ilTorinese

Torino geograficamente magica

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Torino: bellezza, magia e mistero  / Torino città magica per definizione, malinconica e misteriosa, cosa nasconde dietro le fitte nebbie che si alzano dal fiume? Spiriti e fantasmi si aggirano per le vie, complici della notte e del plenilunio, malvagi satanassi si occultano sotto terra, là dove il rumore degli scarichi fognari può celare i fracassi degli inferi. Cara Torino, città di millimetrici equilibri, se si presta attenzione, si può udire il doppio battito dei tuoi due cuori

Articolo1: Torino geograficamente magica
Articolo2: Le mitiche origini di Augusta Taurinorum
Articolo3: I segreti della Gran Madre
Articolo4: La meridiana che non segna l’ora
Articolo5: Alla ricerca delle Grotte Alchemiche
Articolo6: Dove si trova ël Barabiciu?
Articolo7: Chi vi sarebbe piaciuto incontrare a Torino?
Articolo8: Gli enigmi di Gustavo Rol
Articolo9: Osservati da più dimensioni: spiriti e guardiani di soglia
Articolo10: Torino dei miracoli

Articolo1: Torino geograficamente magica

Città ammirata e oggetto di grande considerazione nel corso del tempo, Torino divenne nel XVII secolo una delle mete del Gran Tour, una moda in voga tra i ricchi esponenti dell’aristocrazia europea, che consisteva in viaggi dalla durata indefinita e a scopo didattico, attraverso i luoghi più celebri dell’Europa continentale. Parve allora opportuno ai Torinesi istituire un’organizzazione che si occupasse specificatamente di turismo, con tanto di distribuzione di opuscoli utili ai visitatori, contenenti indicazioni dettagliate per girare la città. Una delle prime guide turistiche è stata la “Guida de’ forestieri” nel 1753, redatta, per i trecento anni del miracolo del SS. Sacramento, dal libraio Gaspare Craveri. Sulla scia della fortuna del libello seguirono altre pubblicazioni, tra cui la “Nuova guida per la città di Torino” di Onorato Derossi edita nel 1781. Il fascino del capoluogo piemontese ha colpito l’attenzione di molte personalità, tra queste mi piace ricordare il filosofo Jean-Jacques Rousseau (1712-1778), che descrive il panorama visto dalla collina di Superga come: “ Lo spettacolo più bello che possa colpire l’occhio umano”, o ancora il grande architetto urbanista Le Courbusier (1887-1965), che la definisce “La città con la più bella posizione naturale del mondo”. E da buona torinese non posso che condividere il giudizio.  Eppure Torino non è solo bellezza e cultura. Molti turisti che intraprendono viaggi per venire a visitare la bella città che si adagia ai piedi del Monviso non si accontentano di acculturarsi visitando musei e opere architettoniche, essi piuttosto affrontano quello che viene definito “turismo esoterico”, ossia compiono gite e pellegrinaggi in luoghi considerati sacri o misteriosi del pianeta. Secondo le statistiche, negli ultimi anni la domanda per questo tipo di “vacanza” è aumentata del 25-30%. Sempre più persone paiono voler conoscere non solo l’arte e la cultura di paesi stranieri, ma desiderano scoprirne i rituali, le leggende, gli usi religiosi e tutte quelle sfaccettature mistiche e magiche che, in fondo, affascinano tutti quanti.


