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Ambulatori veterinari sociali: continua la collaborazione tra Regione e Lav

Rinnovato il protocollo d’Intesa tra la Regione e la Lega antivivisezione per la collaborazione nei 16 ambulatori veterinari sociali esistenti in Piemonte.

A questo servizio, rivolto agli oltre 160.000 soggetti in carico ai servizi sociali che detengono circa 30.000 animali d’affezione e possono così farli curare gratuitamente, i volontari della Lav possono continuare a fornire supporto per visite cliniche, vaccinazioni, esami di sangue e feci, trattamenti antiparassitari.

La firma sul documento è stata apposta a Roma dal presidente della Regione Alberto Cirio, che ha la delega al Benessere animale, e da quello della Lav Gianluca Felicetti.

da sinistra, Cirio e Felicetti mostrano il protocollo firmato

“La collaborazione con la Lav all’interno degli ambulatori è un tassello che qualifica ulteriormente il valore della nostra iniziativa, avviata nella convinzione che occuparsi del benessere degli animali sia un modo per avere a cuore quello delle persone – ha dichiarato il presidente Cirio – È infatti provato scientificamente quanto la compagnia e la vicinanza di un animale d’affezione siano importanti soprattutto per le persone più fragili”.

«Appena saputo del pionieristico progetto della Regione Piemonte abbiamo dato subito la nostra disponibilità per supportarlo e integrarlo, in quanto si allinea perfettamente con le attività a sostegno delle famiglie con animali che vivono in condizioni di fragilità sociale che la nostra associazione porta avanti da diversi anni per tutelare il prezioso legame che le tiene unite, attivando tutte le misure necessarie per favorire la convivenza”, ha aggiunto il presidente Felicetti, che si è detto “lieto di far parte del circolo virtuoso innescato da questa iniziativa, perché siamo fortemente convinti che il diritto alla cura debba valere per tutti, umani e animali, e che questo dovrà essere riconosciuto per legge in tutta Italia anche grazie a questo positivo esempio”.

Video

Gli ambulatori

La Regione Piemonte ha avviato, tra le prime in Italia, un servizio di assistenza veterinaria gratuita per le persone seguite dai servizi sociali e si è dotata di una legge, approvata nei primi mesi del 2024, dedicata al benessere degli animali d’affezione.

Gli ambulatori sono 16 in tutto il Piemonte, finanziati con un investimento complessivo di 310.000 euro, ed erogano in modo particolare a cani e gatti prestazioni come la visita clinica, le vaccinazioni, l’esame del sangue e delle feci, l’identificazione degli animali, i trattamenti antiparassitari.

Dall’inizio della collaborazione i volontari delle sedi locali Lav di Torino, Carmagnola, Cuneo e Verbano Cusio Ossola sono stati impegnati nelle attività di supporto agli ambulatori di Settimo Torinese, Moncalieri, San Damiano d’Asti, Savigliano e Verbania, effettuando complessivamente oltre 60 interventi per altrettanti cani e gatti, tra cui 15 sterilizzazioni e 2 interventi chirurgici specialistici in collaborazione con medici veterinari liberi professionisti attivando apposite convenzioni. Da quest’anno l’attività di supporto è attiva anche nella provincia di Novara.

E nell’ottica di massimizzare la fruibilità del servizio i volontari della Lav agevoleranno il trasporto dei cani e dei gatti delle famiglie non automunite e verificheranno la necessità di ulteriori beni di prima necessità, come ad esempio i cibi medicati per animali affetti da particolari patologie.

