ilTorinese

Entra con un pugnale, paura nel centro estetico

La polizia municipale è intervenuta in  un centro estetico di Biella dove era stata segnalata la presenza di una donna armata di coltello. La donna, 65 anni di origini austriache ma residente nel biellese,  ha iniziato ad inveire contro gli agenti con minacce  di morte e insulti di vario genere, dichiarando  di essere in possesso di un coltello e di non aver paura nell’utilizzarlo. Improvvisamente  ha tentato di impugnare il coltello nascosto all’interno della propria borsa ma è stata bloccata dai poliziotti. Il pugnale, con lama fissa di circa 10 cm, è stato recuperato e tolto dalla disponibilità della donna la quale, veniva accompagnata presso gli Uffici della Questura e denunciata.

NOTIZIE DAL PIEMONTE

Le località turistiche dell’arco alpino dove si sono cercate più case 

Casa.it pubblica la top ten delle località di montagna dell’arco alpino che hanno raccolto più ricerche di case in vendita o in affitto nel 2022.

 

Casa.it ha individuato le 10 località turistiche dell’arco alpino dove le persone hanno cercato più case in vendita o in affitto nel 2022.

Tra le principali mete turistiche montane di Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Trentino-Alto Adige, Lombardia, Piemonte e Valle d’Aosta, la meta più gettonata è Asiago, in provincia di Vicenza, che ha registrato nel 2022 il volume più elevato di ricerche di case in vendita o in affitto sul sito e l’app di Casa.it e che toglie il primato del 2020 e del 2021 a Ponte di Legno, in Valle Camonica, che nel 2022 è al secondo posto. Al terzo posto troviamo Clusone, in Val Seriana, che rispetto al 2021 sale di tre posizioni in classifica.

Al quarto posto troviamo Pinzolo, in Val Rendena, che sale di 3 posizioni rispetto al 2021. Al quinto posto, c’è Falcade, in Val del Biois, che nel 2021 era terza. Al sesto posto Bardonecchia in Val di Susa che perde una posizione rispetto al 2021. Al settimo posto si classifica Courmayeur, ai piedi del Monte Bianco, che scende di 3 posizioni rispetto all’anno precedente. Seguono Cortina d’Ampezzo, la Regina delle Dolomiti, che sale di una posizione rispetto al 2021 e Aprica in Valtellina che scende di una posizione rispetto all’anno precedente. Chiude la classifica Folgaria in Trentino, che guadagna ben 9 posizioni.

Le ricerche di case in vendita

Per quanto riguarda, nello specifico, le ricerche di case in venditaAsiago diventa la prima località e Ponte di Legno seconda. Al terzo posto troviamo Falcade, che resta stabile. Al quarto Pinzolo che sale di due posizioni, al quinto Clusone che scende di una, al sesto Bardonecchia, lo scorso anno al quinto posto. Restano nella posizione dello scorso anno Courmayeur (settima), Aprica (ottava) e Cortina d’Ampezzo (nona). Al decimo Folgaria che sale di nove posizioni.

Le ricerche di case in affitto

La classifica delle località dell’arco alpino dove si sono cercate più case in affitto, invece, è dominata da Clusone, che ottiene il primo posto del podio salendo di tre posizioni rispetto al 2021. Courmayeur, che nel 2021 era al primo posto, è seconda e Bardonecchia è terza rimanendo stabile rispetto all’anno prima. Seguono Asiago al quarto posto (+1 rispetto al 2021), Cortina d’Ampezzo al quinto (+1), Bormio in Valtellina al sesto (-4), Aprica al settimo (+2), Sauze d’Oulx in Val di Susa all’ottavo (+9), Sestriere in Piemonte al nono (+5), Edolo in Valle Camonica al decimo (+10).

Le tipologie e le metrature

Nelle dieci località dell’arco alpino dove si sono cercate più case l’appartamento è la tipologia più cercata nel 2022, seguito dal rustico/casale e dall’attico/mansarda.

