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In piazza a Torino per l’Ucraina

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Diverse centinaia di persone hanno manifestato oggi pomeriggio  in piazza Carignano  nel centro di Torino. La  manifestazione per l’Ucraina è stata organizzata da Azione, +Europa, Giovani Democratici e altre sigle davanti a Palazzo Carignano all’insegna dello slogan: “Siamo europei e siamo con gli ucraini”.

(foto Facebook di M. Bursuc)

È uno degli slogan che campeggia sui cartelli che i manifestanti hanno esibito in piazza Carignano, davanti

Torino batte Monza 2-0

Il Torino vince  2-0 con il Monza, ultimo in classifica della serie A a meno 9 punti dalla zona salvezza. I granata battono i padroni di casa con due gol: Elmas  alla fine del primo tempo e nel secondo Casadei. Sono due vittorie consecutive per il Toro arrivato a 34 punti.

Extinction Rebellion “occupa” Gallerie d’Italia

Nell’ultimo giorno della mostra “American Nature” alle Gallerie d’Italia di Torino – mostra che celebra le antiche foreste americane e  le popolazioni che le proteggono -, Extinction Rebellion ha occupato simbolicamente una delle sale principali, “in segno di protesta contro gli investimenti dannosi di Intesa Sanpaolo, banca proprietaria del museo”.

Dopo essere entrate con regolare biglietto, una trentina di persone si sono sdraiate nella stanza dedicata ai danni causati dai combustibili fossili mentre alcune attiviste suonavano un violino struggente, “per rappresentare la morte e la distruzione che le scelte della banca torinese stanno invece provocando”, scrivono in una nota gli attivisti. All’esterno, altre persone hanno attaccato sulla vetrina degli uffici legali della banca gli stessi cartelli mostrati all’interno del museo.

Nel ricordo di Monsignor Don Paolo Di Pascale storico parroco valsusino

L’affetto e la riconoscenza della comunità di Bardonecchia e di tutta la Val di Susa

 “ Don Paolo questa notte ci ha lasciati “ è la frase che all’inizio del mese di Marzo corre nell’aria fredda di Bardonecchia, sotto l’ultima leggera spruzzata di neve di fine inverno che ha imbiancato anche le strade, i vicoli, i tetti delle case. Una realtà difficile da accettare questa che sta unendo tutti nel dolore della sua perdita e nel ricordo comune di Don Paolo Di Pascale, notissima e storica figura originaria della Conca bardonecchiese, nato tra quelle montagne nell’agosto del 1932.

Giovane seminarista fu ordinato sacerdote nel 1956 e svolse il suo compito di infaticabile parroco valsusino prima a Rochemolles nel 1960 ai tempi della valanga che minacciò di distruggere la frazione e di cui fu testimone, poi a Sestriere dal 1971 per circa trent’anni e quindi dal 2002 definitivamente nella Conca di Bardonecchia, dove svolse il suo ministero di parroco nelle frazioni di Melezet, Les Arnauds, Millaures e Rochemolles delle quali conosceva ogni anima ed ogni pietra. Rivolse sempre grande attenzione alla conservazione del patrimonio architettonico e storico della Conca costituito dalle parrocchiali di cui si occupava così come dalle cappelle antiche tra cui quella che si erge alla sommità del Monte Thabor a 3.178 mt di altezza, cui fu molto affezionato tanto da prodigarsi nella ricerca dei finanziamenti per il suo restauro, oltre alle cappelle secolari alcune delle quali affrescate, preziose per storia e bellezza.

Nel 2020 gli venne conferito dalla Santa Sede il titolo di monsignore ma amava farsi chiamare Don Paolo con quella sua ben nota semplicità d’animo, caratteristica di chi come lui non ostenta, non vuole apparire ma lascia il segno nei cuori di chi lo incontra grazie ai suoi valori più autentici e sinceri. Ci sono persone e luoghi indimenticabili e quando tra loro, persone e luoghi appunto, si crea una sinergia che perdura decenni e decenni, per tutta la vita come nel caso di Don Paolo, quella persona ne diventa simbolo e quei luoghi continueranno nel tempo a raccontarla in un intreccio che va oltre le parole pronunciate, mantenendone vivo il ricordo e rendendola in qualche modo immortale. Abitava nella piccola frazione di Les Arnauds nella casa di famiglia dove amava ricevere amici, fedeli e studiosi intrattenendo con ognuno un dialogo intimo ed unico non solo sui temi della spiritualità a lui particolarmente cari ma anche sulle sue tante conoscenze storiche del territorio bardonecchiese, frutto di anni di studio e di ricerche. E’ stato un attento e prolifico autore di libri e di articoli grazie alle sue grandi conoscenze di storico delle tradizioni locali che metteva generosamente a disposizione di quanti volevano conoscere storie, fatti, personaggi, aneddoti, eventi da lui raccolti in anni di ricerche.

