ilTorinese

L’isola del libro

RUBRICA SETTIMANALE A CURA DI LAURA GORIA

 

Nikki Erlick “Il filo della tua storia” -Longanesi- euro 18,60

E’ uno dei libri più intriganti letti recentemente, perché ruota tutto intorno al mistero del destino, al potere che abbiamo (oppure no) su di lui, al senso della vita e al tempo che ci separa dalla data della nostra morte.

E’ semplicemente geniale l’idea che la giovane scrittrice 28enne Nikki Erlick -laureata ad Harvard e ghost writer- sviluppa in questo romanzo, diventato subito un caso editoriale, e opzionato addirittura da Barack e Michelle Obama per farne un film.

In un anno imprecisato, una mattina di marzo, ogni abitante della terra che abbia compiuto 22 anni riceve una scatola misteriosa, con al suo interno un filo.

Nessuno sa chi sia il mittente, ma quello che più conta è il contenuto. E’ il filo della vita, o meglio quello che dà la misura del tempo che resta da vivere.

C’è chi lo riceve corto e chi lungo. E’ la differenza tra morire presto o tra molti anni. I fili corti significano che il tempo ancora concesso è ben poco; mentre quelli lunghi sembrano garantire la longevità. Non dice se in salute o devastati dagli anni e dalle malattie, ma in ogni caso, vecchi e vivi.

Ed ecco che il mondo si frantuma in una miriade di angosce, dubbi, sentimenti contrastanti, ansie e domande senza risposte.

A ogni latitudine del globo le reazioni si scatenano diverse.

C’è chi, mosso da divorante curiosità, si precipita ad aprire la scatola ricevuta per misurare gli anni rimasti.

Chi tentenna nell’angoscia e teme di scoprire la lunghezza di quel filo.

Chi si rifiuta di scoprire la data prossima del suo destino mortale.

Chi invece apre la scatola, controlla il suo filo, poi non dice nulla a nessuno e si arrovella tra sé e sé. Chi sbircia quello altrui.

E c’è anche chi si illude di poter scambiare il suo con quello di un altro e gabbare così il verdetto.

Ma non si può ingannare il destino. Non si sa bene cosa sia, non si conosce la ragione per cui certe esistenze scorrano più facili e più a lungo di altre, e non si capisce perché la vita a volte sembri casuale e incontrollabile.

L’autrice intreccia le sorti di 8 personaggi che, a seconda del filo ricevuto, reagiscono in modi differenti.

E lancia un quesito amletico. Cosa succederebbe se i fili della vita fossero davvero reali?

Che impatto avrebbero sull’intera umanità?

Cosa farebbe ognuno di noi con la possibilità di sapere quando morirà? Cambierebbe tante o poche cose? Aggiusterebbe i guasti della sua vita? Rivedrebbe le sue priorità? Deciderebbe di comportarsi meglio o di arraffare tutto quello che può prima che la morte lo ghermisca?

Ogni reazione è ovviamente unica. Però viene spontaneo meditare mentre procediamo col fiato sospeso nella lettura delle pagine di questo romanzo, ambientato in un futuro distopico, che mette al centro il mistero della vita e la paura della morte.

 

 

Sebastiano Mondadori “Verità di famiglia” -La nave di Teseo- euro 22,00

E’ l’appassionante biografia di una delle famiglie italiane più importanti, strettamente legata alla cultura, all’industria e al progresso del paese. L’ha scritta con dovizia di particolari, grande orgoglio e infinito amore, Sebastiano, nato nel 1970, bisnipote del fondatore della casa editrice, Arnoldo Mondadori, e nipote di Alberto.

L’autore è il figlio di Nicoletta, figlia di Alberto, dunque fonte di testimonianze uniche, anche private; soprattutto, le sue pagine emanano potente l’ammirazione del mito familiare.

Centrale è la figura di suo nonno Alberto, «splendido sovversivo idealista», vissuto fondamentalmente nel cono d’ombra del padre Arnoldo, gigante dell’imprenditoria culturale che ha contribuito all’espansione della cultura. Funzione importantissima nell’Italia del dopoguerra, in cui l’analfabetismo era dilagante e soldi per comprare libri non ce n’erano.

Arnoldo è stato l’uomo lungimirante, tenace, intelligente che è riuscito ad emergere dalla povertà più nera. Quella di chi non aveva il denaro per mangiare o aggiustare l’unico misero paio di scarpe che possedeva.

Come raccontava ai nipoti, lui era nato con il sedere nelle ortiche, i suoi figli nella marmellata, e i nipotini nel burro.