Le metrature più cercate sono state quelle tra i 51 e i 100 mq, seguite da quelle tra i 26 e i 50 mq e quelle tra i 101 e i 150 mq.

Tra gli appartamenti più cercati ci sono al primo posto i trilocali, al secondo i bilocali e al terzo i quadrilocali.

I prezzi

In queste località le case in vendita più cercate nel 2022 hanno un prezzo tra 100.001 e 200.000 euro. Seguono quelle con un prezzo da 50.001 a 100.000 euro e quelle da 200.001 a 300.000 euro.

Le case in affitto più cercate, invece, hanno un prezzo da 401 a 600 euro, seguite da quelle da 201 a 400 euro e quelle da 601 a 800 euro.

Semaforo antismog, prosegue il livello 0 (bianco)

Sulla base dei dati previsionali sulla qualità dell’aria forniti  da Arpa Piemonte è stato confermato il livello 0 (bianco) delle misure antismog. Fino a lunedì 20 marzo 2023 compreso – prossimo giorno di controllo – resteranno pertanto in vigore le sole misure strutturali di limitazione al traffico.

Eventuali variazioni del semaforo antismog in vigore, con le relative misure di limitazione del traffico, verranno comunicate il lunedì, mercoledì e venerdì, giorni di controllo sui dati previsionali di PM10, ed entreranno in vigore il giorno successivo.

L’elenco completo delle misure antismog a tutela della salute, delle deroghe e del percorsi stradali esclusi dai blocchi è disponibile alla pagina www.comune.torino.it/emergenzaam

Inseguimento a Torino, un 15enne al volante

La polizia municipale di Torino ha inseguito un’auto rubata, una Fiat Punto, attraverso le vie di Barriera di Milano. Il conducente una volta sceso, è fuggito  a piedi. Quando gli agenti lo hanno fermato hanno scoperto che si trattava di  un ragazzino rom di 15 anni.

Giovani Democratici Torino Nord, incontro con i candidati

I Giovani Democratici Torino Nord hanno organizzato presso la sede del PD di Settimo, in via Roma 12, un evento in cui i due candidati alla Segreteria Federale della giovanile presenteranno le rispettive mozioni. Alla presentazione farà seguito un dibattito animato dal pubblico e degli iscritti.
Tutti i tesserati e simpatizzanti del Partito Democratico, ed in particolar modo quelli di età inferiore ai 30 anni, sono invitati ad unirsi a questo momento democratico della vita della giovanile di Partito, a cui farà seguito un momento conviviale.
I Giovani Democratici Torino Nord

È possibile misurare la Felicità Civica? La risposta al polo culturale Lombroso 16

 

“PRIMO RAPPORTO SULLA FELICITÀ CIVICA”

della città di Torino

In occasione della

Giornata mondiale della felicità 

Promosso da

Associazione Culturale Nessuno

Dipartimento di Psicologica dell’Università di Torino

 

Lunedì 20 marzo

Ore 17.30

Via Cesare Lombroso 16

È possibile misurare la Felicità Civica? E quali sono gli indicatori che permettono di mappare il benessere degli abitanti di una città e dei suoi quartieri, in modo tale da mettere in atto azioni concrete e migliorarne la qualità della vita?

 

È quanto si è proposto di individuare il progetto Felicità Civica, un percorso di ricerca-intervento ideato dall’Associazione Culturale Nessuno e dai suoi innovatori sociali, avviato a maggio 2019 e vincitore del “Bando CivICA – Progetti di Cultura e Innovazione Civica” di Compagnia di San Paolo.

