ilTorinese

Il questore sospende per 8 giorni bar in via Livorno

Il Questore di Torino ha sospeso per 8 giorni, ai sensi dell’art. 100 TULPS, la licenza di un bar di via Livorno, con la contestuale chiusura dell’esercizio.

Il provvedimento nasce dai controlli effettuati nelle scorse settimane dai poliziotti dal Comm.to di P.S. San Donato, che hanno messo in luce l’abituale e significativa presenza al suo interno di persone pregiudicate e/o pericolose.

In occasione degli ultimi due controlli effettuati a fine agosto, infatti, all’interno dell’esercizio commerciale sono stati identificati avventori gravati da precedenti di natura penale e/o di polizia per reati contro la persona, il patrimonio, la fede pubblica, in materia di armi, immigrazione, di sostanze stupefacenti e per violazioni del Codice della Strada.

Inoltre, lo scorso giugno, un avventore formalizzava querela per lesioni personali a seguito di un’aggressione avvenuta nel locale, ad opera di un suo connazionale, nel corso della partita Zambia-Marocco.

Pochi giorni prima, a fine maggio, nel corso di un altro controllo, personale della Polizia di Stato riscontrava la presenza, all’interno dell’esercizio, di un avventore sottoposto alla misura alternativa dell’affidamento in prova ai servizi sociali con prescrizione di non frequentare pubblici esercizi.

In considerazione della significativa e non casuale presenza nell’esercizio, peraltro inserito in un contesto territoriale già particolarmente sensibile sotto il profilo della sicurezza, di persone arrecanti una reiterata e persistente turbativa all’ordine pubblico, il Questore ha adottato il provvedimento di sospensione della licenza di attività di somministrazione di alimenti e bevande per 8 giorni, che decorrono da ieri 4 settembre 2024.

Maltempo in Piemonte, un uomo disperso. Strade bloccate e corsi d’acqua minori esondati

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Mentre  stava lavorando sul trattore  un uomo di 58 anni è stato travolto a Feletto (Torino) dalla piena del torrente Orco. Sono in corso le ricerche. 

Dalla Sala operativa della Protezione civile della Regione Piemonte, aperta per monitorare la situazione legata alle piogge cadute nella notte e a quelle attese in giornata, si segnala che:

 

* l’esondazione in più punti del torrente Gerardo ha fatto saltare 2 ponti a Mattie (Valsusa): uno in corrispondenza della borgata Combe, che è isolata con 22 residenti di cui si sta valutando l’evacuazione, l’altro in borgata Giordani, che non è isolata in quanto vi è un’altra via di accesso; vi è anche una criticità in corrispondenza dell’agriturismo Mulino di Mattie in quanto si sono rotti gli argini e l’acqua ha portato via la strada di accesso e si sta valutando l’evacuazione dei 22 ospiti;

* sempre in Valsusa è isolata per caduta di materiale sulla strada di accesso la borgata Santa Petronilla di di Bussoleno;

* in Val Chisone si è verificata a Perosa Argentina l’esondazione di rii minori che hanno parzialmente invaso la sp23, chiusa a Pinasca e da Perosa a Fenestrelle. Chiuse anche per piccole esondazioni le sp 261, 207, 255, nonché la ss 26 in Val d’Aosta;

* nelle Valli di Lanzo la Stura ha superato a Mezzenile il livello di pericolo idraulico del torrente, a Lanzo e Cantoira superato il livello di guardia.

Al momento sono aperti i Centri operativi comunali di Novalesa, Varisella, Mattie, Villar Pellice, Bussoleno, Villar Perosa, Perosa Argentina, Viù, Trana, Sanfront, Brondello, Pramollo.

“La Sala operativa è aperta da questa mattina, ma ho voluto sentire tutti i sindaci più coinvolti per comprendere meglio la situazione e sopratutto offrire il supporto della Regione e del sistema di Protezione civile per i primi interventi di emergenza. Come al solito i volontari sono già all’opera da questa notte per i primi interventi urgenti”, ha puntualizzato l’assessore regionale alla Protezione civile Marco Gabusi.

Si ricorda che il bollettino emesso da Arpa Piemonte prevede per la giornata di oggi allerta arancione sul Piemonte occidentale e allerta gialla sul resto del territorio. Le previsioni meteo prevedono rovesci e temporali sparsi nelle zone montane e tempo diffusamente perturbato fino al pomeriggio, con fenomeni localmente molto forti e significativi. Un miglioramento è atteso nel corso della serata.

