ilTorinese

Magliano: “Il Duomo sia accessibile per tutti dalla porta principale”

Che il principale luogo di culto di Torino, la cattedrale di San Giovanni Battista, non sia accessibile dall’ingresso principale è un fatto che non possiamo più accettare. Facciamo convintamente nostre tutte le richieste della CPD. Ci sorprende che, da anni, il dibattito sia fermo allo stesso punto, come se chiedere il diritto di tutti a entrare in chiesa fosse una pretesa assurda. Il Duomo di Torino esiste dal XV Secolo: da oltre cinquecento anni l’accesso alle persone con disabilità motoria non è di fatto consentito dalla scalinata che si affaccia sulla piazza. Da qui – e non da ingressi laterali – ci auguriamo di vedere finalmente entrare tutti i fedeli, senza eccezioni. Non possiamo immaginare funzioni, battesimi o matrimoni ai quali non tutti (magari gli sposi stessi o i genitori del battezzando) possano accedere dall’ingresso principale. A maggior ragione alla luce delle nuove tecnologie in fatto di materiali capaci di garantire soluzioni non impattanti, progetti in grado di coniugare accessibilità e rispetto dei parametri estetici di un edificio rinascimentale sono assolutamente percorribili. Si trovi al più presto una soluzione. Lo dobbiamo a tutti i cittadini e in particolare ai tanti che hanno portato avanti questa battaglia, a partire dal compianto Presidente della CPD Paolo Osiride Ferrero. Una città la cui cattedrale non è accessibile non può e non potrà mai definirsi una città accessibile in senso assoluto.

Silvio Magliano – Presidente Gruppo Consiliare Moderati, Consiglio Regionale del Piemonte.

“Biciclette politecniche. Tra invenzioni, innovazioni e sfide sociali”

Inaugurazione della Mostra e presentazione del volume:

 

Domenica 10 settembre 2023 ore 17,00

 

Sala delle Colonne

Castello del Valentino – Viale Mattioli, 39 Torino

 

 

La Mostra “Biciclette politecniche. Tra invenzioni, innovazioni e sfide sociali”, curata dai docenti Claudio Germak, Cristian Campagnaro del DAD Dipartimento di Architettura e Design e Walter Franco del DIMEAS – Dipartimento di Ingegneria Meccanica e Aerospaziale del Politecnico di Torino, prende il titolo dal libro del professor Vittorio Marchis. Il volume, che verrà presentato in occasione dell’esposizione, raccoglie invenzioni, innovazioni e sfide sociali in un racconto delle attività di ricerca e di progetto di ricercatori, allievi ed ex allievi dell’Ateneo, oltre a testimonianze del territorio regionale sul tema generale del pedalare.

L’Inaugurazione della mostra coincide, inoltre, con l’arrivo dell’ultima tappa della “PoLi 2023”, pedalata ciclo-turistica di 1000 km, organizzata dall’associazione “La storia in Bici”.

La Mostra resterà aperta fino al 23 settembre dal lunedì al venerdì dalle ore 10 alle 18 e il sabato dalle ore 10 alle 16.

È gradita la conferma di partecipazione a questo LINK 

Torna “Filo lungo filo, un nodo si farà”

DAL 22 AL 24 SETTEMBRE A COLLEGNO

LA 29ª EDIZIONE

L’Associazione Amici della Scuola Leumann organizza, dal 22 al 24 settembre, la 29ª edizione di “Filo lungo filo, un nodo si farà”. Un filo che si snoderà in città per collegare idealmente due luoghi della storia: il Villaggio Leumann e la Certosa Reale di Collegno.

Filo lungo filo, un nodo si farà, nato nel Villaggio Leumann nel 1995 per mantenere la memoria della tessitura in un borgo sorto a fine ‘800 intorno ad un’azienda tessile e come momento di riflessione e incontro tra artigiani tessitori e studiosi dell’arte tessile, anno dopo anno ha testimoniato e continua a testimoniare l’impegno, a volte quasi eroico, di perpetuare un patrimonio storico artigianale che rischia di andare perduto.

