ilTorinese

Più impegno contro il gioco d’azzardo patologico

Ripartire dalla proposta di legge d’iniziativa popolare del 2022 per contrastare il gioco d’azzardo patologico. È quanto ha chiesto Libera Piemonte in rappresentanza di un coordinamento di 40 associazioni e di 21 Comuni sottoscrittori della pdl in questione, durante un’audizione a Palazzo Lascaris.

“I dati del gioco d’azzardo patologico preoccupano a livello regionale e nazionale”, ha spiegato Andrea Turturro coreferente di Libera Piemonte. “Lo studio Gaps Piemonte 2022 indica che la raccolta fisica ha raggiunto i 2,7 miliardi di euro e quella online ha superato i 4,1. Si stima che 3 cittadini piemontesi su 10 (1,3 milioni di persone circa) abbiano giocato almeno una volta, con una spesa media annua per giocatore intorno ai 4.500 euro. I dati per il 2023 e il 2024 confermano un’ulteriore crescita della spesa e delle giocate, segnale che le politiche attuali di contrasto sono insufficienti. Ripresentiamo al Consiglio regionale la nostra proposta di legge, precedentemente bocciata, auspicando si possa arrivare alla modifica della attuale normativa regionale sul tema e a un più efficace contrasto del gioco d’azzardo patologico”.

Nel dibattito è intervenuta Monica Canalis (Pd) annunciando la presentazione di un emendamento al Ddl di riordino che sta per essere discusso in Aula, allo scopo di ripristinare alcuni paletti al gioco d’azzardo già previsti dalla legge 9 del 2016 e poi eliminati con le modifiche dell’attuale legge in vigore, la 19 del 2021.

Anche Sarah Disabato (M5s) ha annunciato la presentazione di diversi emendamenti sul tema da parte del suo gruppo nell’ambito del Ddl di riordino e ha sollecitato l’attuazione della clausola valutativa dell’attuale legge, affinché la Giunta fornisca al Consiglio i dati aggiornati inerenti al gioco d’azzardo in Piemonte.

Giulia Marro (Avs) ha auspicato che nel piano sociosanitario si prenda in considerazione anche la preziosa attività di prevenzione delle ludopatie, un’esigenza che si sta manifestando nei Servizi per le dipendenze delle Asl.

Gianna Pentenero (Pd) ha sollecitato il recupero della sensibilità che aveva portato all’approvazione unanime della legge regionale del 2016, con la riduzione della spesa da gioco di circa 90 milioni di euro dopo due anni dalla sua applicazione. Per Alice Ravinale (Avs) è stato un errore tornare indietro rispetto alle previsioni del 2016 e ha rimarcato la necessità di un ampio confronto fra maggioranza e opposizione per difendere la salute e contrastare la crisi economica di tante famiglie coinvolte.

Il consigliere segretario Salvatore Castello ha sottolineato l’attenzione sul gioco d’azzardo da parte dell’Osservatorio sui fenomeni dell’usura, estorsione e sovraindebitamento, sia tramite progetti con la fondazione Operti sia con iniziative per la sensibilizzazione dei più giovani.

Il presidente del Consiglio regionale Davide Nicco ha infine preso atto della richiesta degli auditi, impegnandosi a segnalarla sia in Ufficio di presidenza sia nella riunione dei capigruppo per valutare come affrontare la questione.

