Emerso anche il nome dello storico bar Norman
Questa mattina la Guardia di finanza di Torino, su disposizione della procura, ha eseguito un sequestro preventivo da 26,5 milioni di euro nei confronti di due gruppi imprenditoriali torinesi attivi nella logistica. Le aziende sono accusate di aver impiegato centinaia di lavoratori in nero tra il 2018 e il 2023 attraverso un sistema di società “serbatoio” e “filtro”, con contratti di appalto fittizi, fatture false e mancato versamento di imposte per oltre 100 milioni.
Nove le persone indagate e dieci le società sequestrate, tra cui una con oltre 500 dipendenti, sarebbe la titolare di ristoranti e dello storico bar Norman in piazza Solferino. Le indagini hanno coinvolto committenti in sei regioni e portato anche all’amministrazione giudiziaria di una delle principali società coinvolte.
La vicenda assume un rilievo particolare perché riguarderebbe anche un luogo simbolico della città, celebre per aver ospitato la nascita del Torino Football Club e frequentato da personalità della cultura torinese.
Mercoledì 10 settembre in Piemonte si apre ufficialmente l’anno scolastico 2025/2026. Sarà un avvio segnato dal calo demografico, che si riflette anche sui banchi: gli studenti iscritti sono 485.830, circa ottomila in meno rispetto allo scorso anno. Le classi complessive saranno 25.133, con una diminuzione di 250 sezioni, e il numero medio di alunni per aula scende leggermente da 20,8 a 20,6. La contrazione è visibile soprattutto nelle scuole superiori, che passano da 180.374 a 179.201 iscritti.
Sul fronte del personale, la macchina organizzativa è già a pieno regime. Sono stati autorizzati più di cinquemila posti per docenti di ruolo, con circa 2.700 assegnazioni concluse entro fine agosto e altre centinaia in fase di completamento entro dicembre. Particolare attenzione è rivolta al sostegno: restano confermati quasi 3.900 insegnanti dedicati, a garanzia di continuità educativa per gli alunni con disabilità, che rappresentano ormai il 4,5% del totale, in crescita rispetto al 4,2% dell’anno scorso. Per le supplenze, la maggior parte delle nomine è già stata coperta e in diverse province, come nel Verbano-Cusio-Ossola, si registrano centinaia di contratti assegnati tra insegnanti curricolari e di sostegno. Anche il personale ATA vede un contingente di oltre novecento unità stabilizzate, con ulteriori posti da attribuire tramite graduatorie di istituto.
Accanto alla gestione quotidiana, il nuovo anno porta con sé alcune sfide strategiche. La Regione e l’Ufficio scolastico insistono sulla necessità di una scuola sempre più inclusiva e innovativa, capace di affrontare il calo demografico senza ridurre la qualità dell’offerta. Si punta sul potenziamento dei percorsi tecnico-professionali, con nuovi indirizzi che arricchiscono la filiera “4+2” e con il sostegno di fondazioni locali che investono risorse per legare formazione e mondo del lavoro. Parallelamente proseguono i progetti legati al PNRR e le iniziative di internazionalizzazione, come il nuovo consorzio regionale Erasmus+ che rafforza il plurilinguismo e la formazione digitale, con attenzione particolare all’inclusione e alle lingue straniere fin dalla scuola primaria.
Il primo suono della campanella, dunque, non segnerà soltanto il ritorno in classe dopo l’estate, ma sarà anche il punto di partenza di un anno che mette al centro la capacità di adattarsi ai cambiamenti demografici, l’inclusione di tutti gli studenti e la sfida dell’innovazione.
| Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino |
RISONANZE
Primo ciclo di conferenze tra arte e filosofia
a cura di Chiara Bertola e Federico Vercellone
da giugno a ottobre 2025
GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino
Sala incontri
IL QUARTO APPUNTAMENTO
GIOVEDI 11 SETTEMBRE ORE 18
Riccardo Venturi
L’erbario dalla botanica alle arti visive
Curioso è il destino dell’erbario: nato come strumento scientifico nelle mani della botanica per raccogliere, classificare e illustrare specimen vegetali, come farmacopea o elenco di farmaci, non ha cessato di affascinare filosofi, scrittori e artisti. Senza ricusare la sua origine scientifica, l’erbario è così diventato un giardino di carta, un dispositivo verbo-visivo o un iconotesto poetico da cui si sprigiona la potenza delle immagini, la capacità di cogliere il dettaglio, di salvare l’effimero dall’oblio. Malgrado il carattere mortifero delle piante seccate e spillate sulla pagina, l’erbario è stato percepito come un eden in miniatura se non come un vero e proprio oggetto magico, una rêverie capace di riconnetterci e non alienarci al mondo vivente. Radicato nella tradizione naturalista, non mancano infine tentativi di realizzare erbari della vita quotidiana e urbana, a partire dal flâneur – quel “botanico del marciapiede” impegnato a erborare sull’asfalto, secondo la visione di Baudelaire e Walter Benjamin – e fino all’ecologia ferroviaria. Con questo intervento mi propongo di rivenire sulla parabola e sul destino degli erbari, dalla botanica alle arti visive.
Riccardo Venturi insegna Teoria e storia dell’arte contemporanea all’università Panthéon-Sorbonne di Parigi e si occupa del rapporto tra arti visive e scienze umane dell’ambiente. Scrive regolarmente su “Alias – Il Manifesto”, “Lucy dei mondi” e sul sito di scritture e immagini “Antinomie”, www.antinomie.it, che ha co-fondato.
Costo: 6€ Acquista il biglietto
Tra giugno 2025 e marzo 2026 la GAM di Torino organizza un ciclo di incontri, in collaborazione con il Dipartimento di Filosofia e Scienze dell’Educazione dell’Università degli Studi di Torino, curato da Chiara Bertola e Federico Vercellone.
Gli incontri, articolati in singole conferenze, ripercorrono i temi delle Risonanze che attraversano la programmazione espositiva della GAM dall’ottobre il 2023 alla primavera del 2026: luce, colore e tempo; ritmo, struttura e segno; incanto, sogno e inquietudine, e vedono la partecipazione di studiosi e studiose di rilievo internazionale nel campo della filosofia, della storia dell’arte e delle scienze umane, offrendo un’occasione unica di riflessione interdisciplinare, in cui pensiero e visione si intrecciano per generare nuovi livelli di lettura delle opere e dell’esperienza estetica.
Il primo ciclo di incontri da giugno a ottobre 2025 vede alternarsi grandi esperti di arte, estetica e filosofia contemporanea: Horst Bredekamp, Elio Franzini, Victor Stoichita e Anna Maria Coderch, Riccardo Venturi, Claudia Cieri Via e Salvatore Tedesco.
Il secondo ciclo di incontri prenderà avvio a partire da novembre 2025 e si concluderà a febbraio 2026, con la partecipazione di studiosi di prestigio internazionale come Massimo Cacciari, Fabio Belloni, Tonino Griffero, Francois Jullien e Chiara Simonigh.
Costo per ogni conferenza: 6€
comprensivo del diritto di prevendita
Acquisto unicamente online su gamtorino.it
Lunedì 15 settembre, presso la Sala del Consiglio Comunale di Rivoli, l’assessore regionale al Welfare Maurizio Marrone presenterà il Voucher Vesta, un nuovo contributo pensato per le famiglie con bambini tra 0 e 6 anni.
Il voucher offrirà un sostegno economico per l’accesso a servizi educativi e di cura nella prima infanzia. Durante l’incontro saranno illustrate le modalità per richiederlo. L’ingresso è libero.
