A Lione le delegazioni italiana e francese della commissione intergovernativa si sono riunite per la nuova ferrovia Torino-Lione in vista della riunione del 22 giugno, dedicata ai tempi della Francia per realizzare le vie d’accesso al tunnel transfrontaliero della Tav. Negli ultimi giorni sono emerse preoccupazioni in Italia e nella Ue dopo il rapporto del Consiglio d’orientamento delle Infrastrutture di Parigi che ha proposto di ritardarne di dieci anni l’entrata in servizio.
Aveva preso accordi con una prostituta per 150 euro in cambio di un rapporto sessuale a pagamento di due ore. La donna invece, trascorsa la prima ora, lo ha fatto uscire dalla propria abitazione a Vercelli perchè stava arrivando un parente.
L’uomo ha così chiamato i carabinieri e ha riferito di avere avuto un diverbio con lei, di essersi sentito trattato ingiustamente e di volere restituita metà della somma. Visto che non era stata commessa alcuna condotta illecita da parte di entrambi, i militari hanno con calma invitato il giovane a riconsiderare la propria richiesta, spiegando che non era compito loro intervenire.
Da oggi Torino ha una targa per ricordare i Giusti tra le Nazioni, tutte quelle persone che, nel mezzo del periodo storico più drammatico del secolo scorso, decisero con coraggio di aiutare gli ebrei a sfuggire all’Olocausto, alla deportazione nei campi di sterminio.
La targa, che si trova all’interno del giardino intitolato a Francesca Laura Morvillo, nel quartiere di santa Rita, è stata scoperta ieri durante una cerimonia cui hanno partecipato: la vicesindaca Michela Favaro, il vicepresidente del Consiglio comunale Domenico Garcea, l’assessore regionale Fabrizio Ricca, il vicepresidente della Circoscrizione 2 Giuseppe Genco, il presidente della Comunità Ebraica di Torino Dario Disegni, il prefetto del distretto Rotaract 2031 Matteo Cammisuli.
Giova ricordare che i Giusti tra le Nazioni èanche un’onorificenza conferita dallo Yad Vashem, l’Ente nazionale per la Memoria della Shoah di Gerusalemme che, fin dal 1953, celebra tutti i non ebrei che hanno agito a rischio della propria vita e senza interesse personale per salvare anche un solo ebreo dal genocidio nazista.
Come ha ricordato Disegni, oltre ventimila donne e uomini, fra cui cinquecento italiani e una ventina di torinesi che dimostrarono virtù e rettitudine, un senso del dovere capace di riportare la luce nel momento più buio per l’umanità. Un esempio, per Disegni, che rappresenta un potente vaccino contro ogni forma di odio e di intolleranza e come tale deve essere proposto e riproposto in tutte le possibili declinazioni della comunicazione e dell’insegnamento.
Un tema ripreso da Garcea che, nel suo intervento, ha sottolineato come la vicenda dei Giusti tra le Nazioni, per noi italiani sia sovrapponibile al tema della Resistenza, che ha saputo unire le persone, coraggiose nello scegliere da che parte stare, mettersi in gioco rischiando in prima persona, incapaci di essere indifferenti di fronte alla sofferenza altrui.
Nel suo intervento, Fabrizio Ricca ha ringraziato chi ha voluto questa targa, perché ha voluto dare un segnale forte contro l’antisemitismo, contro il razzismo, memoria e anticorpo vero per la nostra società, ad evitare il rischio che possa tornare il buio di quegli anni terribili del Novecento.
Ha concluso la serie dei saluti istituzionali la vicesindaca che ha ribadito come memoria e ricordo siano antidoti importanti, utili per tramandare valori e rinsaldare legami di una comunità. Per Favaro, il richiamo al diritto naturale nei momenti più bui della storia degli Stati può non coincidere con il diritto delle leggi. Queste vanno certamente applicate ma non vanno mai dimenticati i valori che stanno alla base di un popolo, di uno stato, di una democrazia: la giustizia sociale, il rispetto delle persone, l’uguaglianza e la fratellanza. I Giusti tra le Nazioni furono in grado di sentirli propri e non esitarono nel rischiare di persona per sostenere questi valori, diventando un esempio da seguire.
