ilTorinese

Giachino riconfermato presidente di Saimare

Dopo l’ok dell’Autorità antitrust, negli Uffici dello Studio Gattai di Milano, il Closing dell’ingresso di Hapag-Lloyd nel Gruppo Spinelli.

La società tedesca si aggiudica così il 49% del capitale del gruppo italiano genovese, per un valore che non è stato reso noto, una importante operazione che rafforza il sistema logistico portuale del Paese.
A detenere il restante 51% sarà ancora la famiglia Spinelli, fondatrice della società nel 1963.

Dopo la firma dell’atto si sono tenute le Assemblee delle società partecipate dal Gruppo Spinelli. L’ex sottosegretario ai trasporti Mino Giachino è stato riconfermato presidente di Saimare, la storica azienda di spedizioni genovese presente ormai in tutti i porti italiani e che il 24 Gennaio 2024 festeggerà 100 anni dalla sua costituzione.

Covid, in Piemonte contagi in calo

FOCUS SETTIMANALE SULLA SITUAZIONE EPIDEMIOLOGICA E VACCINALE

In Piemonte la curva dei contagi presenta un andamento decrescente rispetto al periodo precedente: siamo alla sesta settimana consecutiva di calo.

L’occupazione dei posti letto ordinari si attesta al 5,8%, quella dei posti letto in terapia intensiva è all’1,4%, mentre la positività dei tamponi è al 3,6%: tutti dati in calo rispetto a sette giorni fa.

Anche per questa settimana il Piemonte registra dati migliori rispetto a quelli nazionali.

SOTTOVARIANTE OMICRON BQ.1.1 DOMINANTE IN TRE DEPURATORI

Dai dati diffusi da Arpa, gli esiti delle analisi di sequenziamento delle acque reflue sui campioni prelevati il 27 dicembre evidenziano la dominanza della sottovariante di Omicron BQ.1.1 nei depuratori di Alessandria, Castiglione Torinese e Cuneo, mentre nel depuratore di Novara la variante dominante è BE.1.1.

Per quanto riguarda le sottovarianti ricombinanti, si osserva nel depuratore di Alessandria la presenza di mutazioni specifiche ed univoche con bassa frequenza appartenenti alla sottovariante XBF Exbc.1.

Non si osservano mutazioni specifiche ed univoche per le sottovarianti Omicron BA.1, BA.3 e BA.4.

VACCINAZIONI

Tra venerdì 6 gennaio e giovedì 12 gennaio sono state vaccinate 17.019 persone: 44 hanno ricevuto la prima dose, 105 la seconda, 346 la terza, 8.551 la quarta, 7.973 la quinta.

Dall’inizio della campagna vaccinale sono state somministrate in Piemonte 10.786.332 dosi, di cui 3.345.079 come seconde, 2.962.690 come terze, 757.803 come quarte, 113.817 come quinte.

FOCUS CONTAGI NELLE PROVINCE

In Piemonte nel periodo dal 6 gennaioal 12 gennaio i casi medi giornalieri dei contagi sono stati 387. Suddivisi per province: Alessandria 49, Asti 21, Biella 16, Cuneo 33, Novara 36, Vercelli 12, VCO 13, Torino città 74, Torino area metropolitana 117.

In totale, su base regionale, i casi degli ultimi 7 giorni sono stati 2.706 (-2.489).
Questa la suddivisione per province: Alessandria 341 (- 257), Asti 147 (-160), Biella 110 (-116), Cuneo 234 (-313), Novara 255 (-208), Vercelli 87 (-92), VCO 93 (-106), Torino città 520 (-380), Torino area metropolitana 821 (-774).

INCIDENZA DEL CONTAGIO NEGLI ADULTI

Nella settimana dal 6 gennaio al 12 gennaio l’incidenza regionale (ovvero l’incremento settimanale di nuovi casi di Covid per 100.000 abitanti) è stata 63.6 con andamento calante (-48%) rispetto ai 122.2 dei sette giorni precedenti.