Ufficio Stampa CRP

Gli appuntamenti della Fondazione Torino Musei

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SABATO 21 GIUGNO

Sabato 21 giugno dalle ore 18:30
SUMMER SOLSTICE II. Luce e gesto performativo
Luci d’Artista – Evento per il Solstizio d’Estate
Arena Paolini

Partecipazione gratuita. Posti limitati con prenotazione obbligatoria per le performance di CANEMORTO e Marcos Lutyens: info@lucidartista.org
programma: https://www.lucidartistatorino.org/

Conversazione con:
John Yau, poeta e critico d’arte, e Nicola De Maria, artista

Performance di:
CANEMORTO, trio di artisti italiani anonimi
Marcos Lutyens, artista, con composizione sonora di Aaron Drake

Accademia della Luce, il Public Program della XXVII edizione di Luci d’Artista – progetto della Città di Torino in gestione a Fondazione Torino Musei – dopo il grande successo dello scorso anno, arriva all’ultimo appuntamento della sua seconda edizione, come sempre durante il solstizio estivo, sabato 21 giugno dalle ore 18:30 alla GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino.
Una serata in cui artisti, musicisti e un grande poeta, realizzeranno una serie di performance all’interno di Anni Luce, il prestigioso spazio all’aperto di Giulio Paolini. Tutto succederà all’imbrunire del solstizio d’estate – il giorno più lungo dell’anno e il programma ruoterà intorno alle performance della triade anonima CANEMORTO e dell’artista Marcos Lutyens, invitati a creare una nuova performance sul tema della luce.
L’evento vedrà la presenza di un angolo bar e food truck.
Comunicato stampa in allegato

MARTEDI 24 GIUGNO

 

SAN GIOVANNI

In occasione della Festa Patronale di San Giovanni martedì 24 giugno Palazzo Madama sarà straordinariamente aperto dalle 10 alle 18 e in tutti i musei della Fondazione i visitatori potranno usufruire della tariffa speciale di 1€ per visitare le collezioni permanenti e della tariffa ridotta a 1€ per le mostre temporanee FAUSTO MELOTTI. Lasciatemi divertire! e le mostre del Contemporaneo ALICE CATTANEO. Dove lo spazio chiama il segno e Giosetta Fioroni alla GAM, Haori. Gli abiti maschili del primo Novecento narrano il Giappone al MAO e Visitate l’Italia. Promozione e pubblicità turistica 1900-1950 a Palazzo Madama.

La tariffa a 1€ sarà applicata anche ai titolari di Abbonamento Musei, che non potranno utilizzare le tessere.  Ingresso gratuito per i possessori della Torino Card.

In allegato il comunicato stampa

 

 

Martedi 24 giugno ore 15:00 e ore 16:30
MESSAGGI AD ARTE
GAM – Worshop aperto a tutti

durata 1 ora
In occasione della Festa di San Giovanni la GAM propone un workshop, aperto a tutti, dedicato al collage. L’attività si svolge negli spazi dell’Educational Area, dando la possibilità di creare cartoline dove opere del passato convivono con il contemporaneo diventando luogo di immaginazione e comunicazione.
A partire da diverse immagini che riproducono opere della collezione della GAM, il pubblico è invitato a ritagliare, comporre e ibridare le diverse parti delle opere per creare una personale cartolina da portare via. Questa potrà essere spedita, conservata o donata, come testimonianza della creazione di un messaggio da custodire o donare.
Costo del workshop
: 5 € (+ biglietto di ingresso 1 €)
Info e prenotazioni: 011 5211788 – prenotazioniftm@arteintorino.com

Martedì 24 giugno ore 15

DI SETA E DI CARTA. Narrazioni artistiche tra Giappone e Corea

MAO – visita guidata speciale in occasione del 24 giugno

La visita guidata si snoderà tra la mostra temporanea HAORI. Gli abiti maschili del primo Novecento narrano il Giappone e il rinnovato allestimento della collezione permanente di arte dell’Asia orientale del MAO che si arricchisce del nuovo progetto espositivo Adapted Sceneries, in collaborazione con il Gwangju Museum of Art (Corea), una selezione di opere che permetterà ai visitatori di conoscere la tradizione pittorica coreana tra storia e contemporaneità.