Ogni anno si svolge la Notte Europea dei Musei, serata dedicata all’arte e diffusa nelle più grandi città europee.
L’iniziativa è organizzata dal Ministero della Cultura francese e patrocinata dall’Unesco, dal Consiglio d’Europa e dall’ICOM.
Per l’occasione, anche Torino partecipa alla sua diciottesima edizione, con la possibilità di visitare le mostre e le collezioni di diversi musei a tariffe agevolate o con ingresso gratuito
Il tema della Giornata Internazionale dei Musei 2023 è “sostenibilità e benessere”.
Quest’anno la Notte Europea dei Musei si svolge sabato 13 maggio 2023.
Tutti i musei statali aderiscono alla Notte Europea dei Musei.
A Torino sarà possibile visitare i Musei Reali sabato 13 maggio dalle 19.30 alle 22.30 (chiusura biglietteria ore 21.30) e accedere al costo di 1 euro ai seguenti musei:
Fondazione Torino Musei
GAM, MAO e Palazzo Madama saranno straordinariamente aperti fino alle 23 (ultimo ingresso ore 22)
A partire dalle 18, si potranno visitare con la tariffa speciale di 1 euro le collezioni permanenti e la maggior parte delle mostre in corso.
La tariffa speciale di 1 euro sarà applicata anche ai possessori di Abbonamento Musei.
La Fondazione Torino Musei e Theatrum Sabaudiae propongono inoltre in ogni museo una serie di visite guidate alle collezioni e alle mostre temporanee, oltre a workshop serali.
- GAM
Oltre alle collezioni permanenti del ‘900 Il primato dell’opera, saranno visitabili con il biglietto unico a 1€ le mostre Ottocento Collezioni GAM dall’Unità d’Italia all’alba del Novecento, Alberto Moravia Non so perché non ho fatto il pittore e Giuseppe Gabellone Km2,6 in VideotecaGAM.
Aggiungendo 1€ si potrà visitare anche la mostra Viaggio al termine della statuaria. Scultura italiana 1940-1980 dalle Collezioni GAM.dalle 20.00 alle 20.45 – dalle 21.00 alle 21.45 LETTERE DALLA NOTTE
In occasione della Notte Europea dei Musei la GAM propone un workshop in orario serale. L’attività si svolge a flusso continuo, scandita da poche pause di un quarto d’ora durante la quale si sperimenterà la tecnica del collage. A partire da diverse immagini che riproducono opere della GAM esposte in museo e visitabili durante la serata, il pubblico è invitato a ritagliare, comporre e ibridare le diverse parti delle opere per creare una personale cartolina da portare via. Questa potrà essere spedita, conservata o donata, come testimonianza della creazione di un messaggio ‘proibito’, da custodire o donare. Il tema sarà quello della notte: da intendere in maniera figurata, ma anche come simbolo. Le opere scelte rimandano infatti a un immaginario di divertimento, di libertà e di mistero, di oscuro e inconscio, realizzate da artisti attratti da tematiche spigolose, misteriose… notturne.
Costo del workshop: 5 € (+ biglietto di ingresso 1 €) Info e prenotazioni: 011 5211788 – prenotazioniftm@arteintorino.com - MAO
Accesso con biglietto unico a 1€ alle gallerie delle collezioni permanenti, alle mostre in corso Lustro e lusso dalla Spagna islamica e Hidden flowers | Jacopo Miliani (t-space X MAO)
Tra le ore 21:00 e le 22:00 si potrà assistere e partecipare alla performance Sonic Blossom di Lee Minwei.
Aggiungendo 1€ sarà possibile visitare la mostra Buddha10 Reloaded.ore 18:30 BUDDHA 10 RELOADED
L’incontro con straordinarie statue buddhiste delle collezioni del MAO, alcune delle quali mai esposte al pubblico, messe in dialogo e in contrasto con alcuni esemplari provenienti dal Museo delle Civiltà di Roma e dal Museo d’Arte Orientale E. Chiossone di Genova e con significative opere di artisti contemporanei, diventa l’occasione per riflettere su temi come l’originaria collocazione e funzione delle opere, le modalità di importazione in occidente, le logiche e procedure di restauro, le complesse relazioni fra vero e falso. Questi e altri interrogativi saranno al centro della visita guidata che si propone come momento di condivisione e riflessione su questioni che si celano dietro a soggetti dalla natura e funzione essenzialmente sacra.
