ilTorinese

Torna alla Reggia di Venaria il gioioso evento di “benvenuto alla vita” 

“La Festa della Nascita”

Per i nati del 2022 / 2023 e le loro famiglie

Domenica 17 settembre, dalle 10 alle 18

Questa è la terza edizione. Oltre 2mila le famiglie partecipanti alle prime due. L’evento, “La Festa della Nascita”, nasce con il nobile proposito di celebrare con un caloroso “benvenuto alla vita” l’arrivo dei piccoli “nuovi nati”. L’appuntamento è per domenica 17 settembredalle 10 alle 18, nello straordinario scenario dei “Giardini della Reggia di Venaria” ed è rivolto a tutte le famiglie con bimbe e bimbi nati nel 2022 e nel 2023, con l’obiettivo di far conoscere le opportunità offerte dai servizi locali, dal mondo della Cultura e della Sanità: nei “Giardini” saranno allestite “isole” dedicate a vari temi, dove si svolgeranno laboratori, attività ludico-ricreative e informative. I genitori avranno l’opportunità di vivere momenti emozionanti, scattare immagini e soprattutto incontrare esperti e confrontarsi con loro sul benessere dei loro piccoli. “Le esperienze culturali – sottolineano gli organizzatori – vissute dalle famiglie in un contesto naturale sono riconosciute da un corpus crescente di ricerche scientifiche come risorse determinanti per lo sviluppo biologico e sociale già dai primi mille giorni: il periodo che prende avvio dal concepimento è tra i più rilevanti sotto il profilo della crescita del patrimonio neurale”. Molte le novità di questa edizione della “Festa”: il numero dei Comuni aderenti sale a 25 (compresa la Città di Torino che parteciperà con le “Biblioteche Civiche” torinesi e con una tappa musicale di “MITO per la Città”), nuovi partner, un’ampia mobilitazione del “mondo della Salute” ed un’area specifica dedicata al “movimento” dei neonati. I Comuni partecipanti, come segno di attenzione verso la prima infanzia, hanno adottato il “Passaporto culturale #naticonlacultura”, ideato dalla “Fondazione Medicina a Misura di Donna”, che consente il libero accesso alle famiglie in oltre 40 Musei “Family and Kids Friendly” della rete “Abbonamento Musei” nel primo anno di vita dei bambini. Il “Passaporto” è consegnato dalle strutture sanitarie alla nascita o inviato dalle amministrazioni cittadine aderenti, ed è scaricabile per tutti i nati anche dal sito www.naticonlacultura.it .

Questo la lista dei Comuni partecipanti all’iniziativa: Alpignano, Borgaro Torinese, Carmagnola, Caselle Torinese, Chieri, Chivasso, Ciriè, Collegno, Cuorgnè, Druento, Foglizzo, Grugliasco, La Cassa, Leinì, Moncalieri, Pianezza, Rivoli, Rosta, San Gillio, San Maurizio Canavese, San Mauro Torinese, Settimo Torinese, Venaria Reale, Volpiano e Torino.

ASL coinvolte:  l’“ASL TO4” con i “Punti Nascita” degli Ospedali di Ciriè, Chivasso e Ivrea, presenti dalla prima edizione, e le “aziende ospedaliere” della Città di Torino e dell’area metropolitana: “AOU Città della Salute e della Scienza” con l’Ospedale “Sant’Anna”, “ASL Città di Torino” con i “Consultori familiari e Pediatrici” e gli Ospedali “Maria Vittoria” e “Martini”, “A.O. Ordine Mauriziano” di Torino, “ASL TO3” con gli Ospedali di Rivoli, Pinerolo e i Consultori territoriali e “ASL TO5”.

L’appuntamento  è curato dal “Consorzio delle Residenze Reali Sabaude” con “CCW-Cultural Welfare Center” e “La Rete delle Donne”.

Da ricordare ancora che l’iniziativa rientra nell’azione di sistema “Mille Culle: nutrirsi di cultura” che pone in rete i principali progetti culturali dedicati alla prima infanzia: “Nati per Leggere” (biblioteche), “Nati con la Cultura” (musei), “Nati per la musica”, progetti che abbracciano il mondo sanitario, sociale ed educativo a favore delle famiglie.