Il primogenito di Arnoldo e Andreina Monicelli (altra stirpe importantissima) è Alberto, che dapprima imbocca la strada del cinema, sulle orme della famiglia materna. Ma quel sogno si infrange presto. E’ l’erede designato alla guida del colosso editoriale, e la sua strada sarà parecchio impervia.

La sua vita diventa un’altalena tra genialità e grandi sogni, megalomania hollywoodiana, spese pazze e tracolli finanziari per i quali ricorrerà come un adolescente al padre. Progetti grandiosi come le case faraoniche e le edizioni “Il Saggiatore” che si scontrano però con la sua lacunosa capacità imprenditoriale.

Poi ci sono i lati pericolanti del suo carattere: fragilità, esaltazione, depressione, spavalderia, imprevedibilità e, a peggiorare il tutto, l’autodistruzione con il whisky nel tentativo di affogare il suo malessere. Questi i lati bui di Alberto, personaggio di spicco che ha incontrato i più grandi scrittori e intellettuali del Novecento; da Hemingway a Thomas Mann, le cui firme venivano siglate sul camino della villa di Meina.

Una vita eccezionale nel bene e nelle cadute, che qui Sebastiano ricompone con dovizia di particolari, tra chiaro-scuri che conosce bene, e foto storiche che testimoniano un’epoca d’oro della cultura mondiale alla quale la famiglia Mondadori è strettamente intrecciata.

Pagine che di Alberto ricostruiscono idee, progetti, successi e fallimenti sul versante del lavoro; ma anche la sua vita affettiva, incluso il matrimonio con l’affascinante e inafferrabile moglie Virginia (innamorata perdutamente di Cesare Garboli), con la quale, dopo 3 figli, instaura una rispettosa estraneità.

Sono struggenti le ultime pagine che descrivono la morte improvvisa di Alberto in una cabina telefonica a Venezia, il 14 febbraio 1976, mentre tenta di telefonare al figlio Fabrizio per parlare del suo testamento. E’ lì che il suo cuore si ferma, poi l’inutile corsa in ospedale, l’incredulità dei figli. E ancora, l’arrivo della figlia Nica all’obitorio, il suo strazio nel dover assistere alla cremazione di quel corpo.

Alberto con la morte ha sempre duettato, figura offuscata dalla grandezza del padre, penalizzato dalle sue debolezze caratteriali, con i grandi meriti delle sue imprese riconosciutigli solo in parte.

Una grandiosa e meravigliosa biografia in cui cultura, storia, vite eccezionali sono tutt’uno.

 

Stanley Middleton “Una sera d’estate” -SEM- euro 20,00

Il prolifico scrittore inglese (morto nel 2009) in questo romanzo racconta un momento difficile della famiglia Allsop nell’Inghilterra provinciale di metà anni Sessanta, periodo di grandi cambiamenti che però arrivano ancora rallentati e attutiti all’infuori di Londra.

Anni rivoluzionari per la liberazione sessuale, l’esplosione dei Beatles e delle minigonne di Mary Quant, cambiamenti culturali della swinging London.

Stanley Middleton ambienta in un’immaginaria cittadina inglese la storia degli Allsop; tipica famiglia della middle class, le cui dinamiche sono determinate dal tradizionale conformismo e dalla salvaguardia delle apparenze.

La madre Ivy sta morendo in ospedale per un cancro incurabile, il marito Ernest è un uomo dignitoso e per bene che annaspa nel disperato tentativo di andare avanti con il dolore nel cuore. Ogni giorno si reca al capezzale della moglie, che la malattia sta consumando penosamente, e le mente di continuo, blaterando di miglioramenti impossibili; non si sa bene se per confortare la moribonda o se stesso in un momento tanto drammatico.

Uno stillicidio col quale si confrontano anche i figli. Il ventenne Bernard è un diligente studente al college che si nasconde dietro silenzi e pensieri insondabili.

E’ innamorato della 25enne Jacqueline Ridell, che non solo ha quasi 3 anni più di lui, ma è anche già vedova. A 19 anni aveva sposato un ingegnere e commerciante in ascesa 34enne, rimasto ucciso in un incidente stradale.

Jacqueline è tutto quello che Bernard non è: indipendente, ricca, elegante, con casa, macchina e accento snob.

Ivy sul letto di morte conosce ed approva la fidanzata del figlio, quasi affidandoglielo.

Tutto il romanzo è teso da un lato verso la morte annunciata di Ivy, dall’altro dai sentimenti in parte repressi e incerti, e in parte potenzialmente esplosivi dei giovani che si stanno affacciando alla vita.