Costo della visita guidata: 6 € (+ biglietto di ingresso 1 €) Info e prenotazioni: t. 011 5211788, prenotazioniftm@arteintorino.com
ore 21:00 – 22:00 SONIC BLOSSOM di LEE MINGWEI
Commissionata per l’inaugurazione del National Museum of Modern and Contemporary Art, Corea, nel 2013, e dopo essere stata presentata nelle più prestigiose istituzioni internazionali quali il Centre Pompidou di Parigi e il Metropolitan Museum of Art di New York, la performance partecipativa dell’artista taiwanese-americano LEE Mingwei arriva per la prima volta in Italia al MAO. Nelle sale del museo si avvicendano 7 cantanti della Scuola di musica vocale da camera di Erik Battaglia del Conservatorio “Giuseppe Verdi”, selezionati e formati da Lee Mingwei in collaborazione con lo stesso professor Battaglia. Fra tutti i visitatori che incontreranno, ne sceglieranno uno a cui offrire in dono un Lied di Schubert; se questa persona accetterà l’offerta, sarà condotta nel Salone Mazzonis al primo piano e avrà inizio la performance.ore 21:00 VISITA ALLE GALLERIE DEDICATE A CINA E GIAPPONE
L’itinerario attraverso le opere esposte si trasforma in un viaggio verso l’Asia Orientale. Il percorso parte dagli oggetti d’arte della Cina antica, caratterizzati da vasellame neolitico, bronzi rituali, lacche e terrecotte – databili dal Periodo Neolitico al X secolo d.C. – per proseguire nella suggestiva galleria dedicata al Giappone, che presenta statue lignee di ispirazione buddhista, eccezionali paraventi, armature dei samurai e dipinti su rotolo verticale e xilografie policrome note come ukiyo-e, ‘immagini del mondo fluttuante’.
Costo della visita guidata: 6 € (+ biglietto di ingresso 1 €) – Info e prenotazioni: t. 011 5211788, prenotazioniftm@arteintorino.com - Palazzo Madama
Con il biglietto a 1€ il pubblico potrà accedere alle collezioni permanenti e La porta della Città. Un racconto di 2.000 anni.
Aggiungendo 1€ si potrà visitare la mostra Bizantini. Luoghi, simboli e comunità di un impero millenario.ore 18:30 e ore 21:00 DA PORTA ROMANA … A CASTELLO… A MUSEO
È la Notte Europea dei Musei: un’occasione per vivere l’arte e la storia in un orario diverso. Tarda serata e fuori il buio: momento perfetto per visitare le collezioni di Palazzo Madama. Il sito fu in origine porta romana, poi divenne fortezza medievale e castello dei principi d’Acaia, proseguendo quale residenza delle due Madame Reali e divenendo successivamente la sede del primo Senato Subalpino. Dal 1934 assume un nuovo ruolo: si inaugura la sede del Museo Civico d’Arte Antica con un patrimonio che vanta oltre 70.000 opere.
La visita rivela ogni aspetto senza nulla tralasciare, scandendo ogni passaggio che, nei secoli, in questo luogo si è verificato. Architettura, arte e apparati decorativi: venti secoli di storia da respirare in orario inconsueto.
Costo della visita guidata: 6 € (+ biglietti di ingresso 1 €) – Info e prenotazioni 011 5211788 – prenotazioniftm@arteintorino.com
Palazzo Carignano
Apertura straordinaria dalle 18.00 alle 21.00 e biglietti di ingresso a 1 euro.
Info e prenotazioni 011 5641711.
