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Regionale di Trenitalia, dal 5 agosto arriva il nuovo biglietto digitale

  •      maggiore flessibilità nell’organizzazione del viaggio
  •      i passeggeri dovranno effettuare il “Check-In” sul proprio smartphone prima di salire sul treno

Trenitalia, società capofila del Polo Passeggeri del Gruppo FS, introdurrà, a partire dal 5 agosto, il nuovo biglietto digitale per i treni regionali, acquistabile su App, sito di Trenitalia, agenzie di viaggio e altri operatori abilitati. Si tratta di una modalità innovativa di viaggiare in maniera ancora più flessibile: una volta acquistato il biglietto, sarà infatti possibile effettuare un numero illimitato di cambi data e ora fino alle 23:59 del giorno precedente il viaggio, mentre il giorno del viaggio sarà possibile effettuare un numero illimitato di cambi ora fino alle 23:59, anticipando o posticipando la partenza.

L’altra importante novità è rappresentata dal check-in che convalida il biglietto e che il viaggiatore dovrà effettuare prima di salire a bordo del treno scelto. Il check-in si può effettuare, come utente registrato nell’area «i miei viaggi» del sito, oppure dell’App Trenitalia. Chi non è registrato potrà effettuare il check-in collegandosi al link presente nell’e-mail o SMS ricevuto al momento dell’acquisto del biglietto.

La funzione di check-in è disponibile dalle 00:00 del giorno del viaggio e fino all’ora di partenza programmata del treno selezionato all’atto dell’acquisto: sul tasto è riportato il messaggio: «fai il Check-in e viaggia». Una volta effettuato il check-in, il biglietto risulta valido per viaggiare.

Maggiori informazioni su trenitalia.com

La pesca Bella di Borgo d’Ale è un nuovo Presidio Slow Food

 

Bella, ma delicata e fragile. Un frutto d’altri tempi, ma che oggi rivive grazie al coraggio e all’entusiasmo di un gruppo di produttori e che diventa, ora, Presidio Slow Food: parliamo della pesca Bella di Borgo d’Ale, località da poco più di duemila abitanti in provincia di Vercelli, in Piemonte. Terra votata alla frutticoltura e alla peschicoltura in particolare: ma non tutte le pesche sono uguali.

 

Dall’America al Piemonte con un carico di pesche

 

L’inizio della coltivazione della pesca, nella piana di Borgo d’Ale, risale all’inizio del Novecento, probabilmente per iniziativa di alcuni borgodalesi di rientro dall’America con sementi d’oltreoceano. Un tentativo che non ebbe particolare fortuna, ma che fu seguito pochi decenni dopo da altri esperimenti più professionali e con risultati maggiormente promettenti: così, nel 1930, erano già più di cento gli ettari di terra attorno al borgo impiantati a pescheti.

Per circa mezzo secolo, la storia di Borgo d’Ale è andata di pari passo con lo sviluppo della peschicoltura: tante le varietà coltivate. Tra queste una particolarmente profumata e aromatica: quella conosciuta come la Bella. Tondeggiante e di pezzatura medio-grande, ha la buccia con colore di fondo verde chiaro-biancastro e sovracolore rosso-rosato e polpa bianca con venature rossastre in prossimità del nocciolo. Quando, a metà degli anni ’70, a Borgo d’Ale si raccoglievano oltre 100 mila quintali di pesche, circa il 10% era costituito da questa varietà.

 

Un lungo lavoro di recupero

 

La peschicoltura, ancora oggi, a Borgo d’Ale riveste un ruolo importante nell’economia locale. Merito di un terreno di origine fluvio-glaciale, particolarmente drenante, e del caratteristico microclima dovuto alla vicinanza del lago di Viverone: un habitat senza dubbio favorevole al pesco. Ma negli ultimi tre o quattro decenni, la Bella è andata pressoché perduta, surclassata da varietà di pezzatura maggiore e più adatte al mercato, perché disponibili per un periodo più lungo (la varietà tutelata dal nuovo Presidio matura nel giro di due settimane appena, tra fine luglio e inizio agosto) e perché più durevoli e quindi facilmente commercializzabili.