Per aderire gratuitamente alla “Festa” della Venaria (due adulti con ogni nuovo nato, oltre ad eventuali sorelle e fratelli) è necessario possedere il “Passaporto Culturale” consegnato dai rispettivi Comuni di residenza aderenti, o scaricato dal sito www.naticonlacultura.it  e prenotarsi entro il 15 settembre al link: https://festadellanascita2023.eventbrite.it

Dall’edizione 2023 potranno prendere parte all’evento anche le donne in gravidanza che hanno ricevuto il “Passaporto Culturale per la Mamma”, progetto sperimentale avviato il 1° settembre presso gli ospedali torinesi e consegnato durante i “corsi di accompagnamento alla nascita”.

In caso di maltempo persistente l’iniziativa sarà rimandata a domenica 24 settembre. Per altre informazioni sul programma in aggiornamentowww.lavenaria.it

g m.

Ex ospedale Maria Adelaide, aggiudicata la vendita

L’ASSESSORE REGIONALE ALLA SANITA’, LUIGI ICARDI: «AGGIUDICATA LA VENDITA ALLA REAM SGR, PROBABILE ENTRO OTTOBRE LA STIPULA DEL ROGITO»

«Il 23 agosto scorso è stata deliberata l’aggiudicazione alla Ream Sgr SpA di Torino della procedura di gara indetta per l’alienazione del compendio immobiliare dell’ex ospedale Maria Adelaide, al prezzo di 6 milioni di euro dichiarato congruo dall’Agenzia del Demanio di Roma, con il vincolo di destinazione del bene a residenza universitaria ed in parte ad attività di carattere sanitario-socio-assistenziale, così come stabilito dalla Soprintendenza.

Attualmente sono in corso di definizione le attività tecniche di verifica edilizia ed urbanistica propedeutiche alla stipula del rogito notarile di compravendita del bene immobile che avverrà, presumibilmente, nel mese di ottobre».

Così l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi, in risposta all’interrogazione consigliare che chiede un aggiornamento sul processo di compravendita dell’ex ospedale Maria Adelaide di Torino.

La galleria d’arte Pirra dedica una personale a Edgardo Corbelli

Pittore del Novecento piemontese, dal linguaggio espressionista e dalla vicenda umana e storica di spessore

La galleria d’arte Pirra dedica una mostra, che si inaugura sabato 16 settembre prossimo, all’artista Edgardo Corbelli, che affermava di “dipingere nudi che sembrano colline, riversi, seduti, distesi come declivi, di dipingere una natura pulsante di energia e percorsa da grande musicalità, come una sinfonia”.

Mutamento e vitalità sono concetti che ben “definiscono” l’opera di Edgardo Corbelli (Torino 1918 – 1989), pittore il cui complesso e difficilmente riassumibile percorso artistico rivela l’incessante ricerca della propria identità e un instancabile esercizio dei propri strumenti comunicativi.

L’arte personalissima di Corbelli ha intrecciato, già a partire dagli anni Trenta in avanti, innumerevoli suggestioni, affinità e riferimenti culturali che sono serviti a mettere sempre più a fuoco le proprie attitudini e scelte espressive. Le opere degli esordi aderiscono “semplicemente” alla natura, per poi fluire rapidamente in un fare più sinuoso, ma saldo nella volumetria, con pennellate decise e accostamenti di colore arditi e vibranti. La visione d’insieme acquista progressivamente un sapore espressionista (ricordiamo i corsi di Oskar Kokoschka frequentati da Corbelli all’Accademia di Salisburgo nel 1958), le sue figure e i suoi paesaggi diventano realtà rivisitata, espressione di un’interiorità ricca di contrasti, di un alternarsi di gioie e drammi, come quello indelebile dell’esperienza dei campi di concentramento vissuta durante la Seconda guerra mondiale.

L’evoluzione artistica di Corbelli è perenne, perché coincide con il suo cammino esistenziale, ma non lo porterà a discostarsi in modo definitivo dal figurativo per l’astratto o l’informale. La sua energia vitale si trasferisce preferibilmente nella figura femminile, che, negli anni, diviene soggetto dominante della sua arte, così come nella stesura delle pennellate e nell’uso del colore, i cui accostamenti definiscono i soggetti e creano rapporti di forze, specialmente quando si manifestano nei registri più alti. In Corbelli, come sintetizza il critico Angelo Mistrangelo, «ogni emozione si trasforma istantaneamente in un’emozione pittorica, così come ogni impennata cromatica equivale, nel suo infuocato furore, a un grido dell’anima […] in una sinfonia di elevata musicalità.»

