ilTorinese

Gallo-Ravetti, Pd: Giunta in ritardo su livelli assistenza

GALLO – RAVETTI (PD): “LIVELLI DI ASSISTENZA – EMERGENZA URGENZA: UN PROVVEDIMENTO CHE ARRIVA IN RITARDO. OCCORRE RIDISEGNARE UNA SANITA’ PUBBLICA CHE RISPONDA ALLE ESIGENZE DEI CITTADINI”

16 gennaio 2023 – “Abbiamo espresso, in Commissione, un voto favorevole al testo del disegno di legge “Disposizioni per la garanzia dei livelli essenziali di assistenza nel sistema dell’emergenza-urgenza” che domani verrà esaminato dall’Aula di Palazzo Lascaris. Tuttavia, riteniamo che questo provvedimento risponda con grande ritardo alle esigenze della nostra sanità che richiederebbe una completa revisione globale e non soltanto per quanto concerne l’emergenza-urgenza” dichiarano il Presidente del Gruppo Pd in Consiglio regionale Raffaele Gallo e il Consigliere regionale del Partito Democratico Domenico Ravetti, relatore di minoranza del provvedimento.

“Molto spesso – proseguono gli esponenti dem – i cittadini si trovano costretti a affidarsi al pronto soccorso per l’assenza di vere politiche territoriali che consentano loro di ottenere risposte in tempi brevi senza dovere affrontare i tempi di attesa infiniti che contraddistinguono il nostro sanitario. Con un’offerta migliore a livello territoriale, una sinergia e una collaborazione più stretta tra tutti gli attori del sistema sanitario, si potrebbe evitare il boom di accessi nei pronto soccorso. Secondo Agenas, infatti, gli accessi inappropriati al Pronto Soccorso sono il 30% del totale. Di questi il 95% sono codici bianchi, ovvero prestazioni sanitarie che non sono riconosciute come “urgenti””.

“La sanità pubblica deve essere riformata e potenziata – concludono Gallo e Ravetti – ma, ancora una volta, abbiamo rilevato come su questo tema, il Presidente Cirio, oggi presente in IV Commissione, mantenga una posizione troppo vaga. Occorre una trasformazione profonda del nostro sistema, occorrono certezze: il nostro sistema sanitario e il suo livello di prestazioni possono essere rilanciate soltanto attraverso una riforma profonda e una maggiore e più stretta interazione tra medici di base, ospedali, specialisti. Le risposte alle richieste che provengono dai cittadini devono essere date investendo sulla sanità pubblica, migliorandola, ridisegnandola e non affidandosi ai privati. E poi si deve investire sulla prevenzione, sulla ricerca perché farlo significa investire sul futuro dell’umanità che dovrà e potrà essere migliore. Purtroppo dobbiamo constatare che siamo lontani da tutto questo”.

Il Martedì dei ragazzi a Moncalieri

L’inverno è freddo, bianco, sonnacchioso… ma anche ricco di giri in slitta, battaglie a palle di neve e cioccolata calda: per il ciclo «Il martedì dei ragazzi», organizzato dalla biblioteca Arduino di Moncalieri (via Cavour 31), martedì 24 gennaio alle ore 17,30 il Piccolo Anfiteatro Millecolori ospita «L’inverno nelle storie». Letture per bimbi fino a 6 anni a cura di Alessandra Biglietti. E’ il Piccolo Anfiteatro Millecolori ad ospitare questo ciclo di eventi dedicati ai più piccoli: uno spazio magico, decorato con i disegni vivaci di Ludovica Paschetta, per leggere insieme circondati da “un bosco di libri”. Partecipazione gratuita con prenotazione, tel. 011.6401600 (un solo accompagnatore per ogni bambino).

Nuove corse sulla Limone-Tenda

DAL 30 GENNAIO 

La Regione Piemonte e RFI hanno trovato un accordo con Société nationale des chemins de fer français

 

Dodici corse in più sulla Limone Piemonte – Tenda a partire dal 30 gennaio 2023. La Regione Piemonte, con il supporto di Trenitalia e RFI, è riuscita ad accordarsi con Region du Sud, per attivare 12 navette al giorno che si aggiungono alle 3 coppie di collegamenti giornalieri tra Cuneo-Limone-Ventimiglia, già attivate dal mese di dicembre 2022. Il lavoro di concerto tra gli enti nasce dalla volontà di rispondere al disagio di spostamento dei pendolari causato del protrarsi del blocco della viabilità stradale del Colle di Tenda e dalle richieste delle località sciistiche di avere maggiori servizi per gli sciatori che raggiungono le piste.

