ilTorinese

Torino: gravissimo bimbo di un anno e mezzo caduto dalla finestra

Un bambino  di un anno e mezzo è caduto dalla finestra dal primo piano di un condominio in corso Giulio Cesare a Torino. Il piccolo è rimbalzato sulla tenda  di un negozio ed è finito  sul marciapiede. È gravissimo,  ricoverato all’ospedale Regina Margherita. Il bambino, di nazionalità afgana, si trovava in casa con la famiglia. È caduto dalla finestra del primo piano forse  dopo essere salito su un tavolo. La polizia sta svolgendo le indagini.

Unc Piemonte: “Attenti alla truffa del pellet”

I consigli su come tutelarsi dell’Avvocato Patrizia Polliotto, Fondatore e Presidente del Comitato Regionale del Piemonte della prima e più antica associazione consumeristica italiana.

Dilaga la crisi energetica. E con lei anche la furbizia di chi tenta di approfittarsene illecitamente. La crisi energetica sta mettendo a dura prova il nostro Paese e purtroppo c’è chi se ne approfitta. Come gli autori dell’ennesima truffa del pellet, un sottoprodotto della lavorazione del legno.
Si tratta infatti di quei cilindretti, che troviamo in commercio in sacchetti di varie taglie, di materiale naturale proveniente proprio dagli scarti della lavorazione del legno. Questi vengono sottoposti a un processo di compressione per poi essere utilizzati come combustibile di biomassa per il riscaldamento domestico e residenziale, ma anche per caldaie di grossa taglia e nei grandi impianti delle centrali termoelettriche. Attualmente si tratta di una soluzione adottata da un discreto numero di consumatori proprio per difendersi dal caro-energia.
“Questo, in sintesi, il raggiro: i malfattori pubblicano in rete annunci molto attraenti, nei quali propongono l’acquisto di pellet a prezzi molto vantaggiosi, con un risparmio del 30-40% rispetto al costo abituale. Per beneficiare dell’offerta bisogna però acquistare alcuni pancali per una spesa tra i 500 e i 1.000 euro. Ma, una volta pagato, la merce tarda ad arrivare, inizia una sequela di telefonate e di messaggi col venditore online, durante i quali quest’ultimo rassicura subdolamente i consumatori in merito all’invio del pellet acquistato. Solo dopo alcune settimane ci si rende conto di aver subito una truffa”. Esordisce così l’Avvocato Patrizia Polliotto, Fondatore e Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori.
Per evitare di incorrere in simili, spiacevoli tranelli, prosegue il noto legale, “Unc Piemonte consiglia di verificare sul sito dell’Agenzia delle Entrate che alla partita Iva del venditore corrisponda un’azienda realmente esistente, che altri utenti non abbiano già segnalato l’annuncio come fraudolento e che le recensioni del venditore siano numerose e buone. Ed è altresì bene ricordare che pensare di fare vantaggiosi acquisti partendo da annunci fantasmagorici che troviamo sui social non è mai una buona idea, specie se il prezzo di vendita del prodotto appare estremamente appetibili oltre la misura di una sana e credibile convenienza. Altri indizi di una possibile truffa sono le contrattazioni su Whatsapp e richieste di pagamento anomale, pensiamo ad esempio alla ricarica di una carta prepagata. Ricordando, dunque, infine, che anche il bonifico non dà la certezza che il finto-venditore sia poi realmente rintracciabile”, conclude l’Avvocato Polliotto.
Unc Piemonte è attiva telefonicamente allo 011 5611800 dal lunedì al venerdì in normale orario d’ufficio, e anche via mail all’indirizzo di posta elettronica uncpiemonte@gmail.com, e sul sito www.uncpiemonte.it.

 

La Sala Rossa ricorda Maroni e Cravarezza

Il Consiglio comunale si è raccolto in un minuto di silenzio 

A inizio seduta la presidente del Consiglio comunale, Maria Grazia Grippo, ha ricordato le “due personalità prematuramente scomparse nei giorni scorsi: il generale Franco Cravarezza direttore del Museo Pietro Micca e l’onorevole Roberto Maroni tre volte ministro e poi presidente della Regione Piemonte. Al generale Cravarezza che aveva ricoperto le più alte cariche della carriera militare negli alpini, quattro mesi fa il Consiglio Comunale aveva tributato il Sigillo civico, il più alto riconoscimento previsto dal Comune per i cittadini benemeriti. Le esequie si sono tenute in Duomo venerdì mattina alla presenza del Gonfalone della Città; nella stessa giornata per dare l’ultimo saluto all’onorevole Maroni si è svolta la celebrazione dei funerali di Stato disposti dal Consiglio dei ministri. La funzione si è tenuta a Varese dove è stato proclamato il lutto cittadino”.

