ilTorinese

Tra Irving Azoff e le sbandate

CALEIDOSCOPIO ROCK USA ANNI 60

Ma questi del garage rock americano di metà anni Sessanta… come se la cavavano al volante?

Gli aneddoti sono svariati e coloriti e possiamo davvero affermare che gli incidenti non erano poi così rari e le “escursioni fuori pista” e fuori carreggiata tra i campi di grano e mais abbondavano. Sotto questo aspetto si distinguevano anche i membri della band “The Shades of Blue”, che a quanto pare avevano un rapporto a dir poco “conflittuale” con volanti e veicoli a motore. Formatisi nell’area tra Danville e Urbana (Champaign) nell’Illinois nel 1966, vedevano la presenza di Tim Frazier (V, b), Chuck Holmstead (V, chit, tr), Cloyd Shank (V, chit), Mike Supp [e poi Bill Cunningham] (V, org), Rick Miller [e Danny Odum] (V, batt). La quantità di gigs ed esibizioni era piuttosto folta e non mancavano le date in agenda, sia in Illinois che in Indiana, anche grazie all’attività e ai già numerosi agganci del manager, nientemeno che Irving Azoff, ancor oggi grande “boss” del management musicale americano. “The Shades of Blue” erano sostanzialmente in monopolio sui teen clubs delle aree tra Champaign, Danville, Mattoon, Paris, fino a Decatur ad ovest, ad est e oltre fino a Lafayette in Indiana. I buoni agganci “strategici” consentivano anche di operare come “side band” a nomi come Cryan’ Shames, Archie Bell and The Drells, Shadows of Knight, The One-Eyed Jacks. Ed era nel corso del viavai tra date e comparsate che chi guidava l’auto o il van a volte ci vedeva quasi doppio… e tra alcool e sonno si finiva per compiere memorabili escursioni fuori strada tra i campi. Il sound della compagine (influenzato da Byrds, Beatles e Turtles) piaceva molto nel giro dei college, tanto che ben presto Frazier e compagni diventarono “campus band” all’Illinois State University. Le radio erano particolarmente benevole nella programmazione e nei palinsesti, basti pensare al rapporto quasi fraterno con Larry Lujack di WLS Radio di Chicago (ora di Cumulus Media).

Manco a dirlo… “The Shades of Blue” parteciparono e vinsero all’Eastern Illinois Fair Battle of the Bands, dove a dire il vero il manager Azoff si era adoperato a farsi “amici” i giudici del concorso; in occasione dell’esibizione il batterista Miller cadde addirittura dalla pedana, dando un schienata micidiale sul retro del palco, ma stoicamente ritornò al suo posto nel giubilo generale. L’effetto della vittoria alla “Battle of the Bands” si concretizzò non tanto in termini di programmazione, quanto piuttosto in occasioni di registrazione in studio (come succedeva quasi regolarmente per i vincitori). Ne derivarono due 45 giri incisi nel lasso di tempo di 2/3 anni: il primo “Not The Way Love Should Be” [Frazier – Shank] (836R-1030; side B: “You Must Believe Me” [C. Mayfield]), il secondo “The Time Of My Life” [Frazier] (600; side B: “Turn Turn Turn”), entrambi con etichetta autoprodotta Shades Records; come nota di colore… al ritorno dalle registrazioni di questo secondo 45 giri, altro colpo di sonno improvviso e nuova “escursione fuori strada”. La programmazione radiofonica accolse con favore entrambe le incisioni e la band fece capolino anche in TV sul canale WCIA di Champaign. A differenza di altri gruppi lo scioglimento non avvenne in modo improvviso o in relazione ad eventi esterni, ma semplicemente i vari componenti si allontanarono dall’area geografica originaria, per trasferirsi chi in Florida, chi in Indiana, entro il 1972.

Gian Marchisio

La street art di Raser protagonista al Lingotto

Il nuovo locale YOUNGO porta il divertimento e “un tratto di strada” dentro il centro commerciale

 

Un tratto di strada direttamente all’interno di un centro commerciale. Per la prima volta in Italia – grazie al progetto curato da UrbanUtopia di Rete Doc Società Cooperativa, studio di Arte e Rigenerazione urbana – la street art entra da protagonista in uno shopping center.  Il nuovo centro amusement YOUNGO, che ha appena aperto i battenti all’interno del Centro Commerciale Lingotto di Torino, ha scelto di affidare la decorazione delle proprie pareti a Reser, writer torinese tra i massimi rappresentati contemporanei nella scena graffiti writing italiana e internazionale.

