ilTorinese

51esima Traversata a nuoto del Lago di Viverone

Circuito Nobile dei Laghi

29 Luglio 2023

Il prossimo 29 Luglio alle ore 14,30, avrà luogo la 51esima edizione de La Traversata a Nuoto del Lago di Viverone.

Piero Sarasso, Presidente dell’ASD Lago di Viverone, orfano da quest’anno di  Xhaet Didier del Club Lac Soleil porta avanti questa tradizione che ormai ha un carattere nazionale, senza però dimenticare il principio amatoriale dell’evento.

Ancora oggi, da una parte c’è lo spirito agonista in sfida coi propri limiti e dall’altra lo spirito del turista in cerca di splendidi paesaggi e momenti emozionanti.

La tradizione di un luogo ne garantisce la memoria storica, e soprattutto oggi è necessario ricordare la tradizione che, però, cresce e si consolida negli anni.

Anche quest’anno, grazie al patrocinio del Consiglio Regionale del Piemonte, dello CSAIN (Centri Sportivi Aziendali e Industriali)  e Comune di Viverone Assessorato allo Sport ,si è potuto garantire una giornata di sport e svago, assicurando tranquillità ai partecipanti ed agli ospiti con un adeguato supporto alla sicurezza del nuotatore.

E’ proprio nell’ottica di queste tradizioni e della passione per lo sport soprattutto a livello amatoriale che, nel 2011 fu inserita nel circuito “Nobile dei Laghi” rientrando così nelle 12 traversate più importanti d’Italia. E quindi anche a Viverone: “Acque libere e Nuoto per tutti!”

Le traversate a nuoto in acque libere stanno diventando un appuntamento ormai presente in tutti i laghi e per Viverone deve rappresentare un momento di incontro dove competizione, solidarietà, storia e tradizione di una comunità si fondono da 51anni” esordisce Piero Sarasso alla conferenza stampa di venerdì 14 Luglio indetta presso il Rist. Pescatori alla presenza di giornalisti e autorità del territorio e al tempo stesso riconosce l’importanza dell’inserimento nel circuito “Nobile dei Laghi” per dare visibilità ai luoghi e a quasi mezzo secolo di competizioni a bracciate in questo lago.

La distanza prevista è  di circa 4 km. La partenza avverrà alle 14,30 dal Molo di Anzasco di Piverone e l’arrivo in frazione Masseria presso il Rist. Pescatori,

Il tempo massimo di percorrenza, per l’intera traversata è valutato in due ore e trenta minuti.

La premiazione di tutti i partecipanti è prevista per le ore 18.00.

Nell’attesa della premiazione un aperitivo per celebrare tutti i partecipanti.

Le iscrizioni sono già iniziate, a oggi si contano gia’ piu’ di 40 atleti aderenti  provenienti da piu’ parti del nord e centro Italia, ma ci si può iscrivere on line sino  alle ore 24.00 del giorno 26 Agosto.

Si vorrebbe consigliare di iscriversi on line entro tale dataperche’  con il nuovo sistema di accreditamento già collaudato lo scorso anno si potrebbe non avere garantita l’iscrizione oltre tale data,

Sole e  voglia di lasciare il segno nella più storica delle traversate fanno auspicare di toccare, anche in questa edizione, una  straordinaria quota di nuotatori.

La macchina organizzativa, come annunciato dal Presidente durante l’incontro è in fase di ultimazione e puo’ contare su 1 idroambulanza con medico a bordo,2 moto d’acqua con operatori e 2 mezzi a riva della Croce Rossa Italiana con 12 persone addette, un squadra della Protezione Civile di Biella 1 di Viverone, 2 imbarcazioni dell’organizzazione e un gruppo di una decina un di volontari con canoe al seguito e per i servizi a terra, il  sistema di accreditamento e staff di cronometristi, il tutto seguito e diretto da Piero Sarasso coadiuvato dall’intero consiglio dell’associazione: Busca Roberto, Busca Mauro, Pastoris Michela, Cristina e Fausto Zola.

Sponsor tecnici saranno Biverbanca, Cantina Vallebelbo,  Acqua  Fonte Guizza (gruppo San Benedetto). Altri sponsor sono in fase di conferma e presto verranno annunciati.

Per avere informazioni a riguardo, procedere con iscrizione e pagamento, invio documenti si invita a visitare il sito www.asdlagodiviverone.com   oppure mandare mail a info@asdlagodiviverone.com

Adisco, nuovi spogliatoi femminili al Regina Margherita

L’intervento di ristrutturazione è stato interamente progettato e donato all’ospedale da ADISCO Sezione Piemonte: un openspace di circa 230 mq dotata di armadietti, docce e sevizi per lo staff ospedaliero.

