ilTorinese

Carabinieri ritrovano la macchinina rubata ad un bimbo Il ladruncolo era un altro ragazzino

La macchinina elettrica di un bimbo era stata rubata. Così una famiglia di Trino (Vercelli) ha lanciato un appello su Facebook. I carabinieri della stazione locale, insieme alla polizia municipale, sono intervenuti per ritrovare il giocattolo   e restituirlo al piccolo proprietario. La “vettura” era stata rubata dal cortile condominiale dove la lasciava di solito . La pubblicazione sui social da parte dei genitori ha permesso  agli agenti di accertare che la macchinina si trovava nel cortile di un altro condominio. Il comandante della stazione dei carabinieri di Trino ha recuperato il giocattolo e ha anche scoperto  l’autore del furto, non perseguibile perché si tratta di minore di 14 anni.

Hockey: Mondiali U18 femminili, pinerolesi in luce nella doppia vittoria azzurra

Hanno preso il via alla Ritten Arena di Renon, in Alto Adige, i Mondiali femminili 1^ Divisione Gruppo A di hockey su ghiaccio. Tra le Azzurre di coach Massimo Fedrizzi sono ben tre le ragazze dello Sporting Club Pinerolo, ovvero il portiere Margherita Ostoni e gli attaccanti Eleonora Trombetta e Federica Boaglio.

Due vittorie nelle prime due apparizioni che lanciano le Azzurrine a quota 5 in classifica, appena una lunghezza sotto la Germania capolista a punteggio pieno: all’overtime quella 1-0 contro l’Austria, nella quale Ostoni è stata anche premiata come miglior giocatrice del match, più netta quella contro la Norvegia, battuta con un secco 4-1. Giovedì sfida alla Francia (ore 16.30), venerdì alle tedesche (ore 13) e domenica chiusura al cospetto dell’Ungheria (ore 16.30), tutte gare trasmesse in diretta streaming sul canale Youtube della FISG. Con l’obiettivo di centrare una storica promozione nella massima serie mondiale.

Pnrr, infrastrutture, Metro 2 e Olimpiadi: Lo Russo e Cirio in missione a Roma

Per la Metro 2 chiesta la possibilità di un commissario straordinario come già autorizzato per il Parco della Salute

Missione congiunta ieri a Roma del presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e del sindaco di Torino Stefano Lo Russo per fare il punto su alcuni dei dossier prioritari per il territorio.

Con il ministro per gli Affari regionali Raffaele Fitto è stato affrontato lo stato di attuazione del Pnrr, che porterà in Piemonte almeno 6 miliardi di euro, 4,6 dei quali destinati a Regione, Comune di Torino ed altri Enti locali (il resto arriverà attraverso i bandi a cui si sono candidati in modo diretto gli atenei, le aziende e i soggetti privati). È stata concordata per metà marzo una visita a Torino del Ministro, che ha anche espresso il proprio apprezzamento per la scelta di Regione e Comune di istituire una cabina di regia, una esperienza unica in Italia che verrà portata a esempio nazionale come modello virtuoso di coordinamento.

Incontro anche con il ministro per le Riforme istituzionali e la Semplificazione normativa Maria Elisabetta Alberti Casellati per un confronto in particolare sul nuovo Codice degli appalti, che sarà approvato entro fine marzo e sul quale Presidente e Sindaco hanno ribadito la necessità di procedure veloci e il più possibile semplificate per alleggerire il carico burocratico di aziende e istituzioni, ancor più in questa fase di attuazione delle progettualità del Pnrr.

Terzo importante incontro della giornata romana quello con il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini. Sul tavolo in particolare la richiesta da parte di Comune e Regione di prevedere per la realizzazione della Metro 2 una figura commissariale con poteri straordinari, in maniera analoga a quanto già autorizzato dal Governo per il Parco della Salute. 