I Torinesi e la Pizza

SCOPRI – TO   ALLA SCOPERTA DI TORINO

Un Legame Inossidabile tra Tradizione e Innovazione

Torino, città ricca di storia, cultura e innovazione, è anche un luogo dove la tradizione culinaria gioca un ruolo fondamentale nella vita quotidiana. Una delle passioni che unisce i torinesi è senza dubbio la pizza. Sebbene la capitale del Piemonte non possa vantare la stessa fama di Napoli o Roma in quanto a tradizione pizzaiola, qui la pizza è tanto amata quanto reinterpretata. Dalla sottile crosta napoletana alla più spessa e croccante versione romana, passando per alcune varianti che rispecchiano il carattere torinese, Torino ha saputo integrare la cultura della pizza nel proprio DNA gastronomico.
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La Passione per la Pizza a Torino: Tra Tradizioni Napoletane, Romane e il Tocco Torinese.
Per molti torinesi, la pizza è un rito che si consuma con amici e famiglia, ma anche un’occasione per esprimere la propria identità gastronomica. Qui, infatti, coesistono diversi stili che rispecchiano la varietà dei gusti locali, ma anche le influenze di altre città italiane.
Le pizzerie più celebri della città si differenziano per il tipo di preparazione e ingredienti, ma tutte hanno un comune denominatore: la qualità. Se da un lato molti locali torinesi propongono la pizza napoletana, con il suo impasto morbido e il cornicione alto e soffice, dall’altro non mancano pizzerie che si ispirano alla tradizione romana, con una base croccante e più sottile, perfetta per chi ama una pizza leggera ma saporita. La pizza napoletana resta comunque una delle più amate: il forno a legna, la mozzarella di bufala, il pomodoro San Marzano e l’olio extravergine di oliva sono gli ingredienti irrinunciabili. Tra i locali più apprezzati troviamo “Pizzeria Da Remo”, un angolo di Napoli nel cuore della città, che porta avanti la tradizione con passione e maestria.
Ma anche la pizza romana ha trovato terreno fertile a Torino, grazie a pizzerie come “La Piazzetta”, che con la sua base croccante e ingredienti di alta qualità ha conquistato i cuori di molti torinesi. In questo caso, la caratteristica distintiva è la leggerezza dell’impasto, che rende la pizza particolarmente digeribile, pur mantenendo una ricchezza di sapori indiscutibile.
Tuttavia, c’è anche chi ha deciso di proporre una pizza che rispecchia l’anima torinese: un impasto leggermente più alto, morbido ma croccante, che viene spesso arricchito con ingredienti tipici della regione. Un esempio perfetto di questa “pizza torinese” è quella di “Pizzeria La Piazzetta”, dove l’uso del castelmagno o del tartufo piemontese conferisce un tocco davvero unico alla preparazione. Nel corso degli anni, le pizzerie di Torino sono diventate sempre più sofisticate, evolvendo dalle tradizionali pizzerie da strada, dove la pizza veniva consumata velocemente, a veri e propri locali gourmet che offrono esperienze culinarie complete. Molti torinesi ora sono alla ricerca non solo di una buona pizza, ma di un’intera esperienza gastronomica che coinvolga tutti i sensi. Gli abbinamenti con vini locali come il Barbera o il Dolcetto sono diventati un must per chi cerca l’eccellenza anche nel bicchiere, oltre che nel piatto.
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Le Pizzerie più Famose della Città: Un Viaggio attraverso Stili e Gusti che Raccontano la Capitale del Piemonte.
Le pizzerie storiche di Torino, come “Gino Sorbillo”, che ha recentemente aperto un suo locale in città, portano con sé tutta la tradizione napoletana, ma si inseriscono perfettamente nel panorama gastronomico locale attraendo sia turisti che residenti. La pizza napoletana di Sorbillo, morbida e saporita, è fatta con ingredienti selezionati e la cottura nel forno a legna la rende ancora più autentica. Per chi desidera vivere una vera e propria esperienza napoletana, il locale di Sorbillo è una tappa obbligata.
D’altra parte, “Ciro”, con il suo stile romano, è il punto di riferimento per chi cerca una pizza più sottile e croccante. Da Ciro, la cottura è perfetta, l’impasto saporito e le combinazioni di ingredienti sono pensate per soddisfare tutti i gusti, da quelli più tradizionali a quelli più audaci. La versione romana della pizza, infatti, è perfetta per chi ama una base che, pur restando leggera, risulti particolarmente croccante. Non possiamo dimenticare “Pizzium”, un locale che ha rivoluzionato il concetto di pizza a Torino, mescolando diverse tradizioni regionali in una proposta unica. Qui la pizza è un viaggio attraverso le diverse scuole di pensiero: dall’impasto napoletano alla croccantezza della romana, passando per accostamenti di ingredienti che esaltano la varietà della cucina piemontese. La scelta degli ingredienti è curata nei minimi dettagli, e ogni pizza racconta una storia che unisce il meglio delle tradizioni gastronomiche italiane.
La crescente passione per la pizza torinese è accompagnata anche dall’innovazione: non è raro, infatti, trovare pizzerie che offrono varianti creative, come impasti integrali, senza glutine, o con farine speciali. Alcuni locali, ad esempio, hanno cominciato a sperimentare farine biologiche o a lunga lievitazione, che donano alla pizza un sapore più complesso e una digeribilità migliore. Questo è il caso di “Spiller”, che oltre alla tradizione, propone soluzioni innovative per i torinesi più attenti alla salute e al benessere.
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Una tradizione che si rinnova: Testimonianze di Torinesi Appassionati
Per capire veramente quanto i torinesi amino la pizza, basta ascoltare le parole di chi, ogni settimana, si dedica alla ricerca della migliore pizza in città. Marta, una torinese doc, racconta: «Per me, la pizza è un momento di felicità. È uno dei pochi piatti che riesce a mettermi d’accordo con tutti, perché ognuno può scegliere il suo tipo di pizza preferita».
E così, in città, la pizza diventa più di un semplice piatto, diventa il simbolo di una tradizione che si rinnova, adattandosi ai tempi ma mantenendo sempre un forte legame con la cultura culinaria che ne ha fatto uno dei piatti più amati al mondo.
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NOEMI GARIANO

Telesoccorso per over 75 a Bardonecchia

 

Il Comune di Bardonecchia, tra i primi in Val di Susa, sostiene un servizio di telesoccorso rivolto agli over 75, in collaborazione con la cooperativa sociale ASS.I.S.TE ed il Gis (Gruppo Intervento Sociale) di Bardonecchia

L’iniziativa “# Distanti ma vicini” è stata presentata, oggi, nel corso di un incontro al Palazzo delle Feste.

Il servizio, totalmente gratuito per gli utenti, prevede l’utilizzo di un dispositivo in grado di inviare in tempo reale un segnale di allarme alla Centrale Operativa di Ass.i.s.t.e. E’ sufficiente premere il pulsante del dispositivo per attivare gli operatori della Centrale, presenti tutti i giorni 24/24 che – valutata la situazione – attivano le forme di soccorso più adeguate (dal contatto con il 112 per un’emergenza sanitaria ad una richiesta di intervento da parte dei familiari. Il dispositivo è utilizzabile in qualsiasi luogo l’anziano si trovi ed è dotato di localizzatore Gps.