Tra le mete più richieste ecco proprio l’antica Augusta Taurinorum, città magica per eccellenza, dove “spiriti”, “diavoli” e “fantasmi” sembrano annidarsi lungo il tracciato delle belle vie che la compongono mentre poli di energia positiva controbilanciano flussi di negatività. Secondo gli esoteristi, sono molte le motivazioni che attestano e dimostrano questo peculiare aspetto di Torino, prima fra tutte la sua posizione geografica, che la vede vertice di due triangoli, uno positivo, connesso alla magia bianca, insieme a Praga e Lione, e l’altro negativo, collegato alla magia nera, con Londra e San Francisco. Non si deve pensare che queste capitali chiamate in causa siano state scelte a caso, al contrario, sono luoghi che hanno ciascuno una propria tradizione esoterica. Praga infatti, è la città del Vicolo d’Oro, in cui gli alchimisti di Rodolfo II cercavano di trasformare i metalli vili in oro, e dove Jehuda Low ben Bezalel creava i golem con l’argilla, animandoli e incidendo sulla loro fronte la parola ebraica emet, (“verità”), e, infine, è la stessa metropoli in cui è custodita la corona maledetta di san Venceslao, presso la cattedrale di San Vito. Per quel che riguarda Lione, patria del fondatore dello spiritismo moderno, meglio noto con l’appellativo Allan Kardec, il centro abitato ospita una vasta concentrazione di chiese, comunità religiose e società segrete.
Anche le società che compongono il secondo triangolo hanno una propria aurea mistica, sia Londra, celebre per i suoi spiriti, sia San Francisco, città in cui nel 1960 venne fondata, da Anton Szandor LaVey, la Chiesa di Satana. Questi triangoli sono ben noti anche a chi di esoterismo non si interessa, ma ce n’è ancora uno, meno conosciuto, che tuttavia va menzionato, quello ufologico. Esso vede unite tre città, Torino, Bergamo e La Spezia, come vertici di una zona all’interno della quale sono numerosissimi gli avvistamenti di oggetti volanti non identificabili. Unendo questi tre punti (Torino-Bergamo-La Spezia) compare un triangolo che a prima vista sembra isoscele. Di questo triangolo quasi isoscele i due angoli alla base differiscono più o meno di tre gradi e qualche primo. C’è chi pone questa differenza uguale a 3°14’, facendo comparire le cifre del “π”-“p greco”numero magico per eccellenza, che, tra l’altro, si trova alla base dello studio della costruzione della piramide di Cheope. Per quanto riguarda la questione “alieni” ricordiamo che a soli 20 Km da Torino svetta il Musinè, luogo misterioso, da anni al centro di studi paranormali, conosciuto soprattutto per essere zona di avvistamenti extra-terresti. Il caso più celebre avvenne nel 1978, quando due escursionisti sostennero di aver visto una luce accecante sulla sommità del monte. Uno dei due uomini raggiunse la luce e scomparve, per poi ricomparire in stato di shock; egli sostenne di aver visto una navicella spaziale a forma di pera, da cui erano usciti quattro alieni, uno dei quali lo avrebbe toccato, paralizzandolo per alcuni momenti. L’ultimo episodio paranormale risale al 1996, in cui pare sia stato avvistato un disco volante dalle estremità trasparenti, attraverso le quali si sporgevano sagome extra-terrestri.