L’evento ha ormai raggiunto una dimensione internazionale, grazie ai tanti ospiti dall’Europa e dal mondo che hanno contribuito a valorizzarla e renderla sempre più ricca e interessante, tanto da diventare una delle poche manifestazioni riconosciute dagli operatori del settore, capace di offrire uno spazio a tessitori provenienti da ogni luogo, ciascuno portavoce della propria terra, della propria tradizione. Attraverso la manifestazione si ripercorre il filo del tempo, il filo della Storia, con l’intento di ritornare alle origini e documentare l’evoluzione della tessitura. Durante la manifestazione, luogo condiviso del sapere, del saper fare e del fare, artigiani e artisti del tessile provenienti da tutta Italia hanno l’opportunità di condividere e scambiarsi tecniche ed esperienze.

Quest’anno l’evento manterrà il contatto con le sue origini organizzando laboratori di Arti Tessili il 22 settembre al Villaggio Leumann, mentre il 23 e 24 settembre trasferirà la mostra-mercato e le mostre in un altro luogo storico e rilevante di Collegno: la Certosa Reale. Il Dipartimento Educazione Castello di Rivoli rinnova la storica collaborazione con la manifestazione proponendo una nuova esperienza condivisa con le scuole del territorio: “Over the rainbow”, workshop-installazione basato su materiali sostenibili e di recupero, frammenti capaci di restituire, con i loro bagliori luminosi nella declinazione dello spettro cromatico dell’arcobaleno, la percezione di uno speciale tessuto di luce.

L’iniziativa, che rientra tra gli eventi della Settimana della Cultura promossa da UNI.VO.C.A., viene realizzata con il patrocinio della Città di Collegno, della Regione Piemonte, del Consiglio regionale e della Città Metropolitana di Torino e la collaborazione del Coordinamento Tessitori e delle Associazioni del territorio.

Il programma dettagliato della manifestazione è sul sito: www.villaggioleumann.it

Per informazioni: info@villaggioleumann.it – tel. 347 3596056

Sette corse a Vinovo per celebrare i protagonisti storici della pista

Settembre pieno all’Ippodromo di Vinovo e lo conferma il fatto che domenica 10 il trotto tornerà già in pista, aspettando i prossimi capitoli legati ai Gran Premi, l’Orsi Mangelli del 1° novembre e l’Anact del 18 novembre. Tutta la giornata sarà dedicata alla Scuderia Immobiliare La Moretta, della famiglia Ferrari, un sodalizio storico che fin dagli anni ’70 ha simboleggiato la purezza e la passione per il nostro mondo. In particolare la signora Enrica, una donna fortissima e con un’immensa passione per i cavalli, che hanno sempre rappresentato non solo uno svago.

 

Il centrale del pomeriggio quindi omaggerà Revillon, cavallo amato da tutta la tribuna torinese, che lo scorso agosto a 13 anni e con tanti km sulle zampe ha lasciato la carriera agonistica. Una corsa con i nastri sul doppio km che richiama 10 partenti. Nella prima fila piace Zerouno Mmg, reduce da buona prestazione alla prima uscita per Cosimo Cangelosi che affiderà ad Andrea Farolfi. Da dietro invece inseguiranno gli altri a partire da Caronte Trebí, allievo di Barelli e Gubellini, specialista di queste tipologie di corse e in buona forma dalla sua.

Molto aperta anche la seconda corsa, riservata ai puledri di due anni ancora senza vittorie al loro attivo. First Bar Love sembra avere le potenzialità giuste, esattamente come Fenicia As e il debuttante di Smorgon, Febo Sl. Nella corse per i gentleman, il Premio Tak Tak, piace Decano che Gino Salacone affida a Michele Bechis. Poi però anche Delise Tc, con Simone Tinti che a luglio avevano vinto sulla pista. Duchesse Joyeuse e Donna Cast hanno buoni interpreti, come Enrico Colombino e Marco Castaldo.

