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Ferragosto e la gioia di vivere

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IL COMMENTO Di Pier Franco Quaglieni

Siamo giunti a Ferragosto che spesso si finge di festeggiare nella baraonda più assurda con locali affollati e gente che vive le vacanze come un mordi e fuggi generale. C’è chi parte alle 4 del mattino per qualche ora di spiaggia e rientra in giornata, come ha documentato la giornalista televisiva Eugenia Nante che ritorna sempre ogni anno nella sua Albenga per un po’ di giorni. La confusione non piace a molti ed ho sentito che dei miei amici tornano a Torino dal mare durante il Ferragosto per riappropriarsi della città deserta o quasi come turisti.

La Liguria è la meta prediletta dei Torinesi. Mario Soldati la definiva “una mezzaluna cristiana sul mare”. Un ossimoro, com’era nello stile dello scrittore ,che a partire dagli Anni ’60 aveva scelto la Liguria come sua  dimora preferita dopo averla individuata come meta delle vacanze. E le vacanze Soldati le passava sempre nella sua bella villa di Tellaro. Ma Soldati era legato non solo alla sua Tellaro, ai confini con la Toscana, egli amava tutta la Liguria.

Ricordo che quando veniva a trovarmi a Bordighera dimostrava un attaccamento a quei luoghi e ad un comune amico in particolare, lo scrittore Guido Seborga, l’Hess della Resistenza e dell’impegno socialista all’Avanti che aveva poi abbandonato per dedicarsi  alla pittura e alla scrittura nell’immediato entroterra bordigotto. Attorno al mitico locale “Chez Louis” in viale Italia si trovavano intellettuali come lui, Betocchi, Navarro (affezionatissimo di Bordighera e di Venezia  per le sue vacanze) e Bruno Fonzi che a Bordighera dedicò il romanzo Tennis.

Ero un giovane universitario ed ho potuto partecipare di quel clima solo   attraverso i suoi epigoni, notandone le profonde inquietudini esistenziali che non bastavano più le bevute a rasserenare. Hess, sicuramente il più affascinante e libero, era profondamente deluso e si poteva cogliere con immediatezza. Massimo Novelli ha scritto di lui in modo raffinato, cogliendone l’arte e il travaglio interiore profondo.   Ho ritrovato nel mio archivio una lettera di Mario Soldati che allego. Essa riflette l’idea di vacanza di prima della II Guerra Mondiale e ci fa rivivere un’Alassio che non c’è più da tanto tempo. È un’Alassio profondamente legata a Carlo Levi che la amò tantissimo. Forse vale le pena di riportarla integralmente.

La feci leggere in occasione di un Premio “Pannunzio” ad Alassio al Grand Hotel e suscitò una forte emozione: ad Alassio, d’estate, si stava bene anche durante il fascismo. Mario Berrino, dopo il 1945, ricostruì ad Alassio un’idea di vacanza che riavvicinò la gente al piacere della vita: la “Gran Cagnara” Anni ’50 e ’60 è un’immersione totale nel piacere dell’estate dopo le tante privazioni della guerra. Senza freni, ma con stile, educazione e rispetto di tutti.

Anche i piaceri della tavola erano tornati a poter essere goduti .La nascita nel 1953 ad opera di Orio Vergani dell’Accademia Italiana della Cucina è emblematica.   Un’amica che non cito scriveva di recente su Facebook: ”Toglietevi il trucco e i gioielli in spiaggia, tuffatevi con la testa sott’acqua, nuotate, arrampicatevi a piedi nudi sugli scogli, bevete vino vero, fumate, innamoratevi senza ragione, lasciate perdere calcoli e soldi. Dite” Ti amo”. Ridete. Donne, la vita è breve. Brevissima. Troppo breve per viverla impostate e guardinghe”. Anche i ridottissimi costumi femminili che hanno preso il posto dei topless, indicano una libertà provocante in spiaggia. Potrebbe essere il modo di pensare di un personaggio di Soldati, anzi di Soldati stesso. In effetti Ferragosto è il tempo ideale per l’amore, quello magari desiderato e inaspettato che nasce sulla spiaggia o in mille altri modi nella frenesia dell’estate. Non gli amori alambiccati e strani oggi tanto di moda, ma amori veri, autentici tra un uomo e una donna per scambiare tenerezza, complicità, piacere, gioia di vivere.

Per rifugiarsi nell’intimità di fronte alla confusione che ci infastidisce. In passato si faceva l’amore in spiaggia e poi si faceva il bagno a mezzanotte. I tempi oggi non lo consentono più. Oggi c’è una cena in riva al mare a cui segue l’amore. Forse è un privilegio di pochi la cena, ma l’amore sfrenato senza lo stress della quotidianità può essere alla portata di tutti, come diceva Gino Paoli. Pavese che aveva un’inesausta “sete di tenerezza” non appagata scelse a fine agosto di porre drammaticamente fine al “Mestiere di vivere”. La voce della donna roca l’avrebbe salvato.

