ilTorinese

Laurea al Politecnico di Torino garanzia di lavoro

ALMALAUREA:

 

Oltre il 90% dei laureati lavora a un anno dal titolo magistrale e con retribuzioni superiori ai laureati degli atenei italiani

 

 

È stata pubblicata oggi l’Indagine AlmaLaurea 2023 su Profilo e Condizione occupazionale dei laureati. I laureati nel 2022 del Politecnico di Torino coinvolti nel XXV Rapporto sul Profilo dei laureati sono 7.583. Si tratta di 3.634 di primo livello e 3.949 magistrali biennali.

L’Indagine sulla Condizione occupazionale ha riguardato complessivamente 11.865 laureati del Politecnico di Torino. I dati descrivono l’analisi delle performance di 4.263 laureati di primo e di 4.406 laureati di secondo livello usciti nel 2021 e intervistati a un anno dal titolo e su quelle di 3.196 laureati di secondo livello usciti nel 2017 e intervistati dopo cinque anni.

Si tratta di un appuntamento atteso ogni anno dagli studenti e dalle loro famiglie, che spesso influenza la scelta del percorso di studi. L’indagine conferma una tendenza ormai consolidata: i laureati del Politecnico di Torino trovano lavoro, e ricevono in media retribuzioni più alte rispetto ai laureati degli altri atenei italiani, anche in periodi di recessione come quelli che stiamo vivendo.

Analizzando più nel dettaglio il profilo occupazionale dei laureati del Politecnico, l’Indagine evidenzia che si tratta di giovani che in larga parte (l’86,6%) continuano gli studi dopo la laurea triennale, rimandano cioè al post-laurea di tipo magistrale il vero ingresso nel mondo del lavoro. Tra i laureati triennali che non si sono mai iscritti a un corso di laurea magistrale e che quindi sono entrati nel mondo del lavoro, il tasso di occupazione risulta del 74,6%, a fronte di un dato nazionale del 75,4%.

Il dato di riferimento più significativo risulta comunque quello che riguarda i laureati magistrali a un anno dalla laurea, che continua a salire rispetto agli anni precedenti, sempre decisamente sopra la media nazionale: è occupato il 90,7% dei laureati magistrali del Politecnico di Torino, un valore di gran lunga superiore al 77,1% nazionale. Aumenta rispetto allo scorso anno il tasso di occupati a un anno dalla laurea magistrale nell’area dell’Ingegneria, attestandosi sul 95,1%; in aumento costante anche il dato relativo ai laureati magistrali in Architettura, con l’87.7% di occupati.

 

La percentuale di occupati aumenta ulteriormente, secondo gli ultimi dati di Almalaurea, a cinque anni dal conseguimento dal titolo, quando raggiunge il 94% a fronte dell’88,7% del dato nazionale.

Interessante anche la tipologia di occupazione di questi laureati (il 41,7% può contare su un contratto alle dipendenze a tempo indeterminato) e con una significativa differenza di retribuzione tra i laureati magistrali del Politecnico e la media italiana: 1.632 euro netti mensili a fronte di una retribuzione media di 1.366 euro a un anno dal titolo e 2.013 euro rispetto a 1.697 euro a cinque anni dalla laurea: entrambi i dati in aumento rispetto al precedente rilevamento.

L’Indagine fornisce infine alcuni dati interessanti circa il profilo dei laureati. Da notare come il rapporto con il mondo del lavoro comincia per i laureati del Politecnico già negli anni degli studi: il 35,6% tra i laureati di primo livello e il 46,5% dei magistrali ha svolto tirocini riconosciuti dal proprio corso di studi e più della metà (52,6%) degli studenti dei due livelli di studio lavora già durante lo svolgimento del percorso formativo.

Altro dato che emerge è la dimensione internazionale del Politecnico, con una percentuale di studenti stranieri laureati in crescita anche per quest’anno: il 12,7% in media (il 16,5% di quelli magistrali, a fronte del 6,8% a livello nazionale). Inoltre, quasi un terzo degli studenti durante la Laurea Magistrale compie un’esperienza di studio all’estero, nonostante le restrizioni dovute alla pandemia, gli studenti hanno comunque ripreso a spostarsi.