 

Attivo come sempre il nostro Ristorante “La Scuderia” che permette di vedere le corse da una posizione privilegiata. In più tanto gli spazi per le famiglie nel quale far giocare in sicurezza i bambini. Inizio corse, alle ore 14:55 e come di consueto ingresso gratuito. Il trotto a settembre tornerà poi ancora i prossimi mercoledì, il 13, il 20 e il 27 di questo mese.

La ripresa del turismo coinvolge oltre 15 mila imprese artigiane del Piemonte

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Giorgio Felici (Presidente Confartigianato Imprese Piemonte): “sperando che non si ripresenti un’altra pandemia le nostre imprese sono pronte per intercettare una buona parte dei 900 milioni di spesa per shopping, trasporti e altri servizi”

 

L’Italia è quinta al mondo per entrate turistiche dei viaggiatori internazionali, pari nel 2022 a 44,3 miliardi di euro, e di questi una fetta (quasi un miliardo e mezzo) vengono spesi nella nostra regione. Un altro dato interessante è che nel 2022 la spesa di turisti stranieri in Piemonte, quasi 900 milioni su un miliardo e mezzo, riguardano spese diverse dall’alloggio: 301 milioni per la ristorazione, 339 per lo shopping, 164 milioni per il trasporto e 71 per altri servizi. Una quota rilevante di questi consumi turistici può essere intercettata dalle piccole imprese e dall’artigianato.

“Ci sono quindi diversi milioni di euro che possono essere intercettati dalle oltre 15mila imprese artigiane del Piemonte che operano in settori potenzialmente coinvolti dal turismo. Un mercato che dobbiamo valorizzare -commenta Giorgio Felici, Presidente di Confartigianato Imprese Piemonte-. Il settore rimane un motore economico fondamentale per la regione e le nostre imprese. Su questo settore un grande ruolo lo svolgono le imprese artigiane con i pacchetti di turismo esperienziale, indispensabili per soddisfare al meglio le nuove esigenze del turista moderno, sempre più alla ricerca della tipicità, di sensazioni nuove, da vivere in prima persona e che solo una realtà artigiana può dargli. L’artigianato piemontese può ricoprire un ruolo sempre di maggiore valore all’interno dello sviluppo strategico del turismo”.

L’artigianato nei settori interessati dalla domanda turistica

Alla fine del primo trimestre 2023 le imprese artigiane operanti in attività interessate dalla domanda turistica in Piemonte sono 15.233, pari al 13,3% dell’artigianato totale e danno lavoro a 35.884 addetti.

A livello territoriale 7.772 imprese artigiane operano a Torino con 16.407 addetti, 2.267 a Cuneo (6.958 addetti), 1.819 ad Alessandria (4.033 addetti), 1.060 a Novara (2.680 addetti), 730 ad Asti (1.893 addetti), 539 a Vercelli (1.243 addetti), 531 nel Verbano (1.311 addetti) e 515 a Biella (1.359 addetti).

In chiave settoriale il comparto principale è l’Agroalimentare che conta in Piemonte 3.559 imprese che producono cibo e bevande, prodotti per cui siamo famosi presso i turisti stranieri e la cui qualità permette al nostro Paese di primeggiare per numero di prodotti agroalimentari a denominazione di origine e a indicazione geografica riconosciuti dall’Unione europea. Seguono le 3.533 imprese delle altre attività manifatturiere e dei servizi  che comprendono importanti attività dell’artigianato quali la produzione di gioielleria e bigiotteria, ceramica, vetro e cornici, lavorazione artistiche del marmo, del ferro, del rame e dei metalli, la fotografia, cure per animali domestici e servizi alle persone come, ad esempio, centri benessere e palestre; 2.485 imprese del trasporto persone; 2.309 abbigliamento e calzature che contribuiscono al successo nel mondo della moda, tra i comparti più rappresentativi all’estero del made in Italy e dello stile italiano; 2.190 ristoranti e pizzerie che insieme a 1.082 bar, caffè e pasticcerie mettono a disposizione dei turisti i prodotti di qualità realizzati dalle imprese del territorio ecc..

