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“Nato due volte”, il mistery thriller di Marcello Risicato

Informazione promozionale

Il romanzo dal titolo “Nato due volte” è un mistery thriller ambientato tra Boston, Roma e la Sicilia, che affronta in modo originale il tema della ricerca, del mistero delle origini e della morte della madre del protagonista. Un romanzo ricco di colpi di scena, in cui si alternano omicidi e svolte inaspettate, segreti in cui sono coinvolte antiche sette segrete ed entusiasmanti rilevazioni.

Oggi vogliamo presentarvi un interessante autore siciliano che sta riscuotendo un ottimo successo di pubblico e di vendite su Amazon.

L’autore è Marcello Risicato, medico e scrittore siciliano e il suo mistery thriller s’intitola “Nato due volte”.

L’autore, conterraneo di Andrea Camilleri e di molti altri grandi autori, scrive thriller, saggi e poesie per comunicare la sua visione del mondo, raccontando le passioni che coltiva da anni. Ama, infatti, i thriller ben scritti, le poesie, la storia antica, quella della Sicilia e le scienze. Marcello Risicato vive e lavora a Catania, dov’è anche papà a tempo indeterminato di due splendide bimbe.

Questo suo primo romanzo è stato pubblicato a fine 2022 e sta già riscuotendo, come dicevamo, un grande successo di vendite e recensioni su Amazon. Il romanzo dal titolo “Nato due volte” è un mistery thriller ambientato tra Boston, Roma e la Sicilia, che affronta in modo originale il tema della ricerca, del mistero delle origini e della morte della madre del protagonista. Un romanzo ricco di colpi di scena, in cui si alternano omicidi e svolte inaspettate, segreti in cui sono coinvolte antiche sette segrete ed entusiasmanti rilevazioni. Il tutto presentato con uno stile originale, semplice e fluido che mai stanca il lettore. Di seguito i vari link in cui potete trovare questo bel thriller e maggiori informazioni su questo interessante autore.

LINK su Amazon: https://bit.ly/3v1QtNX

LINK al sito personale: https://mrscrittore.it/

LINK ai social:

Instagram: https://www.instagram.com/marcellorisicatoscrittore/

Facebook: https://www.facebook.com/MarcelloRisicatoscrittoredigiallisiciliano/

Linkedin: https://www.linkedin.com/in/mrscrittore/

Per dirvi qualcosa di più del nostro scrittore, nel 2021 Marcello Risicato ha vinto:

1) Il “Premio di merito” per la poesia “Vorrei amore” nell’ambito del Premio Letterario Milano International.

2) Il Premio Speciale “Targa Euterpe” per la poesia in dialetto romanesco “Er banchetto” nell’ambito del 5° Premio Nazionale “Novella Torregiani”.

3) Il titolo di Finalista con “La favola delle formichine e del ponte sul fiume” per la Sezione “Un libro in una pagina” nell’ambito del “Premio Letterario Cultura Sotto il Vulcano” Etnabook.

Ha pubblicato anche:

Nel 2009 il saggio “Barabba si chiamava Gesù?”. Un’inchiesta sulle antiche origini del Cristianesimo.

Nel 2016 il saggio “Dal mito alla meccanica quantistica” edito in ebook da Narcissus.me, in cui ha esplorato le credenze sul mondo e la sua nascita dalle origini ai nostri giorni.

Nel 2021 il saggio “Tempo e divenire”. In quest’ultima fatica ha esplorato il concetto di tempo e i suoi segreti, dalle origini del pensiero filosofico fino alle moderne teorie scientifiche, aggiungendo un pizzico di riflessioni personali.

Infine, vi sveliamo un’ultima chicca, Marcello Risicato ha già in lavorazione il suo secondo romanzo che uscirà a fine 2023, un interessantissimo thriller psicologico che sarà, siamo sicuri vista l’opera prima, un nuovo successo editoriale.

Ritiro farmaci con tessera Per ora la modalità scelta da circa 12 mila piemontesi

IL PRESIDENTE DELLA REGIONE CIRIO E L’ASSESSORE REGIONALE ALLA SANITA’ ICARDI: «UNA MODALITA’ CHE ENTRERA’ PRESTO NELLE ABITUDINI DI TUTTI»

 

Ad appena una settimana dall’avvio del nuovo servizio di ritiro dei farmaci con la tessera sanitaria, sono già 11.857 i cittadini che hanno attivato la scelta della farmacia abituale, 7.855 hanno certificato il proprio telefono cellulare (smartphone) in autonomia o rivolgendosi ad un punto assistito e 1.503 cittadini hanno ritirato i farmaci utilizzando il nuovo servizio. Le farmacie aderenti, al momento, sono 1.193.

«Siamo soddisfatti per l’interesse e il successo che sta riscontrando questo nuovo servizio ai cittadini piemontesi – osservano il presidente della Regione Alberto Cirio e l’assessore regionale alla Sanità Luigi Genesio Icardi -, insieme ai farmacisti e con il supporto del Csi seguiamo passo dopo passo il rodaggio del sistema, certi di raggiungere quanto prima la piena adesione degli interessati. Il ritiro dei farmaci con la tessera sanitaria entrerà presto nelle abitudini di tutti, con notevole semplificazione delle procedure, grazie al processo di digitalizzazione dei servizi sanitari del Piemonte».