Nell’esprimere a nome dell’assemblea il più profondo cordoglio alle famiglie Grippo ha invitato i consiglieri a osservare un minuto di silenzio.

Nella fotografia: La Sala Rossa durante il ricordo degli scomparsi.

Limitazioni alla circolazione veicolare: da martedi 29 novembre attivo il livello 1

LA CITTÀ DI TORINO INFORMA:

 

1 In aggiunta alle limitazioni strutturali, fermi dalle 8 alle 19: i veicoli Diesel Euro 5 per il trasporto di persone.


Lo stop riguarda anche i veicoli che hanno attivato il Move In.

Il dettaglio delle limitazioni nella pagina dedicata che contiene anche tutte le misure per il miglioramento della qualità dell’aria.
Sul sito di Arpa i dati giornalieri di particolato PM10

Un video e uno spot per ricordare la strage del XVIII dicembre 1922

Per gli utenti che viaggiano su bus, tram e metropolitana di GTT-Gruppo Torinese Trasporti 

L’iniziativa è il frutto di una collaborazione tra GTT e il Comitato Resistenza e Costituzione della Regione Piemonte.

Lo spot audio è trasmesso nelle stazioni della metropolitana attraverso Radio GTT.

Il video, realizzato in occasione del centenario della strage, è invece trasmesso sui monitor presenti sui bus e nelle stazioni della metropolitana.

«Sin da subito GTT si è messa a disposizione delle diverse iniziative che rievocano il centenario della strage fascista del 18 dicembre 1922. Le strutture di Gtt, al servizio degli utenti, in questo caso hanno lavorato al servizio delle memoria storica di questi tragici eventi.

Oltre a supporto tecnico, l’Azienda ha fornito un aiuto in termini di strumenti di comunicazione, tema fondamentale quando si parla di costruzione di una corretta memoria, in questo caso di eventi drammatici.

In questi anni, a partire dal 2006 quando la stazione “XVIII Dicembre” venne inaugurata, abbiamo purtroppo notato come questa data per gran parte dei viaggiatori che utilizzano la metropolitana automatica, non rivestisse un particolare significato di memoria storica. Siamo sicuri che le iniziative di quest’anno consentiranno, anche nel breve spazio di un passaggio in metro, di dare il giusto e importante significato, tragicamente evocativo,  alla data cui la piazza e la stazione sono intitolate».

 Serena Lancione

Amministratore Delegato GTT

 

 

 

«Sono grato a GTT per la disponibilità che ha reso possibile questa iniziativa. Per molti torinesi il 18 dicembre è solo il nome di una stazione della Metro e di una piazza. Per questo abbiamo pensato, tramite lo spot ed il video, di richiamare l’attenzione degli utenti, segnalando loro il sito www.strage18dicembre.it, che abbiamo creato in occasione del centenario, dove possono leggere in modo sintetico i fatti avvenuti e trovare il programma delle tante iniziative che si svolgeranno nelle prossime settimane. Inoltre, con questo video per la prima volta viene reso pubblico il nuovo logo del Comitato Resistenza e Costituzione, che è stato ripensato per renderlo più diretto e accattivante, in particolare per i più giovani».

Daniele Valle

Vicepresidente Consiglio regionale del Piemonte

Presidente del Comitato Resistenza e Costituzione della Regione Piemonte

www.strage18dicembre.it

Primo incontro con il prof Barbero

Al via il ciclo di incontri dal titolo

“Come abbiamo imparato a convivere? Dalla sopraffazione alla democrazia”

 

Tre appuntamenti: martedì 29 novembre, martedì 6 dicembre e martedì 13 dicembre sempre alle ore 18

 

Torino, Auditorium grattacielo Intesa Sanpaolo, corso Inghilterra 3

Ingresso gratuito,

prenotazioni sul sito https://group.intesasanpaolo.com dal 25 novembre

 

 

 Tornano le lezioni-conferenze di storia di Alessandro Barbero, organizzate da Intesa Sanpaolo nell’ambito delle attività culturali svolte al grattacielo di Torino. Il ciclo, curato da Giulia Cogoli e giunto alla settima edizione, prevede tre nuovi appuntamenti dal titolo “Come abbiamo imparato a convivere? Dalla sopraffazione alla democrazia”.