Confartigianato Imprese Piemonte conferma come il turismo e le imprese artigiane collegate, rappresentino il vero volano per l’economia della regione anche se, purtroppo, come tutte le altre attività, entrambi i settori hanno sofferto particolarmente la crisi degli ultimi anni.

“E’ innegabile che turismo e artigianato non siano indenni alle varie crisi più o meno indotte che si stanno succedendo – conclude Felici – per il calo dei consumi interni e il rincaro dei prodotti da un lato, ma anche per la concorrenza spietata delle altre nazioni e continenti che, in questi ultimi anni, hanno investito molto sull’offerta turistica. Per l’Italia il turismo è una componente importante che richiede -come tutte le altre- una base infrastrutturale, un alleggerimento fiscale ed un azzeramento burocratico che sono ancora ben lungi dal vedersi all’orizzonte. Le imprese, in particolare quelle artigiane, mettono a disposizione del turista non solo la più ampia gamma di prodotti e sensazioni, ma anche il loro valore aggiunto come accade nel turismo esperienziale”.

San Leonardo, templari a Chieri

L’epoca è quella delle Crociate. Gerusalemme è tornata cristiana già da alcuni decenni e tante altre crociate verranno dopo la riconquista araba della città santa verso la fine del dodicesimo secolo. Crociati e pellegrini sono in marcia da tutta l’Europa verso Roma, verso l’Oriente e la lontana Terra Santa.

Passano anche a Chieri, alcuni solo il tempo necessario per rifocillarsi e riprendere il cammino da poveri crociati, altri invece si fermano molto più a lungo e costruiscono, nell’attuale via Roma, una “domus” templare, la chiesa di San Leonardo, l’unico tempio in provincia di Torino posseduto dal potente Ordine medievale di monaci-cavalieri. Un tempo fu precettoria templare e poi divenne un ospedale dei cavalieri di San Giovanni di Gerusalemme, i futuri cavalieri di Malta le cui croci ottagone si stagliano sulla facciata dell’edificio. Non tutto però fila liscia, templari e chieresi non sempre vanno d’accordo. Deve intervenire addirittura Federico II, l’imperatore svevo nato a Jesi, che tanto amava la nostra penisola. Cerca di fare da paciere tra il neonato comune di Chieri e i Templari per contrasti riguardanti la vendita di case e terreni. Risolve tutto e il documento firmato a Torino tra le parti nel 1245 pone fine alla disputa.
Ma oggi di tutto ciò si sa poco e soprattutto si vede pochissimo. I chieresi sfiorano San Leonardo camminando sul marciapiede e quasi toccano quella meraviglia di portale decorato con formelle in cotto a croce greca alternate a formelle con la croce di Malta. Passano di fronte a secoli di storia e magari non ci fanno neanche caso. Resta ben poco oggi della “domus” dei cavalieri templari e della chiesa citata per la prima volta in una bolla papale del 1141. Dell’antico complesso rimane solo la sala della precettoria che si affaccia su via Roma all’angolo con via Vittorio Emanuele, non lontano dalla chiesa di San Domenico, con un portale gotico sormontato da un grande rosone. Nel 1285 l’intero edificio fu distrutto da un incendio e dopo la soppressione dell’Ordine del Tempio nel 1312 la chiesa passò ai cavalieri di San Giovanni di Gerusalemme. La storia mutava anche nel Vicino Oriente.
Con la caduta di Acri (oggi Akko in Israele) nel 1291, conquistata dai Mamelucchi, i cavalieri di San Giovanni furono costretti a fuggire dalla Terrasanta per riparare prima a Cipro e poi nell’isola di Rodi diventando i Cavalieri di Rodi. Obbligati a lasciare l’isola all’arrivo della flotta ottomana nel 1522 ottennero dall’imperatore Carlo V l’isola di Malta e dal 1530 sono conosciuti come Cavalieri di Malta. Il cavaliere di Rodi Tommaso Ulitoto nei primi anni del Quattrocento fece ricostruire l’ospedale e la chiesa di San Leonardo che però cadde in uno stato di totale abbandono. Nell’Ottocento diventò perfino un’officina e il campanile fu abbattuto. Nei primi anni Trenta chiesa e domus templare furono acquistate dai salesiani e divennero parte integrante dell’attuale Oratorio di San Luigi. Della chiesa di San Leonardo è ancora visibile la piccola navata centrale ma non resta nulla dell’ospedale di Santa Croce dei Cavalieri di San Giovanni. All’interno della precettoria sono tornati alla luce, dopo lunghi restauri, preziosi affreschi del Quattrocento che illustrano la Passione di Cristo.
Filippo Re