Enzo Grassano
Un’indagine compiuta da Compare The Market ha analizzato in tutto il mondo le città che stanno espandendo le piste ciclabili. Torino è risultata al sesto posto
Torino risulta la sesta città più a misura di bicicletta. Per scoprire quale città italiana sia in testa per la mobilità ciclistica, gli esperti delle assicurazioni Casa e Contenuti di Compare the Market, hanno analizzato città in tutto il mondo prendendo in considerazione la quota modale ciclistica ( la percentuale di residenti che si spostano in bicicletta, i km dedicati alle bici ogni 10 mila abitanti). Questi fattori sono stati combinati per creare un Indice di Amicizia Ciclistica su 100. In tutto il mondo le città stanno riducendo il traffico veicolare ed espandendo le piste ciclabili per contenere le emissioni di carbonio. Solo in Italia, nel 2024, sono state vendute 1 milione e 84 biciclette tradizionali e 274 mila e-bike, a dimostrazione di un chiaro spostamento verso la mobilità attiva. La città risultata prima in classifica in Italia è Milano, grazie a una combinazione di alta partecipazione ciclistica, un’infrastruttura estesa e un forte interesse per la mobilità su due ruote. Con il 10% dei residenti che usano regolarmente la bici, un’area metropolitana conta 316 mila e 745 ciclisti e una rete di 2 mila e 686 km di piste ciclabili. Subito dopo troviamo Bologna che, pur avendo una popolazione ciclistica più ridotta di circa il 4%, si distingue con una delle reti ciclabili più dense del Paese (28 km ogni 10 mila abitanti). La vivacità della comunità ciclistica è testimoniata dalle ricerche mensili legate al ciclismo ogni 10 mila persone. Al terzo posto si fa notare Firenze per la più alta densità di rete in Italia (31, 79 km ogni 10 mila abitanti). Vanta inoltre un numero elevato di ciclisti, circa 28 mila, che è segno di forte interesse per la mobilità attiva. Dopo Firenze, al quarto e quinto posto, si collocano Bari e Palermo, al sesto posto Torino, dove il 3% dei residenti usa la bicicletta. La rete ciclabile totale è di 54 mila e 296 km, la rete ciclabile per 10 mila abitanti è di 3012 km e il volume di ricerche ciclistiche ammonta a 16,65.
Mara Martellotta
Qualità e sicurezza della catena alimentare al centro del consolidamento delle nuove progettualità tra Politecnico di Torino e Università di Parma attraverso il corso interateneo
Da oggi Torino e Parma sono più vicine. Lo sono i due principali atenei delle due città, il Politecnico di Torino e l’Università degli Studi di Parma.
È stato confermato, infatti, il corso di Laurea in Design sostenibile per il sistema alimentare ( Torino/Parma), iniziato in via sperimentale nell’anno accademico 2021/22, che presenta oggi due percorsi di studi: Design per la sostenibilità sociale e ambientale del sistema alimentare (Politecnico di Torino) e Design per l’industria e il prodotto alimentare ( Università di Parma).
Il corso è nato dall’esigenza di avvicinare la cultura del progetto del design con il sistema alimentare, prendendo in considerazione la intera gestione delle filiere alimentari, la produzione, gli scenari di consumo, la sostenibilità e la circolarità sistemica. Si tratta di un’offerta formativa che unisce le esperienze dei due atenei, l’eccellenza parmense nella filiera alimentare e quella torinese legata agli aspetti tecnologici, dalla meccanica al design, che va a coprire tematiche che spaziano dal design al packaging, alla progettazione per l’industria alimentare, dalla user experience dei prodotti ai requisiti ambientali del prodotto legati al design, con un’attenzione particolare rivolta alla sostenibilità ambientale, sociale e economica e all’utilizzo di strumenti tecnico-scientifici.
La struttura del corso prevede un anno a Parma e uno a Torino e, in base alla sperimentazione scelta l’ultimo anno in una delle due città e vede oggi la partecipazione di 167 studenti universitari ( dato anno 2024-2025) con immatricolazioni in costante crescita.
