ilTorinese

Uomo finisce in ospedale picchiato brutalmente dal figlio

In una violenta lite un 42enne ha aggredito il padre, procurandogli lesioni alla mano e alla spalla. Gli agenti giunti nell’appartamento di Biella  hanno trovato il figlio alterato, probabilmente per l’assunzione eccessiva di alcool. Nel frattempo  il padre si era nascosto in una stanza. L’uomo ha spiegato di essere stato picchiato e di aver deciso di andare al pronto soccorso.

L’impegno dei volontari Anpas per gli alluvionati in Emilia Romagna

Anpas (Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze) Comitato regionale del Piemonte ha inviato in Emila-Romagna una trentina di volontarie e volontari, suddivisi in tre contingenti settimanali, per portare aiuto alle comunità colpite dall’alluvione. La richiesta di supporto alle istituzioni locali è arrivata dalla Sala operativa di Protezione Civile nazionale Anpas, attivata dal Dipartimento della Protezione Civile. Il terzo contingente rientrerà in Piemonte il 10 giugno.

I volontari e le volontarie che hanno partecipato all’emergenza in l’Emilia-Romagna provengono dalle seguenti associazioni aderenti ad Anpas:

Croce Verde Torino, Croce Bianca Rivalta, Croce Verde Bricherasio, Croce Bianca Fossano, Croce Bianca Garessio, Volontari del Soccorso Villadossola, Volontari del Soccorso Santhià, Vapc Volontari Assistenza Pubblica Ciglianese, Croce Verde Felizzano, Pubblica Assistenza Novara Soccorso, tra loro anche la Pubblica Assistenza Cusio Sud-Ovest di San Maurizio d’Opaglio e i Volontari Protezione Civile Città di Asti che hanno messo a disposizione attrezzature come idrovore, motopompe e idropulitrici.

«Appena arrivata la richiesta da parte della Centrale operativa di Protezione civile Anpas sono stato fra i primi a dare la disponibilità – racconta Gabriele Dolce di 41 anni, da due anni volontario della Croce Bianca Fossano, partito il 27 maggio per Forlì con il secondo contingente Anpas Piemonte e rientrato in Piemonte il 3 giugno, dopo una settimana di servizio in Emilia Romagna – Liberare le case dal fango è stata un’esperienza ovviamente molto pesante dal punto di vista fisico e a livello umano emotivamente forte, fatico ancora a parlarne per la commozione. Nelle case di alcune persone, soprattutto anziane, ci siamo trovati a dover buttare via dei ricordi di una vita, anche piccole cose come delle fotografie, chiedevamo cosa volevano tenere e cosa buttare e vedevamo nei loro occhi una tristezza infinita. Allo stesso tempo quelle persone avrebbero voluto sdebitarsi in qualche modo per l’aiuto che stavamo dando, c’era chi ci faceva il caffè, chi ci dava da bere, chi ci dava del pane. Una settimana vissuta così mi ha fatto crescere di dieci anni.

Entravamo nelle case con il massimo rispetto, parlavamo con i proprietari e cercavamo di fare insieme a loro un piano del giorno, spiegavamo da dove sarebbe stato meglio iniziare e così via. Facevamo il possibile per aiutare quelle persone psicologicamente provate dalla devastazione delle loro case. Soprattutto gli anziani avevano bisogno di parlare, di confidarsi. Mi è rimasto anche impresso il clima di collaborazione che si è creato nella squadra, dove non arrivava uno c’era l’altro pronto ad aiutare. Abbiamo pernottato dentro l’impianto sportivo Unieuro Arena di Forlì, eravamo diverse centinaia. C’era una mensa gestita da Anpas e Croce Rossa Italiana, una sera hanno preparato 800 pasti. Sono esperienze che non si dimenticano, sono nati dei legami forti tra noi del gruppo. È stata una situazione di coscienza e amore per gli altri nello spirito del volontariato e della solidarietà, un’esperienza che consiglio. Ringrazio il presidente della mia associazione, la Croce Bianca Fossano, Luca Origlia, il vicepresidente Luca Ortu e Lorenzo Martino della Sala operativa di Protezione civile Anpas Piemonte che ci hanno chiamato più volte al giorno e supportati in ogni necessità».