Gli incontri in programma martedì 29 novembre, martedì 6 dicembre e martedì 13 dicembre, alle ore 18 sono dedicati alle forme di convivenza sociale che hanno caratterizzato la storia dell’uomo e la sua evoluzione. Lo storico e scrittore, professore di Storia medievale presso l’Università degli Studi del Piemonte Orientale, noto al pubblico per la sua straordinaria capacità divulgativa, racconterà in modo avvincente e ricco di curiosità gli aspetti più o meno noti dei modelli di convivenza. Dalla schiavitù, su cui si reggevano l’Impero Romano o il Sud degli Stati Uniti prima della Guerra di Secessione, al totalitarismo, tratto distintivo delle due più feroci dittature del Novecento, il nazismo e lo stalinismo, fino alla democrazia, di cui i Greci sono stati i primi a sperimentare il regime, ma della quale molti pensatori hanno affermato con la massima convinzione che era un male da evitare a tutti i costi. Cosa si intende dunque oggi per democrazia?

Gli appuntamenti saranno anche trasmessi in streaming sul sito https://group.intesasanpaolo.com

Le lezioni-conferenze sono inserite all’interno del palinsesto culturale del grattacielo della Banca, che si caratterizza per la qualità dei contenuti e la notorietà dei protagonisti (artisti, attori, scrittori, conferenzieri). Dal 2015, anno di apertura, quasi 125 mila persone hanno seguito le attività culturali del grattacielo, diventato in pochi anni un centro di cultura, arte e svago.

Le lezioni verranno pubblicate come nuovi episodi del podcast “Alessandro Barbero. La storia, le storie” di Intesa Sanpaolo On Air, che già raccoglie tutte le lezioni del prof. Barbero dei cicli precedenti al grattacielo. Intesa Sanpaolo On Air ha raggiunto 8,5 milioni di ascolti, con un pubblico di cui oltre la metà è under 35 e molto fidelizzato (oltre il 45% ritorna su On Air). I podcast della piattaforma anche nel 2022, sono stati ai vertici delle classifiche Top Podcast delle principali piattaforme audio in Italia.

“COME ABBIAMO IMPARATO A CONVIVERE? DALLA SOPRAFFAZIONE ALLA DEMOCRAZIA”:

Martedì 29 novembre, ore 18

La schiavitù

Nella storia si incontrano società interamente basate sulla schiavitù, come l’Impero Romano o il Sud degli Stati Uniti prima della Guerra di Secessione, e altre in cui gli schiavi sono presenti pur senza avere un ruolo centrale, come nell’Italia del Rinascimento. In tutte queste società quasi nessuno metteva in discussione la legittimità della schiavitù, accettata come un fatto naturale, nonostante le storture e gli orrori che produceva. Che la nostra civiltà, negli ultimi secoli, sia arrivata a delegittimare la schiavitù e a vietarla è uno dei rari casi in cui nella storia si può davvero parlare di progresso.

Martedì 6 dicembre, ore 18

Il totalitarismo

Nella cultura politica odierna il totalitarismo è identificato con le due più feroci dittature del Novecento, il nazismo e lo stalinismo. Pochi ricordano che il termine è stato inventato in Italia per definire la dittatura fascista: coniato dagli avversari e inteso in senso critico, il totalitarismo venne rivendicato e assunto a programma da Mussolini. Analizzare i motivi per cui in realtà il fascismo in Italia non riuscì mai a costruire un regime veramente totalitario è un modo per esplorare l’intrinseca diversità della società italiana e la sua irriducibilità a un paradigma omogeneo.

