Diversamente uguali
Martedì 17 ottobre ore 19.30
Cinema Ambrosio, c.so Vittorio Emanuele II 52, Torino
Nessuna distinzione può avere un peso quando si tratta di garantire i diritti di un essere umano, si tratti della sua nazionalità o del colore della pelle, del genere o dell’orientamento sessuale, del credo religioso così come di ogni altra circostanza. È quello che stabilisce il principio di non discriminazione, uno dei pilastri fondamentali della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani approvata dalle Nazioni Unite nel 1948.
Ma un mondo privo di pregiudizi è possibile? Quale ruolo può giocare il cinema nel superamento (o nel rafforzamento) delle discriminazioni?
Ne parleremo con Domizia De Rosa, presidente di Women in Film, Television & Media Italia, la regista Alessia Alciati, Giampiero Leo, vicepresidente del Comitato Regionale per i Diritti Umani e Civili, Eleonora Giovanardi, co-fondatrice di Amleta, e Fabia Fleri, producer.
Nel corso dell’incontro sarà proiettato il cortometraggio Different Century, Same Shit (Italia, 2020, 14’) di Alessia Alciati.
L’incontro è patrocinato dal Comitato Regionale per i Diritti Umani e Civili.
Intervengono
Giampiero Leo, Comitato Regionale per i Diritti Umani e Civili Domizia De Rosa, Women in Film, Television & Media Italia Eleonora Giovanardi, Amleta
Fabia Fleri, producer
Alessia Alciati, regista
Mentre la tensione è alta a Bruxelles per gli attentati in corso, oggi anche a Torino si sono registrati momenti di paura a San Salvario. La polizia ha bloccato con il taser un uomo armato di coltello. Probabilmente extracomunitario e ubriaco ha percorso un tratto di via Madama Cristina e si è recato davanti alla Sinagoga, dove è stato arrestato. Esagitato urlava “Allah akbar”. Alcuni passanti si sono rifugiati nei negozi.
DAL POLITECNICO NUOVA LINFA PER IL FUTURO
Nel corso della cerimonia di inaugurazione, proposta quest’anno con un format inedito, il Rettore ha tracciato un bilancio del suo mandato, dialogando con diversi ospiti: il rappresentante degli studenti Simone Canevarolo, la docente Barbara Caputo, il Sindaco di Torino Stefano Lo Russo, i CEO di Newcleo e Argotec Stefano Buono e David Avino, il Direttore Generale Vincenzo Tedesco. Hanno partecipato, inoltre: Gabriella Greison, Divulgatrice scientifica, attrice e drammaturga e Deniz Kivage, Avvocata e attivista iraniana.
Il Ministro delle imprese e del Made in Italy Adolfo Urso ha raccolto le suggestioni proposte per lo sviluppo del territorio.
È stato inaugurato oggi l’Anno Accademico 2023/2024 del Politecnico di Torino. Non è stata una cerimonia tradizionale, ma un racconto quasi teatrale in cui il dialogo del Rettore Guido Saracco con diversi interlocutori – rappresentanti delle diverse anime della comunità politecnica, ma anche della società civile – ha restituito il quadro del Politecnico di oggi, cresciuto negli ultimi cinque anni e mezzo in modo esponenziale e multiforme, in tutte le missioni proprie di un’università pubblica, e di un’università tecnica in particolare.
A cinque mesi dalla conclusione del suo mandato, il Rettore Guido Saracco ha colto l’occasione per tracciare un bilancio delle tante azioni intraprese, partendo dal profondo cambiamento operato nella didattica. “Nei primi cent’anni della sua storia il Politecnico è stato un’università di élite, con numeri di studenti bassi. Molti nostri ex allievi hanno letteralmente fatto la storia del nostro Paese. Poi il mondo è diventato più complesso e le università sono state frequentate da numeri di studenti in crescita esponenziale. La risposta è stata da un lato l’iper-specializzazione, la parcellizzazione della conoscenza, e dall’altro l’incremento di studenti per classe, con conseguente perdita del rapporto discente-docente, della discussione che alimenta il senso critico, del lavoro di gruppo. Oggi abbiamo avviato un processo di revisione dei percorsi formativi che, senza nulla togliere alle basi scientifiche e metodologiche dei nostri tecnologi, conferisca loro la capacità di intervenire subito in un mondo che è profondamente cambiato”, ricorda il Rettore, che ha discusso di questi temi con il Rappresentante degli studenti in Senato Accademico Simone Canevarolo. Il potenziamento dei percorsi formativi innovativi, della partecipazione alle attività di team e associazioni studenteschi, ma anche l’attenzione al diritto allo studio e all’alloggio per gli studenti sono stati i temi cardine toccati da questo dialogo.