 

Il cui lavoro è confluito nel Questionario della Felicità Civica, elaborato dall’Associazione in collaborazione con il Dipartimento di Psicologia dell’Università degli Studi di Torino. Uno strumento innovativo che, nell’arco temporale compreso da giugno a ottobre 2022, ha consentito di mappare i bisogni urbani coinvolgendo gli abitanti delle 8 Circoscrizioni del capoluogo sabaudo, i quali hanno potuto compilare il questionario sia online, sia in forma cartacea nei diversi punti informativi diffusi sul territorio.

 

La mappatura – che si staglia come una delle più grandi ricerche sul benessere soggettivo mai svolte in Europa – ha conseguito oltre 3.500 compilazioni (quindi una persona maggiorenne su duecento dei cittadini torinesi), i cui risultati e dati raccolti saranno presentati presso la Sala Molinari del Polo Culturale Lombroso16, in via Cesare Lombroso 16, nel corso del “Primo rapporto della Felicità Civica” della città di Torino, in programma lunedì 20 marzo a partire dalle ore 17.30.

 

L’evento, organizzato in occasione della Giornata mondiale della felicità, prevedrà gli interventi dei promotori del progetto: Alessandro Mercuri, psicoterapeuta e Presidente dell’Associazione Culturale Nessuno; Monica Molino, ricercatrice del Dipartimento di Psicologia dell’Università degli Studi di Torino; e Stefano Di Polito, sceneggiatore e regista. A contribuire al dibattito e a portare i propri saluti istituzionali, anche i sostenitori della ricerca, ossia: Alberto Anfossi, Segretario Generale della Fondazione Compagnia di San Paolo, Daniela Converso, Direttrice del Dipartimento di Psicologia dell’Università degli Studi di Torino, e Chiara Foglietta, Assessora alla Transizione ecologica e digitale, Innovazione, Ambiente, Mobilità e Trasporti.

 

«Abbiamo iniziato a riflettere sul tema della Felicità Civica nell’arco del 2018 – precisa Alessandro Mercuri –, quando il CENSIS ha pubblicato un rapporto in cui definiva l’Italia come “il Paese del rancore sociale”, poi tramutato in “odio sociale” l’anno successivo. Di qui, l’esigenza di una ricerca che ponesse in luce il benessere soggettivo, partendo dal presupposto che le politiche pubbliche non possano basarsi solo sul PIL, ma anche, e soprattutto, sulla felicità civica: un obiettivo comune che la società deve perseguire, per gli individui e per la comunità nel suo complesso».

 

«Sulla base di tali presupposti – prosegue il Presidente dell’Associazione Culturale Nessuno –, il Questionario della Felicità Civica ha trovato rapida diffusione nella città di Torino e nei suoi 34 quartieri, ottenendo un grande e positivo riscontro da parte della cittadinanza, che ha dimostrato la propria voglia di contribuire alla felicità civica e di condividere le proprie opinioni al riguardo».

 

Il questionario, infatti, si è configurato come un inedito “esercizio di futuro“: una riflessione, avviata a partire da dati reali, sugli scenari desiderabili e sulle proposte in grado di instaurare un benessere sociale duraturo ed equanime, al fine di “pianificare” la felicità civica di Torino e il suo equilibrio sociale, sia dal punto di vista psicologico, sia da quello sociologico, pubblico ed economico.

 

Per farlo, sono stati analizzati nel dettaglio i principali indici connessi alla felicità e alla qualità della vita di tutto il mondo, tra cui: il “Better Life Index” dell’OCSE, il “World Happiness Report” dell’ONU, il “Gross Happiness Index” del Buthan, il “Benessere equo e sostenibile urbano” dell’ISTAT, il “Genuine Progress Indicator”, l’indice della Qualità della vita e la Qualità regionale dello sviluppo.

 

Il risultato della disamina è, quindi, consistito nell’elaborazione dei dodici indicatori della felicità civica, ognuno dei quali si configura alla stregua di una “sfida civica” – per la società nel complesso e la città nello specifico – e identifica un ambito di intervento di primaria importanza, verso cui orientare ragionamenti e pianificazioni per la costruzione di un futuro sereno e all’insegna del benessere.

