ilTorinese

Pedone investito muore nella notte

E’ morto nella notte dopo che era stato investito da una vettura a Fossano mentre camminava sulla provinciale 165. L’uomo non aveva con sé documenti e non è ancora stato identificato. È la 31esima vittima sulle strade cuneesi nel 202. Feriti anche il conducente dell’auto che nell’impatto è finita a bordo carreggiata.

 

Controlli a San Salvario, due arresti per rapina. Sanzioni per 20mila euro

Nei giorni scorsi si è svolto un controllo straordinario del territorio coordinato dalla Polizia di Stato con la collaborazione di personale della Polizia Municipale, dell’ASL-Spresa e dell’Ispettorato del Lavoro. L’attività è stata diretta da personale del Commissariato di P.S. Barriera Nizza.

Controllato un esercizio pubblico di corso Moncalieri nel quale sono state riscontrate diverse irregolarità: la Polizia Municipale ha emesso sanzioni per oltre 4.100 euro per carenze igienico-sanitarie e strutturali e per la mancanza di alcune certificazioni. Personale dell’Ispettorato del Lavoro ne ha, inoltre, sospeso l’attività, avendo riscontrato la presenza di sette lavoratori senza regolare contratto di assunzione, con l’emissione di una sanzione di oltre 18.000 euro. Nella circostanza, è stata riscontrata anche la presenza di un lavoratore gravato dal divieto di allontanarsi dall’abitazione proprio nelle ore in cui è stato effettuato il controllo.

Tre esercizi nel quartiere San Salvario, inoltre, sono stati sanzionati complessivamente per 480 euro per la vendita di alcolici dopo le ore 21.

Nel corso del servizio straordinario di controllo organizzato dalla Questura, due cittadini marocchini, di 39 e 20 anni, sono stati arrestati dagli agenti del Commissariato per essersi resi responsabili di rapina in concorso. I due, mentre erano a bordo di un autobus, avevano obbligato la vittima a consegnare il cellulare per poi fuggire, non prima di aver aggredito il malcapitato che cercava di recuperare il proprio telefono. La fuga, però, è stata interrotta in corso Moncalieri dall’intervento degli operatori della Polizia di Stato allertati dalle urla e impegnati nel servizio congiunto di controllo in zona.

La Procura della Repubblica di Torino ha richiesto e ottenuto la convalida degli arresti, disponendo la custodia cautelare in carcere per entrambi. Il procedimento penale si trova nella fase delle indagini preliminari e, pertanto, vige la presunzione di non colpevolezza a favore degli indagati, sino alla sentenza definitiva.

I controlli continueranno con cadenza regolare.

La Cosmogonia della Terza Sinfonia di Mahler apre la stagione dell’Orchestra Rai

La Sinfonia n.3 in Re minore di Gustav Mahler ancava dai leggii dell’Orchestra Sinfonica Nazionale Rai da 26 anni, per la precisione dal maggio 1999, quando a Torino la diresse in un concerto rimasto memorabile Giuseppe Sinopoli. Si tratta di una grandiosa pagina del primo repertorio del Novecento, per contralto, coro femminile, di bambini e orchestra concepita dallo stesso autore come una Cosmogonia in musica, celebrativa della natura e dell’innalzamento dalla dimensione umana a quella spirituale. Il concerto inaugurerà la stagione 2025/2026 della compagine Rai giovedì 9 ottobre alle 20.30, presso l’Auditorium Rai Toscanini di Torino, trasmesso in prima serata su Rai 5 a partire dalle 21.20 e in diretta su Radio 3, replica l’Auditorium Rai alle ore 20. Sul podio sale Andrés Orozco-Estrada, nato a Medellin, in Colombia, ha debuttato con la compagine della Rai nel maggio del 2022. Nell’ottobre 2023 ha iniziato una collaborazione di tre anni come Direttore principale. Accanto a lui, a dar voce al Lied del Quarto Movimento, il mezzosoprano Von Dung, interprete di rilievo del repertorio tedesco e al suo debutto con l’OSN Rai, il Coro Maghini, femminile, diretto da Claudio Chiavazza, il Coro di Voci Bianche del Regio di Torino, diretto da Claudio Fenoglio e un grande organico orchestrale per un totale di 164 musicisti coinvolti sul palcoscenico.