Massimo Mana presidente Federfarma Piemonte e Mario Corrado, coordinatore regionale Assofarm, commentano: «Le farmacie sono al lavoro per gestire il nuovo metodo di ritiro farmaci, mettendosi a disposizione dei cittadini, fornendo le informazioni e per assisterli nelle procedure necessarie. Sono già oltre 1100 le farmacie aderenti, ma a breve lo saranno tutte, una volta terminate le fasi di attivazione del sistema. Le richieste da parte dei cittadini sono in graduale aumento».

Per il ritiro con la tessera sanitaria dei farmaci prescritti, il cittadino ha due opzioni: scegliere le sue farmacie di fiducia, selezionandole sul portale SalutePiemonte.it (farmacia abituale) con SPID/CIE o presso il punto assistito dell’Azienda sanitaria locale, oppure scegliere la modalità di utilizzo occasionale, per la quale è necessario essere dotati di un cellulare (smartphone)  certificato.

Se il cittadino si reca presso una farmacia occasionale, con il cellulare (smartphone) certificato potrà ritirare i farmaci con tessera sanitaria, autorizzando il farmacista con un semplice click, sempre tramite il sito www.salutepiemonte.it

I cittadini senza SPID e/o senza cellulare (smartphone), possono effettuare la scelta delle farmacie abituali presso i punti assistiti delle Asl (non sono previsti oneri a carico del cittadino) e certificare il proprio cellulare (smartphone) anche presso le farmacie aderenti (sono previsti oneri una tantum a carico del cittadino per le attività di supporto rese).

Operativamente, le modalità per certificare il cellulare (smartphone)  sono le seguenti:

  1. selezionare il servizio “Ritiro farmaci con Tessera sanitaria” disponibile al link www.salutepiemonte.it
  2. esprimere il consenso alla consultazione del FSE e certificare il proprio dispositivo (cellulare-smartphone, tablet, IPAD) con una delle seguenti modalità

on line, seguendo le istruzioni fornite dal servizio Ritiro farmaci con Tessera Sanitaria, dopo essersi autenticato con SPID/CIE

presso uno dei punti assistiti delle Aziende sanitarie locali (non sono previsti oneri a carico del cittadino)

presso una delle farmacie aderenti (sono previsti oneri una tantum a carico del cittadino per le attività di supporto rese).

Gli elenchi dei punti assisti (delle ASR e delle farmacie) sono disponibili al link

https://www.salutepiemonte.it/ritiro-farmaci-con-ts

A questo link https://www.regione.piemonte.it/web/pinforma/notizie/come-ritirare-medicine-tessera-sanitaria è possibile consultare i vademecum sui quattro casi d’uso:

hai SPID/CIE e un cellulare (smartphone)

– non hai SPID/CIE, né cellulare (smartphone)

– non hai SPID/CIE, ma hai un cellulare (smartphone)

– hai SPID/CIE, ma non hai un cellulare (smartphone)

Osvaldo Bellino

336.233497

Ufficio stampa Assessorato regionale alla Sanità

Osvaldo Bellino

336.233497

Ufficio stampa Assessorato regionale alla Sanità

Al via le iscrizioni per la terza edizione della “Maratona Reale” a tappe

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Correre, che passione!

https://maratonareale.it

“Reale” lo è a tutti gli effetti e in tutti i sensi la “Maratona” organizzata, cinque anni fa per la prima volta, dalla torinese Associazione Sportiva Dilettantistica “Base Running” (fondata nel 2007, al suo attivo la promozione a oggi di ben 55 gare) in collaborazione con la “Reggia di Venaria”. Fin dalla sua prima edizione, nel 2018, infatti, quella che è da considerarsi la gara di corsa più lunga dell’atletica leggera con i suoi 42,195 chilometri giusti giusti, ha permesso e permette al sempre più nutrito “esercito” di impavidi runner iscritti (d’ogni fascia di età) di “dar di gambe” immergendosi in itinerari che riassumono in sé panorami ineguagliabili dove lo sport si sposa alla perfezione, in un gioco di sorprendente magia, all’idea di arte, storia e cultura. Mix da incorniciare. Da sempre, infatti, il territorio coinvolto ruota intorno agli splendidi scenari offerti da quel “Consorzio delle Residenze Reali Sabaude” (le cui origini risalgono al 1563, quando il duca Emanuele Filiberto di Savoia, a seguito della Pace di Cateau-Cambrésis decise di trasferire la capitale del Ducato a Torino), nato nel 2017, con l’intento di collegare fra loro tutti i siti (molti dei quali, dal ’97, iscritti nel “Patrimonio Mondiale UNESCO”) che fecero parte della vita e degli splendori di Casa Savoia: dal “Palazzo Madama” ai “Musei Reali”, per continuare con “Villa della Regina”, il “Castello di Moncalieri”, il “Parco di Santena (Cavour)”, fino al “Castello di Aglié”, a quello di Racconigi, alla “Palazzina di Caccia” di Stupinigi e alla “Reggia di Venaria”. Date le difficoltà legate alla distanza da colmare, “un sogno di molti, ma un privilegio di pochi”, commenta Alessandro Giannone, responsabile di “Base Running”, già nazionale ed atleta professionista. “Ed è proprio partendo da questo presupposto che fin dagli inizi s’è pensato di frazionare la distanza in 4 gare la cui somma del chilometraggio risulta sempre essere di 42,195 chilometri”. Un format, dunque, aperto a tutti i runner più vogliosi che consentirà ad ognuno di poter dire “anch’io ho corso una Maratona”. Con buona pace di tutti. E per una Corsa che “reale” lo è anche nei numeri se si pensa ai 13mila partecipanti della prima edizione (il 10% proveniente da fuori Piemonte, nonché da Francia, Svizzera e Germania, con ricadute più che interessanti, quindi, anche sul settore economico-commerciale del Territorio) fino agli altrettanto numerosi  – stessa cifra all’incirca del 2018 – rilevati nell’edizione 2019. Ed eccoci all’edizione di quest’anno. “Dopo due anni – spiega Gian Piero Mazzarella, ‘architetto’ della manifestazione, in quanto responsabile delle ‘Relazioni Istituzionali’- rallentati dalle vicende alterne della pandemia ‘Base Running’ ripropone per il 2023 la Terza edizione della ‘Maratona Reale’ a tappe con una importante novità. Oltre al format abituale delle quattro gare verrà offerta una soluzione con due sole tappe, due mezze maratone certificate in occasione del primo e del quarto appuntamento per soddisfare tutti i ‘palati’ dei runner. L’intento è quello di aumentare l’offerta tecnica con lo scopo di includere e avvicinare un numero sempre maggiore di persone all’evento”. Questo il cronoprogramma:

16 aprile Piazza Castello | Palazzina di Caccia di Stupinigi – 10km | 21,097Km

18 giugno Castello di Moncalieri – 10km

17 settembre Castello di Racconigi -12,097km

15 ottobre Reggia di Venaria – 10km | 21,097Km

Nuovamente, anche per questa edizione come già per le precedenti, si pensa al coinvolgimento delle scuole del primo ciclo di istruzione con l’organizzazione della “School Run” (600 metri circa con partenza dai “Musei Reali” e arrivo sotto il portale della gara degli adulti) e della “Corsa del Principino” nella quarta frazione di Venaria, lungo via Mensa fino alla “Torre dell’Orologio”. Saranno anche nuovamente coinvolti gli studenti del “Liceo Cavour” di Torino (per la prima data) e dello “Juvarra” di Venaria (per la quarta frazione), in base ad un protocollo d’intesa che prevede la possibilità di impiegare ragazze e ragazzi nei vari servizi di gara: dalla consegna pettorali e pacchi gara alla consegna medaglie e ristoro finale, oltreché all’aiuto nei ristori intermedi e all’assistenza alle gare dei più piccoli, promuovendo così una forma attiva di “Peer Education”.

Ancora una manciata di mesi per il via, ma le iscrizioni sono aperte da alcuni giorni. L’invito è di affrettarsi.

Per info e iscrizioni: “Base Running Shop”, corso Cairoli 28, Torino; tel. 011/8127745 o https://maratonareale.it

g. m.

Nelle foto:

–       “Maratona Reale”, immagine di repertorio

–       Alessandro Giannone

Biotestamento, Piemonte terza regione in Italia

A questo link tutti i dati per comune e provincia di tutte le Regioni  (Indagine Ass.Luca Coscioni)

Riceviamo e pubblichiamo

GIOBBE COVATTA VOCE DELLA “CAMPAGNA INFORMATIVA” DELL’ASS.LUCA COSCIONI: il video animato “Il biotestamento spiegato a tutti” apre la settimana di sensibilizzazione sul tema: dal 30 gennaio al 3 febbraio al Numero Bianco sul fine vita 06 9931 3409, oltre alle consuete informazioni fornite dai volontari, anche la consulenza gratuita sulla compilazione del modulo delle DAT da parte di alcuni medici

 Filomena Gallo e Marco Cappato scrivono al Ministro della Salute Schillaci: “Mai realizzata una campagna istituzionale”

Grazie a un accesso agli atti generalizzato, l’Associazione Luca Coscioni ha avviato nei mesi scorsi un’indagine, condotta da Matteo Mainardi e Alessandro De Luca, in collaborazione con le Cellule Coscioni di tutta Italia, per richiedere a 6500 comuni quante DAT (Disposizioni Anticipate di Trattamento) sono state ricevute dall’entrata in vigore della legge (il 31 gennaio 2018) a oggi e quante di queste sono state trasferite alla Banca dati nazionale.

Solo lo 0,4% degli italiani (185.500) ha depositato le disposizioni anticipate di trattamento. Un vuoto determinato innanzitutto dalla mancanza di conoscenza dello strumento entrato in vigore esattamente cinque anni fa, il 31 gennaio del 2018. A questo link tutti i dati per comune e provincia di tutte le Regioni.

Da parte del Ministero della Salute infatti non è mai stata condotta alcuna campagna informativa a beneficio delle persone, come invece dovrebbe avvenire e indicato nella  legge stessa.  “Entro sessanta giorni dalla data  di  entrata  in  vigore  della presente legge, il Ministero della salute, le regioni  e  le  aziende sanitarie provvedono a informare della possibilita’  di  redigere  le DAT in base alla presente legge, anche attraverso i  rispettivi  siti internet”.

E proprio a 5 anni dalla entrata in vigore delle legge 219 del 2017, l’Associazione lancia una campagna informativa attraverso i propri strumenti di comunicazione suddivisa in due principali iniziative: un’iniziativa stampa/social che farà leva su un video narrato da Giobbe Covatta dal titolo “Il biotestamento spiegato agli adulti”, un  contenuto animato realizzato da Simona Angioni e Giovanni di Modica con la direzione creativa di Avy Candeli, per illustrare l’importanza del testamento biologico e offrire tutte le informazioni per poterlo fare subito. “Nonno, tu pensi di morire?”. Con questa domanda una bambina, a partire dell’esperienza della morte del proprio gatto, coinvolge il nonno sul tema del biotestamento, e gli spiega in modo leggero e delicato l’importanza di poter esprimere anticipatamente le proprie scelte in termini di trattamenti sanitari, per evitare che siano altri, tipo lei, a dover decidere per lui. Un video semplice e chiaro per spiegare ai cittadini cos’è, come si fa e dove si può depositare il testamento biologico.

