ilTorinese

Curiosità dal mondo del calcio

Il calcio è una delle prime 3 discipline sportive più praticate e seguite a livello mondiale.

Tante sono le curiosità che lo caratterizzano: eccone alcune.
La prima partita disputata tra le nazionali fu
Scozia-Inghilterra,150 anni fa: era il 30 novembre 1872.
Il giocatore più giovane ad esordire nella serie A del campionato d’appartenenza fu
Il boliviano Mauricio Baldivieso: aveva solo 12 anni.
Il giocatore più vecchio a ritirarsi dal rettangolo di gioco fu Sir
Stanley Matthews.La sua ultima partita nella serie A inglese la giocò all’età di 50 anni!

Enzo Grassano

Automobilista centra tre vetture e ferisce un passante

Un automobilista per cause da accertare ha centrato con la propria vettura tre auto in sosta e un passante. Sul luogo dell’incidente, a Biella,  gli agenti della polizia locale e i sanitari del 118, che hanno soccorso il 51enne rimasto ferito. L’uomo non è in gravi condizioni, ma è stato accompagnato al pronto soccorso in codice verde.

NOTIZIE DAL PIEMONTE

Pd in crisi, partiti in affanno. E Torino diventa sempre più “ex”

E’ proprio messo male questo PD. Tra presunte corruzioni in Europa e una modesta nevicata che manda in tilt il traffico. Sembra che proprio non ne azzecchi una.

Soprattutto a sinistra è incolpato di tutto e di più. Oramai è di moda il tiro a segno al pd e ai suoi esponenti.
Congresso? Da quello che mi risulta non riescono a trovare manco i candidati per le segreteria provinciale e regionale della nostra ragione. Altra cosa quella nazionale. Tanto affollamento, Gianni Cuperlo sbarra la strada alla Schlein che incassa l’ appoggio della madre nobile delle politiche sociali, Livia Turco. E Oramai Franceschini e Piero Fassino sono separati in casa. Il primo con la Schlein ed il secondo con Bonaccini.
Ma c’è discussione? Mi sa che è proprio quello che manca. Rifondare vuol dire chiedersi che cosa si vuole diventare. Sinteticamente, ricapitoliamo. Il pd era nato per la cosiddetta alternanza tra centro destra e centro sinistra. Poi sono arrivati i cinque stelle a sconpaginare tutto. Ciliegina sulla torta la nascita del terzo polo. Calenda e Renzi mano nella mano. Dunque? Caos assicurato. Non che nel centro destra le cose vadano meglio. Sicuramente il tutto è più ovattato, ma le divisioni sono all’ordine del giorno e non solo tra partiti diversi, ma nei partiti. Umberto Bossi ritorna alla grande.
W il nord ed abbasso Matteo Salvini chiamato ragazzino viziato. In gioco la maggioranza qualificata in Lombardia. Difatto la  Moratti non sfonda e non incassa il sì della sinistra sempre coerente nel cercare la sconfitta. Forza Italia dipende dalla briosità del Berlusca. Un giorno va ed un giorno non va. Chi sembra che abbia il controllo della situazione è il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni oramai politica non più di destra ma di centro seguendo, ad esempio, l’insegnamento di Gianfranco  Fini.
Cova sotto la cenere il malcontento? Francamente non so se cova, so che i fasci presenti in Fratelli d’Italia non sono tanto contenti. Traduzione? La legge di bilancio è un gran guazzabuglio e l’Europa impone i suoi dictat ricordando che stanno ancora aspettando le riforme tanto promesse e mai mantenute. Insomma… Insomma caos e poi ancora caos. E noi che facciamo? Quello che fanno un po’ tutti: navighiamo a vista sperando. Intanto a Torino pure la fiera Automotoretro’ si trasferisce a Parma.
Prima era la Famiglia Agnelli che si comprava la Ferrari ora sembra che l’Emilia espropri Torino. Mamma mia come siamo caduti in basso. La Fiat non esiste più e  solo i dirigenti francesi contano ed in corso Marconi girano  quattro gatti di dirigenti oramai ex dirigenti. Dunque siamo tutti un po’ ex di qualcosa o di qualcuno. Ma Torino è più ex di altre ex. Altro esempio. Ieri era la capitale del lavoro. Ora dopo il sud ha il più alto numero di percettori del reddito di cittadinanza in rapporto con la popolazione.
La richiesta di lavoratori c’è, ma di manodopera specializzata e qualificata. Una volta si sarebbe detto che non si incontrano domanda ed offerta. Mala tempora currunt?
Direi di più. Siamo oltre. Molto oltre. Stiamo precipitando e non ce ne accorgiamo.