Fortemente permeato dal suo tempo, tra le tappe che ne hanno maggiormente segnato la vita figurano la frequentazione giovanile dello studio di Emilia Ferrettini Rossotti, l’esperienza tragica della seconda guerra mondiale e l’incontro con Kokoschka all’Accademia di Salisburgo nel 1958. I dipinti del primo periodo risultano così dal tradizionale impianto paesistico ma mostrano un Corbelli già naturalista e avviato verso un processo di relativa semplificazione delle forme. Ufficiale dei Bersaglieri, il dramma della guerra e della prigionia nei campi di concentramento acuiscono un’introspezione dolorosa e un travaglio evolutivo che, sotto l’influsso della lezione di Kokoschka, sfileranno in opere contraddistinte da un segno forte, deformante, non ornamentale, ma diventeranno strumenti espressivi tanto di disagio quanto di vitalità esplosiva.

Nel tempo la pittura di Corbelli procederà disinibita, potente, impetuosa, approdando ad esiti tecnico espressivi in cui predominano l’accensione cromatica, il linguaggio espressionista, estremamente comunicativo, che caratterizza tutta la sua produzione matura, paesaggi, ritratti e soprattutto la figura femminile, su cui maggiormente si concentrerà.

In mostra una selezione di opere, non solo oli e non solo figure, tra cui alcune inedite, come una splendida Venezia del 1964 e un’originalissima Casa nera a Varazze del 1967, che confermano come sia difficile sottrarsi alla seduzione sottile della pittura di Edgardo Corbelli, uno tra i principali interpreti dell’arte piemontese del secondo Novecento, sempre contemporaneo.

La mostra rimarrà aperta sino al 15 ottobre 2023

Mara Martellotta

Alessandro Stecco (Lega): “cure domiciliari fuori regione per i disabili gravissimi”

La Regione Piemonte ha raggiunto un importante traguardo nella tutela della salute e del benessere delle persone non autosufficienti, grazie all’approvazione odierna della proposta presentata dal presidente della Commissione Sanità Alessandro Stecco.

“La legge  – spiega il medico e professore universitario Alessandro Stecco – è finalizzata a garantire la continuità delle cure sanitarie domiciliari per coloro come i disabili gravissimi che ne hanno diritto e che si spostino temporaneamente in una regione diversa da quella di residenza.
Abbiamo lavorato per favorire la collaborazione e il raccordo tra enti e i servizi, al fine di assicurare una gestione adeguata dell’assistenza a domicilio, oltre che a semplificare i procedimenti di richiesta di cure sanitarie domiciliari fuori regione, per esempio attraverso l’implementazione di sportelli telematici gestiti dalle Aziende sanitarie locali di residenza”.

“I destinatari della legge – prosegue il neuro radiologo vercellese Stecco – sono i soggetti residenti in Piemonte, non autosufficienti, in condizioni di fragilità o con patologie in atto, che già usufruiscono di cure sanitarie a domicilio. Costoro, in caso di temporaneo spostamento in un’altra regione, hanno bisogno che le stesse prestazioni sanitarie ricevute nella regione di residenza vengano garantite dall’azienda sanitaria territoriale competente della regione ospitante. Siamo fiduciosi che tale normativa rappresenti un significativo passo avanti nel garantire un’adeguata assistenza sanitaria domiciliare, anche durante i temporanei spostamenti delle persone non autosufficienti, contribuendo così a migliorare la qualità della vita e la salute di tutti i cittadini piemontesi”.

 Teoresi annuncia l’acquisizione di MediCon Ingegneria

SU & GIÙ: Il lungo – lungo Po / I portici storici

SU 👍 Il lungo – lungo Po

Lo chiamiamo lungo – lungo Po perché davvero si tratta di chilometri di percorsi pedonali e ciclistici che costeggiano tutto il tratto cittadino del grande fiume, praticamente da Moncalieri fino a San Mauro. E dobbiamo essere sinceri, tranne qualche fazzoletto di verde che meriterebbe uno sfalcio e alcune panchine malandate, tutto il lungo percorso, in entrambi i lati del fiume è ben tenuto e curato. Di tanto in tanto si incontra anche la polizia a cavallo che da’ un tocco di eleganza (e di sicurezza).  Non c’è forse posto migliore a Torino per fare una passeggiata rilassante tra il verde, ammirando le canoe e i germani reali che nuotano.