“Ci sostituiamo ancora una volta allo Stato, coi mezzi a nostra disposizione, nel realizzare una campagna di informazione su uno strumento di libertà fondamentale, ma finora tenuto nascosto dal Ministero della Salute dei Governi che si sono succeduti in questi 5 anni. Abbiamo chiesto ufficialmente un incontro anche all’attuale Ministro della Salute, Orazio Schillaci, per parlare di questo e altri temi cruciali legati alle libertà fondamentali e al diritto alla salute,” dichiarano Filomena Gallo e Marco Cappato, rispettivamente segretaria e tesoriere Associazione Luca Coscioni.

Inoltre dal 30 gennaio al 3 febbraio, al NUMERO BIANCO PER FARE LUCE SUI DIRITTI ALLA  FINE DELLA VITA (06 9931 3409), la linea telefonica nata due anni fa e gestita dalla compagna di Dj Fabio, Valeria Imbrogno, prenderà il via una settimana informativa in cui oltre al consueto supporto offerto quotidianamente dai volontari, si aggiungerà la consulenza gratuita da parte di medici che risponderanno su appuntamento ai quesiti legati al testamento biologico.

“Il numero bianco già offre un servizio di informazione legale e pratica sui temi legati al fine vita, per una settimana medici ed esperti offriranno una consulenza utile alla piena comprensione dei termini tecnici presenti nel modello di  DAT predisposto dall’Associazione Luca Coscioni che può essere utilizzato come traccia essendo la forma libera. Ci auguriamo che tale servizio possa presto essere fornito da medici che abbiano ricevuto adeguata formazione dallo Stato italiano come previsto per legge”, concludono Filomena Gallo e Marco Cappato.

Contributi straordinari alle bocciofile

Le bocciofile del Piemonte riceveranno oltre 500 mila euro di contributi straordinari per il 2022 per le spese di gestione sostenute durante lo stato di emergenza epidemiologica da Covid 19 (31 gennaio 2020 – 31 marzo 2022): è quanto prevede la misura di Giunta su cui la Sesta, presieduta da Davide Nicco, ha dato parere favorevole a maggioranza.

Nell’illustrare il provvedimento, l’assessore allo Sport Fabrizio Ricca, ha specificato che i contributi, cui si accederà tramite bando, andranno ai soggetti gestori di impianti sportivi affiliati alla Federazione Italiana Bocce (FIB) o agli Enti di promozione sportiva aperti nel periodo emergenziale e che ne risultino gestori fino al momento di presentazione della domanda. L’85 per cento delle risorse sarà destinato ai gestori di bocciodromi, il 15 per cento alle bocciofile.

Sono intervenuti i consiglieri Carlo Riva Vercellotti (FdI) e Diego Sarno (Pd).

Francesca Frediani (M4o-Up) ha quindi illustrato, in qualità di prima firmataria, la proposta di legge per l’istituzione del servizio di psicologia scolastica: l’obiettivo è quello di avere un servizio stabile e diffuso sul territorio regionale, destinato non solo agli studenti ma anche ai genitori, agli insegnanti e a tutte le figure che ruotano intorno al mondo scolastico.

Su richiesta di alcuni gruppi di maggioranza il parere della Commissione è stato rinviato per approfondimenti.

Alleanza Museo Egizio e Alpitour per sostenere la cultura

ACCORDO QUADRIENNALE

Alpitour World investe 800 mila euro per sostenere progetti culturali e di rinnovamento dell’Egizio, il più antico Museo al mondo di antichità egizie. La collaborazione durerà quattro anni e unirà due realtà dedite alla valorizzazione del tempo libero, vicine per visione e approccio, accomunate da un percorso di evoluzione e cambiamento.  Un’iniziativa che rappresenta il primo vero investimento della nuova Alpitour World: mecenate attiva e responsabile, attenta al mondo circostante.

 

 

 Prende avvio il viaggio che unirà Alpitour World, il primo gruppo turistico italiano, al più antico museo di antichità egizie del mondo, il Museo Egizio.  Con un piano strategico di quattro anni, del valore di 800 mila euro, Alpitour World sosterrà alcuni importanti progetti culturali e di rinnovamento dell’Egizio, in vista del bicentenario del Museo nel 2024.

Un’iniziativa storica per Alpitour World che, per la prima volta, stanzia un investimento così importante per essere parte di un percorso culturale, di cambiamento e innovazione intrapreso dall’Egizio, un progetto di ampio respiro e di restituzione alla città, che ridisegnerà lo spazio di accesso al Museo, la Galleria dei Re, l’ipogeo e il Tempio di Ellesija, per farli divenire sempre più luoghi di incontro, di scambio, di condivisione e anelli di congiunzione tra digitale e fisico, in un continuum con la città e il territorio.

“Siamo grati ad Alpitour World di averci preso a bordo e di averci selezionato come un compagno di viaggio affidabile per i prossimi quattro anni. Questo accordo è la rappresentazione plastica di come cultura e turismo non viaggino su binari paralleli, ma anzi insieme possano concretizzare progetti di divulgazione, inclusione di nuovi pubblici e innovazione”, hanno dichiarato la Presidente del Museo Egizio, Evelina Christillin, e il Direttore, Christian Greco.