Il discorso si focalizzerà sui nuclei di opere che instaurano un dialogo tra la mostra e la collezione, tramite l’approfondimento di affinità espressive tra pittura giapponese e coreana, di manifestazioni artistiche che riflettono memorie collettive, di arte da indossare e tratti pittorici che diventano strumento di racconto e riflessione.
Costo della visita guidata: 7€ a partecipante. Costi aggiuntivi: biglietto di ingresso alla mostra e alle collezioni permanenti alla tariffa speciale di 1€ + 1€.

Prenotazione consigliata, disponibilità fino ad esaurimento posti.

Info 011.5211788 – prenotazioniftm@arteintorino.com (da lunedì a domenica 9.30 – 17.30)

 

MERCOLEDI 25 GIUGNO

 

Mercoledì 25 giugno 10.30-17.30

AERAS/CERCANDO CIELI

MAO – performance relazionale con la danzatrice Antonella Usai

Antonella Usai, performer in residenza al MAO, propone una serie di performance relazionali individuali e di gruppo che si concluderanno a settembre con una performance finale negli spazi del museo.

Aeras, parola sarda che significa “aria” o “cieli”, è una installazione performativa di Antonella Usai, nata dal desiderio di onorare la lingua del padre, il logudorese, e di indagare, da una prospettiva decoloniale, il legame tra corpo, memoria e linguaggio. Il progetto intreccia radici sarde e tradizioni indiane, in particolare il teatro-danza bharatanatyam, mettendo in relazione il corpo con il gesto rituale, la parola con il silenzio, il quotidiano con il sacro.

Il processo artistico si sviluppa tra il 21 marzo e il 21 settembre 2025, seguendo il ritmo simbolico degli equinozi che scandiscono il tempo in un percorso creativo e rituale. Durante questo periodo, l’artista sarà in residenza al MAO Museo d’Arte Orientale di Torino, dove si alterneranno momenti di lavoro solitario e momenti di apertura al pubblico.

Il coinvolgimento del pubblico avverrà attraverso una serie di incontri individuali, intimi e dialogici, in cui esplorare insieme memorie corporee, gesti dimenticati, movimenti quotidiani e rituali; e due incontri collettivi, pensati come spazi di scambio e ascolto condiviso, dove le esperienze personali si intrecciano e risuonano in una dimensione corale.

Questi momenti di relazione nutriranno la creazione della performance finale, che prenderà forma il 21 settembre, in occasione dell’equinozio d’autunno, attraverso brevi azioni coreutiche ripetute nel corso della giornata. La performance si svolgerà su un piano rotante, simbolo dell’axis mundi e del moto degli astri, restituendo centralità al corpo come strumento di connessione e risveglio.

Aeras / Cercando Cieli è un invito ad alzare lo sguardo, a riattivare il corpo come memoria viva e luogo di resistenza poetica.

Ingresso libero. Prenotazione obbligatoria. Tutte le info sul sito.

 

Mercoledì 25 giugno 16-18

LIVING SPACE

MAO – Performance per IPAF 2025 a cura di YizhongArt

Mercoledì 25 giugno 2025, in occasione dell’IPAF – International Performance Art Festival promosso dall’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino, tornano negli spazi del MAO tre performance del progetto Living Space selezionate per il festival dopo la loro prima presentazione nel 2024.
Le performance sono il risultato di un percorso formativo guidato dal duo artistico YizhongArt (Vincenzo Di Federico e Lanxin Zheng) e si inseriscono all’interno di una ricerca triennale dedicata al tema dello spazio abitato, della relazione tra corpo e spazio pubblico e del dialogo interculturale con la partecipazione di studenti italiani e cinesi dell’Accademia.

I tre lavori scelti intrecciano linguaggi artistici individuali e riflessioni condivise su come abitiamo — e siamo abitati da — i luoghi, riletti attraverso le pratiche della performance contemporanea.

 

25 giugno

Ore 16:00 – Distanza dall’esterno

Yiwen Zheng / Lorenzo Griguoli

Una riflessione sul sé nello spazio pubblico e sul mutamento dei confini tra privato e collettivo.