Rara foto dall’album di Don Paolo, parroco a Sestriere, da lui messa a disposizione dell’autrice

Se è vero che le parole pronunciate non ci abbandonano essendo fatte della nostra stessa energia ma anzi continuano a vivere diventando, seppure intangibili, parte del nostro mondo tangibile, i sermoni domenicali di Don Paolo pronunciati dagli storici altari, dai pulpiti delle parrocchiali di cui aveva cura, antiche di secoli e secoli di storia e che popolano la Conca bardonecchiese, da Melezet a Rochemolles, la sua voce amica, le sue battute simpatiche, i suoi consigli trasmessi a chi gli affidava il  cuore e l’anima nelle tante ore da lui trascorse in confessionale, i dialoghi sempre simpatici ed arricchenti nei momenti delle feste patronali cui partecipava in allegria, tutto ciò non andrà mai perso ma resterà tra le sue amate montagne e in chi lo ha conosciuto, stimato e amato e saranno testimoni di quanto ha saputo donare alla sua terra e alla sua gente in tutta la sua lunga vita a loro dedicata

Patrizia Foresto

Foto di P. Foresto

Le esequie si svolgeranno lunedì 3 Marzo a Bardonecchia alle ore 11 nella Parrocchiale di S. Ippolito

Arancere del Carnevale accoltellato a Banchette

Questa mattina verso le 7 a Banchette nel Torinese in via Roma, un arancere degli “Scacchi” del Carnevale  di Ivrea è stato ferito seriamente a coltellate durante una lite. L’uomo ha 36 anni, è di cittadinanza svizzera. Ricoverato in ospedale, è in prognosi riservata. È stato aggredito da un giovane di 29 anni, fermato dai carabinieri e accusato di tentato omicidio.

Arrestato influencer accusato di violenze da una torinese che lo aveva ospitato

Un uomo straniero di 31 anni di Sassuolo, “influencer” su TikTok, sul quale pende un decreto di espulsione, è stato arrestato per violenza sessuale. Aveva conosciuto una giovane mamma di tre bimbi, torinese,  attraverso il social e per  realizzare  contenuti, le aveva chiesto di farsi ospitare per alcuni giorni nella sua casa di Torino. Qui però, secondo la donna, le avrebbe usato violenza e l’avrebbe minacciata. La donna ha chiamato la polizia. Il legale dell’accusato sostiene che la giovane abbia orchestrato il tutto per cercare notorietà sui social.

Pratesi, l’ecologista che amava Torino e il Piemonte

Avevo conosciuto Fulco Pratesi, quando ero in Consiglio Nazionale di Italia Nostra, una stagione eroica e felice, una specie di mondo  di Camelot che mai più è tornata e mai più ritornerà.  Sedevo giovanissima, senza rendermi conto di tale fortuna, unica donna oltre Teresa Foscari Foscolo, accanto ad Antonio Cederna, che romano aveva uno spiccato accento piemontese, per via sosteneva lui, della balia di Vercelli poi Giorgio Bassani, Fabrizio Giovenale, Antonio Jannello. Persone che credevano realmente nell’ecologia e nella tutela dei Beni Culturali,  senza isterismi ed estremismi e senza assumere posizioni partitiche. In altre Associazioni ambientaliste, come il FAI, erano presenti  i milanesi Giulia Maria Crespi, Renato Bazzoni, Pier Fausto Bagatti Valsecchi ed il torinese Alberto Predieri, con i quali si andava a mangiare, quando si era a Roma, in una trattoria vicino al Pantheon continuando a parlare, ma con leggera soavità, di ecologia. Fulco amava  molto Torino, il Piemonte e la Valle d’Aosta,  il suo primo Editore di riferimento, era aostano. Amava il Gran Paradiso che difendevamo entrambi  da speculatori, tanto da subire  minacce, io durante una infuocata riunione fui attaccata duramente perché mi opponevo al restringimento del versante piemontese, subendo anche le espressioni di delusione per il mio atteggiamento “poco amicale” dal Presidente arch. Deorsola. Una brava persona,  che conoscevo da anni, che si era trovata in una situazione  imbarazzante e in un momento storico particolare, stretto tra sviluppo e progresso.  Pratesi era una di quegli amici che, nonostante ci vedessimo ogni cinque, sei, sette  anni, quando ci si incontrava era come ci fossimo visti il giorno prima e si parlava con entusiasmo ed energia di ciò che si doveva fare per preservare la nostra Italia e  tutta la sua Bellezza.

arch.Donatella D’Angelo

 

La crisi del commercio nasce dalla bassa crescita dell’economia torinese

E anche dai troppi Centri Commerciali, dalla mancanza di sicurezza, da Amazon etc.