 

Lorenzo Martino, responsabile Protezione Civile Anpas Piemonte: «Un ringraziamento alle volontarie e ai volontari e che hanno partecipato all’emergenza alluvione in Emilia Romagna. Sono tutte e tutti adeguatamente formati per svolgere qualificati interventi di protezione civile e di assistenza alla popolazione. Grazie anche alle loro famiglie per il sostegno e alle Associazioni di appartenenza dei volontari che, oltre ad aver messo a disposizione materiali e attrezzature, hanno dovuto rivedere la turnazione dei servizi per garantire la copertura dell’assistenza sanitaria sui territori».

Anpas ha aperto una raccolta fondi per l’emergenza alluvione in Emilia Romagna. Le volontarie e i volontari Anpas, impegnati sin dall’inizio dell’emergenza hanno attivato un conto corrente per le donazioni:

IBAN: IT 24 K 07072 02408 000000730862

Causale Un aiuto per l’Emilia Romagna

Intestato a Anpas Emilia Romagna ODV

L’Anpas (Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze) Comitato Regionale Piemonte rappresenta oggi 80 associazioni di volontariato con 10 sezioni distaccate, 10.310 volontari (di cui 4.122 donne), 5.245 soci, 670 dipendenti, di cui 76 amministrativi che, con 436 autoambulanze, 230 automezzi per il trasporto disabili, 264 automezzi per il trasporto persone e di protezione civile e 2 imbarcazioni, svolgono annualmente 570.082 servizi con una percorrenza complessiva di 18.784.626 chilometri.

Un nuovo piano regolatore per Torino. Le linee guida approvate dalla Giunta comunale

Con oltre 300 interventi al via grazie ai 600milioni di fondi Pnrr e ai 148milioni di risorse Pn metro plus e l’avvio della progettazione per la metro 2, la Città di Torino entra in una nuova importante fase di trasformazione, tra grandi opere e manutenzioni. Torino cambia e, per accompagnare adeguatamente questo cambiamento e progettare la città del futuro, la giunta comunale ha approvato  le linee guida per dotarsi di un nuovo piano regolatore generale.

 

Il Piano è il principale strumento dell’Amministrazione per governare l’assetto del territorio comunale: detta regole, stabilisce limiti e indica, progettandolo, il futuro della città, tanto nelle sue aree di sviluppo quanto nella trasformazione del tessuto urbano consolidato. Quello ad oggi in vigore fu adottato nel lontano 1991 e approvato nel 1995, opera di Vittorio Gregotti e Augusto Cagnardi.
La delibera approvata definisce gli obiettivi per la predisposizione del Progetto Preliminare del Nuovo Piano, declinati secondo le vocazioni strategiche della Città.

“L’ultimo piano regolatore che Torino ha avuto– spiega l’assessore all’Urbanistica Paolo Mazzoleni– ha consentito negli anni la trasformazione di molte sue parti, contribuendo in modo determinante a liberarla dalla rappresentazione monoculturale di città-fabbrica. È evidente tuttavia che oggi uno strumento pensato negli anni ‘90 non risponde più alle esigenze delle città. Serve un nuovo piano, costruito a partire dai temi che caratterizzano la specificità del tessuto urbano ma anche da una oggettiva esigenza di contemporaneità, ovvero di un atteggiamento capace di trattare, al tempo stesso, la consistenza dei luoghi da trasformare, la transizione energetica e ambientale, l’aspetto demografico. Ci sono tutti i presupposti per auspicare il rilancio dell’architettura cittadina e nuovi bei progetti urbanistici, che faranno di Torino una città sempre più attrattiva”.

