ilTorinese

Appuntamenti e iniziative a Nichelino

 

Fino al 31 marzo 2023

“Dopo l’arresto di Matteo Messina Denaro cosa cambia nella lotta alle mafie?”

Lunedì 27 marzo alle 20.45 alla Casa dei Diritti (Largo delle Alpi, 3) si terrà l’incontro “Dopo l’arresto di Matteo Messina Denaro cosa cambia nella lotta alle mafie?”

Ne parleremo con:

Gian Carlo Caselli, già procuratore della Repubblica
Maria Josè Fava, referente regionale di Libera Piemonte

Introduce Giampiero Tolardo, Sindaco della Città di Nichelino

Modera Filippo Rinaldi, consigliere delegato legalità Città di Nichelino

Conclude Diego Sarno, consigliere regionale e coordinatore regionale di Avviso Pubblico

 

Biblioteca Civica G. Arpino

Lunedì 27 marzo alle 18.00 𝐅𝐄𝐃𝐄𝐑𝐈𝐂𝐎 𝐉𝐀𝐇𝐈𝐄𝐑 presenta il libro 𝑳𝑬 𝑺𝑪𝑨𝑹𝑷𝑬 𝑫𝑰 𝑨𝑵𝑮𝑰𝑶𝑳𝑰𝑵𝑶𝑺𝒕𝒐𝒓𝒊𝒂 𝒅𝒊 𝒖𝒏 𝒑𝒂𝒓𝒕𝒊𝒈𝒊𝒂𝒏𝒐 𝒔𝒄𝒐𝒎𝒑𝒂𝒓𝒔𝒐 𝒕𝒓𝒂 𝒍𝒂 𝑽𝒂𝒍 𝑺𝒖𝒔𝒂 𝒆 𝒍𝒂 𝑽𝒂𝒍 𝑷𝒆𝒍𝒍𝒊𝒄𝒆

𝘎𝘪𝘶𝘨𝘯𝘰 1944: 𝘈𝘯𝘨𝘪𝘰𝘭𝘪𝘯𝘰𝘷𝘦𝘯𝘵𝘢𝘯𝘯𝘪𝘤𝘢𝘱𝘰 𝘥𝘪𝘴𝘵𝘢𝘤𝘤𝘢𝘮𝘦𝘯𝘵𝘰 𝘱𝘢𝘳𝘵𝘪𝘨𝘪𝘢𝘯𝘰𝘷𝘪𝘦𝘯𝘦 𝘤𝘢𝘵𝘵𝘶𝘳𝘢𝘵𝘰 𝘥𝘢𝘪 𝘯𝘢𝘻𝘪𝘧𝘢𝘴𝘤𝘪𝘴𝘵𝘪 𝘪𝘯 𝘝𝘢𝘭 𝘚𝘶𝘴𝘢𝘋𝘢 𝘲𝘶𝘦𝘭 𝘮𝘰𝘮𝘦𝘯𝘵𝘰 𝘴𝘤𝘰𝘮𝘱𝘢𝘳𝘦𝘚𝘰𝘭𝘰 𝘢 𝘨𝘶𝘦𝘳𝘳𝘢 𝘧𝘪𝘯𝘪𝘵𝘢𝘥𝘰𝘱𝘰 𝘥𝘶𝘦 𝘢𝘯𝘯𝘪 𝘥𝘪 𝘳𝘪𝘤𝘦𝘳𝘤𝘩𝘦𝘴𝘶𝘢 𝘴𝘰𝘳𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘦 𝘴𝘶𝘰 𝘧𝘳𝘢𝘵𝘦𝘭𝘭𝘰 𝘴𝘤𝘰𝘱𝘳𝘰𝘯𝘰 𝘭𝘢 𝘷𝘦𝘳𝘪𝘵𝘢̀, 𝘪𝘯 𝘢𝘭𝘵𝘢 𝘝𝘢𝘭 𝘗𝘦𝘭𝘭𝘪𝘤𝘦“.

 

Biblioteca civica G Arpino via F. Turati 4/8, Nichelino. Ingresso libero. Info: biblioteca@comune.nichelino.to.it

 

“In fuga da Nazareth. Profughi di ieri e di oggi”

La mostra di Massimiliano Ungarelli è allestita nel foyer del Teatro Superga (via Superga, 44 Nichelino) dal 17 gennaio 2023.

Venerdì 31 marzo alle 21.00, al Teatro Superga, serata di spettacolo/presentazione del progetto. Sarà lo stesso autore a raccontare la genesi delle opere. Accanto a Massimiliano Ungarelli video, musica, letture di poesie e il corpo di ballo Adonai della maestra Cristina Viotti.