Il secondo tema trattato ha riguardato invece la ricerca, con un focus su quella interdisciplinare con l’esperienza della professoressa Barbara Caputo, docente dell’Ateneo ed esperta internazionale di Intelligenza Artificiale, che ha affrontato proprio gli aspetti multidisciplinari di una materia come l’AI: “Un’altra Intelligenza Artificiale sta già nascendo. Come tutte le grandi rivoluzioni tecnologiche, avrà un impatto profondo sulle nostre vite, su come impariamo, come lavoriamo e come viviamo. È inevitabile chiedersi come governare il suo sviluppo, in modo da sfruttarne le potenzialità per lo sviluppo economico tutelando al contempo i diritti umani. È una sfida enorme, la sfida di questo secolo. Dobbiamo essere pronti”, ha specificato la professoressa Caputo.
Terza Missione dell’Università e terzo aspetto affrontato nel corso dell’inaugurazione, è stato l’impatto dell’azione dell’Ateneo sulla società, vero tema chiave del mandato rettorale che si sta concludendo, che non a caso ha varato nel 2018 un Piano Strategico intitolato “PoliTO4Impact”. “Nell’impatto sociale il Politecnico in questi anni ha dato davvero il meglio di sé – ricorda il Rettore – All’inizio non è stato facile anche solo percepirlo come una necessità. In molti, dentro o fuori dal Politecnico, si chiedevano se fosse davvero opportuno o nostro compito uscire dal seminato della nostra storia precedente. Eppure, il mondo sta cambiando e noi abbiamo interpretato prima di tanti altri questo necessario cambiamento. Ne dobbiamo essere orgogliosi”.
È stata quindi data la parola ai partner del Politecnico – istituzioni e aziende – per raccontare come, dal loro punto di vista, la collaborazione con il Politecnico è stata importante. Il Sindaco della Città di Torino Stefano Lo Russo ha presentato un progetto dalle grandi potenzialità: il Digital Twin della città, “un modello digitale ad alta risoluzione sviluppato insieme al Politecnico che servirà a innovare e a cambiare l’approccio rispetto alle problematiche di Torino, dalle piccole alle grandi questioni, dalla mappatura delle buche, al taglio dell’erba, alla grande trasformazione del nuovo piano regolatore, alle analisi dei fabbisogni energetici per accompagnare la trasformazione nell’ottica della transizione ecologica. Proprio da questa ibridazione di approccio accademico, di ricerca, di trasferimento tecnologico di una pubblica amministrazione che si innova e cambia la modalità di affrontare le questioni che si gioca la sfida del futuro”.
Ha poi portato la visione delle aziende e dell’ecosistema dell’innovazione cresciuto attorno all’Ateneo Stefano Buono, CEO di NewCleo, che ha ricordato la sua esperienza come Presidente della società di Venture Capital LIFT-T, nata insieme alla fondazione Links per “aiutare il trasferimento tecnologico della città”. “Ora LIFTT ha raccolto più di 100 milioni, fatto investimenti in più di 50 società e ha realmente creato quella bella sinergia con il territorio e l’università che sognavamo”, ricorda Buono.
È seguito l’intervento di David Avino, CEO di Argotec, che si è concentrato sul ruolo dei giovani per l’innovazione: “Istituzioni, università e industria, tutti assieme, abbiamo un’enorme responsabilità civile e sociale. Voi qui formate le future generazioni di ingegneri, invece noi dobbiamo rendere le nostre aziende sempre migliori non solo per vincere la competizione, ma soprattutto per attrarre loro, i giovani”.
