ilTorinese

Sunshine Gospel LABS, doppio appuntamento

“Il gospel ci insegna che ogni giorno è una nuova opportunità,
che la vita è un viaggio che ci porterà alla luce
e che siamo più forti di quanto pensiamo”

A promuovere l’iniziativa il Sunshine Gospel Choir che, dopo aver conquistato il Golden
Buzzer di Joe Bastianich nell’edizione 2020 di “Italia’s Got Talent”, è stato eletto nel 2024 il
miglior coro d’Europa presso la prestigiosa Royal Albert Hall di Londra, vincendo il concorso
“How Sweet The Sound”, uno dei concorsi americani Gospel di maggior prestigio.

Un doppio appuntamento mercoledì 24 settembre e mercoledì 1 ottobre a cui possono
partecipare tutti. Non è necessario aver studiato musica, ma basta avere passione per il
canto e voglia di imparare dagli eccellenti insegnanti del Sunshine.
A presentare e coordinare le serate saranno infatti i tre leader del coro, il direttore Alex Negro
e le due storiche voci soliste Rosanna Russo e Joe Nicolosi. Ad accompagnarli dal vivo
al pianoforte i Maestri Paolo Gambino e Silvano Borgatta.
“Nella prova – racconta Rosanna Russo – presentiamo il corso e insegniamo ai presenti a
imparare un brano insieme, in maniera semplice ed intuitiva. Dimostriamo insomma come
cantare in coro, se ben guidati, possa essere facile e divertente. Dopo due ore siamo certi che
chi partecipa capirà già se la Sunshine family può diventare la sua nuova famiglia di amici,
dove poter dar sfogo alla propria creatività dimenticandosi per qualche attimo a settimana di
tutti i problemi della quotidianità.”
Continua Alex Negro: “Dirigo questo coro da oltre ventotto anni e incontrare nuove voci è
sempre un’emozione. Non potete capire quanti talenti e anime straordinarie si nascondano in
mezzo a noi e al contempo quanto il canto gospel possa creare connessione tra le
persone. Vi assicuro che ai nostri corsi, così come ai nostri concerti, è facile emozionarsi. Per
questo consiglio di partecipare ai nostri laboratori, anche solo per gioco o per curiosità. È già
successo che chi è arrivato svogliato, solo perché coinvolto da un amico appassionato di
canto, si sia ritrovato ad innamorarsi dell’atmosfera e a diventare protagonista poi di eventi
eccezionali che abbiamo realizzato con gli allievi dei Sunshine Gospel Labs insieme al
Sunshine Gospel Choir. Per citarne alcuni, dalle Universiadi del 2024 con la cerimonia di
apertura delle FISU World University Games Winter 2025; dall’International Mass Choir
all’Auditorium del Lingotto al format Broadway Celebration al Teatro Alfieri di Torino.”

Il laboratorio gospel diventa quindi a tutti gli effetti una vera e propria esperienza formativa e
non a caso la sede scelta è la Fondazione Educatorio della Provvidenza, punto di riferimento
per Torino per l’impegno in coniugare tradizione e innovazione attraverso una presenza
costante e radicata sul territorio; con la missione di promuovere percorsi educativi e culturali
per rispondere ai bisogni sociali in modo concreto.
Per conoscere ulteriori dettagli sulle due serate e per prenotare la propria prova gratuita per i
Sunshine Gospel LABS è possibile:
– consultare il sito ufficiale del coro www.sunshinegospel.com
– chiamare il numero 392/0739595
– scrivere all’indirizzo e-mail segreteria@sunshinegospel.com

View Conference, sotto la Mole i premi Oscar e i registi dei film campioni di incassi

Torino e il Piemonte si preparano ad accogliere, all’ombra della Mole, dal 12 al 17 ottobre 2025, le stelle dell’animazione e del cinema digitale,  dalla Hollywood dei blockbuster ai registi premi Oscar fino agli sceneggiatori e ai maestri degli effetti speciali.

Nella settimana di ottobre dal 12 al 17 il capoluogo piemontese sarà il palcoscenico della 26esima edizione di View Conference, il più importante evento italiano dedicato all’intelligenza artificiale e all’arte, alle tecnologie per il cinema e al business dell’intrattenimento digitale.

“View Conference è  da sempre un ponte a Torino tra i professionisti del settore e il pubblico, un’occasione unica di scoprire il dietro le quinte delle più grandi produzioni mondiali – sottolinea Maria Elena Gutierrez, direttrice della manifestazione. “Quest’anno ci concentreremo  in particolare sui film in uscita, portando sul palco le stelle del cinema, che stanno scrivendo il futuro dell’animazione e degli effetti visivi”.