“Un servizio, quello di telesoccorso – sottolineano il sindaco Chiara Rossetti e l’assessore Clara Bessone – a cui come Amministrazione teniamo molto. Fare in modo che nessuno, ed in particolare i nostri concittadini più deboli o in difficoltà, si senta solo a Bardonecchia è una delle principali nostre attenzioni. Siamo orgogliosi dell’avvio di questo servizio e speriamo veramente che possa essere conosciuto ed utilizzato dal maggior numero di persone, che rientrano nella fascia interessata”.

 

Stellantis, Grimaldi (AVS): la cassa a Mirafiori è maggiorenne, ma Elkann non ha dato risposte

“Elkann di fronte alle Camere, con il suo tono educato, ha detto le stesse cose di Tavares, ma senza assumersi responsabilità. Ha enumerato le somme di tasse versate al nostro Paese, dimenticando che la società ha versato 0 di IRAP in Piemonte dall’inizio della sua fuga. E ha dimenticato i 18 anni di cassa integrazione con cui Mirafiori oggi diventa maggiorenne. Il 2025 è cominciato con 10.800 auto a gennaio, poco più di un terzo rispetto al gennaio 2024. Ma per il Governo il problema è la transizione ecogica e l’economia di guerra la soluzione. È un alibi perfetto per rimuovere le proprie responsabilità e i propri ritardi. Non è un orizzonte futuribile. Serve un progetto industriale, che indichi espressamente investimenti, nuovi modelli, garanzie sotto il profilo produttivo e occupazionale. Serve riportare modelli mass market qui, avviare il reshoring di tutte le produzioni trasferite all’estero” – lo ha dichiarato il Vicecapogruppo di AVS alla Camera, Marco Grimaldi, nel corso dell’iniziativa di questa mattina davanti alla Porta 2 di Mirafiori.

Turismo da record in Piemonte, quasi 17 milioni di presenze in un anno

Il turismo in Piemonte raggiunge un nuovo record nel 2024, con oltre 6,28 milioni di arrivi e 16,89 milioni di presenze, registrando una crescita del +3,6% negli arrivi e del +4,1% nelle presenze rispetto all’anno precedente.

I dati dell’Osservatorio Turistico della Regione Piemonte – Visit Piemonte evidenziano il ruolo trainante della domanda internazionale, che segna un aumento del +5%, portando la quota complessiva dei pernottamenti al 53%. I mercati europei di riferimento – Germania, Francia e Benelux – confermano la loro centralità, mentre si registra una forte crescita dei flussi turistici dagli Stati Uniti (+12%) e un significativo incremento di visitatori dalla Cina, con un +36% negli arrivi e un +19% nelle presenze.

Questi numeri testimoniano il crescente appeal del Piemonte a livello globale, rafforzando il suo posizionamento come meta turistica di primo piano.

La regione sfiora 17 milioni di presenze. Boom da USA e Cina – Oltre 1000 matrimoni internazionali per un volume d’affari di 68,5 milioni di euro. La stagione sciistica 2024 – 2025 segna +15% di stranieri

lago d'orta panorama

«Il turismo in Piemonte è in buona salute, continua a crescere e a rafforzare il suo posizionamento tra le destinazioni più attrattive d’Italia. Gli arrivi aumentano con percentuali superiori alla media nazionale, così come le presenze. In crescita, più del resto d’Italia, anche i turisti dall’estero che sono il 53 per cento del totale. In particolare il ritorno dei turisti dai mercati asiatici – con l’ulteriore prospettiva di crescita grazie al Tour Vespucci nei mesi scorsi e all’Expo di Osaka nel quale il Piemonte sarà protagonista all’inizio dell’autunno – e l’aumento delle presenze dagli Stati Uniti e dall’Europa confermano come la nostra regione sia sempre più competitiva a livello internazionale, grazie al lavoro di squadra tra istituzioni, operatori e territori. Il turismo è un’industria strategica, un motore di sviluppo della nostra regione, e intendiamo coglierne ogni opportunità per consolidare la crescita e renderla strutturale.» dichiara il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio.

«I grandi eventi si confermano una leva fondamentale per l’attrattività del Piemonte. Le Nitto ATP Finals, il turismo sportivo invernale, il Destination Wedding, le fiere e i festival culturali hanno generato un forte impatto sul territorio, aumentando la visibilità della regione e portando benefici economici non solo su Torino o le Langhe, ma anche su montagne, laghi, borghi e città d’arte – aggiunge l’assessore al Turismo, Sport e Cultura, Marina Chiarelli – Uno degli obiettivi di quest’anno anno è l’unione delle aziende turistiche locali delle province dell’Alto Piemonte – Novara, Vercelli, Biella e Laghi – per essere sempre più competitivi e capaci di rispondere alle esigenze dei mercati, creare un sistema solido, in grado di valorizzare al meglio il territorio e affrontare le sfide del turismo globale. Le fiere internazionali inoltre – prosegue l’assessore – ci dicono che siamo sulla strada giusta. Sia alla Fiera del Turismo di Londra sia a quella di Berlino, abbiamo ricevuto riscontri estremamente positivi, soprattutto sulla qualità della nostra ricettività che è un punto di forza che contraddistingue il prodotto del nostro Piemonte. Chi arriva, torna. E chi torna, racconta un Piemonte che sa accogliere e offrire esperienze uniche. Abbiamo le carte in regola per crescere ancora e per rendere il nostro Piemonte una destinazione di riferimento nel panorama europeo».