La Terza Sinfonia di Mahler fu composta tra l’estate del 1895 e quella dell’anno successivo, ma venne eseguita con lo stesso compositore sul podio solo qualche anno dopo, nel 1902, nella citta tedesca di Krefeld, nell’ambito del festival della Società Musicale Tedesca. Come la sinfonia precedente, la numero 2 del catalogo ha dimensioni enormi ed è intrisa di significati extramusicali. Si tratta di un poema musicale che abbraccia tutti gli stadi in ordine progressivo e che, partendo da quelli inanimati della natura, avanza verso quelli vegetali, animali e umani per approdare alla dimensione celeste. La costruzione dell’opera è organizzata in 6 movimenti: al primo un grande blocco, una sinfonia a sé stante, sono contrapposti gli altri 5, due puramente strumentali, il terzo e il quarto con interventi vocali e l’ultimo un Lungo Adagio strumentale. Mahler fu consapevole dell’eccezionalità del suo lavoro, della durata di oltre un’ora e mezza, che descrisse così: ”La mia Sinfonia sarà qualcosa che il mondo non ha ancora udito. La natura parla qui dentro e racconta segreti tanto profondi che forse ci è dato presentare solo in sogno”. Mahler giunge con questa Sinfonia a un punto della storia della musica in cui l’opposizione fra musica pura e a programma può finalmente tramontare. La presenza di un programma poi ritirato per la Terza Sinfonia può esserne la dimostrazione. Il significato musicale può essere inteso con o senza programma, ugualmente. In termini di durata la Sinfonia ha una distribuzione simmetrica, ma eccentrica, con due movimenti da oltre 30 minuti agli estremi, il primo e il sesto, e un’antologia di episodi più brevi a congiungersi.

Biglietti da 9 a 30 euro in vendita sul sito dell’OSN Rai e presso la biglietteria dell’Auditorium Rai di Torino.

Info: 011 8104653 – biglietteria.osn@rai.it

Mara Martellotta

La rubrica della domenica di Pier Franco Quaglieni

SOMMARIO: Marcello Soleri statista e patriota – La festa di San Francesco – La campagna d’Etiopia – Lettere