Martedì 13 dicembre, ore 18

La democrazia

Tutti sanno che il termine democrazia è di origine greca e che furono i Greci i primi a sperimentare il regime democratico. Oggi la democrazia per noi è un valore così ovvio, che ci stupisce scoprire come lungo tutta la nostra storia, dall’Antichità fino all’epoca delle rivoluzioni, molti pensatori abbiano affermato con la massima convinzione che era un male da evitare a tutti i costi. Ma quella che oggi continuiamo a chiamare democrazia, perché non abbiamo un’altra parola, è ancora davvero la stessa cosa che intendevano i Greci?

A Torino un incontro per la Pace regala la speranza di un futuro migliore per tutti noi

La guerra infiamma vaste porzioni del mondo, una parte dell’umanità si adopera per mantenere vivo il fuoco che causa sofferenza e distruzione, ma contrapposta a questa un’altra si adopera per spegnere l’incendio e far sì che ritorni, ovunque, la pace opponendo la forza dello spirito a quella della materia corporificata sotto forma di armi devastanti.

“C’è bisogno di artigiani di pace disposti a avviare processi di guarigione e di rinnovato incontro con ingegno e audacia”, scrive papa Francesco in Fratelli Tutti! Diversi segnali indicano la volontà di offrire le condizioni a tutti noi e alle generazioni future di poter vivere in un mondo esente dalla violenza.
A Torino, sabato 26 novembre alle 18.30 presso il Teatro dei Ragazzi di corso Galileo Ferraris 266, la Fondazione TRG Onlus, presieduta da Alberto Vanelli e diretta da Emiliano Bronzino, direttore artistico in carica a partire da maggio 2020, in un teatro gremito di persone desiderose di vivere in un mondo di Pace, sono stati invitati a riunirsi i fedeli di tutte le religioni, a solo un mese dall’incontro mondiale delle religioni, riunitesi a Roma dal 23 al 25 ottobre scorso, per invocare la Pace nel mondo.
Alla presenza del Vescovo di Pinerolo Monsignor Derio Olivero, Presidente della Commissione Cei per l’Ecumenismo e il Dialogo; Giampiero Leo, che fra le sue numerose cariche rivestite fino a oggi, è anche il portavoce del Coordinamento Interconfessionale “Noi siamo con Voi”, Daniela Sironi della Comunità di Sant’Egidio, e Valentino Castellani, del Comitato Interfedi, è stata rinnovata la volontà di non arrendersi alla logica della guerra e alla sua intollerabile potenzialità di causare innumerevoli morti e devastazioni.
Hanno partecipato, inoltre, autorevoli esponenti religiosi e civili di altissimo livello, titolari di incarichi nazionali, nella CEI, nelle moschee, nelle sinagoghe, nella Coreis; con loro si è potuto vivere un momento tutt’altro che semplice a realizzarsi di questi tempi, ma che è stato organizzato e compiuto al meglio. Un grande momento di speranza che tutti dovrebbero cogliere e cercare di diffondere, quanto più possibile all’umanità intera.
Gli interventi dei relatori sono stati accolti con notevole entusiasmo e molto suggestivo è stato l’invito a un momento di raccoglimento sulle note di una sonata di Bach per flauto, violoncello e violino, interpretata da tre musicisti di diversa nazionalità a riprova, se mai ve ne fosse stato bisogno, di come le menti possano unirsi quando vi sia una reale volontà di intenti, per raggiungere le più alte vette dello Spirito e giungere alla Pace, bene primario che porta racchiuso in sé due preziosi elementi, la Giustizia e la Fraternità, grazie ai quali è garantita la crescita e la prosperità dei popoli e delle Nazioni in cui questi vivono.
Un incontro solenne, ma reso festoso dalla presenza di numerosi bambini e giovani ragazzi, anche loro impegnati a raccogliere e diffondere il messaggio che gli adulti hanno voluto lasciare, requisito indispensabile affinché possano ereditare un mondo migliore in cui poter vivere e crescere le generazioni future in un ambiente sereno e privo di conflitti.