La realizzazione dei nuovi spogliatoi, firmata dagli Architetti Sabra Miroglio e Giorgio Lupica, fa parte di un più ampio progetto che nel tempo ha permesso di riconsiderare il concetto d’ospedale da semplice luogo di cura della malattia a luogo dove la parte psico-emotiva e di relazione riveste grande considerazione.

(Facebook Adisco Piemonte)

L’isola del libro

 

Cormac McCarthy “Il passeggero” -Einaudi- euro 21,00

Il grande scrittore americano Cormac McCarthy, morto recentemente a 89anni, il 13 giugno 2023, ha fatto in tempo a vedere pubblicata la sua ultima opera “Il passeggero”.

Il premio Pulitzer (vinto nel 2007 con “La strada”), dopo 17 anni di silenzio, era tornato in libreria con questo romanzo che ci catapulta nel vortice di un mistero e mille quesiti sul vivere.

Protagonista è Bobby Western che di lavoro fa il sommozzatore; una notte si infila nella muta da sub e scende nel mare della baia del Mississippi per recuperare il relitto di un aereo precipitato negli abissi. Il velivolo è un JetStar della Lockeed, scomparso dai radar da qualche giorno e Bobby lo raggiunge a circa 12 metri di profondità, trovandolo quasi intatto.

Quando punta la torcia sull’oblò vede al suo interno i cadaveri di 9 passeggeri ancora seduti ai loro posti. Nessun evidente segno di collisione, sembra che nulla sia fuori posto, a parte il fatto che inspiegabilmente è finito sott’acqua.

Dal velivolo mancano la borsa del pilota, un pannello della strumentazione e non si trova neanche la scatola nera che potrebbe spiegare l’accaduto.

Bobby si pone alcune domande non irrilevanti: da dove arriva quell’aereo, perché si è inabissato, e perché è intatto anziché frantumato in mille pezzi (come solitamente succede negli impatti contro la superficie del mare che diventa muro)?

Altro mistero da chiarire: perché non ci sono notizie o articoli in merito all’incidente che ha fatto sprofondare un velivolo da tre milioni di dollari e stroncato le vite di 9 passeggeri?

Il mistero si infittisce quando Bobby riceve la visita inaspettata di 2 personaggi muniti di distintivi, sembrano dei mormoni e appartengono a qualche agenzia governativa. Lo tartassano con una serie di domande inquietanti che spalancano una voragine di misteri.

Una sorta di interrogatorio durante il quale gli comunicano anche che i passeggeri dovrebbero essere 10; che fine ha fatto il corpo mancante?

Seguendo il suo istinto Bobby intuisce di trovarsi in pericolo, così mette in atto la sua fuga attraverso Texas, Montana, Wyoming, in un susseguirsi di tappe, incontri, pensieri sul senso stesso dell’esistenza.

Una storia che nasce dall’ingegno dello scrittore la cui vita è stata densa come mille romanzi. E’ stato studente brillante ma interrotto, militare in Alaska, marinaio, esperto di cavalli e scrittore da Pulitzer.

La trama di questo libro si sviluppa poco per volta. Ci guida nella difficile alchimia di sparire e tornare in abiti che sentiamo più nostri, nella rincorsa ai rimpianti e agli amori passati, ma anche agli affetti controversi e proibiti. Come quello di Bobby per la sorella, di cui non anticipo nulla ma che fa parte della struttura portante della narrazione…..E questa è solo la punta dell’iceberg di un romanzo che parla di tempo, sentimenti, svolte, regno dei morti …

 

Patrick Hamilton “Schiavi della solitudine” -Fazi Editore- euro 20,00

Ha il passo lento questo romanzo dello scrittore inglese Patrick Hamilton, vissuto nella prima metà del Novecento, e quasi sconosciuto in Italia.

Nacque nel Sussex nel 1904 in una colta famiglia di letterati; amante del teatro visse una breve parentesi come attore, poi si dedicò alla scrittura, ed ebbe successo come drammaturgo e romanziere, prima di morire ancora nel fiore degli anni nel 1962.

In questo delicato e ironico libro scandaglia con sensibilità ed occhio acuto la solitudine di un gruppo di personaggi che si muovono sullo sfondo della Seconda guerra mondiale; nell’inverno del 1943, in un paesino appena fuori Londra sulla quale imperversano i bombardamenti e la distruzione.

