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Da giovedì 2 chiuso versante francese Moncenisio

Per tutto l’inverno la statale 25 “del Moncenisio” resterà regolarmente transitabile fino al confine di Stat

L’Autorità francese ha comunicato che a partire dalle 12:00 di giovedì 2 novembre chiuderà al traffico la RD1006, proseguimento in Francia della statale 25 “del Moncenisio”.

Il consueto provvedimento francese di chiusura al traffico per la stagione invernale resterà in vigore fino alla primavera 2024.

Durante l’inverno la statale 25 “del Moncenisio” resterà invece regolarmente percorribile fino al confine di Stato.

Rimborso affidamento a connazionali di minori stranieri non accompagnati

La Città di Torino avvierà la sperimentazione del rimborso per l’affidamento a parenti e connazionali di minori stranieri non accompagnati (MSNA) che hanno un’età superiore ai 14 anni. Lo ha deciso la Giunta comunale licenziando il provvedimento proposto da Jacopo Rosatelli, Assessore al Welfare. Il periodo della sperimentazione avrà la durata di un anno.

 

Si tratta di una delibera innovativa che introduce un nuovo modello di ospitalità, l’affidamento a connazionali per far fronte al significativo aumento di minori stranieri non accompagnati accolti a Torino, che si affianca alla rete di accoglienza residenziale.

I dati della Direzione Generale dell’immigrazione e delle politiche di integrazione del Ministero dell’Interno al 31 dicembre 2022 registrano in Piemonte un totale di 885 presenze: la sola Città di Torino, dunque, con le sue 720 presenze, ha assorbito l’81,36 per cento dell’intero flusso migratorio MSNA regionale.

Data la perdurante assenza di posti nelle strutture di accoglienza, nel corso del 2022, sono stati affidati a propri connazionali o parenti, in modo definitivo o temporaneo, circa 115 minori stranieri non accompagnati a cui se ne aggiungono oltre 60 a fronte dell’accoglienza di altri 414 minori a settembre 2023.

A differenza di altri comuni del Nord Italia, Torino spesso non è solo città di transito, ma di arrivo. Infatti sul territorio cittadino sono presenti reti collaborative e solidali di connazionali o familiari. Dalle osservazioni effettuate è emerso che i parenti e i connazionali offrono relazioni affettive, esempi di positiva integrazione e l’autorevolezza necessaria ai percorsi di crescita dei minori, ragazzi che presentano biografie complesse, con processi evolutivi realizzati all’interno di condizioni di violenza strutturale che non si interrompono con la migrazione dal paese d’origine, ma si nutre di nuove forme di insicurezza e incertezza.

Tutti i Comuni registrano crescente difficoltà ad affrontare il forte afflusso di minori stranieri non accompagnati, una situazione che ha di fatto portato a esaurire i posti mettendo Torino e molte Amministrazioni locali nelle condizioni di dover utilizzare strutture provvisorie e di emergenza, al di fuori del circuito ordinario – sottolinea Rosatelli -. Con questo progetto vogliamo aprire a nuove forme di sperimentazione, anche su impulso e indicazione del Consiglio Comunale, che propongono un’accoglienza rispettosa dei legami culturali e familiari e un percorso di formazione e di sensibilizzazione per coloro che accolgono questi ragazzi all’interno di un disegno cittadino di governance con il coinvolgimento della Prefettura”.

La sperimentazione terrà conto del parere espresso dalla famiglia d’origine, quando possibile, nonché l’esistenza di un precedente positivo legame di conoscenza nel paese di provenienza; la regolarità della presenza dell’affidatario sul territorio nazionale (titolo di soggiorno) e un contratto di locazione/possesso dell’immobile di domicilio abituale; i colloqui di conoscenza da parte dei Servizi Sociali; il parere del minore.

In quest’ottica la Città definisce un rimborso mensile a persona di 150 euro per le spese di mantenimento tra cui quelle scolastiche, per i trasporti, sanitarie e per la regolarizzazione. A oggi gli affidatari sostengono tutti gli oneri relativi al mantenimento del minore e alle sue necessità di salute, istruzione e socializzazione, pur potendo usufruire del supporto del Servizio Sociali. È previsto un sistema di controllo da parte degli uffici sulle spese sostenute.