La collaborazione fra Alpitour World e il Museo Egizio punta a trasmettere il valore della scoperta, del viaggio – fisico e simbolico – e della cultura. Entrambe le realtà, infatti, pur essendo radicate storicamente a Torino, hanno un orizzonte internazionale e sono mosse dalla volontà di creare occasioni di incontro per costruire ponti tra popoli, culture e Paesi. Entrambe inoltre hanno intrapreso un percorso di trasformazione, fondato sui valori di innovazione, responsabilità, centralità e inclusione delle persone.

Il nostro Gruppo sta vivendo una fase nuova – afferma Pier Ezhaya, Direttore Generale Tour Operating Alpitour World – e questa partnership racchiude tutti i suoni della polifonia di progetti, idee, obiettivi che stiamo portando avanti. Dopo 75 anni, mutiamo ancora forma e orizzonti per essere sempre più contemporanei. Alpitour World oggi è in cammino per essere ancora più responsabile, consapevole, proiettata a diffondere cultura e conoscenza attraverso il business tradizionale dei viaggi, ma anche legandosi a realtà che a loro volta veicolano valori di apertura, sensibilità e scoperta. Il Museo Egizio è il primo accordo di questa nuova sinfonia e siamo entusiasti di poter contribuire a una proliferazione di cultura, libera e di tutti.”

 

Oltre a partecipare al progetto di rivisitazione dell’allestimento storico-scientifico della Galleria dei Re, Alpitour World ha previsto anche delle iniziative per favorire l’inclusione, l’accesso alle visite e alla formazione dei più piccoli. Attività realizzate nello specifico dal Brand Francorosso, marchio di Tour Operating nato nel 1953 a Torino, specializzato sull’Egitto sin dagli anni ’70 e con un approccio di ricerca, rispetto e curiosità verso i luoghi e le popolazioni visitate. Fra luglio e agosto, Francorosso organizzerà “Speciale Estate by Francorosso”, un ciclo di sette appuntamenti gratuiti al Museo Egizio; realizzerà dei progetti di “edutainment” insieme al team scientifico e didattico del Museo per raccontare le civiltà del passato agli ospiti più piccoli dei suoi SeaClub. Allo studio, infine, una collaborazione sul progetto espositivo “Liberi di imparare”, che prevede in mostra le copie di alcuni reperti del Museo, realizzate dai detenuti delle sezioni scolastiche della Casa Circondariale dell’Istituto tecnico “Plana” e del Primo Liceo Artistico, nell’ambito di un progetto didattico realizzato dal Museo con la Casa Circondariale “Lorusso-Cutugno” e l’Ufficio del Garante dei diritti dei detenuti del Comune di Torino.

Mi piace pensare ad Alpitour World come a un mecenate culturale – dichiara Tommaso Bertini, Direttore Marketing Alpitour World – un’azienda che guarda al valore umano, oltre che a quello di business. Ci sono molti modi per viaggiare: partendo con un aereo verso un paese straniero, oppure volando indietro di millenni, a pochi passi da casa, per ammirare opere, manufatti e usanze di altre epoche. Qualunque sia la sua forma, viaggiare è ciò che più apre la mente: siamo orgogliosi di poter prendere parte a questo intreccio virtuoso che unisce realtà del territorio alla città di Torino”.

 

Il Museo Egizio ogni anno richiama visitatori da tutto il mondo: solo nel 2022 ha sfiorato i 900 mila ingressi, risultando il museo più visitato della città e superando anche i risultati del 2019. Terzo museo più visitato in Italia nel 2021, il Museo Egizio è nato nel 1824 e vanta la seconda collezione di antichità egizie del mondo, nonché la più importante al di fuori dell’Egitto. Nell’aprile 2015, il Museo ha portato a compimento un importante progetto di rinnovamento, coniugando le esigenze della ricerca scientifica con quelle di fruizione del pubblico. Attualmente lo spazio museale è di circa 10.600 mq e presenta 11mila oggetti esposti secondo un criterio cronologico che va dal 4900 a.C. al 750 d.C., su circa 44mila reperti conservati. Ora il Museo si appresta nuovamente a cambiare volto: il piano per il bicentenario del 2024 impegnerà 20 milioni di euro.

Intercity Genova-Bardonecchia, promo dedicate allo sci

 

  • 2 collegamenti diretti da Alessandria e Asti nel fine settimana
  • Sconti fino al 20% su skipass, noleggio attrezzatura, alberghi e ristoranti in quota

 

Un collegamento diretto da Genova a Bardonecchia, passando per Alessandria e Asti, con il comfort del servizio Intercity e promozioni dedicate per i viaggiatori sullo skipass, sul noleggio dell’attrezzatura, sulla ristorazione e strutture alberghiere.

È questo l’accordo presentato all’ Assessore Impianti ed Attività sportive, Turismo del Comune di Genova, Alessandra Bianchi da Domenico Scida, Direttore Business Intercity e Mario Alovisi, Direttore Marketing Trenitalia insieme al Vicesindaco di Bardonecchia, Vittorio Montabone, al Presidente Consorzio Turismo Bardonecchia, Giorgio Montabone, al Direttore commerciale Impianti sciistici Colomion Spa, Enrico Rossi e Fabrizio Valentini Presidente Federalberghi Bardonecchia.

I collegamenti Intercity circolano nelle giornate di sabato e domenica partono da Genova, fermano ad Alessandria (ore 7.48), Asti (ore 8.07), a Torino Porta Nuova (ore 9,00) per arrivare a Oulx-Cesana-Claviere-Sestriere alle 10.13 e Bardonecchia alle 10.25; il ritorno parte da Bardonecchia alle 16.35, Oulx-Cesana-Claviere-Sestriere alle 16.48 con arrivo ad Asti alle 18,39 e ad Alessandria alle 19.00.

