo il primo taglio dei tassi da parte della BCE. Prosegue, infatti, una gestione priva di strategia a lungo termine dell’autorità monetaria europea, come ammette essa stessa nel comunicato sulle decisioni di politica monetaria del 6 giugno afferma che “continuerà a seguire un approccio guidato dai dati in base al quale le decisioni vengono definite di volta in volta a ogni riunione” e “senza vincolarsi a un particolare percorso dei tassi”. Sul peggioramento nei valori previsionali dell’indagine congiunturale incide anche il cambio di direzione della politica fiscale. Infatti, dopo una manovra di bilancio 2024 espansiva per 0,7 punti di PIL, l’avvio della procedura di infrazione per eccesso di deficit apre una stagione di politica fiscale restrittiva”.
L’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese Piemonte ha redatto la terza indagine trimestrale congiunturale del 2024 utilizzando un questionario telematico rivolto ad un campione significativo di 2.250 imprese selezionate nei comparti di produzione e di servizi che rappresentano maggiormente l’artigianato della nostra regione