Un piccolo nucleo di sconosciuti che si ritrovano a vivere in una ex sala da tè, la Rosemund Tea Rooms, trasformata in pensione signorile. Gli ospiti fissi incrociano le loro giornate, scambiandosi convenevoli, discussioni e opinioni, mentre fuori il mondo sta andando a fuoco e i tempi sono particolarmente duri e incerti.

Persone diversissime tra loro, solitudini dalle diverse fogge che si incontrano durante i riti quotidiani che scandiscono la vita alla Rosemund Tea Rooms. Vite tra amori, perbenismo, tradimenti, pettegolezzi, pregiudizi e morte. E qualche scossone ….

Hamilton ci racconta in particolare la vita di Miss Roach, 39enne nubile, impiegata come segretaria tuttofare in una casa editrice londinese.

La sua vita scorre lenta, quasi letargica tra incombenze monotone e ripetitive, fino a quando irrompono due incontri che aprono nuovi capitoli nel suo solito tran tran.

A dare una bella scossa alla sua inerzia emotiva è l’incontro con il tenente Pike. Lui è un ufficiale americano stanziato lì vicino e con lui inizia un non ben definito flirt, tra alti e bassi.

Poi a scuotere Miss Roach è anche l’incontro e una parvenza di progressiva amicizia con la giovane profuga tedesca Vicki Kugelmann, vista con sospetto e isolata dagli altri. Le due donne sono quasi coetanee ma molto diverse caratterialmente; una è tranquilla, posata e analitica, laddove Vicky è più trasgressiva e maliziosa.

La grandezza del romanzo sta nel raccontare piccoli gesti, consuetudini, pensieri in un modo delicatissimo in chiave ironica e a tratti comica. E vedremo come si muoveranno i vari protagonisti che incrociano le loro storie in triangoli amorosi non ben chiari e inaspettati. Una lettura piacevolissima che ricorda i grandi romanzieri come Dickens e Thomas Hardy.

 

 

Antonio Caprarica “Carlo III” – Sperling & Kupfer- euro 19,90

Per l’incoronazione di re Carlo III e della consorte Camilla è arrivato in libreria l’ultimo libro del giornalista e scrittore Antonio Caprarica; che non ha bisogno di essere presentato dal momento che è uno dei massimi esperti di corona inglese (dopo 15 anni come corrispondente Rai da Londra), personaggio televisivo tra i più gettonati per commentare le vicende della casa reale più famosa del pianeta.

Un corposo libro, scorrevole come un avvincente romanzo, nel quale Caprarica risponde a domande che tutti ci facciamo ma alle quali lui si applica con conoscenza di causa e approfondimenti da Royal Watcher

Che tipo di sovrano sarà Carlo che ha atteso per tutta la sua lunga vita questo momento? Come dirimerà le controversie familiari, e come gestirà un paese che dopo la Brexit è in piena crisi economica. Lui e la consorte Camilla come potranno sottrarsi al peso del fantasma di lady D? In poche parole quale sarà il destino della monarchia inglese dopo la morte della regina Elisabetta, modello inimitabile di regnante saggia e accorta, amata a tutte le latitudini del globo.

Emerge il ritratto di un re dal passato non sempre felice, a partire dall’educazione rigidissima in scuole durissime scelte dal padre Filippo, col quale il rapporto è sempre stato complicato. Dopo essere stato bullizzato dai compagni, il ragazzo sensibile, timido, insicuro e colto si è trasformato in uno degli scapoli più ambiti del pianeta: vissuto sempre all’ombra della madre longeva oltre ogni altro sovrano della storia.

Una vita di privilegi e lussi, parecchia solitudine stemperata dal legame con la nonna Regina madre, l’unica che sembrava capirlo davvero. Da sempre abituato ad essere riverito e servito, ma con un’attenzione all’ambiente prima di tutti gli altri.

Poi la nota vicenda del disastroso matrimonio con Diana, che pare non si sia mai sforzata di entrare nel ruolo di consorte del nuovo sovrano. Caprarica svela anche che, nonostante l’amore di sempre per Camilla Parker Bowles, almeno nei primi anni di matrimonio, Carlo sarebbe stato un consorte fedele, in attesa che Lady D facesse la sua parte.

In realtà i due erano davvero male assortiti: interessi completamente diversi, gap generazionale, profondità di pensieri e background culturale inesistente di lei a fronte di quello monumentale e raffinato di Carlo. Il resto della storia è noto. E la vicenda oltre ad avere reso a lungo infelice Carlo, lo ha danneggiato non poco agli occhi dei sudditi.

