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Torna il Moon Festival a San Raffaele Cinema Alto

Per due giorni, venerdì 5 e sabato 6 settembre prossimi, il piccolo borgo di San Raffaele Cimena Alto si trasformerà in un suggestivo palcoscenico diffuso a  cielo aperto illuminato da luci soffuse e candele, per accogliere il Moon Festival,  promosso da Dnart e curato dalla regista Patrizia Besantini. Il piccolo borgo alle porte di Torino si trasformerà in una località magica con laboratori, talk e spettacoli.

Il Moon Festival rappresenta un evento basato sull’inclusività. È,  infatti, accessibile a tutti, queer friendly, aperto ad ogni persona. Gli allestimenti e le installazioni sono realizzate con materiali di recupero forniti dalla comunità.  Diversi gli obiettivi che si pone  il Moon Festival,  tra i quali quello di incentivare il 10 per cento del pubblico a raggiungere il borgo a piedi, organizzando passeggiate lungo i sentieri che conducono alla collina, per ridurre l’impatto ambientale.

Il Moon Festival è  nato quattro anni or sono per ripensare la tradizionale festa patronale ed è  cresciuto un’edizione dopo l’altra, coinvolgendo un  numero sempre maggiore di artisti/e, che quest’anno hanno raggiunto quota duecento, cui si sono affiancati sessanta volontari  e volontarie tra i 14 e i 29 anni, e un numero sempre maggiore di comunità locali.
I principi che animano il festival sono l’inclusività, la sostenibilità  e la qualità artistica per offrire un’esperienza unica, accogliente e immersiva, in grado di comunicare magia e stupore.
Il festival si richiama nel nome alla luna intesa non soltanto come corpo celeste, ma come simbolo di un altrove immaginifico che fa tornare lo spettatore un poco bambino.
Per due giorni verrà spenta l’illuminazione pubblica artificiale del borgo , lasciando spazio alle candele e alle luci soffuse, dense di poesia e capaci di trasportare il pubblico in un’atmosfera ricca di magia e di ricordi lontani.

Installazioni e strutture sono create partendo da materiali di recupero forniti dalla comunità  e l’edizione di quest’anno del Moon Festival può contare anche sul supporto di un brand torinese dell’outdoor, Ferrino, che ha fornito tende e materiali per staff, artisti e artiste, volontari e volontarie, e sul sostegno di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta con cui verrà sviluppato un laboratorio sul tema dell’impatto ambientale del festival, rivolto ai volontari  e allo staff.
Sabato 6 settembre sarà facile raggiungere il borgo a piedi,  alle 15 e alle 17, lungo i sentieri, grazie al supporto di Knauf Insulation e Camminare lentamente.
Il paese si trasformerà in un palcoscenico diffuso e a cielo aperto con installazioni site specific, esperienze immersive, spettacoli che si faranno portatori dei più diversi linguaggi, dal teatro di strada al nuovo circo e alla musica classica, dalla pittura alle installazioni.
La scelta da parte degli artisti delle performance nasce da un’attenzione meticolosa al paesaggio urbano e all’architettura del paese. Ogni intervento è,  infatti,  pensato in dialogo  con il luogo dove avviene, sia esso un cortiletto, un terrazzino, un tetto, un piccolo anfratto.
Tutto risulta realizzato nel pieno rispetto della ricerca di armonia, di quell’armonia capace di trasformare il borgo in teatro e dimora per l’arte. A curare la proposta artistica del Festival sarà Patrizia Besantini. Gli artisti e le artiste selezionati parleranno un linguaggio prevalentemente non verbale,  in grado di superare le barriere artistiche  e di offrire una comprensione capace di abbracciare la dimensione sensoriale, intuitiva e profonda del pubblico.

Il Moon Festival prenderà ufficialmente il via venerdì 5 settembre alle ore 16, alle ore 18 è previsto l’incontro di inaugurazione aperto al pubblico dei media, alla presenza del sindaco di San Raffaele Cimena, Ettore Mantelli , delle autorità e partner dell’evento.
Il weekend sarà preceduto, a partire dal 31 agosto,  da una settimana di residenza artistica a Moncucco Torinese dove artisti, staff e volontari vivranno un momento di formazione.