Tra le linee di indirizzo nel documento spiccano, tra le altre, la valorizzazione dei quartieri e la loro centralità come elemento di riequilibrio territoriale, a partire dal ruolo delle Circoscrizioni, con il sostegno al commercio e all’economia di vicinato, valorizzando i mercati anche come occasione di presidio del territorio. Prioritario il tema della riduzione dell’impatto ambientale per la lotta al cambiamento climatico. In particolare, ai fini del contenimento del consumo di suolo libero, il nuovo piano dovrà incrementare gli elementi dell’ambiente naturale che forniscono servizi ecosistemici, privilegiando trasformazioni di aree con suolo già consumato, favorendo la rigenerazione di nuovo suolo libero e permeabile, promuovendo opere di mitigazione del rischio idrogeologico e di riduzione dell’effetto isola di calore, salvaguardando le aree agricole, prevedendo un sistema naturale di valenza metropolitana. Grande attenzione anche alla mobilità: il nuovo piano regolatore dovrà prendere atto di una rete di Trasporto Pubblico Locale su ferro che includa le due linee di metropolitana e il Sistema Ferroviario Metropolitano, prevedendo modalità efficaci di prolungamento degli assi esistenti e di connessione con gli altri servizi di trasporto pubblico al fine di servire la più alta percentuale di territorio comunale. Dal 1995, poi, Torino ha diversificato attivamente la sua economia. Il nuovo strumento dovrà quindi accompagnare lo sviluppo della città promuovendo l’utilizzo di tecnologie specializzate per affrontare questioni legate alla società, all’ecologia e alla morfologia. Uno dei passaggi chiave sarà quello di accogliere la tecnologia dell’Urban Digital Twin, un “gemello digitale” per consentire analisi urbane più avanzate, simulazioni di trasformazione del territorio, facilitare l’accesso a informazioni georeferenziate da parte di professionisti e cittadini, implementare dati raccolti in tempi e modi differenti.
Il nuovo piano dovrà accrescere le potenzialità della metodologia di valutazione dell’impatto sociale che l’Amministrazione sta già sviluppando, necessaria nel riportare con efficacia le trasformazioni urbane alla loro capacità rigenerativa e, nella peculiarità di una città che si trova oggi con un numero di abitanti di molto inferiore a quanto previsto alla fine del secolo scorso, dovrà mettere in campo strumenti e strategie per riallineare offerta e domanda di abitazioni e per costruire un sistema residenziale – pubblico e privato – adeguato agli studenti e ai giovani lavoratori, costruendo le condizioni perché possano rimanere in città. Sarà un piano connesso con la crescita e il governo della Torino Metropolitana, che incentivi la cooperazione tra gli attori e gli enti della prima e seconda cintura. Dovrà incoraggiare lo sviluppo ad uso misto, che combini destinazioni residenziali, commerciali, terziarie e per la produzione evoluta rendendo possibile la coesistenza delle funzioni nelle diverse parti di città, al fine di aiutare a creare quartieri vivaci ed economicamente diversificati che attraggano una vasta gamma di abitanti e di imprese. L’Amministrazione ha già attivato una precisa politica volta a favorire usi temporanei degli spazi dismessi per attività culturali, sociali e ricreative e il nuovo piano regolatore generale avrà l’obiettivo di consolidare e sistematizzare questa fase prodromica delle trasformazioni.

Il processo di redazione del nuovo piano regolatore sarà corale, con il coinvolgimento di tutte le parti interessate e della società civile nel suo insieme: portatori di interesse sociale ed economico, abitanti e utenti della città, associazioni e corpi intermedi, enti pubblici ed esperti.

Il lavoro partirà già da domani. Mercoledì 7 e giovedì 8 giugno, infatti, la sede di Urban Lab in piazza Palazzo di Città 8f ospiterà “Torino cambia: un piano per la città” (programma in allegato). Due giorni di tavoli tematici non aperti al pubblico ma riservati a portatori d’interesse e addetti ai lavori, che potranno suggerire traiettorie di lavoro per la costruzione del nuovo piano. Insieme a questi gruppi di confronto sono in programma momenti di racconto della città attraverso le prospettive e le esperienze di esperti e realtà associative del territorio.