Incoraggianti infine le risposte relative alla soddisfazione: in generale, quasi 9 laureati su 10 si dichiarano soddisfatti dell’esperienza universitaria nel suo complesso e l’85,8% dei laureati è soddisfatto del rapporto con il corpo docente. Il 90,3% dei laureati si dichiara soddisfatto dell’esperienza universitaria al Politecnico nel suo complesso.

“I dati del rapporto AlmaLaurea confermano una volta di più l’ottimo lavoro svolto dal nostro Ateneo per fornire agli studenti e alle studentesse una preparazione orientata a un pronto inserimento nel mondo del lavoro, frutto di una programmazione e di investimenti specifici nel campo della didattica innovativa e della collaborazione con le imprese, a livello territoriale, nazionale e internazionale – commenta Il Rettore del Politecnico Guido Saracco – La formazione di professionalità adatte alle richieste del mondo del lavoro è una missione che il Politecnico ha messo al centro dei suoi sforzi, anche per quanto riguarda l’arricchimento del corpo docente con figure di grande autorevolezza internazionale e l’attrazione di ricercatori e studenti di eccellenza dalle Università di tutto il mondo”.

“Il miglioramento costante e duraturo nel tempo dei dati del rapporto AlmaLaurea è lo specchio di una stabilità nell’eccellenza per il nostro Ateneo, che consolida la sua reputazione di Ateneo a vocazione internazionale e orientata all’impatto sociale, attraverso l’inserimento dei suoi allievi e delle sue allieve nel tessuto imprenditoriale del nostro Paese e non solo – aggiunge la Delegata del Rettore agli Ex Allievi e Accompagnamento al Lavoro del Politecnico  Carla Chiasserini – I tanti accordi sottoscritti ogni anno con le aziende e il continuo rinnovamento degli strumenti di didattica  learning by doing, attraverso i tirocini, le tesi di laurea svolte in azienda e corsi specifici di orientamento al mondo professionale, consentono alla domanda e all’offerta di lavoro di incontrarsi e conoscersi al Politecnico ancora prima che studenti e studentesse abbiano concluso il loro percorso universitario”.

Servizio trasporto disabili: con la nuova gestione oltre 30mila tratte e 450 utenti

Si sono aperte le iscrizioni per usufruire del trasporto per studentesse e studenti con disabilità per il prossimo anno scolastico. Nel frattempo, il bilancio del servizio per l’anno appena concluso è più che positivo: i dati raccolti oltre a rilevare una crescita degli utenti del 38% (da 327 allievi a 452) e un aumento della tratte del 58% (da 17.000 a 30.114 tratte mensili), riflettono la soddisfazione delle famiglie riguardo il ripensamento e la riabilitazione dell’intero impianto.

 

Spiega l’Assessora alle Politiche Educative Carlotta Salerno: “Dal giorno zero del mio mandato è iniziato un profondo lavoro di ripristino della qualità di tutto il servizio, in modo da trovare una soluzione adeguata ed efficace alle complesse criticità che lo riguardavano e dare una risposta alle famiglie che da tempo chiedevano un cambio di rotta. I risultati dell’ultimo osservatorio ci dicono che la strada intrapresa insieme è quella giusta perché l’aumento delle tratte e della richiesta significano una rinnovata fiducia delle famiglie. Il mio grazie più sentito va a tutte le persone che lavorano quotidianamente sul servizio per la Città, per la cooperativa di accompagnamento e per il consorzio che segue quotidianamente le tratte. Un grazie alle famiglie e al Comitato dei genitori, la cui collaborazione e il cui sprone sono essenziali. La sfida, adesso, non consiste solo nel proseguire con questi standard, ma nel migliorarsi costantemente, con informazioni in tempo reale tramite la webapp e semplificazione delle domande con la piattaforma online delle scuole. La situazione attuale, quindi, è anche la dimostrazione di quanto spesso i cambiamenti richiedano tempo.”