Marcello Soleri statista e patriota
Dopo due convegni a Cuneo , il 13 ottobre a Torino e il 23 ottobre a Roma si terranno due importanti incontri sullo statista liberale Marcello Soleri, mancato nel 1945 appena sessantenne quando era ministro del Tesoro nel governo Parri. I tantissimi giovani che, malgrado lo sciopero generale, hanno affollato il convegno a Cuneo (sua città natale di cui fu sindaco e deputato) promosso dalla Provincia, stanno a testimoniare che la sua storia esemplare di uomo delle istituzioni ligio ai suoi doveri verso la Patria (non è retorica nel caso suo parlare di Patria) interessa ancora, anzi rappresenta un riferimento etico- politico più che mai attuale. A Roma interverrà il ministro Gilberto Pichetto Fratin rappresentante di una tradizione selliana biellese che piaceva a Soleri.
Con la pronipote, l’egittologa Olimpia Soleri, ci sarà l’opportunità di conoscere aspetti della vita dello statista poco noti. Sarà l’occasione di rivivere la nostra storia, dall’ Italia giolittiana al fascismo e alla sua caduta. Soleri, nel 1922 ministro della Guerra, scrisse il decreto per lo  stato d’assedio  della Capitale al fine di fermare manu militari  la marcia su Roma. Il re Vittorio Emanuele non firmò , complice anche il presidente dimissionario Facta , un avvocaticchio giolittiano  di Pinerolo che stava trattando con Mussolini nell’illusione di un posto nel nuovo governo. Ombre e luci dell’Italia liberale al crepuscolo, prima della dittatura che Soleri combattè in Parlamento, con la lealtà dell’alpino partito volontario nella Grande Guerra , malgrado fosse con Giolitti contrario all’intervento dell’Italia: un vero liberale e un vero patriota.
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La festa di San Francesco
Negli anni della mia frequenza scolastica, all’ improvviso, il 4 ottobre -festa di San Francesco d’Assisi –  diventato patrono d’Italia insieme a Santa Caterina da Siena -fu giorno di vacanza. Quasi un non senso perché le scuole riaprivano il primo ottobre. Dopo un po’ di anni, quando ero al liceo, le scuole riaprirono direttamente  il 5 ottobre. Poi Andreotti, con l’austerità, abolì la festa insieme al IV novembre e alla Befana. Il 4 ottobre diventerà  a partire dal 2026 festa nazionale quindi non soltanto più per le scuole, come era in passato.
Ha un senso? Forse si’, anche se stupisce che la santa patrona sia stata dimenticata in un clima in cui  invece la parità è la parola d’ordine. Dovrebbe valere anche la parità tra santi patroni, anche se oggettivamente la fama del poverello d’Assisi  sembra costruita apposta per tutti i pauperisti e i filo arabi  che risiedono nel Bel Paes. Sarebbe un errore banalizzare perché Francesco è stato davvero un  grande. I libri recenti usciti su di lui non gli rendono giustizia perché ne fanno un “santino-immaginetta“ sulla scia di Papa Francesco. Miseria degli storici di oggi, dediti al conseguimento della loro sempre più ampia notorietà, anche  ricorrendo a San Francesco. Uno dei biografi l’ho visto  su Rai 3 saltellare tra banalità conformiste su Gaza e la presentazione del suo libro. Uno spettacolo fastidioso che mi ha portato a spegnere la tv dopo pochi minuti di ascolto.
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La campagna d’Etiopia
Ho seguito con interesse un documentario sulla campagna d’Etiopia del 1935/36 a Rai storia. Ho apprezzato molto che il nome di Angelo Del Boca, demonizzatore fazioso del colonialismo italiano, non sia stato neppure citato. Un segno che i suoi libri non hanno lasciato traccia, come ho sempre pensato che dovesse accadere. E’ stato un tentativo soprattutto da da parte di Mauro Canali di storicizzare la vicenda coloniale etiopica dopo 80 anni, come insieme a Gianni Oliva ho tentato di fare qualche giorno fa in una conferenza.
C’è stata una parziale, opportuna rilettura storica, andando oltre le ideologie. Peccato che del Duca Amedeo d’Aosta si sia parlato solo alla conclusione del documentario con le immagini della resa del Duca sull’Amba Alagi nel 1941. Amedeo di Savoia fu Vice Re di Etiopia e cerco ‘ di pacificarla e di promuovere grandi opere pubbliche. L’Italia costruì strade, scuole, ospedali e abolì la schiavitu’. Al Duca doveva essere dedicata più attenzione. Era un grande uomo meritevole di attenzione storica. Non ho mai dimenticato quando mio padre mi portò ad una Messa per il Duca a Roma con una partecipazione incredibile di gente. Carlo Delcroix, il grande invalido della Grande Guerra, ne parlò con l’oratoria straordinaria che lo rese un mito. Quelle parole non erano retorica , ma intravedevano la storia. Come a volte accade, fu un poeta a vedere prima degli storici la realtà.
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LETTERE scrivere a quaglieni@gmail.com
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Il vessillo della Palestina
Stamattina nel centro di Savona, sul palazzo del Comune di Savona ho visto la bandiera “palestinese” accanto a quelle istituzionali. Un conato di vomito mi ha assalito: ma come, in una città medaglia d’oro della Resistenza al fascismo si innalza la bandiera di terroristi, tagliagole, stupratori e pedofili così senza nemmeno un minimo di vergogna! Dobbiamo aspettarci a breve anche qualche ritratto di Adolf o di Benito? O solo quelli dei capi di Hamas e dell’OLP? Degli ayatollah e dei talebani? Luciano Dondero