Tre degli appuntamenti in programma saranno aperti alla stampa: mercoledì 7 alle 18.30 a raccontare la sua visione di Torino sarà Amanda Burden di Bloomberg, urbanista e direttrice del Department of City Planning della città di New York dal 2002 al 2013, dove ha guidato una delle più grandi operazioni di pianificazione della città. Giovedì 8 giugno alle ore 12.30 il punto di vista sul futuro della città sarà quello dell’architetto e urban designer Cino Zucchi.
I lavori si chiuderanno ufficialmente giovedì 8 alle 18.30 in piazza Palazzo di Città quando il Sindaco Stefano Lo Russo e l’assessore Paolo Mazzoleni presenteranno i primi esiti di questa attività di ascolto e confronto ai partecipanti e ai giornalisti.

Vestiamoci di meraviglia

LIBERAMENTE Di Monica Chiusano

Vestiamoci di meraviglia , laddove l’istinto ci sussurra il benessere per poter sognare.
Trovo affascinante che molta gente pianifichi le proprie vacanze con maggior cura di quanto solitamente programmiamo per la nostra esistenza.
Forse perché l’idea di poter evadere dai moti perpetui della vita ci viene più facile che cambiare veramente noi stessi …
Alla fine, la nostra più autentica natura ci porta innanzitutto ad essere viaggiatori sognanti …sempre in cerca di mete capaci di colorare anima, mente e corpo …il resto è solo una ricerca più lieve ed enigmatica che fondamentalmente ha poco valore.

Per un corretto uso dell’acqua. Odg di Biletta (Fi)

E’ stato approvato a Palazzo Lascaris un ordine del giorno di Forza Italia che prevede misure e azioni di efficientemente per contrastare la dispersione idrica e affrontare la siccità.  La prima firmataria Alessandra Biletta, vicecapogruppo degli azzurri in Consiglio regionale spiega che “l’ordine del giorno impegna la Giunta ad adottare uno strumento utile a sostenere gli enti pubblici, le organizzazioni sportive ed altri enti nella realizzazione di interventi tesi a garantire un corretto uso della risorsa idrica. Inoltre  rivede per gli impianti natatori il quantitativo d’acqua minimo da ricambiare giornalmente, ad assumere delle disposizioni regionali fissandolo all’1,5%”. 

 

Come evidenziato nel documento di Forza Italia, secondo dati Arpa, l’inverno 2021-2022 sul Piemonte è stato il terzo più caldo degli ultimi 65 anni con una anomalia positiva di temperatura media di +1.8°C e con un deficit percentuale medio di circa il 70%; e il livello di allerta idrico sta investendo un numero rilevante dei corpi idrici piemontesi, a partire dal fiume Po che ha portata dimezzata a Torino ed è ridotto, lungo tutto il percorso piemontese, a circa 1/3 della portata del 2021.

“Proprio per queste ragioni ,visti i ripetuti e prolungati periodi di siccità, che stanno assumendo ormai carattere strutturalmente patologico, con evidenti e problematiche ricadute anche su importanti comparti produttivi, a partire da quello agricolo e la necessaria tutela quantitativa della risorsa idrica è fondamentale intervenire in particolare sulle piscine che per loro natura necessitano dell’utilizzo di grandi quantità di acqua  . Diverse strutture sportive hanno in uso impianti antiquati, che non ctengono in alcun modo conto della dispersione idrica, a partire dalle docce, dai lavapiedi e dai sistemi di controlavaggio dei filtri e quindi questo ordine del giorno va a intervenire proprio su questi centri, offrendo un sostegno e un supporto per adeguarsi al cambiamento climatico”.  