Venerdì 5 settembre, dopo l’apertura ufficiale del festival alle 16, dalle 17 alle 19 si susseguiranno i laboratori esperienziali , tra cui spicca la costruzione di una pista per biglie lunari. Dalle 21 alle 24 andranno in  scena spettacoli a cielo aperto con performance ogni mezz’ora.
Nella giornata di sabato 6 settembre i laboratori esperienziali saranno seguiti alle 17 da un talk pubblico dal titolo ”Festival partecipativi“ presso palazzo Atelier. Alle 19.30 sarà dato spazio alla musica con il concerto degli Hamburgo, al secolo Nicola Martini, performer e musicista torinese, che si esibirà insieme agli spettacoli a cielo aperto dalle 21 alle 24.

“Il Moon Festival è  nato dalla chiamata della Pro Loco di San Raffaele che voleva ripensare la festa patronale, a cui è  seguita l’intuizione di unire arte, cultura e formazione in un unico movimento di civismo attivo che metta al centro le persone, il territorio,  le relazioni – spiegano Alessia di Pietro, Patrizia Besantini e Simone Dipietro, curatori del festival – Abbiamo voluto così trasformare una festa paesana in un evento atteso, partecipato, riconosciuto, che cresce di anno in anno grazie al coinvolgimento del territorio “.
La partecipazione agli eventi è gratuita con offerta libera. Le navette avranno un costo di 2 euro per gli over 15, mentre per gli under 15 saranno gratuite.

Mara Martellotta

“Noi siamo con voi” ricorda Mons. Nosiglia

Come Coordinamento interconfessionale del Piemonte ci associamo, commossi, alle tante bellissime considerazioni svolte da tutte le parti in ricordo di mons. Nosiglia. In particolare ci sembra veramente indovinata la dichiarazione di S.E. Mons. Repole: “ ha cercato, ha sperato con ogni mezzo di scuotere le nostre coscienze”. Questa missione mons. Nosiglia l’ha sempre esercitata a 360 gradi, con garbo e chiarezza insieme. Nel nostro caso ha tenuto a battesimo, circa dieci anni fa, la nascita del Coordinamento “Noi siamo con voi” e ci è stato sempre vicino tanto nei consiglio quanto nella preghiera. Vogliamo ricordare in particolare la sua presenza personale – ripetura più volte – alla celebrazione per la Giornata mondiale della pace, che si svolge ogni primo dell’anno, con la partecipazione attiva di tutte le confessioni religiose presenti in Piemonte. 

Saremo quindi presenti alle esequie che si svolgeranno, venerdì 29, in Duomo confortati per il suo operato e con la certezza che, come dichiarato dal Cardinale Repole la Chiesa torinese non arretrerà da questa linea, ma anzi – questo lo possiamo confermare noi – proseguir con coraggio e con amore nella via del dialogo e della fraternità, come dimostra la recente nascita del “Tavolo della speranza”. 

Giampiero Leo

a nome del Coordinamento interconfessionale “Noi siamo con voi”

Merlo: Campania, Pd/5 stelle/Avs sono un blocco unico

 

I riformisti moderati e di centro sono altrove.
“Dopo la vicenda campana e anche toscana, pugliese e calabrese, abbiamo una granitica e
scientifica certezza. E cioè, Pd, 5 stelle e Avs sono ormai la stessa cosa. Un blocco politico,
culturale e sociale e forse anche etico, a cui va aggiunta la Cgil di Landini, che si scontra contro il
resto del mondo. È di tutta evidenza che il mondo moderato, riformista e centrista sta da un’altra
parte. A cominciare dalla cultura cattolico popolare e cattolico sociale che storicamente – nonchè
politicamente e culturalmente – non è affatto compatibile con l’estremismo ideologico, con il
populismo giustizialista e, men che meno, con il radicalismo massimalista. Il catto comunismo,
del resto, non è una ricetta riformista e di governo che guarda al futuro, ma solo e soltanto una
nostalgia frutto di un passato fallimentare”.

On. Giorgio Merlo
Presidente nazionale ‘Scelta Cristiano Popolare’.