Partita lo scorso settembre con l’obiettivo di garantire agli studenti con disabilità la frequenza regolare delle lezioni scolastiche, la nuova gestione – affidata dal Comune di Torino inizialmente alla società 5T Srl (per la gestione) poi passata a gennaio 2022 al Consorzio AAT Autonoleggio Torino (sia per la gestione che per il trasporto) e alla Cooperativa A&T (per l’accompagnamento) – ha introdotto alcune importanti migliorie tra cui una nuova piattaforma per la programmazione dei passaggi e una flotta di nuovi mezzi completamente attrezzati. A queste, dal prossimo anno, si aggiungerà un’importante novità: ‘Argo, la tua guida sicura’. Si tratta di una webapp (per tutte le piattaforme) che sarà messa a disposizione delle famiglie e degli studenti per seguire, in tempo reale, l’orario di arrivo del mezzo di trasporto ottimizzando così i tempi ‘casa-scuola’ e i tempi di attesa del mezzo stesso. Il sistema sarà in grado di monitorare l’andamento del servizio. Ogni mezzo verrà dotato di smartphone o tablet, connessi col sistema operativo centrale, in grado di recepire disdette e rinunce e di monitorare la presenza a bordo degli utenti ridefinendo i percorsi in tempo reale e garantendo così maggiore efficienza.

Per la gestione dell’iscrizione di alunne e alunni, le scuole avranno a disposizione la piattaforma BBUs (https://bbus.consorzioaat.it/) a cui potranno accedere con le proprie credenziali. A tal proposito sono state organizzate sessioni formative e un call center a disposizione per aiutare le scuole a compilare l’anagrafica dei ragazzi.

Come l’anno scorso, la partenza del servizio sarà garantita dal secondo giorno di scuola.

John Axelrod esplora i confini tra linguaggio classico, scrittura sinfonica, musica etnica e swing

In programma giovedì 15 giugno un concerto diretto dal direttore d’orchestra texano

 

È interamente dedicato al grande repertorio americano il secondo appuntamento di RAI Orchestra Pops, il ciclo di concerti che l’Orchestra Sinfonica della Rai ha scelto per esplorare i confini tra linguaggio classico, la scrittura sinfonica, la musica etnica e lo swing. La serata è in programma giovedì 15 giugno prossimo all’Auditorium RAI Arturo Toscanini di Torino, con trasmissione in diretta su Radio 3.

Sul podio il direttore d’orchestra texano John Axelrod, attuale direttore ospite della Kyoto Simphony. Molto apprezzato in tutto il mondo per la sua energia e versatilità di interprete, con l’Orchestra RAI ha tenuto una brillante tournée nel Sud Italia.

In apertura proporrà due brani di Leonard Bernstein, l’ouverture dal Candide, operetta in due atti ispirata all’omonimo romanzo di Voltaire e eseguita per la prima volta al Martin Beck Theatre di New York, e il Divertimento per Orchestra, proposto nella versione del 1938.

Candide è un’operetta comica in due atti di Bernstein composta nel 1956 basata sull’omonima novella di Voltaire, in lingua inglese. Il libretto originale è di Lillian Hellman, ma dal 1974 viene di solito messa in scena con il libretto di Hugo Wheeler, più fedele al breve romanzo di Voltaire. La partitura di Bernstein fu orchestrata da Hershy Kay e Maurice Peress nella produzione originale del 1956, che ricevette prevalentemente critiche negative. Ma fu proprio da allora che l’operetta venne rivalutata dai critici e dal pubblico fino a diventare una parte importante del repertorio delle compagnie di musical, opera e operetta.

Si prosegue poi con il Concerto in fa per pianoforte e Orchestra scritto da George Gershwin nel 1925, dopo il successo della sua Rapsodia in blue. A interpretarlo a Torino il pluripremiato Nicolas Namoradze, approdato all’attenzione internazionale nel 2018, dopo aver vinto la Triennale Honens International Piano Competition a Calgary, in Canada. Il Concerto in fa è una composizione per pianoforte e orchestra di Gershwin e rappresenta il momento in cui l’autore, dopo il successo della popolarissima Rapsodia in blu, intende essere considerato a tutti gli effetti, come compositore, in grado di orchestrare le proprie opere.

Il Concerto in Fa, a causa dei numerosi stilemi jazzistici e blues inseriti al suo interno e per la sua impostazione che richiama il mondo classico, può essere ascritto al jazz sinfonico. Fu eseguito per la prima volta alla Carnegie Hall di New York, il 3 dicembre 1925 e fu scritto su Commissione del direttore d’orchestra Walter Damrosch, che, appunto, presentò l’opera con il solista Gershwin il 3 dicembre del 1925.

Chiude il concerto la Suite tratta dal Balletto Appalachian Spring di Aarin Copland, scritto tra il 1943 e il 1944, su commissione della coreografa e ballerina Martha Graham, i cui otto pezzi, selezionati tra i migliori della partitura, ottennero un enorme successo.