«Questo ci permetterebbe di avere garanzie su procedure e tempi della gara e del cantiere per un’altra delle opere strategiche e urgenti che il nostro territorio aspetta da anni – spiegano il presidente Cirio e il sindaco Lo Russo -. Il ministro Salvini si è mostrato disponibile a farsi portavoce della nostra richiesta. Abbiamo anche affrontato il tema dell’avanzamento dei lavori per la Tav, che vede nel 2023 un anno decisivo con l’affidamento dei lavori per la tratta italiana del tunnel di base, un cantiere che il Ministro tornerà presto a visitare di persona».

È stato fatto il punto anche sull’Asti-Cuneo: dopo lo sblocco proprio nei giorni scorsi del via libera all’ultimo lotto 2.6/A da parte del Ministero dell’Ambiente, è stata garantita da parte del Ministero delle Infrastrutture la massima attenzione affinché si proceda rapidamente con l’ultima definitiva autorizzazione in capo al Ministero dei Beni Culturali.

L’incontro con il ministro Salvini è stato, infine, l’occasione per ribadire la disponibilità di Torino e del Piemonte a mettere a disposizione delle Olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026 il proprio patrimonio di impianti olimpici.

“Ditegli sempre di sì”, l’opera di Eduardo De Filippo al Teatro Superga

Venerdì 13 gennaio, ore 21

Ditegli sempre di sì 

L’opera tra le meno note di Eduardo De Filippo con la regia di uno dei più autorevoli registi italiani Roberto Andò

TSN – Teatro Superga Nichelino (TO)

Sul labile confine tra salute e malattia mentale si muove Ditegli sempre di sì, l’opera tra le meno note di Eduardo De Filippo con la regia di uno dei più autorevoli registi italiani Roberto Andò, alla sua prima esperienza eduardiana. L’opera, il cui protagonista è un pazzo metodico con la mania della perfezione, si basa sul perfetto meccanismo del testo in equilibrio tra comico e tragico.

In Ditegli sempre di sì, uno dei primi testi scritti da Eduardo De Filippo, la pazzia di Michele Murri è vera: è stato per un anno in manicomio e solo la fiducia di uno psichiatra ottimista gli ha permesso di ritornare alla vita normale. Michele è un pazzo tranquillo, socievole, cortese, all’apparenza l’uomo più normale del mondo, ma in verità la sua follia è più sottile perché consiste essenzialmente nel confondere i suoi desideri con la realtà che lo circonda; eccede in ragionevolezza, prende tutto alla lettera, ignora l’uso della metafora, puntualizza e spinge ogni cosa all’estremo. Tornato a casa si trova a fare i conti con un mondo assai diverso dagli schemi secondo i quali è stato rieducato in manicomio; tra equivoci e fraintendimenti alla fine ci si chiede: chi è il vero pazzo? E qual è la realtà vera?

Ditegli sempre di sì è una produzione Elledieffe – La Compagnia di Teatro di Luca de Filippo, oggi diretta da Carolina Rosi, che continua, nel rigoroso segno di Luca, a rappresentare e proteggere l’immenso patrimonio culturale di una delle più antiche famiglie della tradizione teatrale.

Le foto a questo link:

https://drive.google.com/drive/folders/1jznNkaVI_Olag4xGYMyMyBMi9izpG3Ah?usp=share_link

Venerdì 13 gennaio, ore 21

Ditegli sempre di sì

Di Eduardo De Filippo

Con Carolina Rosi, Tony Laudadio, Andrea Cioffi, Antonio D’Avino, Federica Altamura, Vincenzo Castellone, Nicola Di Pinto, Paola Fulciniti, Viola Forestiero, Vincenzo D’Amato, Gianni Cannavacciuolo, Boris De Paola

Regia Roberto Andò

Scene e luci Gianni Carluccio

Costumi Francesca Livia Sartori

Produzione Elledieffe – La Compagnia di Teatro di Luca de Filippo, Fondazione Teatro della Toscana