CAI Chivasso… sopra le nuvole

Sopra le nuvole – tra il colle delle Finestre e il Gran Serin
Ventitre partecipanti all’escursione organizzata dalle sottosezioni di Cigliano e Gassino con Franca Merlo e Franco Mossino a guidare il folto gruppo. Un lungo percorso sulla dorsale tra val Chisone e Val di Susa. Fortificazioni e ampi panorami sopra le formazioni nuvolose che riempivano le due vallate, quasi una passeggiata sulle nuvole. Spettacolare la vista sul Rocciamelone, sull’Albergian e in lontananza il colle del Sestriere, lo Chaberton ed ancor più lontano le imponenti cime del Delfinato. Al ritorno passaggio sulla Ciantiplagna il punto più alto dell’escursione 2849 m.

Incidente stradale a Torino: un morto e quattro feriti

In Lungo Stura  Lazio, all’incrocio con via Puglia, a Torino nel pomeriggio, nello scontro tra tre auto è morto un uomo di 54 anni e quattro persone sono rimaste ferite. È avvenuto un violento scontro frontale fra una Citroën Saxo, guidata dal 54enne, e una Peugeot su cui viaggiavano tre persone. La Peugeot è stata tamponata da una Citroën guidata da una giovane. I quattro feriti, nessuno grave, sono stati trasportati in ambulanza al Maria Vittoria.

 

Bardonecchia, lavoro senza sosta. Quasi risolto il problema degli sfollati

 

Le squadre di soccorso ed i volontari hanno lavorato senza sosta, oggi, a Bardonecchia per cercare di ripristinare la situazione dopo l’esondazione del torrente Frejus, verificatasi nella serata di ieri, che ha comportato danni importanti a strutture e cose ma, fortunatamente, non ha coinvolto alcuna persona.

Le problematiche relative alle forniture idriche e del gas, che avevano interessanto alcune zone della cittadina stanno progressivamente rientrando. Smat comunque ha messo a disposizione il numero verde 800060060 per segnalare situazioni di disservizio.

Praticamente risolta anche la situazione degli sfollati. E’ stato chiuso l’hub istituito dalla Croce Rossa presso la Colonia Astigiana e presso il Palazzetto dello Sport. Solo tre persone trascorreranno ancora la prossima notte presso una struttura messa a disposizione.

Mentre sono in corso le operazioni di pulizia dal fango e dai detriti si comincia a fare una prima stima di quanto accaduto e a raccogliere i dati di chi ha subito danni, in particolare alle auto travolte dall’ondata di piena. E’ possibile rivolgersi all’Ufficio Turistico istituito presso il Palazzo delle Feste o al numero verde 800933388.

Per quanto riguarda la viabilità la situazione per domani resterà invariata. L’autostrada sarà percorribile in uscita ma non sarà consentito l’ingresso a Bardonecchia. Lo stesso per la Strada statale 335 ormai quasi completamente ripulita ma ancora chiusa al traffico privato.

Restano strettamente sorvegliati e monitorati i ponti della cittadina ed, in caso di pioggia, saranno chiusi al traffico veicolare e pedonale come anche le strade attigue ai corsi d’acqua.

“Ringrazio quanti già da ieri sera hanno messo il massimo impegno per portare aiuto e cercare di rendere i disagi il meno pesanti possibili. – dice il sindaco di Bardonecchia Chiara Rossetti – Ringrazio per l’impegno tutto il personale del Comune di Bardonecchia, le forze dell’Ordine, i carabinieri, la Guardia di Finanza, la Croce Rossa, la Protezione Civile. E ringrazio la Regione Piemonte che fin dall’inizio dell’emergenza ci ha fatto sentire il proprio appoggio portando la nostra istanza presso il Governo”. “Sono state ore difficile – aggiunge il sindaco Rossetti – ma con tutto il nostro impegno faremo sì che questa bellissima estate a Bardonecchia continui. Siamo gente di montagna pronti ad affrontare le difficoltà e a non abbassare la testa”.

Bardonecchia, Gallo (Pd): “Interrogazione sugli aiuti”

Colpiti dal disastro causato dall’ondata di maltempo, siamo vicini ai cittadini di Bardonecchia e alla Sindaca Chiara Rossetti per i quali occorre immediato sostegno economico da parte della Regione e del Governo. Lo solleciteremo con un’interrogazione nella quale chiederemo di sapere quando la Regione stanzierà le risorse per il ripristino di quanto danneggiato o distrutto>.
Lo dichiara il presidente del gruppo PD in Consiglio Regionale Raffaele Gallo.

