ilTorinese

Concerto di Natale nel salone d’onore della Palazzina di Caccia di Stupingi

 SABATO 3 DICEMBRE

Sarà il Salone d’onore della Palazzina di Caccia di Stupinigi, a Nichelino, a ospitare il “Concerto di Natale 2022” dell’Orchestra Barocca dell’Accademia di Sant’Uberto, diretta da Alberto Conrado: è in calendario sabato 3 dicembre alle 17,30. Un appuntamento che è stato finanziato dal Ministero della Cultura, grazie alla Legge 20 febbraio 2006 77, relativa ai beni Unesco, e che nasce anche grazie al contributo di Fondazione Crt: per questo, è compreso, senza costi ulteriori, nel  biglietto di ingresso alla Palazzina di Caccia (occorre solamente prenotarsi al progetti@artemista.net – 011 6200633).

Dopo il saluto dei corni da caccia dell’Equipaggio della Regia Venaria,  l’Orchestra Barocca dell’Accademia proporrà la versione integrale diMusica sull’acqua” di Händel, con le tre suites di danze che va sotto il nome di “Water Music” (“Musica sull’acqua”), e la celebre aria “Eternal source of Light Divine” con Giulia Ghirardello, soprano, e Jonathan Pia, tromba.

Seguiranno canti e musiche tradizionali di Natale.

 

Il concerto natalizio -che nasce in collaborazione con il  Liceo Classico Musicale Cavour di Torino e il suo Coro da camera e studenti del Progetto Barocco PCTO – ha questo programma sia perché “Musica sull’acqua” si adatta molto alla ricorrenza dicembrina, essendo una proposta musicale festiva e cerimoniale. Ma la scelta è ricaduta su questo titolo per far pensare altresì a un Natale che richiami l’attenzione sul creato e sulla sua conservazione.

 

L’appuntamento è stato organizzato, poi, come ulteriore occasione per l’Accademia di Sant’Uberto per promuovere l’arte musicale dei corni da caccia e l’anniversario di tale riconoscimento come patrimonio culturale immaterialedell’umanità UNESCO, avvenuto nel dicembre 2020. Per far conoscere tale arte, l’Accademia quest’anno ha anche organizzato dei corsi specifici alla Venaria Reale: questo concerto, così, viene anche considerato come “saggio” di metà corso di formazione per i giovani professionisti allievi del corso di corno da caccia in uso nella musica d’arte, detto anche corno barocco, sotto la guida del maestro Ermes Pecchininini.

 

Il “Concerto di Natale” è realizzato sulla base di Atto d’Intesa condiviso tra Accademia di Sant’Uberto, Regione Piemonte, Fondazione Ordine Mauriziano  – Palazzina di Caccia di Stupinigi, Consorzio delle Residenze Reali Sabaude, Città di Nichelino, Città di Venaria Reale e Liceo Classico Musicale Cavour di Torino. Partners la FITF – Fédération Internationale des Trompes de France, FRTM – Fondation pour le Rayonnement  de la Trompe Musicale (sous l’égide de la Fondation de France).

 

L’Accademia di Sant’Uberto

 

L’Accademia di Sant’Uberto, nata nel 1996 come Associazione Percorsi, svolge la propria attività culturale di studio e ricerca nell’ambito del loisir di corte, in particolare  presso la corte sabauda di Ancien Régime. La musica barocca rappresenta la principale attività dell’Accademia. Nel 1996 è stato creato l’Equipaggio della Regia Venaria di corni da caccia, per promuovere il recupero e promozione della reggia di Venaria, allora ancora in stato di abbandono, e nel 2002 il gruppo di ottoni della Scuderia, la cui denominazione ha origine nelle corti di epoca barocca. Nel 2006 ha inizio la vera e propria attività concertistica di musica barocca, con le stagioni di “Musica a corte” presso la reggia di Venaria (2006-2008). Dal 2016 è stato avviato il “Progetto Barocco”, in collaborazione con il Liceo Classico Musicale Cavour di Torino, per la formazione di giovani studenti. I giovani musicisti ricevono dall’Accademia la dotazione di strumenti originali barocchi ed eseguono il programma insieme all’orchestra dell’Accademia di Sant’Uberto sotto la guida di tutor. I concerti sono tenuti presso le residenze di Venaria Reale e della Palazzina di Caccia di Stupingi.