«Non possiamo che essere soddisfatti dell’andamento del turismo in Piemonte nel 2024, che ha visto proseguire il trend positivo degli ultimi 10 anni. – sottolinea il presidente del CdA di Visit Piemonte Beppe Carlevaris, – Di nuovo, lo scorso anno i pernottamenti di turisti provenienti dall’estero sono cresciuti, pur in una situazione geopolitica internazionale non facile,  e hanno superato quelli italiani con il 53% sul totale, confermando la solidità dei mercati tradizionali per la nostra regione come Germania, Francia e Benelux, il ritorno alla crescita dei visitatori dal Regno Unito, l’aumento a doppia cifra percentuale degli Stati Uniti e soprattutto il recupero dei movimenti turistici dall’Asia e dalla Cina. Prosegue inoltre la valutazione positiva del prodotto turistico complessivo del Piemonte che, secondo le recensioni online, con l’87,6/100 è nuovamente migliore di quella attribuita al prodotto Italia: un riconoscimento importante per tutta la filiera turistica della nostra regione». Infine la stagione invernale 2024/2025, non ancora conclusa, sta facendo registrare lusinghieri aumenti in termini di presenze dall’estero rispetto al 2024 con crescite tutte con segno positivo nelle località sciistiche che raggiungono addirittura aumenti dal 25 per cento».

«I dati forniti dall’Osservatorio confermano che Torino è ormai una destinazione riconosciuta per ospitare eventi nazionali e internazionali in grado di generare movimenti turistici di assoluto rilievo – afferma l’assessore al Turismo della Città di Torino, Domenico Carretta, . In questi anni abbiamo lavorato per sviluppare un palinsesto annuale in grado di valorizzare le diverse espressioni culturali e attrattive della città, con l’intento di creare un connubio tra appuntamenti ricorrenti e grandi eventi. Torino si conferma come una meta capace di stupire attraverso esperienze uniche e coinvolgenti».

 

LA STAGIONE SCIISTICA 2024 / 2025

La stagione è ancora in corso, ma già assiste a una crescita dei movimenti internazionali. Dai numeri provvisori dei movimenti turistici per i primi mesi – dicembre 2024-gennaio 2025 – le principali stazioni piemontesi hanno registrato incrementi importanti dall’estero rispetto all’analogo periodo della stagione precedente: Alagna Valsesia oltre + 22%; Sestriere oltre + 15%Bardonecchia circa +25%; Limone Piemonte oltre +20%.

 

 

PROSPETTIVE PER LA PRIMAVERA 2025

Il Piemonte è una meta attrattiva per le vacanze di primavera 2025 e dal sondaggio emerge che la regione sarà sicuramente meta turistica per l’11% degli italiani che hanno intenzione di fare vacanza e probabilmente per il 31%. Torino si conferma la scelta principale per chi verrà nella regione, seguita dal Lago Maggiore. I principali competitor per questo periodo sono la Sardegna e la Toscana, seguite da Veneto, Lazio e Trentino-Alto Adige. Il 61% dei turisti si dedicherà ad attività all’aria aperta, il 48% effettuerà un viaggio e soggiorno culturale, mentre l’enogastronomia è scelta nel 23% dei casi. La durata della vacanza sarà nella maggior parte dei casi un weekend o weekend lungo, ma aumenta il numero di coloro che dichiarano di rimanere più di una settimana (17% contro l’11% del dato nazionale). La vacanza sarà trascorsa principalmente in famiglia, con il partner o con gli amici, con una spesa che si conferma contenuta: la maggior parte dei vacanzieri spenderà meno di 500 euro o tra 500 e 1.000 euro.

 

 

MONITORAGGIO OTA PER LA PRIMAVERA 2025

Il monitoraggio delle offerte sui canali online delle OTA – Online Travel Agency – evidenzia che nel periodo aprile-maggio 2025 per il Piemonte il tasso di saturazione è pari al 14% per aprile e al 12,9% per maggio. Per il weekend di Pasqua la saturazione è quasi del 20% per la notte del 19 aprile, con prezzi medi più alti rispetto alla media mensile (140 euro registrati il 19 aprile contro i 130,7 euro mensili). A Torino, il tasso di saturazione per la stessa data è del 23,1%, con un prezzo medio di 207 euro, mentre per il Salone del Libro (15-19 maggio) la saturazione raggiunge il 25,8% per la notte del 17 maggio.

 

 

MOVIMENTI TURISTICI NEI TERRITORI DELLE ATL

Il dato del Piemonte, +3.6% di arrivi e +4.1% di presenze si distingue nel panorama nazionale che segna una crescita rispetto al 2023 del +2.5% di presenze e addirittura una frenata per quanto riguarda gli arrivi – 3,3%. In questo contesto la performance del Piemonte è quindi in positiva contro tendenza. Anche per quanto riguarda il mercato estero, il Piemonte fa meglio dell’Italia con un + 5% a fronte dello 0, 9% della media nazionale. Oltre all’ottima performance di Torino, va evidenziata la crescita della montagna che nella stagione invernale segna +23,6% di arrivi e +21,9% di pernottamenti piazzando l’inverno 2023/2024 come il migliore degli ultimi 10 anni.