La spesa relativa all’erogazione delle quote affido è stimata in 135mila euro per tutta la durata della sperimentazione e sarà interamente rendicontata alla Prefettura di Torino la richiesta di rimborso a valere sul Fondo Nazionale per l’Accoglienza di Minori Stranieri non Accompagnati.

Al fine di potenziare il modello di affido di connazionali è stato strutturato un sistema cittadino di governance attraverso l’adesione al supporto professionale in collaborazione con Unicef/CNCA (Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza)  e le Università di Torino e del Piemonte orientale per la formazione, che saranno rivolti agli affidatari, così come prevede la convenzione tra la Garante Regionale per l’infanzia e l’adolescenza, la Regione Piemonte, l’ANCI Piemonte e l’Università degli Studi di Torino. In particolare sono previsti percorsi formativi di accompagnamento e sensibilizzazione rivolti a famiglie affidatarie e tutori, in collaborazione con l’Università di Torino e del Piemonte Orientale anche al fine di consolidare la collaborazione in rete tra famiglie, servizi, tutori e ufficio minori.

La famiglia affidataria viene dunque sostenuta da un tutoraggio per garantire la buona riuscita dell’accoglienza e a tal fine sarà aperto uno sportello informativo per tutori, famiglie e ragazzi affidati negli spazi della Città di Torino con due accessi settimanali di ascolto, supporto e monitoraggio. I dati raccolti affluiranno in una banca dati appositamente costituita, in condivisione con i tutori volontari sulle risorse del territorio. Sarà inoltre messo a punto materiale informativo su orari, luoghi e funzionamento dello sportello.

Al tema dell’affido la Città sta riservando grande attenzione e in quest’ottica ha aderito al nuovo bando FAMI (Fondo asilo migrazione e integrazione) presentazione di progetti da finanziare sulla promozione dell’accoglienza familiare dei minori non accompagnati.

Un comitato a Torino per l’utilizzo responsabile dell’intelligenza artificiale

La Città di Torino si doterà, per prima in Italia, di un comitato etico per l’intelligenza artificiale. Lo ha stabilito una delibera approvata  dalla Giunta Comunale su proposta dell’assessora all’Innovazione e alla Transizione Digitale Chiara Foglietta che stabilisce la costituzione di un “board sull’uso etico per le tecnologie emergenti”.

 

A pochi giorni dall’annuncio del Governo della scelta di Torino come futura sede per la Fondazione Nazionale per l’Intelligenza Artificiale, l’amministrazione compie un passo avanti verso una transizione digitale “responsabile”, con il compito di accompagnare e monitorare i nuovi processi all’interno di un quadro tecnologico e normativo in costante evoluzione.

“Le tecnologie emergenti – spiega l’assessora Chiara Foglietta – sono parte integrante della nostra società, che vi è ormai sempre più immersa in ogni aspetto della quotidianità, e rappresentano un volano di sviluppo in grado di offrire notevoli benefici sia a livello economico che di impatto concreto nella vita delle persone, ma attorno al quale occorre prestare al tempo stesso particolare attenzione e sensibilità. La Città di Torino con l’istituzione di questo “board” vuole quindi continuare il grande lavoro che sta portando avanti nel processo di transizione digitale, ma guidandola secondo principi etici e di responsabilità che la accompagnino in questo percorso di trasformazione”.

Big data, algoritmi e intelligenza artificiale sono elementi la cui rilevanza va crescendo tanto nell’economia digitale, quanto nella società in generale. Le nuove tecnologie sono sempre più pervasive delle scelte e dei diversi aspetti che compongono la quotidianità, dall’informazione alla mobilità, dagli acquisiti all’organizzazione del lavoro e i servizi pubblici non fanno eccezione. L’intelligenza artificiale in particolare, intesa come la riproduzione di percezione, interazione, ragionamento e apprendimento compiuta attraverso algoritmi di programmazione e nuove tecnologie, sarà quindi un potente catalizzatore attorno a cui ruoteranno investimenti e sperimentazioni in tutti i settori. In quest’ottica di futuro sviluppo, in cui l’IA sarà protagonista della transizione digitale e verrà integrata nella maggior parte di attività, sarà pertanto fondamentale saper cogliere le opportunità, ma anche poter garantire ai cittadini che i dati raccolti vengano utilizzati in modo sicuro e inclusivo.