«Ci saranno sei coppie di treni al giorno che si vanno ad aggiungere alle tre già attive sulla Cuneo – Ventimiglia per completare il servizio – annuncia l’assessore ai Trasporti, Infrastrutture e Opere Pubbliche della Regione Piemonte Marco Gabusi –  Le nuove corse nascono da una esplicita richiesta della Region du sud che si è resa disponibile a cofinanziare il 50 % del servizio. La restante parte saranno fondi piemontesi impegnati da questo assessorato; la buona volontà di Trenitalia ha fatto il resto».

Le 12 navette circoleranno dal 30 di gennaio fino al 30 di aprile, con tre coppie al mattino e tre al pomeriggio. La prima partenza è programmata da Limone alle 7:50, con arrivo a Tende alle 8:24; partenza da Tende alle 8:40 e arrivo a Limone alle 9:10; partenza da Limone alle 9:30 con arrivo a Tende alle 10; partenza da Tende alle 10:20 arrivo a Limone alle 10:50; partenza da Limone alle 11:07 arrivo a Tende alle 11:37; partenza da Tende alle 11:55 e arrivo a Limone alle 12:25; partenza da Limone alle 14 e arrivo a Tende alle 14:30; partenza da Tende alle 14:42 arrivo a Limone alle 15:12; partenza da Limone alle 15:36 e arrivo a Tende alle 16:06; partenza da Tende alle 16:18 e arrivo a Limone alle 16:48; partenza da Limone alle 17 e arrivo a Tende alle 17:30; partenza da Tende alle 17:54 e arrivo a Limone alle 18:28.

I nuovi orari saranno visibili (e quindi acquistabili) sui sistemi di vendita di Trenitalia dal 22 gennaio 2023.

Conclude Gabusi: «Siamo riusciti a raggiungere unintesa con Region du Sud Provence-Alpes-Côte dAzur per garantire a questo territorio, per lultimo inverno che dovrà fare a meno del tratto del Colle di Tenda, un collegamento capillare che consenta ad operatori e turisti di potersi muovere quotidianamente nei territori di frontiera».

 

Quasi ottomila gli studenti piemontesi che vogliono tutelare l’acqua

Oltre 7.900 gli studenti delle scuole piemontesi primarie e secondarie di primo grado che hanno aderito alla 9° edizione di Mi Curo di Te – Con la Scuola per l’Agenda 2030, il programma gratuito di educazione ambientale promosso da WWF Italia e Regina (Gruppo Sofidel).

C’è tempo fino al 28 aprile per iscriversi al programma di educazione ambientale “Mi Curo di Te” di WWF e Regina (Gruppo Sofidel), inserito nel piano “Rigenerazione Scuola” del Ministero dell’Istruzione e del Merito.

Porcari (Lucca) – La tutela dell’acqua si fa largo tra i banchi di scuola. Sono già più di 5.300 le classi (oltre 117 mila studenti in tutta Italia) che hanno deciso di partecipare alla 9° edizione di Mi Curo di Te – Con la Scuola per l’Agenda 2030, il programma gratuito di educazione ambientale promosso da WWF Italia e Regina (Gruppo Sofidel). Il progetto, che dal 2014 accompagna gli studenti delle scuole primarie e secondarie di primo grado alla scoperta del Pianeta e di come prendersene cura, da quest’anno è parte del Piano Nazionale “RiGenerazione Scuola” del Ministero dell’Istruzione e del Merito[1].

Per l’anno scolastico in corso, “Mi Curo di Te” ha come focus l’acqua: attraverso schede didattiche, giochi e quiz digitali introduce le giovani generazioni ai temi della scarsità e dell’inquinamento della risorsa idrica e racconta l’impatto di questi fenomeni sullo stato di salute di oceani, mari, fiumi e laghi della Terra. Il programma educativo dà così modo di conoscere e approfondire alcuni degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite: l’Obiettivo 6, “Acqua pulita e servizi igienico-sanitari”, l’Obiettivo 12 “Consumo e produzione responsabili” e gli Obiettivi 14 e 15, rispettivamente, “Vita sott’acqua” e “Vita sulla Terra”.

