ilTorinese

Il cieco di Gianluigi De Marchi, come un quadro di Chagall

Gianluigi De Marchi, noto scrittore di finanza, ha dato alle stampe alcuni volumi di carattere economico dal titolo “Sopra il Banca il bancario campa”, “Tanto va il cliente in banca che ci lascia il capitale” e “Cattive compagnie”, editi da Stampe Alternative, che hanno avuto un buon successo con 25 mila copie vendute in soli tre anni.

Negli ultimi tempi si è dedicato alla stesura di testi umoristici e di un romanzo in chiave in parte autobiografica, dal titolo “Il cieco”, in cui ha ripercorso la storia della famiglia De Marchi giunta a Camogli, splendida cittadina del litorale ligure di Levante.

“Gianluigi De Marchi – spiega Riccardo Baracco – mi ha offerto di leggere le bozze del suo ultimo romanzo. Mi sono coinvolto nella lettura una sera, senza interruzione, fino alla fine. La storia ambientata in quel lembo di Liguria in cui l’autore ha le sue radici familiari è interessante anche per chi non conosce Camogli”.

“Se fosse stato possibile trasporre l’opera in pittura paragonerei – prosegue Riccardo Baracco – il nostro testo a un quadro di Marc Chagall”.

In realtà il romanzo, incentrato nella storia di Francesco il protagonista che, improvvisamente, perde la vista e poi ritrova gli occhi della fede più che la vista stessa, della moglie Teresa, della loro famiglia molto unita e del sacerdote amico d’infanzia Gio Batta, ha una sua dimensione onirica. Si potrebbe definire un romanzo corale, in cui certo è presente la matrice religiosa, la conversione di Francesco, ma non questo non rappresenta l’unico fattore. Ne emerge un ritratto di Camogli del passato molto suggestiva, che invita il lettore a scoprire la Camogli di oggi, che non è stata invasa dal turismo di massa, a differenza di altre località della Liguria.

MARA MARTELLOTTA

 

Il Cieco di Gianluigi DE Marchi Raineri

Vivaldelli Editore Torino

Energia rinnovabile, incontro ad Alpignano

Martedì 4 luglio 2023 – ore 20.45 Salone di via Arnò 33 – Alpignano

La “Comunità Laudato Sì” di Alpignano, in collaborazione con la ProLoco di Alpignano, propone una serata di approfondimento sulla questione energetica.

LE COMUNITA’ DELL’ENERGIA RINNOVABILE
Martedì 4 luglio 2023 – ore 20.45 Salone di via Arnò 33 – Alpignano.

La gestione dell’Energia per la tutela del creato, per il risparmio in bolletta e per fare comunità.

…cooperative per lo sfruttamento delle energie rinnovabili … Mentre l’ordine mondiale esistente si mostra impotente ad assumere responsabilità, l’istanza locale può fare la differenza” (Laudato Sì, 179)

Ne parliamo con:
Angelo Tartaglia, professore emerito di Fisica del Politecnico di Torino e Presidente di CER
Alessandro Svaluto Ferro, Direttore Ufficio Pastorale Sociale e del Lavoro della Diocesi di Torino e promotore di CER
Renzo Zanello Ingegnere impegnato sulle CER
Andrea Castellan, ambasciatore europeo per il clima

La serata è a ingresso libero e vuole stimolare la riflessione su questo importante aspetto che può di sicuro aiutare nel nostro piccolo a contrastare il progressivo cambiamento climatico in atto.

Evento realizzato in collaborazione con Pro Loco Alpignano.

Consegnato un cane guida con la vendita dei biglietti della lotteria da Borello Supermercati

Borello Supermercati ha realizzato la vendita di 10736 biglietti per la 4 edizione della “lotteria guidami con i tuoi OCCHI” finalizzata alla sponsorizzazione di un cane guida per non vedente.

Intanto questa mattina è stato donato un cane a una signora non vedente di Roma, consegnato presso “servizio cani guida dei lions” a Limbiate (MB), con la sponsorizzazione dello scorso anno.