I progettisti dello spazio YOUNGO, brand dedicato al divertimento e al tempo libero di tutta la famiglia, hanno deciso di immergere le attrazioni più cool del momento, pensate per coinvolgere interattivamente i ragazzi di tutte le età, in un contesto di creatività urbana, in perfetta coerenza stilistica con l’atmosfera post-industriale in cui si colloca il Centro Commerciale Lingotto.

Dal 1994 Reser trae continua ispirazione da ciò che lo circonda, lasciando traccia della sua arte su muri, lungolinea delle stazioni e treni in Italia, ma anche all’estero, in Capitali europee come Amsterdam e Parigi. Inconfondibile, seppure in continua evoluzione, lo stile che si ritrova nei suoi pezzi, tag e throw up in varie contesti, città ed eventi.

“Abbiamo accolto con entusiasmo – spiega Fabrizio Cardamone, direttore del centro commerciale – la decisione del team YOUNGO di portare dentro le pareti del nostro centro un progetto di street art. Le superfici, trasformate in vero e proprio cemento rovinato, e le luci, con l’aiuto dei LED wall, ricreano perfettamente l’atmosfera di fermento creativo: come agorà del nostro tempo ci piace offrire ai giovani e giovanissimi luoghi attrattivi, che possano essere anche di stimolo creativo”.

Orari apertura
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al lunedì al venerdì: 10:00 – 22:00; sabato e festivi: 10:00 – 23:00

A  Torino la prima squadra di calcio femminile d’Italia nel mondo della disabilità 

Per supportarla è attiva la campagna di crowdfunding su Eppela, tra le iniziative vincitrici del bando +Risorse di Fondazione Sviluppo e Crescita Crt

Un progetto che in 10 anni ha portato alla luce a Torino la prima squadra di calcio femminile nel mondo della disabilità sul territorio italiano. 

Questo è Insuperabili Women, progetto nato dalla passione e della missione di Insuperabili, società sportiva che promuove il calcio per persone con disabilità motoria, cognitiva, intellettiva, relazionale e comportamentale. 

L’iniziativa fa parte delle campagne che hanno vinto il bando +Risorse lanciato da Fondazione Sviluppo e Crescita Crt in collaborazione con Eppela, principale piattaforma italiana di crowdfunding reward based (basata sul sistema delle ricompense).

Grazie al sostegno dei cittadini che potranno contribuire alla realizzazione del progetto “Benvenute in campo – Insuperabili Women” l’associazione si pone l’obiettivo di raddoppiare in una stagione il numero di atlete con disabilità presenti all’interno delle sedi Insuperabili – ad oggi la squadra Insuperabili Women è costituita da 15 atlete con diverse disabilità e 5 coach (allenatori di calcio, psicologi, educatori) anch’esse donne – e dare un esempio, ispirare altre società sportive che possano seguire la nostra strada

 

È previsto il cofinanziamento delle offerte raccolte secondo il meccanismo del matching grant, per cui, al raggiungimento del 50% dell’obiettivo, fissato a 5 mila euro, le donazioni saranno raddoppiate da Fondazione Sviluppo e Crescita CRT

Torino omaggia la Francia

Gli assessori Pentenero, Purchia e Tresso hanno partecipato nella Villa della Regina, al ricevimento organizzato per la festa della Repubblica francese. Un appuntamento per celebrare l’evento più importante per la Repubblica francese, la presa della Bastiglia il 14 luglio 1789 e la Festa della Federazione, esattamente un anno dopo, nel 1790, che celebra l’unione della Nazione.

Per la Città di Torino è stata l’occasione per ricordare il rinnovo del Patto di Collaborazione con la Città di Lione, avvenuto lo scorso giugno, con l’obiettivo di favorire attività di confronto e scambio su temi comuni come la gestione del verde pubblico e la valorizzazione dei fiumi. Dopo oltre 120 anni, inoltre, l’anno prossimo la prestigiosa gara ciclistica del Tour de France vedrà tra le tappe italiane la Piacenza-Torino, che attraverserà vari territori della nostra regione per concludersi proprio in città.