 

dodici indicatori individuati sono i seguenti:

 

1. Terza età e invecchiamento;                               7. Benessere soggettivo;                                           

2. Famiglia e casa;                                                   8. Salute;

3. Cultura e accesso alla cultura;                           9. Relazioni sociali;                          

4. Scuola, giovani e formazione;                          10. Innovazione, tecnologia e impatto sociale;                

5. Ambiente, territorio e spazi pubblici;              11. Sicurezza;

6. Lavoro e tempi di vita;                                      12. Identità, differenze e partecipazione.

 

 

Ma perché un questionario, e perché proprio questi indicatori?

 

«Perché, come direbbe il premio Nobel Joseph E. Stiglitz – spiega Monica Molino, ricercatrice del Dipartimento di Psicologia dell’Università di Torino –, “Ciò che si misura influisce su ciò che si fa. Se non si misura la cosa giusta, non si fa la cosa giusta”. Misurare e spiegare il benessere soggettivo, interrogando direttamente le persone, può fornire, infatti, informazioni che non si trovano nelle statistiche economiche convenzionali e che possono essere particolarmente utili e rilevanti per orientare le azioni di promozione del benessere individuale e sociale. Conoscere come stanno le persone, le loro opinioni e percezioni potrà, dunque, aiutarci a individuare la cosa giusta da fare per la promozione della felicità nei diversi quartieri della nostra città».

 

 

In seguito all’incontro del 20 marzo, i risultati del Questionario della Felicità Civica saranno, poi, ulteriormente approfonditi in un “tour” delle Circoscrizioni, dove istituzioni e cittadini avranno l’opportunità di dialogare e confrontarsi a partire dai dati ottenuti e di immaginare traiettorie per promuovere la Felicità Civica.

 

Sul sito felicitacivica.it sono disponibili maggiori informazioni e indicazioni per iscriversi.

 

 

Informazioni

 

L’evento in programma lunedì 20 marzo inizierà alle ore 17.30. In seguito ai saluti istituzionali, alla presentazione dei risultati della ricerca e alle testimonianze dei compilatori del questionario, sarà offerto un aperitivo nel corso del quale poter condividere riflessioni, opinioni e pensieri sulla Felicità Civica a Torino.

 

Per presenziare all’incontro, iscriversi al seguente link Eventbrite: http://bit.ly/3J73T1R.

 

 

 

POLO CULTURALE LOMBROSO16

 

Il Polo Culturale Lombroso16 nasce come luogo di contaminazione di idee, competenze, impegno e professionalità sui temi della letteratura, dell’arte e del design. La collaborazione tra Associazioni culturali del territorio, Biblioteche Civiche e Circoscrizione ha l’ambizione di creare un Polo Culturale che sia di riferimento su questi temi per la Città di Torino.

 

Gli spazi di via Cesare Lombroso 16 vogliono, dunque, essere luoghi utili alla promozione di attività incentrate sulla creatività e sono, inoltre, destinati a ospitare coworking e ad accogliere eventi, workshop e corsi proposti da associazioni, enti, circoli, organizzazioni pubbliche e private e singoli cittadini.

 

Lega Piemonte: sabato e domenica 111 Gazebo nelle città

 Per dire stop al divieto alle auto benzina e diesel dal 2035 e per tesserarsi

Il comunicato della Lega:
In Piemonte, come in tutta Italia, la Lega dice stop, con assoluta fermezza, al divieto alle auto benzina e diesel dal 2035, che significherebbe la distruzione di un intero comparto industriale (70 mila posti di lavoro complessivi), e il fallimento di migliaia di piccole e medie imprese in tutta la filiera.

Per questo la Lega invita tutti gli alessandrini a recarsi ai Gazebo sabato 18 marzo e domenica 19 marzo per firmare la petizione che chiede al Parlamento Europeo di ripensarci, e di invertire la rotta rispetto ad una normativa scellerata (votata anche dai partiti del centro sinistra, con Pd e 5 Stelle in testa) che porterebbe al fallimento dell’industria italiana dell’auto.