Biglietti: platea 25 euro, galleria 20 euro

Info

Teatro Superga, via Superga 44, Nichelino (TO)

www.teatrosuperga.it biglietteria@teatrosuperga.it

IG + FB: teatrosuperga

Telegram: https://t.me/tsnteatrosuperga

“Piano Solo” è la nuova rassegna musicale di OFF TOPIC

Da sabato 14 gennaio alle ore 12:00 un matinée al mese fatto di tasti bianchi e neri 

Via Giorgio Pallavicino, 35 – Torino

 

presenta

PIANO SOLO

 

 “Piano Solo” è la nuova rassegna musicale di OFF TOPIC nata in collaborazione con la consulta studenti del Conservatorio “G.Verdi” di Torino. 

 

Nato alla corte di Cosimo III De’ Medici nel 1698 come clavicembalo che poteva suonare piano ma anche forte, criticato da Bach e amato visceralmente da Mozart per le infinite possibilità espressive, protagonista dell’epoca romantica, il pianoforte è senza ombra di dubbio quello strumento che – come scriveva in Novecento Alessandro Baricco – rende infinito l’essere umano.

 

“Ora tu pensa: un pianoforte. I tasti iniziano. I tasti finiscono. Tu sai che sono 88, su questo nessuno può fregarti. Non sono infinti loro. Tu sei infinito, e dentro quei tasti, infinita è la musica che puoi suonare. Loro sono 88, tu sei infinito.” 

Raccontato nel cinema e nella grande letteratura, il pianoforte è in fondo quello strumento che tuttə vorremmo saper suonare e che è in grado di rapire – sul palco della Scala quanto al gate di un aereoporto –  chiunque ne incontri il suono.

Per il suo irresistibile fascino, OFF TOPIC ha voluto sul palco del bistrò proprio un pianoforte e attorno al signor strumento costruisce la sua rassegna “Piano Solo” .

 

È così che sabato 14 gennaio alle ore 12.00 prende il via il primo di cinque appuntamenti musicali che porteranno sul palchetto del Bistrò di OFF TOPIC il jazz di Chet Baker ma anche  i capolavori di Debussy e di Ravel, passando per Art Blakey e Liszt. Un appuntamento al mese, un matinée che porta nel contemporaneo anche il mondo classico per far scoprire al pubblico le tante vite che la musica può avere tramite un solo e unico strumento: il pianoforte.

 

Come Consulta degli Studenti siamo stati fin da subito felici che Off Topic abbia voluto instaurare questa collaborazione. Siamo convinti che l’interazione tra il nostro Conservatorio e le realtà del territorio come Off Topic che si interfacciano in particolare con un pubblico giovane, sia innanzitutto l’occasione per avere una prima importante palestra e vetrina per tutti gli studenti che si apprestano a diventare i professionisti nel settore musicale, nonché un investimento fondamentale per non perdere la possibilità di raggiungere, incuriosire, e così formare, una platea di persone capace di apprezzare i repertori e i generi più vari e che potrà così trasformarsi nel pubblico del futuro.

 

La vita non è un problema da risolvere, ma una realtà da sperimentare”. Questa celebre frase di Soren Kierkegaard – aggiunge il Direttore del Conservatorio “G.Verdi” di Torino Francesco Pennarola –  riassume un po’ lo spirito con cui il Conservatorio di Torino entra nella programmazione di Off Topic: un luogo nato per sperimentare, per cercare di innovare le modalità di offerta culturale. Questo deve fare una Istituzione di alta formazione musicale: cercare strade per innovare i format culturali e i loro contenuti: e se a farlo sono direttamente gli studenti allora il risultato non può che essere una scommessa vinta!”

