



I primi tiri ad un pallone per dare il via ad un progetto che si propone di promuovere l’inclusione attraverso una pratica sportiva sana, educativa, e coinvolgente. Per tutta l’estate i ragazzi si sfideranno in partite di pallavolo e calcio a cinque, con gli agenti della Polizia Locale come istruttori. “Attraverso lo sport di squadra e regole condivise – spiega l’assessore alla sicurezza Marco Porcedda – vogliamo provare a costruire insieme un quartiere più a misura di ragazze e ragazzi. Accompagneremo questa nuova proposta, che proseguirà nei prossimi mesi, incoraggiati dall’entusiasmo che ci hanno trasmesso nella prima giornata dell’iniziativa. L’obiettivo è anche quello di creare un ponte tra i giovani e le istituzioni, contribuendo a rafforzare il senso di appartenenza, fiducia e collaborazione all’interno della comunità”.
Ragazze e ragazzi giocheranno a pallavolo e calcio, un giorno alla settimana, con incontri dalla durata di un’ora. Gli atleti del gruppo sportivo, sei per ognuna delle due specialità, vestiranno i panni degli allenatori e si alterneranno nelle lezioni settimanali, garantendo una continuità dei corsi durante tutta l’estate.
TORINO CLICK
Sabato 24 e domenica 25 maggio atteso ritorno della Festa dei Vicini, con centinaia di eventi, e domenica 25 maggio festa di via Po
Sabato 24 e domenica 25 maggio torna a Torino la “Festa dei vicini”, con centinaia di eventi sparsi in tutta la città.
Aperitivi, pranzi, cene condivise, giochi e attività ludiche, musica, spettacoli e molto altro. Saranno un centinaio gli eventi in programma all’ombra della Mole sabato 24 e domenica 25 maggio per la Festa dei Vicini, iniziativa con la quale la Città di Torino e l’agenzia Territoriale per la Casa del Piemonte Centrale aderiscono alla Giornata Europea dei Vicini, nata a Parigi nel 1999.
Gli appuntamenti della festa, che quest’anno è giunta alla sua quattordicesima edizione, si svolgono nei cortili degli edifici di edilizia pubblica e privata, nelle coabitazioni solidali e in tutti i luoghi del territorio diventati spazi di aggregazione, come le Case del Quartiere, gli oratori, le associazioni, aree pedonali, piazze e giardini. Anche quest’anno aderiscono le scuole, con attività sportive, laboratori e altri momenti conviviali. Tra le tante iniziative ricordiamo il torneo di calcetto e festa nel giardino condominiale del complesso di via Como corso Novara, Quartiere Aurora; pranzo condiviso e attività di animazione in via Gallina a Barriera di Milano; spettacolo teatrale e aperitivo nel cortile di via Forlì a Lucento; laboratori e mostra fotografica in via Montevideo, Borgo Filadelfia e ancora pulizia della piazza e cura del verde pubblico in piazza Paravia, nel quartiere San Donato, merenda e musica in via San Massimo, giochi e attività ludiche in via De Bernardi e in via Romolo Gessi, a Mirafiori.
Tutti gli appuntamenti della Festa, che si propone di rafforzare il senso di comunità e di mutuo aiuto, promuovendo le buone relazioni di vicinato e rinforzando i legami di solidarietà e prossimità, sono consultabili alla pagina www.comune.torino.it/festadeivicini/
Nell’ambito della Festa dei Vicini domenica 25 maggio, si terrà l’inaugurazione della rinnovata via Po, che torna a disposizione della cittadinanza più sicura e più bella in seguito ai lavori di riqualificazione. Per l’occasione la Città di Torino ha organizzato dalle ore 13 alle 18 una grande festa cui parteciperanno anche i commercianti e le istituzioni culturali della zona, con un programma di performance artistiche, laboratori, musica dal vivo e iniziative per famiglie consultabili sulla pagina https://eventi.comune.torino.it/festa-di-via-po
Mara Martellotta
Un grave episodio di violenza si è verificato questa mattina all’Istituto Superiore Romolo Zerboni di Torino. Intorno alle 10:30, presso la sede di via della Cella, nel quartiere Madonna di Campagna, un docente è stato aggredito da due studenti. Un’aggressione analoga era già avvenuta nelle scorse settimane nello stesso istituto.
Secondo quanto ricostruito dalla polizia, l’aggressione non sarebbe avvenuta durante una normale attività didattica, come inizialmente ipotizzato, ma in seguito a un intervento dell’insegnante per allontanare i due ragazzi dagli spogliatoi della palestra, dove si trovavano senza autorizzazione. A quel punto, uno degli studenti avrebbe colpito il docente con uno schiaffo, mentre l’altro lo avrebbe minacciato e insultato. Il docente non ha riportato ferite gravi.