A Torino protesi bioniche per quattro soldati ucraini

Grazie alla collaborazione tra Superhumans Center e Officina Ortopedica Maria Adelaide, i soldati ospitati nella Sala delle Colonne della Città di Torino hanno ricevuto gli ausili tecnologici di ultima generazione

Torino, 6 giugno 2023 Questa mattina, nella Sala delle Colonne di Palazzo Civico, si è tenuta la conferenza stampa dedicata alla storia di Roman, Mykola, Ruslan e Mykhailo, i quattro soldati ucraini ai quali sono state applicate protesi bioniche di ultima generazione dopo le gravi lesioni subite nel conflitto ancora in corso.

La Città di Torino ha accolto i soldati e ospitato l’incontroche ha visto la partecipazione della Fondazione Superhumans Center e dell’Officina Ortopedica Maria Adelaide, le due realtà che hanno collaborato intensamenteper la realizzazione e l’applicazione degli ausili. Il 14 aprile, dopo soli otto mesi di lavori, è stato inaugurato il primo centro protesico Superhumans a Leopoli, alla presenza della first lady Olena Zelenska, e in quella occasione è nata la collaborazione con l’Officina Ortopedica di Torino, unica azienda italiana a partecipare alle partnership d’eccellenza che Superhumans Center ha attivato con i migliori specialisti del mondo per lavorare e consultarsi su interventi chirurgici di grande complessità.

Durante la conferenza stampa, alla presenza dei quattro militari, sono state raccontate le loro storie e mostrate le protesi tecnologiche messe loro a disposizione. Nello specifico, per Roman Kiyanets sono state realizzate due protesi: una meccanica per lavori pesanti ed una mioelettrica con la ricostruzione di tre dita; a Mykola Efimenko sono state applicate una protesi mioelettrica per il braccio con mano multiarticolata Covvi e una mano meccanica con la ricostruzione del pollice sinistro; a Ruslan Petrov è stata applicata una protesi meccanica con la ricostruzione delle cinque dita per lavori pesanti; per Mykhailo Bartoshik è stata realizzata una protesi mioelettrica con controllo attraverso i muscoli pettorali e dorsali, con la ricostruzione di tutti i livelli articolari (spalla, gomito, polso, dita) e con la mano multiarticolata Covvi.

Dichiara il Sindaco di Torino, Stefano Lo Russo: Sono orgoglioso di dare il benvenuto a Torino a nome della Città e di tutti i torinesi a questi soldati, rimasti feriti nel terribile conflitto che da molti mesi mette a dura prova l’Ucraina e il suo popolo. Una guerra che avviene nel cuore dell’Europa e che la riguarda tutta. Oggi siamo qui per raccontare un esempio di eccellenza sanitaria della nostra Città e il sostegno che la nostra comunità è capace di offrire a chi si trova in difficoltà e combatte per garantire anche al nostro futuro libertà, prosperità e democrazia”.

Roberto Ariagno, Direttore Officina Ortopedica Maria Adelaide: Il viaggio a Leopoli è stata un’esperienza molto profonda e importante sotto il profilo professionale ed umano. È motivo di grande orgoglio sapere che il nostro know-how è conosciuto e richiesto all’estero e sarà utile ai pazienti di un Paese così duramente colpito. Ringraziotanto gli amici di Superhumans Center per questa incredibile esperienza e opportunità. Abbiamo fatto del nostro meglio e continueremo a farlo”.

Olga Rudnieva, CEO Superhumans Center: Il centro Superhumans sta attirando la migliore esperienza internazionale in Ucraina. Purtroppo, ci mancano le competenze nelle protesi degli arti superiori e dobbiamo formare i nostri specialisti e trovare la soluzione migliore per i nostri pazienti. Avere tali partner ci consentirà di raggiungere entrambi gli obiettivi: accumulare le competenze necessarie e restituire la mobilità alle persone ferite dalla guerra”.