Domenica12 e lunedì 13 ottobre View Conference prenderà il via presso piazza dei Mestieri, per trasferirsi da martedì 14 a venerdì 17 ottobre nella cornice delle OGR di Torino.

In programma due imperdibili proiezioni serali al cinema Massimo, previste martedì 14 e giovedi 16 ottobre. Per una settimana Torino si trasformerà nel cuore pulsante dell’innovazione nell’intrattenimento digitale. La kermesse offrirà al pubblico un’occasione veramente unica per incontrare da vicino i protagonisti del cinema d’innovazione e degli effetti speciali, scoprendo i processi creativi e tecnologici  che danno vita ai grandi successi internazionali  destinati alle sale e al circuito dei blockbuster.

Figureranno i grandi registi dell’animazione contemporanea,  quali Dean DeBois, regista del film fantasy Dragon Trainer e Domee Shi, premio Oscar per il corto Bao e regista del successo Pixar “Elio”, che sarà  a Torino insieme alla collega Madeline Sharafian per il lung0metraggio firmato Disney Pixar.

Sarà presente anche Alessandro Carloni, impegnato nella regia del grande progetto nel gatto nel cappello” ( The Cat in the Hat), firmato Warner Bros Animation, e Pierre Perifel, che condividerà il palco  con il supervisore VFX Matt Baer per raccontare i dietro le quinte di “Troppo cattivi 2” ( The Bad Guys 2), una delle saghe di maggior successo targata Dreamworks. A completare il parterre creativo Maggie Kang e Chris Appelhans, registi del nuovo progetto Netflix Kpop Demon Hunters, insieme al team di Netflix Sony Pictures Imageworks/Kuku Studios guidato da Alex Woo.

Non mancheranno i grandi visionari dell’industria cinematografica, a partire da Doug  Chiang, senior VP e executive Design Director  di Lucasfilm e storico collaboratore di George Lucas, fino al leggendario Phil Tippett, vincitore di Oscar e fondatore del Tippet Studio.

Sul palco di View Conference saliranno anche i supervisori Pablo Helman di Industrial Light & Magic e Dale Newton di Framestore, che sveleranno i retroscena di una delle produzioni più attese del prossimo anno.

Sarà dedicata una grande attenzione agli effetti visivi, con la partecipazione di Kristian Manz, direttore creativo e supervisor di VFX di Dragon Trainer, la partecipazione di David Vickery, supervisore VFX di Jurassic World Rebirth, e di Craig Hammack, responsabile degli effetti di Lilo e Stitch per Disney. Interverrà inoltre Stephane Naséé, VFX supervisor di Superman. A loro si uniranno Richard Kerries, vicepresidente di Nvidia e Janet Lewin, senior vice president di ILM, insieme a un ricco parterre di artisti supervisori che hanno firmato franchise ironici come Fantastic 4, The Penguin, targato HBO, The ring of power e il nuovo F1 Movie.

View Conference è stata resa possibile grazie al contributo di diversi enti, quali Fondazione CRT, Fondazione Sviluppo e Crescita CRT, Fondazione Compagnia di Sanpaolo, Regione Piemonte, Camera di Commercio di Torino, Punto Impresa Digitale, Lenovo Nvidia, Superfile , AMD, Accenture, Netflix, Wylie Co, VFX, Texas A & M University, Iren, VRBN e Das Element.

Mara Martellotta

Arriva Guidoio a Torino: la startup per prendere la patente 

Da Settembre i servizi di Guidoio sono attivi nella città e permetteranno agli studenti di prepararsi anche per l’esame pratico e prendere la patente in modo più accessibile, trasparente e flessibile

Guidoio, la prima startup e autoscuola digitale in Italia che si propone di rendere il percorso per ottenere la patente B più semplice, trasparente e flessibile, abbattendo i limiti economici e logistici delle autoscuole tradizionali approda a Torino.

Dopo il successo degli ultimi due anni a Milano e Varese che ha visto migliaia di studenti prendere la patente in un modo totalmente nuovo, la startup che guida questa rivoluzione arriva a Torino, permettendo agli studenti di non solo seguire tutti gli iter burocratici e formativi via app ma anche di eseguire in città le lezioni pratiche necessarie per l’esame finale.

