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In Piemonte continua il rapporto virtuoso tra apprendistato e imprese:  secondo posto in Italia

 Giorgio Felici (Presidente di Confartigianato Piemonte): “Rilanciare lo strumento e renderlo più appetibile per imprese e dipendenti”. Nel frattempo tante imprese faticano a trovare figure professionali formate e preparate.

               

Lo scorso anno, infatti, 29.236 giovani piemontesi sono entrati nel mondo del lavoro con questo particolare contratto su un totale di 198.714 nuove assunzioni a tempo indeterminato. Tale dato pone la nostra regione al secondo posto nazionale. In testa l’Umbria dove si contano 17,6 nuovi rapporti di apprendistato ogni cento nuovi rapporti attivati per under 30; segue il Piemonte con 14,7 contro la media nazionale del 10,7%.

 

Secondo l’indagine dell’Ufficio Studi di Confartigianato, sui dati INPS, nel 2022 in Piemonte si sono contate 14,7 nuove assunzioni con l’apprendistato ogni 100 nuovi rapporti attivati.

livello provinciale, la migliore delle province piemontesi è Torino con 16.382 assunzioni con apprendistato (15,2 assunzioni ogni 100); segue Cuneo con 5.440 (18,1), Alessandria con 2.074 (13,1), Novara con 1.667 (9,2), Asti con 1.383 (20,9), Biella con 877 (15,1), Verbano con 734 (9,9), Vercelli 669 (10,2).

Per ciò che riguarda la formazione del personaleil 24,6% delle aziende piemontesi (8a posizione in Italia) ha provveduto a istruire e aggiornare i propri dipendenti facendoli partecipare a specifici percorsi formativi, contro una media italiana del 22,4%. Per ciò che concerne i tirocini, il 17% delle realtà piemontesi ha ospitato una o più persone (media nazionale 12,5%); sul totale l’11,6% dei tirocinanti è dato dall’alternanza scuola-lavoro. 

 

“In Piemonte bisogna continuare a puntare sull’apprendistato per preparare i giovani ad entrare nel mondo del lavoro – sottolinea Giorgio Felici, Presidente di Confartigianato Piemonte – è necessario rilanciare questa “palestra” nella quale i giovani studiano e lavorano, anche per soddisfare le esigenze di un mondo che richiede competenze tecniche evolute imposte anche dalla rivoluzione digitale”.

 

 In ogni caso, in Piemonte, nonostante la cronica mancanza di lavoro, tante attività faticano a trovare figure professionali formate e preparate ovvero cresce sempre di più la necessità di figure professionali qualificate da inserire nelle imprese: se nel 2022 la quota mancante di manodopera specializzata era del 41,9%, nel 2023 la carenza si attesterà al 48,3%, con una crescita del 6,4%. Tra le imprese artigiane la difficoltà di reperimento di manodopera in Piemonte e Val D’Aosta è del 47,7%.

 

Insomma, il lavoro ci sarebbe ma i posti rimangono liberi a causa del ridotto numero di candidati, per l’inadeguatezza professionale degli aspiranti e per altre “generiche motivazioni”.

Manca di tutto: da chi opera nell’ambito digitale e ICT, come i progettisti di software, gli amministratori di sistema, gli analisti e i tecnici programmatori, passando per gli autisti di camion, gli operai edili specializzati in risparmio e riqualificazione energetica, gli elettricisti, i meccanici, i meccatronici e i riparatori di autoveicoli, gli idraulici, i saldatori, gli assemblatori e cablatori di apparecchiature elettriche senza dimenticare gli estetisti, gli acconciatori e i cuochi.

Inoltre, nel 2022 le imprese piemontesi hanno impiegato in media 3,3 mesi con i tempi allungatisi fino a 4,7 mesi per gli operai altamente specializzati anche se per migliaia di altre figure altamente professionalizzate occorre oltre 1 anno di ricerca.