Treni: ripresa la circolazione tra Torino Porta Susa e Stura

  • dalle ore 15.35
  • a seguito nulla osta dell’Autorità giudiziaria

 

E’ in graduale ripresa dalle ore 15.35 la circolazione ferroviaria nel nodo di Torino,  sospesa dalle ore 11.40, tra le stazioni di Torino Porta Susa e Stura, per l’investimento di una persona.

La circolazione regionale e ad Alta Velocità sulle linee SFM1 Rivarolo-Chieri, SFM2 Pinerolo-Chivasso, SFM4 Alba-Torino Stura, SFM6 Asti-Torino Stura, SFM7 Fossano-Torino Stura, Torino-Aosta e Torino-Milano si regolarizzerà nel corso del pomeriggio.

Lo stop è stato necessario per consentire alle Autorità competenti l’intervento e i rilievi di rito.

Muore sotto il treno tra Torino Porta Susa e Torino Stura: traffico ferroviario in tilt

Dalla tarda mattinata la circolazione ferroviaria sul nodo di Torino nord è ferma per l’investimento di una persona tra Torino Porta Susa e Torino Stura. I treni Alta Velocità e Regionali possono registrare ritardi. Sembra si sia trattato di un suicidio vicino alla stazione di Torino Rebaudengo Fossata. Sul posto la polizia ferroviaria per gli accertamenti del caso. La persona investita è Morta sul colpo. La circolazione è ancora sospesa tra Torino Porta Susa e Torino Stura. Si registrano gravi ritardi su tutta la circolazione ferroviaria.

 

AGGIORNAMENTO

E’ in graduale ripresa dalle ore 15.35 la circolazione ferroviaria nel nodo di Torino,  sospesa dalle ore 11.40, tra le stazioni di Torino Porta Susa e Stura, per l’investimento di una persona.

La circolazione regionale e ad Alta Velocità sulle linee SFM1 Rivarolo-Chieri, SFM2 Pinerolo-Chivasso, SFM4 Alba-Torino Stura, SFM6 Asti-Torino Stura, SFM7 Fossano-Torino Stura, Torino-Aosta e Torino-Milano si regolarizzerà nel corso del pomeriggio.

Lo stop è stato necessario per consentire alle Autorità competenti l’intervento e i rilievi di rito.

Annullato per motivi di salute il concerto di Francesca Michielin

Si comunica che il concerto di Francesca Michielin è stato annullato per motivi di salute dell’artista. I biglietti già acquistati saranno rimborsati, info su www.ritmika.it.

A chiudere la 27esima edizione di Ritmika, sabato 9 settembre, Mobrici, ex frontman e compositore dei Canova, in un concerto ad ingresso gratuito. Alternandosi tra chitarra e piano e con una scaletta che spazia da canzoni più intime a brani vivaci di denuncia sociale, Mobrici, dopo due date sold out a Roma e Milano e l’uscita del secondo album da solista Gli anni di Cristo, dà vita a un set che va ben oltre la semplice esibizione musicale.

