Macabra scoperta nel palazzo di via Verzuolo 47 a Torino. I vicini di casa hanno chiamato i vigili del fuoco per l’odore sgradevole dall’appartamento a fianco. È stato trovato il cadavere decomposto di un uomo di 82 anni, la cui morte naturale risalirebbe a diversi giorni. Sono intervenuti i sanitari e gli agenti della polizia.
Silp: polizia e migranti, manifestazione il 4 luglio
Appare ormai evidente che quella che era stata presentata come una situazione emergenziale rappresenta in realtà un problema strutturale che produce effetti nefasti frustrando le aspettative dei migranti e intaccando seriamente la dignità dei lavoratori di polizia, la cui costante abnegazione ha evitato conseguenze ancora più drammatiche”. Lo afferma in una nota il sindacato di polizia Silp Cgil, che “segue con sempre maggiore preoccupazione la grave situazione dall’ufficio Immigrazione di corso Verona, a Torino. Il sindacato è convinto che “la soluzione non può che passare attraverso un impegno politico che giunga all’individuazione di una sede adeguata che sani l’inaccettabile inadeguatezza degli uffici di corso Verona e che provveda a stabilizzare le posizioni dei lavoratori interinali”.
Per il 4 luglio è prevista una manifestazione in cui verrà richiesto “ai rappresentanti territoriali del governo di assumersi quella responsabilità, che il Silp Cgil da tempo chiede con convinzione e fermezza, di fronte ai migranti e ai poliziotti torinesi”.
Nell’ambito della diciassettesima edizione del Festival nazionale Luigi Pirandello e del Novecento, il 22 giugno scorso, al Circolo dei Lettori di Torino, si è voluto ricordare la figura di Mario Lattes a più di venti anni dalla scomparsa, ma soprattutto nel centenario della nascita, avvenuta il 25 ottobre 1923, alla presenza del critico letterario Bruno Quaranta, del professor Giovanni Barberi Squarotti e del nipote Simone Lattes, che oggi ha preso le redini della casa editrice. Si è trattato di un ricordo appassionato di una delle figure più articolate e complesse del Novecento.
Sicuramente Mario Lattes ha unito in sé varie anime, da quella dell’editore, per la quale è più conosciuto al vasto pubblico, a quella di scrittore e di pittore.
Dopo la seconda guerra mondiale avrebbe diretto la Lattes Editori, la casa editrice fondata dal nonno Simone Lattes nel 1893, tra le più importanti nel settore dell’editoria scolastica, ma che avrebbe proposto anche opere di autori quali Il’ja Erenberg, William Faulkner e Filippo Burzio.
È stato un importante collaboratore, con scritti e disegni, di riviste culturali eminenti del momento, quali il Mondo di Pannunzio, la Fiera letteraria e la Gazzetta del Popolo.
Fu con un gruppo di amici che fondò la rivista letteraria “ Galleria” nel 1953 che, nel 1954 assunse il titolo di “Questioni”, divenendo una voce influente nel mondo culturale non solo torinese.
Dopo la laurea all’Università di Torino con il professor Walter Maturi prese avvio la stagione della pubblicazione dei romanzi e racconti, tra cui “Le notti nere” del 1958, “La stanza dei giochi” del 1959 e “Il borghese di ventura”, pubblicato da Einaudi nel 1976.
Mario Lattes è stato un testimone acuto delle vicende del suo secolo, interprete delle tensioni e ambiguità del suo ruolo d’artista. Ne ha vissuti i drammi e le esaltazioni, filtrando le emozioni attraverso una personale visione della figurazione, intrisa di umori fantastici e visionari.
In qualità di artista gli va il merito della diffusione in Italia di pittori e autori stranieri di grande valore.
Mario Lattes, nell’ambito pittorico, come ha testimoniato Libero de Libero, risulta “un autore notturno e raffinato, capace di dare vita a immagini oniriche e a fantasmi illuminati da centro del colore”. La sua prima mostra risale presso la galleria La Bussola, a Torino, nel 1947, a testimonianza delle esperienze artistiche maturate nel suo periodo laziale. Partecipò con successo a due edizioni della Biennale di Venezia e alla quadriennale di Torino e di Roma. La sua opera pittorica, dopo un primo periodo “informale”, è sempre stata figurativa, con un approccio visionario e fantastico che si richiamava a Gustave Moreau, a Odilon Redon e James Ensor. Esiste un sottile fil rouge che lega la pittura, le incisioni e i romanzi, talvolta nella scelta dei soggetti identici, ma trasfigurati da mezzi espressivi diversi.