Torino è una delle principali città italiane e rappresenta un tassello fondamentale della nostra strategia di espansione: dopo Milano e Varese, è infatti la terza città in cui abbiamo deciso di entrare. Non è una scelta casuale: Torino ha sempre avuto una forte vocazione all’innovazione e alla sperimentazione di nuovi modelli, e per noi rappresenta il luogo ideale dove far crescere una nuova idea di autoscuola. La risposta del mercato ci ha confermato questa intuizione: nei giorni che hanno preceduto il lancio abbiamo raccolto oltre 1000 registrazioni in lista d’attesa, e già nelle prime ore dall’apertura ufficiale si sono contati più di 50 iscritti. È un segnale chiaro che anche a Torino le nuove generazioni sono pronte ad abbracciare un percorso più flessibile e digitale, capace di adattarsi alle esigenze di studio, lavoro e vita quotidiana. spiega Lorenzo Mannari, co-fondatore di Guidoio

Come funziona Guidoio: Tutor AI, personalizzazione della formazione

Attraverso l’app proprietaria ogni studente che vuole prendere la patente B può gestire ogni fase del percorso direttamente dallo smartphone: dall’iscrizione alla visita medica, fino alle lezioni di teoria e di guida, con la possibilità di prenotare anche l’esame. La vera novità è il primo Tutor AI in Italia dedicato allo studio per la patente B: un assistente intelligente e multilingua che costruisce percorsi personalizzati, adattandosi al ritmo e al livello di ciascun utente.

La formazione digitale è la scelta preferita dal 90% degli iscritti, perché consente di conciliare lo studio con università, lavoro e vita quotidiana, senza vincoli di orari rigidi. Guidoio ha già accompagnato migliaia di studenti a Milano e Varese al conseguimento della patente B, con oltre 350.000 km di guide percorsi solo nel 2024.

Il progetto guarda ora all’espansione nazionale, grazie anche a una rete di partner e istruttori certificati, con l’obiettivo non solo di digitalizzare il percorso patente, ma anche di incidere sulla sicurezza stradale, visto che i neopatentati restano tra i più coinvolti negli incidenti, Guidoio vuole riportare la patente al centro dei desideri della Generazione Z, offrendo un’esperienza più moderna, flessibile e sicura.

CS

Guidoio

Guidoio, startup milanese nata nel 2023, sta rivoluzionando il processo di ottenimento della patente B

grazie a un’app innovativa che rende il percorso formativo più accessibile, trasparente e flessibile.

L’app permette agli utenti di seguire tutto l’iter burocratico e formativo da remoto, con supporto

continuo e istruttori certificati. Con un round pre-seed da 700.000 euro e piani di espansione in tutta

Italia, Guidoio mira a semplificare l’accesso alla patente per le nuove generazioni, abbattendo costi

nascosti e burocrazia.

Nichelino, Maurizio Scandurra: “Vi racconto la mia esperienza alla “Fiera di San Matteo”

LETTERA APERTA

Il giornalista radiotelevisivo (nella foto), anche opinionista de ‘La Zanzara’ di ‘Radio24’, interviene a favore della ‘Tuccio Costruzioni’, l’azienda esclusa dal Comune come sponsor della kermesse. 

Caro direttore,

Le feste patronali sono fatte per unire. Sono un momento di aggregazione, lo specchio della coesione di una comunità. Almeno, così sulla carta. Così è, per lo più. “Così è, se vi pare”, diceva Pirandello. Ma ogni rito, ogni regola ha pur sempre un’eccezione.

E porta il nome del Comune di Nichelino, che alla recente Fiera di San Matteo si è reso, suo malgrado, protagonista di un fatto clamoroso (dopo la già chiacchierata mancata ammissione del cantautore Giuseppe Povia del 2024): l’esclusione di uno sponsor certo dalla kermesse.

La ‘Tuccio Costruzioni’, storica realtà imprenditoriale edile nichelinese attiva attraverso il valzer delle generazioni dal 1960, avrebbe contribuito volentieri e con gioia al sostegno concreto del più importante appuntamento annuale della propria città.

Specie, a quanto si ventila in giro, in un anno in cui la raccolta pubblicitaria per il budget complessivo dell’evento sembrerebbe – e il condizionale è sempre d’obbligo – essere stata più risicata rispetto alle precedenti edizioni.

La motivazione? Un presunto contenzioso tra lo sponsorizzato (il Comune) e lo sponsorizzante (l’impresa fondata da Orazio Tuccio, scomparso nel 2012, e fatta crescere sapientemente da suo figlio Rosario: persona incensurata e perbene, onesta e operosa che tutti indistintamente stimano, io per primo, per la serietà personale e professionale che lo contraddistinguono entrambe).

Ho avuto modo di parlare amichevolmente al telefono, nel tardo pomeriggio di un giorno dei primi di settembre 2025, con il Sindaco, Giampiero Tolardo. Colloquio bonario, sereno: nulla da eccepire, ma solo benevolmente cercare di proporgli sic et simpliciter una composizione di quello che è e resta – a tutti gli effetti per chi scrive – uno scivolone evitabilissimo.