Rodolfo Alessandro Neri

L’isola del libro

RUBRICA SETTIMANALE A CURA DI LAURA GORIA

Elizabeth Day “La gazza” -Neri Pozza- euro 19,00
La maternità è la grande protagonista di questo romanzo-thriller psicologico della scrittrice e giornalista inglese Elizabeth Day che ammanta la vicenda con il tocco dell’esperienza personale. Lei per 10 anni ha provato inutilmente ad avere un figlio, ha attraversato il dolore di 4 aborti spontanei, l’ultimo nel 2020 all’inizio del lockdown; ed è lì che è scattata la gestazione di “La gazza” dove la scrittrice mette nero su bianco il significato e l’impatto emotivo di anni di tentativi faticosi e stremanti dagli esiti fallimentari.
Al centro della vicenda ci sono il complesso concetto di maternità surrogata e i dubbi che pone, l’infertilità della coppia e quanto si è disposti a fare ed accettare pur di avere un figlio.
Le protagoniste sono due donne, Marisa e Kate. La Day ha concepito questo bellissimo romanzo in due parti che corrispondono alle loro divergenti versioni dei fatti.

Margaret è una giovane scrittrice e illustratrice di libri per bambini con un passato doloroso alle spalle. E’ stata abbandonata dalla madre quando aveva 7 anni, cresciuta in collegio, diventata adolescente era scappata per andare alla ricerca della donna che l’aveva messa al mondo, ma era finita ubriaca vittima di un predatore che l’aveva violentata.
Ora pare che le cose stiano marciando nella direzione giusta perché ha incontrato Jake che incarna tutto quello che desidera: è affidabile, equilibrato, ha un buon lavoro, la ama e lei aspetta un figlio da lui.
A incrinare l’idillio arriva la loro inquilina Kate, la cui presenza scivola velocemente nell’invadenza e finisce per essere ingombrante agli occhi di Marisa. Kate e Jake sembrano avere un’intesa che travalica il consueto rapporto tra padrone di casa e affittuaria. Tutto precipita quando Marisa scopre i messaggi tra i due.

Ed ecco il colpo di scena magistrale che ribalta tutto e sorprende il lettore presentandogli un’altra versione della vicenda e una coppia ben diversa.
A stare insieme da 7 anni sono Kate e Jake, si amano, ma lei non è riuscita a dargli l’agognato figlio. Ha attraversato l’inferno delle inseminazioni artificiali, le terapie ormonali, i ripetuti aborti spontanei e le continue delusioni.
Poi la decisione di ricorrere a un’altra donna che sia disposta a portare in grembo l’embrione creato in vitro, ovvero la maternità surrogata.

Ed ecco entrare in scena Marisa che però ha qualche problema con la realtà e una patologia ben precisa… e non voglio anticiparvi troppo perché il gusto di questo libro sta anche nella progressiva scoperta e nel ribaltamento della prospettiva iniziale. Chi è la gazza del titolo? Ladra e foriera di sventura?

Un romanzo scritto sulla propria pelle dalla Day che pone spunti di riflessione notevoli.
Cosa spinge una donna a fare di tutto pur di avere un figlio; perché un’altra si presta a portare avanti una gravidanza sapendo che dopo il parto la genitorialità legale verrà trasferita a una coppia che neanche conosce; chi è la vera madre di quella creatura tanto desiderata e messa al mondo da una terza persona.

 

Tessa Hadley “L’arte del matrimonio” -Bompiani- euro 18,00
E’ un’intrigante storia di incroci affettivi-amorosi questo romanzo della scrittrice inglese (nata a Bristol nel 1956) che racconta le dinamiche di un quartetto di coniugi-amanti-amici le cui esistenze vengono stravolte da un evento tragico che li spinge a cercare nuovi equilibri.
E’ il secondo romanzo pubblicato in Italia di questa autrice abilissima e fuori dalle mode che ha esordito a 46 anni e da allora ha al suo attivo 8 romanzi e 3 raccolte di racconti.
Protagoniste sono due coppie mature formate da Zachary e Lydia, Alex e Christine; la prima più upper class, mentre la seconda arranca con difficoltà per arrivare a fine mese. Si conoscono, sono amici stretti e si frequentano da quando avevano 20 anni; ora ne hanno più di 50 e le loro storie si sono intrecciate, scomposte e riannodate nel corso del tempo.
Il brillante e generoso Zach (il più risolto dei quattro) per 30 anni ha fatto da àncora di salvezza agli altri e
quando viene stroncato da un infarto, nella sua prestigiosa galleria londinese, getta nel caos le vite del gruppo.
A partire dalla pigra e indolente moglie Lydia che si ritrova sola e disperata; l’amica Christine artista insicura che Zach aveva sostenuto fin da subito come mercante d’arte; l’ombroso Alex, poeta in cerca di fama, ma di scarso successo, che aveva ripiegato sull’insegnamento.