La sua vita è stata un alti e bassi di popolarità e gradimento. Ha dovuto affrontare parecchie sfide; dall’educazione dei figli rimasti orfani dell’adorata madre, alla consacrazione di Camilla come compagna di vita e di trono; dopo essere stati entrambi dileggiati in seguito alle dichiarazioni al veleno di Diana e poi alla sua tragica morte.

Tra le difficoltà immediate, quella del rapporto con il figlio ribelle Harry che ha spalato tonnellate di fango sui Windsor, nessuno escluso. Come andrà a finire nessuno può saperlo, ma l’analisi di Caprarica è approfondita e acuta. Così come è interessante il suo resoconto dell’abilità di Carlo nell’amministrare le sue tenute, con un occhio di riguardo al rispetto dell’ambiente, ed un altro ai conti. Insomma un ritratto a tutto tondo del sovrano che ora regnerà su un paese alle prese anche con i problemi del Commonwealth. Un libro che travalica il gossip ed è documentatissimo.

 

Alessandro Barbero “Brick for stone” -Sellerio- euro 16,00

Lo storico Alessandro Barbero ha ambientato questo romanzo nella New York del 2001, quella dell’11 settembre e dell’attentato alle Torri Gemelle, che campeggiano in copertina e sono ormai un simbolo universale di quanto devastante può essere uno spietato atto terroristico.

E’ un romanzo in cui si avvicendano più personaggi e più voci. Al centro l’agente della Cia Harvey Sonnenfeld, abile e serio funzionario, che ne ha viste così tante da essere ormai disilluso. Da una serie di labili indizi sospetta che sia imminente un attentato al Trade World Center. Sulla scorta di questa intuizione si muove per capire se un’azione di simile portata sarebbe davvero realizzabile, e come, giusto per cercare di prevenirla.

Intorno a lui vengono coinvolti, chi in un modo e chi in un altro, alcuni newyorkesi diversissimi tra loro per età, etnia, competenze e storie.

Segue una narrazione a tratti surreale in cui si avvicendano: un professore tedesco esperto in graffiti urbani, un ingegnere russo specializzato nella protezione dei sistemi elettronici dagli insetti, una cassiera afroamericana che ama un uomo sposato, una fotografa italiana che sogna premonizioni, tra le quali un aereo…

Loro ed altre comparse discutono, vivono ansie e amori, in un caleidoscopio narrativo in cui si inseriscono pure ipotetici pensieri degli attentatori che stanno per schiantarsi a bordo di due aerei contro le torri Nord e Sud. Ed è una disperata corsa contro il tempo il tentativo di Sonnenfeld di stanare e fermare il gruppo terroristico che lavora nell’ombra per mettere a punto l’attentato del 2001.

Ricercatore UPO detenuto in Iran: appello per Djalali

Dal centrodestra vercellese all’incontro su libertà e diritti civili”
La sala del Piccolo Studio presso l’abbazia di Sant’Andrea, ha ospitato un incontro sulle gravi violazioni dei diritti umani in corso da decenni in Iran e che hanno visto quest’anno forti repressioni di manifestazioni spontanee di cittadini .
L’esule iraniana e attivista per i diritti umani, Ghazal Afshar, membro dell’Associazione dei Giovani Iraniani, ha condiviso con il pubblico presente la difficile realtà vissuta nel suo paese, dialogando con l’onorevole Emanuele Pozzolo che ha organizzato l’incontro assieme al Sindaco Corsaro.
Durante l’evento oltre alla relatrice, hanno  preso la parola oltre all’On Pozzolo , il Sindaco Corsaro, il  Presidente della Provincia Gilardino,  i consiglieri regionali Riva Vercellotti e a Stecco e l’Arcivescovo Monsignor Marco Arnolfo.
“Ho partecipato convintamente dimostrando la mia vicinanza a questa causa – racconta il consigliere regionale della Lega Salvini Piemonte Alessandro Stecco, che presiede la commissione Sanità – Durante il mio intervento, ho richiamato l’attenzione sulla causa di Ahmad Reza Djalali, medico iraniano naturalizzato svedese e ricercatore  dell’Università del Piemonte Orientale di Novara. Djalali è detenuto da sette anni nel braccio della morte con l’accusa di spionaggio e rischia l’impiccagione”.
“Ho firmato e sostenuto nel 2020 in Consiglio regionale una mozione bipartisan di attenzione e sensibilizzazione sul tema della liberazione del dott Djalali e continueremo a mantenere alta l’attenzione su questa drammatica situazione, anche considerando le numerose tragedie che sono state raccontate durante l’evento di ieri”.
L’Onorevole Emanuele Pozzolo, deputato vercellese di Fratelli d’Italia e membro della Commissione Esteri ha dichiarato “Affrontare la situazione drammatica del criminale regime teocratico iraniano significa anzitutto avere il coraggio di parlare chiaro e senza tentennamenti: anche per quanto riguarda l’ingiusta detenzione del dottor Djalali. La comunità internazionale deve fare muro contro le strategie terroristiche del regime di Teheran, senza cedere di un millimetro sulla difesa dei diritti umani”.
Il Consigliere Regionale Riva Vercellotti di Fratelli d’Italia,  presidente della commissione bilancio del parlamentino piemontese, ha dichiarato: “Sono passati sette anni da quando Ahmadreza Djalali è stato incarcerato ingiustamente: anni di torture, violenze e una condanna a morte che potrebbe diventare esecutiva da un momento all’altro.
Come ho avuto modo di esprimere durante la partecipazione al vertice mondiale della resistenza iraniana a Parigi ribadiamo la ferma condanna del Consiglio regionale nei confronti del regime iraniano e la solidarietà al coraggioso popolo iraniano.
La forza di queste proteste si percepisce dalla violenza utilizzata dalle autorità per placarle, ma la storia ci insegna che la libertà e l’affermazione dello stato di diritto vincono ogni ingiustizia”

