ilTorinese

Trovato il corpo del ragazzo annegato nel Po

Il cadavere di Aly Ndao, ragazzo senegalese di 20 anni, è stato ritrovato dai sommozzatori dei vigili del fuoco dopo una ricerca durata cinque giorni. Il giovane era stato visto annegare sabato pomeriggio da un testimone nel tratto del fiume Po situato vicino al circolo Master Club, in corso Moncalieri, nella zona limítrofa di Torino.

 

Un ricordo del grande Pier Luigi Nervi nel giorno della sua nascita

Oggi compirebbe ben 132 anni uno dei più grandi ingegneri ed accademici italiani di tutti i tempi che, con il suo genio costruttivo, ha dato molto a Torino. Parliamo di Pier Luigi Nervi, nato a Sondrio nel 1891 da genitori liguri e morto a Roma nel 1979.

Partendo dal suo personale concetto secondo cui l’arte non è concepibile soltanto come estetica ma anche come pura funzionalità e staticità, portano la sua firma alcune tra le più significative opere architettoniche contemporanee dell’edilizia civile italiana e mondiale. Innovativo nelle sue soluzioni spaziali e strutturali, ogni sua realizzazione racchiude in sé l’innovazione oltre all’ eleganza, alla modernità in risultati sempre nuovi e sorprendenti dovuti anche ai suoi studi su nuove tecniche e nuovi materiali, studi di cui ci ha lasciato importanti scritti.

 


Ricordiamo soltanto alcuni tra i suoi tantissimi lavori: lo stadio di Firenze negli anni 30, i grandi hangar per l’aviazione italiana ad Orvieto degli anni 40, la sede dell’Unesco a Parigi degli anni 50, il grattacielo Pirelli a Milano e la Sala Nervi in Vaticano. A Torino porta la sua firma il salone di Torino Esposizioni al Valentino del 1949 ed il Palazzo del Lavoro anche giustamente ricordato come Palazzo Nervi, del 1960, quando fu eretto per la grande manifestazione di Italia 61. Si tratta di uno dei capolavori dell’architettura edile del Novecento, che ora arrugginito e vergognosamente abbandonato sta cadendo a pezzi senza che si stia facendo alcunché per salvarlo.

Dicono di questo indimenticabile genio italiano che racchiuse in sé l’audacia dell’ingegnere, la fantasia dell’architetto con la concretezza dell’imprenditore. E dicono bene. Auguri quindi a questo grande italiano che le sue opere hanno reso immortale alla memoria collettiva nei secoli.

Patrizia Foresto

Le Gallerie d’Italia si animano di concerti e laboratori musicali

In occasione del 21 giugno, giorno del solstizio d’estate

 

In occasione del solstizio d’estate, il 21 giugno prossimo, numerose città europee si animeranno per la Festa della Musica, con una ricca proposta di iniziative e happening musicali, anche allo scopo di rappresentare le varie matrici culturali, storiche e etniche in tutte le performance proposte.

Intesa San Paolo aderisce all’iniziativa, ospitando concerti e laboratori musicali negli spazi museali delle Gallerie d’Italia di Milano, Napoli, Torino e Vicenza, per richiamare l’attenzione non solo sul valore della musica, ma anche sul dialogo che sa intrattenere con le opere e le architetture delle quattro sedi.

A Torino, a partire dalle 16 alle 17.30 di martedì 21 giugno prossimo, si susseguiranno attività per famiglie in laboratorio, volte all’ascolto musicale tra le sale storiche di Palazzo Turinetti, ispirati dalle melodie, che consentiranno di realizzare una rielaborazione fantasiosa degli spartiti ascoltati.

Si tratta di attività consigliate per bambini dai 6 ai 10 anni, con prenotazione obbligatoria al numero verde 800167619, oppure scrivendo a torino@gallerieditalia.com

Mara Martellotta

Crocca, nuovo format di pizzerie raddoppia a Torino

 

Il brand del Gruppo  PIZZIUM apre il secondo punto vendita in città

Crocca, nuovo format di pizzerie parte del Gruppo PIZZIUM, prosegue la sua espansione con l’inaugurazione del secondo punto vendita a Torino.