Nella nostra regione ormai siamo al paradosso: il lavoro ci sarebbe, la possibilità di assumere anche ma mancano le figure professionali adatte – continua Felici – la realtà è che gli imprenditori hanno necessità, per la loro azienda, esclusivamente di personale adeguatamente formato e pronto a operare in tutti i settori.  Per questo il Piemonte che produce non potrà mai esprimere tutto il suo potenziale se non si allineeranno i percorsi formativi alle esigenze delle aziende e se non si favorirà l’inserimento dei giovani nelle imprese artigiane. C’è una sottovalutazione del lavoro manuale rispetto a quello intellettuale. Si deve riconoscere il prestigio liceale anche agli istituti tecnici, come in Francia. È una questione di mentalità”.

“Per mantenere allineata la qualità dell’offerta e della domanda di lavoro – conclude Felici – una soluzione è quella di rendere lo strumento dell’apprendistato più appetibile dal punto di vista del costo del lavoro a carico dell’impresa, soprattutto al termine del percorso di apprendistato laddove ci sia l’assorbimento in azienda del giovane. Un’altra è il consentire la valorizzazione del ruolo del maestro artigiano, l’unico in grado di trasferire al giovane le conoscenze e competenze utili per una corretta qualificazione professionale. Ma, il lavoro nelle imprese lo si crea, e lo si conserva, anche grazie a incentivi e contributi che devono essere erogati con una minima burocrazia e tempi certi”.

Venaria, un impianto sportivo per riqualificare l’ex area San Francesco

È stato presentato  presso Palazzo Civico, il progetto per la riqualificazione della ex area San Francesco con la costruzione di un nuovo impianto sportivo (soggetto aggiudicatario del bando per il progetto di recupero edilizio-funzionale dell’impianto, Società URCA S. r. l. S.S.D.).

La struttura, caratterizzata dalla possibilità di esercitare diverse attività fisiche quali il basket, la pallavolo, il tennis, il calcio a 5, il padel e il beach volley, il beach tennis/foot volley, sarà realizzata nello spazio in via Guarini 63, angolo corso Machiavelli, chiuso dal novembre 2014, a seguito delle note vicende giudiziarie, a cui succedettero i pesanti atti vandalici e lo stato di abbandono attuale.

Ubicato in una zona semi centrale ad alto potenziale di frequentazione, con la presenza di un importante complesso scolastico nelle vicinanze, il parco Salvo D’Acquisto, una efficace rete di trasporti pubblici, un centro commerciale, la viabilità adeguata, è concepito con l’obiettivo di fornire alla comunità locale un moderno centro che soddisfi le esigenze di appassionati di sport e atleti di tutte le età e livelli di abilità, con la presenza di una combinazione di strutture all’avanguardia e un innovativo design.

La pianificazione degli interventi è programmata in un periodo massimo di due anni dalla firma del contratto sul diritto di superficie (che avverrà entro l’anno 2023).

Le somme necessarie per la costruzione dell’impianto sono esclusivamente a carico dei privati che hanno vinto il bando. L’investimento è di 1,2 milioni ripartiti tra capitale proprio e finanziamento bancario. Inoltre, è previsto un canone da versare alla città di €. 485.000,00 IVA compresa. La concessione per il diritto di superficie è di 20 anni, dopodiché l’impianto tornerà nelle disponibilità del Comune in qualità di proprietario, così come realizzato.

La riqualificazione prevede:

  • la costruzione di un campo polifunzionale che possa essere utilizzato per basket, calcio a 5, pallavolo e tennis;

  • la costruzione di n° 6 campi da padel, di cui 4 coperti e 2 scoperti;

  • la costruzione di n° 3 campi da beach volley/beach tennis/foot volley (con copertura per il periodo invernale);

  • un’area gioco attrezzata per i più piccoli;

  • la sistemazione dei passaggi e la creazione di aree verdi;

  • la ristrutturazione del basso fabbricato già esistente che ospiterà una reception, un bar/ristorante, un corner shop per la vendita di materiali inerenti alle attività fisiche esercitate, uno o due studi per professionisti di supporto alle attività sportive e 4 spogliatoi.

Saranno disponibili un ampio parcheggio esterno ed uno di minori dimensioni all’interno, per garantire un facile accesso ai frequentatori del luogo.