Parallemente l’attività della Comunità dei suonatori di corno da caccia si è sviluppata in collegamento con i suonatori d’oltralpe. Nel 2014 le comunità di Italia e Francia annunciarono presso la Palazzina di Caccia di Stupinigi la decisione di avviare la candidatura UNESCO dell’Arte Musicale dei Suonatori di Corno da Caccia. Il processo si è concluso il 17 dicembre 2020 con l’iscrizione della pratica nella Lista rappresentativa del Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità dell’UNESCO (candidatura multinazionale: Francia, Belgio, Italia e Lussemburgo). In Italia l’iter della comunità dei suonatori dell’Accademia di Sant’Uberto, conosciuta come Equipaggio della Regia Venaria, è stato seguito dal referente della Comunità ed accompagnato fino all’atteso successo dal Ministero della Cultura, Servizio SG II UNESCO.

 

 

CONCERTO DI NATALE 2022

 

ORCHESTRA BAROCCA dell’ACCADEMIA di SANT’UBERTO

 

PROGRAMMA

 

Fanfares de réjouissance

Equipaggio della Regia Venaria – corni da caccia

 

Georg Friedrich Händel (1685-1759)

Water Music: Suite n.2 in D – HWV 349, I. Preludio: Allegro

 

Georg Friedrich Händel

Aria “Eternal Source of Light Divine”, da:

Ode for the Birthday of Queen Anne (HWV 74)
per soprano, tromba e archi
soprano: Giulia Ghirardello,           tromba: Jonathan Pia

 

Georg Friedrich Händel

Water Music: Suite n.3 in G – HWV 350

  1. Menuet, II. Rigaudon, III. Presto, IV. Menuet, V. Menuet II, VI. Gigue I, VII. Gigue II

 

Georg Friedrich Händel

Water Music: Suite n.2 in D – HWV 349

  1. Preludio, II. Alla Hornpipe, III. Menuet, IV. Lentement, V. Bourrée

 

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Horatio Gates Spafford (1828 – 1888), It is well my Soul
P. WJ Stopford, Lully, Lulla, Lullay

Bob Chilcott, God so loved the world

Felix Mendelssohn-Bartholdy (1809-1847), Hark! The Herald Angels Sing

Traditional French carol, Angels We Have Heard on High

 

Coro da camera del Liceo Classico e Musicale Cavour di Torino

Si ringraziano i Professori: Agricola, Polidori e Galeano

 

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Georg Friedrich Händel, Water Music: Suite n.1 in F – HWV 348
I. Ouverture, II.
Adagio e staccato, III. Allegro, IV. Andante, V. Allegro, VI. Air,

VII. Menuet, VIII. Bourrée, IX. Hornpipe, X. Allegro

 

John Francis Wade (1711-1786), Adeste Fideles

Coro e orchestra

 

 

 

 

ORCHESTRA BAROCCA dell’ACCADEMIA di SANT’UBERTO

 

In collaborazione con il

Liceo Classico Musicale Cavour di Torino

Studenti in PCTO – Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento

Progetto Barocco, Coro da camera, Progetto Audio-Video

 

 

Concerto di prima metà corso per corno da caccia (barocco) 2021/2022 – Bando Legge 77

M° Ermes Pecchinini

 

 

Tutors – Accademia di Sant’Uberto

Violini I – Alessandro Conrado

Violini II – Filippo Conrado

Viole  – Rebecca Scuderi

Violoncelli e Bassi – Massimo Barrera

Oboi – Daniele Arzuffi, Lucia Morini

Fagotto  – Raffaele Benedetto

Trombe  – Jonathan Pia, Ludovico Elia

Corni – Ermes Pecchinini, Stefano Ruffo, Gregorio Demaria, Valentina Bugliarelli

Clavicembalo – Marco Crosetto

Tiorba – Francesco Olivero

 

Equipaggio della Regia Venaria

Suonatori di Corno da Caccia

 

Voce solista

Soprano: Giulia Ghirardello

 

Direttore

Alberto Conrado

 

La polizia trova bici e monopattini rubati. Sul sito della Questura le foto

L’intervento della Polizia di Stato è avvenuto a seguito della segnalazione al 112 NUE, da parte di un cittadino italiano che riferiva di aver localizzato la propria bicicletta, precedentemente oggetto di furto, in Corso Vercelli, e ha portato alla denuncia di quattro cittadini africani tra i 33 e i 40 anni tutti gravemente indiziati del reato di ricettazione in concorso.

L’uomo che ha richiesto l’intervento delle Forze dell’ordine riferiva alla sala operativadi aver notato la presenza di alcuni soggetti che,al di fuori di un garage, in quel momento con la saracinesca aperta, avevano avvolto con del nastro per imballaggi alcune biciclette.

È stata sufficiente questa informazione ad attivare l’immediato intervento della Polizia di Stato che ha sorpreso e bloccato i quattro, tre cittadini del Senegal di età compresa tra i 36 e i 40 anni e un trentatreenne originario del Gabon, e di rinvenire la bicicletta sottratta al richiedente l’intervento, dal valore di 2800 euro.