Un ruolo importante ha avuto la Casa della Speranza onlus di castiglione Torinese, attraverso le gare di golf e le lotterie benefiche per raccogliere le donazioni per la sponsorizzazione del cane guida dei Lions di Limbiate. L’associazione onlus ha curato tutta la parte burocratica e un 30 per cento della vendita dei biglietti. Il ricavato della vendita dei biglietti sarà destinato alla sponsorizzazione del cane guida che sarà consegnato nel giugno 2024, grazie anche all’impegno di Borello Supermercati..

Fiorenzo Borello, responsabile della catena di supermercati (nella foto con la signora e il suo cane guida) ringrazia “tutti i clienti di Borello Supermercati che con la loro generosità hanno consentito di realizzare questo importante gesto di solidarietà”.

A metà luglio il bando per la progettazione del nuovo ospedale “green” di Torino Nord Ovest

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Avrà tre blocchi collegati da gallerie vetrate, aree verdi e una connessione visiva con il parco adiacente e l’orizzonte delle vette alpine

Sarà pubblicato a metà luglio il bando di gara per la progettazione e realizzazione del nuovo ospedale Torino Nord ovest. L’ha definito il tavolo tecnico formato dai rappresentanti di Regione, Comune e Azienda sanitaria Città di Torino, con la collaborazione istituzionale del Politecnico di Torino che seguirà tutto l’iter di progettazione e realizzazione del nuovo ospedale.

«Grazie a un serio lavoro di collaborazione tra i vari soggetti coinvolti procede a pieno ritmo l’iter per la realizzazione del nuovo ospedale di Torino Nord ovest, a metà luglio infatti sarà lanciata la gara per la progettazione del nuovo presidio che risponderà a tutti i criteri di alta qualità sanitaria così come a quelli di carattere ambientale» spiega il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio. «Intanto prosegue il lavoro del commissario straordinario Marco Corsini per il Parco della Salute con l’obiettivo di arrivare, entro il mese di novembre, a una soluzione che consenta di proseguire il percorso di realizzazione dell’opera di cui si confermano i tempi previsti dal cronoprogramma e le dimensioni di quello che è a pieno titolo uno dei più importanti progetti strategici per Torino e per il Piemonte intero».

«Il piano di edilizia sanitaria – osserva l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi– sta procedendo in tutta la Regione nel rispetto dei tempi e con metodo, attraverso il coinvolgimento del territorio per l’individuazione delle soluzioni migliori. Con Azienda Zero e la collaborazione del Politecnico, la Regione è al fianco delle Aziende sanitarie a supporto delle loro necessità tecniche lungo l’iter di realizzazione dei nuovi ospedali».

«La salute delle torinesi e dei torinesi – dice il sindaco di Torino Stefano Lo Russo – è un bene prioritario e l’offerta di qualità del sistema pubblico di alta qualità è una condizione strategica per la nostra città, cui il nuovo ospedale darà un contributo fondamentale. Siamo soddisfatti del lavoro che, in un clima di collaborazione istituzionale, stiamo portando avanti con la Regione, nel pieno rispetto del protocollo d’intesa firmato con l’Asl che come noto prevede che la nuova struttura ad alta complessità medica non interessi l’utilizzo delle aree limitrofe del parco e si impegna a mantenere il bilancio positivo in termini di suolo consumato. Seguiremo attentamente la progettazione anche in termini di qualità dell’architettura del nuovo edificio, che sarà dotato di impiantistica all’avanguardia e risponderà ai massimi standard di sostenibilità ambientale per l’edilizia ospedaliera. Peraltro l’offerta sanitaria complessiva sarà significativamente aumentata anche grazie al mantenimento a presidio sanitario dell’attuale Maria Vittoria e dell’Amedeo di Savoia. Solo dall’integrazione tra alta e bassa complessità medica e da una sempre maggior integrazione della sanità pubblica con le politiche dei servizi socio-assistenziali può passare una offerta di welfare all’altezza delle sfide e dei bisogni delle cittadine e dei cittadini – prosegue il sindaco – Una volta in funzione il nuovo ospedale sarà attento anche al welfare aziendale per il personale sanitario e ausiliario con servizi che consentano di poter lavorare al meglio nell’interesse della città».