Piemonte, il “mutuatario tipo” è un quarantenne

 

Un’indagine completa sul settore dei mutui ipotecari deve prendere in esame anche il profilo socio-demografico di coloro che sottoscrivono i finanziamenti. Kìron Partner è in grado di analizzare le caratteristiche di coloro che si muovono sul mercato del credito in un contesto economico in evoluzione.
La rilevazione, riferita all’anno 2022, prende in esame diversi parametri: area di provenienza, localizzazione in cui è avvenuta la stipula, età anagrafica e professione di coloro che hanno sottoscritto un finanziamento ipotecario attraverso le agenzie di mediazione creditizia del Gruppo Tecnocasa, Kìron ed Epicas.

AREA DI PROVENIENZA
In Piemonte vengono finanziati principalmente cittadini italiani, infatti l’81,0% dei mutui è stato erogato a persone di origine italiana, ma stanno aumentando le percentuali degli stranieri: attualmente quasi il 12,8% è rappresentato da cittadini europei e 6,2% è rappresentato da immigrati extra-europei. Le nazionalità più rappresentate sono quelle rumena, albanese e moldava, mentre la maggior parte dei non europei proviene dall’Asia, seguiti a brevissima distanza dai latinoamericani e dagli africani.

Fonte: Kiron Partner SpA, Gruppo Tecnocasa

ETÀ ANAGRAFICA
L’età media di chi ha sottoscritto un mutuo in Piemonte nel 2022 è 40,4 anni. L’analisi per fasce d’età mostra che il 33,5% della popolazione ricade nella fascia più bassa, 18 – 34 anni; il 34,3% ha un’età compresa tra 35 e 44 anni; il 21,5% ricade nei 45 – 54 anni; l’8,9% si colloca nella fascia 55 – 64 anni; l’1,9% ricade nella fascia più alta, 65 ed oltre.

Fonte: Kiron Partner SpA, Gruppo Tecnocasa

PROFESSIONE
Dall’analisi della professione del mutuatario emerge che la sicurezza economica è tra gli elementi fondamentali richiesti dagli istituti di credito per erogare un finanziamento. Tale caratteristica identifica l’85,5% del campione (dipendenti a tempo indeterminato e pensionati), a fronte del 9,6% di chi ha un contratto di lavoro flessibile (liberi professionisti/lavoratori autonomi e titolari d’azienda) e del 3,2% di lavoratori a tempo determinato.

Fonte: Kiron Partner SpA, Gruppo Tecnocasa

Fonte: Kiron Partner SpA, Gruppo Tecnocasa

Scuole, strade, edifici pubblici nel Torinese: in arrivo i fondi regionali

9,5 MILIONI 

Ammonta a 9,5 milioni di euro il contributo che la Giunta regionale del Piemonte, approvando una delibera presentata dall’assessore alle Opere pubbliche e Difesa del suolo Marco Gabusi, ha assegnato per la realizzazione nel Torinese di 15 interventi riguardanti la messa in sicurezza di zone a rischio idrogeologico, viabilità comunale, scuole ed edifici pubblici.

Per consentire la realizzazione di interventi di estrema rilevanza per i territori interessati – spiegano il presidente Alberto Cirio e l’assessore Marco Gabusi – abbiamo deciso di continuare il percorso di finanziamento intrapreso lo scorso anno e di investire nuovamente oltre 40 milioni di euro in favore dei Comuni piemontesi. Si potranno così aggiungere nuovi tasselli per la riqualificazione dei nostri territori con attenzione alle scuole e alle sedi socio-sanitarie e di volontariato”.

