ilTorinese

Torino città delle opportunità

Partito un anno fa, giunge ora al traguardo finale il progetto TOp City, la lunga riflessione sul rilancio di Torino proposta alla classe dirigente della città dalle 20 associazioni giovanili di imprenditori e professionisti aderenti a Yes4To.

L’occasione – che giunge a pochi giorni dalle parole dell’arcivescovo di Torino, Roberto Repole, sui trasferimenti di aziende e sull’immobilizzazione dei grandi patrimoni cittadini che non vengono investiti per creare imprese –  è il terzo e ultimo convegno di TOp City, che vedrà riuniti alcuni dei principali attori della città: politici, imprenditori, dirigenti d’azienda, esponenti del mondo della scuola e camerale, protagonisti del volontariato sociale.
L’appuntamento è
“TORINO CITTA’ DELLE OPPORTUNITA'”
MERCOLEDì 2 LUGLIO, ORE 14,15
PRESSO L’ESCP BUSINESS SCHOOL, IN VIA ANDREA DORIA 27, A TORINO
 
Il mondo delle istituzioni sarà rappresentato dall’assessore regionale Andrea Tronzano, dalla sottosegretaria alla Presidenza della Regione Piemonte, Claudia Porchietto, dalla vicesindaca di Torino, Michela Favaro, dall’assessore comunale, Chiara Foglietta. Per il mondo dell’impresa saranno presenti, fra gli altri, il segretario generale della Camera di Commercio di Torino, Guido Bolatto, e il Ceo di Argothec, David Avino.
Il convegno sancirà anche il passaggio di testimone fra l’attuale coordinatrice di Yes4To, Clara Besson, e il nuovo coordinatore, Giuseppe Bonocore.

La forza del silenzio / 2

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Chiediamoci dunque se sia più espressione di solidità il parlare o il tacere. In quasi tutte le occasioni la capacità di stare in silenzio è un segno di efficacia. Stare in silenzio ci permette di ascoltare meglio cosa gli altri dicono, le loro idee e le loro parole.

Il silenzio ci permette di concentrarci su ciò che succede fuori di noi, nelle persone e nei contesti che abbiamo intorno. Ma anche di ascoltare meglio noi stessi, le nostre idee e le nostre emozioni. Ci aiuta a mettere un giusto spazio di tempo per la riflessione.

E tra quello che ascoltiamo e quel che rispondiamo, tra l’avvenimento e la nostra reazione. Avete mai fatto caso al fatto che, quando una persona parla dopo essere stata a lungo in silenzio, l’attenzione verso di lei di chi sta intorno è decisamente maggiore rispetto a quella verso chi parla spesso?

Scegliamo quindi in modo adeguato se, come e quando parlare. Sono proprio le persone più fragili, più ansiose, più stressate quelle che hanno più difficoltà a restare in silenzio, a connettersi con se stesse. Il silenzio è, anche in questo caso, segno e indice di solidità caratteriale, e di forza interiore.

Se abbiamo difficoltà ad accettare il silenzio, se la nostra vita deve essere sempre e continuamente piena di rumori, di suoni, di parole, chiediamoci il perché. Domandiamoci cosa ci impedisce di accettare il salvifico vuoto apparente del silenzio.

Siamo immersi in una società piena di rumori, in senso lato. E la stragrande maggioranza di noi si è abituata a riempirsi i minuti di parole e di rumori. Restare in silenzio può, quindi, rischiare di far emergere in noi alcune paure, anche se non ne siamo consapevoli. Ne parliamo nel prossimo post.

Roberto Tentoni
Coach AICP e Counsellor formatore e supervisore CNCP.
www.tentoni.it
Autore della rubrica settimanale de Il Torinese “STARE BENE CON NOI STESSI”.

(Fine della seconda parte)

Potete trovare questi e altri argomenti dello stesso autore legati al benessere personale sulla Pagina Facebook Consapevolezza e Valore.

38 Gradi e altri Blackout. Ma il “Sistema Torino” non risponde 

Giachino: L’estate peggiore per la Metà della Città che sta male
Caro direttore,
Rientro a Torino e di fronte alla Lavazza di via Bologna in auto segna 38 gradi. Mi arriva un Messenger dal Signor Michele Giacca che mi comunica di essere all’8* Blackout, abita al sesto piano, un po’ malandato, e deve gettare via altri alimenti. L’estate peggiore per la metà della Città che stava male e che oggi sta peggio. Non può uscire alla sera causa problemi di sicurezza, butta via soldi negli alimenti e nelle medicine, soffre il caldo senza avere alcuna possibilità di andare al mare. Scrivo ai giornali, nulla cambia, i manager di IREN zitti. Non sono neanche capaci a chiedere scusa. Qualcuno vuole che non si parli di Declino? Basta al Sistema Torino che governa la Città dal 1993 che se ne fa un baffo anche della forte Omelia del Cardinale Repole.
MINO GIACHINO