Altri musei
- Polo Museale degli Istituti Anatomici
sabato 13 maggio 2023 dalle ore 10 fino alle 23 con ingresso gratuito a partire dalle 18
Sarà possibile visitare:
Museo di Anatomia Umana
Museo Lombroso
Museo della Frutta
Dalle ore 18 verranno organizzate visite guidate gratuite, senza prenotazione
Non è necessaria la prenotazione. - Planetario di Torino
In occasione della Notte dei Musei sarà possibile, dalle 18.30 alle 24.00 (ultimo ingresso ore 22.30), visitare con ingresso gratuito il Museo interattivo.
Acquistando un biglietto aggiuntivo, si potrà assistere a uno spettacolo all’interno del Planetario digitale. L’ingresso al Museo interattivo è gratuito, mentre lo spettacolo all’interno del Planetario digitale ha un costo di 5 euro ed è facoltativo.
Il Planetario di Torino è in via Osservatorio 30 a Pino Torinese.
Vernice, la rivista semestrale di formazione e cultura, edita dal 1994 a Torino e diretta da Sandro Gros-Pietro, si occupa da quasi trent’anni di letteratura proponendo nuovi testi di poesia, narrativa, teatro e testimonianze di arte contemporanea. L’ultimo numero, il sessantunesimo, come tradizione dedica la copertina e un’ampia biografia a un protagonista della cultura italiana, proponendo il profilo della scrittrice e poetessa Wilma Minotti Cerini. Milanese di nascita – è nata nel capoluogo lombardo nel 1940 – attualmente vive a Pallanza, sul lago Maggiore. Nell’ampio spazio dedicatole ( che ospita anche il racconto inedito Storia di un foglio puntiglioso ) emerge la ricca e avventurosa vita di questa donna dai molti interessi che ha vissuto un infanzia difficile durante la guerra, con la perdita prematura di entrambi i genitori – il padre partigiano venne ucciso dai fascisti ai primi di aprile del ’45 mentre era in missione per conto del Cln – ma seppe affrontare mille difficoltà fino ad affermarsi, frequentando i circoli culturali memeghini e sposando il Visconte Livio Cerini di Castegnate, fine gastronomo e studioso, membro dell’Accademia Italiana della Cucina. Personaggio di indubbio fascino e spessore culturale, Cerini ha pubblicato con Sonzogno, Salani e Longanesi volumi di grande interesse e successo sulla gastronomia e sulla storia della cucina. Wilma Minotti Cerini nel corso della sua lunga carriera ha pubblicato molte opere tra le quali vanno segnalate il monumentale lavoro di ricerca sulla vita e la poesia dell’inglese Peter Russell, diverse sillogi poetiche, l’interessante saggio dedicato a Guido Gozzano, il racconto filosofico I figli dell’illusione, i romanzi Ci vediamo al Jamaica e Le verità nascoste. Recentemente ha curato i libri Il re mangia solo e altri racconti del marito Livio Cerini di Castegnate e C’era una volta il Bagutta, dedicato alla famosa trattoria milanese dove è nato il più antico premio letterario italiano, forse quello dalle origini più insolite che risalgono al 1927, scaturito dall’idea di un gruppo di amici, artisti, scrittori e giornalisti che avevano l’abitudine di riunirsi in quel locale per discutere di letteratura.
Marco Travaglini
Barriera in festa!
Domenica 14 maggio, dalle 14,30
Si mette in bella mostra, domenica prossima14 maggio, sfilando in totale e colorata allegria per le sue strade, la storica “Barriera di Milano” o “Barriera dl’Emme”, come ancora la chiamano i più attempati torinesi. In agenda, una ricca “parata culturale”, per dirla con le varie associazioni del quartiere che la organizzano, raggruppate – evocando la forte suggestione di lontani mari tropicali – in “Barriera Corallina” o “organismo collettivo di resistenza culturale”. La parata parte da un luogo simbolo di “Barriera di Milano”, piazza Foroni (ritrovo alle 14,30), e si dirige al “Parco Peccei”, la grande superficie ex industriale chiusa tra passante ferroviario, via Cigna e via Valprato che è ora il cuore verde del quartiere: “L’iniziativa –sottolinea Giulia Gozzellino, coordinatrice di ‘Barriera Corallina – nasce per celebrare la diversità e la bellezza della condivisione. Abbiamo scelto di riempire lo spazio pubblico con le voci, i suoni e i giochi di quartiere tra ‘marching band’, acrobazie, animazioni teatrali e ‘slam poetry’. Sfiliamo e partecipiamo con divertimento per una ‘Barriera Corallina’ gioiosa e accogliente”.