Veronesi, l’odore del sole e l’estate che sta finendo

“C’era un odore, in quelle estati, che non ho mai più trovato altrove. L’odore così com’era non lo ricordo, ovviamente, e tuttavia accompagna la memoria di ogni singolo momento vissuto in quelle estati, io e mia sorella quell’odore lo abbiamo chiamato l’odore del sole”. Questo pezzo non è una recensione ma un consiglio di lettura all’insegna della nostalgia delle estati che furono e che non sono più. Quelle trascorse sulla stessa spiaggia e nello stesso mare, quelle che per noi torinesi iniziavano con la chiusura della Fiat e finivano con la riapertura dei cancelli a Mirafiori. Il libro da leggere in questo epilogo estivo è «Settembre nero» di Sandro Veronesi (La nave di Teseo). Non perché l’ultimo romanzo del due volte Premio Strega non sia adatto a tutte le stagioni ma perché nel raccontare l’estate deldodicenne Gigio Bellandi, Veronesi descrive le atmosfere, i colori, i suoni e gli odori che hanno segnato le estati di noi boomers.

Siamo nel 1972: la famiglia di Gigio lascia Vinci per trasferirsi a Fiumetto, in Versilia. Gigio è un ragazzino “che non sa ancora niente di niente”, vive in un mondo minuscolo, intento a coltivare passioni adolescenziali come ciclismo, automobilismo, calcio e scacchi. A vegliare sulla serenità sua e della sorellina Gilda, sono il padre avvocato penalista, uomo di luminosa superficialità”, e l’affascinante madre irlandese. Gigio trascorre le sue giornate allo stabilimento balneare “Bagno Stella”, immerso nell’odore del sole. Un odore onnipresente e pervasivo, artificiale, chimico. Odore di plastica, di gomma, di nylon, di sapone e di shampoo. Odore di crema solare.

Per Gigio Bellandi l’estate del 1972 segna la scoperta della musica, del fumetto adulto (Linus, L’Eternauta) e del desiderio per Astel Raimondi, la ragazzina dalle treccine “nere come onice nera”. Mentre alle Olimpiadi di Monaco si consuma il massacro commesso dai terroristi palestinesi di Settembre Nero, anche nella vita di Gigio si abbatte una tragedia: la confessione del padre del tradimento con la vicina d’ombrellone (e madre di Astel) manda in frantumi la famiglia. Un romanzo di formazione, certo, un romanzo sul potere evocativo delle parole e su quello seduttivo e salvifico della lingua, ma soprattutto un racconto capace di restituirci una precisa fotografia di un’epoca perduta, quella delle estati italiane dagli anni Sessanta fino ai primi anni Novanta, quando i consolidati copioni delle nostre abitudini vacanziereverranno rivoluzionate dai low cost e dalla globalizzazione. L’estate del ’72 di Gigio Bellandi era identica a quella di Jerry Calà e Marina Suma in quel “Sapore di mare” uscito nella sale nel 1983 ma che i Vanzina ambientarono nella Forte dei Marmi di vent’anni prima, immortalando nello stesso tempo una stagione passata e una contemporanea. Identica all’estate che stava finendo cantata dai Righeira nel 1985. Identica alle mie estati degli anni Ottanta. Trascorse prima sotto l’ombrellone di mia madre (sempre lo stesso ombrellone nella stessa fila della stessa spiaggia, con immancabile raccomandazione al bagnino di riservarla per l’anno dopo), leggendo “L’Uomo Ragno” e gli altri fumetti super-eroistici pubblicati in Italia dalla Corno; quindi con quelli della “compagnia”, il gruppo di amici ed amiche che si ritrovavano anno dopo anno con appuntamento fisso allo stesso posto e alla stessa ora per lo struscio serale sul lungomare. Per poi sciogliersiquando in “spiaggia di ombrelloni non ce ne sono più (cit. Righeira) e l’odore del sole si trasformava solo in un ricordo.