Analizzando i movimenti turistici nei territori di competenza delle Agenzie Turistiche Locali (ATL), emerge una crescita diffusa in quasi tutte le aree territoriali rispetto all’anno precedente. Quello relativo a Turismo Torino e Provincia si conferma il territorio con il maggior numero di visitatori, registrando quasi 2,89 milioni di arrivi e oltre 7,58 milioni di presenze, con un incremento del +5,7% negli arrivi e +6,9% nelle presenze rispetto al 2023. Il Distretto Turistico dei Laghi segue con 1,38 milioni di arrivi e 4,66 milioni di presenze, mantenendo lo stesso numero di arrivi rispetto all’anno precedente e registrando una lievissima flessione nelle presenze (-1,3% rispetto al 2023) a causa del meteo avverso. Anche le Langhe Monferrato Roero confermano un andamento positivo, con oltre 690mila arrivi e 1,5 milioni di presenze, in aumento del +4,0% negli arrivi e +5,1% nelle presenze. L’ATL Terre dell’Alto Piemonte registra una crescita con 530mila arrivi e 1,2 milioni di presenze, segnando un incremento del +2,2% negli arrivi e +3,4% nelle presenze. Nel territorio dell’ATL del Cuneese, che si colloca al secondo posto per crescita percentuale, si contano 420mila arrivi e quasi 1,08 milioni di presenze, con una crescita del +5,1% negli arrivi e +6,2% nelle presenze. Anche il territorio gestito da Alexala, che comprende Alessandria e le sue aree limitrofe, mostra un incremento, con 370mila arrivi e oltre 800mila presenze, in aumento dell’+1,8% negli arrivi e +7,2% nelle presenze.

 

 

TORINO COME DESTINAZIONE PER EVENTI NAZIONALI E INTERNAZIONALI

Torino si è ormai affermata come una delle destinazioni principali per eventi di portata nazionale e internazionale ad esempio le Final Eight, il Giro d’Italia, il Tour de France, la sfida di rugby Italia – All Blacks, capaci di attirare un pubblico ampio e diversificato e di generare un impatto significativo sui movimenti turistici in diversi momenti dell’anno. L’analisi dei dati giornalieri mostra picchi di arrivi e presenze in corrispondenza di manifestazioni di grande rilievo. Nel periodo estivo, il Kappa FuturFestival (5-7 luglio 2024) ha contribuito a una forte crescita delle presenze, seguito da una seconda ondata di visitatori legata a eventi congressuali nella seconda metà di luglio. A novembre 2024, Torino ha registrato +4,8% negli arrivi e +6% nelle presenze rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente e, in particolare, durante lo svolgimento delle Nitto ATP Finals un aumento del numero medio degli arrivi del 31,6% rispetto alla settimana precedente.

 

 

IL WEDDING IN PIEMONTE

Il Piemonte si afferma sempre più come una delle mete più ambite per i matrimoni di coppie straniere. Secondo i dati diffusi da Italy for Weddings, nel 2024 la regione ha ospitato oltre mille cerimonie internazionali, segnando una crescita del +10,5% rispetto all’anno precedente. Questo segmento del turismo ha generato 148mila pernottamenti, con un aumento del +22,4%, e un impatto economico di 68,5 milioni di euro, in crescita del +12,2%. Il fenomeno del Destination Wedding in Piemonte continua a espandersi grazie all’attrattiva delle sue location esclusive: dalle colline delle Langhe e del Monferrato, ai panorami dei laghi Maggiore e d’Orta, fino ai castelli medievali e dimore storiche. Il comparto si distingue anche per la qualità dell’accoglienza e dei servizi, consolidando la reputazione della regione come destinazione d’eccellenza per i matrimoni di lusso.

 

 

ANCORA PIU’ AMPIA L’OSPITALITÀ TURISTICA

Negli ultimi 10 anni – il totale delle camere è cresciuto del 57,3% e il numero complessivo di posti letto è passato da 196.255 a 304.433 (+55,1%). Tra il 2023 e il 2024 si è poi registrato l’aumento delle locazioni turistiche da 15.440 del 2023 21.960 nel 2024 (42,2%). Un dato che evidenzia il crescente interesse per gli affitti brevi, trainati dalle piattaforme digital. Anche il comparto extra-alberghiero (che include B&B, agriturismi e affittacamere) è in crescita, con le strutture aumentate del 4,9% rispetto al 2023.

 

 

SEMPRE POSITIVE LE RECENSIONI ONLINE

Il monitoraggio delle recensioni on-line per il 2024 conferma con l’87,6/100 la valutazione positiva da parte degli utenti del prodotto turistico regionale nel suo complesso (ricettività, affitti brevi, ristorazione, attrazioni, trasporti e intrattenimento) migliore di quello dell’Italia. Il comparto ricettività piemontese cresce inoltre di +0,4 punti rispetto alla valutazione dell’anno precedente.

Football Americano, Yard tricolori per la 7 League CSI

A Firenze domenica 23 marzo si gioca l’inedita Finale Nazionale . In campo al Guelfi Stadium per il titolo 29ers Altolivenza vs Spiders Salento. Diretta streaming sul canale YouTube del CSI

Snap, fumble, drive ma soprattutto touchdown. L’ottava edizione della 7 League CSI giunge al suo atto conclusivo con una sfida inedita in finale: i 29ers Altolivenza e gli Spiders Salento si contenderanno infatti il titolo nazionale in una partita che promette spettacolo e adrenalina. Per la prima volta lo scudetto arancioblu del football americano finirà o in Friuli Venezia Giulia o in Puglia.

Come tradizione, si gioca nella splendida cornice del Guelfi Center di Firenze – stadio progettato appositamente per il football americano – a coronamento di una regular season, partita a dicembre, che ha definito lungo il cammino le due migliori squadre della Conference Nord e Conference Sud.

Gli Spiders Salento nel girone meridionale hanno superato a Lequile 14-0 gli Steel Bucks Caserta, mentre i pordenonesi dei 29ers si sono imposti in trasferta a Sondrio sui Valtellina Vikings per 51-26, dominando la finale settentrionale disputata allo Stadio Cerri Mari.