Nel 2015 le piante ancora in vita erano soltanto una ventina, e tutte vecchie di almeno quarant’anni.

«Il recupero della varietà è cominciato nel 2016» ricorda Paolo Caldera, referente degli otto produttori, alcuni dei quali poco più che trentenni, che hanno già aderito al Presidio. «Dalle pochissime piante rimaste, presenti perlopiù nei frutteti di anziani contadini, abbiamo recuperato il materiale per dare avvio alla propagazione».

 

Della Bella, già inclusa nell’Arca del Gusto di Slow Food, oggi si è arrivati ad avere cinquecento piante.

«Il pesco non è come il riso, che in soli cinque o sei mesi arriva a produzione – aggiunge Gabriele Varalda, referente Slow Food del Presidio –. Occorrono tre anni per arrivare a produzione e nei primi tempi il raccolto era appena sufficiente per l’autoconsumo, così il 2022 è stato il primo vero anno di produzione».

 

In cucina, la tradizione

 

La pesca Bella di Borgo d’Ale è ottima mangiata fresca, da sola o in macedonia, magari con l’aggiunta di un goccio di Erbaluce di Caluso, ma le ricette tradizionali la propongono anche cotta al forno, ripiena di cacao e amaretti.

«Noi siamo sentimentalmente legati a questa varietà di pesca e la troviamo buonissima, ma anche il riscontro dei consumatori è stato ottimo. Riconoscono che vale la pena salvarla» prosegue Caldera.

Salvare la biodiversità, per Slow Food, significa coltivarla e mangiarla, e la stessa cosa vale anche per la Bella di Borgo d’Ale: «L’intenzione non è mai stata quella di mantenere due o tre piante per trasformarle in un reperto da museo, ma quella di riprendere la produzione e darle un futuro».

 

E ora?   

 

«È da una decina d’anni che siamo in ballo, sapevamo di dover avere una visione di lungo termine ed eravamo consapevoli che i risultati non sarebbero stati immediati: quel momento è arrivato e non sono i frutti di una moda» conclude Caldera.

L’intenzione, ora, è allargare il progetto anche dal punto di vista della trasformazione del prodotto in composte, confetture e succhi. L’area di produzione della pesca Bella di Borgo d’Ale comprende i comuni di Borgo d’Ale, Alice Castello, Cigliano e Moncrivello (Vercelli), Viverone (Biella), Cossano Canavese e Maglione (Torino).

 

Il Presidio Slow Food della pesca Bella di Borgo d’Ale è sostenuto da FedEx.

 

 