Gli assessori hanno infine ringraziato il Console Generale francese Revardeaux che ha annunciato oggi la conclusione del suo mandato.

“Opera Viva”… se il Manifesto è capovolto, la colpa è di Luigi o forse no!

In piazza Bottesini, Barriera di Milano, la “Natura Morta” dei gemelli Gianluca e Massimiliano De Serio per “Opera Viva. Il Manifesto”

Lunedì 17 luglio, ore 18,30

La location è sempre quella: lo spazio pubblico di metri 6×3 di piazza Bottesini, in Barriera di Milano. Alla sua nona edizione (con più di cinquanta artisti italiani e stranieri coinvolti nel tempo) “Opera Viva. Il Manifesto”, progetto artistico ideato nel 2015 da Alessandro Bulgini e oggi promosso dall’“Associazione Flashback”, da quest’anno ha cambiato titolo diventando “Opera Viva, Luigi l’addetto alle affissioni”, presentandosi, con eccentrica bizzarria, concentrato sul concetto di “ribaltamento”: in gioco, nessuna figura curatoriale, solo gli artisti di volta in volta ospitati e lui … Luigi, l’addetto alle affissioni, che (un po’ stravagante qual è) appenderà tutte le immagini capovolte. Se volete, dunque, prendervela con qualcuno, sapete a chi rivolgervi. Del resto, però, nessuna lamentela è finora pervenuta da parte degli stessi artisti. Complici anche loro? Certo che sì. E dunque una motivazione, tecnicamente e artisticamente accettabile, ci sarà. Niente rimbrotti, quindi, al povero Luigi l’addetto alle affissioni, che, evidentemente, fa solo ciò che gli è stato detto di fare. Andiamo perciò alla ricerca delle motivazioni.

E allora, ben attenti! Trovatevi lunedì 17 luglio, alle ore 18,30, al solito posto in piazza Bottesini, in Barriera di Milano. Lì si terrà il secondo appuntamento di questa nuova edizione di “Opera Viva”. Luigi probabilmente non ci sarà. Ma non cercatelo, perché troverete già ben affissa l’opera “Natura morta” dei fratelli-gemelli Gianluca e Massimiliano De Serio, torinesi, classe ’78. Ovviamente, anch’essa affissa ben bene in alto e al contrario. Come volevasi dimostrare. La foto è quella di una cinciallegra imbalsamata, con il suo cartello di inventario e il suo piccolo trespolo, proveniente dal deposito della collezione del “Museo Don Bosco” di “Storia Naturale” di Torino. Escluse sbadataggini o stravaganze da parte del solito Luigi l’addetto alle affissioni,  “l’opera – spiegano i responsabili – riflette sui concetti di arte e natura, e sulla loro relazione”. E continuano: “Siamo di fronte alla morte o alla vita eterna? Museificazione della vita o sua duplicazione? Fotografia? Scultura? Scienza? Trofeo? Merce? In un’epoca di catastrofico cambiamento climatico e di urbanizzazioni selvagge, affiorano tentativi di resistenza ecologica nel cemento, di arte non istituzionale che si ramifica nei quartieri. La piccola cincia ci obbliga a un punto di vista nuovo. Per farlo si fa gigante e pop, esce dal suo nido – o dal suo deposito – e ci osserva, ma, anche questa volta, a testa in giù”. Insomma, il motivo (fatevene una ragione!) sta nella voglia – attraverso il capovolgimento delle immagini-  di imprimere al gesto artistico, anche nel momento espositivo, un cambio di direzione, una performativa “mutazione”. Siamo di fronte a un’ azione provocatoria. E la storia dell’arte contemporanea non manca certo di “azioni provocatorie”. Giustamente i responsabili di “Opera Viva” ricordano il gesto di Marcel Duchamp (fra i più iconici artisti del secolo scorso, animatore del dadaismo e del surrealismo, nonché del ready-made e dell’assemblaggio) che nel 1917, rovesciando un “orinatoio” lo trasformò nell’opera “Fontana”, firmata con lo pseudonimo “R. Mutt”, mai esposta al pubblico, andata perduta nell’originale, ma di cui esistono ancor oggi, in giro per il mondo, numerose repliche. Azione provocatoria. Per l’appunto. Per l’artista di origini francesi, che certo non mancava di fantasia e di surreale visionarietà, significava la necessità di un cambiamento nei modi di fare arte. E “anche oggi, in Piazza Bottesini si attua – concludono i responsabili – quel gesto di avanguardia, in un mondo nuovo in cui si cerca di esplorare ogni linguaggio, nell’obiettivo ostinato di far congiungere l’arte con la vita”. Tant’é. Osservare con attenzione per credere. E lasciate in pace il povero Luigi l’addetto alle affissioni. Che non ne può niente.