Aperta in Via Po 14 la nuova pizzeria accoglie, con i suoi 74 coperti e 30 posti nel dehor, gli amanti della pizza sottile e leggera, creata con materie prime eccellenti e lavorazioni accurate, per garantire ai clienti un’esperienza indimenticabile.

Caratterizzate dal bordo basso e croccante, un impasto di base altamente digeribile, le pizze tonde di Crocca vengono proposte con abbinamenti e farciture diverse per palati esigenti. Dalla classica Margherita alla Bufalina, disponibile anche in versione senza lattosio, ai best seller con Mortadella con Pistacchio e Grana Padano, fino alle proposte più in linea con la stagione estiva.

Nel menu estivo, disponibile in tutte le pizzerie, è prevista una vasta scelta di pizze leggere e croccanti, dalla classica e intramontabile Prosciutto Cotto e Funghi alla Bresaola e Rucola, fresca e decisa perfetta per l’estate. Per gli amanti dei sapori audaci la Salsiccia, Patate e ‘Nduja è un tripudio di sapori intensi e speziati, mentre la Fiori di Zucca e Alici è un’esplosione di sapori mediterranei che si fondono insieme in modo armonioso. Altra novità prevista per la stagione più calda sono le scrocchiarelle, un particolare tipo di pizza tipica della tradizione romana super croccante, proposte con ripieno in due nuove varianti: con cicoria ripassata oppure con prosciutto crudo San Daniele, fior di latte d’Agerola, pomodoro ramato e olio EVO.

L’ambiente, informale e accogliente che richiama gli anni ’70/’80, è caratterizzato da ampie sale interne, arredamento semplice in legno e poster dell’epoca alle pareti per un mood dal sapore vintage e contemporaneo al tempo stesso.

La nuova apertura di Torino è la quinta per il brand presente nel nord Italia; entro la fine di giugno è già prevista l’inaugurazione di un nuovo punto vendita a Verona.

CROCCA

Crocca è un nuovo format di pizzerie nato nel 2020 da un’idea di Stefano Saturnino e Nanni Arbellini che ha come obiettivo offrire ai propri clienti un’esperienza indimenticabile attraverso il cibo. Il piatto forte è la pizza tonda, sottile e croccante creata con materie prime eccellenti e lavorazioni accurate per palati esigenti, con un menu che ricorda quello delle classiche pizzerie degli anni ’70 e ’80. L’ambiente dei locali informale e accogliente, richiama gli anni ’70/’80 con un ampie sale interne, arredamento semplice in legno e un mood dal sapore vintage e contemporaneo al tempo stesso. Crocca è presente con un punto vendita a Milano, Brescia, Gallarate e due locali a Torino.

 

###

 

SITO WEB: https://crocca.it/

INSTAGRAM: https://www.instagram.com/crocca__/

FACEBOOK: https://www.facebook.com/croccapizza

Le Fiamme gialle scoprono residenza anziani abusiva. Nuova gestione estranea alle indagini

Scoperta dalla Guardia di Finanza di Torino una residenza per anziani abusiva.  Due persone arrestate.

Le accuse vanno dalla somministrazione di farmaci scaduti all’abbandono di anziani non autosufficienti sino alla circonvenzione di incapace per un ospite ultranovantenne della struttura, indotto alla sottoscrizione di un testamento olografo, da parte degli indagati, al fine di ottenere denaro e beni immobili di sua proprietà.

Operazione “Dulcis in fundo. La Guardia di Finanza di Torino, diretti dalla Procura della Repubblica del capoluogo piemontese, ha eseguito quest’oggi una misura cautelare di due arresti e un divieto di dimora nei confronti dei responsabili di una residenza sanitaria per anziani, ubicata a Pecetto Torinese (TO), gestita, per il tramite di un’associazione, in modo completamente abusivo.