Greta Cugliari è Miss Sport Givova 2023 Piemonte e Valle D’Aosta

Continua a suon di fasce il viaggio di Miss Italia Piemonte e Valle d’Aosta che, sabato 29 luglio, si è fermato al Royal Club di Torino dove è stata eletta Miss Sport Givova 2023. Si tratta di Greta Cugliari, 18 anni di Nichelino, appena diplomatasi al Liceo Scientifico Ettore Majorana di Moncalieri e che a breve affronterà il test di ingresso alla Facoltà di Medicina. Greta a giugno fu la prima reginetta piemontese di Miss Italia 2023 con la fascia Miss Borgo Po.
Bella e talentuosa, Greta, oltre che diventare medico, sogna un futuro nel mondo dello spettacolo. Tra le sue priorità, ovviamente, anche lo sport che pratica da sempre. La sua disciplina principale è stato il nuoto sincronizzato, sport protagonista dell’estate, il nuoto, grazie ai Mondiali che si stanno disputando a Fukuoka, in Giappone.
“Lo sport ha un ruolo centrale e fondamentale per me, tanto che senza non riuscirei a vivere – racconta Greta -. Lo sport è linfa, libertà, ovviamente sacrificio ma regala anche tante soddisfazioni. Lo sport mi accompagna dall’età di tre mesi, quando i miei genitori (mamma Rita e papà Roberto) mi hanno fatto iniziare con l’acquaticità all’Olympik di Torino, per poi proseguire con il corso di nuoto che successivamente è diventato agonistico. In contemporanea al nuoto, ho praticato danza classica per un paio di anni alla Torino Danza, finché a un certo punto, scoprendo il nuoto sincronizzato, ho unito le due discipline e mi sono dedicata a questo fantastico sport. Mi allenavo all’Acquatica e insieme alla mia squadra siamo diventate campionesse regionali nel 2013-14. In seguito, essendo amante dello sport, dopo tanti anni di piscina, avevo voglia di provare nuove “emozioni” e spinta dalla curiosità ho iniziato atletica leggera presso la Sisport, ci sono rimasta per sette anni fino alla pandemia. Grazie all’atletica ho potuto approcciarmi a varie discipline, trovando la mia strada nel salto in alto, allenata da Francesco Crabolu e nel lancio del giavellotto che mi ha permesso di conoscere Zahra Bani, giavellottista italiana. Attualmente pratico crossfit, questo mi ha consentito di gestire meglio il mio tempo e di dedicarmi agli studi, a cui tengo molto. Sto preparando il test di ingresso della Facoltà di Medicina in quanto il mio sogno è quello di diventare un medico chirurgo. Oltre agli studi sono affascinata dal mondo della moda e del cinema. I miei idoli sportivi sono Gianmarco Tamberi, altista italiano, campione olimpico di Tokyo 2020 e Shauane Miller-Uibo, velocista bahamense, campionessa olimpica dei 400 metri piani a Rio 2016 e Tokyo 2020, che ho avuto l’onore di vedere dal vivo agli Hercules di Montecarlo (diamond league) nel 2019

Iaad, il progetto di reinterpretazione dell’Alfa Romeo 4C

Garavini Perenne

Il progetto di reinterpretazione dell’Alfa Romeo 4C, affidato da Garavini agli studenti del Master in Transportation design di IAAD.

 

 

Nell’anno del decennale dell’Alfa Romeo 4C, l’auto sportiva di alta gamma che ha decretato il vero rilancio del marchio, Garavini, in collaborazione con gli studenti IAAD. del Master in Transportation Design, reinterpreta la nuova auto sportiva Alfa Romeo 4C by Garavini che combina la tradizione italiana dell’eleganza e dello stile con l’innovazione e l’artigianato di alta qualità.

Il progetto di una nuova Alfa Romeo 4C prende ispirazione da quanto fatto dallo storico marchio Garavini negli anni ‘30 con l’Alfa Romeo 6C 1750 by Garavini, protagonista della dolcevita italiana e della nascita del movimento per le auto d’epoca in Italia.

 

Anima del progetto: Luca Babbini, giovane imprenditore, partito dallo IAAD. e con esperienza nell’ambito ricerca e sviluppo per diverse industrie, in particolare, dell’automotive. «Quando ho incrociato il percorso di Garavini – spiega Luca Babbini, Design Director Garavini – con origini familiari e valori riconducibili ai miei, ho pensato che fosse un segno: la consapevolezza di quest’affinità ha permesso di dare vita a nuovo capitolo, una realtà in cui la passione per l’artigianalità, il lusso e l’eredità familiare si uniscono. La Garavini Perenne sarà l’occasione per valorizzare il territorio di Torino ma in chiave internazionale, grazie alla freschezza e alla voglia di fare che solo un team giovane, come quello di Garavini e come quello del Master in Transportation Design dello IAAD., possono garantire. La valorizzazione dei giovani è infatti un aspetto chiave del progetto, da qui la partnership con IAAD., l’Istituto in cui mi sono formato. Qui ho sperimentato la maggior ricchezza nell’approccio didattico, che va oltre al piano di studi, avvicinandosi a quella che è la realtà lavorativa».