Tutto pronto per il Kappa Futurfestival 2025

Dal 4 al 6 luglio parte il Kappa Futurfestival al Parco Dora con 3 giorni di musica elettronica. Format dance leader in Europa . Dal 2014 regolarmente tra i top 30 festival del mondo secondo DJ Mag. L’unico festival italiano incluso nella guida “Festival” pubblicata da Hachette. L’edizione 2024 ha registrato il record assoluto di 100 mila presenze provenienti da 150 paesi. Dal 2016 ha il patrocinio della Commissione Europea.

Pier Luigi Fuggetta

Torino torna a essere la capitale dell’HitBall

Lunedì 30 giugno, ore 12 – Inaugurazione del cantiere nell’ex bocciodromo Trombetta (corso Lombardia 174)

Torino torna a essere la capitale dell’HitBall: dopo oltre dieci anni di attesa, prende ufficialmente il via la realizzazione della HitBall Arena, il primo impianto sportivo interamente dedicato a questa disciplina tutta italiana, dinamica, inclusiva e in forte crescita.

Il taglio del nastro del cantiere è fissato per domani 30 giugno alle ore 12, presso l’ex bocciodromo “Trombetta” di corso Lombardia 174, nel cuore della Circoscrizione 5. Dopo la chiusura dello storico Palahit di via Sansovino, la città si prepara ad accogliere una nuova casa per sportivi, famiglie e scuole.

Promossa dalla asd Sinombre in partenariato con UISP Torino, la nuova Arena sorgerà su un’area di oltre 1800 mq, con un investimento superiore ai 200mila euro in 7 anni. Il progetto, sostenuto anche da una partecipatissima campagna di crowdfunding, è molto più di un’infrastruttura sportiva: è un centro di aggregazione, crescita e inclusione.

Il nuovo palazzetto ospiterà:

  • Un campo indoor regolamentare per l’HitBall
  • Una tribuna da 140 posti, di cui 21 accessibili a persone con disabilità
  • Spogliatoi, docce e una zona eventi polifunzionale

Non mancheranno corsi e attività pensate per tutti, tra cui:

  • Allenamenti, tornei e campionati scolastici e amatoriali
  • Attività inclusive per ragazzi con disabilità motorie e intellettive
  • Eventi, progetti sociali e team building aziendali

L’HitBall, ideato a Torino dal professor Luigi Gigante, è oggi praticato da migliaia di sportivi grazie al supporto di UISP e negli istituti scolastici, grazie al contributo dell’Assessorato allo sport della Città. Da sempre sinonimo di gioco di squadra, rispetto e accessibilità, torna a vivere nel luogo dove è nato, con una struttura che vuole essere punto di riferimento stabile per tutto il territorio.

“Questa non è solo una costruzione sportiva – dichiara la asd Sinombre – ma un progetto di comunità. La HitBall Arena è nata dal basso, sostenuta da centinaia di donatori, appassionati, insegnanti, genitori. Sarà uno spazio da costruire insieme, giorno dopo giorno, mattone dopo mattone”.

Scopri il progetto e sostienilo anche tu:
Costruiamo insieme la HitBall Arena – Rete del Dono

Batteria al litio esplosa in corso Racconigi

“Oggi intorno alle  12.30 in corso Racconigi è esplosa una batteria al litio vicino ad una bicicletta  incendiandola e provocando un buco sul terreno.
La fioraia che stava a pochi metri di distanza ha spento usando secchiate d’acqua attinte dal vicino toret.
Batteria inaffidabile o surriscaldamento dal sole?”  Ce ne dà notizia e ci invia la foto il lettore  Luigi Gagliano

Ragazzo di 24 anni muore cadendo dalla moto

In un incidente avvenuto nella notte tra Arignano e Riva presso Chieri è morto il 24enne Marco Torta, Dopo aver perso il controllo della sua moto il giovane caduto in strada è stato soccorso dalla Croce rossa e dai carabinieri del Nucleo radiomobile della Compagnia chierese. È stato trasferito al Cto sull’elisoccorso ma è deceduto per i gravi traumi riportati.