Torniamo ora all’urbe augustea, la figura trilatera non è l’unica geometria che la riguarda, infatti essa è inscritta in un pentacolo, per fortuna posizionato “nel verso giusto”, ossia con una punta verso l’alto, simbologia che indica, in chiave esoterica, spiritualità, luce e aspirazione al bene. È stato l’architetto austriaco Peter Müller a sottolineare questa peculiarità urbanistica. Egli ha infatti notato come cinque edifici significativi per l’urbe, quali la Basilica di Superga, il Castello di Moncalieri, il Castello di Rivoli, la Palazzina di Stupinigi e la Venaria Reale, se collegati fra loro, formino una stella a cinque punte, che pare proprio contenere e proteggere i Torinesi. Secondo la teoria di Müller, l’accesso simbolico -anche inteso come “nascita” o “inizio”-alla stella, si trova tra Stupinigi e Moncalieri, poli opposti rispettivamente collegati al giorno e alla notte, al fuoco e all’acqua, al maschile e al femminile. Egli sostiene inoltre che il percorso prosegua verso Rivoli, punto indicante “il compimento della vita”, e prosegue poi per Venaria, punto estremo, indice di abbandono delle preoccupazioni e liberazione dello spirito, e termina a Superga, postazione “finale”.
Questa stessa tesi può essere anche letta in chiave alchemica, associando ai vertici del pentacolo gli elementi: Superga-terra, Moncalieri-metallo, Stupinigi-acqua e Veneria-fuoco.
Inoltre i luoghi citati hanno ognuno la propria aurea mistica, a partire dalla Basilica, che porta sfortuna alle coppie innamorate, per poi passare ai Castelli di Rivoli e Moncalieri in cui pare si aggirino gli spiriti della Bela Rosin e di Vittorio Emanuele II. Spesso ospite  alla Venaria, dietro le spoglie del così detto fantasma del ghersin, (grissino) era  Vittorio Amedeo II. La leggenda vuole che, tra le belle sale del palazzo, lo spirito del re si mostri ammantato in un nero mantello, con in una mano un grissino incandescente e nell’altra le redini di un cavallo bianco. Si narra che Vittorio, quando era ancora bambino, si ammalò gravemente, e il medico di corte, tale don Baldo Pecchio, ipotizzò un’intossicazione alimentare, causata dal pane mal cotto e cucinato senza alcuna norma igienica. Secondo la storia, pare che lo stesso medico avesse sofferto del male medesimo che attanagliava il giovane principe, e per questo motivo sapeva esattamente come curarlo. Il medico si rivolse al panettiere di corte, Antonio Brunero, esortandolo a cucinare delle “gherse” sottilissime e cilindriche, soprannominate poi “ghersin”. Questo “escamotage” salvò il principe e lo fece diventare goloso della nuova scoperta culinaria, al punto che anche nell’aldilà egli non se ne distacca. Assai numerose sono dunque le leggende che vedono protagonista la nostra Augusta Taurinorum; gli spiriti ed i fantasmi pullulano a Torino e dintorni, ogni singolo sanpietrino pare imbevuto di magia.  Ed è così che si va in giro per la città (almeno fino a prima della quarantena), con lo sguardo assorto tra le belle architetture e gli ombrosi alberi dei parchi, ognuno di noi con il pensiero rivolto alle nostre necessità quotidiane, eppure stando sempre tutti attenti a chi si potrebbe incontrare.

Alessia Cagnotto

Il neuromarketing

Tecniche di mercato e scienze comportamentali ci spiegano i processi decisionali d’acquisto

In ogni acquisto che effettuiamo o nella relazione con un brand che ci appassiona in particolar modo c’è un processo mentale e psicologico inconsapevole che spiega le nostre azioni come consumatori.
Il neuromarketing, una disciplina che applica le conoscenze delle neuroscienze al mercato e alle sue strategie, è in grado di analizzare i percorsi irrazionali che hanno luogo nella mente del fruitore di beni e servizi influenzandone le decisioni di acquisto.