Il comitato sarà costituito da esperti multidisciplinari (GDPR, cybersecurity, esperti di tecnologie emergenti), sia interni all’amministrazione comunale che esterni, individuati tramite una specifica call tra esponenti di istituti di ricerca, organizzazioni di advocacy, imprese e altri enti, in grado di apportare le conoscenze tecniche, giuridiche e di governance necessarie. Sarà lo strumento a disposizione dell’amministrazione comunale per rendere coerenti i progetti in tema di innovazione, oltre che per analizzare l’impatto che le nuove tecnologie stesse possono avere rispetto alle politiche della Città, in coerenza con le linee guida emanate dagli organismi nazionali, europei ed internazionali, e grazie al quale Torino vuole continuare a giocare un ruolo da protagonista nell’abilitare processi di transizione digitale “responsabile”. Opererà quindi a titolo di indirizzo consultivo per la Città, occupandosi di analizzare i diversi aspetti che potranno riguardare, per fare qualche esempio, l’aggregazione algoritmica dei dati, sorveglianza, profilazione, privacy e diritti digitali dei cittadini. Il tutto individuando policy e linee guida per una corretta governance e fornendo pareri mirati quando richiesti, oltre alla possibilità di raccordarsi e collaborare con i “comitati etici” presenti sul territorio, come quelli istituiti presso gli atenei torinesi.

Per il perseguimento degli obiettivi preposti, il “board” opererà in stretta connessione con l’Assessorato alla Transizione ecologica e digitale e all’Innovazione della Città, al quale resta in capo un ruolo di iniziativa, e con il Servizio Innovazione e Fondi Europei, il quale avrà invece funzione di segreteria e coordinamento tecnico e in sinergia con le attività di ricerca e sviluppo sulle nuove tecnologie già avviate con CTE Next, la Casa delle Tecnologie Emergenti.

Grimaldi (Verdi Sinistra): Governo Meloni, tassare i ricchi, non i pannolini

 

Lo spiegheremo ad ogni italiano come la destra ci ha riportato all’austerity

Ci sarà il tempo di spiegare agli italiani come siete riusciti a riportarci all’austerity mentre c’erano fiumi e fiumi di miliardi di euro grazie al Pnrr.

Lo afferma nell’Aula di Montecitorio Marco Grimaldi dell’Alleanza Verdi Sinistra.

Ci sarà il tempo di spiegare agli italiani – aggiunge il vicecapogruppo dei deputati rossoverdi – come  questa destra al governo è  riuscita a mettere le mani nelle tasche dei pensionati e fare peggio della  Fornero ministra.

Il loro nuovo  slogan “Dio, Patria e Iva al 22% sui pannolini. Ne parleremo presto durante la legge finanziaria ma iniziamo a dirglielo: è ora – conclude Grimaldi – di tassare i ricchi non gli assorbenti!

Chieri, svastica su muro. Il sindaco: “gesto disgustoso”

Una svastica incisa sul muro e accompagnata dalla scritta “Negri maledetti”. È quanto accaduto nell’androne di un palazzo di Chieri, dove vive un ragazzo di origini africane. «Un gesto disgustoso, vile e infame-dichiara il Sindaco Alessandro Sicchiero-Ho voluto esprimere la solidarietà della nostra Città e di tutta la nostra comunità alla persona destinataria della scritta razzista, un ragazzo che vive da tempo a Chieri. Un atto che offende non solo chi lo ha subito ma tutti i chieresi che credono nell’uguaglianza e nella solidarietà. Mi auguro sia possibile individuare e punire i responsabili di tali scritte, di certo costoro devono sapere che non smetteremo mai di contrastare il virus del razzismo e i rigurgiti nazifascisti».