E Luca Bosonetto del “Comitato Arci Torino”: “Barriera di Milano è un quartiere fragile ma anche effervescente, solidale, colorato. Negli ultimi anni infatti abbiamo assistito a una crescita di realtà associative locali, spesso nuove e giovani. Anche ‘Arci’ vede rifiorire la sua presenza in Barriera tra mutualismo, inclusione, cultura, con una decina di nuovi spazi aperti o rigenerati dopo la fine della pandemia”. “’Barriera Corallina’ – continua Bosonetto – è un concreto esempio di questa effervescenza, che parte dalla nostra rete per coinvolgere tutto il territorio. Un modello che vuole declinare la parola ‘prossimità’ in forma virtuosa e che sceglie il modo più bello per concludere un primo anno di progetto e rilanciare: scendere in strada e sfilare” .
Si inizia, come detto, alle 14,30, in piazza Foroni, la piazza del mercato di “Barriera”, qui famigliarmente conosciuta come piazza Cerignola, per arrivare alle 16 al “Parco Peccei”. Peculiarità: tutte le realtà coinvolte sia nella parata sia poi nell’animazione al Parco sono di “Barriera di Milano”. Tutto a “Km zero”.
La sfilata sarà animata, in primis, dalle Associazioni “Pietra Tonale” e “La Folamurga” con musica e perfomance dal vivo, marching band, danze, fiati e percussioni . A dare ulteriore colore alla parata, l’animazione con acrobati sui trampoli della “Fondazione Uci Casa Circostanza” e dell’ “Associazione Slip”.
Vera chicca l’accompagnamento floreale di“FiëscaVerd”, realtà torinese nata con l’obiettivo di promuovere la rigenerazione urbana e l’inclusione sociale attraverso il recupero di aree verdi marginali e l’attivazione di percorsi di agricoltura urbana.
Al “Parco Peccei” sono, quindi, previsti momenti di convivialità, cultura e condivisione. Ci saranno un punto informativo e di ascolto, un angolo della cura dove trovare hennè eprodotti naturali gestito dagli adolescenti del “Centro Interculturale” e di “Asai”. Curioso lo “Swap party”, la festa per scambiarsi i vestiti che non si usano più, per non parlare degli interventi delle molte realtà teatrali operanti in Barriera che non mancheranno di dare il loro contributo, dal “Teatro Carillon”all’“Asola di Govi”, da “TzimTzum” ad “APS” e a “Onda Larsen”. Non mancheranno ovviamente momenti di animazione per i più piccoli, gestiti da “Ricette d’Africa” e “RenkenOnlus”, due realtà che operano all’interno degli spazi del “Bunker”, e dei “Bagni Pubblici” di via Agliè. Nel programma anche uno “Speakers Corner” (rivolto alle nuove idee in campo editoriale) e un tocco di poesia con “A/Traverso – Rassegna di poesia”, format che ha già proposto le presentazioni di ParimahAvani, poetessa iraniana, ai “Bagni Pubblici” di via Agliè, e di Mister Caos, poeta di strada milanese, al circolo “La scimmia in tasca” e alla Biblioteca “Primo Levi”. In questo caso, trattandosi di un’iniziativa all’aperto, verrà proposta una presentazione di poesie di alcuni autori attivi a Barriera di Milano. Infine, “corner radio” con “Radio Banda Larga”, “Radio Ohm” e “Spazio 211”.
g.m
L’amicizia
L’amicizia è uno dei miti più antichi: Eurialo e Niso, Finzia e Damone, Achille e Patroclo fino a Don Chisciotte e Sancho Panza e rappresentazioni cinematografiche come Amici miei o Yuppies.
Possiamo dire che l’amicizia sia innata nel genere umano perché l’uomo è un animale sociale, vive in gruppo e, specie nell’antichità, aveva bisogno di unire la sua forza a quella di altri per la caccia o per combattere quando non esistevano armi a distanza.