Anzi, il Primo Cittadino mi ha riferito di avere rispetto per l’azienda, e in egual misura anche per chi ne porta il nome (leggasi: Rosario Tuccio – il prosecutore, il figlio del Fondatore – di cui riconosce capacità imprenditoriali e umana onestà, al punto da andare tranquillamente persino a berci una birra insieme, come mi ha più volte sottolineato in corso di chiamata. Sono persino stati consiglieri comunali in passate legislature locali). Gli domando gentilmente il motivo del diniego alla sponsorizzazione. Mi dice che l’impresa ha avviato un contenzioso col Comune.

Gli rispondo che non è così, che non esiste vexata quaestio alcuna, e che l’azienda edile ha soltanto dovuto ragionevolmente tutelarsi da alcune dichiarazioni meritevoli di rettifica emerse sul proprio buon nome e di quello dei fondatori, a mezzo stampa locale, nel corso dell’ultima estate. L’avrei fatto anch’io – come penso chiunque -, al posto dei Tuccio, se ingiustamente accusato.

Chiedo ancora al Sindaco se esista eventualmente una legge, un regolamento ufficiale per negare su presupposti che, al momento, parrebbero puramente arbitrari, detta sponsorizzazione: mi conferma l’assenza di una norma ufficiale, affermando che si tratterebbe invece di una “regola non scritta”.

Bene ha fatto la ‘Tuccio Costruzioni’  a lasciare agli atti quanto formulato dai propri avvocati, trasformando la donazione promessa del valore di circa 15mila euro in una campana votiva destinata a un più ben meritevole, mi sia concesso di poterlo dire nel caso di specie, santuario cattolico piemontese.

Bene ha fatto altresì la ‘Tuccio Costruzioni’ a ricorrere ai camion-vela per promuoversi attorno (e appena fuori) dall’area della Fiera di San Matteo, agendo pubblicitariamente nel rispetto pieno delle norme vigenti.

Autoveicoli speciali noleggiati – fatto a dir poco curioso, significativo e altrettanto parimenti divertente – proprio dalla stessa concessionaria titolata a vendere gli spazi promozionali all’interno del perimetro della Festa! Guareschi avrebbe certamente riso sottobaffo… Don Camillo e Peppone pure.

Preciso ancora che la ‘Tuccio Costruzioni’ è oggettivamente un’Azienda solvibilissima, certificata e al passo con i tempi. Adotta il ‘Modello 231’, presidio di garanzia legale e morale. Applica il Protocollo Antimafia e il Codice Etico. Ed è stata, in passato, partner e contributrice, proprio anche con il medesimo Comune di Nichelino, di rilevanti eventi sportivi di caratura nazionale e internazionale.

Una nota di colore: alla Fiera di San Matteo, il sottoscritto e Rosario Tuccio, mossi da puro e semplice spirito di mecenatismo, hanno tentato di recapitare un mazzo di fiori a Ivana Spagna, non senza fatica, sporgendoglielo frettolosamente in auto dopo le prove, neanche fossimo stati improvvisati paparazzi d’assalto.

Persone dell’entourage della cantante ci hanno riferito di essere stati messi al corrente della nostra (a quanto pare!) non gradita presenza in loco, per via degli articoli di giornale usciti in quei giorni a proposito di questa surreale e sgradita vicenda: in cui la ‘Tuccio Costruzioni’ ha semplicemente esposto fatti e dati oggettivi, a tutela della propria esecrabile onorabilità. Infatti siamo poi rimasti al di fuori dell’area, in rispettosa attesa.

Con Spagna sono amico da oltre 15 anni (lei come il suo personal manager, l’Avvocato Ugo Cerruti noto altresì per aver fatto scoppiare, nel pieno rispetto del diritto certo, il ‘Caso Sanremo’ di cui tanto si parla), essendo stato il curatore della sua biografia e di un libro di fiabe per bambini, gestendone anche l’ufficio stampa in passato.

Un dato rilevante: con l’amico Rosario, ci siamo intrattenuti nel backstage fino a poco prima dell’arrivo della cantante, intrattenendomi anche personalmente in un clima di cordialità a chiacchierare amabilmente del più e del meno anche con l’Assessore di Nichelino Fiodor Luciano Alessandro Verzola.

Poi, inspiegabilmente in prossimità dell’arrivo di Spagna, ci è toccato attendere fuori fiera come degli esuli fino al termine del soundcheck (i più astuti potrebbero dire per ragioni di sicurezza) per consegnarle – letteralmente ‘al volo’ dal finestrino del minivan che la ospitava sul sedile posteriore, ribadisco – l’omaggio floreale, osservati con circospezione dallo Staff della Fiera e dagli uomini della sicurezza come Napoleone a Sant’Elena.

Questo è quello che ricorderò della Fiera di San Matteo 2025. Intelligenti pauca.