Il Rettore del Politecnico di Torino Guido Saraccocommenta: «Lo studio relativo al nuovo ospedale di Torino Nord ovest è frutto della convenzione di collaborazione istituzionale tra Regione Piemonte, Azienda Zero e Politecnico di Torino. In questa cornice, grazie alle nostre competenze, sono state svolte attività di ricerca e conseguentemente messa a punto di linee guida per la realizzazione di un presidio ospedaliero caratterizzato da autorevoli componenti innovative in ambito sanitario e di rinnovata cura della Città e del territorio».

«Erano moltissimi anni che a Torino non si programmava un nuovo ospedale – spiega il direttore dell’Asl di Torino Carlo Picco – e il Maria Vittoria sconta dei limiti strutturali non più superabili, nemmeno con interventi straordinari. Il lavoro congiunto con la Regione e la serietà degli altri enti coinvolti, Comune e Politecnico, ci ha permesso di sbloccare rapidamente il tema della sede e di avviare un iter virtuoso che una volta completato garantirà le migliori condizioni ambientali e tecnologiche a pazienti e operatori. Ringrazio in particolare l’ufficio tecnico per la tenacia e la professionalità che sta mettendo in campo in questo progetto».
Per l’ospedale Torino Nord ovest, i primi studi progettuali, in base ai quali verrà proposto il bando nelle prossime settimane, hanno ipotizzato un impianto di tipo orizzontale con tre corpi trasversali separati da ampi spazi verdi con vetrate e gallerie di collegamento. «Il risultato dovrà essere “un edificio cerniera” – dice il professor Giorgio Garzino, coordinatore del gruppo di lavoro del Politecnico – capace di realizzare una interconnessione visuale che attraverso il parco metta in relazione la città e le montagne».

La proposta che andrà a gara pone la massima attenzione ai temi ambientali: il nuovo edificio dovrà avere bassi consumi energetici anche grazie a vari sistemi di autoproduzione, dai pannelli fotovoltaici alla geotermia. Saranno previsti luoghi di socializzazione a disposizione dei pazienti e dei propri cari e del personale sanitario, ma anche della cittadinanza. Particolare attenzione sarà posta alla informatizzazione e alla automazione del sistema sanitario, sia in termini terapeutici che di gestione. Sono state approfondite le tematiche legate alla compatibilità idraulica dell’area, definiti gli accessi pedonali e viabili, oltre alla dotazione di parcheggi pubblici.

L’iter amministrativo di approvazione del progetto prevede l’avvio di un accordo di programma istituzionale tra Regione, Comune e Asl che porterà all’approvazione del progetto, nel rispetto delle scadenze previste da Inail che prevede il completamento della progettazione entro la primavera del 2024.

I calciatori potranno scegliere il loro numero

Novità importante dalla prossima stagione calcistica 2023/24.Tutti i calciatori potranno scegliere il loro numero dal 1 al 99 escluso l’88. L’indicazione è arrivata direttamente dal governo nella persona del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi che ha siglato con il ministro per lo Sport e i giovani, Andrea Abodi, una dichiarazione d’intenti per portare avanti anche nel mondo del calcio la lotta contro l’antisemitismo
Vietato il numero 88 sulle maglie dei calciatori.Il motivo è netto e chiaro.Questo numero è collegato direttamente con il regime nazista ed è il codice utilizzato da gruppi neonazisti per simboleggiare il saluto al Fuhrer. La frase «Heil Hitler» viene spesso abbreviata con le lettere iniziali HH. L’H è l’ottava lettera dell’alfabeto e per questo l’88 avrebbe,anzi,ha lo stesso significato di HH per i neonazisti.
Per questo motivo a partire dalla prossima stagione 2023/2024 nessun calciatore potrà più indossare questo numero sulla propria maglia.
Decisione giusta e sacrosanta.

