ilTorinese

Ettore Andenna: “Mi ritiro dalle scene. Questo mondo dello spettacolo non rispetta più il pubblico”

“Dopo gli ultimi lavori che ho fatto più che altro per dimostrare a me stesso che sono ancora capace di non fare danni, anzi, mi sono accorto di non riuscire più a riconoscermi in questa televisione e nell’attuale magico mondo dello spettacolo.

Soprattutto mi sono reso conto di non avere più interlocutori, la maggior parte degli addetti ai lavori dimostrano di non sapere neanche chi sono o se sono ancora vivo, mi mancano persone con cui parlare di progetti, evoluzione, tecnologie e tutto quello di cui si parlava tempi fa per creare emozioni. Sì, perché fare spettacolo vuol dire creare emozioni per l’unico utilizzatore finale che conta, il PUBBLICO. Trovo che non sia più così e che l’unico utilizzatore finale sia il fare più denaro possibile fregandosene di quello che dovrebbe andar bene per chi ti guarda ed ascolta. Quindi, caro mondo, dopo attenta riflessione in cui mi sono guardato ben bene dentro ed ho acclarato con me stesso di non avere rimpianti e che anzi rifarei tutto quello che ho fatto esattamente come l’ho fatto, ho deciso che è giunto il momento di RITIRARMI DALLE SCENE! Con decisione unilaterale e definitiva!” .

Così Ettore Andenna, noto conduttore televisivo, un pezzo di storia della radio e della televisione, annuncia su Facebook, esattamente 55 anni dopo l’inizio della sua carriera con la prima apparizione a Radio Monte Carlo, l’addio al mondo dello spettacolo. Tanto amore e altrettanta amarezza verso un ambiente che non ha più rispetto per i valori artistici e per i valori in assoluto. Ma anche tanta lucidità e coraggio da parte di un uomo la cui storia è stata segnata dalla radio e dalla televisione. Una storia che ha radici lontane.

Monte Carlo, fine Anni Sessanta. Mentre Ranieri e Grace Kelly regnavano sul loro piccolo Stato fiabesco, due giovani – un italiano e un francese – di grandi speranze e talento (ma con pochi, pochissimi quattrini), si aggiravano per il Principato. Avevano iniziato a collaborare come voci nuove di Radio Monte Carlo, stazione che trasmetteva in Italia scardinando il monopolio Rai. L’emittente per un certo periodo non pagò granché i due ragazzi. Tant’è che, per mettere qualcosa sotto i denti, andavano all’economica trattoria di madame Balestra. La simpatica ristoratrice aveva intuito che i giovanotti disponevano di una limitatissima quantità di franchi ma li aveva presi in simpatia per il loro genuino entusiasmo per un mestiere del tutto nuovo. E così, a poco prezzo, li rifocillava con gustose pietanze volutamente rinforzate nelle porzioni. Grazie alle loro capacità e rimpinguati dal cibo della generosa ostessa, i due iniziarono a fare strada. Il francese diventò un top manager della tv d’oltralpe. E l’italiano? Lui era ed è nientemeno che Ettore Andenna, popolare conduttore radiofonico e televisivo. Una lunga carriera, la sua. Iniziata per caso, pensate un po’, perché venne iscritto dalla mamma a un provino di dizione e conduzione. Ne uscì primo tra i concorrenti. Nel 1972 Cino Tortorella lo volle conduttore della trasmissione Scacco al re, della TV dei ragazzi del primo canale RAI, dove presentò anche Il Dirodorlando, celebre trasmissione giovanile della storia della tv. Andenna Negli anni ottanta è stato anche europarlamentare, per il Partito Socialista Democratico Italiano: sua la direttiva “Televisione senza frontiere”, che ha regolamentato l’emittenza comunitaria. Terminata la parentesi in politica è tornato a condurre Giochi senza frontiere. Ma noi lo ricordiamo soprattutto come conduttore della Bustarella, il programma che fece epoca su Antennatre Lombardia, grazie alla visione e all’inventiva dello stesso Andenna, di Cino Tortorella e di Renzo Villa, il fondatore della leggendaria emittente privata che cambiò il modo di fare televisione. E siamo arrivati ad oggi.