“Questa esperienza rappresenta un modello didattico vincente – afferma il rettore del Politecnico di Torino Stefano Corgnati – che offre opportunità di mobilità in due atenei di eccellenza che vogliono valorizzare non solo il percorso disciplinare, ma anche un’esperienza di vita di studenti e studentesse. È un esempio concreto di collaborazione che si può esportare fuori dai nostri confini, poiché tutti i Paesi riconoscono l’importanza dell’alimentazione e della sicurezza alimentare. Questa collaborazione potrà sicuramente trovare interesse nel solco del processo di internazionalizzazione che il Politecnico sta affrontando in questo periodo”.
“Siamo di fronte all’opportunità – ha commentato il rettore dell’Università di Parma, Paolo Martelli – di dare uno sviluppo evolutivo a questa collaborazione tra due università, che consolida prospettive ulteriori con uno sguardo all’internazionalizzazione. Come ateneo non focalizzato, con un’offerta formativa ampia, dinamica e diversificata, è stato importante per noi avviare questa partnership, specializzandosi per andare incontro alle esigenze del territorio e del tessuto industriale presente nella nostra Valle del Cibo. Stiamo ora verificando una progettualità che evolve verso un’offerta di laurea magistrale in filiera con il percorso già delineato”.
Mara Martellotta
Il 14 settembre 2025 debutta, in Piemonte, a Ivrea la Nova Eroica:
tre percorsi tra avventura, paesaggi e convivialità.
Un evento unico dove si pedala con il cuore, si corre con grinta
e si festeggia insieme
IVREA – Il 14 settembre 2025 Ivrea accoglie per la prima volta Nova Eroica, il format ciclistico che unisce la tradizione delle strade bianche alla scoperta dei territori più autentici. Dove la bicicletta diventa strumento di sport, avventura e incontro.
Nova Eroica è un viaggio, un rito, una festa del ciclismo moderno che si nutre di emozione e fatica. Si corre su bici gravel, ma con lo sguardo rivolto alla tradizione: strade bianche, salite che mordono, paesaggi che tolgono il fiato. Tratti cronometrati si alternano a momenti da vivere in piena libertà, in cui l’unica cosa che conta davvero è esserci.
Con Ivrea, Nova Eroica approda per la prima volta in Piemonte, una regione che per conformazione e identità rappresenta lo scenario ideale per questo format ciclistico. Le strade bianche, i rilievi morenici, i laghi e i vigneti del Canavese offrono un paesaggio che unisce bellezza naturale e cultura, rendendo questa regione una terra perfetta per celebrare lo spirito “eroico”.
Ivrea, città di cultura e identità
La nuova tappa di Nova Eroica nasce a Ivrea, una città che ha saputo unire radici e futuro, conservando al tempo stesso il suo carattere innovativo e ribelle. Ivrea è la città di Olivetti, che con le sue prime e rivoluzionarie macchine per scrivere ha segnato la storia industriale italiana; è la città dello Storico Carnevale e della Battaglia delle Arance, simbolo di libertà e passione popolare; è un territorio che custodisce cinque laghi, colline e foreste, che raccontano la memoria geologica dei ghiacciai.
L’arrivo di Nova Eroica in Piemonte non rappresenta soltanto una novità sportiva, ma anche un’opportunità per il territorio. Le esperienze delle sorelle Nova Eroica Buonconvento e Prosecco Hills testimoniano ka capacità del format di attrarre ciclisti da tutto il mondo, confermando il richiamo internazionale di un evento che unisce ciclismo, paesaggio e cultura, e che porta valore al turismo locale. Donne e uomini di ogni età, agonisti o semplici appassionati del piacere di pedalare si ritrovano “uniti dalla bellezza della fatica e dal gusto dell’impresa”, il motto che ha reso Eroica un movimento ciclistico amatoriale tra i più significativi al mondo.