PATRIZIO TOSETTO

Dopo Natale appuntamento con la storia e la cultura ai Musei Reali

Gli orari delle Festività ai Musei Reali

Aperture e tariffe da sabato 24 dicembre 2022 a domenica 8 gennaio 2023

 
 
 
 
 
Da martedì 27 a venerdì 30 dicembre 2022

Musei Reali | apertura 9 – 19 (orario biglietteria 9 – 18)
Biblioteca Reale | apertura 8.30 – 18.30
Mostra Focus on Future | apertura 10 – 19 (chiusura biglietteria ore 18)

Tariffa intera
Musei Reali 15 €
Mostra Focus on Future 10 €
(ridotti e gratuiti vigenti)
Sabato 31 dicembre 2022

Musei Reali | apertura 9 – 17 (orario biglietteria 9 – 16)
Biblioteca Reale | 8.30 – 13:30
Mostra Focus on Future | apertura 10 – 17 (chiusura biglietteria ore 16)

Tariffa intera
Musei Reali 15 €
Mostra Focus on Future 10 €
(ridotti e gratuiti vigenti)
Domenica 1° gennaio 2023

Musei Reali (percorso Palazzo Reale, Armeria e Cappella della Sindone) | apertura ad ingresso gratuito 11 – 19 (orario biglietteria 11 – 18)
Biblioteca Reale | Chiusa
Mostra Focus on Future | apertura 11 – 19 (chiusura biglietteria ore 18)

 

Ingresso gratuito ai Musei Reali
Tariffa intera
Mostra Focus on Future 10 €
(ridotti e gratuiti vigenti)

Da lunedì 2 a domenica 8 gennaio 2023

Musei Reali | apertura 9-19 (orario biglietteria 9 -18)
Biblioteca Reale | apertura lunedì – venerdì 8.30 – 18.30 / sabato 8.30 – 13.30
Mostra Focus on Future | apertura 10-19 (chiusura biglietteria ore 18)

Tariffa intera
Musei Reali 15 €
Mostra Focus on Future 10 €
(ridotti e gratuiti vigenti)
Biglietti online su CoopCulture
Info e contatti in Organizza la tua visita

Via libera al progetto di fattibilità tecnico economica per la “Ciclabile 2 Ferrara – Grosseto”

Approvato  dalla Giunta comunale di Torino, su proposta dell’Assessora alla Mobilità e Trasporti Chiara Foglietta, il progetto di fattibilità tecnico ed economica per la realizzazione dei lavori “Ciclabile 2 – Ferrara – Grosseto”.

Un provvedimento necessario per procedere celermente con l’avvio della progettazione delle opere, predisponendo un progetto di fattibilità tecnico ed economica che aggiorni e contestualizzi le analisi e le considerazioni iniziali previste nel precedente già approvato, ma che soprattutto definisca più puntualmente il percorso seguito e le modalità di risoluzione delle intersezioni tra viabilità ciclabile e veicolare, il tutto alla luce dell’ammissione al finanziamento di 1.500.000 Euro, stanziati dall’Unione Europea nell’ambito del Programma Next Generation EU, ed in ragione delle tempistiche assegnate dal PNRR.