“Ci siamo, l’avevo promesso – scrive Andenna su Facebook – Il 12 dicembre 1967, più o meno a quest’ora, attorno alle 16,45, la mia amica Barbara Marchand mi presentava come suo nuovo collega dai microfoni di RadioMonteCarlo e ricordo quei momenti in modo molto nitido:
“Vi presento un nuovo collega, è un bel ragazzo, alto, si chiama Ettore, da dove vieni?”
“da Milano”
“Quanti anni hai?”
“21”
“Hai già fatto radio?”
“no, mai è la prima volta”
“Bene, allora annuncia il prossimo disco”
“ok, qual è?”
“Questo!”
Era “Mes rèves de satin” versione francese di “Nights in white satin” dei Moody Blues interpretato da Patricia, una cantante franco svizzera che partecipò anche ad un EuroSong festival.
Da allora sono passati esattamente 55 anni!
Con Barbara siamo ancora affettuosi amici su Fb e ci sentiamo ogni tanto per telefono”.

“D’ora in avanti farò l’uomo di campagna (si occupa di un’azienda agricola a Moncalvo, dove risiede, ndr) , il marito, il padre, il nonno a tutto campo, – prosegue Andenna – giocherò un po’ a golf, finché ci riuscirò, per mantenere lubrificate le cartilagini e vivrò, come del resto ho sempre fatto, senza soffrire perché sono fuori. Mi ci sono messo io! Ci sono tante cose che si possono apprezzare della vita anche in età avanzata e quello che ho di più importante è la famiglia che sono riuscito a creare con quella gran donna che è mia moglie Diana. Fra cinque giorni accompagnerò a nozze, tenendola sottobraccio, mia figlia Giaele ed è un altro sogno che si realizza, poi ci sarà il primo compleanno di un nipotino, poi ci sarà Natale e poi l’inizio dell’anno nuovo. Care amiche ed amici di Fb, rallenterò un poco, in futuro, la mia partecipazione social, ma non del tutto, nel mio ego un po’ di relazione con un palcoscenico, anche se affievolita, non è sparita del tutto e questa la manterrò attiva, siete in 5000, pubblico di tutto rispetto d’altronde, come sempre. Buone Feste a tutte ed a tutti!”

Una scelta difficile, sofferta, che merita rispetto. Anche se non ci vogliamo credere fino in fondo e ci piace pensare che, da vero uomo di spettacolo qual è, Andenna ci abbia solo somministrato un beffardo coup de théâtre. Caro Ettore, non è un addio ma un arrivederci.

Cristiano Bussola

Neve in vista, Ferrovie in allerta

  • per la giornata di domani 15 dicembre
  • rischio nevicate e gelicidi in Valle D’Aosta, Piemonte, Liguria, Lombardia, Trentino Alto Adige, Veneto, Friuli Venezia Giulia ed Emilia-Romagna
  • possibili riduzioni del servizio ferroviario in alcune linee della Liguria e del basso Piemonte

Torino, 14 dicembre 2022

In base al bollettino meteo diramato dalla Protezione Civile che prevede per la giornata di domani, giovedì 15 dicembre, nevicate e possibili gelicidi in diverse regioni del Nord Italia, Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS) ha attivato la fase di preallerta dei Piani neve e gelo in Valle D’Aosta, Piemonte, Liguria, Lombardia,  Trentino Alto Adige, Veneto,  Friuli Venezia Giulia ed Emilia-Romagna.

In particolare in Liguria e in basso Piemonte, a seconda dell’evoluzione delle condizioni meteorologiche e soprattutto dei fenomeni di gelicidio, potrebbe essere ridotto il servizio ferroviario su alcune linee (Genova-Ovada, Genova-Busalla, Genova-Arquata, Genova-Milano via Mignanego, la Pontremolese e l’Alessandria-San Giuseppe di Cairo).

Per far fronte in maniera tempestiva a eventuali criticità provocate nelle prossime ore dal maltempo sono attivi i Centri operativi territoriali nelle regioni interessate, coordinati dalla Sala Operativa centrale di RFI.

Le principali azioni previste sono:

  • presidi tecnici degli impianti nevralgici, con particolare attenzione ai nodi urbani ferroviari;
  • corse raschia-ghiaccio, per mantenere in efficienza i sistemi di alimentazione elettrica dei treni;
  • attivato il personale delle ditte appaltatrici per garantire la piena operatività dei marciapiedi e degli spazi di stazione aperti al pubblico.

Sono oltre 600 le persone, fra operatori della circolazione, tecnici di RFI e delle ditte appaltatrici, pronte a intervenire in caso di necessità per eseguire specifici controlli sull’infrastruttura, attività di monitoraggio sugli impianti ferroviari o interventi per la rimozione del ghiaccio sulle linee elettriche.

Si invitano i viaggiatori a tenersi informati sulla situazione della circolazione dei treni visitando fsnews.it, rfi.it o i siti web delle imprese ferroviarie.