Emanuele Rebuffini

Nuovo punto vendita Action aperto a Torino

La catena di distribuzione Action si espande sul territorio piemontese. Il gruppo olandese ha inaugurato oggi un nuovo punto vendita a Torino, in corso Spezia 20, che rappresenta il terzo negozio in città  e il dodicesimo in provincia. Ora il marchio è a quota 174 store in Italia, a soli sei anni dal debutto nel nostro Paese nel 2019.
Il nuovo punto vendita si sviluppa su oltre 900 metri quadrati e impiega 20 persone. Disponibili articoli per la casa, bricolage, giardinaggio, fai da te e prodotti alimentari confezionati a prezzi competitivi.
(foto il Torinese)

Champions League 2025/26: le avversarie di Inter, Juventus, Atalanta e Napoli

Sorteggiata  a Montecarlo la nuova fase a campionato unico della Champions League 2025/26. Le 36 squadre si sfideranno in 8 partite,4 in casa ed altrettante fuori, contro avversarie di 4 fasce diverse. Le italiane presenti sono Inter, Juventus, Atalanta e Napoli.

Inter
In casa: Liverpool, Arsenal, Slavia Praga, Kairat Almaty

In trasferta: Borussia Dortmund, Atletico Madrid, Ajax, Union Saint-Gilloise
Sorteggio tosto per i nerazzurri, con sfide di prestigio in ogni turno.
Juventus
In casa: Borussia Dortmund, Benfica, Sporting CP, Pafos
In trasferta: Real Madrid, Villarreal, Bodo/Glimt, Monaco
Girone equilibrato, ma il Real spicca come insidia principale.

Atalanta
In casa: Chelsea, Club Brugge, Slavia Praga, Athletic Bilbao
In trasferta: PSG, Eintracht Francoforte, Marsiglia, Union SG
Calendario complicato per la Dea, con diverse trasferte insidiose.

Napoli
In casa: Chelsea, Eintracht, Sporting Lisbona, Qarabag
In trasferta: Manchester City, Benfica, PSV, Copenhagen
Manchester City è la montagna da scalare per il Napoli.
Inizio: 16 settembre 2025
Ultima giornata: 28 gennaio 2026
Finale: 30 maggio 2026, a Budapest alle ore18.

Enzo Grassano

Expocasa 2025 accende i riflettori sulla casa del futuro

Tra nuovi espositori, giovani talenti e un progetto dedicato alla luce, Expocasa 2025 racconta l’evoluzione dell’abitare. Parole d’ordine: design, sostenibilità, innovazione.
La 62ª edizione di Expocasa si prepara a sorprendere con un’edizione ricca di novità, tra cui l’arrivo di nuovi espositori e il debutto di Luce&Casa, il progetto che celebra il ruolo della luce nell’abitare contemporaneo. Organizzato da GL events Italia all’Oval Lingotto Fiere di Torino dal 4 al 12 ottobre, il countdown del Salone dell’arredamento è già iniziato. Nelle scorse settimane, le incursioni artistiche di John Blond hanno trasformato le pareti antistanti l’Oval Lingotto in un’opera di street art, anticipando il nuovo volto della manifestazione. Fino al 7 settembre sono aperte le candidature per la Design Call di Expocasa 2025: selezionerà 10 designer under 35 destinati a diventare protagonisti del Salone, che ogni anno richiama oltre 40.000 visitatori, tra cui 5.000 operatori professionali. Nel frattempo, la macchina organizzativa sta lavorando al programma di eventi e progetti speciali di grande richiamo, nella cornice di un percorso espositivo ricco di nuove aziendepiccoli produttori indipendentiartigiani e brand d’eccellenza. In fiera anche punti vendita selezionati, pronti a presentare marchi esclusivi. Un’esperienza immersiva e stimolante, all’insegna della creatività e dell’innovazione, attende il pubblico di Expocasa 2025.
«Con Expocasa vogliamo raccontare l’evoluzione dell’abitare attraverso nuovi linguaggi, nuovi protagonisti e nuove sensibilità – dichiara Gàbor Ganczer, amministratore delegato di GL events Italia -. Il nostro obiettivo è offrire al pubblico un’esperienza stimolante e sempre più vicina alle esigenze del vivere contemporaneo».
Che ruolo gioca la luce nell’arredamento?
A Expocasa 2025, per la prima volta, la risposta prende forma in uno spazio esclusivo: Luce&Casa, un progetto curato in collaborazione con Traiano Luce 73, storico punto di riferimento torinese per l’illuminazione e il lighting design. Nato dalla consapevolezza che la luce non è solo funzionale, ma materia progettuale, Luce&Casa esplora il suo potere trasformativo nell’esperienza abitativa, tra atmosfere, emozioni e nuove visioni dello spazio domestico.
Se illuminare uno spazio significa garantire visibilità, progettare la luce, infatti, è tutt’altra cosa: è un gesto creativo e tecnico che tiene conto dell’architettura, delle emozioni e delle persone. La temperatura colore, ad esempio, può influenzare lo stato d’animo: la luce calda favorisce il relax, mentre la fredda stimola la concentrazione. Anche l’intensità e la direzione della luce giocano un ruolo fondamentale nel definire l’atmosfera di una stanza, rendendola accogliente, dinamica o intima.
Luce&Casa sarà l’occasione per capire come gestire meglio l’illuminazione in casa: i visitatori potranno dialogare con light designer, scoprire tecnologie smart e lasciarsi ispirare da progetti che mostrano come la luce possa essere vissuta.  In esposizione ci sarà una selezione di corpi illuminanti d’eccellenza tra icone del design e soluzioni all’avanguardia.
 