Entrambi i collegamenti fermano a Bussoleno, Torino Porta Nuova e Lingotto, Asti, Alessandria e Novi Ligure.

Gli orari e la vicinanza agli impianti sciistici, raggiungibili in pochi minuti con navette gratuite del trasporto pubblico locale, permettono di trascorre una giornata sulle piste o di prolungare la vacanza al weekend o, ancor meglio, organizzare una settimana bianca all’insegna del relax e del risparmio. Vantaggi particolari per le famiglie: con l’offerta Bimbi Gratis i minori di 15 anni viaggiano gratuitamente e agli adulti con lo sconto del 40%  rispetto al prezzo Base.

L’accordo tra Trenitalia e il Consorzio Turismo Bardonecchia che riunisce i soggetti imprenditoriali (società degli impianti di risalita, strutture ricettive, attività commerciali e scuole di sci) consente ai viaggiatori che sceglieranno l’Intercity per raggiungere Bardonecchia di accedere a importanti promozioni dedicate che renderanno completa, esclusiva ed economica la loro esperienza.

Presentando il biglietto del treno si potrà acquistare lo Ski Pass giornaliero a 37 euro anziché 44 oppure l’andata e ritorno in seggiovia a 9 euro con circa il 20% di sconto e noleggiare l’attrezzatura completa per lo sci (scarponi, sci e bastoncini) a 18 euro o per lo snowboard a 20 euro. Inoltre, col 17% di sconto, a soli 5 euro, si potrà accedere all’Alpine Coaster, la slitta biposto che garantisce una discesa emozionante nei boschi di Campo Smith con curve paraboliche, dossi e cambi di pendenza per più di 1000 metri di lunghezza.

Promozioni dedicate a chi pernotterà a Bardonecchia con uno sconto del 10 % sul pacchetto weekend nelle strutture aderenti e sulla ristorazione locale con la possibilità di fare l’esperienza di una cena in quota a 40 euro oppure godere del pasto dello sciatore ad un prezzo convenzionato.

Riforma elettorale, Accossato (LUV): Siamo contrari ad una proposta che aumenterebbe i costi della politica

“Riducendo la rappresentanza, incentiverebbe ulteriormente l’astensionismo”.

La maggioranza di centrodestra in Piemonte vuole approvare una nuova legge elettorale che aumenta le poltrone, aumenta i costi della politica ma diminuisce la rappresentanza e la democrazia. L’unica cosa su cui concordiamo pienamente è l’introduzione delle norme sulla parità di genere con la doppia preferenza.

Con una proposta di modifica dello Statuto regionale, il centrodestra vuole introdurre la figura del sottosegretario, figura che ad oggi non esiste in Regione Piemonte, arrivando a prevederne fino a 4.

Parallelamente, con una proposta di riforma della legge elettorale, primo firmatario il Consigliere Mosca della Lega, vogliono introdurre 8 consiglieri supplenti. Ad oggi 8 assessori su 11 sono obbligatoriamente interni al Consiglio, sono cioè contemporaneamente assessori e consiglieri, percependo un solo stipendio ovviamente, questo al fine di ridurre i costi della spesa pubblica. Con la nuova legge elettorale proposta dalla maggioranza di centrodestra, l’esercizio delle funzioni di assessore regionale diventa incompatibile con le funzioni di consigliere regionale, il consigliere che viene nominato assessore si deve dimettere ma non in modo definitivo, viene sostituito temporaneamente dal primo escluso della sua lista.

Sommando i 4 sottosegretari agli 8 consiglieri supplenti che voglio introdurre, si arriva a ben 12 posti in più per la maggioranza della prossima legislatura. Naturalmente il centrodestra fa questo mentre è sicuro di vincere le prossime elezioni che si terranno nel 2024.

Contemporaneamente vanno ad introdurre 2 soglie di sbarramento molto alte, al 4% per i partiti in coalizione e il 5% per i partiti che non si presentano in coalizione. Soglie molto alte, centinaia di migliaia di piemontesi vedrebbero il loro voto non rappresentato in Consiglio regionale. In un momento in cui l’astensione è già molto alta, si vanno ad introdurre meccanismi che minano la rappresentanza, diminuiscono la rappresentatività, erodono la democrazia.

Riassumendo, la proposta di legge elettorale, combinata alla revisione dello Statuto regionale, promossa dalla maggioranza di centrodestra in Piemonte è un brutto passo indietro per la democrazia. Noi ribadiamo il nostro no a queste proposte: aumentano le figure politiche, con costi aggiuntivi e maggiore squilibrio tra le forze in gioco tra maggioranza e minoranza, mettendo in discussione il rispetto del principio di rappresentanza delle minoranze. Qualunque esse siano, perché una legge elettorale si deve costruire a prescindere dall’essere maggioranza o minoranza del momento. L’unica proposta ragionevole, a poco più di un anno dal voto, è garantire la doppia preferenza di genere come richiesto dalla nostra proposta di legge.

Richard Strauss, la “Burleske” e la sua “Sinfonia delle Alpi”

Sono le protagoniste dei concerti dell’Orchestra Nazionale della RAI in programma giovedì 2 febbraio e venerdì 3 febbraio prossimi all’Auditorium RAI di Torino

 

È interamente dedicato alla musica di Richard Strauss il concerto che l’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI ha in programma giovedì 2 febbraio, alle 20.30, all’Auditorium RAI “ArturoToscanini” di Torino, con trasmissione in live streaming sul portale di RAI Cultura e in diretta su Radio 3. Replica della serata a Torino venerdì 3 febbraio alle ore 20:00.