Comprendo il suo dissenso, anche se non condivido le Sue espressioni piu dure. Non credo ci sia un’attinenza con il fascismo. Molte città hanno scelto anche con il voto nei consigli comunali di stare dalla parte della Palestina.  Quella bandiera è legittimata da una delibera. La vicenda italiana ha preso questa piega. L’olocausto degli Ebrei appare un pallido ricordo. E’ una piega che non mi piace, ma il conformismo prevalente è questo. Spero che non si arriverà mai a quanto Lei paventa. Sono stato molte volte a parlare a Savona e ho incontrato un pubblico attento e rispettoso di tutte le idee. Parlai, invitato da un prefetto, anche nella giornata della Memoria e ricordai gli internati militati in Germania. A qualcuno forse non piacque quel richiamo. Dal prossimo anno il 20 settembre sarà la giornata dell’internato con legge approvata all’unanimità. Cerchiamo di essere fiduciosi.

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L’Italiano difficile

Mi è capitato di leggere la lettera di un neo laureato che mi ha scritto per avere informazioni su un evento. Ho rilevato con sorpresa una grave carenza di conoscenze sintattiche con soggetti in libertà e verbi che vanno per conto loro. Punteggiatura casuale e mancanza di chiarezza espressiva. Scrivere in Italiano diventa un problema . Non pensavo che la scuola  tollerasse situazioni per me incredibili.  Giuseppe Antonino

Non è così infrequente leggere frasi sconnesse scritte da gente che non conosce la più elementare sintassi. Studenti soprattutto degli istituti tecnici rivelano una grave incapacità espressiva, ma  anche nei licei non scherzano. Certo la scuola non prepara in modo adeguato e forse anche molti docenti non sono all’altezza. Il ministro dell’istruzione vuole ripristinare un’ora di Latino  che appare del tutto inutile. I buoi sono scappati  da tempo e la ripresa di una scuola degna di questo nome sarà cosa ardua. La povertà lessicale è un altro aspetto allarmante . Dopo decenni di demagogia scolastica stiamo vedendo i frutti devastanti della inettitudine delle diverse classi politiche italiane nei decenni. La stessa classe politica appare  incolta anche nel linguaggio  . Il facilismo ha desertificato gli studi. Chi scrive sul Pc si avvale del correttore  automatico, ma la capacità di scrivere richiede abilità oggi sempre più rare. Non vale il discorso populista  basato sul “scrivi come mangi“. Per fortuna non tutti i giovani sono così.

Riapre le porte EDO, lo Sportello Europa Diritti e Opportunità

Si tratta di un servizio gratuito nato per avvicinare cittadini, giovani e associazioni all’Unione europea e alle sue politiche.

A partire dal 1 ottobre, lo sportello è attivo ogni mercoledì dalle ore 14.30 alle 17 al Campus Luigi Einaudi dell’Università di Torino (Blocco D, atrio aule LI).

Lo Sportello EDO si propone come un punto di riferimento concreto per studenti, associazioni, enti e cittadini che desiderano avvicinarsi all’Unione europea e comprenderne meglio il funzionamento. L’obiettivo è offrire non solo risposte puntuali, ma anche un accompagnamento personalizzato attraverso tre principali ambiti di attività. Da un lato, il servizio garantisce un supporto informativo, per chiunque abbia necessità di orientarsi tra istituzioni europee e nazionali o intenda approfondire questioni legate al diritto e alle politiche dell’UE. Parallelamente, mette a disposizione un supporto formativo, pensato per singoli e realtà associative che cercano informazioni affidabili e aggiornate sull’azione dell’Unione europea e sui suoi strumenti.