“Torino Respira”: Finalmente la politica si occupa di qualità dell’aria

Riceviamo e pubblichiamo – Finalmente la politica si occupa seriamente di come migliorare la qualità dell’aria delle nostre città

Il Comitato Torino Respira, dal cui esposto è scaturita l’indagine in tema di reato di inquinamento ambientale colposo, commenta la recente proposta di legge “salva sindaci”

Torino, 31 ottobre 2023. L’iniziativa giudiziaria del Comitato Torino Respira in materia di smog, recepita dalla Procura della Repubblica di Torino che ha deciso di contestare il reato di inquinamento ambientale colposo ai Sindaci della Città di Torino, al Presidente della Regione Piemonte e ai rispettivi assessori all’ambiente che si sono succeduti dal 2015 al 2019, è divenuta oggetto di attenzione addirittura del Parlamento, che ha approvato un singolare ordine del giorno presentato dall’onorevole Costa, avente il dichiarato obiettivo di bloccare questo processo.

L’ordine del giorno, dopo aver richiamato le sentenze pronunciate dalla Corte di Giustizia nel 2020 e nel 2022, con le quali l’Italia è stata condannata per i ripetuti sforamenti dei limiti di concentrazione nell’aria del biossido di azoto e delle polveri sottili e per la mancata adozioni di piani di qualità dell’aria che consentano di rientrare nei limiti di legge nel più breve tempo possibile (meno male che il Parlamento Europeo non ha tentato di imbavagliare la Corte di Giustizia…), richiama una narrazione desolante tipica di coloro che ritengono ineludibile lo smog che respiriamo nella nostra città: ” …la pianura padana è la regione più inquinata dell’Europa occidentale, a causa soprattutto delle sua particolare conformazione geografica: la presenza delle Alpi e degli Appennini su tre lati portano infatti a condizioni meteo sfavorevoli alla dispersione delle sostanzi inquinanti”.

Effettivamente ci eravamo accorti anche noi della presenza delle Alpi e degli Appennini, ma allorquando vi è situazione sfavorevole alla dispersione degli inquinanti la risposta a questa giustificazione, da sempre avanzata da color che in realtà nulla hanno fatto per combattere seriamente lo smog, non appare molto complicata: occorre fare di più, molto di più.

Questa giustificazione, rectius scusa, era stata già utilizzata in realtà dall’Italia nell’ambito dei contenziosi sovranazionali, che si sono conclusi con le richiamate sentenze di condanna, e alla stessa la Commissione Europea aveva risposto in questi termini: “la Commissione replica che l’obbligo di non superare detti valori limite è chiaramente un obbligo di risultato che incombe allo Stato membro rispettare ai sensi dell’articolo 13 della direttiva 2008/50. Eccepire l’esistenza di aspetti propri a detto Stato membro vorrebbe dire negare l’esistenza di detto obbligo”.

L’ordine del giorno, dopo aver poi richiamato espressamente il procedimento penale torinese, additato di voler valutare “l’adeguatezza e l’efficacia di scelte adottate dagli amministratori locali nella loro piena e legittima discrezionalità politica e di far discendere da tale valutazione conseguenze penali, in spregio alla separazione dei poteri”, impegna il Governo “ad adottare le iniziative normative di competenza volte ad escludere la responsabilità penale da “mera posizione” per gli amministratori locali di fronte ad eventi connessi a fenomeni di inquinamento atmosferico o cambiamento climatico di portata globale non direttamente prevedibili ed evitabili, configurando l’elemento soggettivo in modo tale da scongiurare interpretazioni giurisprudenziali creative”.

Sentire parlare di fenomeni imprevedibili a proposito di inquinamento atmosferico ci lascia tra lo sbigottito e il divertito, ma vogliamo assicurare il Parlamento che il procedimento penale avviato dalla Procura della Repubblica di Torino non ha nulla di particolarmente creativo, senonché il fatto di contestare un reato introdotto dallo stesso organo legislativo nel 2015, il reato di inquinamento ambientale colposo (artt. 452 bis e quinquies), riforma legislativa animata proprio dallo scopo di tutelare maggiormente l’ambiente.