Al pronto soccorso aggredisce infermieri con un coltello

Un anziano  di 77 anni, ricoverato per una polmonite  al pronto soccorso del Santa Croce di Moncalieri ha aggredito con un coltello due infermieri. Il paziente ha inoltre cercato di dare fuoco a dei cartoni ma è stato fermato  dagli infermieri che con un estintore hanno spento le fiamme.

Flashback Habitat Ecosistema per le Culture Contemporanee si presenta

Da Living Rooms al Manifesto d’Intenti

Corso Giovanni Lanza 75, Torino

Conclusasi il 6 novembre, la X edizione della fiera Flashback Art Fair ha aperto alla Città di Torino le porte dei nuovi spazi in corso Lanza 75: Flashback Habitat, Ecosistema per le Culture Contemporanee.

Durante la fiera oltre 25.000 visitatori hanno scoperto un luogo di Torino che per anni era stato abbandonato. Flashback Habitat, Ecosistema per le Culture Contemporanee, che dà anche il nome alla nuova sede delle attività dell’Associazione Flashback, concretizza dunque l’intento di ridare vita a quanto è stato ignorato, trascurato, siano esse opere, luoghi o persone. Con la creazione di Flashback Habitat si è innescato un processo di riqualificazione urbana in Borgo Crimea che ha l’obiettivo di rigenerare più di 20.000 mq di spazio.

“Habitat è Opera Viva, un’esperienza che parte da lontano. Quello che è stato fatto fino a ora in Corso Lanza 75 è un accenno di quanto può succedere qui. – afferma Alessandro Bulgini direttore artistico di Flashback Habitat, Ecosistema per le Culture Contemporanee Ora la sfida è così ambiziosa che va alimentata con una combinazione di ulteriori risorse e l’inizio di questa avventura, anche in connessione col nome Habitat, sta nel creare un dono, un ambiente favorevole, che sia un esempio fruibile da tutti e realizzato grazie al contributo di tante sensibilità consapevoli”.

 

Ed è per questo che già dal mese di novembre si è avviato il progetto Living Rooms | Stanze viventi, nato per dare voce agli artisti dell’area piemontese, mettendo al centro del progetto il territorio, la creazione artistica e la vita.

Stanze Viventi nasce con l’intenzione di riattivare le stanze abbandonate del Padiglione A dell’ex IPI (brefotrofio cittadino fino agli anni ‘80) e di farlo tramite l’arte. Le stanze realizzate dagli artisti durante il periodo di residenza sono vissute, una volta terminate, da altri: associazioni, artisti, musicisti.

Snodo fondamentale è il vivere, la vita nelle sue mille sfaccettature, la vita passata dei luoghi, il presente nella relazione dell’artista con l’altro da sé, il futuro con la relazione dell’opera con le vite degli altri.

L’opera che rientra in una logica meramente “espositiva” accetta infatti che il pubblico resti tale, con Living Rooms gli elementi del progetto sono strettamente coniugati con la dimensione della vita. Vivere le stanze come un luogo, non come un semplice spazio architettonico: questo è quello che contraddistingue i luoghi dai non luoghi, spazi di attraversamento senza connotazione che tutti noi sentiamo come estranei.

Gli artisti in residenza per realizzare le stanze si confrontano con il progetto di Flashback Habitat, con la storia, con le persone che in corso Lanza hanno vissuto parte della loro esistenza e con i futuri abitanti, in un intreccio che valica la mera dimensione artistica per riscoprirsi umano, sociale ed emotivo.

Hanno dato il via al progetto Living Rooms nel mese di novembre i primi tre artisti – Sarah Bowyer, fannidada (Fanni Iseppon e Davide Giaccone) e Mery Rigo – che hanno iniziato a far rivivere alcune stanze del Padiglione A al piano terra del complesso di corso Lanza, ognuno con il proprio progetto artistico, la propria sensibilità e tutti ispirandosi alla storia del luogo quando era adibito a brefotrofio.