Fabio Giulivi, sindaco della Città di Venaria Reale «Sono estremamente entusiasta di questo innovativo progetto. Questo nuovo centro rappresenta un importante passo avanti nella promozione dello sport e del benessere nella nostra comunità. Con strutture all’avanguardia, incluso un edificio coperto per campi di padel e un bar ristorante accogliente, l’impianto offrirà un’esperienza completa per gli appassionati di sport e per coloro che desiderano trascorrere momenti di svago e socializzazione. Siamo impegnati a creare un luogo dove i cittadini possano coltivare le proprie passioni sportive, migliorare la loro salute e vivere uno stile di vita attivo. Sono certo che il nuovo San Francesco diventerà un’importante risorsa per tutto il territorio, ma soprattutto riqualifica un’area da troppi anni abbandonata ed in totale stato di degrado. Inoltre, è un ulteriore passo per portar a termine con una vittoria, la candidatura di Venaria Reale a European City of Sport 2025».

Il progetto dell’impianto sportivo ex area San Francesco sarà realizzato con una forte attenzione alla sostenibilità e all’integrazione architettonica. Verranno utilizzati materiali eco-friendly e soluzioni energetiche efficienti per ridurre l’impatto ambientale.

Luigi Tinozzi, assessore allo Sport della Città di Venaria Reale «Lo sport è fondamentale per la salute, il benessere e lo sviluppo delle persone di tutte le età. La struttura offrirà ai nostri cittadini la possibilità di praticare una vasta gamma di discipline sportive, dalla tradizionale come il basket, alle più innovative come il beach volley e il padel. Sono convinto che l’impianto nell’ex area San Francesco diventerà un centro di eccellenza per gli atleti e sportivi locali, stimolando la competitività e offrendo opportunità di aggregazione, formazione e competizione. Siamo orgogliosi di investire nelle risorse sportive per promuovere uno stile di vita attivo e per favorire la partecipazione di tutti i cittadini allo sport».

Inoltre, il design delle strutture si integrerà armoniosamente con l’ambiente circostante, valorizzando la bellezza naturale della zona.

Giuseppe Di Bella, assessore al Patrimonio della Città di Venaria Reale «Questo progetto rappresenta un investimento significativo nella qualità della vita dei cittadini di Venaria Reale. Abbiamo lavorato attentamente per garantire che le strutture siano moderne, funzionali ed esteticamente gradevoli, con un’attenzione particolare all’utilizzo di materiali sostenibili. Sono orgoglioso del nostro impegno nel fornire un ambiente accogliente e di alta qualità per tutti coloro che utilizzeranno questa struttura. L’impianto sportivo che sorgerà nell’ex area San Francesco rappresenta una testimonianza tangibile del nostro impegno per lo sviluppo e il miglioramento delle infrastrutture pubbliche nella nostra Città».

Fenestrelle in festa con l’Avis

Ieri  l’Avis di Fenestrelle ha tenuto la tradizionale “Festa dei Donatori di Sangue” con la messa per donatori, familiari e in suffragio per gli avisini defunti; il corteo per Via Umberto I; l’omaggio floreale al cippo del parco Donatori di Sangue e il pranzo sociale.

Vita diocesana pinerolese

Piossasco al Colle del Lys

La Città di Piossasco ha partecipato alla manifestazione “Colle del Lys – 80 anniversario dalla nascita della Resistenza” organizzata dal Comitato Colle del Lys, ottenenendo il certificato di partecipazione per aver aderito all’esperienza di Eurolys.

Poste italiane, nel Torinese i servizi del progetto Polis

Arriva anche in provincia di Torino arriva  Polis, il progetto di Poste Italiane che punta a trasformare gli uffici postali nella casa dei servizi digitali, uno sportello unico che renderà semplice e veloce l’accesso ai servizi della Pubblica Amministrazione in 7mila comuni al di sotto dei 15mila abitanti.

Sono sei   gli uffici postali interessati sono Agliè, Borgomasino, Caravino, Levone, Vico Canavese e Ciconio.

Da oggi i cittadini dei Comuni sopra riportati potranno fruire del servizio “Atti di Volontaria Giurisdizione” con la possibilità di presentare le istanze di “Nomina Amministratore di Sostegno” e “Rendicontazione Stato Patrimoniale Assistito”, secondo quanto contenuto nella convenzione firmata fra il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, il Ministero della Giustizia e Poste Italiane, quale soggetto attuatore.