Tutti residenti ed operanti a Torino gli artisti selezionati per “Opera Viva” edizione 2023, dopo Sergio Cascavilla (ospitato il mese scorso) e Gianluca e Massimiliano De Serio, i prossimi appuntamenti saranno con Luigi GariglioTuri RapisardaPierluigi Pusole ed Alessandro Bulgini.

Gianluca e Massimiliano De Serio lavorano insieme come registi e artisti dal ’99. Hanno esordito nel lungometraggio per il cinema con “Sette opere di misericordia” (2011), presentato nel concorso internazionale del “Festival di Locarno”. “I ricordi del fiume” (2015), ha avuto l’anteprima al “Festival di Venezia”, così come l’ultimo lungometraggio di finzione, “Spaccapietre” (2020), unico italiano in concorso alle “Giornate degli Autori”. Protagonisti dei loro lavori, sia nel cinema che nelle installazioni, sono identità sradicate, o identità collettive e interstiziali, in un percorso ibrido tra messa in scena, memoria e performance.

Per info“Flashback Habitat”, tel. 393/6455301 o www.flashback.to.it

Gianni Milani

Nelle foto:

–       Gianluca e Massimiliano De Serio: “Opera Viva”

–       Gianluca e Massimiliano De Serio: “Natura morta”

Piazza Vittorio Veneto. Giovane arrestato dalla Polizia locale

Prosegue l’attività di controllo della Polizia Locale nell’ambito delle azioni del piano di governo della notte predisposto dall’amministrazione comunale per il contrasto alla malamovida.

Questa notte, in piazza Vittorio Veneto, gli agenti hanno arrestato per resistenza a pubblico ufficiale un ragazzo di 19 anni, di nazionalità marocchina, sottoposto ad identificazione durante i controlli. Le verifiche, come noto, sono indirizzate a impedire la vendita di bevande alcoliche a minori e a prevenire furti e scippi in zone di forte concentrazione di adolescenti e giovani negli orari notturni.

Alla richiesta di documenti, il diciannovenne ha tentato la fuga provocando anche alcune lesioni a uno degli agenti. Il giovane è stato poi bloccato in via Bava angolo via Pescatore. Il fermato è risultato già destinatario di un provvedimento di custodia cautelare che lo costringeva agli arresti domiciliari che, nella stessa giornata, aveva già violato una volta.

“Il risultato di questa operazione- spiega l’assessora alla Sicurezza Gianna Pentenero- è particolarmente significativo perché offre un importante segnale di contrasto alle cosiddette baby gang, in una zona recentemente oggetto anche di danneggiamenti all’arredo urbano. Questo fermo nasce inoltre nell’ambito del monitoraggio della movida e dei fenomeni ad essa collegati in tutta l’area, che ha portato di recente anche a provvedimenti di chiusura di alcuni esercizi commerciali poco rispettosi delle regole sulla somministrazione e vendita di bevande alcoliche”.

GTT, Ravinale (SE): Salvi gli abbonamenti e stop alle ipotesi di privatizzazione di GTT

2 euro troppi per servizi attuali

“Bene che si sia evitato l’aumento delle tariffe degli abbonamenti, tutelando fasce deboli e utenti abituali, grazie alla nostra proposta sull’aumento dei parcheggi in zona blu, che va anche nella direzione di disincentivare utilizzo dell’auto”, afferma la capogruppo di Sinistra Ecologista Alice Ravinale. “Bene anche che il Sindaco e le assessore Nardelli e Foglietta abbiano ribadito nella discussione di questi giorni che va esclusa la privatizzazione di GTT”.