 

Le persone più attente si saranno accorte che da qualche settimana sul palco del Bistró, è apparso un pianoforte verticale. – dichiara il direttivo di OFF TOPIC – Un po’ come dentro le stazioni ferroviarie, nelle Piazze durante la Festa della Musica o dentro ai Saloon nel Far West il Bistró ancora una volta è luogo di libera espressione. Chiunque potrà salire sul palco e allietarci con un brano. A inaugurare ufficialmente il pianoforte di Off Topic non potevano che essere gli studenti e le studentesse del Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino con Piano Solo, un progetto di rete con l’accademia della musica torinese che risponde alla mission di contaminazione e sperimentazione artistica di Off Topic.

 

Per il primo appuntamento in programma sabato 14 gennaio è protagonista la giovane pianista Chiara Nicora in un concerto-lezione dedicato ai pianisti dei Jazz Messengers, storica formazione be-bop. Il repertorio è composto da composizioni originali di Horace Silver, Bobby Timmons e Cedar Walton, pianisti che hanno fatto scuola nello swing, nel be-bop e nel soul jazz.

 

CHIARA NICORA

Chiara Nicora studia pianoforte jazz al Conservatorio G. Verdi di Torino dal 2019.

Ha partecipato ai seminari di AlbisJazz e Nuoro Jazz studiando con Dado Moroni, Danny Grissett, Peter Bernstein e molti altri, vincendo una borsa di studio per merito nel 2022 per partecipare a Jazz in Marciac (Francia).

Si esibisce regolarmente nei jazz club torinesi e in festival locali come Torino Jazz Festival, Avigliana Jazz Festival, Jazz Around You, etc. con diverse formazioni.

 

Prenotazione per il brunch consigliata scrivendo al #Bistrò di OFF TOPIC su WhatsApp al 388.446.3855

 

PROSSIMI APPUNTAMENTI IN PROGRAMMA

 

Sabato 11 Febbraio alle 12.00 

Giorgia Marletta presenta Sfumature Sonore.

Embraceable you e The man I love da Seven Virtuoso Etudes – Gershwin/Wild; Sonetto 123 del Petrarca da “Années de Pèlerinage” – Liszt; “Barlumi” – Malipiero;”Images oubliées” – Debussy; “Jeux d’eau” – Ravel;

 

Sabato 18 Marzo alle 12.00 

Nicolò di Pasqua sul palco di OFF TOPIC in un grande omaggio a Chet Baker.

 

Sabato 22 Aprile alle 12.00 

Elena Tiritto è protagonista con i brani tratti da Einaudi, Yruma e Tiersen.

 

Sabato 20 Maggio alle 12.00 

Emiliano Blangero presenta alcuni brani del suo ultimo album “Moments”

 

OFF TOPIC – Hub culturale, Via Giorgio Pallavicino 35

Ideare, valorizzare, educare, diffondere e connettere: questi i principi su cui si fonda OFF TOPIC, l’hub culturale della città di Torino, progetto del Torino Youth Centre, riconosciuto dal Comune di Torino come Centro di Protagonismo Giovanile il cui direttivo è formato da Goodness Ac, Klug APS, Cerchio di Gesso.

Il Torino Youth Centre è l’associazione di secondo livello che attraverso una progettualità di rete, coordina il funzionamento, le attività e gli spazi di Via Pallavicino 35, rendendo OFF TOPIC hub culturale e sede di attività formative (corsi, workshop, conferenze) e co-working, residenze artistiche, musica live, teatro, proiezioni, reading e eventi off di rassegne cittadine, attività sociali e di promozione del territorio.

 

 

OFF TOPIC

via Giorgio Pallavicino, 35 – 10153 Torino

 

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Grimaldi (Verdi Sinistra): “Il Governo aumenta la benzina e dice che lo ha fatto per i poveri”

“Il Governo ha il coraggio di dire che la finanziaria è stata orientata verso i più poveri e che questa è la ragione dell’aumento del costo del carburante e della mancata riduzione delle accise, promessa dalla destra in campagna elettorale. Hanno la faccia come il pieno” – ha attaccato  il Vice-capogruppo di Alleanza Verdi Sinistra, Marco Grimaldi, ospite alla trasmissione Omnibus di La7.