Nella fascia di età 19-24 anni l’incidenza è 31.1 (-40.8%).

Nella fascia 25-44 anni è 61.1 (-38,8 %).

Tra i 45 ed i 59 anni si attesta a 68.1 (-48,1%).

Nella fascia 60-69 anni è 78.8 (-50,2%).

Tra i 70-79 anni è 84.4 (-54,5%).

Nella fascia over80 l’incidenza risulta 110.8 (-54,3%).

INCIDENZA DEL CONTAGIO IN ETÀ SCOLASTICA

In età scolastica, nel periodo dal 6 gennaio al 12 gennaio, l’incidenza rispetto ai sette giorni precedenti è in calo nelle fasce di età 0-2, 11-13 e 14-18 anni.

Nel dettaglio: nella fascia di età 0-2 anni l’incidenza è 37.6 (31,1%), nella fascia 3-5 anni si registra un’incidenza di 13.9 (+17,8%), nella fascia tra i 6 ed 10 anni l’incidenza è 14.2 (+9,2%), nella fascia 11-13 anni l’incidenza è 13.8 (-15,9%), nella fascia tra i 14 ed i 18 anni l’incidenza è 15.5(-9,4%).

Leumann, un villaggio fuori dal tempo alle porte di Torino

“C’è un villaggio fuori dal tempo alle porte di Torino. Si tratta di un agglomerato operaio edificato a fine ottocento per ospitare costruito da Napoleone Leumann,  imprenditore, che spostó l’azienda di famiglia a Torino. Sono ancora visibili, e abitate, le case, la chiesa e l’ufficio postale. Il Villaggio Leuman, questo il nome, si snoda lungo corso Francia a Collegno. Sul lato opposto, si trova anche la caratteristica stazione ferroviaria in legno”.

Testo e foto di Lori Barozzino

 

Minaccia i passanti con un tondino di ferro appuntito

Ieri mattina, gli agenti del Comando Porta Palazzo della Polizia Locale sono intervenuti sul mercato di piazza della Repubblica per fermare un uomo armato di un tondino metallico con punta acuminata che minacciava di colpire i passanti, generando una situazione di panico e pericolo.  Grazie al tempestivo intervento dei ‘civich’ nessuno degli avventori del mercato ha riportato ferite.

Il giovane, un ventiquattrenne originario dell’Africa occidentale, è stato accompagnato al Comando di via Bologna in quanto privo di documenti di identità e al termine degli accertamenti di rito, dai quali sono emersi numerosi precedenti di polizia, è stato indagato in stato di libertà per i reati di porto abusivo di armi od oggetti atti ad offendere e minaccia aggravata.

L’asta metallica appuntita, lunga circa 70 centimetri, è stata posta sotto sequestro giudiziario.

Muore di infarto mentre attraversa la strada in centro a Torino

Ieri all’angolo  tra corso Vittorio Emanuele II e via San Francesco da Paola  a Torino, alle 13 circa, un uomo di 85 anni si è accasciato sulla strada. Stava attraversando sulle strisce con la moglie e il figlio. Sul posto i carabinieri e il 118, ma non è stato possibile salvarlo. Il medico legale ha stabilito la morte per infarto.

 

Luce rossa ad est

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A Firenze, in occasione del 17° congresso del Pci, nella prima metà dell’aprile 1986, erano stati invitati quasi tutti i veterani.