In materia di responsabilità penale colposa, occorre principalmente rispondere a tre quesiti: esiste l’evento del reato, esiste una posizione di garanzia dei soggetti cui viene contestata una condotta inadeguata a proteggere il bene tutelato dalla norma, esiste un nesso causale tra la condotta inadeguata e l’evento?

A questo domande risponderà il Tribunale di Torino, ma appare evidente come la contestazione sia tutt’altro che manifestamente infondata: l’inquinamento dell’aria nel periodo 2015/2019 è pacifico, la posizione di garanzia degli amministratori in materia è prevista dalla legge, per quanto riguarda la condotta inadeguata – che ha quantomeno contribuito al mancato rispetto dei valori limite di concentrazione degli inquinanti nell’atmosfera – la stessa è stata puntualmente evidenziata nell’avviso di conclusione delle indagini dalla Procura della Repubblica. In tale senso sono altresì significative le plurime censure avanzate dalla Corte di Giustizia nelle richiamate sentenze di condanna, che hanno sempre riguardato anche l’agglomerato di Torino.

Nell’ordine del giorno si parla di violazione del principio di separazione dei poteri: sarebbe forse il caso che il Parlamento italiano dedicasse tutte le proprie energie ad un’efficace lotta all’inquinamento atmosferico e alla crisi climatica, piuttosto che tentare di impedire alla magistratura di adempiere al compito assegnatole dalla Costituzione.

“Diversamente da quanto pensa l’On. Costa, le contestazioni elevate agli imputati nel processo torinese, non derivano semplicemente dalla loro “posizione”, ma da una serie di evidenti omissioni. Credo che intendere la discrezionalità delle scelte politiche come una libertà degli amministratori di non rispettare le leggi dello Stato e così facendo di provocare danni alla salute dei cittadini sia una aberrazione da respingere con forza.”, commenta Roberto Mezzalama, presidente del Comitato Torino Respira.

 

Chi siamo

Torino Respira è un comitato di cittadine e cittadini, nato per promuovere iniziative finalizzate a migliorare la qualità dell’aria nella città di Torino e nell’area metropolitana torinese.

Il Comitato persegue il proprio scopo mediante attività di informazione, sensibilizzazione e coinvolgimento dei cittadini, organizzazione di incontri con esperti, sollecitazione delle istituzioni all’adozione di misure dirette alla riduzione dell’inquinamento atmosferico e delle emissioni che ne sono causa.

Si può sostenere l’impegno di Torino Respira, aderendo al comitato: https://www.torinorespira.it/aderisci/

 

Informazioni

Comitato Torino Respira

www.torinorespira.it/

Novembre all’ippodromo di Vinovo

Quando arriva novembre comincia anche il mese dell’orgoglio per l’Ippodromo di Vinovo che ancora una volta ribadisce di essere tra le eccellenze italiane del trotto. La partenza è subito fortissima: mercoledì 1° il ritorno del “Gran Premio Paolo e Orsino Orsi Mangelli” che non ha mai cambiato la sua data, ma da qualche anno ha cambiato sede spostandosi in pianta stabile da Milano a Vinovo.

La prima anche anche unica rivincita dei tre anni, reduci dal Derby e dalle Oaks, in attesa di chiudere la stagione. Il GP Orsi Mangelli Open, corsa di gruppo 1 con una dotazione complessiva di 300.300,00 euro, avrà la solita formula di due batterie, intitolate ad altrettanti pilastri della storia del trotto mondiale come Giuseppe e Vittorio Guzzinati. I primi cinque al traguardo (in tutto 222 i partenti) accederanno alla finale. Per le femmine invece ci sarà il Mangelli Filly, gruppo 2 da 88.000 € di montepremi, in un’unica prova con 13 al via.