Feralpisalo’, omaggio agli Invincibili

I #LeonidelGarda del Feralpisalo’ in visita alla Basilica di Superga per rendere omaggio agli Invincibili del Torino Football Club
Ad accompagnarli anche il  Presidente Giuseppe Pasini

𝑮𝑹𝑨𝑵𝑫𝑬 ♾️ 𝑻𝑶𝑹𝑰𝑵𝑶

Alle Molinette salvata una donna con l’asportazione di un raro tumore sul torace

 Per la prima volta con un’unica piccola incisione del robot, presso l’ospedale Molinette di Torino
Nei giorni scorsi è stata salvata una donna grazie all’asportazione di una massa tumorale del torace. L’unicità dell’intervento particolarmente mininvasivo è stata che per la prima volta con il robot è stato effettuato un unico piccolo taglio di pochi centimetri, anzichè le tradizionali 3 – 4 incisioni che solitamente vengono fatte dal robot stesso.
Un nuovo successo ed un nuovo traguardo tecnologico per la Chirurgia toracica universitaria dell’ospedale Molinette della Città della Salute di Torino (diretta dal professor Enrico Ruffini), dove è stato effettuato un intervento chirurgico mininvasivo di asportazione di un tumore della parete toracica destra con l’utilizzo del robot.
L’intervento è stato effettuato su una paziente di 75 anni, affetta da un raro tumore di dimensioni di 6 cm adeso sul torace e che interessava la componente nervosa della parete toracica.
“Per la prima volta con un’unica e piccola incisione toracica – spiega il dottor Paraskevas Lyberis – abbiamo portato a termine l’intervento di exeresi del tumore con enormi vantaggi per la paziente”.
Solitamente questo tipo di intervento viene eseguito utilizzando tre incisioni con il robot, ma questa volta è stato portato a termine con un unico taglio di circa 3/4 cm, attraverso il quale sono state inserite le braccia del robot, che hanno permesso di eseguire l’intervento ugualmente con grande precisione, controllo e sicurezza, con minima invasività e ridotto trauma da stress chirurgico.
L’équipe del professor Enrico Ruffini, con i dottori Paraskevas Lyberis e Francesco Guerrera, ha modificato la tecnica chirurgica standard per ridurre ulteriormente il numero di accessi necessari ad eseguire l’intervento, ridurre al minino il dolore ed offrire alla paziente il completo recupero funzionale.
La paziente è in ottime condizioni generali ed è già rientrata a casa dopo pochissimi giorni di ricovero.

Anas al lavoro per liberare la statale 335 “di Bardonecchia”

Il personale e i mezzi Anas sono al lavoro per liberare la statale 335 “di Bardonecchia” dal fango e dai detriti, alcuni dei quali di grandi dimensioni tra cui autovetture, trasportati in carreggiata per l’esondazione del torrente che costeggia il tracciato stradale. Il tratto interessato si estende per circa 1 km e 700 metri tra il km 10 e il km 11,700, a Bardonecchia.

Bardonecchia, il presidente Cirio: “Governo pronto a intervenire”

Da ieri sera il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’assessore alla Protezione Civile Marco Gabusi seguono l’evolversi della situazione a Bardonecchia.

Il presidente Cirio ha sentito telefonicamente ancora questa mattina la sindaca del comune piemontese Chiara Rossetti per gli ultimi aggiornamenti. “Sono in diretto contatto con la sindaca che mi ha confermato che non ci sono vittime e anche le cinque persone date inizialmente per disperse sono stati rintracciate. Questa è sicuramente una buona notizia. Tuttavia i danni sono rilevantissimi e ho già sentito il vice premier Antonio Tajani che ha fin da ora dato la disponibilità del governo a fare la propria parte per aiutarci ad affrontare questa situazione”, spiega il presidente della Regione, Alberto Cirio.

La situazione è al momento sotto controllo: l’onda anomala di fango e detriti ha coinvolto molte auto, danneggiato strade e ponti, ma non risultano al momento coinvolte persone. Anche le verifiche già effettuate sulla diga di Rochemolles non hanno rilevato criticità – aggiunge l’assessore Gabusi – Già da ieri sera siamo in contatto con il capo dipartimento della Protezione Civile Fabrizio Curcio e dato la piena disponibilità ad attivare il coordinamento regionale di Protezione civile. Sono in partenza questa mattina alcune squadre di volontari del coordinamento regionale per aiutare i gruppi locali a rimuovere fango e detriti dalle strade e ripristinare la viabilità e i tecnici di Arpa, l’agenzia regionale per l’ambiente, per effettuare alcuni sopralluoghi sul bacino del Rio Frejus”.

FOTO ANDREA SAVIO