Durante il controllo, gli agenti hanno rinvenuto e sequestrato, oltre al mezzo dell’uomo, altre 13 biciclette e 3 monopattini elettrici del valore complessivo di 7000 euro.

Il procedimento penale si trova attualmente nella fase delle indagini preliminari, pertanto vige la presunzione di non colpevolezza degli indagati, sino alla sentenza definitiva.

Le fotografie di tutti i velocipedi rinvenuti sono pubblicate sulla pagina della Questura di Torino per consentire agli aventi diritto di tornarne in possesso al link:

https://questure.poliziadistato.it/it/servizio/oggettirubati?ritr=1&cat=&prov=167&data%5Bd%5D=&data%5BM%5D=&data%5BY%5D=&data_ritrovamento%5Bd%5D=&data_ritrovamento%5BM%5D=&data_ritrovamento%5BY%5D=&contact=&rif=&testo=&testoritr=&Submit=++Cerca++

Scuola aperta all’Istituto Comprensivo Nichelino III, secondaria di primo grado

Sabato 3 dicembre alle 9:30, mercoledì 14 alle 17:00 e sabato 14 gennaio alle ore 9:30, si terrà la scuola aperta presso l’Istituto Comprensivo Nichelino III martire della Resistenza, scuola secondaria di primo grado sita in viale Kennedy 40.

La scuola ritiene indispensabile caratterizzare il curricolo legato alle conoscenze disciplinari con una didattica in vari ambiti, tra cui l’area linguistica, la dimensione europea degli apprendimenti, certificazione in lingua inglese e francese, innovazione tecnologica e comunicazione multimediale, area artistico – espressiva, area matematico-scientifica, competenze sociali e di cittadinanza attiva, educazione alla salute e all’attività fisica.

I progetti finanziati nell’ambito del programma operativo nazionale sono rappresentati dalla “scuola in rete”, dotazioni tecnologiche e ambienti multimediali, pensiero computazionale. Nell’ambito dei progetti finanziati dal piano nazionale della scuola digitale emergono gli atelier creativi, le biblioteche innovative e gli ambienti di apprendimento innovativi. I valori espressi dalla scuola sono quelli di potenziare le capacità dei singoli alunni, promuovendo la crescita armonica di tutti gli allievi, con particolare attenzione alle situazioni di disagio e svantaggio e consolidando la cultura della solidarietà. Un altro aspetto è rappresentato dall’orientamento a una scelta consapevole, anche attraverso percorsi progettati dalle famiglie e dagli allievi. Fondamentale è favorire la comunicazione e cooperazione tra scuola, famiglia e territorio.

MARA MARTELLOTTA

La crisi del sistema fieristico torinese

In questi giorni, è tornato d’attualità il grave e antico  problema di Lingotto Fiere, il quartiere fieristico di Torino.

Già due anni fa, la società (francese) GL Eventi, proprietaria e gestore della struttura (subentrata nel 2007 alla Promotor International di Alfredo Cazzola), aveva dichiarato che non ce la faceva più a reggere da sola la società, che avevaaccumulato deficit, e aveva chiesto il subentro, l’ingresso e comunque un deciso intervento dei soggetti pubblici di riferimento: Regione Piemonte, Città di Torino, Camera di Commercio, e dei soggetti economici e professionali.Ovviamente, dopo due anni di pandemia e della guerra in corso, la situazione si è aggravata.

E’ una crisi che nasce da lontano, perché Torino è l’unica grande città, con un quartiere fieristico importante e che fa da riferimento per il Piemonte, da sempre gestito da una società privata, a differenza di quasi tutti gli altri importanti quartieri fieristici nazionali, come Milano, Verona, Parma, Bologna, Roma, Bari, ecc. dove c’è una gestione pubblico-privata, ovvero nelle società c’è una compartecipazione degli enti pubblici territoriali: Regione, Province, Comuni, Camere di Commercio, ecc. Una crisi accentuata dal fatto che le due più importanti fiere: il Salone del Libro e il Salone del Gusto- Terra Madre non sono gestite da Lingotto Fiere, ma sono di proprietà pubblica (Regione Piemonte e Città di Torino, assieme a Slow Food per Salone del Gusto-Terra Madre);infatti, per la loro gestione erano state create due fondazioni,con relative dotazioni finanziarie, una per il Salone del libro e una per Terra Madre. E così gli enti pubblici, direttamente o indirettamente, si sono anche improvvisati imprenditori fieristici e la società di Lingotto fiere fa solo da affittuario dell’area espositiva. Quasi una sorta di competizione o addirittura di conflitto. Peraltro, il Salone del Gusto – Terra Madre (che è biennale) nella edizione 2022 si è svolta all’aperto nel Parco Dora e per le vie della città si è svolta l’edizione 2018. Ed è innegabile il fatto che tra la Città di Torino (coi sindaci Castellani, Chiamparino, Fassino e Appendino) e Lingotto Fiere (già dai tempi di Alfredo Cazzola),  non c’è stata mai grande armonia e collaborazione. Un più fattivo e operativo rapporto di collaborazione si era creato con la Regione Piemonte, ai tempi della giunta Ghigo, tanto che nel 2002 era nato anche il Salone del Vino, in tandem tra Regione e Lingotto Fiere con la creazione di una apposita società di gestione, deliberata dalla Regione Piemonte nel 2004, ma che nel 2005, la nuova giunta Bresso aveva subito revocato.