Rossella ha combattuto per un’idea di felicità che aveva il volto e il nome di Francesco. Dalla profonda immersione che hai avuto nella sua storia, credi che, almeno per un momento, Rossella sia riuscita a essere davvero felice?
Sin dall’inizio della loro relazione, Rossella sembra toccare con mano una felicità autentica. È forse proprio quell’istante di luce a spingerla a sfidare il buio, a opporsi a alla faida che inghiotte tutto. La sua battaglia, condotta quasi a mani nude, nasce da un atto d’amore, non di ingenuità. La colpa non è sua: la responsabilità morale ricade su chi l’ha isolata, manipolata e infine condannata. La felicità, per Rossella, non era un’illusione, ma un’urgenza. E la sua fede nella possibilità di fermare una faida millenaria – qualcosa che spesso neanche lo Stato riesce a fare – la dice lunga sulla forza del suo sentire.
C’è un episodio, tra tutti, che incarna il senso più profondo della sua lotta?
Uno su tutti: il giorno in cui Rossella bussa alla porta di un boss per chiedergli di fermare la faida. Lo fa in nome dell’amore. Lo fa perché crede, con tutta se stessa, che la sua felicità con Francesco meriti una possibilità. Quel gesto non è solo disperato: è radicale, è totale, è umano.
Un gesto folle o un atto d’onore? Come lo definiresti?
Entrambi. Per qualcuno è incoscienza, per altri eroismo. Di certo c’è coraggio. Chi lo giudica un gesto ingenuo ha le sue ragioni: in un contesto così violento, quell’atto può apparire insensato, persino suicida. Ma Rossella non era semplicemente incosciente: era determinata. Voleva essere felice, e per questo si è assunta ogni rischio. “Io voglio vivere, voglio amare, voglio che tutto questo finisca”, sembrava dire. E nella sua voce c’era la voce di chi sa che la felicità, a volte, è una battaglia da combattere fino in fondo.
Valeria Rombolà
Andrea Turi
Anche quest’anno si ripete l’iniziativa che consentirà ai bambini in cura a Torino, ospiti di Ugi, di trascorrere un fine settimana in una rinomata località marina ligure
Dopo il successo della prima edizione si ripeterà anche quest’anno il weekend “UWA Ugi Weekend ad Alassio”, iniziativa che consentirà ai bambini in cura a Torino, e ospiti di Ugi (Unione Genitori Italiani contro il tumore dei bambini ODV), di trascorrere un intero fine settimana in una delle località marittime liguri più rinomate della riviera di ponente. Saranno sei i nuclei famigliari ospitati e 22 persone in tutto. Il progetto nasce da un’idea di Davide Revello, “Balneare da oltre 30 anni”, che ha messo a disposizione nei giorni 24 e 25 maggio i suoi Bagni Corner Beach per i bambini accompagnati da fratellini e genitori. Come l’anno scorso, in ologramma due giorni di intrattenimento e giochi, il tutto in forma rigorosamente gratuita, grazie al prezioso contributo degli sponsor. Tante novità per questa edizione, alla quale hanno voluto partecipare anche nuove personalità dell’imprenditoria, sia torinese che ligure.
“In inverno trascorro la maggior parte del mio tempo a Torino – spiega Davide Revello – sono stato colpito dalla realtà di Ugi, che ho imparato a conoscere molto bene, e mi sono imposto di fare qualcosa per questi bambini che ogni giorno combattono una battaglia difficilissima. Ecco allora l’idea di regalare loro un intero weekend di relax e spensieratezza, mettendo a disposizione il mio stabilimento e il mio staff, composto dai miei figli Simone e Marco, sua moglie Barbara e tanti amici che si sono prestati a collaborare, come ristoratori, colleghi e albergatori della zona. Sono istruttore di nuoto, in passato ho lavorato nelle piscine con bambini disabili o malati. So quello che passano e cosa devono sopportare le famiglie. È importante dare una mano, e ogni gesto può fare la differenza”.
“Quello di Alassio non è solo un weekend al mare – spiega Emma Sarlo Postiglione, Segretario Generale Ugi – è un dono prezioso di normalità, di allegria condivisa, di tempo sereno per i nostri bambini e le loro famiglie. Occasioni come queste sono boccate d’ossigeno all’interno del difficile percorso che ogni giorno affrontano. Per questo vogliamo ringraziando con profonda gratitudine Davide Revello e tutti gli amici sostenitori, che hanno scelto di essere al nostro fianco”.