Appalachian Spring è una composizione che debuttò nel 1944 e raggiunse una larga e duratura popolarità come suite orchestrale. Il balletto fu composto da Copland nel 1944 per la celebre danzatrice Martha Graham dietro invito della Fondazione Coolidge, cui la musica contemporanea deve tanti aiuti.

Copland, nato a Brooklyn nel 1900, è considerato uno dei più rappresentativi compositori americani della sua generazione. Formatosi in patria sotto la guida di un nipote di Carlo Goldmark, si perfezionò a Parigi con Nadia Boulanger e seppe unire nella sua musica alla giovanile baldanza, il generoso entusiasmo e la ingenuità tipicamente americane. Ha composto opere in tutti i generi, ma la sua vocazione più autentica è stata nel balletto, a partire dal primo lavoro “Grogh” del 1929, a “Billy the Kid” fino al suo capolavoro “Appalachian Spring”, che presenta una colorita orchestrazione, un caratteristico melos popolaresco, un ritmo jazz e un’intonazione religiosa di certi passi che ci offrono un’immagine sintetica dell’America, da quella primitiva e romantica delle praterie a quella moderna e dinamica dei grattacieli.

La Suite consta di otto pezzi, scelti tra i migliori della partitura. Nel primo vengono presentati i personaggi, con una lenta introduzione; nel secondo ha inizio l’azione, in un’atmosfera religiosa, il terzo dipinge una scena tenera e appassionata. Il quarto è di carattere folkloristico, con echi di strumenti campagnoli e suggestioni di danze all’aperto. Il quinto si svolge sul ritmo di una danza giocosa e esaltante. Il sesto costituisce una transizione, con ripresa dei temi dell’introduzione; il settimo presenta un motivo derivato da un canto popolare americano e l’ottavo si conclude in un clima intimo espresso dalle sonorità degli archi.

Mara Martellotta

Auditorium RAI Arturo Toscanini

Piazza Rossaro

10124 Torino

Accordo tra SAA e CPD, Consulta per le Persone in difficoltà

SIGLATO UN ACCORDO STRATEGICO DI COLLABORAZIONE TRA SAA, SCHOOL OF MANAGEMENT E CPD, CONSULTA PER LE PERSONE IN DIFFICOLTÀ

 

 

È stato appena firmato di protocollo d’intesa tra la SAA, School of Managementla CPD, Consulta per le Persone in difficoltà per lo sviluppo e lo svolgimento di attività di collaborazione in ambito di formazione, imprenditoria e innovazione sociale.

L’accordo è il frutto di un percorso iniziato già da tempo e che ha visto i due enti uniti nella realizzazione dell’Executive Master in Disability Manager, un’iniziativa che rientra nel progetto “Diversità, inclusione e pari opportunità” in collaborazione con CPD e Agenda della Disabilità, alla quale SAA School of Management aderisce.

Si tratta dell’esempio più importante in Italia di master universitario orientato alla formazione della figura del Disability Manager che prevista dal D.L. 76/2013 svolge il compito essenziale di garantire alle persone con disabilità nei luoghi di lavoro la piena uguaglianza con gli altri lavoratori.

Da oggi il rapporto tra i due enti si rafforza ulteriormente in favore di un maggiore ampliamento del novero delle attività e dei programmi formativi che li vedrà impegnati su questi temi così centrali per il miglioramento della vita di tutti.

Insieme si adopereranno per promuovere e veicolare ancora di più all’interno delle aziende i valori della cultura dell’inclusione a partire dall’università e quindi dalla formazione dei futuri manager.

I nuovi percorsi offerti saranno così concepiti per inserire nel tessuto lavorativo figure sempre più professionali che sappiano progettare e realizzare servizi e prodotti inclusivi oltre a metterli a disposizione su vasta scala proprio per i beneficiari più fragili visto che il target delle persone con disabilità è diventato ormai tra i più sensibili anche per il mondo profit unito a quello delle persone anziane che visto il tasso elevato di invecchiamento della popolazione italiana rappresenta una grande sfida per il futuro.

Da questo punto di vista la SAA considera fondamentale garantire l’accesso alla formazione e all’inserimento lavorativo alle persone con disabilità, fornendo competenze di alto profilo, pienamente riconosciute a livello professionale e salariale, a tutti coloro che saranno preposti a governare i processi di applicazione delle pratiche necessarie a rispettare i diritti di tutti, con il fine ultimo di favorire una società il più possibile inclusiva e solidale.