A questo si aggiunge un’importante funzione di orientamento alle opportunità europee, che comprende mobilità, tirocini, volontariato, servizio civile, scambi e occasioni di lavoro all’interno dell’UE, oltre a percorsi di progettazione europea rivolti ai giovani e alla società civile.

Fino a dicembre, accanto allo Sportello EDO sarà attivo anche lo Sportello di Facilitazione Digitale, gestito dai volontari del Servizio Civile Digitale della Città metropolitana di Torino: un ulteriore servizio gratuito per aiutare cittadini e cittadine a sviluppare competenze digitali di base e accedere con maggiore facilità ai servizi online.

Lo sportello EDO è il frutto di una collaborazione consolidata tra la cattedra di Diritto dell’Unione europea del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Torino e il Centro Europe Direct della Città metropolitana di Torino, nell’ambito della Jean Monnet Chair CERR – Europa Diritti e Opportunità.

Con questo servizio, la Città metropolitana di Torino e l’Università di Torino confermano il loro impegno nel rendere l’Europa più vicina e comprensibile, offrendo un punto di riferimento stabile per chiunque voglia conoscere e cogliere le possibilità che l’Unione europea mette a disposizione.

Per accedere al servizio, si può prenotare un appuntamento a infoeuropa@cittametropolitana.torino.it

Villar Dora, Festa d’Autunno: tradizione, comunità e confronto sul post-alluvione

 

Bartoli: “Amministrazioni e volontari straordinari, esempio di come si reagisce con coraggio e concretezza”

Villar Dora (TO), 5 ottobre 2025 – Una giornata di comunità, amicizia e riflessione quella vissuta a Villar Dora in occasione della 44ª Festa d’Autunno, manifestazione tra le più sentite della Valle di Susa.
Presente il Consigliere regionale Sergio Bartoli, Presidente della V Commissione Ambiente, insieme all’onorevole Daniela Ruffino, accolti dalla Sindaca Norma Tabone e dall’Amministrazione comunale.

La Festa, arricchita da momenti dedicati alle auto e moto d’epoca, ai sapori locali e alle tradizioni popolari, è stata anche l’occasione per un confronto diretto sull’emergenza alluvione del 17 aprile, che ha duramente colpito il territorio.
Durante l’incontro, sono emerse con chiarezza la tempestività e la determinazione dell’Amministrazione comunale, che – grazie al lavoro instancabile dei propri tecnici, dei volontari e delle associazioni – è riuscita a reagire con prontezza all’emergenza, garantendo sicurezza e sostegno alla popolazione.

“A Villar Dora ho trovato un’amministrazione capace e concreta, che ha saputo affrontare con lucidità una situazione complessa.
Un plauso sincero a tutti i volontari, agli Alpini, alla Pro Loco, alla Squadra AIB e a chi, senza clamore, si è rimboccato le maniche per la propria comunità.
Sono queste le persone che rendono forte il Piemonte”, ha commentato Bartoli.

Nel corso dell’incontro, il Consigliere Bartoli ha sottolineato l’urgenza di sbloccare i fondi e i progetti per la messa in sicurezza del rio e per completare le opere di somma urgenza ancora sospese.

“Non possiamo permettere che l’efficienza e la buona volontà delle amministrazioni locali vengano frenate dalla burocrazia – ha aggiunto –. Quando un Comune è pronto a intervenire, la Regione deve rispondere con la stessa rapidità e determinazione.”

La giornata si è poi svolta in un clima di grande partecipazione e condivisione, culminando nella premiazione delle auto d’epoca, che ha unito storia, passione e cultura motoristica piemontese.
Bartoli ha voluto ringraziare il dott. Paolo Calliero per la degustazione del suo prezioso elisir, Franca e Massimo per la calorosa ospitalità e tutti gli amici presenti per la splendida accoglienza.