Sono tutti impreparati non solo alla morte che sta per afferrare la madre, ma anche al mondo che sta cambiando.

Man mano che Stanley Middleton procede nel racconto mette a fuoco stati d’animo, sogni, inquietudini, realtà e fantasie dei vari personaggi, con uno sguardo acuto che penetra a fondo e ci offre pagine notevoli, e non è per caso che fu anche definito il Cechov dei sobborghi.

 

Maria Sole Abate “Il distruttore di sogni” -La nave di Teseo- euro 22,00

La scrittrice e traduttrice milanese in questo suo romanzo di esordio escogita un meccanismo ingegnoso. Al suo interno racchiude anche il film di un romanzo; una costruzione a specchio di un romanzo sul romanzo.

E’ la storia di S. scrittore di successo, il suo libro “Il distruttore di sogni” ora sta per essere trasposto in un film diretto da un famoso regista. S. partecipa alla scrittura della sceneggiatura, ma lo fa in modo distratto e distaccato perché la sua mente è altrove.

Al centro dei suoi pensieri c’è sempre Giulia, la donna per la quale nutre un amore ossessivo e malato, che dopo una relazione di 2 anni, sei mesi prima l’ha lasciato, troncando di netto e senza una spiegazione.

In realtà le donne che abitano il romanzo sono due; entrambe vittime dello scrittore narcisista e sommo manipolatore.

Una è Nina, la protagonista de “Il distruttore di sogni”, che rimane incinta del suo grande amore e precipita in un vortice devastante di passione, suicidio e infanticidio. La storia narra come questa donna intelligente e sensibile, rimanga intrappolata in un amore altamente tossico che ridurrà a brandelli la sua esistenza.

Poi c’è Giulia, che improvvisamente ritorna e non si capisce subito perché. Lei e S. si riavvicinano: lei ossessionata dal personaggio di Nina, lui frastornato da questo ritorno desiderato, ma complicato. E’ forse la parte più intrigante del romanzo e va scoperta pagina per pagina, pensiero per pensiero, senza anticipare altro.

Merlo e Maurino: Turismo e Via Lattea, cresce l’offerta estiva

Diversificata e intergenerazionale.

“Cresce e si diversifica l’offerta turistica estiva di Pragelato e tutto il comparto territoriale della Via
Lattea. Un turismo, quello delle cosiddette ‘montagne olimpiche’, che non si qualifica solo più per
la sua ricca e suggestiva stagione invernale. Anche se l’industria della neve conserva un marchio
di straordinaria importanza e non solo per il suo indotto ma anche, e soprattutto, per le migliaia di
lavoratori che ruotano attorno a quel settore produttivo ed economico.
Ma è proprio la stagione estiva che ormai caratterizza questo territorio, tanto sul versante turistico
quanto su quello sportivo. Un turismo, appunto, con un’offerta diversificata, plurale ed
intergenerazionale che punta a soddisfare una moltitudine di persone e di tutte le età. Dal golf di
qualità all’Assietta, dalla Gran Fondo a vari tornei estivi di varie specificità, sono molti gli eventi
sportivi che si susseguono nei paesi della Via Lattea. Oltre ad un turismo studiato e progettato per
le famiglie, il cosiddetto ‘turismo lento’, ma funzionale ad una riscoperta degli aspetti culturali,
storici, paesaggistici, naturalistici ed enogastronomici di questi territori.
Insomma, un turismo che copre ormai l’intero anno e che punta, deliberatamente, ad unire la
storica caratteristica e specificità degli sport invernali ad un’offerta basata prevalentemente sulla
ricchezza storica, culturale e climatica del territorio.
Un turismo, infine, che proprio quest’anno – stando alle prenotazioni – registrerà un massiccio
incremento delle presenze rispetto agli anni scorsi e che, di conseguenza, conferma l’efficacia
delle scelte politiche e strategiche fatte dalle singole amministrazioni comunali”.

Giorgio Merlo, Sindaco Pragelato, Consigliere Nazionale Anci.
Mauro Maurino, Vice Sindaco Pragelato.

Il Collegio Einaudi sostiene la sfida dei talenti #To25 BRAINstorm

Nei giorni scorsi è stato siglato il protocollo d’intesa tra il Comitato organizzatore dei XXXII Giochi Mondiali Universitari invernali e la Fondazione Collegio Einaudi, che da sempre lavora per offrire agli studenti universitari un ambiente di studio e di vita stimolante e interdisciplinare, insieme a un percorso di formazione personalizzato e trasversale.  A seguito di un incontro con gli studenti del Collegio, è stata presentata la rassegna sportiva assegnata dalla FISU al CUSI e, al suo interno, l’innovativa challenge BRAINstorm, che si affiancherà alle competizioni previste sulla neve e sul ghiaccio di Torino, Bardonecchia, Pragelato, Pinerolo e Torre Pellice dal 13 al 23 gennaio 2025.