“L’attenzione di SAA a questi temi – dichiara Marcello Bogetti Direttore del Master– si è concretizzata in particolare nel  Master in Disability Management, realizzato in collaborazione con CPD, una proposta formativa innovativa e all’avanguardia su questo tema, che viene affrontato in maniera coerente con quello di grande attualità della Responsabilità Sociale delle Imprese, rispetto a cui SAA ha creato il Center for Business and Society, e con un taglio volto a sviluppare nelle imprese una sensibilità e concrete iniziative non solo per l’inserimento di disabili, ma anche per concepire prodotti e servizi sempre più inclusivi e rivolti a tutti. 

In questo nuovo filone di attività che rappresenta un importante passo in avanti rispetto al mondo della disabilità, la CPD dal canto suo si impegna a supportare il prestigioso ente universitario, sotto ogni aspetto istituzionale e progettuale, portando la propria esperienza e il proprio bagaglio di conoscenza, maturati in ben 35 anni di esistenza.

Questo accordo appena siglato è di grande portata – dichiara Giovanni Ferrero, direttore della CPD – perché tramite la SAA porterà nelle aziende una visione imprenditoriale maggiormente connessa al mondo dell’inclusione sociale come passo fondamentale per cambiare l’approccio nei confronti delle persone con disabilità. Queste ultime devono essere viste esattamente come tutte le altre che siano lavoratori, cittadini, utenti o clienti e non solo più da un punto di vista assistenziale, ma soggetti attivi per i quali sviluppare una piena occupazione e l’accesso a prodotti e servizi inclusivi. Oggi una persona con disabilità, messa nelle condizioni giuste all’interno di una azienda, può fare carriera come tutte le altre e attraverso il cambio di paradigma culturale sempre più necessario apportare benessere e innovazione all’ambiente stesso di lavoro”. 

 

SAA – School of Management è una delle più antiche business school italiane. Fondata nel 1957, si è da subito distinta per la sua capacità di anticipare i cambiamenti del tessuto socio economico e del mondo aziendale ed è per questo che ha ampliato la gamma di servizi offerti, dai corsi di laurea triennali e corsi di laurea magistrali che attirano studenti da tutto il mondo, alle attività post-graduate e alla formazione personalizzata per aziende ed enti del territorio. La scuola si contraddistingue per la sinergia tra l’eccellenza accademica, ricerca innovativa e formazione professionalizzante svolta da manager ed esperti.

SAA rappresenta un concreto laboratorio per la sperimentazione e lo sviluppo di metodologie formative innovative sia per la didattica universitaria sia per la formazione manageriale.

 

CPD – Consulta per le persone in difficoltà 

La Consulta per le Persone in Difficoltà è un Ente del Terzo Settore che offre una pluralità di servizi ai cittadini per favorire l’inclusione di tutti nella comunità: persone con disabilità ma non solo, anche persone che vivono situazioni di non autosufficienza e di fragilità economica, sociale e relazionale. 

Dalla sua fondazione – quest’anno ricorre il 35° Anniversario – ad oggi si dedica principalmente alla persona in quanto tale e alla sua cura specialmente se in una condizione di difficoltà e lo fa mettendo a frutto qualità umane e professionali, indispensabili per operare in questo settore come mettersi in ascolto, intercettare i bisogni, elaborare soluzioni innovative in modo rapido e fare rete. 

(www.cpdconsulta.it

 

Per ulteriori informazioni: segreteria@cpdconsulta.it

Sentirsi un po’ felici ogni giorno

LIBERAMENTE  Di Monica Chiusano

Non esiste la felicità assoluta, ma esiste il sentirsi anche un pochino felici ogni giorno.
Per questo è fondamentale amare anche il proprio caos, le proprie anomalie..
Certo , bisogna assomigliarsi un po’ per comprendersi, rendersi complici nel bene ma equi nel male
Bisogna essere un po’ diversi però per amarsi davvero e rispettarsi.
Il rispetto… è anche l’apprezzamento della diversità altrui…nella meraviglia dell’accettazione delle dissonanze per le quali lui o lei si rendono unici.
La saggezza è saper stare con la differenza senza volerla eliminare a tutti i costi, perché la stessa potrebbe divenire paradossalmente indispensabile, o quasi ..!