Durata: 25 min

Ore 16:30 – A volte mangio poco, a volte mangio troppo

Elisa Ripa

Un’intima esplorazione del rapporto con il cibo come specchio di un conflitto interiore.
Durata: 20 min

Ore 17:00 – Il passante in cerca della vita | Metamorfosi

Eleonora Navone

Un attraversamento identitario tra radici e trasformazione, tra ciò che si perde e ciò che nasce.
Durata: 25 min

Ingresso libero.

 

GIOVEDI 26 GIUGNO

 

Giovedì 26 giugno 10:30- 16 – 16:30 – 17:30

IPAF – International Performance Art Festival

MAO – workshop e performance in occasione dell’IPAF – International Performance Art Festival

I ricercatori e i docenti del Dipartimento delle Arti Performative della Sister Nivedita University, India, si esibiranno all’International Performing Arts Festival in collaborazione con l’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino, Italia.

Il programma presenta una vivace serie di esibizioni culturali indiane, tra cui:
musica vocale Hindustani, danze classiche indiane (Bharata Natyam, Kathak, Kuchipudi, Odissi), musica e danza di Bollywood, danze popolari indiane e Rabindra Nritya.

Ore 16:00

Performance No. 1 (durata: 20 minuti)

Hindustani Vocal Classical

Danza classica indiana tradizionale: Bharata Natyam, Kathak, Kuchipudi, Odissi & Sattriya

Ore 16:30

Performance No. 2 (durata: 20 minuti)

Musica Bollywood

Danza Bollywood

Ore 17:00 

Performance No. 3 (durata: 20 minuti)

Danza folk dell’India

Rabindra Nritya (Tagore School of Dance)

 

Ingresso libero.

 

Giovedì 26 giugno ore 18:00

ELIO FRANZINI

Il ritmo, la grazia e l’invisibile. Una definizione della pittura

GAM – conferenza del ciclo RISONANZE – Primo ciclo di Conferenze tra Arte e Filosofia

Tra giugno 2025 e marzo 2026 la GAM di Torino organizza un ciclo di incontri, in collaborazione con il Dipartimento di Filosofia e Scienze dell’Educazione dell’Università degli Studi di Torino, curato da Chiara Bertola e Federico Vercellone. Gli incontri, articolati in singole conferenze, ripercorrono i temi delle Risonanze che attraversano la programmazione espositiva della GAM dall’ottobre il 2023 alla primavera del 2026: luce, colore e tempo; ritmo, struttura e segno; incanto, sogno e inquietudine, e vedono la partecipazione di studiosi e studiose di rilievo internazionale nel campo della filosofia, della storia dell’arte e delle scienze umane, offrendo un’occasione unica di riflessione interdisciplinare, in cui pensiero e visione si intrecciano per generare nuovi livelli di lettura delle opere e dell’esperienza estetica.

Secondo appuntamento:

ELIO FRANZINI Il ritmo, la grazia e l’invisibile. Una definizione della pittura

Il ritmo e la grazia, che nelle arti sono state costitutive di intere stagioni creative e progettuali, si affacciano, nella pittura del Novecento, a esperienze di particolare rilevanza culturale che, per esempio in autori come Klee, Malevic e Kandinskij, aprono l’orizzonte pittorico al grande tema della relazione tra visibile e invisibile. La grazia è allusiva, è una struttura di rinvio. Il ritmo apre alla possibilità di un paradossale movimento di ciò che è statico. L’invisibile dischiude una possibilità metafisica. È ancora possibile un’arte, in primo luogo figurativa, che riesca a mantenere la centralità dell’oggetto pittorico e, al tempo stesso “salvi” i valori della grazia e dell’invisibile? Esiste ancora un linguaggio per l’arte? Anche attraverso autori come Florenskij e Jean Clair si cercherà una strada ipotetica per rispondere a tali domande.