Caro Direttore,
Venerdi ho seguito per due ore l’incontro sul commerci tenutosi in Barriera di Milano e ho visto che qualcuno non ha ancora capito perché a Torino hanno chiuso molti negozi. Quante volte in passato se uno perdeva lavoro si dava da fare per aprire una attività commerciale? Perché allora a Torino la economia cresceva bene e la domanda di consumi era alta. Ora non più. Torino da venticinque anni cresce meno della media nazionale e questo ha impoverito molta gente al punto che nel 2012, tredici anni fa, l’Arcivescovo di Torino denunciava la esistenza di due Torino, quella che sta bene e la metà che sta male. Negli ultimi anni la metà che sta male, che abita prevalentemente in Barriera, Aurora Mirafiori Sud, Falchera e Vallette , purtroppo ha visto peggiorare ulteriormente la situazione e quindi consuma di meno. La Crisi del Commercio torinese che si vede dalle tante chiusure dei negozi, nasce cioè  dalla bassa crescita economica della Città che come dico da tempo e come ha confermato Banca d’Italia in vent’anni ha perso 18 punti rispetto a Bologna. Alla bassa crescita economica che ha il suo epicentro nella crisi del settore auto e nella riduzione di personale a Mirafiori e in tante aziende dell’indotto si aggiunge l’effetto di aver autorizzato da parte del Comune  la apertura di troppi Centri Commerciali, dalla mancanza di sicurezza, da Amazon etc. Prima annotazione , nonostante  le amministrazioni del PD abbiano autorizzato tanti centri commerciali molti commercianti continuano a votare PD o gruppi satelliti. Mistero gaudioso. Se si studia il PIL torinese o il fatturato economico di Torino si vede che senza considerare il settore bancario, al primo posto c’è l’industria e i servizi alla industria , dai Centri di ricerca al Design alle aziende dell’indotto, il commercio viene dopo , dopo ci sono  il turismo e la cultura e la pubblica amministrazione.
La domanda di consumi nasce quindi dai redditi che vengono pagati agli addetti dei vari settori. Non a caso l’industria è il settore secondario e il commercio terziario. Dovrebbe essere evidente che se cala la attività industriale e Torino da oltre 15 anni  è la capitale della cassa integrazione (che paga uno stipendio al 60-70%) e’ evidente che la domanda di consumi da parte di decine di migliaia di famiglie cala. Difendere l’industria dell’auto come sostengo da tempo non vuol dire difendere solo un settore tecnologico dove c’è ricerca soprattutto ora che a Torino il Governo Meloni ha assegnato il Centro per la intelligenza artificiale ma vuol dire la domanda di consumi e  sostenere le attività commerciali . I commercianti torinesi dovrebbero votare tutti il sottoscritto come i trasportatori e i pendolari. Quando la FIAT tirava c’era coda anche nei ristoranti e negli alberghi torinesi . Un settore quello dell’auto che interessa almeno un quarto della attività formativa del Politecnico di Torino. L’industria, non mi stancherò mai di dirlo, lavora con contratti a tempo indeterminato e paga 14 mensilità all’anno.  Ieri il presidente del Comitato Barriera Giuseppe Dramisino ha portato i dati di un sondaggio fatto tra la gente secondo il quale il 51% preferisce andare al supermercato perché hanno un parcheggio interno e hanno un servizio di vigilanza privata. La mancanza di sicurezza e’ l’altra causa che mette in difficoltà il piccolo commercio.
Ecco perché i commercianti dovrebbero battersi per rilanciare lo sviluppo di Torino difendendo l’industria , impegnarsi sul settore dell’aerospazio e per le infrastrutture come la tangenziale, la Metro e la TAV, rilanciare l’aeroporto e battersi perché gli eventi non si svolgano solo nel Centro della Città. Se non si rilancia la economia faccio fatica a pensare che il commercio riesca a rilanciarsi e a chiedere i finanziamenti di cui ha parlato il simpatico assessore Chiavarino. Ecco perché saranno decisive le prossime elezioni comunali .
Mino GIACHINO 
Responsabile piemontese trasporti FDI

Una navetta autonoma  per testare strategie di controllo del traffico

 

La navetta automatizzata del progetto europeo IN2CCAM sta circolando per le strade di Torino dove sta affrontando il traffico cittadino in condizioni reali. Un test cruciale per valutare le sue prestazioni e la capacità di adattarsi a diverse situazioni urbane. La sperimentazione proseguirà ancora fino a marzo.