“Rivoluzionato” il trasporto pubblico locale nell’area metropolitana di Torino

Sarà attiva da lunedì 3 luglio la riorganizzazione della rete di trasporto pubblico locale che interesserà la zona Ovest della cintura di Torino e prevede l’istituzione di un collegamento con il Polo sanitario di Venaria.

Il progetto coinvolge Alpignano, Casellette, Collegno, Druento, Givoletto, La Cassa, Pianezza, Rivoli, San Gillio, Val della Torre e Venaria Reale e intende rispondere alle esigenze di mobilità dei cittadini del territorio rispetto ad un servizio essenziale come quello sanitario. Contemporaneamente, ci si pone l’obiettivo di migliorare la mobilità complessiva tra i Comuni, favorendo gli spostamenti veloci e l’adduzione alle reti forti (SFM3 ad Alpignano, M1 a Fermi), riducendo le sovrapposizioni tra diversi servizi di trasporto (urbani, extraurbani, ferrovia) e reinvestendo le percorrenze così risparmiate nella rete stessa.

La presentazione del progetto si è svolta presso l’Agenzia della Mobilità Piemontese alla presenza della presidente Cristina Bargero e dell’assessore ai Trasporti della Regione Piemonte Marco Gabusi.

“Abbiamo così trovato una soluzione – ha affermato l’assessore Gabusi – ad un problema non banale ma che rappresentava un’esigenza legittima del territorio. Ricevute le istanze dei sindaci ci siamo messi a lavorare, concordando anche la fattibilità economica, e dare una risposta agli utenti”.

“Un servizio essenziale come quello sanitario – ha sostenuto la presidente Bargero – deve essere accessibile ai cittadini con il minor disagio possibile. Abbiamo così messo a punto un progetto che, grazie soprattutto al cadenzamento orario, garantirà una migliore mobilità sul territorio in quanto diventano più facili anche gli accessi a Sfm e metropolitana”.

Giudizi positivi sono arrivati anche dai sindaci della zona, in quanto i cittadini avranno a disposizione un’ampia scelta di collegamenti e saranno così invogliati ad usare maggiormente il trasporto pubblico.

Movida: locali sanzionati per schiamazzi notturni

Nella scorsa notte hanno avuto luogo, come di consueto, i controlli congiunti della Polizia di Stato e delle altre forze di polizia – Arma dei Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia Municipale –  nelle aree cittadine interessate dal fenomeno della “movida”.

L’attività, iniziata alle ore 20 del sabato sera, si è concentrata in aree maggiormente interessate dall’afflusso di persone: Piazza Santa Giulia, via Borgo Dora, Piazza Vittorio Veneto e vie Limitrofe e quartiere San Salvario.

Complessivamente, sono state controllate 79persone e 17 locali pubblici, 5 dei quali sono stati sanzionati. Due esercizi ubicati in via Matteo Pescatore e uno in Lungo Po Cadorna sono stati sanzionati, in violazione del regolamento acustico della Città di Torino, per musica alta e schiamazzi. Un esercizio di via Vanchiglia e un altro di corso San Maurizio sono, invece, stati sanzionati per la vendita di alcolici a minorenni.

Ritrovata Fulvia Bonfanti scomparsa da casa

Aggiornamento

È stata ritrovata la donna scomparsa lo scorso giovedì 29 giugno.

“L’abbiamo ritrovata, in stato confusionario, ma fortunatamente incolume! Non ho parole a sufficienza per descrivere quanto io sia grato a tutti voi per il supporto e l’aiuto fornitomi in questi giorni! Adesso sta procedendo a fare le visite mediche, poi cercheremo di capire cos’è successo!” Ci ha detto il figlio Max.

Noi ringraziamo i lettori del Torinese che ci hanno aiutato a condividere la notizia. Spesso la condivisione consente di arrivare a quante più persone possibili per aiutare familiari e inquirenti.

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Fulvia Bonfanti ha 51 anni ed è scomparsa giovedi 29 Giugno da Torino. Ha 51 anni e a cercarla ci sono i due figli Max e Paola Sias e il nonno.