Costo per ogni conferenza: 6€
Abbonamento per le 6 conferenze: 27,96 € comprensivo del diritto di prevendita

Acquisto solo online a questo link: https://www.gamtorino.it/it/evento/elio-franzini/

(comunicato stampa in allegato)


Visite guidate in museo alle collezioni e alle mostre
 di Palazzo Madama, GAM e MAO
a cura di Cooperativa Sociale Mirafiori.
Per informazioni e prenotazioni: 011.52.11.788 – prenotazioniftm@arteintorino.com

https://www.arteintorino.com/visite-guidate/gam.html
https://www.arteintorino.com/visite-guidate/mao.html
https://www.arteintorino.com/visite-guidate/palazzo-madama.html

Traffico di cani: salvati 9 cuccioli

La polizia stradale ha scoperto 9 cuccioli di cane dentro scatole su un furgone sull’Autostrada A4. E ha denunciato un uomo. Nei giorni scorsi una pattuglia della Sezione Polizia Stradale di Novara ha fermato un furgone sospetto al confine tra Lombardia e Piemonte, smascherando il caso di traffico illecito di animali.

Pompeo (PD): “Approvato ODG per rinnovo convenzione Osservatorio Culturale”

“Un passo importante per la promozione delle attività culturali”

 “E’ stato approvato dal Consiglio regionale, l’ordine del giorno da me presentato che impegna la Giunta regionale a rinnovare la convenzione con l’Osservatorio Culturale del Piemonte e a stanziare le risorse necessarie per il suo funzionamento. Questo non solo consentirà di disporre di dati aggiornati e affidabili, ma garantirà anche una valutazione continua delle politiche culturali in atto, un aspetto particolarmente rilevante alla luce dell’introduzione – da parte della Regione – della programmazione triennale” spiega la Consigliera regionale del Partito Democratico Laura Pompeo.

“Da oltre venticinque anni l’Osservatorio Culturale del Piemonte (OCP) svolge un ruolo cruciale nell’analisi, monitoraggio e promozione delle attività culturali sul territorio. Inoltre, attraverso una partnership pubblico-privata che coinvolge istituzioni, fondazioni, enti di ricerca e associazioni di categoria, offre un supporto tecnico e scientifico fondamentale e la sua attività è stata determinante per lo sviluppo delle politiche culturali della nostra regione, contribuendo a migliorare l’accesso alla cultura per tutte le fasce della popolazione” aggiunge Laura Pompeo.

“Negli ultimi anni – conclude la Consigliera Pompeo – il settore culturale piemontese ha subito significativi cambiamenti, anche a causa degli impatti derivanti dalla pandemia e dalla digitalizzazione, e  l’OCP ha dimostrato di essere un faro di eccellenza, riconosciuto non solo in Italia, ma anche in Europa per la sua capacità di analizzare e monitorare le politiche culturali e per il suo impegno nella promozione della diversità culturale e dell’inclusività. Oggi abbiamo ottenuto un impegno importante da parte della Giunta regionale: la garanzia che l’Osservatorio potrà continuare a svolgere un ruolo di orientamento strategico per le future politiche regionali, promuovendo la valorizzazione e la tutela del nostro patrimonio culturale”.

Alcuni critici piemontesi vi accompagnano a godervi i film di prima visione

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Nella Sala Uno del Massimo, a partire dal 18 giugno