#To25 BRAINstorm è la prima competizione mondiale tra i migliori talenti delle università italiane e internazionali: una tempesta di cervelli per raggiungere gli obiettivi del millennio. Circa 1000 studenti da ogni angolo del globo si sfideranno con in palio medaglie, come ogni competizione di stampo sportivo che si rispetti, corredate da un montepremi.

Attraverso questo protocollo d’intesa, Collegio Einaudi si impegnerà a coinvolgere la propria comunità studentesca, composta da oltre 850 studentesse e studenti meritevoli, nella promozione e nel supporto dei World University Games di Torino 2025 e la #To25 BRAINstorm, eventi di grande prestigio per il capoluogo piemontese; inoltre il Collegio è disponibile a mettere a disposizione della manifestazione 50 posti all’interno delle proprie cinque residenze torinesi, per ospitare gli atleti o eventuali altri studenti ospiti, così come avvenne in occasione della prima edizione delle Universiadi nel 1959, svoltesi proprio a Torino sulla spinta del presidente cussino e storico dirigente sportivo Primo Nebiolo.

“La convenzione siglata con il WUG2025 rispecchia in pieno mission e valori alla base dell’attività della Fondazione Collegio Einaudi: favorire crescita e sviluppo della Persona a 360°, attraverso esperienze di vita di comunità e formazione complementare vissute in un ambiente stimolante e interculturale, grazie ai quali i nostri giovani non potranno che aumentare le chances di emergere – afferma il Direttore Generale del Collegio Einaudi, ing. Andrea Fabbri – Sin dalla prima edizione del ’59, i Giochi Mondiali Universitari sono stati occasione non solo di sfide sportive di alto livello ma, per studenti universitari provenienti da tutto il mondo, anche di incontro, confronto e scambio culturale. WUG2025 sarà una manifestazione importante per Torino e per i suoi giovani e per questo motivo siamo orgogliosi di poter essere partecipi dell’evento e di dare il nostro contributo per la sua buona riuscita“.

Fondo per la montagna e aiuti al turismo per il rilancio del Piemonte

Il primo provvedimento si intitola “Approvazione del riparto del Fondo regionale per la montagna per l’anno 2023”: a illustrarlo è intervenuto l’assessore Fabio Carosso, che ha elencato ai commissari alcuni tra i principali criteri di premialità per la ripartizione dei 10milioni e 700 mila euro del fondo: dotazione di infrastrutture fisiche e di infrastrutture di rete, indice di vecchiaia della popolazione, presenza dei servizi essenziali e di attività commerciali, turistiche, agro-silvo-pastorali.L’assessore al Turismo Vittoria Poggio, invece, ha presentato alla Commissione la delibera per la “Approvazione dei criteri, requisiti e modalità di candidatura per il riconoscimento dei consorzi di operatori turistici”. Dopo la mappatura avviata nel 2022 sono stati individuati alcuni criteri, come per esempio la presenza sul territorio piemontese del Consorzio da almeno 5 anni, l’iscrizione al registro delle imprese, la sede legale in Piemonte, essere composto da almeno 50 soci di cui la metà più uno che opera nel comparto ricettivo, avere almeno 1500 posti letto. La proposta di deliberazione, come detto, è stata approvata a maggioranza.
Infine l’assessore Poggio ha illustrato la proposta di regolamento sulle attività agrituristiche e sull’ospitalità rurale familiare. Anche in questo caso la Commissione si è espressa con un parere favorevole a maggioranza.

Grugliasco, asfaltatura in corso Torino

LAVORI E CANTIERI IN CITTÀ

Sono terminati i lavori di asfaltatura di un tratto di corso Torino davanti al distributore di benzina, mentre proseguono gli ultimi lavori della Smat, nel tratto finale di via Andrea Costa. Attenzione perchè permane il senso unico alternato regolato da semafori mobili e durante le ore di punta potrebbero crearsi code.
Sono iniziati, invece, i lavori per la realizzazione di nuovi ecologici e a impatto ambientale zero, dei padiglioni di architettura vegetariana, sui terreni del parco urbano della memoria a ridosso di corso Torino.

Foto di Rolando Capozzoli

Italia Lib Pop e il “verde selvaggio” di Torino

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La manutenzione del verde orizzontale da anni non può essere considerata un fiore all’occhiello della Città di Torino: nonostante non siano più i tempi della rasatura tramite capre, evocata da qualche pentastellato del passato, l’attuale amministrazione è riuscita nell’ardua impresa di fare peggiorare la situazione.