Una giornata di grandi cavalli e ottimi driver, tutto il meglio che offre il panorama italiano a partire da Expo Wise As ed Euphoria Bi che hanno appena vinto il Derby e le Oaks. Ma sarà una giornata piena anche per il pubblico, con tanti eventi ad animare il pomeriggio a partire dalla presenza di sbandieratori, musici e figuranti del Borgo Don Bosco di Asti, i quali offriranno il loro suggestivo spettacolo per un gemellaggio tra il mondo ippico e quello del Palio di Asti.

E poi i giri in carrozza con Adamo Martin, il quale farà vivere un’esperienza molto particolare ai più piccini, facendoli salire su una mini carrozza. Ma anche un’amica dell’ippodromo, la ritrattista Giada Gaiotto, il maniscvalco che forgerà ferri di cavallo sotto gli occhi del pubblico e e per finire un brindisi tutti insieme con il delizioso vin brulé!

Evento nell’evento, la conclusione del Work Shop fotografico che ha come insegnante d’eccezione il famoso fotografo britannico Alan Crowhurst, l’unico al mondo che ha potuto scattare la vita all’interno delle scuderie della Regina Elisabetta.

Nove le corse in programma, dalle 14.10, intitolate ad alcuni dei vincitori della prestigiosa corsa eccezion fatta fatto per il “Noviziato Ferruccio Pedrazzani”, riservato ai cavalli di due anni, che ricorda un grande personaggio della nostra ippica al quale da sempre è stata intitolata l’ambiziosa corsa.

Nella prima Batteria del Mangelli, sicuramente quella più qualitativa, i favori vanno per il vincitore del Derby, Expo Wise As che è tra i 5 cinque schierati da Alessandro Gocciadoro, il team più in forma degli ultimi anni. Co-favorita East Asia, cavalla di Mauro Baroncini esattamente con l’altra alternativa Edy Girifalco Giò. Merita molta attenzione Encantador Laksmy, sistemato in pole position.  Nella seconda batteria piace molto Eminem Font, cresciutissimo negli ultimi mesi, ben messo e ben guidato da Marco Stefani ma anche Ector Francis, secondo del Nastro Azzurro anche se ha numero pessimo, ed Everytingh Bi.

Passando al Filly, i favori sono per la vincitrice delle Oaks, Euphoria Bi, allieva della famiglia Biasuzzi. Avversaria principale Ete Jet che Gocciadoro affiderà a Santo Mollo, mentre lui sarà alle guide di Esmeralda Bez, cosa che ha un po’ sorpreso i più. Nel Noviziato Pedrazzani, sei impegnati nel giro e mezzo di pista. Favori per Filly Mail, l’unico che sinora ha fatto vedere cose interessanti.

Un convegno con grandi guide come accade in queste occasioni. Oltre a quelli che abbiamo già citato, anche Roberto Vecchione, Pietro Gubellini, Enrico Bellei, Gianpaolo Minnucci, Andrea Farolfi, Antonio Di Nardo con suo fratello Gaetano, Edoardo Baldi, e tanti altri per chiudere con Andrea Guzzinati, driver di casa leader della classifica da qualche anno, e figlio di Giuseppe, nonché nipote di Vittorio.

Impossibile mancare, anche perché l’ingresso è come al solito gratuito. E sarà aperto il Ristorante “La Scuderia”, con suggestivo affaccio sulla pista.