GIU’ 👎 I portici storici

Il nostro giornale di tanto in tanto cerca di rinfrescare la memoria al Comune. I portici storici, orgoglio di Torino, versano in uno stato pietoso. Non, tutti, d’accordo. Ma vi sono tratti porticati -come all’angolo tra corso Vittorio Emanuele e via Sacchi, davvero indecenti: scritte sui muri e sulle vetrine abbandonate, pavimentazione sporca, muri scrostati. Rinnoviamo al sindaco l’invito a intervenire urgentemente.

 

Circolo Ricreativo Mossetto, nuovi eventi dopo la riapertura

 

 

Dopo un intenso periodo di lavori di adeguamento e miglioramento degli ampi spazi a disposizione, ricomincia l’avventura del Circolo Ricreativo Mossetto con le iniziative promosse dal nuovo gruppo dirigente e dal Comitato provinciale AICS Torino Aps. Sarà un mese ricco di iniziative sportive e culturali organizzate insieme alle basi associative con le quali è stato creato un primo contatto nei mesi precedenti.

Si è incominciato giovedì 7 settembre a partire dalle ore 18 . Nell’ampia area esterna con la consolle dj gestita da amici e appassionati di vinile, il pergolato ricco di tavoli e sedie, il campo da bocce all’ombra dei suoi tigli, lo spazio per la musica dal vivo. Un luogo d’incontro nel cuore di Borgo Dora e del Balon, nel quartiere Aurora, da vivere dal pomeriggio a tarda sera, per incontrarsi e stare insieme, condividere racconti e storie, organizzare partite a scacchi, carte, calciobalilla, leggere e condividere libri, utilizzare la rete wi-fi, partecipare ai corsi base per principianti per imparare il gioco delle bocce petanque, ascoltare musica dal vivo o selezionata dai dj, rifocillarsi con i panini, i taglieri e le bevande del bar interno riservato ai soci.

Orario di settembre, da martedì a domenica dalle ore 15 alle ore 1, ingresso riservato ai soci AICS.

E’ in corso fino al 30 settembre la campagna tesseramento a cura del Comitato Provinciale AICS Torino APS, tessera al costo di 5€ valevole 365 giorni, è possibile effettuare il pre-tesseramento ed il pagamento online a questo link https://forms.gle/wcW2zedhvUNxD2cS8

All’interno dello spazio del circolo da vivere quotidianamente, ecco  le attività in programmazione:

 

Mercoledì 13 settembre dalle ore 20 e ogni mercoledì
Canti popolari, partigiani, di lotta e di tradizione

Il mercoledì al Mossetto. Una serata in compagnia di musicisti, coristi, appassionati di canti popolari e curiosi con la voglia di assistere e perchè no cantare e proporre i propri canti. L’appuntamento è nato a luglio riuscendo a coinvolgere una trentina di persone, riprendiamo ogni mercoledì dalle ore 20, con la voglia di proseguire ed ampliare questa iniziativa nell’intenzione di aggregare nuove compagnie, costruire amicizie, suonare e cantare insieme e dare forma a nuovi progetti. Porta il tuo strumento, la tua voce, le tue canzoni. Al Mossetto è disponibile una chitarra acustica.

Venerdì 15 settembre ore 21:15
Val Coutinho Trio

Val Coutinho, cantante proveniente da Rio de Janeiro e radicata in Italia 15 anni porta con sé ritmi e melodie dalla sua terra e propone un magico viaggio in terre brasiliane, trasportati dall’unico mezzo che può oltrepassare qualsiasi frontiera: LA MUSICA! Tra le bellissime canzoni di Tom Jobim, Chico Buarque, Joao Bosco, Elis Regina e tanti altri, faremo questo viaggio insieme a Gilson Silveira alle percussioni e Fabrizio Forte alla chitarra.