Molti di noi sono rimasti in contatto con i compagni delle elementari o delle medie nonostante siano passati decenni e forse sono proprio le amicizie più antiche quelle destinate a durare maggiormente: io vedo ancora i compagni delle elementari e delle medie, si partecipa agli inevitabili dolori che colpiscono ora l’uno ora l’altro, ci si aiuta dove e come si può anche se si sta talvoltamesi senza sentirci.
Poi incontri persone nuove, magari accomunate da un numero maggiore di affinità, ma l’amicizia non riesce a decollare e rimane una semplice conoscenza, seppur approfondita, destinata a naufragare nel giro di poco tempo o a rimanere tiepida.
Ma cos’è l’amicizia? E’ un sentimento tra due persone fra le quali vi sia una carica emotiva ed è basata su stima reciproca, affetto ed interessi comuni.
Un proverbio dice “Gli amici si vedono nel momento del bisogno”; peccato che alcuni lo intendano come bisogno loro: se non hanno bisogno spariscono per mesi o anni salvo ricomparire quando non sanno a chi rivolgersi.
Troppo spesso, tuttavia, l’amicizia viene confusa con l’opportunismo, la semplice conoscenza, la comunione di intenti quali la palestra, il calcetto, il lavoro o l’associazione cui si è entrambi iscritti.
Al giorno d’oggi l’amicizia ha però assunto una connotazione diversa, esagerata, e messa in discussione per la massiccia diffusione dei social. La possibilità di dialogare virtualmente senza mai incontrare di persona l’interlocutore hanno creato relazioni, chiamate amicizia, che con l’amicizia poco o nulla hanno in comune o che, se di amicizia si tratta, questa era presente dal vero prima dell’incontro sui social.
Ma quali sono i limiti da imporre ad un’amicizia? Vi sono diverse scuole di pensiero: alcuni ritengono che un amico vada sempre supportato ed i suoi comportamenti sempre condivisi; altri, al contrario, pensano che l’amicizia sia il motivo giusto per segnalargli i comportamenti sbagliati ed i gesti che si disapprovano. Ognuno segua la scuola che meglio rappresenta i propri convincimenti.
Di sicuro, coltivare un’amicizia richiede impegno, volontà e sacrifici; la ricompensa a tutto ciò è avere accanto qualcuno nei momenti che contano, siano essi gioiosi o tristi.
L’amicizia, e la capacità di contrarne di nuove, cambia proporzionalmente all’età: maggiore è la nostra età minore è il numero delle amicizie strette che ci circondano. Il motivo è da rinvenirsi nella maggior selettività da parte nostra, nel disincanto con cui ci avviciniamo alle persone e, non ultime, la memoria e l’esperienza di amicizie che ci hanno delusi.
Una cosa è sicura: l’amicizia non potrebbe mai sparire dalla vita e dalla cultura del genere umano.
Perché oggi, più che anni addietro, l’amicizia è così in crisi? Ritmi frenetici, impegni assunti per non fermarsi a pensare, carriera ci hanno portato ad aumentare l’individualismo cercando, semmai, il conforto che potrebbe darci un amico in uno smartphone, in un videogioco o nel branco col quale ci sentiamo forti, potenti, invincibili.
I genitori per primi, come la scuola, dovrebbero sviluppare nei figli il senso dell’amicizia, anziché fomentare l’eccessiva competitività e l’odio e non dovrebbero favorire, dalla più tenera età, una competitività basata sulla possibilità o meno di vestire con abiti griffati, di giungere a scuola col SUV anziché in autobus o di abitare in una villa anziché in un alloggio di edilizia popolare.
In una società dove è normale essere figli unici l’amico può essere la giusta compensazione alla mancanza di un fratello cui confidare problemi di cuore e cui chiedere consigli disinteressati.
Quando incontriamo qualcuno che potrebbe diventare un buon amico accantoniamo i pregiudizi sulla sua etnia, sulla differenza di età, sul ceto sociale o su eventuali difetti fisici e viviamo la frequentazione in modo lucido, senza fanatismi né preclusioni. Se la persona è quella giusta l’amicizia nascerà da sola, senza forzature, in modo silenzioso e si svilupperà giorno dopo giorno.