Roberto Saviano: il nuovo podcast su Falcone

Roberto Saviano presta nuovamente la sua voce per raccontare il retroscena di una storia di mafia. Questa volta si tratta di “Giovanni Falcone, la Vita” (edito e disponibile su Audible), presentato in anteprima al Salone del Libro di Torino. Dopo aver pubblicato decime di saggi, romanzi e aver preso parte a numerose scritture di scenografia, Roberto Saviano sceglie nuovamente il podcast per raccontare la realtà di chi ha deciso di lottare contro la mafia. Lo scrittore considera il podcast come un mezzo con cui “non si può essere scontati per conservare l’emozione e il tono, ma anche non semplificare troppo”. L’intento quello di ricreare la “magia del racconto narrato dinnanzi al fuoco”. Il podcast indaga l’odio che Falcone suscitò nei suoi colleghi e il forte isolamento a cui fu sottoposto. Gli episodi sono arricchiti dalle testimonianze inedite dei suoi uomini più vicini tra cui quelle di Antonio Vassallo, Giuseppe Costanza, Giuseppe Di lello, Leonardo Guarnotta, Leoluca Orlando , Giuseppe Ayala, Claudio Martelli e Pietro Grasso. Abbiamo intervistato Roberto Saviano per capire cosa ha rappresenta per lui narrare questa storia.

Ha parlato spesso di coraggio nel suo racconto su Falcone. La sua scelta di vita la considera anch’essa come tale?

Ho sempre provato a scegliere e talvolta questo ha portato coraggio ma anche solitudine. In altri momenti è venuto naturale come un vero atto istintuale. Penso, in generale, che il coraggio sia una scelta perché comporta paura. Infatti hai la certezza che pagherai il prezzo, ma lo fai lo stesso. Provo sempre a scegliere con coraggio e a non restare in quella dinamica di “mezzo luogo” in cui non prendi posizione.

Nel podcast si parla anche del magistrato Rocco Chinniti, che diede una svolta decisiva nella lotta contro Cosa nostra. Era solito andare a parlare nelle scuole di mafia e ciò era visto ancora come un atto rivoluzionare. Ad oggi quanto conta parlare direttamente con i giovani della lotta anti-mafia?

E’ ancora molto efficace, ma non deve essere retorico. Potrebbe capitare a volte, ma bisogna portare delle storie e approfondirle. La lotta tra bene e male, se si racconta in modo scontato, non ha nessun ruolo formativo.

C’è qualcosa che consiglia per non banalizzare un discorso del genere?

Bisogna rendere complessa la narrazione e far capire come le regole delle organizzazioni criminali coincidano con quelle del capitalismo contemporaneo.

Lei parla non solo del gesto mafioso, ma anche la filosofia che c’è dietro. Come ci arriva?

Io credo che ci sia una filosofia dietro, ma questa cosa non è assodato o descritta. Bisogna studiare le dinamiche e le regole ed io ne sono ossessionato. Anche le fenomenologie e le caratteristiche antropologiche sono fondamentali per capire. Da tutto ciò ne traggo la “dottrina”. Successivamente ne ricavo le regole e il modo di stare al mondo che caratterizzano il mondo criminale. Il tutto per avvicinare le persone al loro mondo criminale e non solo al crimine o alla violenza.

Lo studio e i libri sono alla base del suo lavoro e sono una sua passione. C’è stato un libro che gli ha cambiato la vita?

Forse “L’uomo in rivolta” di Camus che quando lessi in adolescenza mi cambiò profondamente. Mi suscitò una voglia di rivolta, di girare i tavoli e mi motivò profondamente anche nella mia scelta futura.

Lei ha letto per un podcast un libro di Primo Levi. Come mai questa scelta?

Fu una decisione del produttore, sapendo che per me Primo Levi era fondamentale e leggero è stato incredibile, quasi un’esperienza fisica.

Valeria Rombolà e Francesca Bono

Sequestrati 84 chili di marijuana in casa di due giovani

Nei giorni scorsi, sulla base degli elementi raccolti grazie a precedenti servizi di osservazione e pedinamento, nell’ambito di un mirato servizio antidroga della Polizia di Stato, i “Falchi” della Squadra Mobile eseguivano due perquisizioni domiciliari nei confronti di due giovani italiani, non gravati da precedenti di polizia, sospettati di occultare ingenti quantitativi di sostanza stupefacente del tipo hashish e marijuana.