Sabato 16 settembre e ogni sabato
Petanquerie Mossetto

Nella sede storica del circolo, da sempre legata al gioco delle bocce a volo, si vuole creare un punto di ripartenza e stimolo per avvicinare vecchi e nuovi cittadini al gioco delle bocce, prendendo spunto dal metodo francese petanque, più semplice e gradito anche ai giovani. Ogni settimana a partire dal 16 settembre verranno organizzati dei corsi base gratuiti per principianti, insieme a piccole gare amatoriali, anche dette baraonde, con campi e disponibilità di bocce ad utilizzo gratuito riservato agli associati AICS. Si formeranno delle squadre per partecipare alle gare amatoriali mensili che si svolgeranno le seconde domeniche dei mesi di ottobre, novembre e dicembre in occasione del Gran Balon. Le attività saranno sempre accompagnate da musica e altre attività ludiche.

Tassi d’interesse alle stelle, ma non sui conti correnti…

 

Per anni il denaro non ha fruttato niente a favore dei risparmiatori che depositano in banca i loro risparmi.

Sono ancora freschi i ricordi delle disperate manovre delle banche centrali mondiali per rianimare l’economia negli anni di crisi, in particolare da quando è esploso il COVID, che ha generato un pauroso blocco delle attività economiche cui bisognava reagire con potenti stimoli.

Lo stimolo maggiore è stato costituito dall’immissione del sistema di migliaia di miliardi di euro a livello planetario, indispensabili per sostenere i consumi (i lavoratori erano colpiti per la riduzione dei redditi, le aziende per la riduzione dei profitti, lo Stato per la riduzione dei proventi fiscali).

Ovviamente, a fronte di una circolazione esagerata di liquidità, i tassi sono andati a zero (anzi, nel periodo più acuto della pandemia, sono addirittura diventati negativi, cosa mai vista nella storia…).

Ognuno ha fatto buon viso a cattivo gioco: i risparmiatori hanno capito che era un sacrificio ma con un obiettivo strategico, le banche hanno capito che non potevano erogare credito a costi che non lasciavano margini alle aziende, le imprese hanno capito che bisognava ricominciare a produrre ed investire approfittando dei costi quasi nulli della componente del capitale.

Con la svolta impressa all’economia (fattore positivo) si è però risvegliato il mostro dell’inflazione (fattore negativo): il subitaneo e potente processo di ripresa ha scatenato tensioni sulla domanda di beni produttivi (materie prime ed energia) che si sono scaricate sui prezzi, tanto che il tasso d’inflazione è schizzato in pochi mesi da 0 ad oltre il 10%.

In questo quadro il sistema bancario si è immediatamente adeguato sul fronte dei tassi attivi (quelli applicati a mutui, prestiti, finanziamenti), mentre è rimasto fermo sul fronte dei tassi passivi (quelli applicati sulle giacenze dei conti).

Fenomeno eticamente ingiusto, perché il costo del denaro in crescita dovrebbe comportare un adeguamento sia dei tassi a debito che di quelli a credito; invece…

Invece le banche si sono trovate ad introitare utili enormi grazie all’ampliamento della cosiddetta “forbice” dei tassi (differenza tra quanto incassato e quanto pagato), che ha generato i cosiddetti “extraprofitti” e che ha spinto il governo a studiare un’apposita imposta per contenere l’eccesso di benefici a favore degli intermediari finanziari.

Quali strategie bisogna adottare in questa delicata fase?

La risposta immediata è quella di cercare una banca che offra una remunerazione equa per i depositi.

Il sistema fa “muro” e consente di pagare qualcosa solo se il cliente s’impegna a vincolare i risparmi per un certo periodo di tempo. La strada principale quindi per chi vuole continuare a mantenere la sua liquidità per motivi prudenziali, è quella di aprire un “conto deposito” che, a fonte di un vincolo minimo di 3 mesi e durate anche più lunghe (fino a cinque anni), garantisce un interesse.

Quasi tutte le banche si sono attrezzate, ma le più attive e “generose” sono soprattutto quelle virtuali che, non avendo eccessivi costi di struttura, possono permettersi di offrire condizioni interessanti.

Vincolando a 6 mesi, si può ottenere intorno al 2,5% annuo netto, ad un anno si arriva quasi al 3%, a 3 anni il tasso è intorno al 3,25%.