I Gazebo della Lega in Piemonte

ALESSANDRIA – 27
ASTI – 3
BIELLA – 11
CUNEO – 16
CANAVESE – 10
TORINO – 30
NOVARA- 6
VERCELLI – 6
VERBANO CUSO OSSOLA – 2

Tecnologia o rispetto dei clienti?

Ho sempre sostenuto che la tecnologia possa, anzi debba, facilitare la nostra quotidianità, semplificare alcuni processi, ridurre i tempi e, ove possibile, i costi per migliorare complessivamente la qualità della vita.

Molte app installate sui nostri smartphone ci consentono, con un semplice comando vocale, di sapere che tempo farà, di accendere la stufa o la lavatrice a chilometri di distanza, segnalarci se un intruso sia entrato in casa nostra e molto altro.

Ma che dire dei call center totalmente automatizzati?

Ho spesso necessità di raggiungere il centralino di enti sia pubblici che privati, commerciali e no, ma non di rado ho dovuto aggiustarmi diversamente, magari recandomi in un negozio di quel brand per avere un contatto de visu che mi risolvesse, o almeno ci provasse, il problema.

Quante volte, appena raggiungiamo quel numero, sentiamo “Digitare 1 per X, 2 per Y, 3 per Z”, ma il “digitare X per parlare con un operatore” spesso manca.

Come spiego spesso nelle mie conferenze e come ho avuto modo di scrivere su queste colonne, moltissimi responsabili di azienda badano unicamente al ritorno economico (e spesso non ne sono capaci) anziché alla soddisfazione del cliente, che è la vera mission di un’impresa, assumendosi il rischio di impresa.

Chi ha impostato questi call center ha probabilmente considerato, tra le problematiche più frequenti, quelle sei, sette degne di essere risolte meccanicamente (guasto sulla linea telefonica, blackout, fuga di sostanze) non considerando che è quasi impossibile considerare ogni possibile disservizio all’utenza, che richiederebbe perciò una risposta (ed una soluzione) personalizzata.

Se io, utente, non ottengo una soluzione al mio problema posso essere tentato di cambiare gestore o fornitore o azienda che si occupa della manutenzione o, comunque, operatore economico; al di là del fattore rischio, però, c’è soprattutto la mancanza di rispetto verso i clienti, che sono quelli che permettono all’imprenditore, o agli azionisti, o ai soci, di dividersi gli utili a fine esercizio. Se vengo trattato bene è più probabile che accetti ulteriori servizi proposti da quell’operatore e possa anche accettare piccoli rincari nel costo dei servizi.

E che dire degli elimina coda nei quali puoi scegliere tra alcune voci, una delle quali è “Altro”? Inevitabile che quell’uno o quei due sportelli dedicati all’altro avranno una coda modello processionaria, mentre negli altri sportelli vi saranno una o due persone in coda.

Se, invece, la tecnologia ci viene erogata da un ente pubblico le cose si complicano, perché lo Stato (e gli enti locali) non devono perseguire finalità di lucro ma devono contenere i costi; non si capisce perciò perché investire migliaia (se non milioni di euro) in informatizzazione, con un servizio non soddisfacente, mentre alcune persone passano il tempo guardando il soffitto.

Il top lo raggiungono quei soggetti, pubblici o privati, ai quali invii una mail che, se verrà letta, non sarà mai oggetto di risposta generando nel mittente il dubbio “sarà arrivata a destinazione?”, “sarà stata letta?”, “staranno valutando cosa rispondere?”