 

Il progetto è seguito e coordinato da Dario Olivero, coordinatore del Master e Davide Tealdi, docente e project leader.

Il concept vede la realizzazione di una prima serie di 15 esemplari, che mirano a diventare un modello senza tempo. Le linee sono classiche, ispirate ad un uso sportivo che profuma di aria fresca e velocità. Il piacere di guida è alla base della progettazione con un set up dedicato all’usabilità su strada oltre che su pista.

 

Fiaip, incontro con Pichetto su energia e bonus

Si è tenuto presso gli uffici del ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, l’incontro tra il presidente della Fiaip, Gian Battista Baccarini, e il ministro Gilberto Pichetto Fratin, in occasione del quale sono stati attenzionati due temi particolarmente sensibili per il settore edilizio-immobiliare e per la categoria degli agenti immobiliari.

 

La forte preoccupazione circa l’attuale impostazione della direttiva energetica europea immobiliare che ad oggi, secondo la Fiap “prevede vincoli eccessivamente stringenti, tali da non consentirne l’applicabilità nel nostro Paese, vanificando gli obiettivi green e, soprattutto, tali da determinare un’inevitabile svalutazione del nostro patrimonio immobiliare a danno dei cittadini e dell’intera economia”.

 

Baccarini ha evidenziato la necessità di introdurre incentivi fiscali immobiliari strutturali fino al raggiungimento degli standard energetici prefissati, unitamente a forme di finanziamento agevolate quali prodotti finanziari dedicati e garanzie statali a sostegno dei finanziamenti finalizzati a interventi immobiliari di efficientamento energetico. Inoltre, si propone che la direttiva preveda un sistema di deroghe ed esenzioni più ampio, nel rispetto delle specificità di ogni singolo Paese, oltre ad un necessario allentamento degli obiettivi temporali attualmente previsti.

 

La Fiaip ha anche evidenziato la necessità di fare chiarezza sul Superbonus, anche in relazione all’opportunità di prorogarlo mantenendo lo sconto in fattura per determinate tipologie di interventi, quelli che garantiscono un elevato risparmio energetico, unitamente all’esigenza di riordinare, armonizzandoli, tutti i vari bonus fiscali edilizi, rendendoli strutturali per almeno cinque anni consentendo, a imprese e cittadini, un minimo di programmazione.

 

Il ministro Pichetto Fratin ha aggiornato sull’attuale andamento del Trilogo, ancora in corso, e sulla posizione chiara del Governo in linea con le preoccupazioni manifestate da Fiaip.

 

“Un incontro pragmatico in cui abbiamo posto all’attenzione del ministro due tematiche particolarmente sentite da tutta la categoria – ha detto Baccarini – Ringrazio il ministro per aver compreso nel merito le esigenze manifestate e le proposte attenzionate orientate ad accompagnare, non obbligare, il cittadino, incentivandolo, nella delicata svolta immobiliare green”.

Il Gallo di Brancusi

Il Gallo di Brancusi, il premio offerto a Torino, da Sua Eminenza Teodosio, al poeta greco Dinos Koubatis. 

La consegna del prestigioso premio è avvenuta al termine del simposio denominato „Cultura romena, cultura europea”, evento che si è svolto presso la Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino, tra il 26 e il 28 luglio 2023, sotto l’egida della neonata „Accademia Europea delle Scienze, delle Arti e delle Lettere di Torino”.