Il lutto inaspettato di colui che era la struttura portante del quartetto scaraventa i superstiti in un mix di dolore, senso di vuoto, ricordi di viaggi e crisi superate a fatica. E’ la storia di due amiche del cuore e due amici altrettanto legati le cui vite si erano intersecate nel passato. Da giovani studentesse entrambe le ragazze si erano invaghite di Alex, nonostante fosse già sposato e con un figlio, e si erano offerte alla coppia come babysitter.
Poi Alex aveva presentato loro il suo ricco amico Zachary che dopo un flirt (poco convinto) con Christine, aveva finito per sposare l’intraprendente Lydia, ossessionato dalla sua bellezza.
Invece Alex aveva divorziato dalla moglie ed era convolato a nozze con Christine.
Ed ecco lo scambio delle coppie che in questa formazione procedono nella vita tra nascite dei figli, interessi artistici comuni, gite a Venezia e amicizia cementata negli anni.

Ma la morte di Zach risconvolge gli equilibri e le cose precipiteranno quando l’inconsolabile e seduttiva neo vedova Lydia si trasferisce a casa – e letteralmente, nel letto- di Christine e Alex.
Grazie alla bravura di Tessa Hadley, che miscela sapientemente continui flashback, vi addentrerete nelle dinamiche emotive dei protagonisti, svelate e descritte con spietata lucidità.

 

Lauren Elkin “Flaneuse” – Einaudi- euro 19,95

“Flâneuse” è il corrispettivo femminile del termine “Flâneur” che nell’800 indicava la figura affascinante, un po’ esteta e un po’ vagabondo, che amava vagare per le vie cittadine.
Delle avventurose Flâneuse in gonnella ci parla la studiosa, traduttrice e saggista americana Lauren Elkin, nata e cresciuta a New York ma che ha trascorso 20 anni a Parigi, con incursioni a Tokyo, Venezia e Hong Kong, prima di fermarsi a Londra dove vive attualmente.
Scrive proprio con un intrinseco spirito da Flâneuse, lei che è l’emblema di una donna libera che ama macinare chilometri camminando alla scoperta dei luoghi che attraversa e senza una precisa meta.
In questo libro tra romanzo e saggio ricostruisce le vite di alcune donne del passato che incarnarono perfettamente lo spirito delle Flâneuses.

Con le sue ricerche è risalita a quella che può essere considerata l’antesignana del genere. Pioniera sarebbe stata la pittrice Marie Bashkirtseff, giovane aristocratica russa e pittrice di talento che attraversò in lungo e in largo Parigi e ne scrisse nel 1879 (in uno degli 8 volumi del suo diario) prima di morire di tubercolosi a soli 25 anni. All’epoca era rivoluzionario per una donna uscire dalla sicurezza delle mura domestiche e andare alla scoperta della città, dei suoi anfratti e delle vite che erano passate per gli stessi viottoli in passato. Marie sapeva di avere poco tempo da vivere e quindi nulla da perdere a sembrare quasi trasgressiva.

La Elkin ripercorre anche le camminate di altre donne famose o meno; dalla scrittrice di origine caraibica Jean Rhys che si inoltrò nella Ville Lumière e creò protagoniste che come lei amavano avventurarsi senza destinazione, osservando e pensando, vivendo e scoprendo.
Chi invece risolse il problema di eventuali molestie mentre si avventurava da Flâneuse fu George Sand che usciva vestita da uomo. E come non citare anche Virgina Woolf che scrisse un saggio sullo “street haunting” ovvero l’arte di mettere in relazione quello che si incontra per strada con i fantasmi della nostra immaginazione.

Ad arricchire il libro ci sono anche i resoconti della Elkin che la vita ha portato in varie città del mondo; ci racconta le sue esperienze personali di Flâneuse che si avventura mossa da inarrestabile intelligente curiosità per le strade di Parigi, Tokio e New York, fantastica esploratrice urbana.