Proprio attorno all’importanza delle persone è ruotato l’ultimo blocco di interventi. Il dialogo tra il Rettore e il Direttore Generale Vincenzo Tedesco ha consentito di ricordare i temi della riorganizzazione dell’Ateneo, delle azioni di welfare, conciliazione e pari opportunità rafforzate in Ateneo in questi ultimi anni. Temi che hanno fornito lo spunto per gli ultimi due contributi: Gabriella Greison – fisica, scrittrice, performer teatrale, drammaturga e divulgatrice scientifica – ha ricordato quattro figure di scienziate che hanno fatto la storia, mentre l’avvocata e attivista iraniana Deniz Ali Asghari Kivage ha parlato di uguaglianza e libertà, per le donne ma non solo.
Il racconto è stato chiuso dal Rettore Saracco che, prima di dare la parola al Ministro delle imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, ha voluto lasciare un messaggio rivolto anche a chi prenderà il suo posto nei prossimi mesi: “Il Politecnico ha affrontato un grande cambiamento per dare linfa al futuro con passione, energia, fiducia e reattività. Senza perdere nulla della sua forza e tradizione, ha deciso di intraprendere la nuova strada dell’impatto sociale, ha dato nuovi strumenti ai propri studenti per incidere nel mondo del lavoro, ha aperto alla interdisciplinarità nella ricerca, ha supportato imprese e enti territoriali con l’innovazione come mai prima, ha condiviso conoscenza con la gente comune, per sconfiggere la paura del futuro e tramutarla in fiducia. Fiducia, che con la scienza, la tecnologia e l’umanità potremo vincere le grandi sfide che di attendono”.
“Ricordiamo al consigliere Valle che co-protagonista della scellerata decisione di rinunciare ad ospitare le Olimpiadi a Torino è stata proprio la forza politica che lui rappresenta e che allora era alla guida della Regione Piemonte con Sergio Chiamparino, lo stesso Pd che non ha fatto nulla per impedire al Movimento 5 stelle di Chiara Appendino di dire no alle Olimpiadi. La stessa classe dirigente che ora si candida insieme a costruire quel campo largo in vista delle elezioni regionali. È davvero curioso che proprio da quella parte ora arrivino le critiche al centrodestra che invece ha sempre lavorato per portare le Olimpiadi in Piemonte cercando di rimediare a quel gravissimo errore”.
Lo sostengono in una nota i capigruppo Alberto Preioni (Lega), Paolo Bongioanni (Fratelli d’Italia) e Paolo Ruzzola (Forza Italia).
Prima Appendino e poi Malagò
“Ha vinto Malagò, il Presidente del CONI e ha perso l’Italia. Le Olimpiadi invernali di Milano/Cortina sono nate male, almeno per i piemontesi, dopo l’irresponsabile scelta politica del Sindaco
di Torino del tempo, la grillina ora deputata Chiara Appendino di non accogliere a Torino e soprattutto nelle valli olimpiche questo importante e qualificato evento internazionale.
E sono finite peggio con la scelta, altrettanto incomprensibile nonchè singolare ed anacronistica, di andare a gareggiare all’estero pur di non venire in Piemonte durante le Olimpiadi di Milano/
Cortina. Insomma, prima Appendino e poi Malagò. Un doppio colpo che ha penalizzato Torino, le valli olimpiche e l’intero Piemonte”.
Giorgio Merlo Sindaco Pragelato. Consigliere nazionale Anci.
«La scelta di tagliare fuori Cesana dalle gare olimpiche di bob, optando per l’estero, conferma che con Cirio alla guida del Piemonte il Governo Meloni può passare sopra la nostra Regione come un rullo compressore. Altro che Governo amico! Forse a Cirio servirebbe con la Premier Meloni e i suoi ministri un po’ di quella concordia istituzionale che contraddistingue il rapporto con il Sindaco di Torino. La decisione del Coni penalizza in modo davvero immotivato il Piemonte. Chissà se gli esponenti di FdI, Lega e Forza Italia ricordano le invettive rivolte ad Appendino e ai 5Stelle quando Torino rinunciò alle Olimpiadi invernali? L’infausta decisione di rinunciare al bob non è certo da meno. Non solo si sarebbero risparmiate risorse importanti e si sarebbe risolto una volta per tutte il problema dello smantellamento, ma si sarebbe offerta una grandissima vetrina olimpica alla nostra Regione. Ma forse il problema è tutto lì, non deviare la luce dei riflettori da Lombardia e Veneto, veri azionisti di maggioranza del centrodestra. Ora Alberto Cirio ha barattato la sua ricandidatura con il silenzio e l’acquiescenza verso tutte le scelte nazionali: d’altra parte un Cirio bis val bene una (mancata) corsa di bob».