Il 27 febbraio, a Torino si è tenuto l’Awareness Event del progetto che ha riunito i partner coinvolti oltre a numerosi stakeholder locali e internazionali.

Un progetto europeo per la mobilità del domani

Finanziato dalla Commissione europea nell’ambito del programma Horizon Europe, IN2CCAM coinvolge 21 partner provenienti da 10 Paesi diversi e mira a rivoluzionare la mobilità urbana attraverso soluzioni di trasporto più sicure, sostenibili e intelligenti. Il progetto, coordinato dal Politecnico di Bari, si svolge in quattro città pilota: Torino, Tampere (Finlandia), Trikala (Grecia) e Vigo (Spagna), con ulteriori test digitali a Bari e nel Quadrilatero in Portogallo.

Torino, laboratorio di innovazione

La sperimentazione torinese punta a: estendere l’ecosistema urbano della mobilità cooperativa, connessa e automatizzata (CCAM), una delle frontiere più avanzate dei trasporti intelligenti; testare nuove strategie dinamiche di gestione del traffico, per ridurre la congestione e migliorare la fluidità della circolazione; valutare l’impatto delle tecnologie di mobilità autonoma su strade e infrastrutture urbane.

Il Living Lab di Torino è coordinato da TTS Italia (Associazione Nazionale per i Sistemi Intelligenti di Trasporto), con il supporto dei due partner locali 5T srl (la società partecipata del Comune di Torino specializzata in smart mobility) e Fondazione LINKS (Fondazione senza scopo di lucro che opera nell’ambito della ricerca applicata, dell’innovazione e del trasferimento tecnologico). Collaborano al progetto anche la Città di Torino, che ha avuto un ruolo molto importante nella gestione delle autorizzazioni e del supporto logistico, GTT S.p.A., che fornisce gli operatori di sicurezza necessari alla supervisione della navetta automatizzata e si occupa della sua manutenzione e, infine, Ohmio, il fornitore del veicolo automatizzato.

Un percorso nel cuore di Torino

La navetta automatizzata percorre un circuito ad anello di circa 5 km che si snoda tra Via Genova, Via Ventimiglia, Corso Spezia e Corso Maroncelli, con deviazioni dinamiche in base al traffico. Lungo il percorso sono presenti 17 incroci semaforizzati, di cui 14 già abilitati alla trasmissione in tempo reale delle fasi semaforiche e 2 capaci di offrire priorità semaforica alla navetta. Inoltre, il tracciato include 11 fermate del trasporto pubblico locale, 4 stazioni della metropolitana e 6 parcheggi connessi al sistema di gestione del traffico cittadino.

Un viaggio verso il futuro appena iniziato

Con IN2CCAM Torino si conferma città d’avanguardia nella sperimentazione di soluzioni per una mobilità più intelligente, connessa e sostenibile. La navetta Ohmio Lift non è solo un mezzo di trasporto, ma un laboratorio in movimento per progettare la città del futuro.

L’Awareness Event del progetto a Torino

Torino ha ospitato l’Awareness Event del progetto IN2CCAM, un’importante occasione di confronto tra istituzioni, esperti di mobilità e partner di ricerca. L’evento è stato aperto dai saluti istituzionali di Fabrizio Arneodo di 5T, seguiti dagli interventi del Direttore Generale di Fondazione LINKS, Stefano Buscaglia, e dell’Assessora alla Mobilità del Comune di Torino, Chiara Foglietta, che hanno sottolineato l’importanza della collaborazione tra enti pubblici e privati per il successo della sperimentazione.

La giornata è proseguita con sessioni tecniche dedicate al Living Lab di Torino e, in particolare, alle infrastrutture di trasporto e alle simulazioni avanzate per l’ottimizzazione del traffico urbano. Nel pomeriggio, presso il Parcheggio Bacigalupo di GTT, si è svolta la dimostrazione della navetta autonoma Ohmio Lift. L’iniziativa conferma il ruolo strategico del progetto IN2CCAM nel promuovere soluzioni innovative per una mobilità sempre più sicura, sostenibile e connessa.

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