  • Sarah Bowyer ha deciso di concentrarsi sul progetto pittorico “Fratelli di Culla”, un’opera corale che si compone di quarantaquattro ritratti di alcuni di quegli ex-bambini, ora adulti, che sono nati nel complesso di corso Lanza. La stanza è diventata un luogo simbolico di incontro fra tutti loro, una culla delle loro origini e, allo stesso tempo, vuole essere anche un atto risolutivo, come la chiusura di un cerchio, nel testimoniare la loro evoluzione e la definizione di sé stessi in quanto individui formati, combattenti, alla ricerca, e con, una propria serenità evolutiva;
  • I fannidada hanno lavorato in una stanza che, probabilmente, era una nurserie del brefotrofio. Partendo da questo presupposto, e ragionando sul concept di Flashback che recita “L’Arte è tutta Contemporanea”, hanno creato il progetto artistico “Tracce” immaginandosi dei Gesù Bambino rappresentati dai maestri del passato e separati dall’abbraccio della Madre. Copie disegnate in bianco e nero del Bambino con altri disegni frutto della loro residenza presso nel complesso, sono alla base di micronarrazioni video colorate con le “Analogiche Metamorfosi”, un loro processo di elaborazione analogica delle immagini basato sul contatto diretto delle mani con il segnale video;
  • Mery Rigoha scelto di lavorare a partire da una quercia secolare del parco del complesso che si affaccia sulla sua stanza d’artista. Una pianta che è stata testimone negli anni del passaggio di numerose donne che andavano in corso Lanza per fa nascere in sicurezza i propri figli, per poi darli in adozione. In dialogo tra il fuori e il dentro, l’opera che si chiama “The Adoption, La Foresta siamo Noi” riflette sul concetto di cura e adozione e si racconta con una fotografia dell’albero, allestita nella stanza, insieme ad una piccola quercia nata dal ricaccio delle radici della pianta-madre. La piccola quercia verrà data in adozione a chi potrà prendersene cura.

Il progetto Living Rooms / Stanze viventi continua con il lancio di un bando pubblico online dal giorno di Natale per la selezione di 20 artisti da tutta la regione che costruiranno una residenza artistica partecipata e condivisa per coinvolgere con opere site-specific tutta il Padiglione A, per un totale di 3000 mq. e di 70 stanze.

Oltre alle 3 Living Rooms, “Opera Viva Habitat” di Alessandro Bulgini, l’installazione che per due settimane ha segnato le volte di via Po, è installata sulla facciata esterna del Padiglione A quale segno riconoscibile di un luogo fisico e mentale dedicato alla cultura in tutte le sue mille sfaccettature. 24 immagini scandiscono l’architettura esterna del Padiglione A. Un’installazione che richiama e racconta visivamente il nuovo progetto Flashback Habitat, Ecosistema per le Culture Contemporanee.  Le immagini che si susseguono, sature di energia e di colore, fanno riferimento al diagramma a torta o areogramma utilizzato in statistica, per raccontare un Habitat (nomen omen) nutrito nel suo centro nevralgico da più parti (cioè con apporti ed energie culturali differenti) diversificate negli innumerevoli colori.  L’energia che si irradia, centrifuga e centripeta, è una delle caratteristiche di questo centro indipendente dove arte e vita sono legate in modo indissolubile.

Infine, Flashback Habitat presenta il suo Manifesto di intenti in base al quale si svilupperanno tutte le attività.

Flashback Habitat vuole, giorno dopo giorno, andare a rappresentare un focolare di presenza umana impegnata, un fulcro per le attività essenziali della vita culturale, un luogo d’incontro quotidiano per la comunità che lo abita. Per questo motivo agirà quale luogo di accoglienza creativa, un’avventura urbana collettiva, un insieme complesso formato da più comunità che interagiscono in un equilibrio dinamico. Da gennaio sul sito www.flashback.to.it sarà possibile scaricare l’Application per sottoporre il proprio progetto, si potrà fare domanda per progetti di mostre, ma anche per avere la disponibilità di atelier per artisti, designer e, più in generale, individui che condividano una visione dell’arte indissolubilmente legata alla vita.

Ad inizio 2023 verranno lanciate anche le application per la prossima Flashback Art Fair e sarà online il programma che riparte l’8 di marzo con le nuove mostre, con i Flashback Friday dedicati ai talk, i Flashback Saturday dedicati all’immagine in movimento e le domeniche con il brunch e i Lab, con gli appuntamenti nello spazio libero FBKSQUARE, con il Laboratori dedicati sia alle scuole che alla cittadinanza, con le Masterclass per la professione di gallerista, con una libreria dedicata alle arti e un bistrot aperto al pubblico.

Torino tra le città più “instagrammate” a Natale Quinta dopo Firenze e prima di Bologna

Le 15 città italiane più instagrammate a Natale 

  • Musement ha condotto una ricerca per scoprire quali sono le città più natalizie d’Italia   
  • Milano è la città italiana più popolare su Instagram durante il periodo di Natale 

Dicembre è il mese perfetto per passare un week end in una delle maggiori città italiane, grazie all’atmosfera natalizia che si respira per le strade. 