C’è tempo fino al 28 aprile 2023 per partecipare: gli insegnanti possono scaricare il kit didattico e guidare i ragazzi nella produzione di elaborati utili a guadagnare punti e scalare la classifica delle scuole per aggiudicarsi i premi in palio. Tra questi, oltre a una fornitura di prodotti Regina (carta igienica e fazzoletti) e l’accesso al portale educativo OnePlanetSchool di WWF, le prime tre scuole classificate, sia primarie sia secondarie di primo grado, riceveranno buoni per l’acquisto di materiali didattici del valore di 1.000€, 600€ e 400€. Saranno premiate anche le scuole classificate dalla 4a alla 6a posizione di entrambi gli ordini. Ulteriori premi verranno assegnati mediante estrazione finale.

Per vincere vale anche l’aiuto delle famiglie da casa: parenti e amici possono partecipare ai quiz e ai sondaggi disponibili sul sito dell’iniziativa e contribuire ad accumulare punti.

I vincitori saranno comunicati entro il 12 maggio 2023 sul sito www.micurodite.it.

[1] “RiGenerazione Scuola” è il Piano Nazionale del Ministero dell’Istruzione e del Merito per la transizione ecologica e culturale delle scuole italiane. “Mi Curo di Te” è entrato a far parte della Rete dei Rigeneratori, poiché si focalizza su due pilastri del Piano: la rigenerazione dei saperi e la rigenerazione dei comportamenti. Il Piano, che si ispira agli obiettivi dell’Agenda ONU 2030, mira a rige

Sulla cresta dell’onda con Giorgio Rava

Onde, Ondine, Onde anomale segna il ritorno di Giorgio Rava alle sillogi poetiche.

L’agile libretto edito dalla novarese Segni e Parole propone trentasei composizioni di questo poeta, pittore, scultore, gastronomo e designer nato a Omegna, sulla punta settentrionale del lago d’Orta. Una miscela di sensazioni, ricordi, visioni che si inseguono secondo un ordine alfabetico che non offusca l’anarchica originalità, la fantasiosa irriverenza o la malinconia struggente, spaziando dai luoghi in cui è nato a lidi più lontani  anche se ,come una falena attratta dalla luce, ritorna sempre a specchiarsi nelle acque del lago d’Orta, rese cangianti dai riverberi delle luci delle albe, dei tramonti e delle notti di luna. Ci accompagna sul sentiero delle carline all’alpe Devero per poi scendere verso la sua casa di Crusinallo dove, nella notte di San Lorenzo, scruta il cielo alla ricerca delle stelle cadenti “dove la grande mano dell’universo sparge negli occhi di sognatori bambini illusioni di caramello”. Omaggia la memoria di Alda Merini che aveva un rapporto molto stretto e personale con Omegna (“Quando i poeti se ne vanno è come l’esaurirsi di una sorgente..”) e non manca di elogiare con i suoi versi in rigoroso dialetto la mitica moka, eccellente caffettiera nata nella città dove vide la luce anche Gianni Rodari, fedele compagna che elargisce il primo caffè del mattino (..”gh’è mia un ‘auta machineta…gnanca cula dal George Clooney c’la batt cula dal Bialett”). In Ode del suicidio lacustre riecheggia la stessa intensità dei versi cari del poeta ortese Augusto Mazzetti (“Oh, lago, lago, lago! Sciogliermi infine con te, per essere un giorno pescato come un antico luccio”) e il legame indissolubile con le acque del Cusio quando scrive “ come piatto ciottolo, esaurita l’energia del braccio, scenderò dondolando dolcemente nella profondità”. Cita sovente le onde, il profumo di quella terra tra lago e montagne, il fiato grigio delle brume che se ne stanno sospese a fior d’acqua in certe stagioni. Sotto l’antico tiglio ricorda riti antichi, musiche e baldorie popolari, scampoli d’infanzia mentre le primule, declinate anch’esse in dialetto omegnese, fanno ripensare al giallo del risotto alla milanese rievocandone profumo e sapore. Ogni poesia nasconde frammenti di storie, memorie vicine o lontane, narrate con parole essenziali e asciutte. Una poesia  ci ricorda che ci stiamo affacciando sulla soglia dell’inverno e s’intitola Al buio nell’aria della notte. Eccola: “Ho sentito il profumo della neve. Che non è il profumo del pane appena sfornato, delle rose di maggio, della pelle di una donna, del fieno appena tagliato, dell’uva della toppia, del mio lago, del calicantus d’inverno, dell’olea fragrans d’autunno, dei narcisi di primavera, della sigaretta e del caffè del mattino, del profumo del pelo delle mie cagne bagnato, della stufa che va a legna. E’ il profumo dell’innocenza”. In poche righe svela le sue radici. Ci sono tratti della personalità di questo artista eclettico, figlio di una tradizione popolare e dei  “poeti maledetti” del lago d’Orta, Ernesto Ragazzoni e Augusto Mazzetti. Onde, Ondine, Onde anomale regalano, centellinandolo come il buon vino, l’incanto delle  parole, il gusto dei versi. Privarsene equivarrebbe a commettere un imperdonabile errore.