Nel corso delle indagini, i finanzieri della Compagnia Susa, anche attraverso l’ausilio delle intercettazioni telefoniche e ambientali, hanno raccolto elementi di prova ritenuti idonei a corroborare, fatta salva la presunzione di innocenza fino a compiuto accertamento delle responsabilità, la sussistenza di condotte penalmente rilevanti, in capo ai soggetti indagati, connesse alla gestione abusiva della struttura, alla somministrazione di farmaci scaduti eall’abbandono dei 14 anziani ospitati. Al riguardo, con riferimento a tale ultimo aspetto, è stata riscontrata l’assenza di specifiche figure professionali, sociali e sanitarie (in particolare, infermieristiche), necessarie per la cura dei degenti, alcuni dei quali non autosufficienti. In un caso è stata, altresì, accertata la circonvenzione di un ultranovantenne finalizzata a ottenere denaro e beni immobili mediante la sottoscrizione di un testamento olografo che l’anziano era stato indotto a redigere dagli indagati, successivamente oggetto di un provvedimento di sequestro da parte dell’Autorità giudiziaria.

Particolarmente significativo è risultato il riscontro investigativo emerso in concomitanza con la visita eseguita dalla Commissione UVG (Unità di Valutazione Geriatrica) dell’ASL TO5 in quanto, in quella circostanza, poco prima dell’arrivo degli ispettori sanitari, gli indagati hanno artatamente prelevato dalla struttura due anziani ospiti, non autosufficienti, accompagnandoli presso il loro domicilio, con il deliberato scopo (poi risultato vano) di non far emergere che questi ultimi fossero ivi ospitati, di modo da scongiurare la riqualificazione della comunità abitativa per anziani in una residenza sanitaria per anziani (R.S.A.).

Al termine delle indagini sono stati sequestrati i saldi dei conti correnti e l’intera struttura sanitaria nonché ricollocati gli ospiti in R.S.A. autorizzate.

Ulteriori approfondimenti di natura economico-finanziaria hanno consentito, altresì, di riqualificare l’associazione che ha gestito la struttura sanitaria abusiva come “impresa commerciale”, nei cui confronti sono emerse violazioni alla normativa fiscale, con risvolti anche di natura penale relativi all’ipotesi di reato di “Omessa dichiarazione”, in capo  alle due persone indagate, l’una in qualità di amministratore di fatto e l’altra nelle vesti di amministratore di diritto dell’associazione stessa, opportunamente segnalate all’A.G..


PRECISAZIONE

In merito alla notizia pubblicata sopra, Ronny Rossi, attuale gestore della struttura, ha inviato ai giornali la seguente precisazione:

Il sottoscritto è legale rappresentante della società CHIARO s.r.l.s. costituita il 30.06.2022 che ha per
oggetto sociale, tra gli altri, la gestione di casa famiglia e residenze per anziani, tra cui, quella sita in
Pecetto torinese, via Cambiano 39, giusto contratto di locazione debitamente registrato.
Ora, dal servizio apparso su tutte le testate giornalistiche internet sopra richiamate, appare,
incontrovertibilmente che il testo è diffamatorio, in quanto, si riferisce ad un’indagine pregressa
all’attuale gestione, ma, come al solito, non appurata dalla stampa, né contestualizzata!
Al di là di questo, di cui ci si riserva ogni più ampia azione, ciò che preme evidenziare è quanto segue:
il testo riprodotto, senza alcuna accortezza circa le fonti (cui un giornalista dovrebbe attenersi); le
fotografie e i video, che riprendono la casa per anziani gestita dal sottoscritto, n.q. di legale
rappresentante della società di cui sopra, devono essere sorretti dal diritto di replica.
Con la presente, dunque, chiedo di esercitare, per l’appunto, il diritto di replica, ai sensi dell’art. 8
Legge 47/1948, pubblicando la nota, che invio di seguito, nella collocazione prevista dalla legge e
con risalto analogo a quello riservato all’articolo giornalistico cui la replica si riferisce.
“ La attuale casa di riposo sita in Pecetto Torinese via Cambiano 39, non è abusiva. Nessun
arresto è stato effettuato dal momento in cui la gestione fa capo al sottoscritto. La Guardia di
finanza non ha mai richiesto accesso alla casa di cura e alla gestione e ai libri contabili dal
sottoscritto gestiti, comunque a disposizione dell’Autorità. Nessun farmaco scaduto è, mai, stato
somministrato ad alcun paziente, né, è stato “estorto” alcun testamento olografo dagli ospiti
della Casa di Cura. Nessuna persona, dipendente e/o collegata alla mia società è mai stata
sottoposta ad indagini né arrestata. Nessun anziano in stato di abbandono è stato mai rinvenuto
nella mia casa di cura. Né tanto meno 14 persone. Nessuna circonvenzione di incapace di alcuno.
Nessuna persona, priva dei requisiti, opera nella mia struttura. Si chiede altresì la rimozione
delle immagini lesive comparse sul web che ricollegano la mia struttura a quella incriminata”.

Grande partecipazione alla processione della Consolata

Ieri sera a Torino dal Santuario della Consolata è partita la tradizionale processione, guidata dall’arcivescovo Mons. Repole. Molto ampia la partecipazione della cittadinanza, come testimoniano le foto scattate da Igino Macagno.

“Destini” di Manuele Zambardi. Un amore che si tramanda nei secoli

Informazione promozionale

Il romanzo è ispirato ad una leggenda giapponese che racconta di un filo rosso che lega le anime di chi si ama all’infinito. Lo spunto per partire con questo romanzo me lo diede la notizia di un messaggio ritrovato in una bottiglia rimasta in mare per chissà quanto tempo. Anche i due protagonisti di DESTINI trovano un messaggio nascosto e per saperne di più dovranno cercarne altri sparsi per il mondo. Una specie di caccia al tesoro progettata dal destino

.

L’AUTORE SI RACCONTA

Mi è sempre piaciuto leggere perché per me leggere equivale a sognare. Se ci pensate, poche parole scritte possono creare nella nostra mente mondi nuovi che prima non conoscevamo; nel momento in cui si legge o si sogna la nostra mente si distrae e confonde la realtà con quello che non lo è. La lettura ha il vantaggio di poter smettere o riprendere quel sogno e riviverlo ogni volta che si vuole. Anche quando scrivo provo la medesima sensazione di distacco dal mondo, e vivo la vita dei miei personaggi nel bene e nel male come se fossero persone vere. Mentre scrivevo il mio primo romanzo, Infinito, più volte è successo che non riuscivo a proseguire per le intense sensazioni che mi attanagliavano. Ancora oggi mi emoziono a leggere certe pagine… credo che non si possa scrivere di qualcosa se non la si sente dentro. Mi piace creare nella mente di chi mi legge il disegno di ciò che i miei personaggi vedono o sentono, ma lascio la possibilità di mettere i propri colori, affinché le emozioni arrivino più intense. DESTINI parla di un amore che si tramanda nei secoli attraverso le vicende di alcuni destinati a ritrovarsi e a ricongiungersi. Il romanzo è ispirato ad una leggenda giapponese che racconta di un filo rosso che lega le anime di chi si ama all’infinito. Lo spunto per partire con questo romanzo me lo diede la notizia di un messaggio ritrovato in una bottiglia rimasta in mare per chissà quanto tempo. Anche i due protagonisti di DESTINI trovano un messaggio nascosto e per saperne di più dovranno cercarne altri sparsi per il mondo. Una specie di caccia al tesoro progettata dal destino. Per scrivere DESTINI mi sono occorsi ben cinque anni, in quanto ho dovuto documentarmi su diverse cose, le strade, ad esempio. Alcune parti della storia si svolgono nel 1930; quali strade erano percorribili a quei tempi? E quali automobili le percorrevano? Volevo inoltre approfondire la storia delle città che i miei personaggi visitavano. Non avendo potuto vedere di persona tutti i luoghi descritti, mi sono avvalso delle descrizioni di chi quei posti li ha visitati veramente. Vorrei che le conoscenze di cui mi sono arricchito diventassero piccoli cammei narrativi che impreziosiscono il racconto. Costruire una trama con delle storie dentro la storia stessa, confesso, è stato un lavoro immane e faticoso… ma credo che ora stia a voi giudicare. Buona lettura. Il libro è disponibile sia in edizione cartacea che in digitale su tutti i principali store: Feltrinelli, Mondadori, Amazon, ecc.