“Si sono persi mesi per approntare una gara d’appalto voluta dal Comune per esternalizzare il servizio togliendolo alle competenze circoscrizionali. A seguito delle proteste di alcune circoscrizioni, si è tornati parzialmente indietro, ma la gara centrale ha affidato il servizio secondo criteri di risparmio economico, andando a sacrificarne del tutto la qualità”, così Claudio DesiròSegretario di Italia Liberale e Popolare, commenta la situazione riguardante la gestione del verde in Città.
“In questa situazione, alcune Circoscrizioni sono riuscite a distinguersi in negativo, col risultato di ritrovare parte del territorio sommerso di vegetazione priva di manutenzione periodica“, aggiunge Desirò.
Italia Liberale e Popolare, a seguito di diverse segnalazioni giunte dai cittadini arrabbiati per un verde pubblico, in alcune zone, in stato pietoso ha effettuato un sopralluogo mirato, sopratutto sulla Circoscrizione 3.
“La scorsa settimana abbiamo ricevuto decine di segnalazioni dai residenti di zona Piazza Massaua e Via Eritrea: quanto abbiamo riscontrato, accompagnati dai cittadini, è documentato in foto che parlano da soleerbacce alte un metro e mezzomarciapiedi invasi, giardini con una vegetazione selvaggia e tutto questo rende pericolosa anche la circolazione, con le auto che hanno difficoltà di visibilità agli incroci e nei pressi degli attraversamenti pedonali”, così Pietro PiazzollaReferente della Città Metropolitana di Lib-Pop.
“Situazioni simili si riscontrano anche in Via Braccini e nella porzione di Piazza Robilant non interessata dall’infinito cantiere per la realizzazione della ciclabile”, aggiunge Piazzolla.
Ci chiediamo quando e se, situazioni come questa potranno essere finalmente risolte per tutelare, oltre al decoro pubblico dei quartieri, anche la sicurezza e la salute dei torinesi, nella speranza che per la Primavera/Estate 2024 la Giunta Comunale faccia un deciso passo indietro, preservando la qualità di un servizio necessario e pagato dai contribuenti.

Alpignano: al via i lavori per la fibra ottica

Fibra Ottica – Progetto FTTH
Finanziato con Fondi PNRR

Dal 26 giugno al 2 luglio
nelle Vie: Verdi, Piemonte, Vivaldi, Valle
nelle Vie: Baracca, Cafasse, XI Febbraio, Lanzo

avranno inizio i lavori per la posa della fibra ottica TIM

Ulteriori dettagli e prescrizioni
👉https://www.comune.alpignano.to.it/bjJZZ

Frossasco, 25°di gemellaggio a Saint Jean de Moirans

25°di gemellaggio a Saint Jean de Moirans per rinnovare l’amicizia e senso di comunità.

Una bellissima festa animata anche dalla Filarmonica Pinerolese Frossasco e Gruppo Storico Antico Borgo di San Donato in Frossasco .
Per finire, grande spettacolo pirotecnico con sottofondo di musica italiana.

Torino, ricercato arrestato dalla polizia

Nell’ambito dell’attività di prevenzione svolta dalla Polizia di Stato sul territorio cittadino, i poliziotti del Comm.to di P.S. Barriera Nizza hanno individuato ed arrestato, in esecuzione di un provvedimento restrittivo della libertà personale,  un cittadino marocchino ricercato.

Nei confronti dell’uomo, 46 anni, era stato, da alcune ore, ripristinato un ordine di carcerazione, temporaneamente sospeso.

Il provvedimento, emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Torino, dispone l’espiazione di una pena di 1 anno, 9 mesi e 13 giorni  di reclusione per i reati di maltrattamento in famiglia, stalking  e lesioni.

Le attività proprie dell’ufficio Misure di Prevenzione, Sicurezza e Cautelari del Commissariato hanno condotto i poliziotti nel quartiere Barriera Milano, ove vi era fondato motivo di ritenere potesse essere rintracciato il ricercato. Pur non trovandosi in casa, a seguito di una meticolosa  perlustrazione della zona, l’uomo è stato individuato, e tratto in arresto, mentre circolava liberamente per strada, in via Lauro Rossi angolo Martorelli.

Nuova fontana a Bagnolo Piemonte

È stata installata una nuova fontana con acqua potabile nell’area pic-nic di via Pinerolo a Montoso, grazie all’azienda Rasetto Marino di Bagnolo Piemonte.