Marco Travaglini

Agenzia della Mobilità conferma Bianco a Torino

Sabato 14 gennaio si è chiuso il rinnovo dei rappresentanti delle assemblee di bacino che compongono il CdA di Agenzia della Mobilità Piemontese. Per il bacino metropolitano di Torino l’Assemblea ha confermato come suo presidente Raffaele Bianco, assessore alla Mobilità del comune di Grugliasco. Il voto da parte dei rappresentanti dei 31 Comuni consorziati è stato unanime. Raffaele Bianco era stato eletto il 16 febbraio 2022.

«Sono felice ed orgoglioso di questa rielezione» ha detto Bianco «in particolar modo perché è arrivata all’unanimità. Ci aspettano delle sfide importanti e sarà importante lavorare sul trasporto pubblico per migliorare la qualità della vita di tutta la nostra comunità»

Confermato in forma unanime anche Giovanni Currado, architetto, esperto nella pianificazione dei trasporti, già AU di InfraTo: «Ringrazio gli Enti del Bacino di Asti ed Alessandria per la fiducia nuovamente accordatami per migliorare i trasporti della nostra Regione».

Resta alla guida del bacino nord-est con formula piena anche Federico Binatti, Presidente della Provincia di Novara e Sindaco di Trecate.

Per Binatti «ascolto e attenzione nei confronti degli enti locali e degli amministratori del territorio sono gli strumenti con i quali possiamo avvicinare il Tpl alle persone».

Cambio invece per il bacino di Cuneo: Erika Chiecchio, consigliera comunale ed ex assessore a Mondovì, non ricandidandosi lascia il posto a Daniele Demaria, attuale assessore alla Mobilità di Bra: «Ringrazio i colleghi con cui abbiamo lavorato in questi anni complicati e resi difficili dalla pandemia» ha detto Chiecchio «Auguro un buon lavoro a Demaria, saprà di certo interpretare al meglio questo ruolo».

Daniele Demaria, classe 1978, è insegnante di matematica e scienze a Bra, dove si occupa anche di tematiche legate all’ambiente. «Raccolgo con responsabilità il testimone della Presidente Chiecchio che ha svolto un grande lavoro in anni non facili e sono davvero onorato per la fiducia ricevuta all’unanimità» ha detto «che penso da un lato premi l’esperienza di Bra in tema di trasporti e dall’altro la disponibilità a lavorare in modo pragmatico e collaborativo sulla mobilità in provincia di Cuneo con l’obiettivo prioritario della sostenibilità ambientale oltre che del servizio ai cittadini».

«Per Agenzia e per i territori un rinnovo  del CdA così condiviso ed in continuità col precedente è un’ottima notizia» ha detto la Presidente di AMP Licia Nigrogno «Tutte le personalità elette sono figure di rilievo e sapranno certamente dare un contributo importante nel monitorare i territori e le tante necessità che ci arrivano dai Sindaci. Il Covid ha segnato fortemente il settore dei trasporti e sarà cruciale saper leggere le esigenze dell’utenza direttamente all’origine per disegnare la nuova offerta, pertanto auguro un buon lavoro a tutti i colleghi».

Hockey: Mondiali Femminili U18 1^ Divisione, l’Italia è d’argento

Si sono conclusi con un notevole risultato per l’Italia i Mondiali Femminili U18 1^ Divisione disputati a Renon, in Alto Adige. Le Azzurrine di coach Marco Fedrizzi hanno conquistato una storica medaglia d’argento (miglior risultato mai ottenuto da una Nazionale giovanile), chiudendo solo alle spalle della Germania il torneo e sfiorando la promozione alla Top Division, ovvero l’elite dell’hockey su ghiaccio internazionale.