Tutti gli appassionati potranno seguire il grande evento anche da casa. A partire dalle 14:00, sarà trasmessa la diretta YouTube sul canale ufficiale del Centro Sportivo Italiano (https://www.youtube.com/@centrosportivoitaliano) per permettere a tutti di vivere le emozioni di questa finale.

A sei eccellenze del Piemonte il Credit Reputation Award 2025

Sono più di 130 le aziende italiane premiate ai Credit Reputation Award 2025, che consacrano le imprese che si sono distinte nel 2024 per puntualità e trasparenza nei rapporti con gli istituti di credito. Organizzato da MF CentraleRisk, l’evento ha raccolto a Milano le tantissime imprese che hanno saputo collegare l’affidabilità finanziaria con scelte strategiche e un approccio consapevole, affermandosi come esempi di eccellenza nei rapporti con i partner bancari e nella sostenibilità economica. La quarta edizione del CR Award, patrocinata dalle principali associazioni di categoria CFO, tesorieri, risk manager come ANDAF, AITI, ACMI e ACEF e accompagnate da aziende come Mastercard, 4 Planning, Noverim e Vb Advisors ha visto salire sul palco imprese di ogni regione, dimensione ed industry. Il riconoscimento si distingue per la sua oggettività, infatti viene conferito analizzando i dati 2024 provenienti dalla centrale rischi di Banca d’Italia. Non c’è una giuria, è un algoritmo che scientificamente attribuisce quale impresa abbia le caratteristiche di “Impresa Top” per puntualità con il sistema bancario.

Acciaio, retail servizi, moda e manufacturing: la puntualità delle aziende premiate. Se pensiamo alle 68 della prima edizione, è il segno tangibile della più grande consapevolezza e impegno verso il raggiungimento di uno standing di affidabilità necessario per crescere in un contesto economico sempre più competitivo.

Sei le aziende piemontesi che si sono distinte, tre di queste riconfermate dallo scorso anno, a testimonianza del loro impegno costante nel mantenere standard di eccellenza. Tutte cuneesi. Sono Gino Auto, concessionaria del Gruppo Gino, uno dei più grandi operatori del Nord Ovest nei segmenti premium ed alto di gamma; Ledoga, di Mondovì, parte del gruppo Silva Team, leader mondiale nella produzione di estratti naturali e sostenibili nel settore conciario, enologico e alimentare, che sta aprendo nuovi settori come la nutrizione animale e la nutraceutica; Nord Ovest, di Cuneo, una delle maggiori aziende nel campo delle spedizioni e della logistica internazionale. Tra le novità dell’edizione 2025 sono state riconosciute Join Fruit di Verzuolo, nel cuneese, che unisce 250 soci e produce 90 mila tonnellate di frutta e verdura negli otto stabilimenti; Mia, di Beinasco, holding del Gruppo Cornaglia, con 100 anni di storia, alla quarta generazione, che opera nel settore Automotive, fornendo componenti per veicoli, fuoristrada, autovetture, mezzi medi e pesanti; Raccortubi, di Grugliasco, con più di 75 anni di storia, produce materiali piping in acciaio inossidabile e leghe speciali per settori Oil & Gas, industria chimica e petrolchimica, cantieri navali, impianti di produzione, energia.

“I dati di CentraleRisk possono fare la differenza rispetto a quelli di bilancio nel valutare l’affidabilità di una azienda – racconta Massimiliano Bosaro, fondatore e AD di MF CentraleRisk – i Credit Reputation Award vengono assegnato sulla base di un modello di scoring rispettoso dei bench mark di mercato in termini di AUC e Gini Index, come richiedono gli studi della Banca d’Italia per la valutazione del merito di credito delle imprese, ed è ammirevole vedere come anno dopo anno il loro numero, e l’attenzione prestata alla comprensione di questo dato aumenti”.

Mara Martellotta

“Swap Party” Al torinese OFF TOPIC, si festeggia la “Rivoluzione del Riciclo”

Per dare nuova vita a quanto non serve più

Sabato 22 marzo, dalle 15 alle 18,30

Il titolo “Swap Party” racconta bene ciò che andrà a succedere, sabato 22 marzo (dalle 15 alle 18,30) al Centro Culturale “OFF TOPIC” di via Pallavicino a Torino. Il “Party” (organizzato in collaborazione fra “Surf in Town”“Plastic Free” e “Esosport”) è da intendersi come “festa” di incontro fra persone che all’“hub culturale” di Borgo Vanchiglia si troveranno per “scambiarsi oggetti” (“Swap”) come vestiti, accessori vari, libri o altri articoli dismessi e che non usano più. Obiettivo: “dare nuova vita a ciò che non serve, ma può essere utile a qualcun altro, promuovendo così il ‘riciclo’ e la ‘sostenibilità’ nonché restituendo valore a quello che prima era considerato un rifiuto.

Uniche regole da rispettare: portare fino a un massimo di 10 oggetti ed essere rispettosi verso tutti i partecipanti. Alla “festa” potrà accedere anche chi non ha nulla da portare; basterà prendere in maniera responsabile ciò che si vuole, qualora si pensi di utilizzarlo, portandolo a casa per donargli nuova vita.

Tutto quello che verrà scartato alla selezione iniziale, poiché rovinato o sporco, sarà invece donato ad “Humana” (Organizzazione umanitaria di cooperazione internazionale) che lavorerà per “vendere i vestiti” nelle condizioni migliori, e per “recuperare i filamenti” dei capi sporchi o rovinati, generando “nuova energia” da quanto verrà valutato come irrecuperabile. Infine, i capi non “swappati” – e quindi in ottime condizioni – saranno donati al “Sermig” o ad altre associazioni di beneficenza, per ridistribuirli a chi ne ha più bisogno.