Daniele Valle
Vicepresidente del Consiglio Regionale
Saranno celebrati domani, martedì 17 ottobre, i funerali di Antonella Duca, la postina morta a soli 41 anni a causa di una grave malattia. Il decesso è avvenuto all’ospedale Niguarda di Milano, dove era ricoverata. Abitava a Vigliano, nel Biellese, dove la comunità ha espresso alla famiglia della giovane donna cordoglio e incredulità per la prematura e dolorosa scomparsa.
NOTIZIE DAL PIEMONTE
Nel centro, operativo dal 2019, l’azienda ha già creato 1.750 posti di lavoro a tempo indeterminato,
superando le stime occupazionali annunciate all’apertura
L’azienda ha recentemente annunciato l’incremento della retribuzione lorda iniziale a 1.764€ per i
dipendenti della propria rete logistica in Italia
Milano, 16 ottobre 2023 – Amazon offre nuove opportunità di impiego per personale di
magazzino presso il centro di distribuzione di Torrazza Piemonte (TO). Nel sito, aperto nel 2019,
l’azienda ha creato 1.750 posti di lavoro a tempo indeterminato, superando le stime occupazionali
annunciate all’apertura.
La selezione è già in corso ed è gestita dalle agenzie per il lavoro che collaborano con Amazon.
Per candidarsi, è sufficiente cliccare uno dei seguenti link e seguire le indicazioni per inviare la
propria domanda di assunzione: Adecco; Gi Group.
Inoltre, è ora in corso la ricerca di alcuni profili per posizioni manageriali e funzioni di supporto e
ci si può candidare su www.amazon.jobs.
La posizione di operatore di magazzino prevede lo svolgimento delle attività di ricezione della
merce in entrata, catalogazione, movimentazione e stoccaggio dei prodotti, impacchettamento e
spedizione, nel pieno rispetto delle procedure di sicurezza e degli standard di qualità dell’azienda.
È gradita, ma non necessaria, esperienza pregressa in ambito logistico; verranno prese in
considerazione le candidature di personale precedentemente impiegato in un centro logistico
Amazon ed è prevista un’ampia formazione per tutti coloro che verranno selezionati.
“Ci apprestiamo ad entrare nel periodo pre-natalizio, durante il quale ricorrerà anche la celebre
giornata del Black Friday. La selezione in corso ci permetterà di assumere nuovo personale per far
fronte all’incremento negli ordini dei clienti che sempre interessa gli ultimi mesi dell’anno. In Italia
Amazon conta già oltre 18.000 dipendenti a tempo indeterminato che lavorano in un ambiente di
lavoro sicuro, moderno e inclusivo, e che ricevono salari competitivi e numerosi benefit sin dal
primo giorno” dichiara Matteo Conti, Responsabile del centro di distribuzione Amazon di Torrazza
Piemonte (TO).
A partire dal 1° ottobre Amazon ha aumentato a 1.764 euro la retribuzione lorda iniziale dei
dipendenti della rete logistica in Italia. Questa iniziativa rientra nella politica Amazon di revisione
annuale degli stipendi, affinché sia garantita una retribuzione competitiva ai propri dipendenti.
Dal 2011 l’azienda si conferma come uno dei principali creatori di posti di lavoro del Paese con
18.000 dipendenti assunti a tempo indeterminato a cui offre opportunità di carriera stabili e ben
remunerate, uno stipendio di ingresso tra i più alti del settore e numerosi benefit che includono
sconti sugli acquisti su Amazon.it e un’assicurazione sanitaria integrativa.
Nei suoi circa sessanta siti logistici situati in tutto il Paese, Amazon offre opportunità di crescita
professionale in una varietà di ruoli, dagli operatori di magazzino ai responsabili di reparto, dai
tecnici della manutenzione alle posizioni nelle risorse umane, nella sicurezza, nell’IT e nel team
che gestisce gli ordini dei clienti. Amazon offre ai propri dipendenti ulteriori opportunità, come
l’innovativo programma Career Choice che copre fino al 95% del costo delle tasse scolastiche e
dei libri di testo per coloro che desiderano specializzarsi in un settore specifico frequentando corsi
professionali, per un importo fino a 8.000 euro in quattro anni.