Tra le protagoniste della spedizione anche le tre ragazze pinerolesi, il portiere Margherita Ostoni e gli attaccanti Eleonora Trombetta e Federica Boaglio, in un round robin che ha visto la nostra Nazionale battere Austria, Norvegia e Francia, prima delle due sconfitte incassate con Germania (ai rigori) e Ungheria nell’ultimo match.

Molestie verbali, come reagire senza violenza

A portare i saluti istituzionali è stato il consigliere dell’Udp Gianluca Gavazza, delegato alla Consulta femminile, che ha ricordato come “il cat-calling oggi non sia considerato un reato dalla nostra legislazione se non in parte ricompreso nell’articolo 660 del codice penale, ma soltanto quando la condotta del responsabile sia idonea non tanto a ledere la dignità della vittima, quanto a turbare l’ordine pubblico e nel caso in cui la condotta sia reiterata nel tempo. Il fenomeno però non può più essere sottovalutato ed è fondamentale puntare sul rispetto per la donna, per l’individuo, non solo in quanto sorella, fratello, madre o figlia di qualcuno, ma in quanto persona”.“Benché il legislatore abbia dimostrato di riconoscere nuove fattispecie in cui oggi prende forma la violenza verso le donne è necessaria anche un’innovazione culturale, un cambiamento di mentalità”, ha affermato Ornella Toselli, presidente della Consulta femminile regionale. “Emerge poi il bisogno di garantire la sicurezza per strada, nei luoghi pubblici, un problema già in parte affrontato ma di cui le istituzioni dovranno sempre più farsi carico”.

Nata su impulso di un giovanissima socia del Centro Studi e Documentazione, l’iniziativa ha coinvolto un gruppo di studentesse e studenti delle classi terze dell’Istituto superiore Santorre di Santarosa di Torino, che in una prima fase di incontri con due formatrici hanno fatto emergere esperienze vissute ed episodi relativi al cat-calling. Da qui si è partiti per una riflessione sulle possibili frasi e risposte da rivolgere ai molestatori verbali e nella fase del vero e proprio allenamento in palestra una formatrice ha “lanciato” alcune molestie affinché, una alla volta, ogni ragazza reagisse con le risposte precedentemente preparate. La ripetizione del gesto “vocale”, la solidarietà del gruppo e la condivisione hanno reso particolarmente efficace l’esercizio, trasformandolo in un momento di apprendimento reciproco e di crescita del proprio senso di autoefficacia.

“Siamo convinti che la risposta al problema sia sempre l’educazione”, ha affermato Stefania Doglioli, direttrice del Centro Studi e Documentazione Pensiero femminile, ma se cambiare il contesto culturale è un processo lungo, che cosa può fare la vittima nell’immediato? “Innanzitutto mettersi in sicurezza e la difesa può anche consistere nell’ignorare la battuta che mi è stata rivolta”, commenta Norma de Piccoli, presidente Cirsde. “Non dire niente non è sottomissione ma significa sentirsi al di sopra di queste pochezze”.

Alcuni studenti e studentesse, guidate dalle formatrici Silvia e Maria hanno poi raccontato l’importanza della classe, dei propri amici come risorsa per rompere il silenzio, per condividere il vissuto, quello che si è provato.

L’esperienza della palestra di autodifesa verbale è stata poi tradotta in una campagna di sensibilizzazione contro il cat-calling, diffusa mediante 15 brevi videoclip. Due frasi particolarmente incisive “Se non rispondo al tuo cat-calling è perché ho di meglio da fare” e “Il cat-calling non ti rende più figo” sono state riprodotte su t-shirt che i ragazzi diffonderanno fra i propri coetanei.

“La questione non è solo insegnare alle donne a difendersi ma prima ancora insegnare agli uomini a non offendere, bisogna partire dalla prevenzione della violenza”, ha dichiarato Anna Ronfani, vicepresidente di Telefono Rosa, che ha sottolineato come in realtà la legislazione italiana sia giudicata all’avanguardia sulla violenza di genere anche da importanti organismi internazionali, ma che il problema risieda nella mancanza di sensibilità per attuarla.