 

Le perquisizioni, eseguite presso le rispettive abitazioni, in Comuni della prima cintura torinese, consentivano di rinvenire, nel primo caso, 84 chilogrammi di marijuana e 24 panetti di hashish (per complessivi 2,6 chilogrammi), nonché due macchine per il sottovuoto, una macchina sigillante a caldo, tre bilancini elettronici di precisione e svariato materiale per il confezionamento dello stupefacente.

 

Nella seconda abitazione, gli investigatori rinvenivano 23 chilogrammi di resina di hashish, ulteriori 43 panetti di hashish (per oltre 5 chilogrammi complessivi), una pressa idraulica, un frullatore ed un impastatore contaminati da residui di sostanza stupefacente, due bilancini elettronici di precisione e svariato materiale per il confezionamento del narcotico.

 

Alla luce di tali rinvenimenti, i due giovani venivano tratti in arresto per il reato di detenzione di sostanze stupefacenti.

Tchoukball: scudetto ai Rovello Sgavisc

I padroni di casa lariani vincono il Campionato di Serie A. Nella categoria M15 il titolo va ai Caronno Pirates. Doppio argento per le due Ferrara con Bels e Tonnuts

I Rovello Sgavisc si confermano campioni nazionali di tchoukball dopo una finale al cardiopalma, decisa di fatto da un secondo tempo perfetto per i ragazzi lombardi. Si tratta della quinta vittoria nel Campionato di Serie A per i colori del Rovello Tchoukball, che pareggiano i 5 scudetti dei Saronno Castor.


Al Palasport di Rovello Porro (CO) si sono tenuti, sotto l’egida del CSI, i play-off di Serie A e del Campionato M15 con le prime quattro classificate in stagione dei rispettivi campionati. Nelle semifinali, gli Sgavisc scaldano il cuore dei tifosi rovellesi con una vittoria 62-50 sui Ferrara Bubanuts.
Una piccola rivincita, visto il match di apertura, Under 15, dove i Ferrara Tonnuts avevano superato di misura 36-35 all’ultimo secondo i ragazzi di casa del Rovello Thunder. Negli altri tre tempi dell’altra semifinale del Campionato di Serie A, i Ferrara Bels (prima squadra estense) superano 62-57 i Saronno Castor.
Prima delle finali pomeridiane c’è stato spazio anche per la partita di play-out, in cui la squadra milanese di Solaro ha battuto i ferraresi del Savonarola On Fire, mantenendo così il posto in Serie A per la prossima stagione. Nella finale M15 vincono 36-29 i Caronno Pirates contro gli estensi dei Tonnuts.
Bronzo M15 ai Rovello Thunder.
Tifoserie scatenate per la finale scudetto. Partono meglio gli estensi, che tentano subito di allungare, ma sul finire del primo tempo i rovellesi ricuciono il gap concedendo solo un punto di margine all’intervallo: 17-18. Nel secondo tempo (23-16 per i padroni di casa) i rovellesi alzano difesa e ritmo, azzerando gli errori ed incrinando alcune certezze nel gioco ferrarese.
Nel terzo tempo gli Sgavisc controllano agevolmente i tentativi di rimonta di Ferrara, chiudendo la partita con un eloquente 63 a 58. Spazio alla festa finale e alla grande gioia sul podio per i ragazzi di coach Pizzino, che si cuciono lo scudetto CSI, applaudendo sul podio anche i terzi classificati dei Saronno Castor.

In partenza da Torino i 31 giovani di Intercultura

Applausi e foto per i 31 studenti della zona di Torino (Centro locale Torino Sud e Centro Locale Torino Nord) in partenza per uno dei 60 Paesi del mondo scelti nell’ambito del concorso di Intercultura.  Si tratta di giovani della scuola secondaria che hanno superato una seria selezione a novembre 2022 e che trascorreranno un programma scolastico (annuale, semestrale o trimestrale) in diversi paesi del mondo, dall’Europa alle Americhe, fino all’Asia.
I 31 studenti al Circolo Canottieri Esperia sono stati premiati anche da Città metropolitana di Torino presente alla cerimonia con la consigliera delegata alle politiche giovanili Valentina Cera
(Fonte Città Metropolitana Torino)