Nova Eroica Ivrea si inserisce in questa visione, con l’ambizione di generare nuove opportunità per il Canavese e per l’intero Piemonte.
I percorsi
A fare da palcoscenico alla nuova nata sarà l’Anfiteatro Morenico di Ivrea, un vero capolavoro della natura modellato dai ghiacciai: colline, vigneti, laghi e boschi diventeranno parte di un racconto collettivo.
Tre tracciati permetteranno a ogni ciclista di vivere il Canavese in tutta la sua varietà:
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43 km | Percorso Corto “Via dei Castelli” (350 m D+): un itinerario tra borghi e vigneti, accessibile ma suggestivo, ideale per chi vuole vivere l’esperienza eroica senza forzare.
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80 km | Percorso Medio “Serra Tour” (1.100 m D+): lungo la dorsale morenica più estesa d’Europa, alterna salite e panorami di grande respiro. Un percorso impegnativo e panoramico, ricco di fascino.
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133 km | Percorso Lungo “Anfiteatro Morenico” (1.740 m D+): il tracciato più completo, che – lungo 19 salite – attraversa il Lago di Viverone, raggiunge Candia e si sviluppa tra crinali e boschi dove la natura conserva il suo carattere più autentico. Un’impresa, che unisce memoria geologica e spirito di avventura.
Race. Ride. Relax
Come tutte le altre tappe del circuito, Nova Eroica Ivrea sarà caratterizzata da quello che è molto più di un motto: è la filosofia che guida ogni Nova Eroica: Race. Ride. Relax.
Race, nei tratti cronometrati in cui dare tutto, sfidando se stessi e gli altri. Ride, nei chilometri da percorrere in compagnia, ammirando i paesaggi, attraversando borghi, colline e castelli. Relax, nell’atmosfera di festa che accoglie ogni partecipante all’arrivo, dove la fatica si trasforma in gioia dell’impresa. È il ciclismo che emoziona, che unisce, che lascia il segno.
Il programma del weekend
Nova Eroica Ivrea è molto più di una gravel ride. È un weekend da vivere a 360°, tra sapori, musica e convivialità, nel cuore di Ivrea, in piazza Castello, dove tutto avrà inizio e tutto tornerà.
Sabato 13 settembre, a partire dalle ore 15, musica dal vivo, con djset di Zizzi HB, e degustazioni curate da realtà locali accompagneranno il pubblico fino alla serata, in un clima di attesa e incontro.
Domenica 14 settembre, dalle ore 7.30, la città si animerà con la partenza dei tre percorsi. Dalle 10, Piazza Castello diventerà nuovamente il fulcro della manifestazione, accogliendo arrivi, stand espositivi, momenti di intrattenimento e occasioni di condivisione.
Un ricordo che resta
Nova Eroica Ivrea non è soltanto una prova sportiva, ma un’esperienza che si trasforma in ricordo. Una giornata che comincia all’alba e si chiude con il sorriso, tra gambe stanche e cuori colmi. Un momento da condividere, che lega insieme sport, comunità e territorio.
Iscrizioni, regolamento e dettagli sul sito ufficiale: eroica.cc/it/nova-eroica-ivrea-1
All’apertura del nuovo anno scolastico il vicepresidente e assessore all’Istruzione Elena Chiorino ricorda che tra il 2018 e il 2024 in Piemonte sono stati destinati e spesi 347 milioni di euro per l’edilizia scolastica, grazie anche all’apporto determinante della Regione, sia nell’indirizzare i fondi comunitari e statali sia con lo stanziamento di risorse proprie.