Sarà Fabrizio Dividi (firma del Corriere della Sera, inserto di notizie e sapore tutto subalpino), con “La mia amica Zoe” (2024), sceneggiato e diretto da Kyle Hausmann-Stokes, a inaugurare mercoledì 18 giugno, alle ore 18,15, nella Sala Uno del Cinema Massimo, il ciclo di presentazioni cinematografiche che segna la collaborazione tra Museo Nazionale del Cinema di Torino e SNCCI – Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani, lassociazione affiliata alla Fédération internationale de la presse cinématographique nata nel 1971 per valorizzare, difendere e divulgare la funzione culturale della critica cinematografica. Sullo schermo è raccontata una storia vera (le radici affondano già in un corto dal titolo “Merit x Zoe”), l’esperienza nell’esercito statunitense dello stesso autore, arruolatosi un mese prima dell’11 settembre e resosi conto dopo soli dodici mesi che il avvenire era il cinema: pur spinto da un colonnello che, apprezzando il suo lavoro di filmmaker che iniziava a circolare tra i soldati, lo aveva incoraggiato a frequentare una scuola di cinema. Colpito da disturbo post traumatico da stress, al suo ritorno a casa, Hausmann-Strokes ha deciso di raccontare quegli incubi che prendono a tormentare fisicamente e psicologicamente quanti hanno combattuto e l’impossibilità per molti di reinserirsi nella società in cui precedentemente erano vissuti. Il film, interpretato da Sonequa Martin-Green, Natalie Morales, Ed Harris e Morgan Freeman, narra la storia di Merit, appena tornata dall’Afghanistan, dove ha perso la sua migliore amica, Zoe: che ancora continua a vedere attorno a sé, come fosse viva. Merit, spinta a frequentare un gruppo di sostegno in cui continua a vedersi esclusa, deciderà di occuparsi del nonno, veterano del Vietnam e malato di Alzheimer: una convivenza prima difficile che a poco a poco la spingerà verso una serenità in cui non avrebbe più sperato.

Il gruppo di critici è guidato da Carlo Griseri, fiduciario della sezione Piemonte e Valle dAosta, con le collaborazioni di Alessandro Amato, Christian D’Avanzo, Andreina Di Sanzo, Fabrizio Dividi, Giuseppe Gariazzo, Giorgio Manduca, Benedetta Pallavidino, Massimo Quaglia, Davide Stanzione e Fabio Zanello, che si alterneranno in sala per introdurre titoli di prima visione e di particolare valore artistico e autoriale. 

Il calendario degli appuntamenti prosegue il 25 giugno con Davide Stanzione, il 2 luglio con Benedetta Pallavidino e il 9 luglio con Carlo Griseri, per poi riprendere in autunno dopo la chiusura estiva del Cinema Massimo (10 luglio – 3 settembre inclusi). I titoli dei film, essendo in prima visione, verranno comunicati di volta in volta.

e.rb.

Ireti, gli interventi anti – blackout

Nella giornata odierna (aggiornamento ore 18.00) i guasti alla rete di distribuzione elettrica della città di Torino sono sensibilmente calati rispetto agli scorsi giorni con il verificarsi di 4 guasti (rispetto ai 26 del weekend, in diminuzione dell’85%).

Nel corso della giornata sono stati inoltre portati a termine oltre 10 interventi di riparazione a cavi di media tensione interessati nei giorni scorsi da guasti ed avarie riconducibili alle alte temperature e alla forte crescita dei consumi.

In Ireti è operativa una task force dedicata che, già dal pomeriggio di ieri (lunedì 16 giugno), è stata rafforzata con ulteriore personale tecnico: attualmente, tra dipendenti di Ireti e delle ditte appaltatrici, sono al lavoro oltre 130 operai, tecnici e profili gestionali che, alternandosi sulle 24 ore, lavorano per intervenire con la massima tempestività su eventuali guasti e avarie, contenendo al minimo i conseguenti distacchi e disservizi.

 

Ireti ha inoltre collocato nella notte scorsa tre gruppi mobili generatori di corrente in varie zone della città (piazza Carlo Alberto, piazza Solferino, piazza Carlo Emanuele II) pronti ad essere attivati per alimentare la rete sottesa a cabine secondarie di distribuzione che dovessero restare isolate a causa di eventuali nuovi guasti. Il posizionamento dei 3 gruppi (due da 430 kW e uno da 630kW) è avvenuto in particolare nelle zone in cui è più difficile la movimentazione dei mezzi in caso di pronto intervento. Altri gruppi di generatori restano a disposizione presso le sedi operative Ireti e dei fornitori.