Ma attenzione! Oltre allo scambio di vestiti, lo “Swap Party” sarà anche da intendersi come un appuntamento ricco di attività importanti sempre sotto il segno (che mai si perderà di vista) della “sostenibilità”. Prima fra tutte “Nuova vita ad un rifiuto”, evento (“Clean Up”) in programma prima dell’inizio del “Party” e che consisterà in un’operazione di “raccolta rifiuti” sul “Lungo Dora”, con tanto di guanti e sacchetti e magliette distribuite da “Plastic Free”. I rifiuti raccolti saranno recuperati dal servizio “Amiat”, che si sposterà successivamente a “OFF TOPIC”, per iniziare a “swappare” e a partecipare alle varie attività in programma.

Dalle 16 alle 18,30 “SwapLab” curerà inoltre il laboratorio “Retote Revolution” per insegnarci a realizzare una “shopper” utilizzando esclusivamente “materiali di recupero” . Non mancherà, inoltre, “Spazio Muffa”, presente per “stampare in serigrafia” su vestiti o “shopper” delle grafiche create apposta per l’evento.

Grazie a “Surf in Town” sarà anche presente la scatola “Esosport”, dove poter raccogliere vecchie scarpe da ginnastica che verranno riciclate per utilizzare il materiale.

E non è finita qui: dalle 18,30 alle 19,30 “Plastic Free” e “Surf in Town” cureranno al “Bistrò” di “OFF TOPIC” anche un “talk” per parlare e far conoscere i tanti “Clean Up” (iniziative di “Raccolta rifiuti”) organizzati a Torino e delle varie iniziative per la salvaguardia dell’ambiente .

Infine, ad accompagnare l’intero pomeriggio, non poteva mancare la musica, con il dj set a cura di “Faylla”.

Per info: “OFF TOPIC”, via Giorgio Pallavicino 35, Torino; tel.011/0601768 o www.offtopictorino.it

G.m.

Nelle foto: immagini di repertorio

Scuola Flic: “Surreale”, i progetti vincitori

La FLIC Scuola di Circo di Torino, prima scuola professionale di circo contemporaneo in Italia curata dalla Reale Società Ginnastica, sta rinnovando il suo impegno verso la scena circense internazionale con la stagione CALEIDOSDOPIO 2024-2025. Nel corso di 22 anni, il centro di formazione e promozione circense ha costruito un vasto network di relazioni che l’hanno resa un punto di riferimento per il settore a livello internazionale.

Il secondo tempo della stagione prosegue domenica 23 marzo 2025 con la presentazione del workshop in progress dei progetti vincitori di SURREALE – residenze di circo contemporaneo, call internazionale per artisti di circo contemporaneo under 35. Si tratta di un progetto finalizzato alla produzione e alla diffusione del circo contemporaneo a cura della Reale Società Ginnastica di Torino e della sua FLIC Scuola di Circo, centro di valenza internazionale abitato da artisti e docenti provenienti da tutto il mondo, in cui arte, sana follia, sensibilità e un’esperienza di 22 anni sono presupposti importanti per dare inizio a nuovi lavori di creazione e sperimentazione. Il progetto è sostenuto dal Ministero della Cultura e dalla Regione Piemonte, nel quadro delle azioni trasversali atte a consentire lo sviluppo di progetti di residenza “Artisti nei territori”, e gli artisti vincitori vengono accolti in residenza allo Spazio FLIC, Centro Internazionale per le Arti Circensi di Torino.

Quattro nuovi progetti creativi dal forte impatto emotivo e innovativo, consigliati a un pubblico a partire dagli 8 anni in su, vengono presentati ad ingresso gratuito cominciando dalle ore 16 presso la Casa del Quartiere Bagni Pubblici di via Agliè 9, con “FAILLES – un invito a cadere” del Collectif Des Foules. Le due artiste Elie Chateignier e Pia Bautista mettono in scena due persone che giocano con le norme, oscillando ai confini tra finzione e realtà, in una performance che invita a riflettere sull’equilibrio e sulla caduta attraverso un intreccio di corpi e pensieri. Alle ore 18 l’appuntamento allo Spazio FLIC di via Paganini con la presentazione di altri tre progetti e biglietti gratuiti che verranno distribuiti a partire dalle ore 17. Viene presentato “Abel” della compagnia Cie del Caravaggio, composta da Alessandro Travelli, Rita Carmo Martins e Marylou Aupic, come il “making of di un’opera teatrale dove quel che viene mostrato nasconde la storia vera. Uno spettacolo troppo ambizioso che non riesce a trovare soluzione, un racconto fittamente intessuto di sensazioni che tutto a un tratto si presenta squarciato da una voragine senza fondo, come se la pretesa di manifestare la pienezza vitale rivelasse il vuoto sottostante”.