I lavori oggetto del presente progetto sono interventi che riguardano la sicurezza della circolazione ciclistica cittadina e l’ampliamento e completamento della rete ciclabile esistente.Attualmente sull’ultimo tratto di C.so Ferrara, tra via Traves e via delle Primule, nel controviale esiste un troncone di pista ciclabile che però non soddisfa i requisiti minimi di quella che deve essere considerata ciclovia urbana, inoltre necessita di importanti interventi di manutenzione e della creazione dei collegamenti con i nuovi assi ciclabili in progetto.
L’importanza del percorso è evidenziata dal fatto che, oltre a creare un diretto rapporto tra centro città e una delle zone più periferiche di Torino, lungo la sua direttrice, oltre a intersecarsi con altre ciclovie già presenti o in fase di studio che collegano altre aree della città, interessa alcuni nodi importanti, come l’Allianz Stadium e il centro commerciale annesso, le Poste Italiane e altri importanti servizi lungo C.so Grosseto.
L’asse principale di intervento sarà quindi C.so Ferrara-C.so Grosseto-Largo Grosseto, su cui sono previste a seconda del tratto interessato diverse tipologie di intervento, tra ciclabili protette, ciclabili in segnaletica e tratti promiscui.

Molinette, maratona di trapianti a Natale: 24 in cento ore

Una vera e propria maratona di trapianti nelle giornate prenatalizie all’ospedale Molinette di Torino: in  100 ore, tra il 20 e il 24 dicembre, ne sono stati eseguiti 24.

“Il risultato è straordinario – dicono alla Città della Salute –  grazie a uno sforzo senza precedenti del personale infermieristico e soprattutto ai donatori e alle loro famiglie, piemontesi, valdostane e di altre regioni d’Italia, che per Natale hanno compiuto il regalo più grande”.

E’ stato effettuato anche un trapianto di fegato da un 97enne su un 65enne.

26 dicembre 1860: la prima partita della storia del calcio!

Accadde oggi

il 26 dicembre 1860 è una data importante e storica per il gioco del calcio in quanto è stata giocata la prima partita ufficiale della storia di questo bellissimo sport.Viene disputata
l’amichevole tra Hallam FC e Sheffield FC presso il Sandygate Road di Sheffield terminata per 0-2. Entrambe le squadre e l’impianto sono ancora esistenti con lo Sheffield FC che è il club più antico al mondo.Ricordiamo che il 26 dicembre del 2010 nel 150° anniversario di quella sfida è stata disputata un’amichevole celebrativa proprio tra i due club e su quello stesso campo.
Sono passati 162 anni da allora ma l’enorme passione per il gioco del pallone è sempre la stessa!

Enzo Grassano

Europa Verde: “un clamoroso regalo di Natale al mondo venatorio”

La Commissione Bilancio della Camera dei Deputati ha approvato, all’alba del 21 dicembre scorso, un
emendamento al Disegno di Legge sul bilancio della Stato che rappresenta un clamoroso regalo di Natale al
mondo venatorio.

La norma, infatti, cancella i cosiddetti “metodi ecologici”, cioè incruenti, che fino ad oggi dovevano
prioritariamente essere applicati nel controllo di specie selvatiche che creano problemi alle attività umane.
Con la nuova versione della legge, di conseguenza, la prima ed unica opzione risulta essere l’abbattimento.
Abbattimenti i quali, ricordiamo, potranno avvenire ovunque, anche in ambiti cittadini ed all’interno di aree
protette, e senza alcun vincolo di tempo: quindi anche al di fuori non solo delle tradizionali giornate di
caccia, ma addirittura della stagione venatoria. Con conseguenze sulla sicurezza pubblica e sulla
militarizzazione del territorio che non è difficile immaginare.

Ma l’aspetto che maggiormente preoccupa chi ritiene l’ambiente naturale un bene primario e collettivo, la
cui salvaguardia deve essere un preciso dovere di ogni amministratore pubblico, riguarda l’art. 19 bis, di
nuova istituzione.