Ha sperimentato linguaggi e tecniche eterogenei nel quale ha espresso il dolore dell’esistenza e la sua rivendicazione della libertà a ogni pregiudizio. La sua opera pittorica attraversa così momenti di ispirazione ora espressionista, ora astratta, per approdare a matrici surrealiste. Le sue tele sono popolate da ombre, crisalidi, fantasmi e nature morte.
Sentimenti, vicende personali, paure, speranze e la vita quotidiana costituiscono i temi di cui sono composti i romanzi di Mario Lattes, che sono sempre opere autobiografiche, scritte con sensibilità, con ironia e profondo senso epico. Nel 1972 veniva pubblicato un libretto intitolato “Fine d’anno” in cui sono raccolte alcune poesie di Lattes, che ripropongono i temi centrali della sua riflessione: la nostalgia per ciò che si è dovuto lasciare, che non c’è più se non nella memoria, la morte, la natura, l’amore che passa, l’esilio. Nel 2015, per volontà degli eredi, veniva pubblicata la tesi di laurea di Mario Lattes a cinquantacinque anni dalla sua stesura, dal titolo “Il ghetto di Varsavia”, a cura del Professor Giacomo Iori.
Mara Martellotta
Accelerazione sulla Tav: la Francia approva il progetto low-cost che prevede il via ai cantieri con fine lavori prevista nel 2033. Il governo francese stanzia 650 milioni per ammodernare la linea storica. È stata rinviata al 2028 la decisione sui cantieri da 6 miliardi. Intanto dall’Europa arrivano 44,5 milioni per l’Italia.
Kalimuendo F
Barcola F
Pellegri I
Agli Europei under 21 che si disputano in Romania e Georgia comincia male l’avventura degli azzurrini di Nicolato,sconfitti immeritatamente dalla forte Francia,frutto delle sviste clamorose arbitrali.
Sicuramente la mancanza di tecnologia,a cui oramai siamo abituati e che funziona bene,spegne in maniera definitiva la retorica frase “calcio bello senza le immagini”, perché la sconfitta arriva proprio per questa assenza. Gli azzurri dominano a tratti la gara, i transalpini tornano in vantaggio su un’azione partita da un netto fallo a centrocampo, seguita da una sciocchezza di Udogie in area dopo aver recuperato il pallone.
Poi il clamoroso gol del pareggio,il pallone respinto dai francesi all’interno della porta transalpina,ben oltre la linea bianca,mancava solo che toccasse la rete.
Ora diventa fondamentale battere la Svizzera domenica.Ricordiamo che si qualificano le prime 2 del girone.L’italia ha ottime possibilità di vincere l’Europeo e laurearsi campione d’Europa.
Enzo Grassano
Rovistava nel bagagliaio di un’auto: arrestato
Le Volanti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della locale Questura arrestano un trentottenne marocchino gravemente indiziato di tentato furto aggravato.
È successo alle 4 di notte di venerdì scorso, quando un equipaggio delle Volanti transitano in via Medail nota un uomo, con un cappellino da baseball in testa, chino sul bagagliaio di un auto.
L’uomo, alla vista degli agenti, prende dal bagagliaio una busta di plastica e abbassa il portellone allontanandosi in direzione Corso Regina Margherita, lasciando la portiera anteriore destra accostata ma non regolarmente chiusa.
Gli agenti sottopongono a controllo l’uomo: lo stesso non possiede le chiavi dell’auto dalla quale si stava allontanando e tenta invano di attribuirne la proprietà ad un amico del quale però non fornisce le generalità.
Il trentottenne mostra evidenti segni di agitazione e avvicina entrambe le mani alle tasche anteriori dei pantaloni come se volesse prendere o occultare qualcosa.
A seguito di perquisizione nelle tasche del marocchino vengono rinvenuti due paia di occhiali da sole, degli auricolari di colore bianco e un navigatore satellitare di cui non sapeva giustificare il possesso. Nella borsa diversi indumenti tra cui 2 tute da lavoro complete da meccanico, un paio di pantaloni termici, 2 polo e 6 t-shirt blu.
Rintracciato dagli agenti, il proprietario dell’auto riconosce come proprio quanto rinvenuto nelle tasche del trentottenne che sarebbe stato trafugato dalla vettura in sosta nei pressi della propria abitazione.
In considerazione di quanto emerso e il giovane è stato tratto in arresto per tentato furto aggravato.
Domenica 25 giugno al Pala Lancia di Chivasso, in via Favorita 120, si terrà il Congresso regionale della Lega Piemonte, atto conclusivo di un percorso ‘a tappe’ che ha visto nei mesi scorsi in tutto il Piemonte il rinnovo delle segreterie comunali e provinciali, con la partecipazione attiva dei circa 1.270 militanti del Carroccio piemontese, in un clima di grande unità che si riproporrà domenica.