Durante i due giorni, i torinesi hanno potuto ammirare anche un’impressionante collezione di sculture realizzate dall’artista Rodion Gheorghiță ricostruendo le opere perdute del grande scultore Constantin Brancusi, oltre a opere d arte digitali firmate dal giovane artista Mihai Dionis Barbu, insieme con un manoscritto del 501, appartenuto a Giovanni Cassiano, santo nato nella Scizia minore, la Dobrogea di oggi.
Il Palimpsesto di San Giovanni Cassiano fa parte dell’archivio della Biblioteca Nazionale di Torino ed è stato esposto per la prima volta al grande pubblico, cosa che ha dato maggiore importanza al recente evento tenutosi ai piedi delle Alpi.
Un momento di grande carica spirituale è stato anche la gioia e l’onore di avere al centro di questa azione Sua Eminenza Teodosio, Arcivescovo di Tomis, che ha fatto una bella esposizione della vita di San Giovanni Cassiano, così come di altri Santi, trasmettendo ai presenti messaggi e insegnamenti calorosi, parabole con insegnamenti spirituali.
Durante i due giorni dedicati all’evento, la soglia della Biblioteca Nazionale di Torino è stata varcata da numerosi ospiti d’onore, come il vicesindaco di Torino, Michela Favaro, il filosofo Constantin Barbu, Sua Eccellenza Bogdan Cuza (pronipote del principe Alexandru Ioan Cuza), oltre a insegnanti, giornalisti, scrittori, poeti, artisti, sacerdoti, persone di cultura provenienti dall’Italia, dalla Romania e dall’Europa in generale. Tutti hanno dato lustro alla cultura romena a Torino.
Dinos Koubatis, il poeta premiato a Torino in occasione dell’evento culturale organizzato dall’Accademia Europea delle Scienze, delle Arti e delle Lettere di Torino, in collaborazione con la rivista Ispirazione Romena, è nato ad Atene ed è un rinomato poeta greco che ha dedicato tutta la sua vita all’arte, essendo, oltre che un illustre uomo di cultura, un importante attore e regista in Grecia.
Ha pubblicato oltre 20 libri, i suoi volumi sono stati pubblicati in diverse lingue e venduti in paesi come Grecia, Francia, Polonia, Canada ecc.
Istituita nel giugno 2023, l’Accademia Europea delle Scienze, delle Arti e delle Lettere di Torino nasce con l’obiettivo di difendere la cultura in generale, promuovere la cultura romena e la lingua romena, le nostre tradizioni, promuovere la conoscenza della storia, dell’etnografia, con l’obiettivo di promuovere la scienza in generale.
Il primo evento organizzato a Torino, nella sede della prestigiosa Biblioteca Nazionale della città piemontese, sottolinea la nobile missione che questa organizzazione si assume, sulla base degli obiettivi sopra elencati.
La cultura romena ha oggi un ruolo essenziale nel mondo, un posto che merita. Al fine di rafforzare questo ruolo, l’accademia avrà presto un senato composto da intellettuali romeni, ma anche accademici di diversi stati europei.
Un ringraziamento speciale viene dato da parte dell’Accademia Europea di Scienze Arte e Letteratura al Ministero della Cultura italiana.
 Luiza Diculescu 
Servizio fotografico Mihai Bursuc

“Scacco Matto” con “I Venerdì del CAI”

A Sauze d’Oulx, fresche serate con la “cultura della montagna” nel gradevole Bar – Solarium di Paola Debili

Dal 4 agosto al 1° settembre

Sauze d’Oulx (Torino)

Iniziati il 21 luglio scorso, proseguono, fino al prossimo 1° settembre, le “serate informative e culturali” – i “Venerdì del CAI” – organizzate dal 2018 a Sauze d’Oulx, “Balcone delle Alpi” in Alta Val di Susa, dalla sottosezione sauzina del “Club Alpino Italiano”. L’appuntamento è, come sempre (dopo una fase iniziale ospitata presso la Sala Conferenze dell’“Ufficio del Turismo” di viale Genevris) nella gradevole e simpatica location del Bar – Solarium “Scacco Matto” di Paola Debili, in Piazzale Miramonti, la piazza più alta (panorama “mozzafiato”) del Centro valsusino. In agenda sono ancora sette gli incontri (tutti a partire dalle 21 e a ingresso gratuito) rivolti, in particolare, ma non solo, agli appassionati di montagna e alla secolare architettura “roccia su roccia” che spesso ne contraddistingue magnificamente il paesaggio.