 

“Hanno tagliato 950 milioni di euro per il reddito di cittadinanza, sottratto risorse  all’indicizzazione delle pensioni, senza nessun intervento per alzare i salari e contrastare il lavoro povero” – ha proseguito Grimaldi. – “C’era un’alternativa: prendere le risorse dagli extraprofitti delle grandi compagnie energetiche, 50 miliardi di euro che rappresentano una vera e propria rapina il cui costo sociale è stato pagato da imprese e famiglie. Noi vogliamo contrastare l’inflazione, introdurre un salario minimo a 11 euro. Loro hanno scelto come al solito di difendere i furbi, di fare 13 condoni, di dare una mano a Lotito e soci”.

Avetta (Pd): “La Giunta Cirio non ama i treni e chi li usa”

Il Vice Presidente della Commissione trasporti Alberto Avetta (Pd): “Molte le carenze illustrate dal COMIS durante l’audizione in Commissione: la Regione Piemonte dovrebbe ascoltare le richieste delle associazioni di utenti e pendolari.”

«Una cosa è chiara: la Giunta Cirio non ama i treni né chi li usa». Con queste parole Alberto AVETTA, Consigliere regionale Pd e Vicepresidente II Commissione Trasporti, commenta l’audizione dei rappresentanti del COMIS-Coordinamento per la Mobilità Integrata e Sostenibile, che raccoglie diverse associazioni di pendolari ed utenti dell’area metropolitana torinese e delle province di Alessandria, Asti, Biella e Cuneo.

«Sono davvero tante le carenze del servizio ferroviario regionale registrate ed evidenziate dal COMIS. A cominciare dal fatto che dopo la riduzione del servizio ferroviario a causa dell’emergenza Covid-19, a differenza delle altre Regioni, in Piemonte non è stata più ripristinata la situazione precedente. Inoltre, in molte aree del Piemonte il nuovo contratto di servizio si sta rivelando peggiorativo sotto molti aspetti: servizi ridotti in particolare nei festivi e pre-festivi e carenza di passaggi nelle ore mattutine e serali, che penalizzano i pendolari per studio e lavoro. E ricordo che le associazioni dei consumatori hanno depositato un ricorso al TAR rilevando tutte le incongruenze del nuovo contratto di servizio ferroviario con le prescrizioni dell’Autorità di Regolazione dei Trasporti che la Regione Piemonte ha inspiegabilmente preferito ignorare».

«A ciò si aggiungono i problemi annosi-aggiunge il consigliere regionale Alberto AVETTA– ad esempio la tratta Ivrea-Chivasso-Torino, che continua a distinguersi per affollamento dei mezzi (molto spesso gli utenti non vengono fatti salire sui treni per mancanza di spazio), e non si riesce a capire perché la Regione Piemonte non pensi di inserirla nel servizio ferroviario metropolitano SFM8. Inoltre, più volte abbiamo denunciato i ritardi sull’elettrificazione Rivarolo-Pont e quelli che coinvolgono il passante ferroviario della Torino-Caselle-Ceres. Così come resta senza risposta la richiesta di riattivazione della Pinerolo-Torre Pellice. Numerose sono le carenze e le criticità che si riscontrano nelle diverse aree, con servizi ridotti o inesistenti nei festivi e prefestivi (nell’astigiano come nell’acquese, nel casalese come nell’ovadese e così i collegamenti per Limone) e numerose linee sospese. E oltre ai disagi oramai permanenti per i pendolari, risulta evidente che chi vuole recarsi da turista in molte zone del nostro Piemonte deve ricorrere per forza al mezzo privato». «Il COMIS non si è limitato a una fotografia delle criticità-conclude il consigliere regionale Alberto AVETTA-ma ha avanzato proposte ragionevoli e condivisibili che la Giunta Cirio farebbe bene a considerare. Purtroppo anche oggi abbiamo avuto conferma del fatto che la Giunta Cirio non ama i treni e chi li usa (o li vorrebbe usare). Né ama i rappresentanti degli utenti, visto che, ad oggi, il COMIS non è mai stato ricevuto in assessorato, nonostante le richieste formali in tal senso».