Ale Smits, professore olandese di tecniche di ricerche di mercato ha inventato il termine “neuromarketing” definendolo come “l’insieme delle tecniche di identificazione dei meccanismi cerebrali orientate ad una maggiore comprensione del comportamento del consumatore per l’elaborazione di più efficaci strategie di marketing”. Una partnership scientifica, dunque, tra studi sul sistema nervoso e marketing per comprendere cosa accade al nostro cervello in presenza di precisi stimoli esterni e creare, conseguentemente, strategie di comunicazione appropriate ed efficaci per indirizzare il consumatore all’acquisto.
In realtà i primi esperimenti di “brain imaging”, una tecnica diagnostica per conoscere come reagisce il cervello in presenza di uno stimolo, le immagini pubblicitarie per esempio, furono intrapresi da grandi imprese americane come Coca Cola o Ford già dai primi anni ‘90, ma fu Smids ad approfondire gli studi sugli stati d’animo, le emozioni o le reazioni cognitive che indirizzano gli individui ad una azione di consumo.
Questi studi, infatti, sono in grado di rispondere a quesiti del tipo cosa porta le persone a scegliere una marca piuttosto che un’altra o, ancora meglio, fare previsioni relative al comportamento dei consumatori dopo aver visto pubblicità create in base a precise strategie di mercato. Oltre ad utilizzare informazioni proprie delle neuroscienze, questa disciplina si avvale di importanti teorie della psicologia, dell’economia comportamentale, e della psicologia cognitiva e sociale usufruendo così di una miscela di conoscenze che permettono la comprensione dei meccanismi che avvengono nella testa del consumatore e che lo dirigono, spesso irrazionalmente, verso una spesa.
Il nostro cervello, infatti, esposto a molteplici stimoli come spot pubblicitari, immagini ed altre sollecitazioni di diversa tipologia crea un collegamento tra tali impulsi e un proprio bagaglio di sensazioni ed esperienze che produce, a sua volta, una risposta emotiva. Tale reazione emozionale è oggetto, da parte di esperti di marketing e vendite, di una profonda e accurata analisi che porta a comprendere i bisogni e i desideri che creano processi decisionali di acquisto. Questo strumento scientifico multidisciplinare è in continuo aggiornamento grazie al progresso delle ricerche ma, allo stesso tempo, si avvale anche di tecniche tradizionali, come i focus group e le interviste dirette, che consentono di fare un quadro completo del vissuto e delle necessità delle varie categorie di consumatori.
Certamente, a monte di tutto, si pone un quesito molto importante che è quello della questione etica, ovvero quanto questo strumento sia rispettoso dei valori e delle condizioni che garantiscano il bene delle persone. Alcune associazioni americane hanno ritenuto di organizzare petizioni per frenare o fermare l’utilizzo delle conoscenze che derivano dalle ricerche di neuromarketing perché si crede che, talvolta, possano essere usate impropriamente per promuovere prodotti dannosi per la salute come il cibo spazzatura o il tabacco. In sostanza la troppa efficacia di alcune campagne pubblicitarie potrebbe portare i consumatori a scegliere prodotti senza pensare sufficientemente alle controindicazioni e ai rischi che derivano dal loro uso; è necessario, quindi, un utilizzo coscienzioso di tutto ciò che questa moderna tecnica svela sui bisogni delle persone. In generale, comunque, è estremamente importante che la conoscenza proveniente da progressi scientifici e da nuove scoperte sia riguardosa nei confronti diritti primari delle persone, come la salute, attraverso una condotta morale corretta ed eticamente irreprensibile.

Maria La Barbera

 

Come diventare volontari soccorritori con Ivrea Soccorso

La Pubblica Assistenza Anpas Ivrea Soccorso organizza il nuovo corso di formazione per diventare soccorritori e soccorritrici del Servizio di Emergenza Sanitaria. Il percorso formativo è interamente gratuito ed è riconosciuto e certificato dalla Regione Piemonte secondo lo standard formativo regionale.

Il corso è finalizzato alla ricerca di nuovi volontari da impiegare in interventi di emergenza e urgenza a mezzo ambulanza.

Ivrea Soccorso invita i cittadini a partecipare alla serata di presentazione del corso che si terrà giovedì 19 gennaio, alle ore 21, presso la Sala polifunzionale Emilio Pinchia a Banchette, in via Roma 59.

Il corso che inizierà il 26 gennaio presso la sede di Ivrea Soccorso impegnerà due sere alla settimana, il martedì e giovedì, dalle ore 20 alle 23.

Gli argomenti trattati durante le lezioni riguarderanno diverse tematiche tra cui: il Sistema di emergenza-urgenza, i codici d’intervento, i mezzi di soccorso, il linguaggio radio e le comunicazioni, la gestione dell’emergenza, la rianimazione cardiopolmonare, il trattamento del paziente traumatizzato, il bisogno psicologico della persona soccorsa. All’interno dello stesso corso è prevista la formazione e l’abilitazione all’utilizzo del defibrillatore semiautomatico esterno in ambito extraospedaliero. Per informazioni e iscrizioni: email a info@vdsivrea.it; tel. 0125280769.

Ivrea Soccorso è inoltre sede accreditata per lo svolgimento del servizio civile universale e quest’anno mette a disposizione sei posti riservati a ragazze e ragazzi di età compresa fra i 18 e 28 anni. La durata del servizio è di 12 mesi. Ai volontari in servizio civile spetta un assegno mensile di 444,30 euro per un impegno settimanale di 25 ore. La presentazione delle candidature va fatta esclusivamente su piattaforma on line del Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale: https://domandaonline.serviziocivile.it entro le ore 14.00 del 10 febbraio 2023.