Condividere tutto con un amico non significa privarsi di qualcosa, ma arricchirsi di qualcosa.
Sergio Motta
“NON SERVE NUOVA LEGGE, MA APPLICARE QUELLA ATTUALE”
“Trovo particolarmente pretestuosa l’organizzazione, a Torino, di una conferenza da parte dei sindaci di sinistra a sostegno della trascrizione dei figli delle coppie omogenitoriali. In primo luogo perché i vari esponenti della sinistra sembrano non aver ancora capito, o meglio, voluto capire, l’intero filone giurisprudenziale che si è venuto a creare proprio nel Tribunale di Torino e nella rispettiva Corte d’Appello. A questo proposito vorrei ricordare che la trascrizione automatica degli atti di nascita realizzati fuori dal nostro Paese di fatto aggira le norme attualmente in vigore sull’argomento. La legge parla chiaro: l’utero in affitto – che rappresenta a monte ciò che la trascrizione è a valle – è una pratica vietata e, di conseguenza, la trascrizione degli atti di nascita dei relativi bambini è illegale. Non è assolutamente necessaria – come auspica il Sindaco Lo Russo – una nuova legge, è invece necessario applicare la normativa attuale, che presto sarà completata con l’adozione del disegno di legge – proposto da Fratelli d’Italia – che istituisce come reato universale l’abominevole pratica dell’utero in affitto.
Infine, non posso che constatare la mancanza di pudore degli amministratori di sinistra, che trattano un tema così delicato come la famiglia quale una mera opportunità per fare propaganda quando sanno perfettamente quale sia la realtà dei fatti.
Ci sono gli uomini di Stato, che applicano e rispettano la legge, e c’è chi invece vuole alimentare il mercimonio dei figli. Ecco, oggi abbiamo capito da che parte sta il Pd”.
Così Paola Ambrogio, Senatore di Fratelli d’Italia e Consigliere comunale di Torino.
“Consumatori più consapevoli, ecco come”
Il noto legale torinese ricorda cinque nuove opportunità con cui tutelare acquisti e finanze sul web.
Si è da poco celebrata, lo scorso 15 marzo, la Giornata mondiale del consumatore. “Ecco, pertanto, cinque importanti aggiornamenti informativi utilissimi agli utenti per tutelarsi in un mondo in continuo cambiamento, come ha ricordato l’avvocato Massimiliano Dona, Presidente di Unione Nazionale Consumatori”, spiega l’avvocato Patrizia Polliotto, Fondatore e Presidente del Comitato Piemontese della medesima associazione, prima nata nel suo genere in Italia nel lontano 1955.
“Con l’inizio del 2023 entrano in vigore nuove norme sulla trasparenza degli sconti applicati: per ogni articolo in promozione dovrà sempre essere indicato il prezzo originario, con la novità che questo non può essere arbitrariamente deciso dal commerciante (magari gonfiandolo per poi applicare una percentuale di sconto molto attraente). Secondo le nuove norme il “prezzo originale” dovrà essere inderogabilmente “il costo più basso a cui quel determinato prodotto è stato messo in vendita negli ultimi 30 giorni”. In questo articolo vi spiego nel dettaglio quali sono le regole nei negozi”, ricorda Patrizia Polliotto.
Sempre Massimiliano Dona ci ricorda altresì che, in tema di compravendite on line, è bene ricordare: “Pensiamo a quanto sono importanti i motori di ricerca e i comparatori per aiutarci a trovare il prodotto che cerchiamo al miglior prezzo: il problema è che i risultati delle nostre ricerche possono essere alterati da vari fattori, per questo motivo è intervenuta l’Europa, prevedendo (con la direttiva 2019/2161 recentemente recepita in Italia) che al consumatore devono essere fornite informazioni generali in relazione ai «parametri principali che determinano la classificazione dei prodotti presentati come risultato della sua ricerca»”.