Raddoppiata infine anche la capacità di risposta del call center di Ireti, a disposizione dei cittadini h24.

Fdi, Approvato il Programma della cultura per il triennio 2025/2027

Antonetto, Presidente Commissione Cultura: Un passo avanti importante per dare stabilità e visione al mondo culturale”

Il Consiglio regionale ha espresso parere favorevole sul Programma Triennale per la Cultura 2025–2027, che definisce le linee guida e le priorità degli interventi regionali in ambito culturale per i prossimi tre anni.

Questo nuovo Programma rappresenta un passaggio decisivo verso una politica culturale più stabile, strutturata e capace di rispondere con concretezza alle esigenze del territorio”, ha dichiarato Paola Antonetto, Presidente della Commissione Cultura in Consiglio Regionale. “La conferma della triennalità, già introdotta nel precedente piano 2022–2024, consente agli operatori culturali di progettare sul medio periodo, superando la logica della precarietà annuale e restituendo fiducia e prospettiva al comparto”.

Tra i punti salienti del documento: il consolidamento delle convenzioni triennali con gli enti culturali partecipati, l’apertura a convenzioni con soggetti pubblici per obiettivi strategici, l’aumento dei bandi triennali, e un rinnovato impegno sul fronte della semplificazione amministrativa, con l’obiettivo di snellire procedure e liberare risorse per la progettazione.

Semplificare vuol dire valorizzare il lavoro degli operatori culturali, permettere loro di concentrarsi su ciò che sanno fare meglio: costruire contenuti, creare reti, dialogare con i territori. È una richiesta che arriva forte dal basso, e a cui abbiamo voluto dare una risposta concreta” ha aggiunto Antonetto.

La Presidente ha inoltre espresso un sentito apprezzamento per il lavoro dell’Assessore alla Cultura, Marina Chiarelli, e per l’impegno complessivo della Giunta regionale, che ha saputo costruire un Programma solido, orientato alla visione, ma anche capace di offrire risposte operative e misurabili.

L’attenzione mostrata dall’Assessore Chiarelli e dalla Giunta nei confronti del comparto culturale è stata chiara e concreta. Il lavoro di squadra tra assessorato e Commissione ha prodotto un documento equilibrato, ambizioso e vicino ai territori. È questo il metodo giusto per rafforzare la cultura in Piemonte” ha rimarcato Antonetto.

Il Programma dedica inoltre particolare attenzione ai territori meno serviti dalla programmazione culturale, come le aree montane e i piccoli comuni, e premia i progetti capaci di integrare inclusione sociale, sostenibilità ambientale e partecipazione attiva.

La cultura deve essere accessibile e capillare. Con questo Programma ribadiamo che nessun territorio è marginale e che ogni progetto culturale può essere uno strumento di crescita, coesione e innovazione” ha concluso la Presidente Antonetto.

Il Programma Triennale 2025–2027 rappresenta dunque una cornice strategica per rafforzare il ruolo della cultura come leva di sviluppo sociale ed economico per l’intera comunità piemontese.

Cultura, in arrivo 148,5 milioni: più fondi a periferie, cinema e inclusione nel Piano 2025-2027

Il Consiglio regionale del Piemonte ha approvato oggi il Piano triennale per la Cultura 2025-2027, un documento strategico che punta a rafforzare il sistema culturale regionale con una visione di lungo periodo, maggiore inclusività territoriale e più sostegno alle filiere creative. Il piano prevede fondi complessivi pari a circa 148,5 milioni di euro.

Tra i principali obiettivi figurano il coinvolgimento delle aree periferiche, la programmazione culturale triennale per superare la logica della precarietà annuale, e l’incremento delle risorse per settori chiave come la produzione cinematografica e televisiva.