Con l’obbiettivo di scoprire quali sono le città più natalizie d’Italia, Musement, la piattaforma digitale per scoprire e prenotare esperienze di viaggio in tutto il mondo, ha stilato una classifica delle 15 destinazioni più instagrammate durante le feste. Per realizzare la ricerca, sono stati presi in considerazione tutti i comuni con più di 100.000 abitanti, ed è stato analizzato il numero di menzioni su Instagram dei 4 hashtag natalizi più popolari*. Il social network, infatti, è da anni un interessante termometro per misurare la popolarità delle destinazioni di viaggio durante eventi e festività. Il risultato è una lista di 15 bellissime città, dove immergersi completamente nella magica atmosfera del Natale. 

Milano, oltre 25.400 menzioni. Con oltre 25.000 menzioni su Instagram, la capitale italiana della moda è in cima alla classifica. Come succede in altre grandi città europee, a causa della crisi energetica, quest’anno Milano non brilla tanto quanto in altre occasioni, però, nelle sue vie principali, non mancano le luminarie, anche se con un orario di accensione ridotto. Ancora una volta, spopolano sui social il bellissimo albero di Piazza Duomo e le spettacolari decorazioni di Galleria Vittorio Emanuele. Altri appuntamenti imperdibili nella città lombarda sono la storica Fiera degli Oh Bej! Oh Bej! di Piazza Castello e il Villaggio delle Meraviglie all’interno dei Giardini di Porta Venezia. 

Roma, oltre 17.900 menzioni. Roma è sempre magica ma, durante le feste, diventa ancora più bella. Protagonista indiscusso del mese di dicembre è l’albero di Natale di Piazza Venezia, quest’anno illuminato al 100% con energia sostenibile. Inoltre, dopo due anni di pausa forzata a causa della pandemia, la Festa della Befana torna in Piazza Navona, una delle celebrazioni più caratteristiche del Natale romano. Chi invece vuole visitare il più grande Villagio di Natale del centro Italia può farlo a Cinecittà World, fino all’8 gennaio. 

Napoli, oltre 11.900 menzioni. La tradizione del presepe è molto sentita nella città di Napoli. Non stupisce quindi che la Fiera di Natale dei presepi di San Gregorio Armeno sia un grande classico del mese di dicembre. Altro appuntamento imperdibile del periodo è il Napoli Christmas Village, al Centro Direzionale, con animazione per bambini, spettacoli e tante altre sorprese. Infine, forte del successo dell’anno passato, dal 3 dicembre all’8 gennaio tornano i Mercatini di Natale di Napoli al Museo Nazionale di Pietrarsa. Una delle novità di questa quarta edizione è l’Experience Pietrarsa 9 e ¾, uno spazio al coperto dedicato a pozioni e magia, che farà divertire grandi e piccini. 

Firenze, oltre 7.100 menzioni. L’accensione dell’albero in Piazza del Duomo, davanti la maestosa Cattedrale di Santa Maria del Fiore, è uno degli eventi più amati del Natale fiorentino. Ma un altro dei luoghi più fotografati della città toscana è via Tornabuoni, che con l’eleganza delle sue decorazioni non delude mai. Per chi ama i mercatini di Natale tipici del nord Europa, imperdibile il Weihnachtsmarkt, evento in stile tedesco che dal 19 novembre al 18 dicembre riempie di colori Piazza Santa Croce. 

Torino, oltre 6.500 menzioni. Fino all’8 gennaio, le strade di Torino sono un vero e proprio museo a cielo aperto, grazie alle 26 installazioni luminose che fanno parte della XXV edizione di “Luci d’Artista”. Nei Giardini di piazza Don Pollarolo si trova il famoso presepe di Emanuele Luzzati, uno dei simboli del Natale torinese, mentre in piazzetta Reale si può ammirare un albero di Natale davvero speciale, circondato da un boschetto di 20 Abies nordmanniana di diverse dimensioni. E, come se non bastasse, all’interno della Palazzina di Caccia di Stupinigi viene ospitato il Villagio degli Elfi, dove i più piccoli possono dare libero sfogo alla fantasia, partecipando ai laboratori, visitando lo studio di Babbo Natale e giocando con gli elfi, oltre a tante altre attività. 