Dalle collezioni private il Rinascimento piemontese di grandi capolavori

Alla Fondazione Accorsi-Ometto, sino al 29 gennaio

Riecheggia il romanzo di Maria Bellonci, che fu Premio Strega nel 1986, “Rinascimento privato”, il titolo della mostra (visitabile sino al 29 gennaio prossimo) che la Fondazione Accorsi-Ometto presenta al visitatore negli spazi di via Po. Una mostra, te ne rendi conti appena entrati nelle sale, preziosa, intimamente ricca, elegantemente raccolta, i suoi pezzi fino a ieri nascosti in ville e palazzi di facoltosi industriali o in castelli di famiglie nobiliari che del Piemonte hanno fatto la storia. Tutti tacciono i grandi cognomi ma gli Agnelli e i Bruni Tedeschi, con le loro ricche collezioni circolano come in un sussurro, soltanto dichiarano la loro presenza i Ferrero della Marmora di Biella e i Pozzallo di Oulx nel rivelare al pubblico nomi preziosi del Rinascimento piemontese, con autori contesi da questo o quel museo, con i santi che ti guardano e le Madonne che ti incantano.

Una mostra che, con la collaborazione di Serena D’Italia e Vittorio Natale, il direttore della Fondazione Luca Mana deve aver sognato a lungo, facendo immaginare a noi “esterni” che il suo gravoso quanto entusiasmante compito sia stato quello non tanto di scovare le trentaquattro opere alla fine esposte ma soprattutto quella tessitura finissima di rapporti e convincimenti nei confronti dei proprietari che, è facile immaginare, non abbiano voluto in semplicità affidare, anche se per poco più di cento giorni, le loro personalissime reliquie artistiche da sempre, forse, prestate soltanto per studi allo sguardo degli addetti ai lavori. Reliquie che, abbandonando le sale dell’Accorsi, ritroveranno spazio nelle loro antiche ed eterne sedi, per non uscirne forse mai più.

“Rinascimento privato. Da Spanzotti a Defendente Ferrari nelle Collezioni piemontesi” vuole raccontare l’evoluzione della pittura del nostro territorio tra la metà del Quattrocento e la metà del Cinquecento, non soltanto la produzione artistica quanto anche i rapporti tra le botteghe e la fortuna collezionistica, come il suo prendere sempre maggior sviluppo: “la pittura rinascimentale piemontese si sviluppa intorno ai decenni centrali del XV secolo, grazie al contributo fondamentale non solo di opere provenienti dall’estero, come i trittici fiamminghi commissionati dai ricchi banchieri chieresi, ma anche grazie alla presenza di capiscuola come Antoine de Lonhy e Giovanni Canavesio che sanno imporre uno stile diverso dal vecchio linguaggio figurativo tardogotico”. Una strada che proseguirà nei decenni successivi con i nomi di Macrino d’Alba e Martino Spanzotti, capaci d’immettere nel territorio le influenze romane e lombarde che saranno l’importante bagaglio per la generazione successiva, quella di Defendente Ferrari e di Gandolfino da Loreto.

La mostra è suddivisa in sei sezioni. Affidata ai “Precursori” la prima, in cui si allineano i nomi e le opere di Giovanni Canavesio (di Pinerolo, prima del 1450-1500; suo un probabile “Sant’Agostino” di fine secolo), di Tommaso Biazaci (di Busca, documentato tra il 1465 e il 1488; importante per il suo trasferimento in Liguria dove, con i favori dei ricchi banchieri liguri, divenne il tramite tra le novità fiamminghe e la pittura piemontese), di Andrea De Aste. Il Salone Cinese è dedicato ai “Committenti”, dove fa bella mostra la “Madonna in trono tra San Nicola da Tolentino e santo vescovo” di Tommaso Cagnola, e ai “Grandi polittici tra scomposizione e ricostruzione”, in cui parti smembrate (come due ante) riconducono ad un polittico eseguito dallo Spanzotti e dall’allievo Ferrari tra il 1496 e il 1500.