Risorse indispensabili per i nostri Comuni, che consentiranno alla nostra provincia un ulteriore passo in avanti in termini di sicurezza e qualità dei servizi offerti”, affermano gli assessori regionali torinesi Maurizio MarroneFabrizio Ricca Andrea Tronzano.

Queste risorse si vanno a sommare a quelle dell’annualità 2022, che con 7,5 milioni di euro hanno consentito di finanziare interventi in 16 Comuni.

Nel dettaglio i contributi sono destinati a Carmagnola alla sostituzione della pavimentazione in via Valobra (762.100 euro), a Montanaro alla messa in sicurezza dei locali del Castello da destinarsi ad attività pubbliche ed area museale (414.000 euro), a San Maurizio Canavese alla messa in sicurezza e al restauro conservativo del campanile (555.000 euro), a Giaveno per un nuovo centro giovanile (585.700 euro), ad Osasco per la realizzazione di una salone polifunzionale (762.100 euro), a Quincinetto all’adeguamento sismico della scuola primaria (762.100 euro), a Cavagnolo all’adeguamento sismico della scuola primaria (762.100 euro), a Moriondo alla messa in sicurezza della scuola dell’infanzia e primaria (762.100 euro), a Druento alla riqualificazione funzionale e alla messa in sicurezza dell’asilo nido comunale (762.100 euro), a Perosa Argentina al miglioramento sismico della scuola primaria di viale Duca d’Aosta (762.10o euro), ad Almese all’adeguamento sismico e antincendio della scuola primaria Rocci (762.100 euro), a Bosconero all’adeguamento sismico e riqualificazione energetica della scuola primaria (762.100 euro), a Strambino per l’adeguamento sismico e la riqualificazione energetica delle scuole primaria e media e dei locali comunali (762.100 euro), a Cercenasco all’adeguamento simico e normativo della scuola primaria (310.000 euro). A Mathi viene integrato l’importo dell’intervento già finanziato con 25.380 euro.

Anpas, un’estate di assistenza ai grandi eventi

Assistenza sanitaria a grandi concerti, gare ciclistiche e manifestazioni sportive in genere, sagre e feste di paese, oltre i consueti servizi sul territorio quali il soccorso in emergenza urgenza 118 e i trasporti socio sanitari programmati come l’accompagnamento a visite e terapie, i trasferimenti di pazienti e le dimissioni da ospedali e case di cura. È questa l’estate delle volontarie e dei volontari Anpas – Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze.

Dietro a tutto ciò esiste una macchina organizzativa complessa che si occupa della tutela della salute delle persone. I volontari e i dipendenti delle pubbliche assistenze Anpas affrontano con preparazione i diversi interventi di soccorso e i servizi in ambito sociale e assistenziale, il personale ha infatti uno standard formativo molto elevato.

Il periodo estivo è caratterizzato dall’assistenza sanitaria ai grandi eventi e ai concerti. Nel solo Torinese, negli ultimi due mesi, le Pubbliche Assistenze Anpas della provincia di Torino, coordinate da Croce Verde Torino, sono state impegnate in 58 diverse manifestazioni, dall’assistenza ai concerti di Tiziano Ferro, Marco Mengoni e Pinguini Tattici Nucleari, che hanno richiesto l’operatività allo Stadio Olimpico di circa 150 volontari per evento, all’assistenza presso il Sonic Park Festival di Stupinigi, alle manifestazioni culturali come il Corteo storico, Farò e fuochi di San Giovanni, il Kappa festival.

Senza dimenticare gli eventi sportivi quali il Granfondo Sestriere Colle delle Finestre, l’Assietta Legend e la gara di mountain bike La Via dei Saraceni-Sauze d’Oulx, quest’ultima gestita in collaborazione con la Pubblica Assistenza Sauze d’Oulx. Assistenza sanitaria Anpas anche al Collisioni Festival di Alba a cura della pubblica assistenza Asava (Associazione Servizio Autisti Volontari Ambulanza) di Grinzane Cavour.

«Il servizio di emergenza urgenza extra ospedaliera richiede un apporto continuo di volontariato e una grande capacità organizzativa – spiega Vincenzo Sciortino, vicepresidente Anpas Piemonte – capacità che viene implementata in tutte le occasioni in cui il servizio di primo soccorso deve essere esteso ad altri eventi di grande partecipazione sociale. Il volontariato quindi è asse portante del sistema di emergenza, lo è anche in tutte quelle attività nell’ambito socio assistenziale e di prossimità, a tutela della salute delle categorie più fragili della popolazione, in cui tutte le nostre pubbliche assistenze sono impegnate quotidianamente».