Grassano: “Questa sinistra, chiusa nella Ztl del pensiero”

Per anni, la sinistra italiana ha campato di rendita, alimentando l’illusione di essere moralmente superiore, culturalmente più raffinata, e sempre dalla parte giusta della storia. Eppure, ogni volta che è chiamata a governare, lascia dietro di sé macerie: promesse disattese, riforme mai realizzate, e una retorica stanca buona solo per le interviste e i convegni. Si riempiono la bocca di parole come “inclusione”, “giustizia sociale”, “diritti”, ma poi nei fatti difendono solo le élite urbane, le burocrazie intoccabili e un sistema mediatico compiacente. Parlano di lavoratori, ma ignorano gli operai. Parlano di GIOVANI ma si appoggiano a dirigenti ancorati agli anni ’90. Parlano di ambiente, ma fanno compromessi con le grandi lobby energetiche. E ogni volta che falliscono — perché falliscono, sistematicamente — la colpa è degli altri: della destra, del populismo, dei social network, della disinformazione. Mai una vera autocritica, mai l’ammissione che forse, solo forse, anche a sinistra qualcuno ha vissuto troppo di privilegi, di slogan e di rendite di posizione. Il Paese reale chiede concretezza, sicurezza, sviluppo. Ma la sinistra, chiusa nelle ZTL del pensiero, risponde con slogan scollegati dalla vita quotidiana. Non è progresso questo: è narcisismo politico. E l’Italia non se lo può più permettere.

Enzo Grassano 
Già consigliere coordinatore circoscrizionale per 10 anni nel Partito Democratico a Torino

Per la prima volta bimba salvata con il trapianto di fegato della mamma

Con l’autotrapianto della vena porta, presso la Città della Salute e della Scienza di Torino
Nei giorni scorsi una bimba torinese di meno di 6 mesi di età e poco più di 5 kg di peso è stata salvata grazie ad un intervento straordinario eseguito per la prima volta: il trapianto della parte sinistra del fegato donato dalla mamma 32enne e l’autotrapianto di vena giugulare per sostituire la vena porta indurita e ristretta, presso la Città della Salute e della Scienza di Torino (CDSS) – presidio Molinette.
Nata a fine dicembre dell’anno scorso, colpita da una rara e misconosciuta malformazione delle vie biliari, la bambina era giunta durante il mese di aprile scorso al Pronto soccorso dell’ospedale Infantile Regina Margherita di Torino in preda ad uno scompenso epatico con un ittero severo e liquido nell’addome.
Immediatamente ricoverata e presa in carico dai gastroenterologi pediatrici (diretti dal dottor Pierluigi Calvo), la bimba era apparsa fin da subito in condizioni cliniche talmente compromesse da non poter essere sottoposta ad alcun intervento chirurgico a scopo riparativo. E’ quindi stata inserita nel percorso di inserimento in lista d’attesa per trapianto di fegato pediatrico, con iscrizione avvenuta nella lista nazionale all’inizio di maggio scorso.
Dopo circa 20 giorni trascorsi senza offerte di organi da donatore deceduto idonei per questo trapianto, le condizioni del fegato della bimba si sono aggravate, con ricovero in ospedale per un’insufficienza epatica così grave da non lasciare più alcuna speranza di sopravvivenza anche a breve termine.
É in quel momento che la mamma 32enne ha manifestato il fortissimo desiderio di donare parte del suo fegato per cercare di salvare la sua bimba. A questo punto mamma e figlia sono state prese in carico da parte dei professionisti del presidio Molinette. Portati a termine in tempi rapidi gli accertamenti di idoneità della donatrice e di compatibilità con la bimba, ottenuta poi l’autorizzazione del Tribunale di Torino e del Centro Nazionale Trapianti di Roma attraverso il lavoro di coordinamento del Centro Regionale Trapianti (diretto dal dottor Federico Genzano), circa due settimane fa la mamma e la sua bimba sono state condotte insieme nelle sale operatorie del Centro Trapianto Fegato delle Molinette di Torino. Il professor Renato Romagnoli (responsabile del Programma regionale trapianto fegato adulto e pediatrico, da poco nominato Direttore del nuovo Dipartimento di Chirurgia Generale e Specialistica e dei Trapianti della Città della Salute e della Scienza di Torino), insieme con la sua équipe chirurgica ed in stretta collaborazione con gli anestesisti del Dipartimento di Anestesia (diretto dal dottor Maurizio Berardino), hanno prima effettuato il prelievo della parte sinistra (più piccola) del fegato della mamma donatrice. Dopodiché si sono concentrati sull’addome della bimba, trovando il fegato cirrotico e scompensato, ed anche un grave restringimento della vena porta, priva di flusso sanguigno. È stato quindi necessario sostituirla completamente, utilizzando come miglior rimpiazzo la vena giugulare prelevata dal collo della bimba stessa, con un vero e proprio autotrapianto. Durante le 13 ore di sala operatoria, si sono avvicendati nei turni numerosi infermieri ed operatori socio-sanitari esperti nel trapianto di fegato, mentre i Laboratori analisi e la Banca del sangue della CDSS si sono attivati a supporto delle necessità degli interventi in corso. Il decorso postoperatorio è stato regolare per entrambe le pazienti. La mamma ha fatto rientro a casa dopo soli 6 giorni dall’intervento. La ripresa funzionale del fegato trapiantato nella figlia é stata ottimale e le condizioni generali della bimba sono migliorate in modo straordinariamente rapido. A tal punto che, a sole due settimane dal trapianto, la piccola é ora stata trasferita presso l’ospedale Infantile Regina Margherita per la fase di riabilitazione nutrizionale a cura del Dipartimento di Patologia e Cura del Bambino ospedale Regina Margherita (diretto dalla professoressa Franca Fagioli).
“Una volta di più il sistema trapianti della Regione Piemonte si conferma ai vertici italiani con un trapianto epatico pediatrico di eccezionale difficoltà tecnica. Il grande gesto d’amore della mamma coniugata con l’eccellenza dei nostri professionisti sanitari ha reso possibile ciò che non lo sembrava essere più. Anche per questo la Giunta regionale ha deciso di nominare il professor Romagnoli quale Coordinatore del Centro regionale Trapianti Piemonte e Valle d’Aosta” dichiara Federico Riboldi (Assessore alla Sanità della Regione Piemonte).
“Una storia a lieto fine che ancora una volta diventa esempio delle eccellenze della nostra Città della Salute e della Scienza, del valore dei nostri operatori e della collaborazione interdisciplinare imprescindibile tra i nostri presidi. Ennesima conferma di quanto CDSS meriti il ruolo di IRCCS dei trapianti. Un modello che verrà esportato nel nuovo Parco della Salute, della Ricerca e dell’Innovazione” commenta Thomas Schael (Commissario della Città della Salute).