Maurizio Scandurra

Nelle immagini esterno e interno della Tuccio Costruzioni

 

Lingotto Musica OFF, tre concerti nella piazza del MAUTO

Il vivace complesso di attività raccolte sotto il programma di Lingotto Musica OFF prosegue dal 24 al 26 settembre prossimi, con tre concerti cameristici, tutti con inizio alle 20.30, che si inseriscono per la prima volta nel palinsesto di mostre e attività culturali del Museo Nazionale dell’Automobile. Questa nuova iniziativa, che vede la musica colta uscire dalla sua sede abituale, è stata inaugurata lo scorso luglio al museo archivio della Reale Mutua, e offrirà nel museo di piazza Unità d’Italia una vasta gamma di repertori strumentali e vocali con l’obiettivo di arricchire di punti di vista il racconto della storia dell’automobile. Protagoniste giovani formazioni e solisti di comprovato talento quali gli Ensemble Running Flutes e Des Brass Quintet, il coro G, diretto da Davide Benetti, oltre al cantautore Carlo Pestelli.

La rassegna si aprirà mercoledì 24 settembre prossimo con l’Ensemble Running Flutes, impegnato in un curioso gioco di rimandi tra diverse culture del Novecento musicale, che abbraccia l’ultima grande stagione del melodramma italiano, il ritmo indiavolato dei musical americani e le calde sonorità latine del nuevo tango e della bossa nova. Composto da ex allievi del Conservatorio di Torino, il gruppo esplorerà informazioni variabili, tutte le possibilità timbriche del flauto attraverso trascrizioni inedite, dall’Aida di Verdi all’aria pucciniana “Oh mio bambino caro” da Gianni Schicchi, dal poema sinfonico “An American in Paris” di Gershwin alla suite da “West Side Story” di Bernstein, fino alla danza spagnola da “La vita breve” di Falla e i brani Oblivion e Desafinado di Piazzolla e Jobim.

Giovedì 25 settembre sarà la volta degli ottoni del Brass Quintet, nato nel 2023 dall’incontro fra giovani musicisti provenienti da vari conservatori italiani e vincitore del concorso per giovani interpreti “Città di Chieri” nella categoria musica da camera, con repertorio originale dello stesso anno. L’Ensemble si è esibito al Festival MITO SettembreMusica e al Salone mondiale del Turismo, proponendo un impaginato ambizioso e trasversale in cui si incontrano la tradizione barocca e il melodramma, il cinema hollywoodiano e il repertorio contemporaneo, dalla fuga di sol minore BW 578 di Bach alle note del valzer di Musetta dalla Bohéme di Puccini, dai temi delle colonne sonore di film e classici di animazione firmati da Rota, Morricone, Piovani e Bruns e Williams a brani scelti dal Kinderzircus di Jan Koetsier.

A conclusione, venerdì 26 settembre, l’omaggio alla Resistenza da parte del Coro G, diretto da Davide Benetti, che si inserisce nel cartellone Note Libere, promosso dal Sistema Musica per celebrare l’ottantesimo anniversario della Liberazione d’Italia. Il coro, specializzato nel repertorio a cappella contemporaneo, con circa 160 concerti all’attivo in Italia e in Europa, offrirà un percorso musicale che intreccia storie individuali e collettive di lotta contro l’oppressione. In dialogo con il cantautore Carlo Pestelli, la formazione darà voce alle vicende di Federico Garcìa Lorca, poeta andaluso assassinato dai franchisti, e di Charles d’Orléans, rimasto prigioniero in Inghilterra per 25 anni. Ripercorrerà le tradizioni estoni censurate dal comunismo nella musica di Veljo e il coraggio di Leone Sinigallia, compositore di origine ebraica perseguitato dai nazifascisti, senza dimenticare i canti partigiani e le canzoni di Fabrizio De André, che continuano a ispirare inni alla dignità e alla libertà.
I concerti sono inclusi nel biglietto d’ingresso al Museo Nazionale dell’Automobile, in vendita online su ticket.museoauto.com.
La visita al museo è prevista a partire dalle ore 19 del giorno del concerto in esclusiva per i possessori del biglietto dei concerti.

Mara Martellotta

Caso plusvalenze, via libera ai patteggiamenti ex dirigenti Juventus

Il gup di Roma ha dato parere positivo  ai patteggiamenti per alcuni ex dirigenti della Juve nell’ambito dell’inchiesta “Prisma”, relativa a presunte plusvalenze legate alla compravendita di calciatori. Gli accordi prevedono pene comprese tra 11 mesi e 1 anno e 8 mesi, tutte con sospensione della pena, e riguardano tra gli altri Andrea Agnelli, Pavel Nedved e Fabio Paratici. È stato invece disposto il non luogo a procedere per Maurizio Arrivabene, anche lui ex dirigente bianconero. Le accuse contestate, a vario titolo, sono aggiotaggio, ostacolo alla vigilanza e false fatturazioni.