Nuovi espositori: tra tradizione, sostenibilità e design
Expocasa 2025 si arricchisce di nuove presenze che raccontano l’evoluzione dell’abitare contemporaneo attraverso materiali, storie e visioni. Un viaggio tra sostenibilità, artigianato e design, dove ogni espositore porta in fiera un’identità forte e riconoscibile.
Nel segno della sostenibilità, tra le new entry di Expocasa 2025 c’è, ad esempio, STØV Vintage Furniture Design (Torino), uno showroom che celebra il design scandinavo e il modernariato, con pezzi originali degli anni ’50, ’60 e ’70 provenienti prevalentemente dalla Danimarca. Ogni arredo, in teak, rovere o palissandro, è selezionato con cura e restaurato con amore. Ristructura, riferimento torinese dove design e materiali d’eccellenza si trasformano in ambienti unici e senza tempo, porta dal Friuli Fantin, che a Expocasa propone la forza del metallo, reinterpretata in chiave sostenibile con arredi essenziali, 100% riciclabili, disponibili in oltre 60 finiture cromatiche. La produzione è interna, con una filiera corta e verniciature atossiche. Un equilibrio perfetto tra estetica, funzionalità e rispetto per l’ambiente. A caratterizzarsi per la produzione sostenibile è anche Memarm (Torino): eccellenza nella lavorazione di marmo, l’azienda si distingue per l’impegno verso una produzione con impianti fotovoltaici, sistemi di ricircolo dell’acqua e tecnologie avanzate per ridurre l’impatto ambientale. Un connubio virtuoso tra tradizione artigiana e innovazione responsabile.
In tema di marmi è presente anche una delle più storiche aziende del settore a Torino, Bo e Torielli. La società, che ha saputo coniugare tradizione ed esperienza con innovazione, oltre al marmo propone graniti, travertini e pietra.
C’è poi l’artigianato che racconta il territorioLa Cassapanca è un tuffo nella memoria alpina, tra arte povera valdostana e antiquariato di montagna. Ogni pezzo è una testimonianza viva della cultura locale, un ponte tra passato e presente che celebra il legame profondo tra uomo e natura. Così come la trentina Vesta Furniture, una falegnameria creativa che, nata nel cuore delle Dolomiti, realizza oggetti di design artigianale, arredi che uniscono estetica contemporanea e radici territoriali, con attenzione alla qualità dei materiali e alla sostenibilità produttiva.
Tra le novità di quest’anno anche Bonetto Design Arredamento (Chieri, TO), rivenditore e progettista d’interni che porta in fiera le collezioni di De Rosso, creazioni modulari e su misura realizzate con forme e colori scelti in una piattaforma straordinariamente ampia di possibilità, e Gervasoni, azienda familiare alla continua ricerca di potenzialità creative attraverso abbinamenti esclusivi tra materiali industriali, naturali e tecniche artigianali.
La vetrina per il design che guarda al futuro
Expocasa 2025 rinnova il suo impegno verso le nuove generazioni di progettisti con la seconda edizione della Design Call, il bando che offre a giovani designer under 35 l’opportunità di esporre le proprie creazioni all’interno di uno dei principali appuntamenti fieristici del Nord-Ovest. Le candidature potranno essere inviate esclusivamente online, compilando il form sul sito www.expocasa.it fino a domenica 7 settembre.
Con il supporto di prestigiose scuole e istituzioni del settore quali IAAD (Istituto d’Arte Applicata e Design), IED (Istituto Europeo di Design), NAD (Nuova Accademia del Design – Verona, Milano), Master Degree in Interior, Exhibit & Retail Design del Politecnico di Torino, AIPi (Associazione italiana Professionisti interior design), CPD e Agenda della disabilità, la Design Call si conferma un trampolino di lancio per chi immagina oggi il modo in cui abiteremo domani.
Da ricordare
Location: Oval – Lingotto Fiere, Torino
Date: 4 – 12 ottobre 2025
Doppio l’accesso per facilitare i visitatori che arrivano dalla stazione ferroviaria Torino Lingotto e dalla fermata della Metropolitana Italia 61.
Biglietto: intero €8,00, ridotto €5,00 maggiori informazioni
Orari di apertura:
  • Lunedì – venerdì: 15:00 – 21:00
  • Sabato e domenica: 10:00 – 21:00