Enzo Grassano

Cirio e Lo Russo: «Progettare, produrre, riciclare: tre parole chiave per il futuro di Mirafiori»

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IL NUOVO GREEN CAMPUS DI STELLANTIS
«La nascita a Mirafiori del terzo GrEEn Campus di Stellantis in Europa, con un investimento economico importante, è una notizia positiva che conferma la volontà dell’azienda di continuare a investire su Torino come luogo di produzione ma anche di innovazione, due elementi che devono continuare a viaggiare l’uno fianco all’altro, come rimarcato pochi giorni fa anche dal ministro Urso» sottolineano il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e il sindaco di Torino Stefano Lo Russo.
«Mirafiori è la fabbrica simbolo della storia dell’auto italiana e il fatto che saranno proprio i suoi spazi a ospitare le menti e le attività di progettazione dell’auto del futuro è un altro segnale concreto della centralità di Torino e del Piemonte nella filiera circolare dell’automotive – proseguono Cirio e Lo Russo -. Progettare, produrre, riciclare: con il nuovo GrEEn Campus, i modelli legati all’elettrico e il primo hub europeo del riciclo di vetture, queste tre parole chiave possono contribuire a tracciare il futuro di Mirafiori, uno stabilimento che deve continuare ad avere nella produzione la sua forza trainante e su cui la capacità di innovare può rappresentare una risorsa determinante non solo per mantenere ma anche per generare nuovi posti di lavoro».

Il pericolo del contagio della Francia in fiamme

IL COMMENTO  di Pier Franco Quaglieni

Domenico Quirico ,uno dei giornalisti più faziosi della pur faziosissima “La Stampa“ ha scritto: “L’ intifada dei disperati  delle banlieues manda in cenere la Fraternite’”.
L’ex ministro Andrea Riccardi dal canto suo ha affermato, riferendosi all’ Italia: “Non bisogna avere paura dei profughi: contribuiscono a costruire il futuro” perché nell’Italia della denatalità essi sono nuova forza- lavoro. Quanto sta accadendo in Francia, al di là della uccisione da parte di un poliziotto in un ragazzo sbandato di una banlieu- episodio che va condannato con fermezza quando sarà chiaro ciò che effettivamente è accaduto -rivela un forte disagio di immigrati di terza e quarta  generazione che godono della cittadinanza francese, ma non si sono mai integrati e non si riconoscono francesi, forse in parte per il fatto di essere musulmani, sicuramente perché si considerano succubi di uno Stato che ha smarrito l’idea della fratellanza stabilita dalla Rivoluzione francese. La Francia paga il suo passato coloniale più di ogni altro paese europeo perché l’Inghilterra imperiale  ha saputo agire con maggiore capacità politica anche perché la monarchia ha esercitato un ruolo importante di equilibrio e di moderazione. Il fatto che un indiano sia arrivato ad essere sindaco di Londra non è cosa di poco conto. La situazione francese è incandescente e i bagliori della rivolta non sono nuovi perché giunsero anche al terrorismo: pensiamo alla strage di Nizza. In Francia come anche in Italia non c’è un disagio ( che porta alla violenza ) non solo di immigrati, ma di  cittadini francesi con origine francese:  i gilè’ gialli ne sono un esempio. Letto in questo contesto il discorso di Riccardi appare un sogno utopistico  e neppure tanto cristiano visto che parla dei profughi come forza- lavoro. L’esperienza delle rivolte in Francia che si sono estese anche in parte in Belgio e in Svizzera , devono farci riflettere sull’accoglienza indiscriminata e anche sull’uso di una manovalanza straniera a basso costo, visto che noi italiani non siamo più disposti a fare certi lavori. L’assistenzialismo becero e antieducativo del reddito di cittadinanza  ha  consentito e favorito il lavoro in nero o l’assistenzialismo parassitario. Non troviamo neppure più camerieri per bar e ristoranti: una vera follia.
Nessuno in Italia ha cercato di integrare gli immigrati clandestini in arrivo da anni in modo incontrollato. Forse solo una parte della Chiesa cattolica lo ha fatto.
Ma l’esperienza francese – dove gli arrivi  di nuovi immigrati sono respinti – deve farci meditare. Anche noi potremmo dormire sopra un vulcano attivo che potrebbe eruttare violenze analoghe a quelle francesi. In certe barriere delle nostre città la vita per gli italiani è già oggi molto difficile perchè certe mafie straniere controllano già parte del territorio. Il governo nel prossimo futuro deve vigilare , prevenire e reprimere con tutta la durezza necessaria  . In certi casi non c’ è altra via per tutelare la democrazia contro la violenza dei rivoltosi. E purtroppo anche sui tempi lunghi è difficile pensare ad una integrazione ,come dimostra la Francia in fiamme. A dar ragione a Quirico e a Riccardi c’è il rischio di trovarsi anche noi come la Francia. Il razzismo qui non c’entra nulla, mentre c’entra il realismo della convivenza civile, della difesa della legalità e dell’etica della responsabilità.