Protagonista il pianista veneziano Alessandro Taverna che, per il suo ritorno con l’Orchestra RAI,  dopo aver proposto la prima esecuzione italiana del Concerto per pianoforte e orchestra di Thomas Ades nel gennaio 2022, ora interpreta la “Burleske” in re minore per pianoforte e orchestra composta da Richard Strauss all’età di soli 21 anni.

Strauss compose questo pezzo intitolandolo inizialmente “Scherzo” il 24 febbraio del 1886. Era allora secondo direttore, a rincalzo del grande Hans Von Bülow dell’Orchestra del Duca di Meningen, dove si esibiva anche come pianista in concerti per pianoforte e orchestra. Questa vicenda lo stimolò a comporre un pezzo per questo organico che lo stesso Bülow giudicò pianisticamente ineseguibile, tanto che Strauss lo accantonò. Più tardi, però, fu indotto da un altro virtuoso famosissimo, Eugene D’Alebert, a riprenderlo in considerazione, lasciandolo com’era, solo cambiando il titolo e aggiungendo una dedica all’amico.

Così il pezzo fu eseguito allo Stadttheater di Eisenach, con l’autore sul podio e la persona a cui era dedicata al pianoforte, il 21 giugno 1890. Burleske risulta di assunto brillante, sostenuto da un impegno compositivo di gran lena e concepito in forma di Allegro di sonata, con l’esposizione di due gruppi tematici (re minore e fa maggiore), sviluppo-ripresa (re minore e re maggiore), cadenza del solista, coda. Il tutto risulta disteso in dimensioni assai ampie, con le ambiguità formali che, già a partire dalla sonata di Liszt, avevano iniziato a farsi strada. La scommessa da parte di Strauss consisteva nell’affrontare i temi strettamente imparentati tra loro, facendo procedere il discorso in ritmo ternario. Risulta ben raffinato lo stacco con cui il solista attacca il secondo tema senza sostegno orchestrale, facendo apparire il fantasma di un valzer, senza mutare né il ritmo né il tempo.

Un’altra uscita si incontra più tardi, una “cantabile”, che suonerà nel contesto nuova, mentre altro non è che il primo tema in valori raddoppiati. La trovata più originale del pezzo consiste nell’impiego dei timpani, che espongono il leitmotiv da cui deriveranno gli altri temi, sussurrando nel silenzio dell’orchestra. Il pezzo approderà al suo sorriso finale sul “re” del timpano.

Alessandro Taverna ha conquistato Lorin Maazel durante unrecital a New York ed è stato l’ultimo solista a esibirsi col grande direttore d’orchestra pochi mesi prima della sua scomparsa, affermandosi a livello internazionale dopo aver vinto il concorso di Leeds nel 2009. Da allora ha collaborato con orchestre quali la Filarmonica della Scala, i Muncher Philarmoniker e la Royal Philharmonic Orchestra. Nel 2012 è stato insignito dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano del Premio “Sinopoli”.

Sul podio è impegnato il direttore onorario dell’Orchestra Nazionale della RAI, Fabio Luisi, che ricopre prestigiosi incarichi presso l’Orchestra della Radio Danese, la Dallas SymphonyOrchestra e la NHK Symphony Orchestra di Tokyo.

La seconda parte del programma vedrà protagonista un altro capolavoro di Strauss, “La Sinfonia delle Alpi”, composta nel 1915, dodici anni dopo la “Symphonia domestica”. La partitura chiude la grande serie dei lavori di ispirazione extramusicale di Strauss.

Richard Strauss tenne in serbo a lungo il nucleo d’ispirazione di questa sinfonia già a partire dalla prima giovinezza, nucleo  he coincide  on una ferma convinzione della sua vita e della sua arte, che si esprimono nel concetto ultraromantico del primato dell’eroe e dell’artista nella civiltà umana. Dopo il successo  mondiale di “Salomé” del 1905, di Elektra del 1909 e del RoseinKavalier del 1911, Strauss sembrava deciso a lasciare il sinfonismo puro per il teatro d’opera.

La vita interiore di Strauss, un uomo in apparenza sicuro, fermo, cordiale e loquace, come testimoniano le sue centinaia di lettere, è rimasta tuttavia un segreto inespugnabile. La sua “Sinfonia delle Alpi” rappresenta un ripensamento contraddittorio, un segno, forse, di crisi personale o l’espressione di un timore sui tempi e sulle sorti della cultura; il pessimismo di Strauss, antidemocratico, era ben fermo. La sua fu una definitiva e estrema dichiarazione di fede romantica e tedesca, e di panteismo anticristiano. Può anche essere vero che, per raccontarci una sua gita in montagna, Strauss abbia messo all’opera un’orchestra gigantesca, maggiore di quella dell’Elektra. Sicuramente Strauss amava scrivere autobiografie musicali e la “Symphonia domestica” ne era stata una dimostrazione. In questa “Sinfonia delle Aalpi”, al di là del compiacimento del magistero tecnico, non vi sono molte tracce di divertimento o di ironia. Occasione esterna del lavoro fu l’amore che Strauss nutriva per la montagna e, in particolare, per le Alpi bavaresi.