“Resto convinta che 2 Euro per il servizio attuale siano troppi – continua – È urgente migliorarlo, per incentivare l’uso del TPL che è necessario per la transizione ecologica: i passaggi dei mezzi devono diventare più rapidi, con corsie protette e precedenza semaforica, con un servizio di alta qualità in tutte le aree di Torino. E poi la metro resti aperta più a lungo, come avviene nelle grandi città”, conclude Ravinale.

In Piemonte la meeting industry torna ai numeri pre-pandemia

Presentati a Torino il 13 luglio i dati dell’Osservatorio Italiano dei Congressi e degli Eventi: 20.670 gli incontri nella nostra regione

La meeting industry in Piemonte segue il trend nazionale e torna progressivamente ai risultati pre-pandemia, confermando nel 2022 la fase di rilancio iniziata nel secondo semestre 2021. È quanto emerge dalla ricerca regionale che riguarda l’intero territorio piemontese e i focus sulle aree specifiche di Torino e Distretto dei Laghi realizzati all’interno dell’indagine nazionale OICE, promossa da Federcongressi&eventi e sviluppata dall’Alta Scuola di Economia e Relazioni Internazionali dell’Università Cattolica del Sacro Cuore – ASERI.

I dati del Piemonte sono perfettamente in linea con quelli nazionali presentati a Roma lo scorso 5 luglio, che evidenziano come nel 2022 il comparto congressuale abbia recuperato oltre il 70% degli eventi realizzati nel 2019, l’ultimo anno di riferimento prima della pandemia.

Nel dettaglio: nel 2022 in Piemonte sono stati realizzati complessivamente 20.670 tra congressi ed eventi business, pari al 70% rispetto al 2019. I partecipanti sono stati 1.423.186 (pari al 72% del 2019), con un totale presenze di 1.953.327 (pari al 72,1% del 2019) e 27.769 giornate (pari al 70,9% del 2019).

La ripresa è stata costante malgrado le restrizioni ancora presenti nel primo trimestre 2022 per il Covid19 e una situazione geopolitica difficile e incerta, a conferma del fatto che i congressi e gli eventi sono considerati opportunità di conoscenza, crescita, comunicazione e networking per le aziende e le associazioni che li promuovono.

«Nel 2022 la meeting industry del Piemonte, al pari del trend nazionale, ha consolidato il cammino di crescita e di ripresa bruscamente interrotto due anni prima, dando prova di grande resilienza e attitudine al rimettersi in gioco – sottolinea l’Assessore regionale al Turismo, Vittoria Poggio -. Una capacità di guardare avanti, intraprendendo percorsi di sviluppo fatti anche di investimenti che vanno nella direzione dell’innovazione tecnologica, della sostenibilità e della promozione, per rimanere al passo con le continue e rinnovate richieste del mercato».

«I dati e i segnali del mercato sono decisamente positivi – dichiara Alessandro Zanon, Direttore di Visit Piemonte e questo ci dà la conferma che il grande impegno che la Regione Piemonte e Visit Piemonte, insieme alle ATL e agli operatori del territorio, hanno profuso negli ultimi anni per lo sviluppo di questo settore in cui crediamo fortemente e che sta restituendo i risultati auspicati».

Il positivo andamento del settore registrato a livello nazionale nei primi 6 mesi di quest’anno, unito alle altrettanto positive previsioni per il secondo semestre, permettono di stimare che nel 2023 sarà recuperato il gap rispetto al 2019. Buone anche le prospettive sull’andamento del fatturato: quasi la metà delle sedi piemontesi, il 43,5%, prevede nel 2023 un aumento rispetto al 2022.

Le imprese si confermano i principali promotori per quanto riguarda gli eventi: il 35,7% sono stati infatti eventi aziendali quali convention, meeting e lanci di prodotto, seguiti da quelli promossi dalle istituzioni che, con un 31,7%, registrano una crescita considerevole. Gli eventi promossi dalle associazioni, soprattutto medico-scientifiche, sono stati invece il 17,4%, in calo rispetto al periodo pre-pandemico per le ragioni riconducibili a quanto sopra elencato.

Per ciò che riguarda invece i partecipanti, il perdurare delle restrizioni sanitarie nei primi mesi del 2022 ha impattato sulla loro provenienza. La maggior parte degli eventi, il 74%, ha infatti avuto una dimensione locale, cioè con partecipanti provenienti prevalentemente dalla stessa regione nella quale si è svolto l’evento. Il 22% degli eventi è stato invece di natura nazionale e il 4% internazionale. 