Come sempre nel campo finanziario, però, non è tutto oro quel che riluce, quindi prima di aderire alle offerte è bene confrontarle soprattutto per quanto riguarda le condizioni di svincolabilità del deposito; se il cliente ha improvvise necessità di soldi, ha comunque diritto a chiedere il rimborso, ma deve quasi sempre sottostare a clausole penalizzanti.

La più drastica è l’azzeramento degli interessi, che rappresenta un danno enorme. Nella maggior parte dei casi la penale può essere una riduzione dell’interesse.

Altro fattore da considerare è la durata del vincolo. Sceglierla lunga significa garantirsi una buona remunerazione immediata, ma apre la strada al rischio di ulteriori aumenti del costo del denaro che, se si verificassero, vanificherebbero il significato del vincolo.

Consiglio finale: non accettate di lasciare il vostri sudati risparmi su un conto infruttifero, cercate l’alternativa presso la vostra stessa banca oppure presso un’altra; mai come in questo periodo “tradire” lo sportello con il quale si è in rapporti magari da venti anni è opportuno e consigliabile.

E, se mi è consentito, un consiglio alle banche: anziché pagare l’imposta sugli extraprofitti continuando a sterilizzare i conti dei vostri clienti, perché non concedete a tutti l’1% d’interesse? Magari azzerereste l’imposta, acquisendo nuova clientela e fidelizzando la vecchia!

 

Gianluigi De Marchi 

demarketing2008@libero.it

Gallo (PD) “Dalla Regione nessuno stanziamento per Bardonecchia”

Nonostante le risorse per la gestione delle emergenze. I territori lasciati soli in attesa del Governo.
<Dalla Regione nessuno stanziamento per Bardonecchia, nonostante sia stato previsto nell’ultimo bilancio un fondo per le emergenze. Questo significa che i territori colpiti dalla piena del 13 agosto scorso non vedranno nulla fino a che non arriverà il sostegno del Governo>
Lo dichiara il presidente del gruppo PD Raffaele Gallo a margine della risposta ottenuta in aula dall’assessore Gabusi all’interrogazione che chiedeva quando saranno stanziati aiuti economici per la città di Bardonecchia, utili al ripristino di quanto danneggiato o distrutto dalla frana del 13 agosto scorso.
<Nonostante la Città, a seguito delle piene del 2004 e del 2009 si sia attrezzata con opere di contenimento lungo il percorso del fiume – ricorda Gallo – il direttore generale dell’ Arpa ha sottolineato come sia importante investire ulteriormente anche per trattenere i detriti lungo la montagna, oltre che su una opportuna campagna di informazione su rischi e comportamenti in caso di frane .
<Insieme a un adeguato sostegno economico a livello nazionale, riteniamo che la Regione possa svolgere un ruolo importante e immediato a favore di Bardonecchia attraverso lo stanziamento di fondi regionali – sottolinea il presidente del gruppo PD – ricordando come nel bilancio di previsione finanziario regionale sono stanziate risorse proprio per la gestione delle emergenze>.
<Grazie alla grande volontà dell’amministrazione, dei volontari, dei cittadini a quasi un mese dall’esondazione, a Bardonecchia stanno proseguendo gli interventi per riportare il paese alla situazione precedente alla piena e gran parte delle attività e dei servizi sono già stati ripristinati. – conclude Gallo – Questo non deve in nessun modo far pensare che i problemi siano risolti. Occorre da subito aiutare economicamente la Città a tornare alla piena normalità e dispiace notare come anche in questo caso le scelte della Giunta siano insoddisfacenti>.

La festa degli orti a Casa Lajolo

La dimora storica dedica l’edizione 2023 alla Terra: si spazia dalla passeggiata a piedi nudi ai talk, dai libri alla cena nel cortile

 

I numeri: 10 INCONTRI, 5 LABORATORI PER BAMBINI, UNA MOSTRA MERCATO

 

È dedicata a “La Terra! Ripartire dalla terra, guardarla, scoprirla, ascoltarla. Sopra, sotto, dentro. Per capirla e viverla” la Festa degli orti, in programma sabato 16 e domenica 17 settembre tra giardino e orto di Casa Lajolo, la dimora storica di via San Vito 23 a Piossasco. È organizzata dalla Fondazione Casa Lajolo con il patrocinio del Comune di Piossasco e il sostegno dell’Unione Europea – Next Generation Eu.