Il volontariato del soccorso è sempre presente, non va in vacanza ed è contraddistinto da sussidiarietà e gratuità. In Piemonte l’Anpas rappresenta 80 associazioni e oltre 10mila volontari, uomini e donne che si impegnano in prima persona per aiutare chiunque si trovi in una situazione di difficoltà o fragilità.

Nell’ultimo anno i volontari delle pubbliche assistenze Anpas hanno svolto complessivamente 570.082 servizi, il valore sociale della loro opera volontaristica è stato quantificato in 29.286.612 euro, un notevole risparmio a beneficio della collettività.

Rock jazz e dintorni a Torino: i Pinguini Tattici Nucleari, Giorgia e Morgan

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Gli appuntamenti musicali della settimana

 

Lunedì. Alla Cascina Bellaria di Sezzadio (Al), live di Bob Waynecon il suo country made in Usa.

 

Martedì. A Pianezza l’apertura del Vertigo Summer Festival con il concerto di Omar Pedrini. Stanley Jordan, virtuoso americano di chitarra, è all’Alfieri di Asti per Asti Jazz. Matteo Mancuso, giovane chitarrista siciliano maestro di fingerstyle, suona a Tortona e, in replica, il giorno dopo, allo Stresa Festival.

 

Mercoledì. Lo Stadio Olimpico di Torino accende il palcoscenico con il music show dei Pinguini Tattici Nucleari. All’Alpàa diVarallo, Paolo Belli e la sua rodata Big band; a Condove inizia il Due Laghi Jazz Festival con il trio del contrabbassista canadese Alain Bédard.

 

Giovedì. Giornata intensa di musica: Mr. Rain, ad Alba, per Collisioni; Raf al Mov Summer Festival di Mondovì; Gigi D’Alessio on stage all’anfiteatro dell’Anima di Cervere (tre giorni dopo, replica a Varallo); Umberto Tozzi a Sanfront (Cn), per Suoni del Monviso. I maestri del jazz, Paolo Fresu e Rita Marcotulli, nel chiostro dell’Annunziata di Tortona. Il festival Apolide, alla Certosa Reale di Collegno, propone la techno di Jeff Mills, con il progetto “Tomorrow Comes the Harvest”.

 

Venerdì. I Gemelli Diversi a Varallo; scat, vocalese e sonorità affini, a Stresa, per il jazz del sestetto multinazionale Accent.

 

Sabato. Aosta Classica ospita Diodato al Forte di Bard; NiccoloFabi è in concerto a Gavi, Ermal Meta suona a Varallo. A Salza, nel pinerolese, grande performance condivisa di Africa Unite e Modena City Ramblers. A Torino, Arsenico, Medusa e Cibo allo Spazio 211; alla Tesoriera, i cileni Newen Afrobeat e l’omaggio a Battisti con Gianluca De Rubertis e Leo Pari.

 

Domenica. Concerto di Giorgia a Cervere; a Cavagnolo, per Monferrato on Stage, live show di Morgan.

 