Nata dal sogno di due fratelli della periferia di Torino: un artista e un frate cappuccino. “In fuga da Nazareth. Profughi di ieri e di oggi” è la mostra pittorica che raccoglie l’urlo di denuncia sul dramma umanitario dei profughi chiamato a diventare grido di preghiera in un appello alla giustizia e alla speranza. 20 quadri frutto di un anno di lavoro. Opere tratte da foto di veri profughi che prestano il volto alla Sacra Famiglia di Nazareth.

La tecnica utilizza materiali semplici e poveri: terre, carboncini, acrilico, e pannelli in legno di recupero capaci di conferire alle opere un particolare tratto materico e una “ferita aperta” sui volti rappresentati. Quadri-non-quadri che partendo da un materiale di scarto, raccontano di una fuga per la vita e di un Dio che non fa scarti!

Il progetto è anche aiuto concreto: metà dei ricavati della vendita dei quadri e delle ristampe in scala degli stessi, contribuiranno alla raccolta di fondi da destinarsi a famiglie che stanno vivendo questo dramma. Attualmente si sta sostenendo una famiglia siriana, che la Parrocchia Maria Regina Mundi di Nichelino (TO) grazie alla comunità Sant’Egidio si è adoperata a far entrare nel nostro Paese attraverso l’apertura di un corridoio umanitario.

In fuga da Nazareth. Profughi di ieri e di oggi” è realizzata con l’Associazione Culturale Midrash dei frati francescani cappuccini.

“Ospitare la mostra di Massimiliano Ungarelli è stato un grande onore – raccontano il Sindaco 𝐆𝐢𝐚𝐦𝐩𝐢𝐞𝐫𝐨 𝐓𝐨𝐥𝐚𝐫𝐝𝐨 e gli Assessori Fiodor Verzola e 𝐏𝐚𝐨𝐥𝐚 𝐑𝐚𝐬𝐞𝐭𝐭𝐨 -. Immagini che sanno toccare corde profonde dell’animo umano e scuotono le coscienze assopite. La serata del 31 marzo sarà un’occasione imperdibile per vedere ancora una volta questi magnifici dipinti, ascoltare la genesi del progetto dalla voce dell’autore e offrire il proprio contributo alla raccolta fondi”.

Città di Nichelino online:

Web www.comune.nichelino.to.it

Facebook https://www.facebook.com/Cittanichelino

Inaugurazione della ludoteca MicroZoe a Moncalieri

Scontro frontale, auto contro bus: forse colpo di sonno, muore una donna

In un drammatico incidente una donna di 45 anni ha perso la vita la scorsa notte a Pinasca, nel Torinese, all’incrocio con borgata Combalere. La vittima, un’operaia,  guidava una Fiat Punto che improvvisamente  ha invaso la corsia opposta schiantandosi contro un autobus.  La causa potrebbe essere stata un colpo di sonno.

Medico nei guai per palpeggiamenti durante una visita

È finito sotto processo un medico di base con lo studio a Cuneo con l’accusa di violenza sessuale. L’uomo avrebbe  palpeggiato al seno e all’inguine durante una visita una paziente che aveva dolori di pancia.

I fatti nel 2020 quando la paziente  si è rivolta alle forze dell’ordine.  I giudici hanno ascoltato anche un’altra donna che ha dichiarato che lo stesso dottore l’ha palpeggiata al seno per un problema urinario.

NOTIZIE DAL PIEMONTE

Schianto mortale sulla provinciale: quattro veicoli coinvolti, due vittime

Sono morti un 54enne e un 38enne in un incidente verificatosi a San Germano Vercellese, centro della provincia piemontese. Nello schianto violento che ha coinvolto quattro mezzi sulla strada provinciale 11 sono inoltre  rimaste ferite lievemente  altre quattro persone soccorse dal 118.

NOTIZIE DAL PIEMONTE

Torino, prima volta al mondo: cieco recupera la vista a un occhio grazie all’altro occhio non vedente

Da due occhi non vedenti è stato possibile ricostruire un occhio vedente, con un autotrapianto di cornea allargato a sclera e congiuntiva. È lo straordinario intervento su un paziente cieco, eseguito per la prima volta al mondo, all’ospedale Molinette della Città della Salute di Torino dal professor Michele Reibaldi (Direttore della Clinica Oculistica universitaria Molinette) e dal professor Vincenzo Sarnicola, tra i maggiori esperti al mondo di chirurgia corneale

Torino, venerdì 24 marzo 2023 – “Quando mi sono risvegliato e ho iniziato a vedere i contorni delle mie dita e della mano, è stato come nascere di nuovo”. Queste sono le prime parole di E. B., un uomo di 83 anni che vive in provincia di Torino, affetto da due gravi e diverse patologie della vista, che l’avevano condotto alla cecità da 6 anni, dopo esser riuscito a recuperare la vista all’occhio destro che, già a due settimane dall’intervento (durato 4 ore), gli permette di riconoscere gli oggetti, i volti e di muoversi autonomamente.