Il congresso è convocato per le ore 10 in prima convocazione, e per le 12 in seconda convocazione, e vedrà l’elezione del Segretario Regionale, del Consiglio Direttivo Regionale e dei Delegati Federali.
L’on. Riccardo Molinari, Capogruppo della Lega alla Camera e Segretario Regionale uscente, ripropone la propria candidatura, con l’obiettivo di guidare la Lega Piemonte verso il decisivo election day del giugno 2024, in cui si andrà alle urne per il rinnovo del Parlamento Europeo, del Consiglio Regionale, di numerosi consigli comunali e, con buona probabilità, anche per il ripristino dell’elezione ‘diretta’ dei consigli provinciali.
“In questi 7 anni di mandato – afferma l’on. Riccardo Molinari – la più grande soddisfazione è essere riuscito, insieme a tutti i militanti e dirigenti, a creare uno spirito unitario della Lega Piemontese, partendo da una forte divisione. Questo è un merito che voglio condividere con tutti i militanti piemontesi, una straordinaria prova di maturità che pone la Lega Piemonte ad esempio per tutto il Partito. Abbiamo iniziato nel 2016 con due consiglieri regionali e due parlamentari, senza sindaci di città importanti e ora abbiamo più di 500 eletti in tutte le istituzioni, dal Parlamento europeo fino ai più piccoli comuni. Compito del congresso, oltre ad eleggere i nuovi organi direttivi, sarà confermare la nostra linea politica, attenta ai temi sociali, alle autonomie locali, alla difesa del sistema di welfare pubblico e del lavoro, al sostegno alla libera iniziativa privata schiacciata spesso da una burocrazia asfissiante, nella migliore tradizione liberale e sociale piemontese, ma soprattutto pragmatica: siamo qui per dare risposte concrete alla nostra gente e ai nostri territori”.
Il congresso sarà trasmesso in diretta web su:
https://www.facebook.com/LegaPiemonteUfficiale
https://www.facebook.com/RiccardoMolinariOfficial
L’unione di forza tra una volontaria esperta Dog Trainer e uno dei massimi esponenti della disciplina del Mantrailing ed ecco nascere i protocolli di lavoro per la formazione di Unità Cinofile da ricerca persone scomparse con l’ausilio di cani diversamente abili (cani disabili). Ivan Schmidt, uno dei pionieri della disciplina del K9 Mantrailing in Italia con alle spalle più di 40 casi operativi quale consulente tecnico ha introdotto per la prima volta nel 2014 la disciplina ai cani disabili mettendo a punto per ogni deficit motorio e sensoriale dei protocolli ben precisi per aiutare cane e conduttore a diventare un vero binomio. L’unione di forze tra queste due entità di spicco della cinofilia (Vassilia Sacco attualmente conduce nel Mantrailing Bobo (boxer cieco) hanno spinto i due ad elaborare dei protocolli di lavoro specifici per la disciplina per permettere ad altri cani disabili di poter accedere ad un percorso di questo tipo. L’obiettivo e il sogno degli ideatori è quello di dimostrare che la disabilità è solo negli occhi di chi guarda e che anche un cane con delle disabilità quale sordità, cecità o con deficit motori possano essere integrati al servizio della società e non più invece come spesso accade essere visti come uno scarto.
Chi sono i progettisti:
La Dott.ssa Vassilia Sacco è volontaria 2016 dell’Associazione La Casa di Axel e si occupa principalmente delle adozioni in particolare di molossi e Terrier, dove si assicura che i medesimi animali vengano seguiti anche post adozioni da professionisti del settore. Expert Dog Trainer e Tecnico di K9 Mantrailing, in formazione continua nell’ambito della riabilitazione comportamentale con specializzazione nei cani disabili.
Ivan Schmidt, Senior Dog Coach Trainer di fama internazionale, specializzato in K9 Mantrailing e nella rieducazione comportamentale di soggetti aggressivi, fobici e disabili con docenze accademiche in tutta Europa (Spagna, Francia, Italia, Svizzera).
“Ci sono animali che ci entrano sotto la pelle, nel sangue, nell’anima. Animali che in un qualche modo sono finiti in un vortice di sfortuna, che sono stati condannati dalla società. A noi piace credere nel riscatto, nella rivincita nella seconda possibilità. Ci piace credere che anche per loro ci possa essere un posto piacevole con noi” (Vassilia & Ivan)
Foto: Vassilia Sacco con “Bobo” cane boxer cieco.