Aereo colpito da un fulmine. Atterraggio di emergenza a Caselle

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Un aereo Easyjet in volo  da Edimburgo a Milano ha dovuto compiere un atterraggio di emergenza all’aeroporto di Torino dopo essere stato colpito da un fulmine. I passeggeri stanno bene e la compagnia dice che il velivolo è progettato per resistere a tali eventi. L’aereo ha però subìto un danno elettrico al mezzo,  da qui la decisione dell’atterraggio. I passeggeri sono stati portati in pullman a Milano.

Condannato a 10 anni: spappolò intestino di un bimbo

E’ stato condannato a 10 anni di reclusione per tentato omicidio  l’uomo che  picchiava abitualmente il figlio di sei anni della sua compagna. Il 26enne  era stato arrestato nel gennaio del 2022 e il piccolo era stato ricoverato al Regina Margherita di Torino con l’intestino spappolato: in un intervento gliene tagliarono  via 30 centimetri.  Durante ricovero i medici avevano capito che i danni non potevano essere  provocati da una caduta. Una psicologa è riuscita a far parlare il piccolo che ha raccontato delle violenze dell’uomo.

Stati Generali dell’Export: Commercio estero un terzo del Pil

ZURINO, “METTERE INSIEME ISTITUZIONI, IMPRENDITORI, CORPI INTERMEDI SOTTO UN UNICO CAPPELLO”

È stata presentata, nel corso di un Pre-Summit, su iniziativa de Presidente Lorenzo Zurino, nella storica sede della Camera di commercio, la quinta edizione degli Stati Generali dell’Export: il più importante evento dedicato al Commercio Estero e alle opportunità di sviluppo delle imprese italiane fuori dall’Italia, che si svolgerà ad Alba il 29 e 30 di settembre.

Al consesso hanno partecipato importanti personalità del mondo istituzionale e dell’economia: Alberto Cirio, Presidente della Regione Piemonte; Nello Musumeci, Ministro per la Protezione Civile e le Politiche del mare; Stefano Lo Russo, Sindaco della città di Torino; Dario Gallina, Presidente della Camera di Commercio di Torino; Giorgio Marsiaj, Presidente dell’Unione Industriali di Torino; Antonio Graziano, Presidente del Forum Italiano dell’Export Piemonte; Matteo Zoppas, Presidente ICE; Riccardo Maria Monti, Presidente di Triboo S.p.a; Leonardo Massa, Managing Director di MSC Crociere; Lorenzo Cesa, Presidente Delegazione NATO della Camera dei Deputati; Ilaria Cavo, Vicepresidente della commissione attività produttive della Camera dei Deputati; Claudio Andrea Gemme, Presidente di Fincantieri Infrastrutture; Stefano Kuhn, Chief Retail & Commercial Banking Officer BPER Banca.

Sono intervenute inoltre due autorevoli figure che hanno contribuito, con il loro prestigio e competenza, al dibattito sul Commercio Estero: Antonio Di Stasio, Generale di Brigata Legione Carabinieri Piemonte/Val d’Aosta, Benedetto Lipari, Comandante Regionale Piemonte-Valle d’Aosta della Guardia di Finanza e Gian Carlo Caselli, Presidente Comitato scientifico Fondazione Osservatorio agromafie.

Antonio Noto, Direttore dell’Istituto demoscopico Noto Sondaggi, invece, ha presentato lo studio “La Tutela dei prodotti Made in Italy: l’opinione degli italiani”.