Una anomalia torinese che ha provocato la debolezza strutturale e strategica del sistema fieristico, ovvero quella serie di fiere, mostre, rassegne e grandi eventi che sono un pezzo importante dell’economia per gli effetti positivi sul settore oggetto dell’iniziativa e per le ricadute sul turismo, servizi, insomma su quello che si definisce la capacità attrattiva della città e della regione e la crescita della loro immagine e accoglienza.

Ad accentuare la crisi, in questi ultimi anni, ci sono state tutte le grane e le inchieste giudiziarie (ancora in corso) che hanno riguardato soprattutto il Salone del Libro, investendo la Fondazione e Gl Events, e che sono la diretta conseguenza di quella anomala divisione competizione di ruoli. Una situazione paradossale, Kafkiana, se pensiamo anche al fatto che le inchieste sono scattate perché la Fondazione non faceva il bando per affidare l’evento salone del libro; un bando assurdo e paradossale, poichè potevano partecipare anche altri gestori di fiere, anche non torinesi, anche se l’evento non si poteva fare che a Torino e a Lingotto Fiere: che è l’unico quartiere fieristico di Torino, con adeguate strutture espositive, logistica e servizi; e comunque l’unico in grado di ospitare degnamente i due grandi eventi: Salone del Libro  e Salone del Gusto-Terra Madre, che non a caso, fin dalla prima edizione, si sonosempre svolti a Lingotto Fiere, così come ogni altro grande evento fieristico.

Oggi siamo all’ultimo stadio della crisi; Gl Events ha posto l’aut aut. Le istituzioni torinesi e piemontesi, non devono solo pensare a ulteriori soluzioni tampone per il Salone del Libro e Terra Madre, ma valutare se questo settore fieristico possa e debba continuare a vivere, ad essere rilanciato e potenziato, e su questo mi pare che ci sia condivisione sull’importanza del rilancio fieristico ; e se così è non ci può che essere la soluzione della compartecipazione pubblico-privata, creando una nuova società dove assieme all’attuale società o altri privati, partecipino anche la Regione Piemonte, la Città di Torino, la Camera di Commercio ed eventuali altri soggetti pubblici, privati e organizzazioni economiche e professionali, ancor più rappresentanti i settori interessati. O comunque un accordo di programma, di sostegno e collaborazione tra tutti questi soggetti.

Salvatore Vullo

Politecnico di Torino, nasce Range Rover Academy

IL NUOVO CAPITOLO DEL PROGETTO “LEADER BY EXAMPLE”

I “LEADER BY EXAMPLE” DI RANGE ROVER INCONTRANO GLI STUDENTI IN UN DIALOGO CONTEMPORANEO CHE PUNTA AD UN FUTURO CARATTERIZZATO DA CREATIVITA’ E SOSTENIBILITA’

 

Dalla prima generazione del 1970, Range Rover ha definito un nuovo segmento, quello del fuoristrada di lusso, di cui è diventata e rimasta leader di riferimento indiscussa: una leadership autentica, che non scaturisce solo dalla qualità ed esclusività del prodotto, ma, soprattutto, dai valori che esprime.

Range Rover è l’auto che ha aperto la strada del cambiamento, ha ispirato e creato seguaci, rimanendo sempre la fuoriclasse, ammirata ed imitata da tutti. Restando fedele alle sue origini, e sempre protagonista di successive evoluzioni e perfezionamenti, esprime al meglio l’essenza del Modern Luxury del brand, guidato da design e sostenibilità.

La declinazione creativa dei valori intrinseci di leadership di Range Rover incontra il  Politecnico di Torino con la sua offerta internazionale di corsi di laurea nell’ambito della sostenibilità, del design e dell’innovazione nel progetto Leader by Example, un percorso narrativo e non solo, in cui cinque leader dei nostri giorni, cinque eccellenze nei loro ambiti professionali, esprimono, in un pentagono valoriale,  l’elemento di affinità con la vettura, che più li rappresenta: Ettore Bocchia, Leader by EmotionCamilla Lunelli, Leader by NetworkingAlberto Galassi, Leader by Attitude, Stefano Seletti, Leader by Vision e Michele Pontecorvo, Leader by Determination, si rivelano attraverso le proprie esperienze.