Nel corso dell’evento, Bartoli ha avuto anche l’occasione di conoscere i Conti Antonielli d’Oulx, persone di grande gentilezza e sensibilità, che si sono rese disponibili ad accogliere in futuro una visita al Castello di Villar Dora.
Un gesto di cortesia che testimonia il legame profondo tra storia, comunità e territorio.

“Il Castello è un luogo che racconta il valore del tempo e delle radici – ha concluso Bartoli –.
In giornate come questa si riscopre cosa significa davvero appartenere a una comunità: unire le persone, valorizzare la bellezza e guardare al futuro con fiducia.”

Romantic CandleLight Concert al Castello di Cereseto 

Serata speciale domenica 28-9-2025 nel castello neogotico di Cereseto edificato dal finanziere Riccardo Gualino, una figura emblematica dell’imprenditoria italiana di inizio ‘900 che si impose in diversi settori, dal legname al cemento e alla finanza, vicepresidente della Fiat e fondatore della SNIA Viscosa. Molto attivo nel mondo della cultura, sostenne la musica e il cinema con la fondazione della Lux Film, producendo pellicole per Luchino Visconti e Pietro Germi. La collezione di opere d’arte acquistata per la ambiziosa moglie, cugina e musa Cesarina stregata da Lionello Venturi, storico e figlio del critico d’arte Adolfo, fu valutata in 250 milioni di lire nel 1931 compresi i sette Modigliani acquistati a Parigi nel 1921. Parte delle opere furono destinate alla Galleria Sabauda. Nella splendida dimora dei coniugi inaugurata nel 1912, in occasione del loro quinto anniversario, furono ospitati ballerini, scrittori, scultori, pittori e musicisti come Luigi Pirandello, Leonardo Bistolfi, Pietro Canonica, Felice Casorati, Richard Strauss e Jaques Dalcrole di Ginevra, padre della danza moderna.
La serata è stata ideata e presentata dal proprietario Francesco Sangiovanni, imprenditore molto affine al genio visionario del Gualino. Sangiovanni, presidente del Gruppo HGM Spa, realtà milanese attiva nei settori immobiliare, alberghiero e delle telecomunicazioni è coadiuvato dai fratelli Domenico e Maria Rosaria, realizzando una rete in fibra ottica ultra veloce tra Genova e Milano con prospettive in Europa e nel Mediterraneo. Con la sua realtà industriale e la sinergia con le istituzioni locali ha rinnovato il volto di Rapallo, restituendo alla collettività il Grand Hotel Savoia e il Regina Palace, l’Hotel Riviera dove soggiornò Ernest Hemingway, l’Hotel Miramare e il lungomare che ha ritrovato una paesaggistica che mancava da decenni. L’ambizioso progetto dell’azienda, atta a riqualificare gli edifici storici, comprende anche il castello di Cereseto con la creazione di un resort a scopo culinario e artistico con eventi culturali e visite guidate, destinato ad un turismo amante della storia.

L’evento è nato dalla collaborazione tra la famiglia Sangiovanni e il comune di Cereseto, rappresentato dal sindaco ing. Enzo Lavagno che ha salutato gli invitati e dalla giunta comunale. Tra gli ospiti l’imprenditore biellese Paolo Piana, Premio Biella Letteratura e Industria, presidente di Sinterama Spa. Il castello ha ospitato l’Associazione Rosa Assoluto, con abiti da sposa indossati dalle modelle con disabilità visiva, esibiti durante la “Sfilata della Gioia”. La serata è stata allietata da momenti musicali per pianoforte, violino e canto. Alcune sale del castello sono state adibite a preziose mostre d’arte, realizzate dalle prestigiose Wizard Gallery di Milano di Federico Luger e dalla MUPA, Galleria Museo del Parco di Portofino presieduta da Daniele Crippa. La Wizard ha esposto le originali opere del cubano Diango Hernández, famoso nel campo concettuale dell’Olaismo, caratterizzato da una particolare tecnica che interpone, tra l’artista e la realtà osservata, un elemento trasparente che rende l’immagine distorta e offuscata come vista attraverso l’acqua o un vetro smerigliato.