Ivrea Soccorso è un’associazione di volontariato nata nel 1982. Opera in Canavese nel campo del soccorso e dei trasporti di tipo socio sanitario. A oggi coinvolge 62 volontari, di cui 29 donne, grazie ai quali ogni anno effettua più di 3mila servizi. Si tratta di trasporti di emergenza 118, servizi ordinari a mezzo ambulanza come dialisi e terapie, trasporti interospedalieri, assistenza sanitaria a eventi e manifestazioni, accompagnamento per visite e terapie e interventi di protezione civile con una percorrenza di 142mila chilometri.

L’Anpas (Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze) Comitato Regionale Piemonte rappresenta oggi 82 associazioni di volontariato con 10 sezioni distaccate, 10.425 volontari (di cui 4.062 donne), 5.753 soci, 640 dipendenti, di cui 71 amministrativi che, con 436 autoambulanze, 226 automezzi per il trasporto disabili, 261 automezzi per il trasporto persone e di protezione civile e 2 imbarcazioni, svolgono annualmente 534.170 servizi con una percorrenza complessiva di 17.942.379 chilometri.

“Gianduia e i libri magici”, divertimento assicurato con le marionette Grilli

SUL PALCO DELL’ALFA TEATRO

spettacolo per marionette a filo di Augusto Grilli 

 Gianduja e Pietro sono naufragati su un’isola misteriosa. Da una caverna esce uno scheletro che è stato colpito dall’incantesimo di una Maga malvagia. Vuole essere vendicato con l’aiuto di Gianduja e Pietro, che grazie ai libri magici potranno aiutare questo povero scheletro. Una grande avventura inizia, passando da ville meravigliose a orride prigioni…

🎭 La Compagnia Marionette Grilli arriva con “Gianduja e i libri magici” il 6-7-8 Gennaio 2023 alle ore 17.00 all’Alfa Teatro di Torino 👍

☎ INFO: +39 334 2617947
🎫 https://bit.ly/3hxGsVJ

Aumento del carburante, pedaggi e viabilità a singhiozzo. Confartigianato: “Autotrasporto in ginocchio”

Giorgio Felici Presidente di Confartigianato Imprese Piemonte: “Un inizio d’anno infelice grazie ad una serie di regali inaspettati, dall’aumento del costo dei carburanti ai ‘ritocchi’ delle tariffe autostradali”

 

Con l’anno nuovo ritorna l’aumento del prezzo del carburante. Infatti con il 2023 fare benzina costa 20 centesimi in più al litro rispetto al 2022. Fino alla fine di dicembre il Governo si era impegnato ad abbassare le accise, ma con il nuovo anno si ritorna alla normale applicazione delle accise a cui occorre aggiungere l’Iva.

Tradotto in costi, per chi possiede una macchina di media cilindrata e fa un pieno di 30 litri, significa aggiungere quasi 6 euro di spesa in più rispetto all’anno precedente.

 

LA SITUAZIONE IN PIEMONTE

E con il 2023 sono anche entrati in vigore gli adeguamenti delle tariffe di pedaggi autostradali con un incremento del 2% sulla A26 e A7.

Per non parlare delle code infinite, cantieri perenni, viabilità a singhiozzo e rallentamenti che vivono quotidianamente gli autotrasportatori del Piemonte che imboccano l’autostrada per consegnare le merci in Liguria (a parte la pausa natalizia che ha visto lo stop dei cantieri più impattanti su alcune tratte liguri).

“Molte imprese del trasporto del Piemonte devono percorrere le autostrade A6, A10 e A26 tra rallentamenti e strettoie subendo, per questa situazione di disagio, forti contraccolpi economici – commenta Giovanni Rosso, Presidente Confartigianato Piemonte Trasporti.  Un sistema logistico traballante, che è sempre lo stesso da molti decenni e che rischia di penalizzare le imprese dell’autotrasporto del Piemonte che devono transitare in Liguria per lavoro. A fronte, però, dei rincari che si verificano ormai puntualmente ogni inizio dell’anno, non abbiamo percepito nessun segnale di miglioramento del servizio di manutenzione della rete autostradale. Voglio ricordare che la nevicata che si è verificata prima di Natale, ampiamente prevista dalle previsioni meteo, ha causato notevoli disagi sulle strade e autostrade, immobilizzando per ore la circolazione, quando si poteva prevenire e intervenire con lo spargimento del sale. Queste situazioni da Terzo mondo non sono più tollerabili!”