Venti di cambiamento in arrivo anche sul versante delle recensioni che creano accreditamento sul web. “D’ora in poi, le piattaforme di e-commerce dovranno assicurare che gli autori della recensione abbiano effettivamente acquistato o utilizzato il prodotto in questione: e l’e-commerce dovrà pertanto adottare misure adeguate per verificare tale requisito prima di pubblicare una recensione. Ovviamente è vietata ogni pratica che punti a ottenere recensioni false”.
Per poi proseguire: “Importante, invece soprattutto per l’ecommerce, il divieto di proporre al consumatore un bene identico ad un altro commercializzato in altri Stati membri, se questo è significativamente diverso per caratteristiche: si cerca in questo modo di frenare l’annoso fenomeno della dual quality che consiste nel commercializzare prodotti solo esteticamente paragonabili, ma diversi nella sostanza, ad esempio nella composizione (pensiamo ai prodotti tessili) o nella configurazione (pensiamo ai prodotti tech)”.
Notizie positive anche per i fruitori di eventi a pagamento. Quante volte vi sarà capitato di mettervi davanti al computer -magari con un certo anticipo- per acquistare il biglietto per il concerto dei vostri idoli, per uno spettacolo di teatro o per la squadra del cuore ma pochi istanti dopo l’apertura delle vendite, i ticket erano già tutti esauriti? Non è sempre un problema di tempistica, ma spesso si tratta di bot, cioè sistemi automatizzati che in pochi istanti fanno piazza pulita dei posti disponibili. E infatti, subito dopo, gli stessi agognati biglietti tornano disponibili su piattaforme di secondary ticketing. Ecco: ora, secondo le nuove regole, non si potranno rivendere ticket da parte di chi li ha acquistati utilizzando strumenti automatizzati per eludere le limitazioni al numero di ticket che una persona può acquistare.
“Riteniamo che consumatori e informazione siano un binomio inscindibile da valorizzare ogni giorno, perché la legalità possa aver di diritto e di fatto il primato che le spetta nella vita di ogni giorno”, conclude Patrizia Polliotto.
Danni da maltempo, la Regione sblocca i fondi
Finanziati 40 nuovi progetti in Piemonte che si aggiungono ai 145 interventi e ai 6 milioni e 700 mila euro del 2022
Consolidamento delle sponde dei torrenti, rifacimento di ponti, nuovi attraversamenti, messa in sicurezza di movimenti franosi e ripristino di danni al patrimonio comunale. La Regione Piemonte ha sbloccato per il primo semestre 2023 nuovi fondi per i Comuni della Provincia di Torino attraverso la legge 38/78 che prevede contributi a sostegno dei Comuni e delle Unioni di Comuni colpiti da calamità naturali.
Sono 40 i progetti per 36 Comuni in Piemonte che potranno usufruire della prima trance 2023 del contributo regionale per un totale di circa 2 milioni 796 mila euro. Lo stanziamento, approvato con la delibera di maggio, si aggiunge ai fondi già stanziati nel 2022 (circa 2,435 milioni e 61 interventi a dicembre, circa 2 milioni 190 mila euro a ottobre distribuiti su 64 interventi, 2 milioni 117 mila a maggio per 20 interventi) raggiungendo quasi 10 milioni di euro e 183 interventi.
La legge 38, spiegano il Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’Assessore alle Infrastrutture, Trasporti, Opere Pubbliche e Difesa del Suolo, sono fondi totalmente della Regione che l’Amministrazione regionale è riuscita a sbloccare per riprendere le graduatorie di fine 2022. I danni da maltempo hanno messo a dura prova le finanze degli enti locali e una delle priorità è supportare i sindaci nella messa in sicurezza dei territori.
All’Alessandrino sono destinati circa 528 mila euro per 13 interventi in 9 comuni. Nell’Astigiano arriveranno 47 mila euro a supporto di 2 Comuni. A Biella saranno finanziati due progetti per un importo di 36 mila euro, il numero di interventi nella provincia di Cuneo, è di 6 per 465 mila euro, 2 nella provincia di Novara con un contributo di 430 mila euro, mentre nella Provincia di Vercelli sono previsti 3 interventi e 458 mila euro e 4 nel Verbano Cusio Ossola per 406 mila euro, mentre nella provincia di Torino sono 8 con un finanziamento totale di 426 mila euro.