All’incontro è intervenuta in collegamento online anche Irene Manca, dell’associazione Break the Silence, realtà nata per promuovere l’uguaglianza di genere e il contrasto alle molestie di strada, che ha parlato degli utili consigli forniti dalla piattaforma Stand Up, un programma di formazione e sensibilizzazione contro le molestie in luoghi pubblici promosso da L’Oréal Paris in collaborazione con la ong Right To Be.

 

Il nuovo romanzo di Gabriella Carmagnola “Non lo dire a nessuno”

TORINO, AL CIRCOLO DEI LETTORI

Un noir provocatorio e toccante sulle cicatrici infantili che ci cambiano la vita

Ne parla Vittorio Bo con l’autrice

 

E’ stato presentato per la prima volta da Giovanni Floris a Dimartedi’, su LA7, il nuovo romanzo di Gabriella Carmagnola “Non lo dire a nessuno”, poi a Roma alla Casa del Cinema, a Milano al Teatro Franco Parenti con le letture di Angela Finocchiaro, riscuotendo il favore del pubblico e della critica. E’ quindi arrivato il momento per Gabriella Carmagnola di fare tappa a Torino, città in cui è nata. “Non lo dire a nessuno” verrà presentato al Circolo dei Lettori, dove Vittorio Bo ne parlerà con l’autrice. Insieme dialogheranno con il pubblico e scopriranno aspetti inediti e nuove chiavi di lettura di questo sorprendente romanzo. L’appuntamento è martedì 17 gennaio al Circolo dei Lettori, Sala della Musica, alle ore 18, via Bogino 9.

Quali tracce lasciano i traumi di quando eravamo bambini, di cui abbiamo perso la memoria? Quanto pesano sulle persone che diventiamo e sul nostro futuro? Lo racconta senza filtri Lucia, la protagonista di “Non lo dire a nessuno”.

Lucia è nata negli anni ’60 da una famiglia dell’alta borghesia industriale lombarda. Nella sua primissima infanzia è vittima di una violenza di cui le restano flash precisi nella memoria.  “Non lo dire a nessuno” è la storia, in presa diretta, a tratti cruda, di un segreto inconfessabile e delle sue conseguenze. Ma è anche un percorso di formazione, in cui una bambina, che negli anni diventa donna, racconta il suo dolore e cosa comporta: dal desiderio di dimenticare e cancellare, alla volontà sempre più forte di rivalsa.

Il romanzo attraversa quarant’anni di vita e di storia italiana catturando come in una fotografia eventi decisivi per il nostro Paese: dal boom economico, ai fermenti studenteschi, agli anni di piombo, alle passerelle della moda made in Italy, fino all’irrompere delle inchieste della magistratura sulla scena politica.  Un’Italia in profonda trasformazione, in cui si stanno affermando temi oggi centrali: la parità di genere sul lavoro, la difesa dell’ambiente, la tutela dell’infanzia.

Gabriella Carmagnola tesse in questo nuovo romanzo una trama avvincente, toccante, a tratti provocatoria, che inchioderà il lettore fino all’ultima pagina. L’autrice attraverso le vicende personali di Lucia offre lo spunto a diversi piani di lettura: un racconto noir, che si svolge tra il lago di Como, le comunità monastiche, la Milano da bere, il jet set di New York e Londra; uno sguardo lucido e ancora attuale sulla condizione della donna anche in contesti sociali agiati; un atto di accusa contro l’omertà che circonda i crimini contro l’infanzia; una lotta incessante per uscire da un trauma attingendo alle proprie risorse interiori. Una lotta incessante che dura una vita.

 

“Non lo dire a nessuno” è acquistabile in tutte le librerie e sulle principali piattaforme online.

GABRIELLA CARMAGNOLA

Gabriella Carmagnola, nata a Torino, città in cui ha vissuto la prima parte della sua vita, è scrittrice, giornalista ed esperta di comunicazione. Si è laureata in Filosofia Teoretica con Gianni Vattimo, con una tesi sulla concezione della verità nella filosofia contemporanea. Ha poi sviluppato la sua esperienza professionale nelle importanti società americane Du Pont de Nemours Italiana e Dow Chemical Italia e, per più di vent’anni, è stata manager di spicco del settore assicurativo, come capo della comunicazione di ANIA, Associazione Nazionale fra le Imprese Assicuratrici. Ha pubblicato in precedenza il romanzo “L’Inganno” (1999). Tiene una rubrica di invito alla lettura dei classici su TiscaliNews. Ha collaborato nelle pagine di cultura di vari giornali.

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