Gli alberghi congressuali si confermano la tipologia più utilizzata con il 49,3% degli eventi totali. I centri congressi e le sedi fieristico-congressuali hanno ospitato invece l’8,2% degli eventi, le dimore storiche non alberghiere (abbazie, castelli, antiche locande e casali, palazzi storici, ville, ecc.) il 3,9% e altre sedi il 38%.

Nel 2022 le sedi per eventi hanno continuato a compiere investimenti per aumentare la propria competitività e rispondere alle nuove esigenze del mercato: un percorso di crescita che dichiarano di voler rafforzare anche nel 2023, con investimenti programmati che coinvolgono, in particolare, nelle location rispondenti:

  •  l’implementazione delle dotazioni audio-video (23%)

  •  la riqualificazione degli spazi interni (18%)

  • potenziamento delle infrastrutture di rete e formazione del personale (16,4%)

  •  lo sviluppo di strumenti di promozione e/o di comunicazione (11,5%)

  •  gli interventi per l’efficienza energetica (9,8%).

I dati torinesi

Anche Torino ha fatto registrare un andamento della meeting industry in linea con i risultati del mercato nazionale e regionale, recuperando circa il 70% degli eventi realizzati nel 2019.

Nel 2022 si sono svolti 9.154 eventi con 737.540 partecipanti (pari al 72,0% del 2019), per un totale di 1.057.148 presenze (pari al 76,5% del 2019) che hanno generato il 12,9% dei pernottamenti negli esercizi alberghieri di Torino e prima cintura. Sono sempre le imprese a promuovere il maggior numero di eventi (il 55,8%), che si tengono per il 65% in alberghi congressuali. Il 73,5% è di carattere locale, il 22,2 ha una dimensione nazionale, mentre il 4,3% degli eventi è rappresentato da congressi internazionali.

«Il congressuale è un asset importante per la Città sul quale, insieme a Regione e Camera di commercio, stiamo investendo per un rilancio del settore, sempre più strategico per le imprese locali. – commenta Domenico Carretta, Assessore al Turismo, Sport e Grandi eventi della Città di Torino -. Ci confortano i dati che segnalano una ripresa del comparto, che potrà essere rafforzato negli anni futuri grazie ai numerosi progetti di riqualificazione in corso».

«Sono segnali positivi che confermano la ripresa del mercato dopo la grave crisi senza precedenti – dichiara Marcella Gaspardone, dirigente di Turismo Torino e Provincia -. Lo sviluppo del turismo congressuale è fondamentale per la nostra città; da vent’anni ormai lavoriamo al fine di portare sul nostro territorio eventi a livello nazionale e internazionale che hanno importanti ricadute economiche e che affermano sempre più Torino nel panorama delle destinazioni congressuali a livello mondiale. Da evidenziare che nella classifica ICCA (International Congress & Convention Association) Statistic Report – la più celebre e accreditata classifica mondiale dei paesi e delle città congressuali – Torino nel 2022 è fra le 5 città italiane ed è al 70° posto a livello mondiale».

I dati sui Laghi

Il 2022 segnala un fatturato in crescita nel mercato dei congressi e degli eventi anche per il Distretto Turistico dei Laghi. Tra centri congressi, dimore storiche e altre location, il territorio compreso tra i Laghi Maggiore, d’Orta, di Mergozzo e le Valli Ossolane, nell’estremo nord del Piemonte, offre 53 sale meeting con capienza di oltre 1.600 posti. Tra i grandi alberghi 4 e 5 stelle con offerta MICE, la quasi totalità concentrata sui Laghi Maggiore e d’Orta, si dispone di 5.952 camere e 1.250 posti all’interno delle sole sale meeting principali. Rispetto alla tendenza media annua pre-Covid del 70% visitatori business stranieri, il 30% dall’Italia, che si rivolgono all’offerta dei laghi piemontesi per l’organizzazione del proprio convegno, team building o incentive, il 2022 segnala una più spiccata equiparazione delle provenienze nazionali ed internazionali per fisiologici motivi post-pandemia, sebbene la ripresa faccia ritenere che il trend torni presto verso una forte propensione estera. Costante sulle sponde del Verbano e del Cusio rimane la maggioranza di eventi di natura imprenditoriale. Quanto, infine, trapela dal sentiment odierno diffuso tra gli operatori turistici MICE localizzati nel Distretto è un andamento positivo anche per il corrente anno 2023.