L’ultimo luogo noto è il CAF di via Pietro Micca 21 a Torino dove si era recata per prendere un appuntamento verso le 17.
Poco dopo l’ultimo contatto telefonico con il padre per informandolo che sarebbe tornata a casa a breve, dopo di chè il nulla. Di lei non si hanno più sue notizie da allora. Il telefono risulta spendo e le ricerche sino ad ora hanno dato esito negativo.

Fulvia è alta 1.70, è di corporatura snella e ha una cicatrice alla base del collo per un intervento alla tiroide. Ha i capelli castani mossi fino alle spalle e gli occhi marroni. Al momento della scomparsa indossava jeans corti, una maglietta a maniche corte beige, un paio di sneakers blu e una borsa a tracolla scura.

Nell’ultimo contatto telefonico, il padre dice che stava bene. La famiglia è estremamente preoccupata perché la donna non avrebbe nessun motivo di lasciare la propria casa e la propria vita con i suoi cari.

Rock Jazz e dintorni a Torino: Daniele Silvestri e i Manhattan Transfer

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GLI APPUNTAMENTI MUSICALI DELLA SETTIMANA
Lunedì
. A Torino e in regione al cinema, viene proiettata la versione restaurata di “Ziggy Stardust”,
documentario sul “duca bianco” David Bowie. A Collegno per “Flowers” si esibisce Carl Brave con
il duo Queen Of Saba.
Martedì.
A Rivoli a palazzo Chiozzo è di scena il trio Lastanzadigreta. Inaugurazione a Stupinigi
per “Sonic Park” con i Simply Red. Debutto anche per ”Jazzaria” alla Reggia di Venaria per il
“crooner” Kurt Elling. Per “Flowers” arrivano i Coma Cose preceduti dalla rapper Ele A.
Mercoledì.
A Rivalta per “Borgate dal Vivo” si esibisce il duo Twombao. Allo Stadio Olimpico è di
scena Marco Mengoni. Secondo concerto per “Jazzaria” a Venaria con i mitici Manhattan Transfer nella loro ultima Tournèe di una lunghissima carriera durata oltre mezzo secolo. A “Flowers” si esibisce Dub Fx con il dj set di Mace. Allo Spazio 211 è di scena Tamino preceduto da Emma Nolde.
Giovedì.
Al Comala concerto dell’Uneven Quintet del sassofonista Claudio Bonadè. A “Flowers”
arriva Daniele Silvestri. Allo Spazio 211 l’evento “Torino Soul Night” con vari ospiti tra cui Raphael
Gualazzi. Nell’Anfiteatro dell’Anima di Cervere, Fiorella Mannoia canta accompagnata dal pianista
Danilo Rea. Alla Tesoriera per “Evergreen Fest”è di scena Luca Morino.
Venerdì.
All’Off Topic si esibisce la cantante
Jay Bogat. Ad Alba comincia “Collisioni” con Lazza
Ernia e Geolier. Allo Spazio 211 sono di scena i Notwist. Al “Sonic Park” di Stupinigi si esibisce
Biagio Antonacci. A Moncalieri parte “Fuori campo” con i Savana Funk.
Sabato.
Allo Spazio 211 suonano i Dirty Honey con i Dobermann. A Stupinigi arriva Madame. Per
“Flowers” è di scena Edoardo Bennato. A Trofarello si esibiscono i Fratelli di Soledad. A “Collisioni”
rap con Sfera Ebbasta, Shiva e altri. A Moncalieri sono di scena Plastica e Liede.
Domenica.
Allo Spazio 211 suonano i Punkreas. A “Collisioni” arrivano gli Articolo 31. Per “Borgate
dal vivo” tributo musicale a Italo Calvino a cura di Federico Sirianni al castello Provana di Alpignano.
Per “Flowers” si esibiscono i Nu Genea con i Bab L’Bluz. A Stupinigi per “Sonic Park” sono di scena
Guè e Emis Killa.
Pier Luigi Fuggetta

Un cast di altissimo livello celebra il Concerto di Gala dei 50 anni del Teatro Regio

 Con i Vespri siciliani come alla prima con la  Callas del 1973, con il Regio ricostruito

 

Con il concerto di gala del 6 luglio prossimo il teatro Regio renderà omaggio alla sua storica inaugurazione, ai suoi cinquanta anni, avvenuta il 10 aprile 1973 con i Vespri siciliani di Giuseppe Verdi per la regia di Maria Callas.