Racconigi ha celebrato la Festa della Madonna delle Grazie

Martedì 26 agosto, come ogni anno, nel Santuario Reale di Racconigi è stata celebrata la Festa votiva della Madonna delle Grazie.

Questa tradizione risale al 1835, quando nel paese imperversava una tremenda epidemia di colera. Gli abitanti, in segno di devozione, per nove giorni (dal 17 al 26 agosto), portarono in processione l’icona della Vergine dipinta su legno di noce e celebrarono funzioni nella preesistente chiesa, dedicata alla Beata Vergine della Neve, invocando l’aiuto della Madonna. La sopraccitata icona venne dipinta in seguito ad un miracolo avvenuto il 16 luglio 1493, quando un pastore sordomuto di nome Giò Antonio Chiavassa vide apparire la Vergine sulle sponde del fiume Macra. Il giovane sarebbe stato guarito nell’udito e nella parola e nel luogo dell’apparizione venne costruito un convento, trasformato in cascinale nel 1802 durante l’occupazione giacobina. L’icona venne quindi traslata prima nella Chiesa della Santissima Trinità dei Servi di Maria e quando, nel 1820, anch’essa venne distrutta, fu spostata nella chiesa dedicata alla Beata Vergine della Neve, risalente al XVIII secolo ed ubicata nel Borgo Macra, uno dei tre quartieri storici della città, già presente nel medioevo, a poca distanza dal Castello Reale.

 


Nel 1835 dopo nove giorni di processioni e funzioni religiose, l’epidemia miracolosamente cessò e i borghigiani, in segno di gratitudine, decisero di ricordare ogni anno l’avvenimento con funzioni votive e di ampliare e rimodernare la cappella per dedicarla alla Madonna delle Grazie, cosa che non fu possibile a causa della mancanza di fondi. Il 26 agosto del 1837 alle cerimonie di ringraziamento furono invitati Re Carlo Alberto e la Regina Maria Teresa. Il sovrano, rimasto impressionato dallo stato in cui versava il luogo di culto, decise di finanziare la costruzione di una nuova chiesa e stanziò la somma di 100.000 Lire, dando l’incarico all’architetto Ernesto Melano, che realizzò l’opera in appena un anno. Il 25 agosto 1838 venne inaugurato con una solenne cerimonia il Tempio Reale dedicato alla Beata Vergine delle Grazie, la cui facciata, per espresso volere di Re Carlo Alberto, è rivolta verso la città.
All’interno del santuario, lungo il lato destro, dal 1911 riposano quattro esponenti del Ramo cadetto dei Savoia-Villafranca: il Principe Eugenio Ilarione, primo Conte di Villafranca, con la consorte Elisabetta di Boisgarin e suo figlio Giuseppe Maria, con la moglie Paolina Antonietta de Quelen. Lungo lo stesso lato si ammira un quadro raffigurante il Beato Conte di Savoia Umberto III, compatrono del luogo di culto, donato dalla Regina Elena e fatto restaurare da Re Umberto II.
Presso l’altare di destra due lapidi ricordano il quarto Sovrano d’Italia e la fondazione del santuario, resa possibile grazie alla munificenza di Re Carlo Alberto.
Il 4 marzo 1994 l’Associazione Internazionale Regina Elena ha offerto al luogo di culto un busto di Elena del Montenegro Regina d’Italia. Era presente l’indimenticabile Cav. Gr. Cr. Conte Gherardo Balbo di Vinadio.