Ne nasce un leggero senso di inquietudine, quasi una metafora della fragilità della vita. Molto interessanti anche le fascinose impressioni dello spazio fluttuante di Attila Szücs, le creazioni in materiale povero, a cui si danno nuovi significati, di Bruna Esposito, i singolari collages di Frankling Evans, l’originale arte concettuale di Federico Luger oltre ai coinvolgenti e coloratissimi “Inni alla natura e agli animali” di Carlos Alvarez Las Heras. Ha entusiasmato la galleria MUPA, anche grazie alla preziosa disponibilità del presidente Daniele Crippa che ci ha accompagnato durante il percorso. È stata una bella sorpresa ammirare le stupende sculture in bronzo di Salvatore Fiume, quali il “Gallerone in Battaglia”, la “Donna candelabro”, l’ “Indossatrice” e, omaggio nostalgico al ricordo delle tavole imbandite che si svolgevano nel castello ai tempi del Gualino, la “Saliera Principesca” in bronzo. Ed anche “La Sfinge” di Ottone Rosai, una delle poche sculture dell’artista, famoso soprattutto per i dipinti. Appariscente la luminosa “Evita” di Marco Lodola e di spirito dadaista il bronzo la “Prudenza quando giochi con Bacco” del versatile artista Paolo Menon.
Armano Luigi Gozzano
Giuliana Romano Bussola 

A Torino la settima edizione di “Una Rosa per Norma” in ricordo di Norma Cossetto

Torino, 5 ottobre – Si è svolta ieri alle 18, al giardino Vittime delle Foibe, la settima edizione della manifestazione patriottica “Una Rosa per Norma”, in ricordo di Norma Cossetto, giovane studentessa istriana torturata, violentata e gettata ancora viva in una foiba dai partigiani titini. A introdurre la commemorazione Matteo Rossino, responsabile provinciale del Comitato 10 Febbraio, presenti all’iniziativa diverse figure istituzionali tra cui il consigliere regionale Fabrizio Ricca, i consiglieri di circoscrizione Enrico Crescimanno (ex presidente circoscrizione 5), Silvia Acquaro e Massimo Robella.

“Anche quest’anno, come ogni 4 ottobre, abbiamo onorato il ricordo di Norma Cossetto, martire italiana dimenticata volutamente per troppo tempo – ha esordito Matteo Rossino, responsabile provinciale del Comitato 10 Febbraio -. In questi giorni porteremo il suo ricordo in tutta la provincia di Torino, inaugurando anche nuove targhe a lei dedicate.”

“Sappiamo benissimo che una certa parte politica, per anni, ha voluto insabbiare la storia delle foibe e di Norma – ha proseguito Rossino -, ed è proprio questo lo scopo delle nostre iniziative: riportare alla luce una verità scomoda ad alcuni e per anni nascosta. Un passo alla volta, anno dopo anno, stiamo mettendo le basi per rendere il ricordo di Norma immortale.”

“Ringrazio le istituzioni che hanno partecipato, il Consiglio Regionale del Piemonte e la Circoscrizione 5 per averci rinnovato i patrocini, l’Associazione Nazionale Volontari di Guerra e l’Associazione Nazionale Paracadutisti d’Italia di Torino per la presenza e il sostegno. Quest’anno inoltre – ha concluso Rossino – Una Rosa per Norma ha ricevuto il Patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, a testimonianza di quanto sia importante il lavoro fatto per istituzionalizzare il ricordo di Norma in Italia.”

Autonomia differenziata, le opportunità per il tetrritorio

INCONTRO PUBBLICO SUL TEMA

AUTONOMIA DIFFERENZIATA – Opportunità per il nostro territorio”

VENERDì 10 OTTOBRE 2025 ALLE ORE 20.30

presso l’HOLIDAY INN TURIN di Piazza Massaua 21 a Torino.