È una tradizione, qui, salutare e celebrare i colori che tingono il giardino e l’orto a settembre con questa iniziativa che combina, alla mostra mercato di qualità, un fitto calendario di appuntamenti: si ascoltano autori, si partecipa ai talksi cammina a piedi nudi nell’erba, si cena nel grande cortile antistante la villa di metà Settecento. Quest’anno si è invitati a riflettere sul contributo che ciascuno può dare al Pianeta. Bastano anche gesti semplici: ed ecco, così, il laboratorio che permette di tornare a casa con un mini-orto e quello, particolarissimo, per costruire una vermicompostiera da utilizzare per gli scarti della cucina. Un invito alla consapevolezza, insomma, che l’iniziativa declina attraverso tanti incontri per adulti e ben cinque laboratori per bambini e, ovviamente, le loro famiglie.

La mostra-mercato

Domenica 17 dalle 10 alle 18 è in programma la mostra mercato che si caratterizza, da sempre, per la qualità della proposta. Il nome già rivela l’intento: si può certo comprare, ma anche scambiare e, soprattutto, guardare e imparare.

Così, ecco possibile lo scambio semi nello stand dell’Adipa, l’associazione nata all’Orto Botanico Comunale di Lucca grazie a un gruppo di esperti di piante ed abituali frequentatori di questa istituzione: si occupa della ricerca, la diffusione e la conservazione in coltivazione di piante rare ed insolite, siano esse spontanee o coltivate.

Altro stand da vedere quello Paolo Chirio di Seed Vicious,un’associazione no profit di «custodi di semi». Protagonisti ortaggi e aromatiche e, ovviamente loro, i semi.

E, ancora, c’è il pluripremiato vivaio Fratelli Gramaglia di Collegno, con una ricca proposta di aromatiche e ortaggi, il banco di piante annuali e perenni da fiore e da foglia di Laura Storero, il banco dei Volontari dell’Associazione Ricominciare con ortaggi prodotti nell’orto del carcere, i pomodori di Remo Baudino, conosciuto come Nonno Remo, appassionato collezionista e custode di semi di ortive, in particolare pomodori e altre solanacee.

E, ancora, si troveranno giochi in legno realizzati da Maurizio Branda, le ceramiche raku di Unomi Cristina Boselli di Torino, i cesti intrecciati da Marco Mo.

La mostra mercato ha una appendice culturale: domenica c’è la possibilità di visite guidate alla dimora, al giardino e all’orto, domenica anche in compagnia di Claudio Baldazzi, giardiniere esperto e noto volto green.

 

Gli incontri: un fitto programma

Sabato 16 settembre alle 11,30 nell’orto si inizia con “Da vigna a giardino, una storia di terra del Monferrato”, una conversazione con Giorgio Rolando Perino per la presentazione del suo libro “Il giardino gaudente. Autobiografia di un giardino”. L’incontro si conclude con il brindisi con i prodotti delle aziende del Consorzio Turistico Pinerolese e Valli.

Sul prato, dalle 15 alle 16,30, va in scena “A piedi nudi nell’erba”, una passeggiata con l’associazione Artena per riconnettersi con la Terra. Chi lo desidera, potrà provare il barefooting, la camminata a piedi scalzi per riattivare le energie, riattivare i sensi, liberare la mente.

Alle 17,30, nellasala Boschera, il talk “Dal consumo di suolo alla cura della terra”. Si confronteranno su un argomento attualissimo Maria Cariota del Comitato torinese Forum Nazionale Salviamo il Paesaggio e del Comitato Resistenza verde Torino, Alessandra Salvioli, ricercatrice micorrize Università di Torino, Daniele Bessone, ufficio stampa di Acea Pinerolese SpA e Riccardo Cucchiani, presidente dell’associazione Utopia Tropicale.Quindi l’aperitivo con i prodotti delle aziende del Consorzio Turistico Pinerolese e Valli: a servirlo gli studenti dell’Istituto Prever di Pinerolo che presenteranno aziende del territorio particolarmente attente a coniugare ambiente, tradizioni, gusto. Sono l’Autin, il Caseificio Ferrero, Raspini e Agriturismo Turina.