Bologna, oltre 6.400 menzioni. La magia del Natale rallegra anche le strade di Bologna, non sorprende quindi trovarla in sesta posizione. Dall’Antica Fiera di Santa Lucia, il mercatino di Natale più antico dell’Emilia-Romagna, al Villaggio di Natale Francese in Piazza Minghetti, lo spirito delle feste si respira in ogni angolo della città. E, anche quest’anno, la cascata di luci colorate della Torre degli Asinelli e le luci di via Farini accompagnano le passeggiate nella zona. 

Padova, oltre 5.800 menzioni. A Padova, lo spettacolo di videomapping è uno degli eventi natalizi più attesi e, infatti, le fotografie delle facciate dei palazzi storici illuminate con giochi di luce e colore spopolano sui social. Anche chi ama i mercatini troverà pane per i suoi denti. In Via Umberto I° si trovano 14 casette in legno addobbate, mentre in Piazza Ereminati si può visitare il Villaggio di Babbo Natale. Il trenino di Natale che percorre le vie del centro storico e la pista di pattinaggio sul ghiaccio dei Giardini dell’Arena sono soltanto alcune delle tante attrazioni che animano la città durante le feste. 

Trento, oltre 4.900 menzioni. Dal 19 novembre, con l’inaugurazione delle Piazze del Natale, la bella città di Trento si trasforma in una Winter Wonderland. I mercatini in Piazza Fiera e Piazza Cesare Battisti contano circa 80 espositori, mentre Piazza Dante ospita il Villaggio Incantato di Babbo Natale, dove oltre alla casetta di Babbo Natale e all’Ufficio postale, si trova anche una grande ruota panoramica. Altra tappa fondamentale è Piazza Duomo, la cui bellezza viene amplificata dalle luci del foto mapping e dal tradizionale albero di Natale. 

Verona, oltre 4.500 menzioni. Oltre ad essere una delle città più romantiche d’Italia, Verona vanta uno spirito e un’atmosfera natalizia davvero unici. La città si anima con diversi mercatini a tema, ma tra tutti il più emblematico è quello di Piazza Dante, le cui pittoresche casette in legno si ispirano al Christkindlmarkt di Norimberga. Un altro evento che ogni dicembre richiama migliaia di persone in visita è la mostra Presepi dal Mondo, che conta più di 400 creazioni provenienti da tutto il mondo, svolgendosi in una cornice davvero impareggiabile: l’Arena di Verona. L’altra grande protagonista del periodo è l’enorme Stella Cometa installata in piazza Bra, alta 70 metri e lunga 82. 

Bergamo, oltre 4.400 menzioni. Questo Natale, il centro storico di Bergamo continua a brillare anche se, per risparmiare energia, oltre all’utilizzo di luci LED, sono stati sostituiti più di 2000 gomitoli con sfere rosse che riflettono la luce. Il tradizionale Villaggio di Natale, con i suoi piccoli chalet in legno, la pista di pattinaggio sul ghiaccio e le giostre, è tornato ad essere un punto di ritrovo per grandi e piccini. Situato in Piazzale degli Alpini, a poca distanza dalla stazione ferroviaria, il villaggio è facilmente raggiungibile anche per chi viene da fuori. 

Ferrara, oltre 3.600 menzioni. Più di 100 chilometri di luci LED, a basso consumo energetico, illuminano le strade di Ferrara durante le feste, insieme ad addobbi in 3D e giochi di luce. Una delle installazioni più suggestive è senza dubbio l’enorme stella tridimensionale, lunga 18 metri e alta 6, in Piazza Ariostea. Infine, la protagonista della seconda edizione di Winter Park, che si tiene nel parco Marco Coletta, è una grande ruota panoramica, alta 34 metri e con 24 cabine, una delle più grandi d’Italia. 

Bolzano, oltre 3.100 menzioni. Il famoso Mercatino di Natale di Bolzano è il più grande e visitato del paese; quindi, non sorprende la città si sia guadagnata un meritato posto nella classifica di Musement. Quest’anno il Christkindlmarkt è aperto dal 25 novembre al 6 gennaio e passeggiare tra le circa 70 bancarelle che lo compongono è un’esperienza multisensoriale. Insieme al mercatino, l’enorme albero di 20 metri, illuminato con 1.300 lucine, trasforma Piazza Walther in un sogno ad occhi aperti. 

Palermo, oltre 2.900 menzioni. Per chi cerca una meta un po’ più calda dove passare le feste, la città al 13° posto della classifica Musement potrebbe essere la scelta ideale. Quest’anno, i principali mercatini e manifestazioni si svolgono in piazza Castelnuovo e via Magliocco, ma ci sono eventi molto interessanti anche a Villa Filippina, Villa Rossi, Viale Regione Siciliana, a Palazzo Pantelleria e in Piazza Giotto.  Infine, vale la pena fare un salto anche al quartiere marinaro dell’Arenella, per vedere da vicino il famoso presepe vivente allestito in riva al mare. 