La Francesca da Rimini di Zandonai inaugurerà la stagione del Regio

Sarà  la Francesca da Rimini di Riccardo Zandonai l’opera che inaugurerà la stagione 2025-2026  di Opera e Balletto del teatro Regio di Torino venerdì10 ottobre alle ore 19. A dirigere sul podio dell’Orchestra e del Coro del Regio il capolavoro di Zandonai, creato per Torino in un nuovo allestimento di Andrea Bernard, sarà il maestro Andrea Battistoni. A istruire il coro il maestro Ulisse Trabacchin. Partner della produzione è Intesa Sanpaolo, che accompagna il teatro Regio dal 2011.

Opera intensa e liricamente vibrante, Francesca da Rimini è  tratta dalla tragedia di Gabriele d’Annunzio, ispirata al celebre episodio dantesco del V canto dell’inferno, una delle pagine più celebri della letteratura italiana che ancora oggi continua ad attrarre centinaia di lettori. Racconta l’amore proibito e travolgente di Paolo e Francesca, un amore che sfida la legge, che si nutre di desiderio e di colpa, che si consuma nel rosso della passione e del sangue. Un altro amore segna la nascita della Francesca moderna, quello ardente, complesso e appassionato tra Eleonora Duse e il Vate . Per il poeta  la “Divina” rappresenta la Musa che alimenta la tragedia, penetra il personaggio dantesco con un’interpretazione superba.
Nel gennaio 1902, pochi mesi dopo il debutto romano della pièce al teatro Costanzi di Roma, lo spettacolo approda a Torino, segno che testimonia l’apertura del teatro Regio alla prosa, in anni di curiosità e sperimentazione dei linguaggi diversi in scena.
Sono gli anni in cui Arturo Toscanini collabora con l’Orchestra del Teatro Regio di Torino, il teatro ospita le prime di Manon Lescaut ( 1893), La Bohème (1896) di Puccini e, nel 1906, la prima italiana assoluta di Salome diretta da Richard Strauss. L’ultima grande prima assoluta del Regio antico è proprio la Francesca da Rimini di Zandonai e d’Annunzio, nel 1914, poco prima della chiusura per la prima guerra mondiale.

Il testo preserva il gusto estetizzante della poesia dannunziana e si traduce in una partitura dal linguaggio armonico avanzato, in cui parola e canto si fondono in un unico flusso espressivo. Gli arcaici dannunziani trovano il loro corrispettivo musicale  nei raffinati “falsi storici” di Zandonai e nell’inserimento di strumenti dal sapore antico, che arricchiscono una scrittura moderna e sofisticata. Sia che ci si avvicini all’opera come oggetto culturale, sia come estimatori di Dante o d’Annunzio, o semplicemente mossi da una grande storia d’amore, Francesca da Rimini resta un capolavoro tutto da scoprire.
A dare voce a Francesca sarà  il soprano  Barno Ismatullaeva, rivelazione al teatro Regio in Madama Butterfly nel 2003, alla quale si alternerà Ekaterina Sannikova, il 14 e 23 ottobre. Paolo avrà il timbro inconfondibile di Roberto Alagna e il suo ruolo per le recite del 19, 21 e 23 sarà affidato a Marcelo P!uente. La parte di Gianciotto vedrà protagonista George Gagnidze, con Simone Piazzolla nelle recite del 14 e del 23 ottobre.

“Siamo davvero contenti – ha spiegato il sindaco di Torino Stefano Lo Russo, Presidente della Fondazione Teatro Regio – di dare il via alla nuova Stagione di Opera e Balletto 2025-2026 con Francesca da Rimini,  una rappresentazione che andò in scena per la prima volta proprio in questo teatro, nel 1914. Anche questa stagione farà del teatro Regio non solo un punto di riferimento per un’offerta musicale e artistica di livello internazionale,  ma anche quello di bussola culturale,  di spazio in cui la città si interroga e si riconosce su temi profondi e importanti. L’invito rivolto a tutte e tutti è di concedersi il piacere di godere di un programma straordinario reso possibile dai tecnici, dagli artisti e dal personale del teatro, un’istituzione culturale di primo piano, ma anche luogo capace di regalare emozioni”.