La compagnia Phonofobia porta in scena “Fast Food Emotion”, un circo viscerale che attraversa stereotipi, dualismi e convenzioni estetiche. Un’opera che mescola danza, musica, teatro, riciclo e moda per interrogarsi su come i nostri corpi abitino lo spazio e secondo quali regole, codici e limiti scegliamo di muoverci. Due artiste Karita Tikka e Maristella Tesio esplorano il confine tra il bello e il mostruoso, lasciando che il pubblico si interroghi su dove tracciare la linea di demarcazione tra i due, e su come il circo possa diventare un linguaggio di trasformazione sociale e ambientale. L’ultimo progetto si intitola “Ça-Bug-Unicycle Duo”, di Cata e Jay, un’esplorazione poetica e provocatoria che sfida le convenzioni dell’equilibrio in coppia su un monociclo. Con uno stile unico e in continua evoluzione, i due artisti Catarina Vilas Boas e Lorenzo Jay sfidano le convenzioni della stabilità dando vita a un continuum di curve, salite, cadute e nuovi tentativi. Attraverso il loro viaggio in equilibrio precario si perdono e si ritrovano, aprendo nuove possibilità e inaspettate porte che li conducono verso scoperte sempre nuove. La performance, che a gennaio è stata presentata al prestigioso festival Mondial du Cirque de Demain di Parigi, è un invito a lasciarsi trasportare dalla imprevedibilità della scena.

Il secondo tempo di CALEIDOSCOPIO sta andando in scena dal 18 gennaio e durerà fino al 29 giugno, con in programma 11 spettacoli e 16 appuntamenti presso lo Spazio FLIC, e un gran finale con la terza edizione di OSCILLANTE.

MARA MARTELLOTTA

L’intramontabile ‘superiorità morale’

LO SCENARIO POLITICO  di Giorgio Merlo

Anche e soprattutto dopo la polemica sul documento di Ventotene – che, tra l’altro, ha permesso
agli italiani di saperne un po’ essendo del tutto sconosciuto ai più, come ovvio e scontato –
emerge un dato che, purtroppo, persiste a prescindere da qualsiasi cambiamento storico e
politico. E cioè, la presunta ‘superiorità morale’ della sinistra italiana. Un elemento, questo, che
storicamente ha accompagnato il comportamento concreto della sinistra italiana seppur nelle sue
multiformi espressioni. In particolare, però, quella di derivazione comunista. Ma è indubbio che
questo tic resiste a prescindere dal cambiamento dei partiti, delle classi dirigenti, del costume e
della stessa cultura politica. Perchè c’è uno stile che rende quasi esclusivo questo atteggiamento.
E lo stile è quello di chi, di fronte a qualsiasi discussione, si erge come dispensatore di saggezza e
di consigli rendendo la sua opinione quasi sempre dogmaticamente intoccabile. È appena
sufficiente ascoltare le quotidiane dichiarazioni dei vari esponenti della sinistra, nelle sue “100
sfumature di rosso”, per arrivare alla conclusione che si tratta sempre di giudizi insindacabili ed
oggettivi. Insomma, una sorta di verità di fede condita da una sequela di insulti, di invettive e e di
contumelie che vengono puntualmente scagliati contro gli avversari che, nel frattempo, non sono
nient’altro che nemici giurati ed implacabili. Nemici da delegittimare prima sotto il profilo morale
ed etico e poi da annientare sul versante politico. I recenti dibattiti parlamentari – dibattiti si fa per
dire, come ovvio – lo hanno confermato in modo persin troppo plateale. Anche perchè adesso,
almeno così pare, è in corso una gara tra chi insulta di più a reti unificate la Presidente del
Consiglio. Una gara che dovrebbe decretare, alla fine, chi la spunta politicamente all’interno del
cosiddetto campo largo. Altrochè battere il linguaggio dell’odio o invocare il rispetto
dell’avversario. Qui ci troviamo di fronte, carte alla mano, ad una sorta di criminalizzazione politica
permanente e strisciante del nemico che va, in un modo o nell’altro, battuto e definitivamente
eliminato. Certo, fa persin impressione ascoltare gli attacchi personali che vengono lanciati contro
i nemici politici, qualunque sia il tema in discussione e l’oggetto da approfondire.
Ora, anche i sassi sanno che nel nostro paese, e da sempre – cioè da sin dopo il secondo conflitto
mondiale – esiste una sorta di egemonia culturale della sinistra. Una egemonia che, nel corso dei
decenni, si è affinata e perfezionata. Nel campo televisivo – soprattutto – come nei gruppi
editoriali; nell’università come nella magistratura; nel giornalismo come nel sindacato; nella carta
stampata come nel mondo degli intellettuali. Una egemonia che non ha un contraltare – purtroppo
– nei gruppi politici e culturali alternativi anche se, com’è altrettanto evidente, non ha un consenso
di massa nella pubblica opinione. Eppure, come si diceva un tempo, riesce a dettare l’agenda. E
gli esempi sono all’ordine del giorno. La differenza, forse, rispetto a tempi più recenti, è che
questa egemonia culturale si è sempre di più saldata con la volontà di criminalizzare politicamente
l’avversario/nemico. E questo perchè la sinistra esprime sì giudizi politici ma, soprattutto,
valutazioni etico/morali che assumono una valenza dogmatica ed insindacabile. Al punto che chi
la contraddice o è un reazionario, o un bieco conservatore, o un oscurantista o, molto più
semplicemente, un fascista.
Ecco perchè i sinceri democratici e liberali – di qualsiasi cultura siano – dovrebbero adesso battere
un colpo e denunciare una malapianta che, purtroppo, continua ad incrinare la qualità della nostra
democrazia e a indebolire la stessa credibilità delle nostre istituzioni democratiche. E ciò dipende
da chi non si riconosce nella sinistra e nelle sue multiformi espressioni. Ma, soprattutto, dal
coraggio e dalla capacità di saper costruire una vera alternativa culturale e valoriale. Oltrechè ad
uno stile autenticamente democratico e profondamente rispettoso del pluralismo. Senza
arroganza politica, senza presunzione moralistica e, infine, senza alcuna supponenza etica.