L’Autogiro d’Italia passa dal Piemonte

Partita ieri la quinta edizione dell’Autogiro d’Italia.  I circa cinquanta equipaggi hanno preso il via da Pisa, e  poi, dopo aver percorso Piazza dei Miracoli e transitato sotto  la torre più famosa del mondo  si sono addentrati nella bellissima Lunigiana.   Aulla, Pontremoli, Santo Stefano d’Aveto e Bobbio sono state le soste della giornata di oggi prima di arrivare a Piazza Duomo a Tortona.

Oggi partenza della seconda tappa da Tortona.  La carovana attraverserà  le Langhe ed arriverà al Museo dell’Automobile di Torino, città di arrivo della seconda tappa a partire dalle 17.

VISITA IL PERCORSO DELL’AUTOGIRO D’ITALIA 2023

Al via Cinemambiente, il potente linguaggio del cinema al servizio dei temi ambientali

Si è inaugurata ieri sera al Cinema Massimo e continuerà fino all’11 giugno la 26esima edizione del Festival CinemAmbiente, fondato e diretto da Gaetano Capizzi: il potente linguaggio del cinema al servizio della sensibilizzazione dei temi ambientali. A scuotere le coscienze ci pensa subito Luca Mercalli in apertura di serata con il suo consueto report in cui ha delineato, con autorevoli infografiche e cartine tematiche da quelle della NASA a quelle di Copernicus, lo stato di salute del Pianeta. Al centro della sua analisi le cosiddette “frustate del clima”, cioè il passaggio repentino da prolungati periodi secchi a fenomeni temporaleschi estremi, con rimandi alle recenti alluvioni catastrofiche che hanno colpito l’Italia. A seguire l’intervento dell’arcivescovo di Torino Roberto Repole, in dialogo con il giornalista Luca Rolandi a introdurre il film d’apertura The Letter: a Message for Our Earth, diretto dal regista inglese Nicolas Brown e ispirato alla “Laudatosi’” di Papa Francesco.

Il Monsignor Repole ha ribadito come la questione ecologica sia prima di tutto una questione culturale e come nella nostra società consumista e individualista sia così difficile andare incontro ad un’alleanza tra i popoli che sia focalizzata sul benessere ambientale di ciascuno. Il film, girato anni dopo l’enciclica del pontefice del 2015, ovvero la “lettera” indirizzata a tutti gli abitanti del Pianeta sul tema dell’impatto sempre più allarmante dell’uomo sulla Terra, ha dato voce alle persone rimaste escluse nelle grandi conferenze sulla crisi globale. The Letter segue infatti le storie e il viaggio a Roma, su invito del Papa, di cinque persone simbolo delle vittime della crisi ambientale: un rifugiato climatico del Senegal, un leader indio dell’Amazzonia, una giovanissima attivista indiana, una coppia di scienziati statunitensi.

Dal loro dialogo con il Pontefice e dalle loro testimonianze emerge il quadro vivido della crisi planetaria e della sofferenza della Terra” con un’intensità nelle enunciazioni papali che rendono ogni giorno più impellente il suo appello a prenderci cura della nostra casa comune.

Prima dell’anteprima nazionale a Torino, il film è stato proiettato alla COP 27, al World Economic Forum di Davos, in svariati festival internazionali e in oltre 800 comunità in ogni angolo del Pianeta, e sostenuto da personaggi del mondo dello spettacolo come Leonardo Di Caprio e Arnold Schwarzenegger.. “Anche noi vogliamo contribuire alla massima diffusione di un film che ovunque ha dimostrato di avere un enorme potenziale nello scuotere le coscienze, riuscendo, in molti casi, in tanti luoghi a rischio, a innescare concrete iniziative a lungo termine in difesa dell’ambiente” ha sottolineato il direttore del Festival Gaetano Capizzi.