«In un territorio pittoresco e variegato come il nostro, dove il blu dei Laghi con la loro allure da Dolce Vita lascia presto il posto al verde delle più alte vette alpine, per tradizione gli eventi congressuali trovano facilmente la giusta atmosfera per una riuscita di successodichiara Francesco Gaiardelli, Presidente dell’ATL Distretto Turistico dei Laghi -. Grazie alla nostra posizione prossima ad aeroporti ed assi viari e all’ottima combinazione di grand hotels, dimore storiche e servizi altamente professionali abbiamo il piacere di rientrare da sempre tra le principali destinazioni internazionali del MICE in Piemonte e i benauguranti numeri lo confermano. Ecco perché da qui al futuro, grazie anche alla proficua collaborazione con Regione e Visit Piemonte, il nostro impegno sarà promuovere per i visitatori business, ma anche incentive e team building, vere e proprie esperienze bleisure tra i Laghi e le Alpi per un soggiorno sempre più personalizzato e una più ampia permanenza sul territorio».

«La ripartenza della meeting industry è sicuramente dovuta alla ripresa degli investimenti da parte della domanda, cioè dei promotori di congressi ed eventi business, ma è indubbio che un grande merito del trend che stiamo vivendo vada attribuito agli operatori della filiera, alla loro indomita motivazione e agli investimenti compiuti per aumentare la competitività» – commenta Gabriella Gentile, Presidente di Federcongressi&eventi -. Mi fa molto piacere che i dati del territorio piemontese siano positivi, in linea con quelli nazionali: una dimostrazione di quanto sia importante e decisivo fare sistema con una strategia mirata e focalizzata sugli obiettivi».

(foto archivio)

Inaugurata la nuova “Piazza della Costituzione”

Nel 75° anniversario dell’entrata in vigore della Carta Costituzionale, Torino le ha dedicato una nuova piazza nel cuore di Borgo San Paolo. Un ampio spazio pedonale, con alberate e fontanelle ornamentali tra le vie Monginevro, Issiglio e Lancia, proprio dove sorgeva lo storico stabilimento automobilistico fondato da Vincenzo Lancia nei primi anni del XX secolo.

La cerimonia di intitolazione, che fa seguito a una decisione unanime della commissione toponomastica della Città di Torino, ha avuto luogo  alla presenza di autorità e di abitanti del quartiere, compresi numerosi anziani residenti nella RSA che si affaccia sulla piazza.

A tenere i brevi discorsi che hanno preceduto lo scoprimento, scandito dall’Inno di Mameli, della targa che indica la nuova denominazione della piazza, sono state la presidente del Consiglio comunale Maria Grazia Grippo (che è anche a capo della la commissione Toponomastica) e la presidente della Circoscrizione 3, Francesca Troise. Ha preso la parola anche il giovanissimo Simone Scanavino, in rappresentanza del Consiglio dei Ragazzi della stessa Circoscrizione.

La presidente Troise ha rievocato le radici industriali del quartiere e il ruolo svolto da tanti suoi abitanti, uomini e donne, sia nelle vicende del movimento operaio sia nella Resistenza, anticamera di quella Costituzione alla quale la piazza, proprio su proposta della Circoscrizione, è stata dedicata. Una Costituzione che reca valori e principi attuali ancora oggi, che ci indica un percorso, ha sottolineato Troise, ricordando come Piero Calamandrei ritenesse che il più importante articolo del documento fondante della nostra repubblica fosse il numero 3, quello che sancisce l’uguaglianza fra tutti i cittadini e cittadine (senza distinzioni di genere, etnia, convinzioni politiche o religiose, condizioni sociali) e impegna la Repubblica a rimuovere le cause delle diseguaglianze. “La democrazia e la libertà – ha concluso Troise – non sono mai scontate, d’ora in poi anche la piazza lo ricorderà a tutti e tutte.”