Qui troverete il link per Amazon: https://www.amazon.it/Destini-amore-oltre-confini-tempo/dp/B0BV5GBDJR

Maturità, assessore Chiorino: “Ragazzi, siete il nostro domani”

 “SIATE IL NOSTRO ORGOGLIO”
L’Assessore all’Istruzione e Merito della Regione Piemonte Elena Chiorino ha inviato un messaggio a tutti gli studenti piemontesi che affrontano le prove dell’esame di Maturità nelle scuole del territorio.
“Cari ragazzi,oggi è un giorno importantissimo per voi perché rappresenta un passaggio fondamentale tra la giovinezza e la vita adulta. L’esame di Maturità è una pietra miliare, una delle prime grandi prove a cui ci si deve sottoporre per crescere e andare verso un percorso carico di soddisfazioni ma che richiede anche impegno e dedizione.La scuola durante questi cinque anni vi ha insegnato che dare il massimo di voi stessi paga sempre, non soltanto con i buoni voti, ma ciò che più conta è il bagaglio di conoscenza ed esperienza che siete riusciti a conquistare giorno dopo giorno durante il vostro percorso di studi. Ricordatevi sempre che i risultati più grandi, quelli durevoli e le maggiori soddisfazioni nella vita si raggiungono esclusivamente con l’impegno, il sudore e sovente anche con un buon grado di sacrosanta fatica. Le scorciatoie sono fini a se stesse e non portano mai a godere dei più straordinari panorami che potrete vedere dalle vette più alte che saprete raggiungere. Vi auguro di affrontare questa prova importantissima con la giusta concentrazione, senza paura e con tutta la grinta di cui siete capaci. State vivendo un momento bellissimo perché davanti a voi avete uno straordinario futuro da andare a conquistare. Siate affamati di conoscenza, curiosi, creativi e non fatevi spaventare dagli ostacoli perché è solo attraverso questi che si impara a saltare sempre più in alto.Potete dipingere il miglior futuro possibile per voi stessi e per l’Italia che d’ora in poi sarà anche nelle vostre mani, usando tutti i colori a vostra disposizione: scegliete con attenzione, responsabilità, ma anche con quell’ambizione che non può mancare per sentirsi realizzati e consapevoli del proprio ruolo nel mondo, senza mai sfuggire all’impegno che e’ imprescindibile “per arrivare” dove volete. Siete il nostro domani, siate il nostro orgoglio più grande”.

Ripristinare il Centro nascite al Sant’Anna

“L’Ospedale Sant’Anna è oggetto di lavori straordinari di riqualificazione – ha risposto l’assessore Luigi Icardi – necessari per garantire la sicurezza di pazienti e lavoratori. Questo ha comportato la riallocazione di circa il 40% dei servizi presenti nel presidio. Nonostante l’evidente difficoltà, tutti i percorsi di ginecologia, ostetricia e neonatologia (circa 6500 parti anno) continuano a essere garantiti. Per il Centro Nascita sono stati individuati spazi e percorsi i più affini possibili alla finalità del Centro. I locali del Centro nascita sono attualmente utilizzati per le isteroscopie e le colposcopie – conclude l’assessore Icardi – esami di secondo livello indispensabili per una diagnosi precoce delle neoplasie come richiesto dai LEA, a cui un ospedale di riferimento per l’Oncologia Ginecologica non può sottrarsi e per i quali non è stato possibile trovare diversa collocazione. Il percorso del Centro nascita verrà ricondotto al suo impianto originario nel più breve tempo possibile.