L’obiettivo è di formare i protagonisti chiave del domani, supportando lo sviluppo di figure capaci di affrontare la complessità degli scenari globali. Nel percorso formativo saranno coinvolti studenti del Politecnico iscritti ai corsi di laurea in Design e comunicazione visiva Design sistemico. Attraverso workshop e attività di team, in cui il tema della cultura sostenibile sarà sempre presente, gli studenti avranno l’opportunità di dialogare con i cinque Leader, aperti al confronto su come la visione della leadership contemporanea possa cambiare la prospettiva e ricondurre ad un recupero di valori etici ed estetici nelle proprie esperienze professionali.

I cinque Leader hanno accolto con slancio la sfida, e già dalla prima fase del progetto, hanno accettato con entusiasmo di mettersi in gioco, raccontando, con naturalezza ed autenticità, come la leadership sia stata determinante nella realizzazione dei loro obiettivi, nella capacità di superare con coraggio limiti e barriere, nel saper essere precursori.

Ed oggi, la fase culminante di questo ambizioso progetto visionario, prende finalmente forma dando vita alla Range Rover Academy, il punto di arrivo e, certamente, l’elemento di maggior valore del progetto Leader by Example.

Inizia infatti un percorso didattico in cui i cinque leader si apriranno al dialogo e al confronto con le nuove generazioni, con studenti universitari, che potranno essere i leader di domani, capaci di contribuire ad un futuro migliore.

Leader, infatti, è chi attraverso comportamenti unici, distintivi crea seguaci nel tempo e genera i presupposti per scrivere le pagine del futuro rispettando la tradizione e facendo vivere con passione il presente. Significa avere il coraggio di osare, di accogliere le sfide senza timore, riflettendo un approccio mentale che non cavalca i cambiamenti, bensì li genera.

In questo percorso, gli studenti sono l’elemento focale, il potenziale da sviluppare, le beautiful mind del futuro, capaci di influenzare i cambiamenti positivi, attraverso l’esempio del proprio modello di comportamento, nella vita professionale e personale.

L’obiettivo di Jaguar Land Rover Italia è quello di riconoscerle e supportarle, portando gli studenti più meritevoli a bordo di un progetto formativo-lavorativo in cui avranno la possibilità di fare sia un’esperienza nazionale che internazionale, per contribuire a delineare il volto futuro dell’azienda, declinando i valori etici della leadership, all’interno di un avanzato modello di business.

La convinta attenzione di Jaguar Land Rover Italia al mondo dei giovani, già espressa attraverso precedenti iniziative a loro rivolte, trova nella Range Rover Academy la più concreta realizzazione di un obiettivo di grande rilevanza all’interno dei propri programmi.

Marco Santucci, CEO Jaguar Land Rover Italia, ha dichiarato“Sono davvero molto soddisfatto  della collaborazione con il Politecnico di Torino, nostro partner in questo progetto valoriale a cui, personalmente,  tengo molto. Il nostro desiderio è quello di delineare, insieme agli  studenti coinvolti, i tratti del leader di domani, di chi saprà affrontare le nuove sfide con un approccio nuovo, che definirei gentile, distinto da una forte connotazione  etica e sostenibile, qualunque sia il campo professionale di appartenenza.

 

Guido Saracco, Rettore del Politecnico di Torino, ha aggiunto: “Sono certo che questa iniziativa aprirà la strada a nuove e interessanti collaborazioni con Jaguar Land Rover Italia, soprattutto nell’ambito della didattica innovativa su cui l’Ateneo sta investendo molto. Possiamo vantare un know how unico in Italia nei settori dell’automotive e del design, e ciò ci permetterà di raggiungere insieme importanti risultati ed offrire ai nostri studenti nuove ed interessanti opportunità professionali” 

 

“Osservatorio Futura”, un “giovane” coraggioso spazio dedicato al “Contemporaneo” declinato al futuro

Attualmente in mostra l’“arte performativa” di Luca Bosani

Avviso a tutti gli appassionati o, comunque, ai curiosi di toccare con occhi e mano fin dove possa spingersi l’anarchica (ma accettabile!) bizzarria dell’arte contemporanea o post-avanguardia. Annotatevi bene questo indirizzo: via Giacinto Carena, al civico 20 (zona piazza Statuto), a Torino. Qui troverete lo spazio espositivo di “Osservatorio Futura” e, ad accogliervi, due giovanissimi intraprendenti ragazzi, Francesca Disconzi e Federico Palumbo (entrambi torinesi, entrambi 26enni, “Accademia di Belle Arti” in comune, poi “Brera” per Federico e “Magistrale in Economia” alla “Bicocca” per Francesca) che due anni fa hanno deciso, insieme (e contro, credo, il parere di molti) di dare ali al loro piccolo-grande sogno: immergersi totalmente, in proprio e rischiando anche di brutto, in quei mondi vaghi dell’“arte contemporanea” che, per studi e modi d’intendere l’arte come vita e la vita come arte, da anni li seguivano come un insistente mai fastidioso tarlo. In questo caso, anzi, tarlo assai benefico.