Tra i pezzi più belli della mostra, al capitolo “Arredare decorando”, due fronti di cassoni nuziali: il primo a rappresentare tre armigeri, a combattere dinanzi a una fitta boscaglia, provenienti dalla collezione Vittorio Tornielli, l’architetto ingegnere costruttore del castello di Cereseto, per passare poi nelle collezioni Gualino. Il secondo, che illustra una bellissima “Annunciazione”, forse opera di un artista del Piemonte occidentale, venne acquistato da Pietro Accorsi ed esposto da Vittorio Viale alla mostra sul Gotico e Rinascimento del 1938. Al culto e alla devozione è affidata “Immaginare la santità”, con opere di Antoine de Lonhy (documentato in Borgogna dal 1446, passa nel sud della Francia e in Spagna per approdare in area piemontese negli anni Sessanta del Quattrocento, a portare un nuovo e più moderno linguaggio artistico), Gandolfino da Roreto (è documentato tra il 1493 e il 1518) e Gerolamo Giovenone. Di Oddone Pascale, originario di Trinità e attivo nel Saluzzese come a Finalborgo, è da sottolineare un “San Giorgio e il Drago”, certo di non precise proporzioni ma interessante nella descrizione del paesaggio, drago compreso.

 

Ultima sezione “Defendente Ferrari e la pittura rinascimentale in Piemonte tra tradizione e innovazione”, dove sono presenti anche opere di Spanzotti, Gerolamo Giovenone e Bernardino Lanino: considerando Defendente come l’ultimo maggior rappresentante del nostro Rinascimento (in mostra la bellezza di una prospettica “Natività”, con l’impagabile posizione del Bambinello, e soprattutto il “Bacio di Giuda”, un Orto del Getsemani tra alabarde, lanterne, costumi dell’epoca e violenza, rappresentato in tutta la sua tragicità, con il Cristo ripreso di spalle), maestro di polittici e di pale d’altare, prezioso ascoltatore della tradizione nordica, artista di successo presso una larga committenza ecclesiastica nel Piemonte occidentale.

Elio Rabbione

Nelle immagini: Giovanni Martino Spanzotti e collaboratore (Defendente Ferrari?), “Un santo tebeo e San Lorenzo”, 1496-1500 ca, pittura e oro su tavola, cm 110 x 70, Fondazione Accorsi-Ometto; Gandolfino da Roreto, “Sposalizio della Vergine”,1510-1515 ca, pittura su tavola, cm 29,7 x 32, coll. privata; Oddone Pascale, “”San Giorgio e il drago”, 1520-1530, pittura su tavola, cm 130 x 72, coll. privata; Defendente Ferrari, “Bacio di Giuda”, 1520 ca, pittura su tavola, cm 138 x 92, coll. privata.