“Un inizio d’anno infelice grazie ad una serie di regali inaspettati, dall’aumento del costo dei carburanti ai ‘ritocchi’ delle tariffe autostradali. Commenta Giorgio Felici, Presidente di Confartigianato Imprese Piemonte – Un ennesimo duro colpo per imprese e famiglie, che si aggiunge al rincaro delle altre voci di spesa, a causa delle bollette e dell’inflazione. Ci auguravamo ed aspettavamo da parte del Governo ben altri segnali: non provvedimenti di bandiera ma misure concrete che aiutassero i piccoli e piccolissimi imprenditori a sopravvivere e a reggere l’ennesima drammatica congiuntura. Ci saremmo aspettati maggior coraggio nel ‘tagliare le unghie’ alle big del settore degli idrocarburi e ai signori delle autostrade, che senza pudore continuano a tartassare gli utenti. Le 5.511 imprese artigiane del trasporto del Piemonte, insieme agli oltre 10mila addetti, rischiano di essere drasticamente penalizzate da una situazione di perenni rincari che rappresenta l’ennesimo cappio al collo per il comparto che ha subito un ridimensionamento del volume d’affari a causa della crisi generalizzata e che ha patito per la riduzione delle imprese di trasporto locali.” 

 

In manette: aveva 800 grammi di droga e 8700 euro in contanti

Nei giorni scorsi personale della Polizia di Stato ha tratto in arresto un cittadino marocchino di quarantacinque anni per detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio.

Personale del Commissariato di P.S. Barriera di Milano, transitando in Corso Principe Oddone,  ha notato un uomo alla guida di un veicolo in atteggiamento sospetto.

Gli agenti hanno fermato il veicolo rinvenendo a bordo dello stesso cocaina per un peso complessivo di oltre 500 grammi e la somma di 6705 euro in contanti verosimilmente provento di illecita attività.

Successivamente gli agenti si sono recati a casa dell’uomo rinvenendo ulteriori 2000 euro in contanti, due panetti di cocaina per un peso totale di oltre 250 grammi, oltre materiale verosimilmente usato per il confezionamento della sostanza stupefacente.

Calciomercato. Ecco cosa serve alle squadre torinesi

Archiviata la 16esima giornata il calciomercato accompagna, quotidianamente, la vita calcististica di tutta la serie A.

Juve e Toro faranno i ritocchi indispensabili per poter ambire agli obiettivi preposti ad inizio stagione. Ai bianconeri di Max Allegri serve, soprattutto,recuperare, Pogba, Di Maria e Vlahovic,con il francese che non ha mai giocato in questi mesi e che può considerarsi un vero e proprio acquisto.La Juventus arriva da 7 vittorie consecutive in campionato e, forte di quanto dichiarato dal tecnico Allegri,non necessita di giocatori nuovi.
Diversa la situazione dei granata di Juric che, nonostante il tranquillo nono posto in classifica,vorrebbero centrare la qualificazione europea in Conference League attraverso il settimo posto.Per ottenere ciò urge l’acquisto di un centravanti visto che Sanabria gioca bene ma non segna e Pellegri,attaccante davvero forte e completo, è quasi sempre infortunato. Il prescelto è il centravanti, panchinaro, della Roma, l’Uzbeko Shomurodov dotato di gran fisico,piedi buoni e fiuto del gol.La formula sarà quella del prestito con obbligo di riscatto al raggiungimento di determinati obiettivi quali presenze e gol!

Enzo Grassano

La Bella e la Bestia alla Palazzina di Caccia di Stupinigi

Venerdì 6 gennaio 2023

“La Bella e la Bestia” arriva nel Salone d’Onore della Palazzina di Caccia di Stupinigi in una messa in scena in abiti storici a cura di Nobiltà Sabauda. I personaggi più celebri della fiaba di Jeanne-Marie Leprince de Beaumont, che ha ispirato il film Disney, rivivono in un magico ballo negli ambienti della palazzina.