“In Italia – ha sottolineato la consigliera Disabato – i Centri Nascita sono ancora pochissimi. Uno dei pochi è nato a Torino, nel 2015, all’interno dell’Ospedale Sant’Anna. È un esempio di eccellenza ed un modello assistenziale di riferimento per gli altri punti nascita della nostra Regione e non solo. Un fiore all’occhiello” della Sanità Piemontese poco valorizzato e che rischia di scomparire.

“Pur comprendendo la situazione di emergenza legata al crollo verificatosi nei locali in precedenza adibiti ad ambulatori – ha aggiunto la consigliera Accossato – non possiamo non esprimere preoccupazione per il fatto che il Centro Nascita sia stato di fatto smantellato e delocalizzato in diverse parti dell’ospedale Sant’Anna, cosa impedisce che il servizio di continuità assistenziale e di assistenza al parto e perinatale siano svolti in idonee condizioni e garantendo gli standard previsti”

Durante i question time è stata data risposta anche alle interrogazioni del consigliere Pd Domenico Rossi Quali azioni per ripristinare il funzionamento dell’ascensore in palazzina ATC di Galliate (NO); di Monica Canalis su Il grattacielo della Regione Piemonte è adatto ai lavoratori con disabilità?; di Maurizio Marello su Nuovo ospedale ASO Cuneo e nuovo “ospedale di pianura”; di Sean Sacco del M5S su Situazione dei pagamenti relativi al contratto di servizio in essere con Trenitalia S.p.A; di Silvio Magliano moderati, su Arretrati per 45.000 euro in bolletta: gli inquilini delle Case ATC di Corso Giovanni Agnelli (quartiere Mirafiori Nord a Torino) rischiano di restare senza corrente elettrica e acqua calda. La situazione sarà risolta?

Scatta la settimana per ridurre il numero dei cinghiali in alpeggio

Al via la settimana del controllo dei cinghiali negli alpeggi delle vallate torinesi. Dopo le molte segnalazioni di margari che al loro arrivo in alpeggio hanno avuto l’amara sorpresa di trovarsi i prati distrutti dalle “rumate” dei cinghiali, da domani scatta l’intervento dei selecontrollori aderenti all’”Associazione di protezione civile per la salvaguardia e gestione della fauna”.

L’attività inizia ieri in contemporanea in 10 alpeggi di valli diverse dove sono stati segnalate le devastazioni maggiori. Saranno effettuati appostamenti notturni per diminuire il numero dei cinghiali e ridurre così i danni ai preziosi prati di montagna che, con le loro erbe selvatiche particolari, donano al latte i sapori caratteristici dei formaggi d’alpeggio.

Gli interventi si svolgeranno in valle Dora Baltea, val Chiusella, bassa valle Orco, Valli di Lanzo e in diverse località dell’alta valle di Susa e continueranno in base alle necessità manifestate dagli allevatori.

Questi interventi coordinati e mirati per ridurre i danni in alpeggio rientrano nella convenzione firmata lo scorso 4 aprile tra Coldiretti Torino e l’associazione che raggruppa 190 selecontrollori formati e abilitati al controllo notturno in sicurezza.

«I nostri allevatori – sottolinea il presidente di Coldiretti Torino Bruno Mecca Cici – hanno il diritto di lavorare senza vedersi distrutti quei prati che hanno curato perché dessero l’erba migliore con l’arrivo della stagione estiva. Ridurre i cinghiali anche in montagna è un nostro obiettivo per salvaguardare la pastorizia, attività radicata nella storia delle Alpi incentrata proprio sulla cura di quelle erbe che i cinghiali in sovrannumero stanno distruggendo. La convenzione con l’Associazione selecontrollori permette questi interventi coordinati su nostra segnalazione».