Il prossimo rendez vous è per venerdì 4 agostocon un incontro, a cura di Bruno Dotti, sulle orme tracciate – da Venezia alla Cina del Kublai Khan – e raccontate ne “Il Milione”(“Devisement du Monde”), dal leggendario Marco Polo. E proprio “Viaggio in Afghanistan: Trek sulle orme di Marco Polo” è il titolo dell’incontro condotto da Dotti che, per immagini e con molta capacità di suggestiva narrazione, ci porterà dalle sicure cime di casa nostra alle montagne dell’Hindu Kush, nella zona del Panjshir, oltre i 7mila, montagne definite “senza più futuro”, a causa dei continui conflitti che da mezzo secolo stanno martoriando quel Paese.

Con Paolo Manenti del CAI di Almese, l’appuntamento è invece per giovedì 10 agostoe il tema non sarà certo meno suggestivo del precedente. Manenti racconterà infatti di “Ski Alp in Norvegia”. Come dire, immaginarci di praticare “scialpinismo”, al di sopra del circolo Polare Artico, sulle Isole Lofoten, fra i fiordi norvegesi, sospesi fra mare e cielo e magari in tempi di “aurora boreale”. Cosa di meglio? Ascoltare e sognare. E (perché no?), se possibile, far del sogno una concreta realtà.

Di “Montagne teatri di guerra” (e quanto lo siano state anche per noi,  proprio in Val di Susa, ce lo insegna ancora oggi ciò che resta della “Batteria dello Chaberton”, il forte più alto d’Europa) tratterà invece, sabato 12 agosto, lo storico Gian Paolo Rovetto, mentre di “Naturopatia alpina. Erbe e rimedi popolari per i disturbi di oggi” parlerà, domenica 13 agosto, la torinese, da anni residente ad Avigliana, Loredana Matonti. Laureata in “Scienze Naturali”, la Matonti farà riferimento al suo libro “Erbe e antichi rimedi di ieri, oggi e domani” (“Editrice del Graffio”), frutto di una ricerca decennale condotta proprio in Val di Susa, in cui si tratta scientificamente delle meraviglie compiute, ai fini del benessere umano, da decotti, impacchi, sciroppi, oleoliti, unguenti e quant’altro.

Di grande interesse sarà anche, venerdì 18 agosto, la presentazione del libro, edito da “Zerotre” nel 2022, “Storia della Valle di Susa e della Sacra di San Michele”, scritto dall’architetto torinese, socio del “Lions Club Susa Rocciamelone”, Sandro Sandri. Coverrealizzata dal grande Ugo Nespolo, nel consueto linguaggio visionario in cui si incontrano gran parte delle cifre stilistiche dell’arte contemporanea, il libro nasce con l’obiettivo di apportare, attraverso la vendita, un importante contributo economico alla “Sacra” (fra i più importanti monumenti – simbolo del Piemonte), che per il lungo periodo di pandemia non ha più beneficiato delle quote di ingresso dei numerosi visitatori, mediamente 100mila all’anno.

E, dopo l’incontro a tema – giovedì 24 agosto – su “Fauna e viabilità in Alta Valle di Susa”(nell’ambito del Progetto “Life Wolfalps Eu”), è ancora con la presentazione di un libro che si concludono i “Venerdì del CAI” a Sauze. Si tratta de “La Regina del Labirinto” (edito da “Kubera”) che l’autore, lo scrittore santantoninese Marco Pent presenterà allo “Scacco Matto” la sera di venerdì 1 settembre. Per Per Pent (insegnante in pensione, scrittore nonché appassionato compositore di musica sacra) si tratta ormai del suo quarto romanzo – dopo tre raccolte di poesie e un’autobiografia dedicata agli anni dell’infanzia – un unico libro che per la molteplice varietà dei sentimenti e delle condizioni umane trattate “sembra contenerne – è stato scritto – una decina d’altri”.