Merlo: Sì ai grandi eventi, no ad altre cattedrali nel deserto

“Siamo convinti e sicuri che il Sindaco di Torino Stefano Lorusso e il Presidente della Regione Alberto Cirio porranno al Governo in modo corretto e trasparente la ‘questione olimpica’ in programma nel 2026 a Milano/Cortina. E cioè, o si sfruttano gli impianti esistenti – seppur adeguandoli – oppure si proceda allo smantellamento dei suddetti impianti per risolvere definitivamente il travagliato post olimpico di Torino 2006.
Al contempo, però, va sottolineato con forza e convinzione un caposaldo politico e programmatico. E cioè, gli eventi internazionali – quelli di natura sportiva innanzitutto – sono importanti e decisivi per lo sviluppo dei territori. Dei nostri territori, nello specifico. Purchè non inneschino meccanismi che poi si trasformano, con lo scorrere del tempo, in veri e propri boomerang. È inutile fare degli esempi concreti talmente sono noti a tutti.
Ecco perchè abbiamo fiducia nei nostri vertici istituzionali. Per la semplice motivazione che la strada non può che essere quella indicata. Ovvero, i grandi eventi nazionali ed internazionali non possono più essere disgiunti da una vera e percorribile sostenibilità finanziaria dopo queste grandi manifestazioni. Pena la grande dispersione di risorse pubbliche da un lato e le pesanti ricadute negative per i territori che ospitano gli eventi dall’altro”.

Giorgio Merlo, Sindaco Pragelato, Consigliere Nazionale Anci.

Procede il cantiere della nuova Rsa di La Loggia

ULTIMI SEI MESI DI LAVORI PER LA COSTRUZIONE

Nel corso del primo semestre del 2023 termineranno i lavori per la costruzione della Rsa nel comune di La Loggia (To). La struttura verrà gestita dall’azienda 3AMilano, facente parte del Gruppo di società che fa capo a Massimo Blasoni.

Il termine dei lavori nel cantiere tra via Umberto Saba e via Eugenio Montale è previsto per giugno 2023. L’avvio ufficiale della struttura, con l’ingresso dunque dei primi ospiti, è invece stimato per agosto/settembre 2023.

L’edificio, progettato dall’architetto Federico Toso di Udine, è un edificio di quattro piani e a forma di H, orientato sull’asse est/ovest per il miglior soleggiamento possibile e distribuito in 6 nuclei di cui 2 per piano e distinti per un totale di 120 posti letto.

La società e il Comune di La Loggia hanno stabilito invece che la presentazione ufficiale della struttura sarà prevista per marzo/aprile 2023. In questa occasione verranno divulgati tutti i riferimenti, e-mail e numero di telefono, attraverso cui far recapitare la propria candidatura. A parità di titolo verrà data priorità ai residenti del Comune di La Loggia.

Attualmente la costruzione della struttura è terminata, e si stanno ultimando le finiture interne: pavimenti, controsoffitti e serramenti. In seguito, si procederà anche con la costruzione delle aree verdi esterne, con percorsi e attrezzature sportive, e alla realizzazione di tutte le opere di insediabilità  necessarie a garantire una completa accessibilità e fruibilità della struttura, individuate dallAmministrazione comunale di La Loggia in esecuzione della deliberazione n. 95/2018.

Questo edificio presenterà caratteristiche all’avanguardia per quanto riguarda l’ecosostenibilità e il risparmio energetico. Realizzate in classe energetica A3, produrrà autonomamente circa 165.000 kWh di energia, che corrisponde a oltre il 60% dell’intero fabbisogno, riducendo l’emissione in atmosfera di oltre 69 tonnellate all’anno di anidride carbonica.

«Il nostro gruppo continua a crescere: siamo i secondi in Italia nel nostro della gestione e costruzione di RSA» – dichiara Massimo Blasoni, azionista di maggioranza del Gruppo – «Negli ultimi sei mesi abbiamo aperto la residenza di Torrazza Piemonte e da poche settimane abbiamo presentato ufficialmente anche la nuova struttura di Borgo Ticino. A brevissimo apriremo anche una nuova residenza in Sardegna, a Villacidro».

«La nuova apertura a La Loggia è un traguardo di cui siamo orgogliosi» – dichiara Valentino Bortolussi, responsabile dello sviluppo immobiliare – «Operiamo in un settore, la sanità, che gioca un ruolo fondamentale nel nostro Paese. L’apertura della struttura avrà inoltre un impatto positivo in termini di ricaduta professionale: saranno impiegati dai 50 ai 60 dipendenti».