Ad operarlo una équipe costituita dal professor Michele Reibaldi (Direttore della Clinica Oculistica universitaria dell’ospedale Molinette della Città della Salute di Torino), ed esperto chirurgo retinico, e dal professor Vincenzo Sarnicola (Presidente della Società Italiana della Cornea e della Staminalità della Superficie Oculare (SICSSO) e consigliere del direttivo della Società Italiana di Scienze Oftalmologiche (S.I.S.O.), coadiuvato dalla sua collaboratrice Enrica Sarnicola.
Il paziente aveva perso da 30 anni la vista all’occhio sinistro per una cecità retinica irreversibile e, negli ultimi 10 anni, aveva progressivamente perso la funzione visiva anche dell’occhio destro ma per una patologia cronica rara (pseudo pemfigoide oculare), che ha distrutto la cornea e purtroppo anche la superficie oculare. Negli ultimi anni l’occhio destro era stato sottoposto a due trapianti di cornea tradizionali a tutto spessore, entrambi falliti rapidamente per la mancata funzionalità della superficie oculare.

Il trapianto di cornea a tutto spessore è l’intervento chirurgico tramite cui si provvede alla sostituzione della sola cornea che ha perso la sua trasparenza con una cornea sana proveniente da un donatore deceduto. “Normalmente la cornea presenta un tasso di rigetto molto più basso rispetto ad altri organi vascolarizzati, ma in presenza di un’alterazione diffusa di tutta la superficie oculare, come nel caso del paziente, questo rischio diventa altissimo”.spiega Sarnicola. In particolare, un danneggiamento delle cellule staminali del limbus, la zona tra la cornea e la congiuntiva, determina il fallimento irreversibile del trapianto.

In questo intervento, per la prima volta al mondo, è stato realizzato un autotrapianto dell’intera superficie oculare, prelevata dall’occhio sinistro, comprendente non solo la cornea, ma anche una parte di sclera e tutta la congiuntiva comprese le cellule staminali del limbus.


“In estrema sintesi il paziente per problemi retinici aveva irrimediabilmente perso la funzionalità dell’occhio sinistro, mentre l’occhio destro aveva mantenuto una potenzialità di recupero che però si era rivelata vana con trapianti tradizionaliriferisce Reibaldi –. Abbiamo deciso di coinvolgere il professor Sarnicola – continua – perché notissimo nel mondo per aver proposto e realizzato tecniche alternative ai trapianti perforanti tradizionali”.

“L’intervento è stato eseguito prelevando dall’occhio sinistro, irrecuperabile dal punto di vista funzionale, ma con la cornea e la superficie oculare in buona salute, tutta la congiuntiva, tutta la cornea e due millimetri di sclera, in un unico pezzospiegano Reibaldi e Sarnicola -. In pratica un terzo dell’occhio sinistro è stato autotrapiantato nell’occhio destro, che quindi è stato ricostruito ed è tornato a vedere”.


“La vera novità consisteprecisa Sarnicolanell’aver allargato il trapianto corneale all’intera superficie oculare, ai tessuti congiuntivo-sclerali, che giocano un ruolo fondamentale nel permettere il successo del trapianto in condizioni particolari, come nel caso del nostro paziente. Allo stesso tempo, l’occhio sinistro è stato ricostruito con tessuti da donatore solo a scopo estetico”.

“L’intervento è stato straordinario ed il paziente, oggi dopo due settimane ha ripreso a vedere e si muove autonomamente. Siamo molto emozionati e ci aspettiamo un successo duraturo nell’occhio destro, perché ricostruito con tessuti propri del paziente e quindi potenzialmente al riparo dai problemi di rigetto che hanno afflitto i precedenti trapianti”, concludono Reibaldi e Sarnicola.

Nonostante l’eccezionalità dell’intervento, potrà essere replicabile in altri casi nelle stesse condizioni del primo paziente operato.