“Sarà Alba ad ospitare i prossimi 29 e 30 settembre la quinta edizione degli Stati Generali dell’EXPORT, evento dedicato al commercio estero e allo sviluppo delle imprese italiane all’estero. Oggi i numeri ci dicono che il commercio estero vale un terzo del PIL, supera i 600 miliardi e su questa materia da cinque anni cerchiamo di mettere insieme imprese, imprenditori, istituzioni, corpi intermedi sotto un unico cappello che è l’importanza del Made in Italy. Quest’anno siamo alla quinta edizione e siamo arrivati a Torino, una città che ho trovato fertilissima su questo tema, una città che ha voglia di esprimere i propri talenti, le proprie capacità, la propria determinazione a fare imprese che a noi è cara, la capacità di conoscere geografie commerciali nuove. Anche ad Alba, dove quest’anno si svolgeranno gli Stati Generali, saremo ospitati all’Auditorium Ferrero, che è un po’ la casa del Made in Italy. Oggi non si può andare all’estero senza una conoscenza di tante verticali fondamentali, l’EXPORT si fa con logistica, con capacità di conoscere la dogana e la geopolitica. Non si può andare a vendere all’estero se non si sa il paese dove si va a vendere, quali sono gli usi i costumi e le caratteristiche” – Così Lorenzo Zurino, Presidente del Forum Italiano dell’Export. 

“In Piemonte siamo di fronte all’ottavo trimestre consecutivo di crescita sull’export che testimonia la forza della nostra Regione e l’attrattività dei nostri prodotti su tutti i mercati esteri. Questi dati ovviamente sono legati alla capacità produttiva e all’ingegno dell’imprenditoria piemontese ma anche alla logistica. Il fatto che entro 10 anni tutte le merci d’Europa da Lisbona a Kiev e da Genova a Rotterdam viaggeranno attraverso 2 grandi corridoi e questi corridoi si incrociano in Piemonte testimonia come per esportare non bisogna solo sapere fare dei buoni prodotti di eccellenza ma sapere anche costruire le infrastrutture necessarie. E le infrastrutture non sono solo quelle fisiche, come Tav e Terzo Valico, che però sono fondamentali ci sono infrastrutture burocratiche e gli Stati Generali dell’EXPORT aiutano anche a capire in che modo si può migliorare e semplificare la burocrazia per facilitare l’esportazione. Inoltre, aiutano a incontrarsi, a fare una fotografia dello stato di salute dell’EXPORT italiano e a porre i correttivi necessari. Il fatto che il Forum abbia scelto Torino e il Piemonte è un’ulteriore testimonianza di come l’aria sia positiva per l’economia del Piemonte che viene data in crescita al 2% contro un 1,7% nazionale nel primo trimestre 2023 dopo 11 anni un cui crescevamo meno della media nazionale”.                                            

E’ quanto ha dichiarato il Presidente del Piemonte, Alberto Cirio. 

Nel corso della conferenza stampa, tramite un videomessaggio, il Ministro per la Protezione Civile e per le Politiche del Mare, Nello Musumeci, ha affermato: “Noi abbiamo la necessita’ di accettare una sfida, quella che deve consentire alle imprese di conquistare nuovi spazi di mercato all’estero e una nuova leadership, nella consapevolezza che la competizione cresce e si fa sempre più esigente. Il governo ha voluto istituire persino una delega con il made in Italy proprio perché siamo convinti che il nostro paese debba e possa trovare ulteriori spazi con le sue imprese con una tradizione plurisecolare. Pur nella consapevolezza che servono ulteriori investimenti perché le imprese hanno bisogno di adeguarsi al contesto, di essere sostenute. L’internazionalizzazione non deve essere solo un obiettivo ma una pratica diffusa. La politica è e deve essere ottimista. I dati degli ultimi due, tre anni ci danno ragione. L’Italia può diventare leader nei mercati internazionali. Il commercio con l’estero è un impegno che l’Italia segue ormai da 75 anni e io vedo che ci sono tutti i numeri per potersi accreditare con capacità, qualità, umiltà del dialogo e del confronto e il sostegno del pubblico che non deve mai venire meno. Credo che questa edizione sarà quella del successo anche perché matura in Piemonte che ha una solida tradizione industriale e imprenditoriale”.