A loro erano stati riservati anche degli eventi  “collaterali”  pensati per il gruppo di iscritti che avevano condiviso le sorti del più grande partito della sinistra italiana fin dal 1921, anno della fondazione del Pcd’I a Livorno. Erano i reduci della pattuglia che il 21 gennaio di quell’anno, abbandonando il teatro Goldoni dove si teneva il XVII Congresso del Partito Socialista Italiano per raggiungere il Teatro San Marco con la frazione comunista capitanata da Amadeo Bordiga (alla presenza, tra gli altri, di Antonio Gramsci, Angelo Tasca, Umberto Terracini, Palmiro Togliatti) avevano contribuito alla nascita del Partito comunista d’Italia che di lì a poco entrò in clandestinità a causa della vittoria del fascismo. In molti, sopravvissuti alle guerre del ‘900 e a mille peripezie, era rimasto nitido il ricordo di quell’evento che si consumò nel cuore del vecchio quartiere livornese della Venezia dove sorgeva il teatro San Marco, distrutto durante i bombardamenti aerei della seconda guerra mondiale, del quale rimanevano solo i resti della facciata principale e di alcuni muri perimetrali. C’era sempre chi, nelle ricorrenze, depositava qualche fiore davanti alla lapide commemorativa che era stata collocata nel 1949 dai comunisti livornesi per il 28° anniversario. Come già detto, il 17esimo congresso nazionale comunista al Palazzo dello sport fiorentino (oltre mille delegati, 105 delegazioni estere, 1500 invitati, 586 giornalisti accreditati), aperto dalla relazione di Alessandro Natta che aveva assunto la guida del partito dopo la tragica morte di Berlinguer, aveva riservato alla “vecchia guardia” delle iniziative specifiche. Dibattiti, visite guidate alla città che ospitava i capolavori dell’arte e dell’architettura rinascimentale e sui celebri colli che la circondavano, appuntamenti gastronomici e mostre. Il folto calendario prevedeva anche una proiezione di un film cecoslovacco semiclandestino che celebrava la primavera di Praga. Mario ( useremo un nome di fantasia, celando la vera identità del protagonista – NdR) , classe 1899, comandante partigiano che a dispetto dell’età non aveva scordato il suo passo garibaldino, terminata la cena imboccò il viale che portava al cinema Moderno dove era prevista la visione della pellicola.

Il cartellone davanti al cinema non riportava titolo o immagini ma solo una grande scritta rossa in campo bianco sul manifesto 70 x 100: Luce Rossa. Mario che era stato l’ultima volta al cinema un bel po di anni prima per assistere alla proiezione di Riso amaro, spettacolare capolavoro del neorealismo girato interamente con le mondine  nelle risaie vercellesi. Un film-culto, diretto da Giuseppe De Santis nel 1949, con una superba e sensuale Silvana Mangano, Vittorio Gassman e Raf Vallone. Evidentemente anche questa pellicola aveva un tratto sociale ben marcato e lo stesso titolo, quel Luce Rossa che nella sua disarmante semplicità faceva intravedere l’inequivocabile messaggio politico che la trama senz’altro avrebbe offerto al pubblico che già s’immaginava ben folto e ancor meglio orientato. Appena varcato la soglia del cinema, incontrò nell’atrio una signora bionda che non aveva certo risparmiato il trucco sul suo volto non più freschissimo. Vedendo Mario puntare deciso verso il pesante tendone verde scuro che chiudeva l’accesso alla sala, la signora uscì dal botteghino rivolgendogli un acuto “Senta un po’ , lei. Dove crede di andare, senza il biglietto?”. Mario, sfoderando un largo sorriso, rispose: “Mi hanno detto che il biglietto non serve, bella signora. Sono un veterano!”. La bionda rimase di stucco, incapace di reagire. E lui entrò, salutandola con un garbato inchino. Il giorno dopo, a chi gli chiedeva come fosse stato il film, non ebbe dubbi. “ Ci sono stati molti cambiamenti in Cecoslovacchia. Ho intravisto grattacieli altissimi ma soprattutto delle scene che non avrei mai pensato che fossero possibili in un film. Ho ottantasette anni ma così tanti seni e sederi, in vita mia, non ne avevo mai visti e per di più tutti insieme. Se quella è stata la primavera, chissà come sarebbe stata calda, anzi torrida, l’estate da quelle parti”. Nessuno osò ribattere. Nemmeno per comunicare al malcapitato che aveva sbagliato posto e serata.