Farse e tragedie

Tenerone il Ministro Sangiuliano. Dai… diciamocelo, che sbaglio avrebbe fatto?
Impietosi quelli della sinistra d’opposizione, subito nel chiedere le dimissioni. E che mai ha fatto? Si è portato in giro per l’Italia la dottoressa Boccia presentandola come sua personale consulente per poi cambiare idea e non fomalizzare la consulenza. Già, chi non ha cambiato idee nella vita. Poi la liberatoria e piangente confessione: tra me e la Boccia una relazione sentimentale. E l’avevano supposto in molti. Poi il comune senso del pudore ha fatto da autocensura. Pronto alle dimissioni, respinte dal Presidente del Consiglio. Voleva portare la destra egemone nella cultura italiana partendo dal divino Dante e casca sull’inesistente curriculum dalla dott. Boccia. Dopo essere passato dalla non conoscenza della geografia ad andare ai concorsi letterari votando degli autori di cui non aveva letto i libri in concorso. E la nostra Giorgia ha struggenti reazioni. Ma dimmi te, ha già tante gatte da pelare perché deve “governare” Salvini, alias il capitano,  e cercare di convincere l’Europa che lei  è più duttile di quello che appare. Indubbiamente, almeno qui,  la tragedia si è trasformata in farsa.

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Ciò che continua ad essere solo e soltanto una drammatica tragedia sono le guerre.
Quella gran carogna di Putin abbatte una scuola in Ucraina e gli Stati Uniti  dicono che ci vogliono mesi per avere i missili necessari per attaccare definitivamente la Russia.
La guerra continua e si allarga sempre di più.
Altro personaggio inquetante è Netanyahu.
Il 50 % del popolo israeliano è certo che lui ha, mesi fa,  prima firmato un accordo con Hamas e poi si è rimangiato la parola. Non vuole solo annientare i terroristi di Hamas ma vuole annientare il popolo palestinese. Impossibile fare pace tra due schieramenti che si vogliono reciprocamente distruggere.
Tante pantomime ma la guerra in Ucraina tra poco sarà tre anni e la guerra (non dichiarata) in Palestina potrà (tranquillamente) proseguire. Oramai sia in Palestina come in Ucraina si è perso il perché è rimane solo la guerra. Non siamo messi bene. Precisamente siamo dentro una tragedia di proporzioni bibliche. Come sempre la solita discussione tra il bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto. Ma mi sa che non c’è manco più più il bicchiere.

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Può sembrare blasfemo mettere insieme la piccolezza della storia di Sangiuliano e le guerre in giro per il mondo. Dimostrano una sola cosa: la inadeguatezza  di una classe politica mondiale che difatto conta poco se non addirittura niente. Appunto siamo proprio messi male. Ma precisiamo al netto di Putin e di Hamas, li abbiamo scelti noi con il voto o non il voto. E dunque, verebbe voglia di dire: chi è causa del suo male pianga se stesso.
Ora, mi sa che l’unica cosa che possiamo fare è lamentarci nell’intima convinzione che nulla cambi.

PATRIZIO  TOSETTO

Pendolari piemontesi, Giachino: “Situazione inaccettabile”

“LE FERROVIE (RFI) INTERVENGANO CON UNA TASK FORCE”
 
I Pendolari non sono figli di un Dio minore. Ogni giorno si verificano guasti, interruzioni, ritardi pesanti, lavori in corso da mesi. Chi lavora arriva in ritardo al lavoro e alla sera a casa. Le persone anziane subiscono disagi pesanti.
Anche ieri la linea da Rivarolo a Chieri ha subito pesanti ritardi.
RFI era una azienda di eccellenza. In quindici anni è stata costruita una Rete ferroviaria AV di oltre 900 km ma le linee della provincia torinese da tempo son in una situazione incredibilmente pesante. Chiedo si intervenga con una task force dedicata.
 
Mino GIACHINO 
Responsabile piemontese trasporti e logistica di FDI

Bancomat fatto saltare con l’esplosivo

Nella frazione Borgaretto di Beinasco in piazza Kennedy 5 un gruppo di malviventi ha fatto esplodere il bancomat di Unicredit. È stata piazzata una carica esplosiva che ha provocato danni ai locali della banca. I carabinieri stanno verificando eventuali indizi che permettano di risalire ai ladri.

Volpiano, iniziano i lavori per la copertura del tetto delle scuole di via Trieste


Per eliminare le infiltrazioni di acqua, lo stanziamento per il primo lotto è di 716mila euro

A Volpiano martedì 3 settembre sono iniziati  i lavori del primo lotto riguardante il rifacimento della copertura del plesso scolastico di via Trieste, che comprende la scuola per l’infanzia «Arcobaleno» e la primaria «Guglielmo da Volpiano»; lo stanziamento è di 716mila euro, finanziato con risorse dell’amministrazione comunale, la durata dei lavori è stimata in 90 giorni ed è previsto un secondo lotto per ulteriori 300mila euro. La necessità dei lavori, sottolinea la relazione tecnica, deriva «dalle condizioni di degrado e scarsa funzionalità del manto di copertura in lamiera metallica e rivestimento in pvc» e perciò verrà posato «un nuovo pannello di copertura costituito da schiuma poliuretanica espansa rigida con rivestimento in lamiera metallica preverniciata» anche con l’obiettivo di migliorare l’efficienza energetica.