 

Maurizio Vanelli “Flâneries. Passeggiate Parigine” -Mattioli 1885- euro 12,00

Ci si perde nella bellezza delle strade meno battute della Ville Lumiere in questo piccolo e prezioso libriccino di Maurizio Vannelli -medico, professore e giornalista- che ama Parigi e condivide con noi lettori le sue suggestioni.
Diciamo che queste pagine torneranno utili soprattutto a chi ha in mente di scoprire una città diversa da quella dei soliti tour turistici; qui c’è un tocco di raffinatezza che ci fa vivere Parigi con un’attenzione volta a piccoli dettagli, a odori, fragranze, colori, alle mille anime della città vissuta con passione da amanti.
Vannelli è l’emblema del Flâneur, camminatore che non conosce stanchezza e procede scoprendo ad ogni passo sempre qualcosa di nuovo.
La Parigi che vediamo attraverso i suoi occhi si ammanta di aneddoti, dettagli architettonici, storia passata e vite che l’hanno attraversata.
Dai suoi infiniti appunti scritti su iconici Moleskine (che fanno subito scoperta e viaggio come ci ha insegnato Bruce Chatwin) alla fine emerge una Parigi caleidoscopica inedita. Tante riflessioni e suggestioni che ha annotato mentre aspettava il métro o passeggiando lungo gli argini della Senna, alzando gli occhi verso edifici, o avventurandosi tra parchi, boulevard, fontane, viottoli e anfratti tutti da scoprire.
Un libro da mettere in valigia se pensate ad un viaggio a Parigi, per vederla con occhi nuovi e con una guida eccezionale in tasca….e magari assaggiando le bontà tipiche delle pâtisseries, delle épiceries e dei bistrots che caratterizzano Parigi.

 

In auto contro un dehors e fugge. Tre feriti in ospedale

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Ieri pomeriggio, in via Cigna, all’altezza dell’intersezione con la strada del Fortino, un’automobile è andata a sbattere contro il dehor di un esercizio pubblico causando il ferimento di tre degli avventori presenti all’interno che per precauzione sono state trasportate in codice verde all’Ospedale Gradenigo.

L’auto, una Smart Four Two, si è immediatamente allontanata dal luogo dell’impatto, disattendendo gli obblighi di soccorso.

Sul posto sono intervenuti gli agenti della Polizia Locale che, attraverso la targa e le descrizioni del conducente e del veicolo fornite da alcuni testimoni, hanno diramato un avviso di ricerca. Poco dopo, una pattuglia è riuscita a intercettare l’auto che si era fermata non lontano dal luogo del sinistro.

Il conducente, un trentottenne di nazionalità italiana, è stato denunciato ai sensi dell’art. 189 c. 1, 6 e 7 del Codice della Strada per non essersi fermato e non aver prestato assistenza alle persone ferite.

(foto archivio)

Imprese e intelligenza artificiale

A Torino si terrà un convegno il primo dicembre alle 18:00 presso la SME di UniTo, dedicato all’intelligenza artificiale e alle imprese.

L’intelligenza artificiale, il mercato e le imprese saranno oggetto di una conferenza che si terrà giovedì primo dicembre prossimo, dalle 18:00 alle 19:30, presso la Sala Jona della SME School of Business & Economics UniTo dell’Università di Torino, in corso Unione Sovietica 218 bis.

Interverranno Domenico Arcidiacono, Presidente dell’Associazione “Amici dell’Università di Torino”; Antonio De Carolis, Vicepresidente della stessa Associazione; Andrea Bosso, Amministratore Delegato di “Domino”; Davide Borra, Amministratore Delegato di “No Real Interactive”; Andrea Peron, Regional Sales Manager di “Adobe”; Paola Pisano, ex Ministro e Professore di Gestione dell’Innovazione dell’Università di Torino. A moderare sarà Bruno Ruffilli, Innovation Editor de La Stampa.

Nel corso del convegno si discuterà sui laboratori di ricerca, sull’impatto che l’intelligenza artificiale ha a partire dai laboratori di ricerca fino al mercato globale. Si tratta di un impatto reale sulla costruzione del valore, sostituendo alcune fasi e creando nuove opportunità .

L’iscrizione avviene sulla piattaforma bit.ly/3f1l4wa

Mara Martellotta