Sulla facciata nel 2004, in occasione del centenario della nascita di Re Umberto II, su iniziativa dell’Istituto della Reale Casa di Savoia (IRCS) sono state posizionate due lapidi che riportano una dedica al Sovrano e al suo illustre antenato Re Carlo Alberto.

Ogni anno i festeggiamenti per ricordare il Voto alla Vergine coinvolgono l’intero Comune e i borghi e per tradizione si mangiano le Paste di Meliga in onore della Madonna. Alle persone che si recano al santuario in occasione delle celebrazioni, per disposizione papale di Gregorio XVI è concessa l’indulgenza plenaria.
Alla Santa Messa del 26 agosto i fedeli si sono preparati con nove giorni di preghiera, iniziati domenica 17 agosto con la funzione religiosa celebrata alle 10.30.
Martedì 26 agosto una prima S. Messa è stata celebrata alle ore 8, mentre la funzione religiosa delle ore 9 è stata dedicata ai giovani della città, i quali sono stati omaggiati con il tradizionale gelato.
La solenne Messa «del Voto» è stata celebrata alle 10.30 da Don Abate, Parroco di Romagnano Sesia e Vicario Episcopale di Novara, insieme a Don Gianfranco Troya, Rettore del Santuario Reale della Madonna delle Grazie e Cappellano Reale onorario ed ai sacerdoti Don Valter Bonetto e Don Sestilio Coda.
Al termine della funzione, durante la quale sono stati ricordati tutti i benefattori vicini e lontani che contribuiscono alla cura del santuario, c’è stata la benedizione delle famiglie, dei malati e degli automobilisti. Alberto Acquaviva, Direttore del Santuario, ha quindi letto il messaggio inviato dal Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio.
Hanno presenziato il Sindaco Valerio Oderda, autorità civili e militari, gruppi e associazioni religiose e di volontariato.
L’Associazione Internazionale Regina Elena Odv è stata rappresentata dal Vice Segretario Amministrativo Nazionale.
In serata, alle ore 20.30 si è tenuta la recita del Rosario, seguita dalla supplica alla Madonna e dalla benedizione eucaristica.
La giornata del 26 agosto si è chiusa con il concerto della banda musicale “Città di Racconigi” nei giardini di Via Stramiano.
Le celebrazioni nel santuario sono proseguite il 27 con la recita del rosario alle 20.30 e la S. Messa alle 21 e giovedì 28 agosto, con il rosario alle ore 17.30 e la S. Messa alle 18.

ANDREA CARNINO

Sito sessista, Appendino: “Questa è violenza”

Il commento dell’ex sindaca di Torino postato sui social sulla vicenda del forum web che è stato chiuso

Alcune mie foto – come quelle di tante altre donne – sono state pubblicate su un sito pornografico e commentate in modo sessista e degradante innumerevoli volte.

Non è la prima volta che trovo mie immagini in forum del genere, luoghi che riducono le donne a oggetti, che alimentano e rafforzano stereotipi. Luoghi che aprono la strada a schifezze immonde come il gruppo Facebook in cui migliaia di uomini pubblicavano e commentavano foto intime delle loro mogli a loro insaputa.

Questa è violenza, ma ciò che più conta è che questa violenza digitale è solo la punta dell’iceberg. Perchè quello che nasce in rete si riversa nella vita reale: nelle relazioni, nelle discriminazioni, nelle porte che si chiudono.

Purtroppo la violenza la conosciamo tutte, in forme diverse: parte dall’essere giudicata per una gonna corta, dal sentirsi fischiare per strada, dal lavorare sodo e ricevere meno dei colleghi uomini e arriva all’essere molestata sugli autobus, al rimanere dipendente economicamente dal proprio marito, al prendersi botte se si alza la testa.