Viene infatti confermata e potenziata la misura del Piemonte Film TV Fund, inizialmente prevista con un budget di 4 milioni annui per il triennio 2023-2025: l’investimento sale ora a 7 milioni di euro all’anno, a fronte dei risultati positivi in termini occupazionali e di ricadute economiche.

Un altro pilastro del Piano riguarda la valorizzazione delle eccellenze culturali nei territori meno centrali, promuovendo progetti che nascano e si sviluppino al di fuori dei principali poli urbani. Torino e le città capoluogo resteranno snodi centrali, ma si vuole incentivare la partecipazione delle realtà culturali locali attraverso bandi più accessibili e attenti alla distribuzione geografica.

Tra i criteri di valutazione per l’assegnazione dei fondi saranno inclusi elementi come l’inclusione sociale, le pari opportunità di accesso alla cultura e l’adozione di pratiche sostenibili, in linea con gli obiettivi di una cultura sempre più responsabile e aperta.

Importante anche l’attenzione riservata al Sistema Museale Nazionale, che sarà rilanciato attraverso una governance integrata tra musei statali, regionali, comunali, diocesani e privati. Al suo fianco, verranno attivati numerosi investimenti a sostegno di musei, teatri, biblioteche, archivi e presìdi culturali locali.

L’assessore alla Cultura Marina Chiarelli ha sottolineato il valore del Piano come espressione di un confronto diretto con il mondo culturale:
«Questo Piano è frutto dell’ascolto delle esigenze del comparto, a cui abbiamo voluto rispondere con proposte e soluzioni concrete», ha dichiarato.
«Il settore culturale si conferma un motore essenziale per lo sviluppo sociale ed economico del Piemonte e, di conseguenza, è oggi ancora più necessario estendere queste opportunità a tutto il territorio, comprese le aree al di fuori delle zone metropolitane. Vogliamo assicurarci che nessuno resti indietro, valorizzando le eccellenze culturali anche nei territori più decentrati, che spesso rappresentano il cuore pulsante delle piccole comunità. Inoltre, riserveremo particolare attenzione alle realtà impegnate nell’inclusione sociale, nelle pari opportunità e nella sostenibilità ambientale. Parallelamente, confermiamo la scelta di una programmazione triennale, per consentire agli operatori culturali di pianificare con maggiore serenità e prospettiva. Con il nuovo Piano poniamo le basi per un sistema culturale più forte, inclusivo e sostenibile».

Blackout, rischia grosso chi ha problemi di salute

LETTERA APERTA DI GIACHINO AL SINDACO LO RUSSO 
Caro Sindaco,
Il Blackout elettrico dei giorni scorsi è grave anche perché in questi mesi abbiamo sentito illustrare dal Presidente IREN strategie e programmi con toni forse eccessivi… Se penso ai grandi Dirigenti delle Aziende elettriche piemontesi, alle grandi centrali idroelettriche che hanno consentito il grande sviluppo industriale di Torino, nel 900 quando i mezzi erano molto ma molto  inferiori a quelli di oggi. Lo dico perché alla costruzione di una di quelle centrali partecipò mio nonno, nella SIP prima che si dedicasse ai telefoni ci lavorò mio padre e io stesso venni assunto dall’Enel. Il Blackout di ieri non ha solo danneggiato bar, ristoranti e esercizi commerciali, poteva finire peggio se leggi ciò che ha scritto pochi minuti fa sulla mia pagina FB il Signor M.G., cardiopatico. I Dirigenti IREN, peraltro ben retribuiti, debbono spiegare  pubblicamente a tutta la Città perché è percome e cosa si intende fare.
A conferma che il distacco tra centro e periferia c’è  e continua a crescere  il Presidente del Comitato di Barriera di Milano mi ha detto che in Barriera pare non ci sia stata interruzione di corrente.
Ti ringrazio della attenzione,
Mino GIACHINO