“La stagione 2025-2026 del teatro Regio, intitolata Rosso, – spiega il sovrintendente del teatro Regio Mathieu Jouvin – indaga quella regione cruciale dell’anima in cui l’essere umano è chiamato a misurarsi con le proprie scelte, sospeso tra passione e conflitto, tra giustizia e violenza. In Francesca da Rimini il rosso diventa il colore del tradimento che si compie e del sangue che suggella la colpa. L’opera di Zandonai, potente e preziosa, torna al teatro Regio dove debuttò nel 1914, come pagina di raro fascino, profondamente italiana e al tempo stesso aperta al respiro della cultura europea. Proprio il 1914 , anno della prima assoluta della Francesca da Rimini, segna la conclusione di un periodo d’oro per il teatro Regio, che aveva visto la presenza assidua di Toscanini, le prime assolute di Puccini, la Manon Lescaut e la Bohème, la prima italiana di un’opera di Richard Strauss con Salome, e che si interrompe con l’inizio della Grande Guerra.

Zandonai, allievo di Mascagni, compositore colto e cosmopolita nato in una terra di confine, a Rovereto, e spentosi a Pesaro, consegna a Torino un’opera profondamente radicata nella storia della cultura italiana ma, al tempo stesso, proiettata verso i linguaggi musicali europei di Ravel e Debussy e di area tedesca, quali Wagner e Strauss. Il fatto che questo tipo di scelta avvenisse alla vigilia di una capitolazione politica continentale è  un fatto che sottolinea, ancora una a volta, la circostanza che l’arte tende all’unità, non alle divisioni.
Inaugurare la nuova stagione con questo titolo significa valorizzare un capolavoro che appartiene alla storia del teatro, che sa parlare con forza al presente  ed è testimonianza viva di un passaggio cruciale della nostra civiltà.
Questa scelta conferma l’identità del Regio come teatro di arte e di pensiero, capace di affrontare il grande repertorio con autorevolezza e, al contempo, restituire vitalità a opere rare spesso escluse dai cartelloni contemporanei. Un cammino di riscoperta che prosegue idealmente la rotta intrapresa con la Juive e con la trilogia Manon Manon Manon, entrambe premiate con l’Abbiati”.

Mara Martellotta

Salone dell’Auto: test drive e supercar nel cuore della città dal 26 al 28 settembre

Dal 26 al 28 settembre 2025 Torino tornerà a essere la capitale italiana dei motori con la seconda edizione del Salone dell’Automobile, manifestazione gratuita che animerà il cuore della città tra piazza Castello, piazzetta Reale e i Giardini dei Musei Reali. Dopo il successo del debutto, quando centinaia di migliaia di visitatori hanno invaso il centro storico, gli organizzatori si preparano ad accogliere fino a mezzo milione di persone con un programma ancora più ricco. Oltre cinquanta marchi, dalle case storiche come Ferrari, Maserati, Lamborghini, BMW e Mercedes fino ai nuovi protagonisti asiatici come BYD, Omoda e Leapmotor, porteranno in anteprima modelli di serie, supercar e concept destinati a raccontare il futuro della mobilità. Accanto alle esposizioni statiche non mancheranno le esperienze dinamiche: i test drive partiranno da piazza Castello e permetteranno al pubblico di provare su strada vetture elettriche e ibride di ultima generazione, mentre sabato 27 settembre la Reggia di Venaria sarà il punto di partenza per il Supercar Meeting, con un centinaio di equipaggi che attraverseranno i luoghi più iconici della città prima di rientrare in centro. La domenica sarà invece la volta del Festival Car a Revigliasco, un concorso d’eleganza che riunirà oltre ottanta modelli d’epoca e youngtimer. Tra le novità più attese c’è il debutto del Torino Automotive Design Award, un riconoscimento internazionale che premierà l’innovazione stilistica e la capacità di interpretare le nuove sfide di sostenibilità e centralità dell’utente. L’apertura ufficiale è prevista venerdì 26 settembre alle 10 con Andrea Levy, presidente della manifestazione, e la giornalista Federica Masolin come madrina, mentre per tutta la durata dell’evento il pubblico potrà usufruire del Free Pass, che oltre a garantire l’ingresso agli spazi espositivi darà accesso a sconti su hotel, trasporti e musei, inclusi i Musei Reali e Palazzo Madama. In particolare, la sera di sabato 27, in occasione delle Giornate Europee del Patrimonio, alcune sezioni dei Musei Reali saranno visitabili al prezzo simbolico di un euro. L’attesa è alta: Torino si prepara ad accogliere visitatori da tutta Italia e dall’estero, confermando la propria vocazione di città dell’automobile e puntando a consolidare il Salone come punto di riferimento nazionale ed europeo per industria, istituzioni e appassionati, in un connubio unico tra storia, design e innovazione.

Pioppi e tartufi, la Regione investe sul verde che fa respirare il Piemonte

Il Piemonte rilancia la sfida verde e mette sul piatto 3,5 milioni di euro per rafforzare la pioppicoltura, la tartuficoltura e la forestazione, con l’obiettivo di realizzare fino a 1000 ettari di nuovi impianti su terreni agricoli. L’intervento rientra nel Complemento di Sviluppo Rurale 2023-2027 e punta a coniugare economia e ambiente.