Auto in fiamme sulla Torino-Milano a causa di ubriaco al volante senza patente

Si è sfiorata la tragedia nell’incidente stradale verificatosi sull’autostrada Torino-Milano vicino allo svincolo di Chivasso Ovest. Una Fiat 500 si è scontrata con  una Kia Sportage e poi contro il guardrail, prendendo fuoco. Sulla prima vettura c’erano un 20enne e una ragazza di 22 anni mentre sulla seconda due ragazzi di Torino. Sono tutti e quattro feriti lievemente e sono stati soccorsi e trasportarti all’ospedale di Chivasso. È emerso che il conducente della Fiat 500 era senza patente ed è risultato positivo all’alcoltest. Il ragazzo è stato  denunciato e multato di 6 mila euro.

Via libera a due sottosegretari in Giunta regionale

Nelle dichiarazioni di voto Paolo Bongioanni (Fdi), che ha presentato la Pdl, ringrazia gli uffici, la maggioranza e l’opposizione, per il risultato ottenuto. “Credo in questo provvedimento – ha detto – ritengo sia un passo avanti che ci affianca ad altre Regioni che hanno introdotto tale figura. Abbiamo trovato il compromesso scendendo da quattro a due sottosegretari e credo saranno figure importanti, sia per il Presidente, sia per l’azione di raccordo con il Consiglio”.

Mario Giaccone (Monviso) considera invece questo “un grave fallimento per la maggioranza e per tutta l’Aula. Non arriviamo alla sintesi di un accordo comune, perché l’opposizione non se ne sente rappresentata. Comunque vinciamo nei risultati, dimezzando il numero auspicato dalla maggioranza dei sottosegretari”.

Giorgio Bertola (Ev) aggiunge che “come opposizioni vi abbiamo dimostrato che non potete cambiare le regole fondamentali da soli. Siamo qui, perché anche di fronte a un provvedimento inaccettabile la soluzione non è l’Aventino. La vostra prova muscolare è fallita”.

Francesca Frediani (M4o-Up) valuta di aver frenato il provvedimento e influito sulle modifiche. “Rivendichiamo il risultato, perché le opposizioni sono riuscite a ricostituire un minimo di dialogo: non siamo in un’azienda come crede il primo firmatario. Siamo un ente pubblico, con principi di democrazia”.

Silvana Accossato (Leu) ribadisce la contrarietà del suo gruppo sulla Pdl 240 e sottolinea il merito che l’ha portata a intervenire nella pesante azione emendativa, sicuramente di tipo ostruzionistico. “Continuo a non ravvisare l’esigenza di queste nuove figure politiche in Piemonte.

Domenico Rossi (Pd): “Un rappresentante di Giunta oggi ha dichiarato che gli assessori devono essere lasciati liberi di lavorare. È inaccettabile anche perché dimostra fastidio per le regole della democrazia”. Rossi aggiunge che con questa  modifica “si rischia di non vedere più gli assessori in Aula”.

Alberto Preioni (Lega) ha ricordato che “dopo oltre 50 ore di Aula, con il grande contributo dei consiglieri della Lega, siamo arrivati alla fine. Abbiamo lavorato con il capo decimo, che ha permesso di creare oltre 8mila emendamenti e 1500 subemendamenti. Si tratta di un regolamento distante dalla realtà e chi considera le spese per la democrazia soldi buttati, deve ricordare che l’alternativa è la tirannia”.

Paolo Ruzzola (Fi) in questi giorni siamo riusciti a scrivere una bella pagina di democrazia. Ci siamo trovati d’accordo con l’opposizione sul numero di due sottosegretari, otre ad altre obiezioni sul testo: per questo sono convinto che abbiamo fatto un buon lavoro per il Piemonte e per i piemontesi.

Al termine Il presidente dell’Assemblea Stefano Allasia si è unito ai ringraziamenti nei confronti degli uffici “che sono stati tante ore con noi in Aula e nelle loro postazioni di lavoro permettendo a noi di svolgere le nostre funzioni e portare a termine le procedure democratiche”.

 

Pd: “il centrodestra cede sui sottosegretari in Regione”