Bari, oltre 2.500 menzioni. Come in molte altre città italiane, la magia del Natale illumina anche le strade di Bari, anche se quest’anno gli addobbi sono un po’ più sobri. Lo testimoniano il bellissimo albero di Piazza Ferrarese, il Villaggio di Babbo Natale in Piazza Umberto e la ruota panoramica di Largo Giannella. Altro punto saliente per vivere al meglio l’atmosfera natalizia è la Muraglia di via Venezia, dove sono state installate le 30 casette del mercatino, che si estende da Piazza del Ferrarese fino al Fortino Sant’Antonio. 

Genova, oltre 2.400 menzioni. Insieme alla città spagnola di San Sebastián, Genova è la Capitale Europea del Natale 2022. E, grazie alle oltre 2.400 menzioni su Instagram, si è guadagnata anche un posto nella classifica di Musement. La ruota panoramica al Porto Antico, il tradizionale albero di Natale in piazza De Ferrari, la trentatreesima edizione del popolare Mercatino di San Nicola, in piazza Piccapietra, e la cerimonia del Confeugo, sono soltanto alcune delle tante attrazioni ed eventi che animano anche quest’anno le vie della città. 

*Metodologia: Per stilare la classifica sono state prese in considerazione tutte le città italiane con più di 100.000 abitanti. Successivamente, è stato analizzato il numero di menzioni di 4 popolari hashtag natalizi: #NataleX, #NataleaX, #XNatale, #XaNatale. Per esempio, per la città di Milano sono stati presi in considerazione i seguenti hashtag: #nataleMilano, #nataleaMilano, #Milanonatale e #Milanoanatale 

 

A 33 anni muore schiacciato da un trattore

Un agricoltore di 33 anni è morto sotto un trattore a Pavone Canavese. Stava lavorando in un capannone dell’azienda agricola di famiglia, quando è rimasto bloccato con una gamba nella ruota posteriore del trattore che era  in movimento e lo ha investito. Il  giovane è finito tra la ruota e la carrozzeria ed è morto sul colpo.

Gruppo Iren: sciopero 15-16 dicembre, garantiti i servizi essenziali

Possibili riduzioni e sospensioni di alcuni servizi, assicurate le prestazioni indispensabili a tutela della sicurezza

 

In seguito a uno sciopero generale proclamato a livello nazionale da alcune confederazioni sindacali per le giornate del 15 e 16 dicembre, in quelle date potrebbero verificarsi disagi nello svolgimento di alcuni servizi, anche presso i call center e gli sportelli commerciali. Nessuna ripercussione invece sui servizi legati alla raccolta rifiuti e agli Ecocentri, in quanto tale sciopero non coinvolge i lavoratori del settore dell’Igiene Ambientale.

Lo sciopero interesserà il Piemonte per l’intera giornata del 15 dicembre e Liguria ed Emilia-Romagna venerdì 16 dicembre.

Nelle ore di sciopero saranno comunque garantiti i servizi essenziali e saranno assicurate le prestazioni indispensabili a tutela della sicurezza, nel rispetto degli accordi applicativi della Legge 146/90, così come modificata dalla Legge n. 83/2000 e successive deliberazioni della Commissione di Garanzia che regolamentano l’esercizio del diritto di sciopero.

Le attività riprenderanno regolarmente al termine della giornata di sciopero con l’adozione di tutte le misure organizzative necessarie a ripristinare la regolarità dei servizi.

Iren ricorda che, per le principali pratiche commerciali, è a disposizione dei clienti il numero verde gratuito 800969696 (con orario 8.00 – 20.00), oltre ai servizi online dell’app IrenYou e disponibili sulla pagina web dedicata (https://www.irenlucegas.it/clienti/centro-assistenza ).

A/R Andata e Racconto – Appunti di viaggio

Un concorso letterario per “racconti di viaggio”, con “Salone Internazionale del Libro” e “Gruppo FS Italiane”

Invio entro il 3 febbraio 2023

Tema: il o un viaggio. Inteso non solo come “esplorazione di luoghi, culture, popoli, città”, ma anche come “percorso di conoscenza di sé e di esperienza dell’altro”. Il viaggio reale e il viaggio sognato; il viaggio con gli occhi e il corpo, ma anche “quello con il cuore e con la mente”. Il viaggio in treno, verso altri lidi e incontri  e che dolcemente ci introduce nelle stazioni ferroviarie, dove nuovi mondi e realtà ci accolgono.