L’annuncio arriva da Milano, in occasione della firma dell’Intesa interregionale per lo sviluppo della filiera del pioppo, sottoscritta da Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia ed Emilia-Romagna insieme ai rappresentanti della filiera produttiva. L’accordo, inserito nella Strategia Forestale Nazionale, mira a rilanciare la coltivazione del pioppo come risorsa sostenibile e competitiva.

«Investiamo su una risorsa preziosa per l’economia del Piemonte e la sostenibilità ambientale nelle aree rurali» ha dichiarato l’assessore alle Foreste Marco Gallo, sottolineando che «la pioppicoltura rappresenta non solo un’eccellenza produttiva del Piemonte, ma anche un esempio virtuoso di come l’arboricoltura possa coniugare sostenibilità ambientale e sviluppo economico. Ogni ettaro realizzato è un investimento sul futuro: alimenta una filiera industriale d’eccellenza, contribuisce alla capacità di assorbire CO₂ e migliora la sostenibilità ambientale».

Secondo i dati, oggi la Pianura padano-veneta ospita circa 40.000 ettari coltivati a pioppo, di cui 12.000 in Piemonte: meno di un terzo rispetto al 1970. Con le nuove risorse, la Regione punta a invertire il trend, incentivando impianti che assorbono carbonio, tutelano biodiversità e garantiscono prodotti legnosi e non legnosi.

Il bando regionale, con una dotazione di 3,55 milioni di euro, sarà operativo in autunno. La ripartizione delle risorse vedrà il 55% destinato alla filiera del pioppo, il 20% agli impianti con specie tartufigene, il 10% all’arboricoltura da legno a ciclo medio-lungo, il 10% ai sistemi agroforestali e il 5% ai boschi permanenti. Tutti i dettagli saranno pubblicati sulla piattaforma Bandi Piemonte.

Lo Russo incontra l’Ambasciatrice indiana: “Torino pronta al dialogo con Tata per il futuro di Iveco”

 

Industria e alta formazione universitaria sono stati i principali temi al centro dell’incontro avvenuto questa mattina a Palazzo Civico tra il sindaco Stefano Lo Russo e l’ambasciatrice dell’India in Italia Vani Rao. All’incontro hanno preso parte anche il console generale d’India a Milano, Lavanya Kumar, e il console per gli Affari Comunitari d’India a Milano, Atul Chauhan.

Alla luce della recente acquisizione di Iveco da parte del gruppo indiano Tata, il Sindaco ha sottolineato l’attenzione della Città su questo tema, ribadendo il desiderio di incontrare al più presto i vertici dell’azienda. “Torino e la sua area metropolitana – ha evidenziato Lo Russo – hanno una forte tradizione industriale che lavoriamo per tutelare e rilanciare. Seguiamo con la massima attenzione gli sviluppi di questa operazione e ci faremo parte attiva in tutte le sedi istituzionali per verificare strategie industriali orientate al futuro, che possano garantire la continuità dei livelli occupazionali, la salvaguardia delle competenze, l’innovazione e le ricadute positive sull’indotto e sul tessuto produttivo locale”.

L’Ambasciatrice ha confermato la volontà dell’azienda indiana di investire in una strategia di sviluppo che coinvolga il territorio e, a fronte della richiesta del Sindaco di un incontro con i vertici Tata, si è detta disponibile a lavorare attivamente per favorirne la realizzazione.

Nel corso del confronto è stato inoltre ricordato il ruolo della comunità indiana presente a Torino, con una significativa rappresentanza di studenti universitari, molto soddisfatti del loro percorso accademico. La discussione si è così concentrata anche sull’importanza dell’alta formazione nelle strategie di sviluppo e sul ruolo crescente di Torino come città universitaria. “Come Città – ha spiegato il Sindaco – stiamo supportando la strategia di internazionalizzazione dell’Università e del Politecnico di Torino, con l’obiettivo di rafforzare la vocazione universitaria della nostra città e di promuovere progetti accademici di sviluppo condiviso. In questo quadro i rapporti con l’India assumono un valore sempre più rilevante e, anche alla luce dei recenti fatti industriali, il loro rafforzamento sarà ancora più importante per il futuro. Torino e la sua area metropolitana, le sue imprese, i suoi atenei e il suo sistema culturale possono davvero rappresentare un valore aggiunto a livello internazionale”.

In occasione della sua visita in Italia, l’Ambasciatrice, dopo l’incontro istituzionale con il Sindaco, è stata ospite di Confindustria Piemonte e Unione Industriali Torino per un evento di approfondimento su nuove opportunità di investimento delle aziende italiane in India.

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