ROSSI – GALLO: GRAZIE AL LAVORO DELL’OPPOSIZIONE DA 4 SI PASSA A 2
“Si è conclusa la lunga battaglia per evitare che il centrodestra introducesse quattro Sottosegretari, una riforma inutile e costosa, che mira a stravolgere i rapporti tra Consiglio regionale e Giunta. Grazie ad un’opposizione ferma e instancabile abbiamo costretto la maggioranza a ridurre il numero dei Sottosegretari a due” dichiarano il Segretario regionale del Partito Democratico Domenico Rossi e il Presidente del Gruppo Pd in Consiglio regionale Raffaele Gallo.
“La riduzione del numero dei sottosegretari insieme all’impegno a cancellare la legge sui super-consulenti di fatto cancella ogni aumento legato ai costi della politica. Alle condizioni date sia sui numeri sia sui costi siamo di fronte una netta vittoria delle opposizioni ” proseguono i rappresentanti Dem.
“La proposta – aggiungono – era sbagliata nel merito e nel metodo. Nel merito, perché chiedeva di inserire lo stesso numero di sottosegretari che ha la Lombardia che, però, ha più del doppio degli abitanti del Piemonte, oltre che un numero maggiore di consiglieri e assessori. Nel metodo, perché le regole del gioco si cambiano insieme attraverso il dialogo e non con atti unilaterali e prove di forza”.
“Il centrodestra ha fatto di tutto per forzare la mano e impedire alle forze politiche di minoranza di opporsi democraticamente, alla modifica statutaria. La complicità del Presidente del Consiglio regionale ha permesso al centrodestra addirittura di depositare e inserire prima di tutti gli altri un emendamento monstrum,  che dava il potere al Presidente della Giunta di nominare genericamente “dei Sottosegretari” e a demandarne numero e funzioni a una legge ordinaria – spiegano i dem -. Una forzatura senza precedenti che siamo riusciti a fermare smontando anche la retorica della prova di forza annunciata a partire da una convocazione 24 ore su 24 che la maggioranza poi non è stata in grado di reggere. Lo Statuto è la carta di riferimento dei piemontesi che regola la vita di questo Consiglio regionale. Lo lasceremo in eredità a chi verrà dopo e dobbiamo avere consapevolezza di quello che scriviamo. Se dobbiamo modificarlo dobbiamo farlo insieme con grande senso istituzionale e non attraverso sotterfugi”
Ci siamo opposti con tutte le nostre forze, restando in aula fino all’ultimo momento per esprimere la nostra contrarietà per fare decadere il modello di rapporti istituzionali immaginato dal centrodestra nel quale il Consiglio regionale non potrà discutere direttamente i singoli temi con gli Assessori, ma sarà filtrato da una figura di secondo livello come il Sottosegretario. Questa non è democrazia! – concludono Rossi e Gallo – . Se la sanità non funziona in Piemonte non è perché mancano figure nuove, ma perché il centrodestra non sa farla funzionare. Già oggi la presenza del centrodestra, ma in generale della Giunta, è molto limitata. Con l’introduzione dei sottosegretari le cose peggioreranno. Per questo abbiamo voluto simbolicamente fare un’ultima foto agli scranni della Giunta perché sappiamo che non si faranno più vedere. Per noi questa battaglia è un avviso anche per i mesi che ci aspettano. La legge elettorale non si cambierà se non ci sarà condivisione con le forze di opposizione” .

Pizza & Falanghina Tour con Gino Sorbillo

Si è conclusa la sesta tappa 

 

Con la sua sesta tappa è giunto a destinazione il progetto dal titolo “Pizza & Falanghina Tour”, nato dalla collaborazione tra il Consorzio Tutela Vini del Sannio e Gambero Rosso per la valorizzazione e la promozione dell’abbinamento tra la pizza di qualità abbinata alla Falanghina del Sannio, produttrice di vini di grande qualità nella regione Campania.

L’edizione 2022 del Gambero Rosso si è conclusa con un grande successo ieri sera presso la pizzeria Sorbillo Lievito madre di Torino, una delle più famose d’Italia fondate a Napoli nel 1935.

A presentare il progetto sono stati il dottor Libero Rillo, presidente del Sannio Consorzio Tutela Vini, insieme a William Pregentelli , coordinatore editoriale d’Italia Gambero Rosso.

Durante questa tappa, cui hanno partecipato anche noti esponenti del settore, come Barbara Politi, conduttrice di Gambero Rosso Channel, e Simona Riccio, Agrifood & Organic Specialist, insieme a Alessio Crisciuolo e al giornalista Dario Battaglia, è stata presentata una prima pizza costituita di bufala e pancetta al pepe nero abbinata alla Falanghina del Sannio Spumantizzata. La seconda pizza era la Margherita gialla “Massimo Bottura”, abbinata alla Falanghina dei Sannio, la terza l’ Antica Margherita, abbinata alla Falanghina del Sannio Doc. La quarta pizza era un esemplare di quella ai quattro formaggi con miele al tartufo abbinata alla Falanghina del Sannio DOC, la quinta la “Montanara fritta”, con crema di ricotta, frutta candita e zucchero a velo, abbinata alla Falanghina del Sannio Passito

I vini hanno perfettamente esaltato il gusto della pizza senza coprirne il sapore, attraverso un’attenzione tale da creare un’ esaltazione delle caratteristiche e specificità di entrambe.

MARA MARTELLOTTA