Alla base di tutto ciò ci sono sostanzialmente due fattori: in primis la mancanza di rispetto verso gli utenti, chiunque essi siano, che meritano comunque attenzioni e la soluzione dei loro problemi. In secondo luogo, l’adibizione a compiti organizzativi anche complessi di persone inesperte o svogliate: per clientelismo, per motivi politici, per restituire un favore, alcune persone vengono adibite a ruoli per i quali non sono portate, affidando loro responsabilità che se non vengono onorate creano maggiori disagi di quelli che avrebbero dovuto risolvere.

Sergio Motta

A dimora 90 mila pianticelle nelle aree incendiate

LE ZONE BOSCHIVE DEVASTATE DAGLI INCENDI DEL 2017 A MOMPANTERO E DEL 2021 A CASELETTE

È entrata nel vivo la realizzazione del programma di interventi di rimboschimento nelle aree dei Comuni di Mompantero e Caselette percorse dal fuoco nel corso dei devastanti incendi dell’ottobre 2017 (Mompantero) e del marzo 2021 (Caselette). Lo stato di avanzamento degli interventi, finanziati sulla Missione 2 del PNRR, è stato illustrato venerdì 17 marzo nel corso di una conferenza stampa nella Sala Giunta dell’Unione Montana Valle SusaErano presenti il Vicesindaco metropolitano Jacopo Suppo, il responsabile della Direzione Sistemi naturali della Città metropolitana di Torino, il Presidente dell’Unione Montana e Sindaco di CaselettePacifico Banchieri, il Sindaco di MompanteroDavide Gastaldo.

L’obiettivo principale del progetto è di recuperare le aree danneggiate dagli incendi negli ultimi 5 anni, in parte già interessate da lavori selvicolturali di messa in sicurezza e asportazione delle piante morte, con interventi di ricostituzione attiva, che consistono nella messa a dimora di circa 90.000 pianticelle di specie arboree e arbustive adatte ai luoghi o nella eventuale semina, in modo da recuperare la naturalità, la biodiversità e i processi ecologici legati agli ecosistemi forestali danneggiati in modo irreversibile dall’incendio. Il progetto è inoltre finalizzato alla riduzione dei rischi idrogeologici. Il passaggio del fuoco ha interrotto in vaste aree la continuità della copertura arborea, per cui occorre ricostituire le connessioni perdute, ricreando condizioni ecologiche funzionali e strutturali complesse, aumentando la biodiversità e dando ospitalità al maggior numero possibile di esseri viventi.

LE AREE INTERESSATE

Mompantero l’area boscata percorsa dal fuoco nel 2017 si trova al confine con i territori dei Comuni di Venaus e Novalesa ad un’altitudine che varia dai 1200 metri ai 1750 di Punta Bosconero ed è percorsa dalla strada militare che conduce al Forte Pampalù. A Caselette la zona di intervento sul monte Musinè ha un clima xerotermico, ovvero con temperature più elevate rispetto alle aree circostanti, con una vegetazione costituita da boschi e praterie aride. Si tratta della più importante oasi xerotermica del Piemonte, con ricchissima fauna di invertebrati. L’area, ad un’altitudine tra i 420 e i 600 metri, è stata percorsa da un grande incendio nel marzo 2021.

LE ATTIVITÀ PREVISTE

Il progetto di rimboschimento ha previsto un’attività di preparazione dei terreni, con il decespugliamento della vegetazione erbacea, l’asportazione di porzioni di piante morte ancora presenti in loco, una lavorazione andante del terreno con attrezzi manuali su una superficie di circa 1metro quadrato per ogni piantina da mettere a dimora, con dissodamento del terreno per una profondità di almeno 20-30 centimetri. Al termine dei lavori preparatori le aree di messa a dimora si presentano come piazzole, ripulite dalla vegetazione spontanea e da residui di legno a terra, con il terreno spietrato e lavorato. Le pietre rimosse vengono risistemate intorno ad ogni singola piazzola, a formare una specie di cordolo, a partire dal lato di valle, in modo da creare piccole barriere allo scorrimento dell’acqua.