Mara Martellotta
Pubblichiamo una originale immagine della nostra lettrice Giovanna Seghesio.
Arte e cibo hanno da sempre un legame molto stretto, come stretto è il rapporto tra il cibo e la salute.
E proprio questo ha ispirato l’evento
SALUTE E BENESSERE NELL’ARTE E A TAVOLA
che si terrà il 6 giugno prossimo, venerdì, a partire dalle ore 20.45 al piano terreno di Palazzo Dal Pozzo, corso XXV Aprile n 6, nel cuore di Moncalvo (Asti).
In questa storica location, dimora signorile, sotto gli splendidi soffitti affrescati da Pietro Fea, la serata si snoderà in due momenti, coordinati dal giornalista Massimo Iaretti.
Nella prima parte Lia Carrer, docente di lettere illustrerà quella che nei secoli è stata la presenza del cibo nell’arte, soffermandosi in particolare sui secoli ‘400 – ‘700. Il cibo del resto è essenziale per la sopravvivenza del genere umano ma è anche uno dei grandi piaceri della vita. Non deve, pertanto, sorprendere che frutta, verdura, carne, bevande, siano stati soggetti comuni nella pittura nei secoli dall’epoca etrusca sino ad oggi.
Ma il cibo, soprattutto nella nostra società odierna, può anche essere oltre che un piacere, una fonte di problemi, soprattutto se male somministrato, di incerta provenienza o assunto in eccesso. Di qui la necessità più volte ribadita, a livello medico-scientifico, di corretti stili di vita che vedono come prioritaria una sana alimentazione, sia sotto l’aspetto quantitativo che qualitativo.
Del concetto di bellezza e di benessere (meglio di ben essere come preferisce definirlo) parlerà Francesco Leva, medico Specialista in medicina interna e malattie del metabolismo che ha successivamente approfondito le sue competenze nel campo dell’endocrinosenescenza e degli inestetismi causati da alterazioni ormonali. La sua passione per il settore lo ha portato a specializzarsi ulteriormente in medicina estetica e rigenerativa e a sviluppare anche notevoli competenze nel contrasto all’obesità che è una delle ‘piaghe’ della nostra società.
Chiuderà l’evento Riccardo Longo, medico dentista, esperto in identificazione personale DIV, coautore del protocollo Mydenos, che da una vita si occupa di estetica dentale e protesica e da sempre sul territorio è impegnato nella divulgazione di azioni chiave per la prevenzione e l’identificazione precoce del tumore del cavo orale.
25 maggio 2025 si celebra la Quarta Giornata Nazionale del Cavallo
La Giornata Nazionale del Cavallo è un’idea della No-profit Passione Cavallo e nasce perché tutti, o quasi tutti, hanno la loro Giornata Nazionale. Tutti, meno il cavallo.
Così ci ha pensato Passione Cavallo creando, nel 2022, la Giornata Nazionale del Cavallo e noi di Club Cavallo Italia abbiamo abbracciato e gestiamo questo straordinario evento che rende, finalmente, omaggio al cavallo, a questo splendido animale al quale l’uomo deve moltissimo e che, senza di esso, non avrebbe mai raggiunto i traguardi odierni.
La Giornata Nazionale del Cavallo si celebra l’ultima domenica del mese di maggio di ogni anno, una data che ha grandi contenuti storici riferiti al cavallo; infatti, l’ultima domenica del mese di maggio del 1250 risulta essere la prima data conosciuta di quando l’uomo ha iniziato, in Italia, la sua lunga vita assieme al cavallo.
Nel 2025 la quarta Giornata Nazionale del Cavallo è il 25 maggio e in tutta Italia esistono uno o più luoghi dove celebrare e ricordare il cavallo.
Il Piemonte offre un Museo, una Passeggiata a Cavallo e un monumento.
Iniziamo con il Museo, il Museo Storico dell’Arma di Cavalleria a Pinerolo, uno tra i più ricchi musei d’Arma di tutta Europa, straordinarie Passeggiate a Cavallo al Lago Maggiore tra i laghi più belli d’Italia e, visitare e scoprire la storia del Monumento Equestre a Emanuele Filiberto di Savoia, noto col nome piemontese di Caval ëd Bronz (cioè cavallo di bronzo) a Torino.
Per sapere cosa fare e dove trascorrere la Giornata Nazionale del Cavallo nelle altre regioni d’Italia: https://www.clubcavalloitalia.it/cosa-fare-nella-giornata-nazionale-del-cavallo/ dove sono indicati i luoghi in ogni regione d’Italia, ordinate in elenco alfabetico.
Per ogni informazione: info@lagiornatanazionaledelcavallo.it
Club Cavallo Italia