Perchè la violenza ha tante facce, ma la radice è la stessa: una cultura che ancora fatica a riconoscere pari dignità e pari diritti.

È giusto denunciare i singoli casi, e io ho la fortuna di poterlo fare perchè ho un lavoro, un reddito, un’indipendenza che me lo permettono. Ma tante donne non hanno queste possibilità e subiscono in silenzio, senza strumenti né protezione.

Se vogliamo davvero un cambiamento, dobbiamo partire dalle basi educando i nostri figli al rispetto, all’affettività e alla parità.

Oggi, dello sdegno che dura 24 ore non ce ne facciamo più nulla: servono fatti, servono azioni per cambiare la cultura e costruire una società in cui nessuna donna debba più avere paura, subire ingiustizie e sentirsi meno libera.

CHIARA APPENDINO

La tennista Beatrice Bo è Miss Piemonte 2025, Alycia Ferrero Miss Valle d’Aosta

Sarà proprio la tennista di Brandizzo, Beatrice Bo, 21 anni, a rappresentare il Piemonte, la regione delle ATP Finals, alla finalissima di Miss Italia 2025, in programma il prossimo 15 settembre  a Porto San Giorgio nelle Marche, finalissima che finalmente ritornerà sugli schermi della RAI. L’evento, infatti, sarà trasmesso da San Marino RTV e RAI Play. Con lei, di diritto in finale, anche Alycia Ferrero, 19 anni, di Borgaro, Miss Valle d’Aosta 2025. L’elezione è avvenuta il 27 agosto scorso a Fossano, nella splendida cornice dell’Auditorium della Musica Italo Calvino, durante la serata condotta dalla coppia Andrea Beltramo e Francesca Spinelli. Attore e doppiatore il primo, modella ed ex  Miss Italia la seconda, insieme stanno rendendo le varie tappe del concorso uno spettacolo divertente, elegante, senza tempi morti. Al loro fianco Mirella Rocca, agente esclusivista per il Piemonte, la Liguria e la Valle d’Aosta, cui spetta il merito di avere riportato la corona in Piemonte nel 2023 con la bellissima Francesca Bergesio.


Le ragazze hanno sfilato con abiti da sera da favola e hanno realizzato il musical “I meravigliosi anni Settanta”, coinvolgendo il pubblico sotto la regia musicale di Tony Brera e la musica del Village Peaple. Tutte le Miss hanno poi sfilato con outfit anni Settanta creato da loro stesse.

Beatrice Bo ha conquistato la giuria con la sua avvenenza, il fascino e le capacità. Alta 1.80 per 61 chili, è una ragazza intelligente, con molte doti e una grande passione, il tennis, sport che pratica a livello agonistico,  di cui è anche istruttrice presso il Club Tirumapifort di Chivasso, e che si sposa con le tendenze che Torino ha assunto negli ultimi anni. Sogna anche il cinema e una carriera  come modella, per la quale studia costantemente in parallelo alla sua attività di tennista.
“È  un grande traguardo aver vinto questo titolo, frutto di impegno e determinazione, è un riconoscimento che va oltre l’aspetto esteriore, un premio alla persona che sono diventata – ha commentato ieri sera dopo l’inconorazione.
Alycia Ferrero, 19 anni di Borgaro, due occhi azzurri come il mare, proprio come Cristina Chiabotto, rappresenterà i monti della valle d’Aosta. Giovanissima, ma già determinata, studia moda e cultura d’impresa e sogna la grande fiction dove vorrebbe ricoprire ruoli da protagonista.
“Sono orgogliosissima di essere alla guida del concorso di Miss Italia, perché non si tratta soltanto di bellezza, ma di un percorso di crescita per tutte le ragazze che vi partecipano. Miss Italia rappresenta un’esperienza di formazione,  solidarietà e consapevolezza – spiega Mirella Rocca,  esclusivista regionale per il Piemonte, la valle d’Aosta e la Liguria, ma anche punto di riferimento importante per tante ragazze che desiderano iscriversi allo storico concorso di Miss Italia e per chi sogna di entrare nel mondo della moda e del cinema, essendo lei una professionista del settore.

Mara Martellotta