Viene prevista l’adozione di un non meglio definito Piano straordinario per la gestione e il contenimento
della fauna selvatica, il quale dovrebbe occuparsi di “coordinamento e attuazione dell’attività di gestione e
contenimento numerico della presenza della fauna selvatica sul territorio nazionale mediante abbattimento
e cattura.” Di nuovo, senza alcun limite, né di tipo territoriale, né di tempo. Ma nemmeno di specie, per cui
è possibile che la norma si possa applicare non solo, come si potrebbe ipotizzare, a cinghiali ed altri
ungulati, ma anche a specie protette, quali lupi ed orsi. Le attività di controllo della fauna, infatti, vengono
esplicitamente considerate come “non costituenti esercizio di attività venatoria”, quindi nemmeno
sottoposte alle regole della caccia.

In un periodo in cui le emergenze ambientali si stanno facendo sempre più reali e il cambiamento climatico
comincia a mostrare tutta la sua gravità, ci pare assolutamente inaccettabile adottare misure che
concorrono a degradare ulteriormente il contesto ambientale nel quale viviamo e dal quale traiamo tutte le
nostre risorse. Se non modifichiamo i nostri atteggiamenti nei confronti della natura, passando da politiche
di rapina e distruzione ad una situazione di equilibrio, continueremo il nostro tranquillo avvicinamento alla
distruzione dell’unico pianeta sul quale siamo in grado di vivere.
Le scriventi Gruppi Politici e Associazioni contestano anche con forza il metodo adottato per far approvare
le norme “libera caccia”: all’interno di una legge di bilancio, con la quale n

ulla hanno a che vedere, ma la cui
approvazione risulta così molto più semplificata. Quindi, nessun confronto, nessun parere di quel mondo
scientifico che pure non si esita a evocare ogni qualvolta succede qualche disastro ambientale, salvo
dimenticare ciò che viene affermato in attesa dell’evento successivo.

Le Associazioni chiedono quindi con forza che il provvedimento venga ritirato e si riservano, in caso
contrario, di adottare tutte le misure, anche legali, ritenute utili per evitare questa ulteriore concessione
alle istanze dei settori più retrogradi del mondo venatorio.

Federazione Regionale di Europa Verde Verdi del Piemonte

Federazione Nazionale Pro Natura
Lega Ambiente Piemonte
LIPU OdV Asti
OIPA ITALIA OdV
SOS Gaia
Quattropassianordovest
Comitato per la salvaguardia del Lago di Arignano

𝗧𝗼𝗿𝗻𝗲𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗲 𝗥𝗲𝗴𝗶𝗼𝗻𝗶, 𝗶𝗹 𝗖.𝗥. 𝗙𝗜𝗕𝗦 𝗣𝗶𝗲𝗺𝗼𝗻𝘁𝗲 𝗰𝗼𝗻𝗳𝗲𝗿𝗺𝗮 𝗹𝗼 𝘀𝘁𝗮𝗳𝗳 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗝𝘂𝗻𝗶𝗼𝗿 𝗟𝗲𝗮𝗴𝘂𝗲 𝗦𝗼𝗳𝘁𝗯𝗮𝗹𝗹

Continua la presentazione degli staff tecnici delle Rappresentative piemontesi, che nel 2023 scenderanno in campo in Toscana per la 20^ edizione del Torneo delle Regioni di baseball e softball.
E’ la volta della selezione Junior League Softball il cui staff è stato confermato per intero, Ernestina Bellotti, Gianni Gabri e Roberta Goi resteranno quindi ancora alla guida della selezione U15 softball piemontese.
“Ringrazio il presidente del C.R. FIBS Piemonte Sabrina Olivero per la rinnovata fiducia, nell’accompagnare giovani promesse del softball piemontese a questa manifestazione nazionale. – esordisce la manager Ernestina Bellotti (Avigliana Bees) – Lo staff è rodato ci conosciamo da tempo, condividendo obiettivi e modalità di gestione”.
Aggiunge “Ci auguriamo di organizzare una squadra pronta, che dia del filo da torcere alle Regioni più blasonate, in Piemonte il softball sta crescendo ed ampliando numeri e livello, ora bisogna solo avere la pazienza e la tenacia di accompagnare le piccole atlete nella loro crescita. Ce la metteremo tutta”.
E’ la volta dell’esperto coach Gianni Gabri (La Loggia Softball).
“Poter proseguire il lavoro con la Selezione Regionale U15 è molto soddisfacente, sia per il buon rapporto con le atlete, che per l’intesa con lo staff”.
Puntualizza “Anche se il quantitativo delle atlete di categoria JLS regionale non è numeroso, anche per il 2023 cercheremo di creare una squadra amalgamata e che sia tecnicamente preparata”.
E’ la volta del team manager Roberta Goi (La Loggia Softball) “Ringrazio il presidente Fibs regionale Sabrina Olivero per avermi nuovamente coinvolta in questa esperienza. Sono molto contenta di partecipare ed affiancare uno staff tecnico ormai affiatato e di elevata professionalità e sensibilità”.
Chiude dicendo “Il TdR rappresenta un importante momento di aggregazione ed una significativa esperienza formativa per tutti i giovani atleti, dal punto di vista agonistico e non solo. Per gli staff é l’occasione per confrontarsi e condividere emozioni e aspettative. Ho accettato volentieri e spero di dare un utile contributo”.
(nella foto di Alex Bandini Photography la JLS al TD2022)