La messa a dimora delle piante viene effettuata durante il periodo di riposo vegetativo invernale, in modo da massimizzare le possibilità di attecchimento. Le buchette in cui vengono sistemate le piante devono avere profondità e larghezza adeguate ad ospitare comodamente l’intera zolla radicale o pane di terra. Una volta scavata la buca si lavora il terreno sul fondo, in modo da agevolare l’approfondimento delle radici nel terreno. Sul fondo della buchetta viene posizionato un idroritentore, ovvero una sostanza chimico-minerale a base di poliacrilamide, in grado di migliorare le caratteristiche del terreno, riducendo gli stress idrici delle piante e migliorandone l’attecchimento. Nelle zone difficilmente accessibili si valuta la semina di specie pioniere.

LE SPECIE ARBOREE E ARBUSTIVE MESSE A DIMORA

(cifre riferite al progetto iniziale presentato sulla Missione 2 del PNRR, poi incrementate)

Mompantero

Specie arboree                   Specie arbustive

Pinus sylvestris (12872 piantine)          Ligustrum vulgaris (3218 piantine)

Abies alba (6436)                   Crataegus monogyna (3218)

Acer pseudoplatanus/opalus 6436          Viburnum lantana 3218

Populus tremula 6436                Amelanchier ovalis 3218

Fraxinus excelsior 9654             Prunus mahaleb 3218

Betula alba 3218

Sorbus aria 3218

totale 48270 piantine              totale 16090 piantine

Caselette

Specie arboree                Specie arbustive

Quercus petraea (1710 piantine)           Ligustrum vulgaris (286 piantine)

Acer campestre (570)               Crataegus monogyna (286)

Betula alba (857)                 Viburnum lantana (286)

Sorbus aria (857)                Corylus avellana (286)

Prunus avium (286)              Prunus mahaleb (286)

Campagna BiciScuola con la scorta della Polizia Stradale

E’ arrivata mercoledì  a Orbassano (TO) verso le 16,00, partita da Rho (Mi) alle ore 11,45, la 104° Milano-Torino, gara ciclistica internazionale per professionisti, dopo aver percorso 192 km ed aver attraversato le provincie piemontesi di Novara, Vercelli e Torino.

Il servizio di scorta è stato curato dalla Polizia Stradale con personale del Compartimento Polizia Stradale per la Lombardia di Milano e del Compartimento Polizia Stradale per il Piemonte e la Valle d’Aosta di Torino.

La Gara Ciclistica nel corso degli anni è diventata anche un importante momento divulgativo per una cultura della sicurezza stradale tra i più giovani partendo dalla sostenibilità energetica e rispetto per l’ambiente.

La manifestazione sportiva, infatti, come le altre classiche del ciclismo italiano, si inserisce in un progetto educativo denominato BiciScuola, sostenuto da RCS e dal Ministero dell’Istruzione, che vede impegnati tutto l’anno scolastico donne e uomini della Polizia Stradale, specificatamente formati nel settore della comunicazione ai più piccoli, in interventi didattici a cui i bimbi risultano particolarmente interessati.

Proprio nell’ambito del progetto viene richiesto ai ragazzi delle scuole di realizzare, al termine del percorso istruttivo, degli elaborati creativi sui diversi promossi dall’iniziativa con premiazione finale per quelli migliori.

L’arrivo della tappa di Orbassano è stata l’occasione per una simpatica cerimonia di premiazione che ha visto salire sul palco i ragazzi della quarta elementare della scuola Vittorino da Feltre di Rivoli (TO) che sono stati premiati con cappellini, magliette, un diploma per tutta la classe e con il peluche mascotte del giro d’Italia LUPO WOLFIE.

Per rafforzare la compagna educativa all’arrivo della gara è stato allestito anche uno stand di BiciScuola che i piccoli hanno potuto visitare e nel quale hanno incontrato nuovamente i poliziotti.