Nasce il Baby Pit Stop di Villa della Regina

Dal 1° dicembre 2023 Villa della Regina ospita un Baby Pit Stop UNICEF, un ambiente dedicato
all’allattamento e alla cura del bambino, realizzato grazie all’impegno di Soroptimist International Club di
Torino. Se nei Pit Stop delle gare automobilistiche i piloti effettuano il cambio delle ruote e il rifornimento di
carburante, nei Baby Pit Stop si può provvedere al cambio del pannolino e a fare il pieno di una sana poppata di
latte.
Le mamme che allattano sono da sempre benvenute a Villa della Regina, ma ora potranno disporre anche
di uno spazio appositamente dedicato, una piccola sala tranquilla e riservata, collocata al piano terra
della residenza sabauda.
La mamma vi troverà una comoda seduta e il fasciatoio, a pochi passi dai servizi. L’ambiente è pensato per
accogliere anche bambini più grandi, in un momento di pausa dalla visita per tutta la famiglia. Ospita infatti un
tavolino con due piccole sedie per riposare e giochi generosamente offerti dalla Quercetti.
L’allestimento, curato da Chiara Teolato referente per l’accessibilità della Direzione regionale Musei Piemonte, è
stato realizzato grazie al sostegno di Soroptimist International Club di Torino, nell’ambito delle iniziative
promosse in Italia dall’Associazione.
Il Soroptimist International, fondato nel 1921 negli Stati Uniti, è un’associazione mondiale di donne impegnate
nella promozione dei diritti umani e nel sostegno all’avanzamento della condizione femminile nella società e nel
mondo del lavoro. L’Unione Italiana, che conta attualmente circa 160 club locali, ne è da sempre una delle
componenti più attive.
Con questa iniziativa, Villa della Regina, sito della Direzione regionale Musei Piemonte, dal 2024 potrà
essere accreditata al circuito dei musei Nati con la cultura, un progetto ideato da Fondazione Medicina a
Misura di Donna e promosso da Abbonamento Musei, per un museo Kids & Family Friendly. L’iniziativa
comporta anche l’adozione del Passaporto Culturale, che consente alle famiglie l’ingresso gratuito in
museo durante il primo anno di vita del bambino.
Il Baby Pit Stop è tra le iniziative realizzate dall’UNICEF per garantire i diritti sanciti dalla Convenzione sui
Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, in particolare l’art. 24 che tutela il diritto alla salute e si inserisce
nell’ambito del Programma UNICEF “Ospedali & Comunità Amici dei Bambini”. Grazie al Protocollo d’intesa tra il
Comitato Italiano per l’UNICEF – Fondazione Onlus e il Soroptimist International d’Italia, si sta contribuendo in
maniera significativa alla creazione di nuovi Baby Pit Stop, che si aggiungono a quelli già attivi in tutta Italia ma
con la peculiarità di essere realizzati in luoghi di cultura altre strutture espositive destinate alla pubblica fruizione.
L’inaugurazione si terrà venerdì 1 dicembre 2023 alle ore 11.00 al piano terra della residenza sabauda.
All’evento interverranno Elena De Filippis, Direttrice regionale Musei Piemonte, Chiara Teolato, Direttrice di
Villa della Regina, Erica Varese Baulino Presidente del Soroptimist Club di Torino e Antonio Sgroi, Presidente
del Comitato Provinciale di Torino per l’UNICEF.