Come ne “L’oro del Reno”, la sinfonia prende avvio con un’oscurità primigenia ma, diversamente da quest’opera, non si approda nella luce, ma il punto finale risulta il buio. L’idea di eroismo esistenziale e estetico che aveva Strauss proviene dall’eredità del Romanticismo tedesco di Schopenhauer e di Nietzsche, sorretta dal significato che egli attribuiva all’arte di Beethoven e di Wagner. Al primo progetto della Sinfonia, Strauss diede per titolo “L’Anticristo”, a significare una rappresentazione dionisiaca della natura, che sarebbe concessa solo all’uomo superiore, al filosofo e all’eroe artista.

Nella “Sinfonia delle Alpi” la musica di spettacolare magnificenza sembra contare meno di quello che si dovrebbe vedere, vale a dire un’immagine oscura del mondo nato dalla piena vitalità. L’ascesa e la successiva discesa campestre vogliono essere un viaggio iniziatico in questa forza del mondo, nella notte della notte, attraverso 22 “stazioni”, che si possono anche considerare figure o esperienze, che presentano tre momenti culminanti o punti provvisori d’arrivo, il primo del quale è “il sorgere del sole”, il secondo “sulla cima”, il terzo quello “del temporale e della bufera”.

La tecnica musicale e drammatica è quella della “stegerung”, la crescita di tensione verso un vertice, che Strauss adopera con virtuosismo. La fecondità immaginativa e tecnica dei mezzi musicali consente a Strauss di descrivere paesaggi e emozioni, i boschi e i ruscelli, le cascate d’acqua, il vento, le bufere, gli entusiasmi e le paure, mettendo in musica, con scrupolosa evidenza, il fatto che i suoni possano essere testi esplicativi di se stessi. In questa forma di accentuato realismo rimangono intatte la volontà e la capacità  costruttiva di Strauss, tipiche del grande musicista, in grado di calibrare molto bene i rapporti di durata e di impianto tonale delle diverse sezioni.

Con la “Sinfonia delle Alpi” Strauss ha voluto dare un’autocelebrazione e un compendio del suo genio, della sua fedenaturale pagana e della sua dottrina.

MARA MARTELLOTTA

 

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Agricoltura 100, terzo rapporto di Reale Mutua e Confagricoltura

SOSTENIBILITÀ E INNOVAZIONE SPINGONO LA CRESCITA 

LE IMPRESE PIÙ SOSTENIBILI SONO LE PIÙ COMPETITIVE

Le imprese agricole sostenibili crescono più rapidamente in termini di fatturato e competitività. Lo dimostrano i dati del terzo Rapporto “AGRIcoltura100”, il più approfondito studio sulla sostenibilità del settore agricolo, voluto da Reale Mutua e Confagricoltura, presentato il 31 gennaio a Roma, a Palazzo della Valle.

La storica partnership tra Reale Mutua e Confagricoltura si concretizza nel sostegno a iniziative virtuose come “AGRIcoltura 100” che permettono di dare un contributo concreto allo sviluppo del settore primario, diffondendo consapevolezza e best practices in merito all’impatto generato da sostenibilità e innovazione sull’ambiente e sulla società.  L’indagine è stata realizzata da Innovation Team, società del Gruppo Cerved, e ha coinvolto 2.806 imprese agricole di tutta Italia, 30% in più rispetto alla seconda edizione.

Tra le aziende premiate dal Presidente Nazionale di Confagricoltura Massimiliano Giansanti, con la partecipazione del nostro past presidente Vittorio Amedeo Viora, attuale Presidente di Piemonte Agricolo s.p.a. nonché Consigliere Reale Mutua e Vicepresidente dell’Accademia di Agricoltura di Torino, abbiamo:

 

  • Impresa Sociale Agricola Grow Up per l’imprenditoria femminile – Pinerolo

Grow Up è un’impresa agricola che adotta la tecnica dell’acquaponica, un modello di economia circolare che riduce drasticamente l’impronta ambientale. Grow Up ha impostato il proprio business model, partendo dalla produzione orticola e ittica, tramite la vendita diretta dei prodotti in azienda, attraverso una rete locale di esercizi di prossimità, gruppi d’acquisto con piattaforma online, grazie anche al network Arci e al Progetto Nutrire le Comunità. L’impresa sociale agricola Grow Up realizza inoltre servizi educativi didattici in convenzione con scuole, organizzazioni sociali e famiglie e offre servizi agrituristici, tra cui agricampeggio e servizi nel campo imprenditori: Costanza, Valentina e

Nicholas. L’attività si realizza in due storiche cascine di origine dell’agricoltura sociale in convenzione con enti del terzo settore e pubblica amministrazione. I soci di Grow Up sono tre giovani seicentesca immerse nella cintura verde urbana di Torino, in zona Mirafiori, e a Pinerolo.

Altre due imprese nostre associate si sono distinte per il loro livello di sostenibilità, entrando così nella top 100 della classifica di “AGRIcoltura100”:

 

  • Cantina della Serra – Piverone

Situata sul versante sud della collina morenica della Serra e fondata nel 1953 da un centinaio di Soci di Piverone e paesi limitrofi eccelle nella produzione di vini da uve Erbaluce, Barbera e Nebbiolo.

·        Società Agricola Italian Cricket Farm srl – Scalenghe

Si tratta della più grande farm di insetti in Italia, in cui vengono allevati grilli (Acheta domesticus), tarme della farina (Tenebrio molitor) e caimani (Zophobas morio).

 

“Tre aziende del territorio torinese che si distinguono per risultati virtuosi in fatto di sostenibilità e con ottimi risultati anche riguardo a innovazione e competitività è motivo di grande soddisfazione” sottolinea Tommaso Visca, presidente di Confagricoltura Torino.