Sono tanti i modi di viaggiare e di raccontare le proprie esperienze legate al viaggio. Per stimolare la scrittura attorno a questo tema che, sin dall’antichità e dal mito di Ulisse, affascina l’essere umano prende il via la prima edizione di un “concorso letterario”, organizzato dal “Salone Internazionale del Libro” di Torino in collaborazione con il “Gruppo FS Italiane”. Dedicato alla letteratura di viaggio sostenibile, il concorso dal titolo “A/R Andata e racconto. Appunti di viaggio” è dedicato a racconti inediti di scrittori e scrittrici esordienti dai 18 anni in su che non abbiamo mai pubblicato alcun racconto o romanzo edito da una casa editrice italiana e distribuito in libreria.

Saranno ammessi racconti inediti con una lunghezza compresa tra le 15mila e le 20mila battute (spazi inclusi), che abbiano come tema centrale il “viaggio sostenibile”, nei suoi molteplici significati e sfumature.

Info: www.salonelibro.it  e www.fsnews.it

La partecipazione è gratuita e la consegna del racconto deve avvenire seguendo le indicazioni presenti nel regolamento entro e non oltre le ore 12 del 3 febbraio 2023.

Una prima commissione tecnica, nominata dal “Salone Internazionale del Libro” di Torino, selezionerà una rosa di 25 racconti finalisti che passeranno alla giuria finale, la quale, composta da 8 tra scrittori e scrittrici (che nei loro romanzi e saggi hanno saputo raccontare tutte le sfumature del viaggio, da quello reale e sperimentato in prima persona a quello immaginato) e da un rappresentante del “Gruppo FS”, selezionerà i 3 racconti finalisti. Questi i nomi degli otto giurati: Enrico Brizzi, Fabio Genovesi, Antonella Lattanzi, Andrea Marcolongo, Matteo Nucci, Antonio Pascale, Lorenza Pieri e Veronica Raimo.

La proclamazione dei tre racconti vincitori si terrà durante il “Salone Internazionale del Libro”, che si svolgerà a Torino dal 18 al 22 maggio 2023. Le tre opere vincitrici verranno pubblicate, insieme ai racconti degli scrittori e scrittrici che fanno parte della Giuria finale, in un’antologia edita da una casa editrice italiana. Tutti i 25 finalisti riceveranno una “carta regalo Trenitalia”.

“L’iniziativa – dicono i responsabili – vede il ‘Gruppo FS’ impegnato con un prestigioso partner culturale, quale ‘Il Salone Internazionale del Libro’, per promuovere e sostenere, anche attraverso la filiera del libro, la cultura della sostenibilità in un’ottica di inclusività e di accessibilità. È una vocazione naturale per un’azienda come il ‘Gruppo FS Italiane’, radicato da oltre un secolo nel tessuto civile, economico e sociale italiano e protagonista dello sviluppo del Paese”.

Il concorso, in linea con lo spirito del ‘Salone del Libro’, “mira inoltre a fare emergere la creatività che ogni viaggiatrice e viaggiatore porta con sé nel corso delle proprie personali esperienze di viaggio, reali o immaginate, stimolando giovani e adulti a esprimerla attraverso la scrittura”.

Info: www.salonelibro.it  e www.fsnews.it

g.m.

Nelle foto:

–       Andrea Marcolongo, Ph. copy Jeosm

–        Antonella Lattanzi, Ph. Cristiano Gerbino

–       Antonio Pascale, Ph. Andrea Lardani

Auto contro camion, muore una donna

Incidente mortale ieri nell’Astigiano, sulla statale 456 del Turchino, ad Isola d’Asti. Si sono scontrati un’auto, una Dacia Logan, e un camion, in prossimità della galleria Molini. E’ deceduta la conducente della vettura, una donna di 59 anni, di Acqui Terme.
NOTIZIE DAL PIEMONTE

Evade il fisco su compravendita online di casalinghi per 250 mila euro

Acquistava e rivendeva su internet casalinghi e articoli di ferramenta, a clienti in tutta Italia. Il giro di affari ha superato i 250mila euro di ricavi: peccato che mancasse la dichiarazione dei redditi. L’evasore fiscale è stato scoperto dalla guardia di finanza di Vercelli. È un commerciante che operava su una piattaforma online di e-commerce, ma che dal 2017 a oggi, per cinquemila vendite non ha versato le tasse al Fisco.

NOTIZIE DAL PIEMONTE