La dichiarazione di Francesca Michielin:

«Nell’ultimo anno ho capito che non sempre possiamo avere il controllo su tutto, anzi: ho capito, o meglio, ho accettato che spesso la vita ci chiede di lasciare andare, anche quando le domande sono più delle risposte, ma ancora di più, ho compreso che dobbiamo dare dignità e abbracciare i nostri corpi anche e soprattutto nei momenti di “imperfezione”, di profonda insicurezza e vulnerabilità, anche e soprattutto quando non ci possono sostenere come vorremmo. Vi scrivo questo perché proprio un anno fa ho scoperto di avere un problema fisico. Ho cercato di conviverci, continuando a fare la mia vita, nonostante la presenza costante del dolore, ma l’ho fatto perché amo il mio lavoro e amo condividerlo con voi, e mi sono così scoperta molto più forte di quanto pensassi, proprio nel coabitare con la mia fragilità. Sia chiaro: ci sono problemi ben più gravi del mio, ero e sono una persona molto fortunata e ho affrontato questo disagio con lo spirito più propositivo possibile, e il tour, in modo particolare, con la vostra presenza, mi ha dato un’energia incredibile. Purtroppo in questi dodici mesi, nonostante diversi tentativi, il problema non è rientrato, anzi: ho dovuto fare un intervento abbastanza invasivo – un mese fa – perché non avevo alternative. Ma, anche se a malincuore, l’ho accettato, proprio perché a quanto pare era questo l’unico percorso percorribile per tornare a stare meglio. Come vi avevo scritto ho dovuto interrompere il tour per un mese in modo da tornare in forma. L’intervento è fortunatamente riuscito benissimo grazie a un personale medico eccellente a cui non smetterò mai di essere grata e, anche se diverso dal solito, è stato un agosto ricco di affetto, creatività, lentezza, natura, e le vostre good vibes che sono arrivate tutte con la vostra costante premura e attenzione. Negli ultimi dieci giorni, come da “protocollo”, sono tornata, lentamente, a fare musica. Provando a fare il consueto training vocale, ho avvertito dei dolori addominali sempre più importanti, che si sono intensificati e sono diventati insostenibili. Pensavo sarebbero rientrati, che era tutto normale, ma ogni giorno stavo sempre peggio.

Veniamo a oggi, venerdì: i medici, dopo diverse visite, mi hanno detto che mi devo fermare più del tempo inizialmente suggerito. E non immaginate la tristezza e la frustrazione che mi ha provocato questa notizia. Non è secondo loro il momento opportuno di tornare sul palco e ho bisogno di prendermi ancora qualche settimana per tornare a fare il mio lavoro, che mi permette di connettermi con voi e di stare (davvero) bene. Quindi sono qui per scusarmi con voi, con tutta me stessa, perché mi trovo costretta ad annullare anche le ultime date del tour estivo e i prossimi impegni. Volevo raccontarvi con grande trasparenza quello che mi è successo, e spero possiate comprendere quanto sia affranta nel non poter tornare sul palco. E spero, soprattutto, che rimarrete al mio fianco, perché forse, oggi, ne ho bisogno più che mai. Vi prometto che presto torneremo a cantare e a vivere “senza gradi di separazione.” Come sempre, negli ultimi dieci anni».

Studente 17enne muore in moto nello scontro con un’auto

Una nuova giovanissima vittima sulle strade del Piemonte. È morto Matteo Senfet, di  17 anni, studente all’Ipsia di Biella. Il ragazzo era  in sella alla sua moto 125 da cross, sulla quale era seduto anche un  amico di 14 anni. Nello scontro con una vettura a Roasio è morto il diciassettenne. L’altro ragazzo è rimasto ferito ed è ricoverato in ospedale.
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