Il maestro Riccardo Frizza salirà sul podio per dirigere un cast di eccezione, che vedrà tra i protagonisti Roberta Montagna, Piero Pretti, Vladimir Stoyanov, Michele Pertusi e il Coro del Teatro Regio di Torino, per la prima volta istituito da maestro Ulisse Trabacchin.

“La musica è uno dei punti cardine – spiega il Sovrintendente del Regio Mathieu Jouvin – di Regio 50 insieme al forte legame con la città che rende il teatro la casa della città e a Carlo Mollino, il geniale architetto che ha progettato un teatro assolutamente unico nel suo genere, e la scelta dei Vespri, titolo emblematico per la rinascita del Regio, rappresenta il modo migliore per celebrare questi cinquanta anni, una ricorrenza che non riguarda solo il passato, ma soprattutto il presente e il futuro”.

L’opera dei Vespri siciliani è ambientata a Palermo e dintorni nel 1282 e narra degli eroici tentativi dei siciliani per liberare l’isola dall’occupazione francese. Tentativi che culminano nella rivolta con lo storico massacro e nella scoperta che il governatore francese è in realtà padre del condottiero dei patrioti siciliani.

Il 10 aprile 1973 Maria Callas firmò, insieme a Giuseppe De Stefano, l’unica regia della sua vita, quella per i Vespri Siciliani di Giuseppe Verdi, dando vita a un evento capace di catalizzare l’attenzione del mondo. Nell’aprile del 1973 l’emozione era palpabile, la gioia e l’eccitazione coinvolsero la stampa di tutta Europa.

Il Teatro Regio era stato edificato su progetto dell’architetto Benedetto Alfieri nel 1740 e oggi vanta 283 anni di vita, ma un incendio lo ha distrutto nella notte tra l’ 8 e il 9 febbraio 1936, dinanzi agli occhi attoniti dei torinesi richiamati dalle sirene dei pompieri. Nel giro di poche ore bruciò tutto, anche il palcoscenico che vide il trionfo di Giacomo Puccini , bruciò la casa dei torinesi. Dopo trentasette anni di attesa, travagliati progetti e la devastazione che la seconda guerra mondiale portò con sé, fu inaugurato il 10 aprile 1973 il nuovo Regio firmato da Carlo Mollino e Marcello Zavellani Rossi, alla presenza dell’allora Presidente della Repubblica Giovanni Leone. Per la prima volta si vide un teatro che mescolava, unico al mondo, il rosso al viola, il cemento armato alla pietra, lampade, ottoni, vetrate che consentivano un dialogo aperto con la città, il suo teatro, il “Delirio stellato” del Guarini e, al centro della sala, un nuvola di luce che continua a affascinare le generazioni di spettatori che si susseguono.

La produzione inaugurale dei Vespri siciliani fu capace di polarizzare attenzioni da tutto il pianeta. Lo spettacolo nello spettacolo vide la regia di Maria Callas con Giuseppe di Stefano, la direzione d’orchestra fu affidata a Fulvio Vernizzi, scene e costumi furono firmati dal celebre pittore e scultore Aligi Sassu; prima donna nel ruolo Elena Raina Kabaivanska, coreografie del grande Serge Lifar.

Riccardo Frizza torna al teatro Regio dopo aver diretto al Regio il Concerto del Giorno della Memoria. Quattro voci di grande personalità sono protagoniste del dramma verdiano, la duchessa Elena è Roberta Mantegna, soprano palermitano che ha dato un’ottima prova nel ruolo al teatro comunale di Bologna, “con un’emissione franca, ben timbrata e sostenuta sul fiato e nella parola”; Piero Pretti è Arrigo, tenore dal timbro gradevolissimo e fermo; Vladimir Stoyanov è Guido di Monforte, acclamato in tutto il mondo come uno dei baritono dell’attuale scena operistica, grazie alle sue doti interpretative e musicali. Infine emerge il bel timbro del basso Michele Pertusi, a cui è affidata la parte di Giovanni da Procida.

Per l’occasione è stato realizzato dal Verde pubblico un allestimento floreale.

Mara Martellotta