Saranno presenti:

• Il Ministro Roberto CALDEROLI

• L’Assessore regionale all’Autonomia Enrico Bussalino

• L’Assessore Regionale al Patrimonio Gian Luca Vignale

• Alberto Nigra, già Parlamentare e Presidente associazione Piemonte e Libertà

L’evento è organizzato dalle Associazioni Piemonte e Libertà e Piemonte Nel Cuore.

Con la preghiera di partecipazione e massima diffusione.

Associazione Piemonte nel Cuore

Bartoli: “Trail delle Colline, quando una comunità si unisce, vince sempre”

Chivasso – Castagneto Po, 5 ottobre 2025

Lo sport, quando è autentico, diventa collante sociale. Il Trail delle Colline 2025 ne è la dimostrazione più limpida: un evento che unisce amministrazioni, volontari, atleti e cittadini sotto un unico filo conduttore — quello della solidarietà, dell’inclusione e del rispetto per il territorio.

«Il Trail delle Colline – ha dichiarato Sergio Bartoli, Consigliere Regionale del Piemonte e Presidente della V Commissione Ambiente – rappresenta perfettamente lo spirito del nostro Piemonte: una terra che non si arrende, che reagisce e che trasforma la fatica in energia collettiva. Qui si respira la vera sostenibilità, quella fatta di persone, di comunità e di amore per l’ambiente».

Organizzata da ASD Hope Running APS e dagli Amici dei Vigili del Fuoco Volontari di Chivasso, con il patrocinio di Regione Piemonte, Città Metropolitana di Torino, Città di Chivasso, Comune di Castagneto Po, Aree Protette del Po piemontese e CSEN Piemonte, la settima edizione del Trail delle Colline ha richiamato oltre 600 partecipanti tra atleti e camminatori.
Una giornata in cui amministratori di colori politici diversi, associazioni di discipline lontane e tanti cittadini si sono ritrovati fianco a fianco per una causa comune.

Emozione, sport e comunità

Il momento più toccante è stato la consegna del pettorale commemorativo a Vladimiro Strozzi e Patrizia Leccese in memoria di Cassandra Leccese, simbolo di forza e amore per la vita.
Grande emozione anche per la donazione a Paola Beltramo, moglie di Fabio Santa, per l’istituzione di una borsa di studio dedicata ai giovani studenti e per la consegna al CAI Chivasso di un decespugliatore e un tagliaerba destinati alla manutenzione dei sentieri della collina, fortemente colpita dalle alluvioni dello scorso aprile.

«Sono gesti che raccontano una comunità viva, che non dimentica e che si prende cura del proprio territorio. – ha aggiunto Bartoli – Il Piemonte che vogliamo costruire passa anche da qui: da chi si mette in gioco, da chi corre, da chi tende una mano. È questa la nostra forza».

Un modello di collaborazione

Il Trail delle Colline non è solo un appuntamento sportivo, ma un modello di partecipazione e corresponsabilità: un evento che ha saputo mettere in rete enti, associazioni, scuole e volontari, dimostrando che quando si cammina nella stessa direzione, si arriva sempre più lontano.

Un ringraziamento speciale va al Presidente Giovanni Mirabella, a Davide Avanzato, ai direttori di gara Massimo Bocca e Pasquale Esposito, allo speaker Paolo Caffaro, alla Palestra Mirabai, alla Pro Loco di Gassino e ai volontari che hanno reso possibile questa settima edizione.
I sorrisi e l’energia dei partecipanti all’arrivo di San Genesio sono stati la testimonianza più bella di una giornata che resterà nel cuore di tutti.

«Il Trail delle Colline – ha concluso Bartoli – è la prova che la bellezza del nostro Piemonte non è solo nei paesaggi, ma nelle persone che ogni giorno li vivono, li curano e li amano. Insieme non è solo una parola: è il segreto della nostra rinascita».