Marco Travaglini

Radicali (Turi/Viale): saremo in piazza Castello per dire no al 41bis

“Sabato saremo presenti alla manifestazione convocata dagli anarchici per dire no al 41bis per Cospito” così in una nota Andrea Turi, Coordinatore dell’Associazione Radicale Adelaide Aglietta e Silvio Viale, Consigliere Comunale radicale della Lista Civica per Torino. “Rispettiamo il lavoro della magistratura la quale deve giudicare un caso complesso come quello dell’anarchico Alfredo Cospito. Tuttavia politicamente non possiamo che essere dalla parte di chi chiede di far cessare immediatamente il regime di 41bis. E diciamo di più: il 41bis è inumano, incostituzionale e nel caso specifico senza dubbio sproporzionato”.

Per aiutare i bambini ucraini un quaderno dell’integrazione

DALLA REGIONE ARRIVA «ABC»

Via libera alla prima diffusione di 250 copie del volumetto, che verranno distribuite dalla Protezione Civile. L’assessore Caucino: «Strumento fondamentale per un’autentica inclusione sociale».

Uno strumento snello, visivo, efficace, per aiutare i bambini ucraini ospitati in Piemonte a capire, per associazione di immagini e parole, la lingua italiana o perlomeno conoscere la traduzione delle denominazioni dei principali oggetti di uso comune, dall’orologio alla doccia, dal cibo ai giocattoli: è questo lo scopo di «ABC, prendiamoci per mano», lo strumento, edito in forma di quaderno, ideato in autunno e che oggi vede la luce, con la stampa e la distribuzione da parte della Protezione Civile nei Centri Temporanei di Accoglienza: in particolare a Settimo Torinese e a Bussoleno, al Drosso e a La Morra oltre alle copie consegnate alle associazioni «Liberi Tutti» e alla Caritas, nell’ambito dell’accoglienza diffusa degli Enti del «terzo settore».

D’altronde la guerra esplosa improvvisamente in Ucraina a «poche» migliaia di chilometri da noi, se da un lato ha causato morte e devastazione nel cuore dell’Europa, dall’altro ha anche tirato fuori il meglio dello spirito solidale di tutta la comunità internazionale, Piemonte compreso, che ha assegnato subito all’assessore regionale, Chiara Caucino la delega all’accoglienza dei minori ucraini profughi. Così, grazie a numerosi ponti umanitari, il Piemonte ospita oggi circa 10mila profughi, tra adulti e bambini.

E proprio considerato il fatto che tra le persone arrivate vi sono moltissimi minori, spesso anche in tenera età, si è voluto mettere a disposizione questo un piccolo ma importante strumento per favorire la conoscenza e l’utilizzo delle principali parole di uso comune nella lingua italiana.

Oltre alla distribuzione fisica, il quaderno è scaricabile all’indirizzo web:

https://www.regione.piemonte.it/web/temi/istruzione-formazione-lavoro/lavoro/consigliera-parita/abc-prendiamoci-per-mano-un-quaderno-per-bambini-ucraini

«Sono estremamente soddisfatta che questo progetto, già all’epoca della sua ideazione, pionieristico, sia ora concretizzato, che è poi il vero aspetto che conta. La comunicazione – spiega Caucino – è alla base di ogni processo di integrazione, ed è necessario insegnare l’italiano in modo diverso a chi è alfabetizzato in un’altra lingua proprio come i nostri piccoli ospiti ucraini, scappati da una guerra assurda». «Proprio da questa premessa – prosegue l’esponente della giunta regionale – è nata l’esigenza di facilitare le competenze linguistiche ai bimbi giunti nella nostra Regione, affinché acquisiscano conoscenze di base per esprimere il proprio pensiero e le proprie esigenze. Questo quaderno di alfabetizzazione vuole essere un facile strumento che consenta, partendo da una maggior integrazione, una vera e propria inclusione sociale, che l’obiettivo che, in ogni campo del sociale di cui mi sono occupata, ho sempre perseguito con determinazione».