 

Racconta Francesca: “‘Osservatorio Futura’ è un progetto in continuo divenire, nato a settembre 2020. Inizialmente era un ‘magazine’ digitale su cui pubblicavamo dialoghi e approfondimenti sul lavoro degli artisti italiani della nostra generazione. Al momento ‘Osservatorio’  si compone di una ‘piattaforma web’ su cui pubblichiamo progetti editoriali sotto forma di ‘fanzine’, di un’‘associazione culturale’ e, per l’appunto, di uno spazio espositivo in via Carena. Il fine rimane sempre quello di valorizzare e promuovere la ricerca contemporanea, lavorando all’insegna della continua sperimentazione”. “Ben sapendo – prosegue Francesca – che l’Italia in generale è ancora indietro per quanto riguarda la valorizzazione del ‘contemporaneo’ e c’è sempre una costante predilezione per la conservazione del patrimonio storicizzato, piuttosto che per la creazione di qualcosa di nuovo. Insomma, sia per Torino (dove l’attenzione per la cultura contemporanea resta un importante ‘asset’ strategico) che per l’Italia tutta, il percorso è ancora lungo (soprattutto per la regolamentazione del settore delle piccole ‘realtà autogestite’ come la nostra), ma siamo sulla buona strada”. In via Carena, negli spazi di “Osservatorio Futura”, io ci sono entrato qualche giorno fa. In mostra, inaugurata nei giorni dell’“Art week torinese” e visibile fino al prossimo 9 dicembre, la rassegna altamente performativa “C0036: L’Arcobaleno Rovesciato” a firma del giovane milanese-rhodense (nativo di Rho), ma residente e operante a Londra, che, decostruendo e ricombinando materia e colori, libera, attraverso i suoi lavori, un’infinita moltitudine di personaggi e misteriche esistenze: detective, umanoidi, fate e buffoni, inaspettati protagonisti delle sue narrazioni. Sperimentale e audace “ciò che di Busani ci è in modo particolare piaciuto – dicono Francesca e Federico – è il portare dentro alle sue opere sia un forte elemento performativo, sia l’elemento espositivo più ‘canonico’: caratteri che si prestano perfettamente alla nostra idea di curatela, sempre mutevole e fluida nei confronti dello spazio”. In un suggestivo, illuminato ad hoc, angolo di “Osservatorio”, troviamo due alte informi colonne policrome in cartongesso. In cima, due abbondanti scarpe femminili, belle grandi, su cui durante la “performance” d’inaugurazione Bosani aveva fatto salire due poveri cristi ammanettati e trattenuti in parete (come facessero a reggersi in piedi per ore su quei ballonzolanti trespoli, resta ancora un enigma!) colpevoli d’aver, a suo parere artistico-giocoso, “rovesciato l’arcobaleno” fra Saronno e Paderno Dugnano.

E non solo. I due sarebbero stati intenzionati, sempre secondo Busani, a ripetere il vil gesto anche fra Settimo Milanese e Settimo Torinese. Da bravo “artista– investigatore”, come l’artista si autodefinisce, con tanto di impermeabilone e ampio “Borsalino” alla Philip Marlowe– Humphrey Bogart, Bosani pare avesse scovato i poveretti seguendo le tracce di improbabili oggetti non ben identificati, gli “UPO”, che troviamo, in forme sempre diverse e misteriose, sparsi un po’ ovunque. Perfino nel “frigidaire” della galleria. Allocato in quello che dovrebbe essere il suo ufficio investigativo: macchina da scrivere, fogli, decine di cicche di sigarette nel posacenere, i suoi “UPO”, geniali ed infallibili. Ma dove vogliamo arrivare? “Dove sto andando? Dove altri non osano andare”, scrive risoluto Bosani, che alla definizione di “artista” preferisce per sé la definizione di “investigatore del reale” o “esploratore del senso”. Aggiungerei personalmente: artista talentuoso di buone basi nella concretezza del lavoro ed orgogliosamente “anarchico” nella trasformazione del pensiero in opere. Ben sapendo, sottolinea ancora la nostra guida Francesca Disconzi, che “ci va tanta, tantissima disciplina nell’anarchia”. Brava, Francesca! E bravo, Federico!