Per info: tel. 339/6523306

Gianni Milani

Nelle foto:

–       “Scacco Matto”, Paola Debili con Elisa e Giulia

–       Sandro Sandri

–       Cover “Storia della Valle di Susa e della Sacra di San Michele”

Monitoraggio diabete, garantito aggiornamento tecnologie

«Proprio perché “le tecnologie nel campo del monitoraggio del diabete sono in costante evoluzione”, la Regione Piemonte si è dotata da anni di strumenti decisionali che vengono mantenuti costantemente aggiornati. Per la formulazione di proposte di attività efficaci e sostenibili condivise con le Aziende sanitarie regionali orientate al miglioramento dell’Area Endocrino-Diabetologica, è stato costituito il Gruppo tecnico di coordinamento della Rete Endocrino-Diabetologica regionale».

Così l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi, in risposta ad un’interrogazione consiliare sulle Linee guida riguardanti i dispositivi di monitoraggio della glicemia dei pazienti diabetici.

«Le attività del Gruppo tecnico, fra l’altro, dovranno accogliere le innovazioni e le esigenze cliniche dei pazienti e saranno alla base della costruzione dei capitolati di gara. Uno dei primi compiti del Gruppo tecnico di coordinamento – osserva l’assessore Icardi – sarà quello di prevedere eventuali aggiornamenti delle Linee di indirizzo regionali, prendendo in considerazione l’efficacia e l’impatto innovativo delle continue nuove immissioni sul mercato di nuovi dispositivi».

Temperature giù di 10 gradi. Dopo il grande caldo un anticipo d’autunno a Torino

Si fa ancora sentire l’anticiclone africano Caronte, almeno fino  al weekend quando arriverà sull’Italia (Piemonte compreso) il Ciclone Circe. Bel tempo dunque fino a mercoledì 2 agosto tranne qualche nube sulle regioni alpine e prealpine con possibili isolati temporali  nelle ore più calde.

Ma tra giovedì 3 e venerdì 4, dal Nord Europa scenderà un vortice ciclonico foriero di temporali durante il fine settimana. Notevole il crollo delle temperature, di 10-12°C rispetto all’inizio della settimana.

Consultori Grugliasco e Vallette: soluzioni alternative

L’ASSESSORE REGIONALE ALLA SANITA’ LUIGI ICARDI

«La Direzione Asl To3 conferma che non è possibile attualmente ripristinare la sede delle attività consultoriali a Grugliasco, in quanto gli spazi sono oggetto di importante ristrutturazione, attraverso le progettualità già a suo tempo condivise nei tavoli preposti del Pnrr. I tempi di attuazione sono comunque in linea con il cronoprogramma.

L’Asl To3 ribadisce, inoltre, che nel frattempo tutte le attività consultoriali per i cittadini di Grugliasco vengono soddisfatte nello stesso ambito territoriale, distrettuale di Collegno-Grugliasco».

Così l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi, in risposta ad un’interrogazione consiliare sui consultori di Grugliasco e del quartiere Vallette di Torino.

«La Direzione Asl – aggiunge l’assessore Icardi -, nelle more dell’allocazione già precedentemente definita presso la nuova Casa della Comunità di Grugliasco, sta valutando alternative di collocazione temporanea nell’ottica di una attenta e oculata gestione delle risorse pubbliche.

Con riferimento al consultorio famigliare del quartiere Vallette, l’Asl Città di Torino comunica che è in corso la valutazione degli spazi sanitari, nell’ambito del percorso previsto dal Pnrr, per trovare una idonea collocazione delle attività del Consultorio Familiare del quartiere Vallette, all’interno della stessa Circoscrizione 5».