Pier Luigi Fuggetta

Bettazzi non fu solo vescovo di Ivrea

IL COMMENTO di Pier Franco Quaglieni
E’ difficile dare un giudizio storico su mons . Luigi Bettazzi ,ultimo testimone del Concilio Vaticano II che Bettazzi, insieme al cardinale di Bologna Lercaro, avrebbe voluto come una rottura più forte con il passato secondo il desiderio di Papa Giovanni XXIII . Fu  Paolo VI (che nomino’ vescovo Bettazzi ) a comprendere l’importanza di salvare l’autorità del Papa rispetto alla collegialità che avrebbero  preferito  Lercaro e il suo ausiliare a Bologna Bettazzi . Nel turbinio tempestoso  del ‘68 che voleva scardinare  anche la Chiesa in nome di una religiosità marxisteggiante, eretica e terzomondista che si espresse nel dissenso  più radicale. Allora si vide come Paolo VI, dopo il Concilio delle giuste aperture e dell’affermazione della libertà religiosa, avesse dovuto governare la navicella della Chiesa nel mare in tempesta, ponendo argine ad un rinnovamento che avrebbe snaturato completamente una realtà millenaria fondata anche sulla tradizione.
Nel 1967 Bettazzi venne nominato vescovo di Ivrea dove rimase per 33 anni restando vicino alle posizioni del cardinale di Torino  Michele Pellegrino anche lui appartenente all’ala “progressista “del Concilio. Nessuno penso’ a lui per la cattedra di San Massimo e meno che mai per la porpora cardinalizia. L’arcivescovo di Torino  più vicino a lui fu Cesare Nosiglia, figlio di un operaio cassaintegrato che espresse costante vicinanza agli operai che perdevano il posto di lavoro, come aveva fatto in tempi precedenti il vescovo di Ivrea che scese in piazza a fianco degli operai della Lancia di Chivasso. Arrivato a Ivrea Bettazzi pensava alla città voluta dal’ing. Adriano Olivetti morto nel 1960.
Il suo progetto di società era vicino a quello di una comunità “a misura d’uomo” di Olivetti, ma purtroppo dopo il periodo in cui venne estromessa la famiglia Olivetti  e Bruno Visentini divenne presidente sull’onda della “irizzazione”dell’azienda,  il vescovo si trovò con un altro ingegnere molto diverso dal primo che finì di far prevalere i profitti finanziari a danno dell’azienda che di fatto chiuse , mandando in crisi la città e lo stesso Canavese.
Bettazzi rimase ad Ivrea l’unico elemento importante capace di catalizzare un interesse nazionale e internazionale con i suoi libri e la presidenza della Pax Christi. Era un pastore d’anime, ma anche un raffinato intellettuale .  Ha ragione Piero Fassino a dire che Bettazzi ha vissuto “la fede come strumento di dialogo, di confronto , di ascolto” ed è stato  un profeta che sapeva comprendere le inquietudini e le sofferenze del mondo , accompagnando ciascuno con fraternità ed amicizia”.
Mi capito’ di ascoltarlo come conferenziere di eccezionale valore a Chivasso e ad Albenga e qualche volta a cena a casa di Arrigo ed Elena Olivetti . Era persona aperta ed anche il laicissimo Arrigo trovava in lui un valido interlocutore: a dividerli era la concezione liberista dell’economia che accomunava Arrigo a suo figlio Camillo,
che festeggio’  quando il nuovo sindaco di Ivrea non era più un esponente della sinistra.
Bettazzi sapeva parlare con tutti anche se sosteneva che “bisogna partire dai poveri per arrivare a tutti . Se cominci dai borghesi , metà del mondo rimane fuori “. La sua concezione della vita non mi sembra però  che si fondasse sul pauperismo.
E’ rimasto famoso uno suo scambio epistolare con Enrico Berlinguer attraverso il quale il leader comunista volle garantire il Vescovo sulla libertà della Chiesa  e sulla laicità del PCI che non era antireligiosa .
Ma il problema posto dall’ eventuale compromesso storico era cosa più complessa perché avrebbe creato una democrazia consociativa senza una vera opposizione, con la  conseguente possibilità di tagliare fuori dall’Europa l’Italia .
Io suggerii a Luigi Firpo di intervenire nel dibattito evidenziando le riserve dei laici liberali , ma Firpo non accetto’la mia idea, ma allora io ero davvero un signor nessuno per intervenire in prima persona. Raccontai tanti anni dopo  l’episodio a Bettazzi che rise di gusto e in fondo condivise le critiche al compromesso tra comunisti e cattolici.
Era un cattolico aperto al confronto e un pastore che sapeva distinguere il peccato dai peccatori. In questo fu anche un  anticipatore non diplomatico di Papa Francesco.
La sua approvazione delle unioni di fatto che non potevano essere confuse con il matrimonio naturale tra uomo e donna, come disse con chiarezza, rispecchia la sua umana comprensione verso gli altri, la sua laicità come elemento di equilibrio e di separazione tra Stato e Chiesa, rifiutando le fughe in avanti di chi considera i propri desideri di vita come diritti civili.

Torino, torna l’incubo baby gang: rapine e aggressioni in città

Nel fine settimana i carabinieri di Torino hanno arrestato due diciannovenni e denunciato un minorenne. Il gruppo piazza Grande Torino, a  Santa Rita, di fronte allo stadio Olimpico e al Pala Alpitour, avevano rapinato due coetanei derubandoli delle catenine d’oro che avevano al collo. Lo hanno anche picchiato e una delle due vittime è stata ricoverata al Cto. I ragazzi sono stati fermati da una pattuglia dei carabinieri del nucleo radiomobile. I militari hanno inoltre sventato un tentativo di rapina  in centro città in corso Cairoli angolo lungo Po armando Diaz. Qui un 19enne, due 16enni insieme a  due complici al momento da identificare, hanno circondato due coppie per rapinarle, dicendo loro di essere armati di un coltello.