Street food italiano e cucina latina si incontrano a Cuneo

A Giugno, da Venerdì 16 a Domenica 18, a Cuneo si incontrano la cucina tradizionale latina, le leccornie degli street fooder italiani e il sapore e la qualità dei birrifici artigianali.
Saranno presenti anche alcuni stand di artigianato tipico.
L’evento “AGRI FOOD & BEVERAGE FESTIVAL LATINO”, offre un cocktail vincente tra buona cucina, buon bere e tanti momenti di spettacolo dal ritmo sudamericano, un vero e proprio ‘ponte’ tra i due mondi, il tutto a cura di D&N Eventi e Associazione Chef dal Mondo.
La proposta è davvero varia e rivolta a tutti: si inizia il Venerdì, con le scuole di ballo Bachata Sensual con i maestri di ballo Francesca Cascavilla e Gabriele Giannuzzi, e Imperial Dance del territorio cuneese con l’ausilio di Elisa Dj, specializzata in eventi di spettacolo latini, seguiti da Dj set e Percussion live che intratterranno il pubblico a ritmo e danza con le più belle musiche latine di successo.
E ancora, il Sabato , nella mattinata e primo pomeriggio, esibizioni delle scuole di ballo del territorio accompagnate da Elisa Dj e, a seguire, serata con il rinomato gruppo musicale havano cubano” Familia Loca”.
La Familia Loca è composta da un nucleo di artisti nativi di Cuba che da anni girano il mondo portando le loro sonorità latine nelle piazze, nei club, nei teatri e nei locali. La Familia Loca è molto conosciuta tra i connazionali che vivono in Italia e alle loro esibizioni vantano sempre una ricca presenza anche sudamericana.
Un concerto dai toni cangianti, dove musica popolare cubana, le radici afrocubane, latinjazz contemporaneo e musica latino americana si mescolano in un affresco tipico di nostri giorni.
Infine la Domenica, per gran parte della giornata si ballerà ancora con gli artisti delle scuole di ballo ed Elisa Dj che ci accompagneranno fino a sera, passando la staffetta ai Dj set specializzati in danze e musiche caraibiche e sudamericane che riusciranno a ricreare le atmosfere calde appassionate e vivaci del mondo latino oltre ad Animatori e Taxi Dancer, concludendo con Show di Artisti Latini il tutto a cura dell’Agenzia di spettaccolo “I 2 e 20” per un Finale schioppettante.
PROGRAMMA DETTAGLIATO DEGLI SPETTACOLI :
💥VENERDI 16 GIUGNO:
Ore 18:00
TWERK Y DEMBOW
Torino Twerk Dj Choco TV
Torino Dembow Elisa Dj
Ore 19:00
Esibizione IMPERIAL DANCE
Ore 20:30
TWERK Y DEMBOW
Torino Twerk Dj Choco TV
Torino Dembow Elisa Dj
Ore 22:00:
LATIN PARTY
Percussion Live EL FLACO
ELISA DJ
ESIBIZIONE BACHATA SENSUAL
Francesca Cascavillo e
Gabriele Giannuzzi
💥SABATO 17 GIUGNO:
Dalle 11:00 alle 18:00
TWERK Y DEMBOW
Torino Twerk Torino Dembow
Genova Dembow AL MAYI (MI)
PETERKING (Lago Maggiore)
BOSS GUERRERO (GE)
ONE MENOR (DV) Dj Choco TV
MAIKY PONS (MI) Elisa Dj
EL CHEN MELAO (TV)
Ore 18:00
RUEDA DE CASINO
Mauro Rosso Anna Ferrero
Ore 19:00
STAGE BACHATA SENSUAL
Franceca Cascavillo e Gabriele Giannuzzi
Ore 21:30
CONCERTO LIVE e DJ SET
LA FAMILIA LOCA
💥DOMENICA 18 GIUGNO:
Ore 15:30
PIZZA LIVE PROGET
Artisti Locali TORINO TWERK
TORINO DEMBOW
Dalle 16:30 alle 19:00
ESIBIZIONE e STAGE SALSA CUBANA
IMPERIAL DANCE
a seguire:
LATIN PARTY
PERCUSSIONI LIVE El Flaco
Dj Davide LATINO Elisa Dj
ANIMAZIONE REGGAETON
TAXI DANCER
ESIBIZIONE BACHATA SENSUAL
Francesca e Gabriele