«In questi anni “La Scuola e Le Istituzioni”, con grande impegno, hanno fatto passi avanti, in coerenza con la Legislazione vigente, con le Linee guida e gli Orientamenti interculturali – spiega Anna Mantini, Consigliera di Parità Regionale del Piemonte – sui temi dell’inclusionee delle attenzioni all’accoglienza e all’integrazione, riguardanti gli alunni e le alunne provenienti da contesti migratori: diritto alla scuola; apprendimento linguistico; mediazione linguistico-culturale; orientamento e prevenzione della dispersione e degli abbandoni scolastici, tuttavia divari e criticità permangono, talvolta, ancora, anche per gli studenti e le studentesse che, pur provenienti da contesti migratori, sono nati e cresciuti in Italia».

«Con questa consapevolezza – conclude Mantini – ritengo che «ABC “Prendiamoci per mano», il progetto di quaderno promosso dalla Consigliera di Parità Regionale e sostenuto dall’assessore Caucino, che potrebbe essere messo a disposizione a disposizione, a richiesta, delle scuole elementari e medie della Regione Piemonte – possa rappresentare un valido strumento, utile alla causa, anche in contesti dell’intero territorio regionale».

Luca, da Mirafiori Sud alla Coppa del Mondo di scherma

U17  A BRATISLAVA

Luca JURAVLE è un ragazzo di 15 anni, classe 2007, nato a Torino, nel quartiere di Mirafiori Sud dove tutt’oggi risiede con la sua famiglia, frequenta il secondo anno all’ITIS Pininfarina con ottimi risultati. Ha cominciato a fare scherma molto presto, con i corsi di avviamento del Circolo della Scherma Ramon Fonst, oramai storica società di Strada Castello di Mirafiori, all’età di 7 anni. Con il Circolo ha fatto tutta la trafila del settore giovanile, prima con la pre-agonistica under10, e poi con le prime competizioni vere e proprie delle categorie Under14, dove si è distinto con la vittoria di 3 titoli regionali e ottimi piazzamenti nei campionati italiani, sempre nella specialità del fioretto e sempre con il suo Maestro Paolo Cuccu, con il quale c’è oramai un solidissimo rapporto. Luca ha la cittadinanza romena, come tanti altri ragazzi dello sport italiano che ancora non hanno ottenuto la cittadinanza del paese dove sono nati e cresciuti, e alla federazione del paese d’origine dei suoi genitori non è passato inosservato il suo talento. Da questa stagione Luca è stato inserito nella rosa della nazionale U17 romena, con la quale esordirà il prossimo 14 gennaio nella prova di Coppa del Mondo di categoria a Bratislava, in Slovacchia. Nella gara slovacca sono iscritti 222 atleti, in rappresentanza di 30 paesi e 4 continenti (mancherà solo l’Oceania), compresi i fiorettisti provenienti da Stati Uniti, Francia, Ungheria e Ucraina e naturalmente Italia, il gotha della scherma mondiale, mancherà però la Russia per il noto embargo sportivo. Per Luca questo esordio internazionale sarà il primo di un percorso sportivo che dopo Bratislava lo vedrà impegnato la settimana successiva a Terni, per la prova nazionale Cadetti, e successivamente a Bucarest per i campionati nazionali romeni, che lo vedono tra i favoriti per la conquista del titolo Under17, strada impegnativa, che gara dopo gara, lo porterà nella primavera del 2024 ai campionati del Mondo Under17. Il sogno, naturalmente, restano le Olimpiadi di Parigi del 2024, impresa non impossibile vista la grande tradizione nella scherma della Romania (15 medaglie olimpiche nella sua storia, di cui 4 d’oro), e sarebbe un evento storico per il quartiere di Mirafiori Sud, portare un suo ragazzo ai Giochi Olimpici.