Il Piemonte a New York presenta l’eccellenza del gusto

Dopo il successo dei World’s 50 best Restaurants, il Piemonte a New York presenta l’eccellenza della sua cucina e consolida la presenza negli Stati Uniti con un programma di show cooking, degustazioni e occasioni di business. Per la decima volta al Summer Fancy Food, il più grande evento commerciale negli Stati Uniti per l’industria alimentare e delle bevande Dopo il grande successo dei World’s 50Best Restaurants che sisono svolti, per la prima volta in Italia, a Torino la scorsa settimana, il Piemonte torna a proporre le eccellenze della sua enogastronomia sulla scena internazionale. E la fa da protagonista, a New York dal 28 al 30 giugno, all’interno della missione del governo italiano, e in particolare del ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, per promuovere la candidatura della cucina italiana come patrimonio culturale immateriale dell’UNESCO. In programma una cena il 28 giugno con buyer internazionali organizzata da ICE Agenzia presso la Gotham Hall a Broadway.

Nella stessa sera sugli schermi di Times Square sarà proiettato il video ufficiale della candidatura per mostrare la straordinarietà della cucina italiana. E da domenica 29 il via a Summer Fancy food, la più importante manifestazione B2B in Nord America dedicata alle specialità alimentari e alle innovazioni del settore è ormai un appuntamento consolidato per il Piemonte: fino al 1° luglio, una delegazione di 16 aziende torna a New York coordinata da Ceipiemonte nell’ambito delle attività del Progetto Integrato di Filiera (PIF) “Agroalimentare” promosso da Regione Piemonte e finanziato dal PR FESR 2021-2027, nell’anno in cui l’Italia è Country Partner – primo Paese a ricevere questo onore per ben quattro volte. A guidare la delegazione piemontese il Presidente Alberto Cirio con il Presidente di Ceipiemonte Dario Peirone e il Direttore Stefano Nigro: è questa, infatti, l’occasione per promuovere il territorio anche come terra di investimenti e meta turistica, un binomio molto ricercato negli Stati Uniti, mercato che apprezza l’offerta enoturistica piemontese e i prodotti agroalimentari del territorio. «La presenza del Piemonte a New York arriva all’indomani dello straordinario successo di 50 best di Torino, con la nostra città, la nostra cucina e le nostre eccellenze agroalimentari al centro dell’interesse dei media, degli chef e dei gourmet di tutto il mondo – dichiara il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio – Siamo protagonisti e ambasciatori della candidatura Unesco della cucina italiana e siamo qui con le nostre aziende per promuovere i nostri prodotti”