Gli stessi allevatori possono chiamare l’associazione per richiedere interventi mirati segnalando i danni agli uffici di zona Coldiretti. Gli stessi agricoltori possono anche richiedere l’intervento di tutor selecontrollori abilitati con il corso organizzato sempre da Coldiretti e che ha abilitato 120 operatori compresi agricoltori che possono operare in autodifesa sui propri terreni o intervenire su terreni di colleghi all’interno dei propri distretti di gestione faunistica.

Gli operatori intervengono dopo attenti sopralluoghi per determinare il punto d’appostamento più efficace e soprattutto più sicuro per l’incolumità di persone, animali domestici e fabbricati arrecando il minimo disturbo al resto della fauna selvatica. Il selecontrollo è un’attività di abbattimento che si svolge senza muoversi dal punto prescelto; non utilizza battute e cani e non causa praticamente nessun disturbo: l’operatore spara un colpo solo dopo avere individuato attraverso termocamera e visore a infrarossi il cinghiale da prelevare. L’attesa può anche essere effettuata all’alba e al tramonto in questi casi senza necessità di strumenti di visione notturna. Nel caso l’operatore ravvisi una qualunque forma di pericolo per l’incolumità delle persone o la possibilità che lo sparo causi apprensione e allarme, ha l’obbligo di rinunciare all’intervento.

I danni da cinghiali in alpeggio

I cinghiali che vivono in montagna escono di notte dai ripari diurni nelle zone di bosco fitto con ontani bassi, rododendri, felci, roveti, per scalzare la cotica erbosa. Lo fanno infilando il grifo sotto le radici delle zolle per ribaltarle.

Il grifo è la parte terminale del muso che è allungato e sul quale scaricano tutta la loro forza per fare leva dal basso verso l’alto. La punta del grifo è costituita da materia cornea durissima. Il muso del cinghiale funziona, quindi, come una vanga.

L’odorato delle narici poste nel grifo è eccezionale: possono fiutare un lombrico anche a 25 cm sottoterra stando a mezzo metro sopra l’erba.

Quello provocato dalle “rumate” è un tipico danneggiamento di questo periodo dell’anno ed è causato principalmente da branchi femmine con i piccoli. Le femmine in allattamento o appena dopo l’allattamento hanno bisogno di un forte apporto proteico. Lo stesso vale per i piccoli che hanno terminato lo svezzamento. Le proteine ricercate dal cinghiale in montagna sono soprattutto di origine animale e derivano soprattutto da larve di coleottero, larve di ditteri, lombrichi, piccoli di talpa e arvicola delle nevi.

I prati stabili di montagna sono quelli che ospitano le comunità di larve più numerose e quindi sono i più battuti dai cinghiali che ricercano anche i campi di patate o segale, gli orti, i bordi delle strade perché in questi punti la terra è smossa ed è più facile da scalzare oltre ad essere concimata e quindi ad attirare le larve e i lombrichi con la sua sostanza organica.

I danni di questo tipo diminuiscono in estate per tornare in autunno quando i cinghiali devono acquisire proteine e grassi per la riserva di grasso invernale. Ma da alcuni anni anche in autunno sono presenti nuove cucciolate con le esigenze già descritte sopra per piccoli e femmine in allattamento.

In una notte, un branco medio di 5-6 femmine con una ventina di piccoli può rumare un intero pascolo azzerando la produzione di erba per almeno un paio di estati. Quando si ripristina da solo, il pascolo non ha più la stessa composizione di erbe e la stessa capacità nutritiva faticosamente raggiunte con secoli di “coltivazione” da parte degli agricoltori. Il pascolo si impoverisce e la qualità dei nutrienti si impoverisce: ne risente la qualità del latte dei formaggi tipici d’alpeggio, con danno economico enorme per gli allevatori.