Commentano il sindaco di Volpiano, Giovanni Panichelli, e l’assessore ai Lavori Pubblici, Andrea Cisotto: «Siamo soddisfatti che stia iniziando questo importante intervento al plesso di via Trieste, permettendo così di risolvere il problema delle infiltrazioni di acqua che si è verificato negli ultimi anni. Il Comune ha deciso di sostenere interamente il costo di questa opera, con vari passaggi riguardanti proprio le fonti di finanziamento, non dipendenti dal nostro ente, che hanno allungato i tempi, e oggi possiamo finalmente dare il via ai lavori senza che interferiscano né con lo svolgimento delle lezioni e neppure con l’utilizzo della palestra e della sala polivalente»

Pioggia e temperature in calo, l’estate (forse) si allontana

Dopo i temporali di ieri a Torino e nelle vallate del Torinese nelle quali è stata dichiarata l’allerta arancione, il tempo è  perturbato oggi  giovedì 5 settembre fino al pomeriggio. Sono previsti fenomeni localmente molto forti  su ampie aree del territorio. Il miglioramento è atteso nel corso della serata con una graduale attenuazione delle precipitazioni e si avranno condizioni più stabili da venerdì. Temperature in calo.

Back to School, risparmiare con il materiale scolastico di seconda mano

I risultati della recente ricerca di Wallapop

 

Back to School in Piemonte, una ricerca a di Wallapop, ha indicato un risparmio fino a 143 euro per studente acquistando e vendendo materiale scolastico di seconda mano. Mancano ormai pochi giorni al rientro a scuola degli studenti e le famiglie si stanno preparando al necessario per questo nuovo anno scolastico. Per coloro che devono acquistare libri di testo e materiale essenziale, il ritorno tra i banchi comporta un investimento di spese non indifferente: con l’inflazione e l’aumento dei prezzi che anche quest’anno influiranno su questa tipologia di acquisti; lo dimostrano le stime dell’Osservatorio Nazionale Federconsumatori, che prevede un incremento del 18% della spesa scolastica per ogni studente rispetto al 2023. Secondo una ricerca condotta da Wallapop, è possibile prendere degli accorgimenti per ridurre l’investimento. Piattaforma leader nella compravendita di prodotti di seconda mano, che promuove un modello di consumo responsabile e sostenibile, emerge l’utilità che le famiglie piemontesi possono trarre dall’acquisto e dalla vendita di materiale scolastico riutilizzato. La ricerca Wallapop evidenzia che quest’anno il budget delle famiglie piemontesi, per l’acquisto di articoli scolastici, sarà circa 213 euro per studente, ma utilizzando piattaforme “second hand” questa spesa si riduce notevolmente. Vendendo il materiale scolastico degli anni precedenti, i residenti in Piemonte ritengono di poter guadagnare fino a 86 euro e di avere un risparmio fino a 57 euro se acquistano prodotti riutilizzati anziché nuovi. Se acquistassero prodotti second hand per l’imminente ritorno a scuola il loro budget si ridurrebbe del 67%, passando da una previsione di 213 euro a soli 70 euro per studente.

Le principali ragioni che i piemontesi indicano per vendere e acquistare materiale scolastico inutilizzato, presentano radici economiche, ambientali e domestiche. Le prime motivazioni che li spingono a vendere questi oggetti sono parimerito al guadagno che ne deriva e l’impatto ambientale di questa scelta. Secondo la ricerca di Wallapop, il 55% dei torinesi considera la vendita di questi articoli una sorta di entrate che possono coprire le spese degli stessi materiali per l’anno successivo. Allo stesso tempo ritengono sia l’opzione più sostenibile: il 35% degli intervistati considera anche la gestione delle proprie stanze di casa, e decide di vendere materiale scolastico per liberare spazio tra le mura domestiche.

Giugno e luglio sono i mesi “clou” per ricerche e pubblicazioni di annunci, ma è settembre il mese in cui si acquistano più libri di testo su Wallapop. Quest’anno le richieste di libri sulla piattaforma hanno registrato un incremento nei mesi sopraindicati, rispettivamente del 150% e 72% rispetto al 2023. La fine dello scorso anno accademico ha coinciso con il periodo in cui sono stati pubblicati più annunci sulla piattaforma, a partire proprio da giugno. Il riutilizzo del materiale scolastico è una prassi ormai consolidata per una grande percentuale di famiglie piemontesi. Quest’anno 7 intervistati su 10 affermano di voler dare vita agli articoli che non usano più. Nonostante molti italiani giochino d’anticipo per preparare il ritorno a scuola, Wallapop prevede che il picco più alto d’interesse per l’acquisto del materiale scolastico sulla piattaforma avverrà nella seconda metà di settembre, confermando la tendenza degli anni precedenti.