Ognissanti: il punto di Asproflor sulla produzione dei crisantemi

Festività di L’associazione Asproflor Comuni Fioriti, in occasione della festività di Ognissanti, fa il punto sulla produzione dei crisantemi nel nostro paese: il meteo sfavorevole e i cambiamenti climatici hanno determinato un leggero calo nella produzione del fiore simbolo di questa ricorrenza. In questo 2023 il meteo e i cambiamenti climatici hanno inciso pesantemente sulla produzione dei fiori tipici della Festa di Ognissanti : l’alluvione in Emilia Romagna, le trombe d’aria in Lombardia e i forti temporali sparsi nelle aree produttive del crisantemo hanno determinato un leggero calo della disponibilità . Fortunatamente però la qualità del fiore non ne ha risentito e, come sempre, è rimasta molto alta. I crisantemi sono una produzione tipicamente italiana – l’importazione riguarda solamente alcune varietà di fiore reciso e vasi di piccolo diametro – , che mette a dura prova la professionalità e il lavoro dei floricoltori, in quanto è un a delle coltivazioni più lunghe e impegnative del comparto. Per le festività di Ognissanti 2 italiani su 3 scelgono ancora i crisantemi da vaso o recisi, cambiano però i gusti per quel che riguarda le varietà più vendute: i crisantemi a fiore piccolo e mu lticoloro koreani hanno preso il posto di quelli decorativi con fiore grande bianchi e gialli. Quest’anno la produzione nazionale di crisantemi in vaso è stata di circa 9 milioni di vasi nella diverse misure e di circa 10 milioni di steli recisi multifiori e 7 milioni di steli delle varietà decorative uniflora con un calo di produzione del 10% . Questi fiori, simbolo di bellezza e regalità, sono disponibili in questi giorni nei centri giardinaggio, nei punti vendita e nelle fiere autunnali. Nonostante l’importante aumento dei costi di produzione i prezzi non hanno subito grandi oscillazioni o rincari per i consumatori e si possono trovare da 1,30 – 2,00 €/cad. per gli steli multifiori, ai 3,50 – 6,50 €/cad per gli steli uniflora, i vasi da 12 cm da 4/5,00 €/ca d a 15/20,00 € cad per i diam. 20/23 cm. ​ “ Il crisantemo è una delle produzioni storiche e tradiz ionali per il mercato italiano ed è ancora il fiore più venduto e utilizzato dal consumatore per ricordare e onorare i propri cari defunti – osserva Sergio Ferraro, Presidente di Asproflor Comuni Fioriti – Stiamo vivendo giornate frenetiche e intense, anche se il meteo favorevole sta agevolando le consegne e la posa dei fiori per il caro ricordo. La coltiv azione del crisantemo è lunga e impegnati va e quest’anno la limitazione nell’utilizzo di prodotti fitosanitari, determinata dalle nuove norme, ha messo a dura prova i coltivatori, anche a causa degli importanti attacchi di afidi, piralidi e tortricidici sulle coltivazioni, che hanno richiesto interventi biologici ”. La produzione di crisantemi è fondamentale p er il comparto florovivaistico, in quanto rappresenta il 25% del fatturato annuo delle aziende che lo coltivano ; il mercato del crisantemo genera un volume d’aff a r i di circa 250 milioni di euro e le principali regioni produttrici sono Sicilia, Puglia, Campania e Lazio, per il fiore reciso, e Liguria, Toscana, Piemonte, Veneto e Lombardia per i vasi. “ La sfida che attende i floricoltori sarà quella di affrontare non soltanto i capricci del tempo, che nonostante le moderne tecniche agronomiche di coltivazione (utilizzo di micorrize e idroritentori) spesso determina la qualità della produzione e la fioritura, ma anche i continui aumenti dei costi di produzione e le incognite del mercato ”, conc lude Ferraro. D al 10 al 12 novembre si terrà a Bellegra (Roma) il Meeting nazionale 2023 di Asproflor Comuni Fioriti con conferenze tecniche , visite e premiazioni: l ’incontro sarà un’occasione per un proficuo scambio di idee ed esperienze tra Enti pubblici ed esperti del settore florovivaistico.

Dido’s Brazilian Jazz in Osteria Rabezzana

Mercoledì 1 novembre, ore 21.30

L’appuntamento del Moncalieri Jazz Festival

Il DBJ – Dido’s Brazilian Jazz nasce nel 2014 con la calda voce di Delfina Di Domenico, il pianoforte eclettico di Massimo Rizzuti pronto ad accompagnare e creare ritmiche che ben si miscelano alle percussioni di Giorgio Ricchezza che le alterna al suono di un elegante sax contralto, insieme al maestoso contrabbasso di Pippo Caccamese. Tutti e quattro uniti dalla passione per la musica, spaziano dalle calde sonorità di bossa nova e samba, all’improvvisazione jazz e al blues leggero, passando tra brani famosi della musica italiana anni ’50 e approdando a grandi miti come Mina, Vanoni, Paoli, Conte.

FORMAZIONE

Delfina Di Domenico, voce

Massimo Rizzuti, pianoforte

Giorgio Ricchezza, percussioni

Pippo Caccamese, contrabbasso

Ora di inizio: 21.30

Ingresso:

15 euro (con calice di vino e dolce) – 10 euro (prezzo riservato a chi cena)

Possibilità di cenare prima del concerto con il menù alla carta

Info e prenotazioni

Web: www.osteriarabezzana.it

Tel: 011.543070 – E-mail: info@osteriarabezzana.it