I Natali di Mario Rigoni Stern

L’alba del 25 dicembre 1943, dopo una notte quasi insonne e molto fredda, fu molto strana perché in quell’aria lattiginosa e gelata si udì d’un tratto un chiaro suono di campane. Forse quel suono veniva dal campanile di legno? O dagli altoparlanti del lager? O dalla mia immaginazione? Insomma erano pur sempre campane che suonavano a festa”.

Mario Rigoni Stern racconta che “quel mattino divenne più silenzioso degli altri.. Mi alzai, accesi la stufa, scaldai l’acqua, con pazienza e con la lametta che non tagliava e con poca saponata mi tagliai la barba, e dopo, per quel giorno, mi passai sulle guance alcune gocce di acqua di colonia: pensando a quello che avrebbe dovuto essere il mio Natale, una settimana prima avevo scambiato con un marinaio di passaggio due lamette da barba nuove con un quarto di bottiglietta di acqua di colonia Prima di mezzogiorno la guardia venne a chiamarci per la zuppa; e fu allora che vidi scritto sulla neve lungo i reticolati, pestata con i piedi, questa frase.. Fröhliche Weihnachten (Buon Natale,ndr)”. E’ il secondo degli otto testi raccolti nel volumetto Quel Natale nella steppa, edito da Interlinea nella collana Nativitas. Scritti da Rigoni Stern tra il 1978 e il 2000, divisi in due parti ( Natali di guerra e Natali vecchi e nuovi) rappresentano una sintesi dei valori più autentici e genuini che il grande vecchio dell’altipiano di Asiago, il più grande scrittore di montagna del nostro secondo ‘900, attribuiva alla più importante delle festività di fine anno. Una sessantina di pagine dove la scrittura sobria, precisa e rigorosa di Rigoni Stern conduce il lettore alla scoperta o a un nuovo incontro con i valori di un mondo che sta irrimediabilmente scomparendo. L’intensità morale della sua narrazione trasforma la lucida testimonianza delle ultime disastrose guerre ( la ritirata di Russia, la prigionia nei lager) in una indimenticabile lezione civile, ricostruendo le ragioni profonde dell’essere uomini e dello stare insieme. Il Natale emerge come rappresentazione del mondo più autentico che l’autore porta con sé, custode di quei valori, delle tradizioni cerca di conservare e tramandare, e che rappresentano una formidabile e attualissima  chiave di lettura con cui leggere e interpretare la realtà di ogni giorno. La stessa breve autobiografia che chiude il libro riassume la sua straordinarietà e l’attualità di uno dei protagonisti del nostro migliore panorama culturale. Ha ragione da vendere lo storico Gianni Cerutti quando commenta che “resta la forza straordinaria, per chi li ha vissuti, di quei Natali bambini, trascorsi intorno a un focolare sempre acceso di legna secca, quando due mandarini, quattro datteri e un pezzo di cioccolata regalavano emozioni in grado di sorreggere una vita intera. La forza che questi racconti ci restituiscono, per accompagnarci nel nostro cammino”.

Marco Travaglini