Secondo la ricerca di Wallapop, gli oggetti più acquistati saranno i libri, per l’80%,seguiti dai dispositivi elettronici come laptop e tablet, per il 32%. A seguire, gli zaini saranno tra gli articoli più venduti.

 

Mara Martellotta

Al via l’edizione 2024 di MITO Settembre Musica

Venerdì 6 settembre

 

 

Al via a Torino, con la Nona Sinfonia di Beethoven, in piazza San Carlo, venerdì 6 settembre alle ore 21, l’edizione 2024 di MITO Settembre Musica, che vedrà impegnati l’Orchestra del Coro del Teatro Regio, il Coro di voci bianche del Regio, il cui direttore è Michele Spotti, soprano Salomè Jicia, contralto Teresa Iervolino, tenore Omar Mancini, basso Adolfo Corrado. Maestro del Coro è Ulisse Trabacchin, Maestro del Coro di voci bianche è Claudio Fenoglio. L’orchestra del Regio è l’erede di complesso fondato alla fine dell’Ottocento da Arturo Toscanini, sotto la cui direzione vennero eseguiti numerosi concerti e molte storiche produzioni operistiche. l’Orchestra ha in particolare eseguito la prima italiana de “Il crepuscolo degli dei” di Wagner e della “Salomè” di Strauss, nonché le prime assolute di “Manon Lescaut” e della “Bohème” di Puccini. Nel corso della sua lunga storia ha dimostrato una duttilità ad affrontare il grande repertorio, così come molti titoli del Novecento, quali il “Gargantua” di Corghi e “Leggenda di Solbiati”. L’Orchestra si è esibita con i solisti più celebri, e alla guida del complesso si sono alternati direttori di fama internazionale quali Roberto Abbado, Maag, Bartoletti, Bychkov, Campanella, Dantone, Gelmetti, Gergiev, Ogwood, Luisi, Mariotti, Muti, Oren, Pidò e Noseda, che dal 2007 al 2018 ha ricoperto il ruolo di direttore musicale del Teatro Regio. Ha inoltre accompagnato grandi compagnie di balletto come quella del Bolshoj di Mosca e del Marinskj di San Pietroburgo. Il Coro Teatro Regio di Torino è stato fondato a fine Ottocento e ricostruito nel 1945, dopo il secondo conflitto mondiale. Oggi è uno dei maggiori Cori teatrali europei. Sotto la guida di Bruno Cason (1994-2002) ha raggiunto un alto livello internazionale dimostrato dall’esecuzione dell’Otello di Verdi sotto la bacchetta di Claudio Abbado, e dall’invito da parte di Bychkov a Colonia per l’incisione della Messa da Requiem di Verdi, e nel 2012 per un concerto di Brahms con l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai. Infine, il Coro di voci bianche del Teatro Regio di Torino è nato nel 1997 dalla collaborazione tra Teatro Regio e Conservatorio di Torino, ed è stato diretto fin dalla sua fondazione da Claudio Marino Moretti, cui si è avvicendato Claudio Fenoglio nel 2008, e si è esibito per la prima volta al Regio in occasione del Concerto di Natale del 1997.

Come concerto di apertura di MITO Settembre Musica edizione 2024 è stata scelta la Nona Sinfonia in re minore op.125 per soli coro e orchestra di Beethoven, nota anche come “Sinfonia corale”, l’ultima del compositore, eseguita per la prima volta il 7 maggio 1824 in un teatro viennese. Ai primi tre movimenti sinfonici ha fatto seguito un quarto che include il Coro sui versi de “Ode alla gioia” di Schiller. Proprio il tema del finale, adattato da Herbert von Carajan, è stato adottato nel 1972 come inno europeo.

 

Mara Martellotta

No Tav, Forza Italia: “Non si confondano gli atti terroristici con le proteste”

QUANDO SI PRESENTERANNO I CONTI A CHI OSTACOLA L’OPERA?

«Credo che da troppo tempo si confondano in Val di Susa le proteste con veri e propri atti terroristici. Quanto avvenuto l’altra  sera non è una ‘passeggiata’ ma un atto eversivo che va condannato e perseguito senza alcun tipo di distinguo. Mi chiedo quanto dovremo ancora andare avanti con chi da decenni sta facendo lievitare i costi di un’opera per fini anarchici sia per il dilatare dei tempi nella sua realizzazione sia per gli agenti che bisogna schierare h24 a difesa del cantiere. Sarebbe ora di presentare loro il conto di questi costi». Ad affermarlo il presidente del capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale di Piemonte Paolo Ruzzola.