Un impegno tradotto in operazioni di programmazione e pianificazione che hanno permesso in questi anni la costruzione di nuovi istituti, la messa a norma e in sicurezza, la ristrutturazione e la manutenzione del patrimonio scolastico esistente. L’obiettivo è stato privilegiare il recupero del patrimonio edilizio laddove possibile e, quando necessario, favorire la realizzazione di nuove scuole in sostituzione di edifici ormai non recuperabili, unitamente alla priorità di ottenere edifici scolastici sicuri, moderni e sostenibili nella consapevolezza che non ci può essere qualità dell’istruzione senza la sicurezza e la dignità degli spazi ad essa dedicati.
«La sicurezza delle scuole è e resterà sempre una priorità assoluta per la Regione Piemonte – ribadisce Chiorino – Non possiamo dimenticare il dramma di Vito Scafidi, che ha segnato profondamente la nostra comunità e che ci ricorda con forza che simili eventi non devono mai più accadere. È un monito che ci spinge a non abbassare mai la guardia e a continuare a investire con determinazione sull’edilizia scolastica. La scuola è il luogo dove i nostri ragazzi crescono, imparano, costruiscono i propri sogni e dove insegnanti e personale scolastico svolgono ogni giorno una missione preziosa. Investire sulle scuole vuol dire investire sul futuro del Piemonte e della nostra Nazione. È un impegno che portiamo avanti con responsabilità, consapevoli che non ci può essere qualità dell’istruzione senza la sicurezza degli istituti».
La distribuzione delle risorse
I fondi statali vengono erogati sulla base del lavoro di rilevazione dei fabbisogni e di programmazione della Regione, che predispone la raccolta dei dati sugli edifici scolastici per mezzo di un’anagrafe che confluisce in quella nazionale. Su input dell’assessore Chiorino, inoltre, nello scorso mandato è stato istituito un capitolo a bilancio ad hoc per l’edilizia scolastica d’urgenza, segnale tangibile di quanto quest’ultima sia sempre stata una priorità per la Giunta Cirio.
Tutte le risorse sono destinate ed erogate agli enti locali competenti sulla base dei fabbisogni espressi: Città metropolitana e Province per gli edifici delle scuole secondarie di secondo grado, Comuni per le scuole primarie e le secondarie di primo grado.
Nel dettaglio, in provincia di Alessandria sono state assegnate risorse per 15.390.000 euro, in provincia di Asti per 49.168.600 euro, in provincia di Biella per 7.960.500 euro, in provincia di Cuneo per 91.925.000 euro, in provincia di Novara per 25.876.000 euro, in provincia di Torino per 137.496.000 euro, nel Verbano Cusio Ossola per 6.489.000 euro, in provincia di Vercelli per 13.263.900 euro.
Tra gli i contributi più rilevanti: alla Provincia di Alessandria 3 milioni per l’adeguamento anti-sismico dell’Istituto Volta; al Comune di Asti 7,8 milioni per lavori di adeguamento della scuola primaria Rio Crosio; al Comune di Sandigliano 1,22 milioni per interventi di miglioramento e messa in sicurezza dell’Istituto comprensivo di Candelo-Sandigliano; al Comune di Busca (Cuneo) 8 milioni per la realizzazione del nuovo polo scolastico, che comprende due primarie e una secondaria di primo grado; alla Provincia di Novara 7,79 milioni per lavori nell’edificio che ospita il Liceo Carlo Alberto: al Comune di Trofarello (Torino) 7,4 milioni per la demolizione e ricostruzione con adeguamento sismico e efficientamento energetico della scuola secondaria di primo grado; alla Provincia del VCO 3,9 milioni per la sostituzione edilizia del plesso scolastico con demolizione e ricostruzione dell’Istituto superiore Maggia; alla Provincia di Vercelli 3 milioni per messa in sicurezza e adeguamento sismico dell’Istituto Cavour.
CS
Lo storico parco di Bricherasio
A cura di Piemonteitalia.eu
Vicino a Torino, si trova il Parco Storico di Bricherasio, un museo a cielo aperto dove è possibile vivere una piacevole esperienza adatta a tutti…
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