La mostra è visitabile solo su appuntamento tramite mail o sui social di “Osservatorio Futura”: www.osservatoriofutura.it o info@osservatoriofutura.it

Gianni Milani

Nelle foto:

–        Francesca Disconzi

–        Luca Bosani: “C0036: L’Arcobaleno Rovesciato”, installation view, Ph. Davide D’Ambra

–        Luca Bosani: “C0036: L’Arcobaleno Rovesciato”, performance art, Ph. Davide D’Ambra

Il turismo a Torino e in Piemonte parla straniero. Più 84% di presenze dall’estero

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Il turismo a Torino in Piemonte, dopo il periodo della pandemia Covid, è in netta ripresa: le presenze di turisti sono aumentate del 45% rispetto al 2021, in particolare c’è stato un incremento dell’84% degli stranieri. Con questi dati l’assessore al Turismo della Regione Vittoria Poggio ha iniziato in Terza Commissione (presidente Claudio Leone) l’illustrazione del Documento di economia e finanza regionale 2023-2025, nelle materie di sua competenza. Si tratta di dati positivi che sono anche frutto dei grandi eventi come le Atp di Tennis ed Eurovision. Sul tema Commercio l’Assessore ha parlato del sostegno ai centri commerciali naturali.

 Iren: clima in azione, transizione giusta. Premiate le 10 migliori tesi su temi ESG

Risorse circolari, persone e rispetto, le  sfide più urgenti per il 2023

 

 Concretizzare gli impegni per il clima, agire per accelerare la transizione giusta, accrescere la circolarità delle risorse e coinvolgere la supply-chain per lo sviluppo sostenibile. Sono queste le 4 priorità ritenute più urgenti e strategiche per supportare lo sviluppo sostenibile nel 2023.

Coinvolti durante la giornata esperti nazionali ed internazionali del mondo delle imprese, della finanza e della ricerca universitaria e scientifica che hanno selezionato le 4 priorità tra le 12 sfide in linea con l’Agenda 2030 proposte da Iren.

Ad aprire i lavori, il Viceministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Vannia Gava, il Presidente della Regione Liguria Giovanni Toti e il Sindaco di Genova Marco Bucci, insieme a Luca Dal Fabbro, Presidente Iren e Gianni Vittorio Armani, Amministratore Delegato Iren.

Le dodici sfide presentate, identificate con il supporto di ETicaNews, rappresentano un manifesto che punta a ribadire quanto sia fondamentale il contributo di imprese, istituzioni e ricerca per agire concretamente sull’ambiente e sul clima, sulle comunità locali e sul territorio, creando una nuova cultura condivisa, basata sull’innovazione.

Tra i temi al centro dei lavori, l’economia circolare e l’attenzione alle risorse naturali, la valorizzazione del capitale umano, la maggiore inclusione dei giovani e dei talenti, l’importanza di dotarsi di indicatori misurabili che evidenzino l’efficacia delle scelte intraprese, alla luce di una concezione di sostenibilità intesa come un reale strumento competitivo.

L’evento è stato inoltre la tappa conclusiva del Premio ESG Challenge IREN 2023: Iren ha selezionato le 10 migliori tesi che si sono distinte sul tema della sostenibilità e delle sfide ambientali, sociali e di governance, realizzate da studenti laureandi, laureati, dottorandi o dottori di ricerca.

Sono state quasi 240 le tesi ricevute dalle Università italiane e dall’estero, che dimostrano la rilevanza di un’iniziativa come quella promossa da Iren, per la necessità di favorire la vicinanza e la collaborazione tra il mondo della formazione e della ricerca e gli operatori economico-finanziari.

In particolare, gli elaborati pervenuti si suddividono in 27 tesi di dottorato, 65 di Laurea triennale, 140 di Magistrale o Specialistica e 2 provenienti da Master. Sono state, invece, 29 le tesi che hanno sviluppato una interrelazione tra i temi Environmental, Social e Governance, il 10% del totale.

Le 10 tesi vincitrici sono state premiate con un contributo di mille euro.

 

TESI VINCITRICI

Andrea Costantino – Dottorato di Ricerca – Politecnico di Torino

Improving Climate Control and Energy Performance in Greenhouses and Livestock Houses: Modeling Advances and Experimental Results

Anja Pejovic – Laurea Magistrale – Politecnico di Torino

Microclimate mitigation analysis and design tools: Case study of controviali in Turin

Francesco Barracco – Laurea Magistrale – Politecnico di Torino

Climate and Finance: a multifaceted relationship. E3CI: a potentially useful instrument to address climate physical risks and the related financial impacts

Ariella Inglese – Laurea – Università di Bologna

Analisi di sostenibilità energetica e ambientale nella produzione innovativa di vetro da ceneri leggere

Camilla Forgione – Laurea – UNIMORE – Università degli studi di Modena e Reggio Emilia

Studio computazionale delle proprietà elettroniche di strutture cristalline per il catodo LixNiO2

Francesco Pilato – Laurea – Università di Parma

La produzione di carne coltivata su vasta scala e il suo impatto ambientale: una promessa per il futuro?