“Siamo lieti di ospitare in Piemonte la seconda tappa annuale degli Stati Generali dell’Export. L’appuntamento assume una valenza importante per il nostro territorio che sta dimostrando segnali di ripresa costanti: l’export piemontese registra, infatti, per il secondo anno una crescita a doppia cifra (+16,8%), confermando Torino come seconda provincia italiana dopo Milano. Iniziative come questa consolidano la nostra aspirazione di contribuire ad una stabile connessione tra imprese, istituzioni e organizzazioni internazionali come l’Italian Export Forum” – Così Dario Gallina, Presidente Camera commercio Torino. 

Stefano Vittorio Kuhn, Chief Retail & Commercial Banking Officer di BPER Banca, ha aggiunto: “Anche per quest’anno siamo sponsor dell’Italian Export Forum, che permette dialogo, condivisione e networking con le PMI del nostro territorio. Il nostro Istituto ha da sempre messo in campo il massimo impegno per favorire l’export e l’internazionalizzazione. Grazie al Global Transaction Banking mettiamo a disposizione esperienze e professionalità per dare impulso  al commercio estero ed aiutare i nostri clienti nel poter cogliere le opportunità del mercato internazionale. Grazie alla rete di Specialisti Estero, siamo in grado di fornire un servizio completo e di alta qualità”.

“La cucina italiana protagonista degli Stati generali. Valori, tradizione, famiglia, cultura tra sostenibilità e biodiversità. I risultati del nostro export – che nel 2022 ha visto una forte crescita, +12,7%, sul 2021, raggiungendo i 624 miliardi di euro – è in gran parte mitigato dall’effetto inflattivo. A fronte dell’aumento delle materie e prime e lo spropositato aumento dei costi logistici l’aumento dei prezzi non ha intaccato i volumi perché protetto dal cappello del Made in Italy. Significa che il consumatore ha preferito ai prodotti locali i prodotti italiani anche se più costosi.  Così come espresso dall’ultimo decreto del Mimit ICE insieme all’intero sistema Paese, continuerà a fare la sua parte nella lotta all’italian sounding e a promuovere attraverso progetti come Track.it la tracciabilità dei prodotti italiani e della filiera. I segnali di crescita registrati nel 2022 stanno continuando anche quest’anno: nei primi quattro mesi del 2023 abbiamo registrato un +8,9% del nostro export. Oggi, l’inversione di tendenza dei costi di trasporto e dei costi delle materie prime, fanno ben sperare per il raggiungimento di quei 667 miliardi indicati da SACE e sarebbe un bell’auspicio se si potesse andare oltre. ICE Agenzia con i suoi 79 uffici in 67 paesi esteri continuerà ad essere al fianco delle imprese, grandi, ma soprattutto quelle medio o piccole in tutte le fasi del loro percorso di internazionalizzazione, che hanno bisogno di aiuto nel capire quali possano essere i loro potenziali clienti all’estero” – Così il Presidente di Ice Matteo Zoppas. 

Il Forum Italiano dell’Export è una piattaforma di confronto sul Made in Italy tra importanti attori imprenditoriali e istituzionali, italiani e stranieri.

IEF è stato creato da Lorenzo Zurino, imprenditore dell’Export da oltre 4 generazioni, fondatore e CEO di The One Company. L’azienda è leader nel commercio di prodotti italiani nel mondo, con un focus sul Food & Wine esportato principalmente negli Stati Uniti (11 Stati). Dopo l’acquisizione della Storica PIEFFE & Partners, il volume di export è aumentato a 2000 container all’anno, con aggiunta di Australia, Israele ed Europa (Svizzera, Germania e Austria).

Le tappe degli Stati Generali sono state le seguenti: 2019 Sorrento, 2020 Bari, 2021 Marsala, 2022 Ravenna, mentre quelle dei talk sono state 2019 Milano, 2020 New York, 2022 Dubai e San Marino.