La presidente del Consiglio comunale, da parte sua, ha sottolineato come “l’intitolazione della piazza alla Costituzione manifesti la volontà di riconoscerci tutti e tutte insieme nei valori e nella Storia che hanno portato l’Italia a diventare compiutamente una Repubblica”. Il fatto che il sedime scelto per celebrare la Carta Costituzionale sia una piazza, ha aggiunto la presidente, è significativo perché ben rappresenta la genesi del documento che ha scritto le regole fondanti del nostro Stato. La piazza è per sua natura un punto d’incontro, di confronto continuo: ed è “esattamente quello che fu il lavoro svolto dai nostri padri e madri Costituenti”, i quali, “diversi tra loro per colore politico ed estrazione sociale, seppero costruire insieme le solide fondamenta della nostra democrazia”. Nonostante i suoi princìpi non abbiano ancora trovato completa attuazione, ha proseguito Grippo, “in 75 anni la Costituzione non ha mai smesso di essere guida e monito per il nostro Paese, per la nostra comunità”. Una consapevolezza, quella dell’attualità della Costituzione, da tramandare: “anche l’intitolazione di due vie, nei giorni scorsi alle staffette partigiane Lidia Menapace e Teresa Mattei, quest’ultima anche eletta all’Assemblea Costituente che scrisse la Carta Costituzionale: i loro nomi appartengono alla stessa storia che celebriamo oggi” ha affermato Grippo. Rivolgendosi ai numerosi bambini presenti, la presidente ha concluso esortandoli a un gioco: “leggere un qualsiasi articolo della Costituzione e provare a pensare come si vivrebbe se a qualcuno non avesse lottato, anche a costo della vita, perché quell’articolo diventasse legge sopra ogni legge”.

Il giovanissimo Simone Scanavino, a nome del Consiglio dei Ragazzi della Circoscrizione 3, ha fatto un brillante paragone, pensando allo stabilimento industriale che esisteva ove oggi sorge la nuova piazza: “Qui gli operai costruivano le automobili con il loro impegno, assemblandone i pezzi, anche la nostra Costituzione è nata così. I politici di allora l’hanno composta mettendo insieme i pezzi migliori del nostro Paese. Questa piazza rappresenta il nostro presente e il nostro futuro. Oggi siamo qui, con le nostre paure e anche con i nostri sogni”.

Il regolamento che disciplina l’attività delle fattorie sociali

Il Piemonte si dota del regolamento regionale che disciplina l’attività delle fattorie sociali che riconosce ufficialmente le aziende che attraverso l’attività agricola favoriscono l’inserimento di lavoratori con disabilità o svantaggiati, attività sociali e di servizio per le comunità locali, prestazioni e servizi alle terapie mediche sociali e riabilitative, progetti di educazione ambientale e alimentare.

Con decreto del presidente della Giunta regionale Alberto Cirio, in attuazione alla Legge regionale 1 del 2019 (in materia di agricoltura e sviluppo rurale), la Regione ha adottato il testo che definisce i requisiti e le modalità necessari per svolgere l’attività di agricoltura sociale, con l’obiettivo di offrire alle comunità locali prestazioni e servizi socio-sanitari, educativi e di inserimento socio-lavorativo e che possano migliorare le condizioni di salute fisica e psichica delle persone in difficoltà.

Le fattorie sociali che rispondono ai requisiti definiti dal nuovo Regolamento posso iscriversi nell’elenco regionale del Piemonte. “Con il regolamento, nato dal confronto con le organizzazioni agricole, la Regione riconosce ufficialmente il lavoro degli imprenditori agricoli che portano avanti progetti di inclusione sociale che si concretizzano nella vita quotidiana in servizi utili a sostegno delle famiglie e delle comunità rurali”, dichiara l’assessore regionale all’Agricoltura e cibo Marco Protopapa.

Ci sarà inoltre un marchio grafico che l’azienda agricola potrà collocare all’esterno della struttura per essere identificata come “fattoria sociale”.

Inoltre verrà istituito l’Osservatorio regionale sull’agricoltura sociale che avrà il compito di analizzare i bisogni del territorio e sviluppare interventi in collaborazione con gli enti locali, il mondo agricolo e il terzo settore.

Il Regolamento è pubblicato sul Bollettino ufficiale regionale al link http://www.regione.piemonte.it/governo/bollettino/abbonati/2023/corrente/suppo4/00000002.htm