Laura Faccani – Dottorato di ricerca – Università di Parma

Nano-photocatalysts:design up-scale and characterization models

Isabella Fausti – Laurea – Università Bocconi di Milano

Which ESG initiatives affect financial performance? Assessing the impact of ESG dimensions and decarbonization targets on enterprises 

Marta Barbesino – Laurea Università Carlo Cattaneo LIUC – Castellanza

Integrated Reporting & Ownership Structure: does the presence of sustainable investors impact the quality of integrated reporting?

Elisabetta d’Harmant Francois – Laurea Campus Biomedico Roma

Analisi di un impianto di solar cooling ad assorbimento per la refrigerazione in paesi in via di sviluppo

 

Alle “OGR” di Torino, un Salone dedicato ai “Vini Naturali”

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“Naturalmente Vino”

Sabato 3 e domenica 4 dicembre; venerdì 2 preview per “Notte Rossa Barbera”

Dicono gli organizzatori di “Torino Wine Week”: “Il miglior modo di celebrare l’arrivo dell’inverno è gustarne il sapore e poterlo esaltare anche a tavola”. E come non condividerne il nobile concetto? Nasce di qui l’idea della grande due giorni, sabato 3 e domenica 4 dicembre, dedicata al Salone di “Naturalmente Vino” e, in accompagnamento, alla “Notte Rossa Barbera”, organizzata quale preview, venerdì 2 e sabato 3 dicembre prossimi. L’appuntamento per “Naturalmente Vino” è all’interno degli spazi di “Snodo” alle “OGR – Officine Grandi Riparazioni” di corso Castelfidardo 12, a Torino, che ospiteranno oltre 50 produttori, non solo piemontesi, protagonisti di generose degustazioni e masterclass. Al centro del Salone e suoi grandi protagonisti i “vini naturali”, quelli che raccontano, nei profumi e nei sapori, la “sinergia” fra contadino e vigne, in un legame inscindibile con tradizioni e passioni a noi arrivate attraverso lunghe faticose corse del tempo. “Naturalmente Vino” , dicono gli organizzatori, “intende valorizzare e promuovere il lavoro di questi ‘Vigneron’, volto a far conoscere le loro storie e le loro produzioni a partire dai loro ‘terroir’, nell’impegno di salvaguardare la natura. Questo primo Festival dedicato ai vini naturali è stato pensato e progettato proprio con l’intento di rendere Torino sempre più portavoce autorevole di questa filosofia”. All’interno del Salone saranno presenti anche i panettieri e i pasticceri premiati dalla “Guida Pane e Panettieri 2023” e “Guida Pasticceri e Pasticcerie 2023”, per raccontare uno dei legami culinari più antichi: quello tra il vino e il pane.

Su www.torinowineweek.it tutti gli aggiornamenti relativi alle modalità di somministrazione e costi.

Inoltre, venerdì 2 e sabato 3 dicembre per “Naturalmente Vino”, si terrà la preview di “Notte Rossa Barbera”, organizzata dall’Associazione culturale “F.E.A”: la sagra diffusa del buon vino e cucina a prezzi popolari, con menù ispirati alla tradizione piemontese della “merenda sinoira” che si gustava nelle tipiche “piole”, e che coinvolgerà 10 trattorie torinesi. Per scoprire i i locali coinvolti visitare www.sottoilcielodifred.it/notte-rossa-barbera/le-piole (Menù fisso a 18 euro: assaggi di 4 antipasti + primo, acqua e caffè ).

La proposta è dunque quella di un lungo “weekend immersivo” negli spazi di “Snodo- OGR” e diffuso per la città.

Anche in occasione di “Naturalmente Vino” sarà inoltre possibile per gli operatori del settore enogastronomico accreditarsi nelle giornate del 3 dicembre e del 4 dicembre, direttamente su www.torinowineweek.it (priorità d’iscrizione e disponibilità limitata, per entrambe le giornate).

L’evento è realizzato con il supporto di Camera di commercio di Torino e con il patrocinio della Città di Torino. Partner di Torino Wine Week sono la Città del Gusto TorinoGambero Rosso, Fisar Torino, Torino DOC ed Enoteca Regionale dei Vini della Provincia di Torino. Per l’occasione si è inaugurata anche una nuova collaborazione con l’Associazione F.E.A. ETS nella realizzazione della “Notte Rossa Barbera”.

Orari della manifestazione: sabato 3 dicembre dalle 14 alle 21,30 e domenica 4 dicembre dalle 12 alle 20.

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