GIULIANA PRESTIPINO

Informazioni

L’ingresso e l’accesso a tutti gli eventi del Festival sono gratuiti. Sedi delle proiezioni e iniziative: Torino: Cinema Massimo – Museo Nazionale del Cinema, via Giuseppe Verdi 18, tel. 011 8138574; Mole Antonelliana, via Montebello 20; Palazzo del Rettorato dell’Università di Torino, via Po 17; Piazzetta Real

Pnrr Sanità, Piemonte in linea con gli obiettivi

Nel corso dell’incontro, richiesto dal capogruppo dei Moderati Silvio Magliano, il direttore del settore Coordinamento attuazione del Pnrr – Missione 6 dell’Assessorato Antonino Ruggeri ha spiegato che le risorse stanziate complessivamente per il Piemonte sono pari a 922,9 milioni di euro, al netto dei finanziamenti assegnati alle Aziende sanitarie locali per aggiornare i prezziari e le ulteriori programmazioni per le quali il riparto nazionale è in corso di definizione.

“A maggio 2023 – ha sottolineato Icardi – il Piemonte ha raggiunto tutti i target previsti ed è in corso di approfondimento l’intervento per la Casa di comunità di strada Villar Dora, a Torino, per valutare la possibilità di realizzarlo attraverso Scr. Riguardo all’Ospedale di Ovada, si è invitata l’Asl di Alessandria a voler interloquire con il professionista incaricato per definire in tempi rapidi una proposta di interventi di miglioramento sismico in coerenza con le finalità del programma, nei limiti di budget previsti nello studio di fattibilità a suo tempo redatto e posto a base del finanziamento Pnrr concesso per l’ospedale”.

I prossimi passi riguardano i Centri operativi territoriali (Cot), le Case e gli ospedali di comunità e gli interventi per l’antisismica: sono in corso confronti con le Aziende sanitarie regionali per rispettare i tempi di stipula dei contratti.

Per la sostituzione di grandi apparecchiature sono, inoltre, in corso i confronti con le Aziende sanitarie regionali per verificare il rispetto del target previsto (sostituzione entro settembre per un valore pari ad almeno il 50% della spesa finanziata), con il minimo impatto sulle prestazioni da erogare.

Presente ancora qualche criticità su digitalizzazione dei Dea e rilascio delle nuove funzionalità del fascicolo sanitario elettronico, mentre sono in corso approfondimenti, a livello nazionale, sulla possibilità di raggiungere pienamente il target per l’assistenza domiciliare integrata.

Sono intervenuti, per richieste di approfondimenti, i consiglieri Magliano (Moderati), Domenico RavettiDomenico Rossi (Pd), Francesca Frediani (M40-Up), Gianluca Gavazza, il vicepresidente Cane (Lega) e Sarah Disabato (M5s).

Nel pomeriggio è proseguita la discussione degli emendamenti alla proposta di delibera sulla riqualificazione della rete ospedaliera dell’Asl Vco.
Il Partito Democratico, per voce dei consiglieri Alberto AvettaMonica CanalisDomenico RossiMauro Salizzoni e Daniele Valle, ha ribadito la critica sul metodo “che impedisce un confronto perché si è deciso di non convocare un Consiglio aperto e di non prevedere le audizioni in Commissione con i soggetti del territorio e del personale medico, svilendo così il ruolo di quest’ultima. Avevamo previsto la costruzione di nuovo ospedale e non la ristrutturazione degli esistenti. Mantenere due ospedali non ci sembra la soluzione migliore”.
Il capogruppo della Lega, Alberto Preioni, ha letto una lettera firmata da 31 sindaci del territorio favorevoli alla ristrutturazione dei due ospedali di Verbania e Domodossola e ha sottolineato che “la passata Giunta di centrosinistra ha avuto 5 anni per costruire un nuovo ospedale e non c’è stato alcun atto concreto. Abbiamo 200 milioni a disposizione e siamo convinti che intervenire sulle strutture attuali sia la scelta migliore per il territorio, invece di puntare su un ospedale unico sui cui c’è ancora incertezza per la sede. In questo modo potremmo evitare anche la mobilità passiva verso la Lombardia”.