 

Testo scritto per Nobiltà Sabauda da Davide Motto

Regia di Paolo Cardone

Coreografie Andrea Zanforlin

Coordinamento: Bernardo Adriana e Pierpaolo Benzi

 

INFO

Venerdì 6 gennaio 2023, tre repliche alle ore 15 – 16 – 17

L’ingresso allo spettacolo è compreso nel prezzo del biglietto

Biglietti: intero 12 euro; ridotto 8 euro

Gratuito: minori di 6 anni e possessori di Abbonamento Musei Torino Piemonte e Royal Card

Info e prenotazioni: 011.6200634progetti@artemista.net

Senza la prenotazione non si garantisce la possibilità di assistere allo spettacolo

 

Palazzina di Caccia di Stupinigi

Piazza Principe Amedeo 7, Stupinigi – Nichelino

www.ordinemauriziano.it

Giorni e orario di apertura: da martedì a venerdì10-17,30 (ultimo ingresso ore 17); sabato, domenica e festivi 10-18,30 (ultimo ingresso ore 18).

Muore 18enne travolto da un treno sulla Torino-Milano

Mercoledì un ragazzo italiano di 18 anni è morto sul colpo  investito da un treno, alla stazione di Settimo Torinese. Sul binario 1 stava passando  un convoglio della linea Torino-Milano diretto verso Torino, fermatosi solo parecchi metri dopo l’urto. Sul posto  i sanitari, i vigili del fuoco, i carabinieri, la polizia ferroviaria e i tecnici delle ferrovie. Si tratterebbe di un suicidio.

Italia Lib-Pop: sulla Torino_Ceres solo annunci

Si fa un gran parlare, in questi giorni, dell’annunciata riapertura della tratta ferroviaria Torino – Ceres, strategica non solo per i collegamenti da e per l’aeroporto, ma per lo sviluppo economico e turistico della zona, nonché per i pendolari, di tutto il territorio compreso tra Basso Canavese e Valli di Lanzo.

“Un annuncio che, in qualche modo, fa sorridere per l’enfasi con il quale è stato dato: un anno prima dell’effettivo risultato, lo si dichiara come un obiettivo già portato a casa in questi giorni”, così Claudio DesiròSegretario di Italia Liberale e Popolare, commenta la vicenda.
“Nell’annunciare questa, ancora distante, riattivazione completa della tratta, ci si dimentica dei disagi che tutta la zona coinvolta ha vissuto in questi anni e che vivrà ancora per i prossimi 11 mesi. Il bacino di comuni che va da Venaria fino alle Valli di Lanzo è stato privata di un’infrastruttura strategica tra errori strategici del passato (scollegamento dalla linea principale e spostamento Stazione Dora – ndr) e lungaggini nelle gare d’appalto e nei successivi cantieri che vedranno la loro chiusura a fine anno”, aggiunge Desirò.
Infatti, non solo lo scalo aeroportuale cittadino ha subito ripercussioni sui collegamenti per la città, ma di fatto tutto il territorio, i suoi abitanti, i tanti studenti e pendolari, si sono ritrovati a fare i conti con una situazione di grave disagio, che continuerà ancora per un anno circa.
“L’attitudine all’annuncio roboante sulle infrastrutture della zona sembra di moda:  basti pensare all’apertura dello svincolo della bretella autostradale su Corso Venezia, annunciata quasi un anno fa e di cui si sono perse le tracce”, continua Desirò.
“Tutto il territorio spera che le tempistiche, almeno nel caso della ferrovia, vengano rispettate, che il bacino di utenza possa tornare ad usufruire di un collegamento veloce e frequente con il centro di Torino e che finalmente tutta la zona, compreso l’aeroporto, possano tornare ad essere strategici nella visione del futuro sviluppo dell’Area Metropolitana e dell’intero Piemonte”, conclude Desirò.
Italia Liberale e Popolare, con i suoi Comitati Locali ed il Direttivo Metropolitano, continuerà a monitorare da vicino l’evolversi della situazione, recitando ruolo primario nella tutela del territorio e facendosi carico di portare avanti le istanze dello stesso ed i diversi progetti di sviluppo economico e sociale locale.
Italia Liberale e Popolare
Coordinamento Regionale Piemonte