Alle 20 la cena nel piazzale di Casa Lajolo. Titolo “A tavola vietato scartare!”: sarà Luca Vaudagna, chef del ristorante Civico22 di Piossasco, a proporre un menù realizzato con frutti e verdure dell’orto che, di norma, crediamo siano da buttare. Un inno alla fantasia ma anche un invito alla conoscenza degli ingredienti e rispetto per ciò che produce la Terra. Costo 40 euro tutto incluso. Prenotazioni: 3200121210- civico22.info@gmail.com – info@casalajolo.it.

Domenica 17 settembre alle 11, in sala Boschera,si ricomincia con “AOR, agricoltura rigenerativa per il futuro”: la coordinatrice di Deafal ong Agricoltura organica rigenerativa, Susanna Debenedetti,parla delle istanze per proteggere l’ambiente e coltivare con il minore impatto possibile.

Alle 12, nel giardino formale, “Terra e funghi” con l’esposizione di funghi e talk con i ricercatori del MUT, Mycotheca Universitatis Taurinensis, Università di Torino, con Alex Valle dell’Azienda Monalfungo di Monale (Asti), specializzata in funghi e produzione terricci, e con Andrea Bertone, tartuficoltore nella Bassa Langa. Anche in questo caso si chiude con aperitivo con i prodotti delle aziende del Consorzio Turistico Pinerolese e Valli.

Alle 15, sempre nel giardino formale, “Il sovescio, questo sconosciuto”: l’incontro è dedicato a come rigenerare la terra e restituirle fertilità seminando piante adatte. La conversazione è con l’agronomo Alfredo Sunder, capo d’arte del tenimento agricolo della Casa Circondariale di Biella.

Alle 16 talk, nel giardino formale, dal titolo “Nel segreto della terra”. Microrganismi, insetti, funghi: la biodiversità come base della salute dell’ambiente, della bellezza del giardino e della bontà del raccolto. Parlano Lucia Bioletti, docente Università di Torino, micologa e dietistadell’ ASL TO3, Diana Pace diAdipa Piemonte, Alfredo Sunder, agronomo ed Elena Maggiora,garden designer.

Quindi, alle 17, nel giardino formale, incontro con il giardiniere Claudio Baldazzi e il libro “Il giardino pigro” che racconta diversi giardini, tra i quali quello della garden designer Elena Maggiora, che partecipa alla conversazione dedicata a come riconoscere i tipi di terreno e coltivare senza impoverire il substrato.Brindisi, quindi, di fine festa con i prodotti delle aziende del Consorzio Turistico Pinerolese e Valli e alle 18 si chiude nel boschetto di tassi con la musica con i 27Reeds Sax Quartet,quartetto di sassofoni.

I laboratori per bambini

L’iniziativa guarda, da sempre, anche ai più piccoli con cinque laboratori in programma. Sono rivolti a loro ma ovviamente anche ai famigliari.

Sabato alle 16,30 laboratorio in giardino “Le sorprese della terra” che insegna l’attesa di mettere un seme e attendere. Lo conduce Paolo Parlamento: si torna a casa con un miniorto d’autunno per raccogliere rucola, lattuga, ravanelli e germogli.

Viene replicato anche domenica alle 12.

Domenica 17 settembre, invece, alle 10,30 si inizia con “Lombrichi al lavoro”, con Diana Pace, per costruire una vermicompostiera per produrre terriccio dagli scarti di cucina e dare una casa ai lombrichi.

Alle 15 “Terra e ceramica”, per capire come impastare la terra e creare oggetti con Cristina Boselli del laboratorio Unomi di Torino.

Infine alle 16,30 “Giochi da tavolo” con Re Soil Foundation con Alessandro Beltramo per imparare a capire la terra.

UTILITA’

 

Sabato 16 settembre: ingresso libero.

Visite guidate 8 euro. Ridotto giovani fino a 25 anni 6 euro; gratuito Abbonamento Musei e bambini sotto i 10 anni.

Domenica 17 settembre. Ingresso intero 10 euro. Ridotto giovani fino a 25 anni 8 euro. Abbonamento Musei 2 euro.Gratuito bambini sotto i 10 anni (visite a casa, giardino e orto-giardino incluse).

Novità di questa edizione l’ingresso omaggio per i residenti a Piossasco in ottica di accoglienza, costruzione di una rete sempre più solida sul territorio e consolidamento del ruolo di polo e aggregazione culturale della dimora.