ilTorinese

Letture d’Autunno

LIBRI PER GRANDI E BAMBINI DEDICATI A QUESTA DOLCE STAGIONE.

L’autunno non e’ la stagione della decadenza come spesso si crede. La natura non sfiorisce, ma rinasce con colori caldi, delicatie rassicuranti. Il paesaggio diventa un mantello da vivere e godere. Passeggiate nel foliage, temperature gradevoli, delizie per il palato, vigne in festa, recupero per corpo e mente, una rinascita.

La letteratura ha dedicato molte righe a questa stagione, che personalmente amo profondamente, forse perche’ ci sono nata ?Probabilmente si, ma anche perche’, come  molti altri, penso che sia un periodo rigenerante, durante il quale la “normalita’” sospesa durante l’estate torna con piani e progetti.

I libri da leggere ambientati in autunno sono davvero molti, sia per grandi che per bambini. Lo scenario che questa stagione regala e’ incantevole e non solo per chi usa pennelli e tavolozza, ma anche per chi attraverso le parole racconta storie suggestive e magiche, un’altra maniera per tuffarsi in questo bel periodo dell’anno.Eccone alcuni:

Colori d’autunno di Henry D. Thoreau che in molti dei suoi libri racconta quanto la natura sia un bene per l’esistenza dell’uomo. In questo saggio la descrive nel suo lato estetico, con la sua “sagra dei frutti” che non e’ solo felicita’ per il palato ma anche piacere per il nostro gusto per il bello. I colori delle  campagne del New England sono, dalla tarda estate in poi, nei mille toni di verde, giallo, rosso e viola di erbe, di cespugli e alberi. Tutto questo nutre  la vista e anche l’anima. Una meraviglia in cui immergersi che ha capacità «di conferire forma visibile a qualche nostro pensiero o emozione». La natura offre “utilità e bellezza ben distinte, ma organicamente assortite, per rispondere a tutte le esigenze umane”. Alzando lo sguardo si percepisce la magia.

Per i piu’ piccol , 4-5 anni circa, e’ stato scritto da Jill Barklem “Storia d’autunno”, un libro illustrato che celebra il rispetto per la natura. La storia dei topolini di Boscodirovo che affronta il tema dell’amicizia e del senso della comunita’, ma anche di scoperte, avventure e amore. Primulina aiuta suo padre a raccogliere i frutti della stagione autunnale, ma in vista di una tempesta deve tornare a casa e si perde. Riuscira’ a ritrovare la strada?

Tra i classici non possiamo non menzionare “L’educazione sentimentale” di Gustave Flaubert. Il romanzo e’ ambientato a Parigi, in autunno appunto, e narra di un giovane uomo che tornando a casa dopo gli studi liceali conosce un editore e la sua affascinante moglie di cui si innamora perdutamente e fara’ di tutto per rivedere. Il libro e’ ambientato nel periodo che va dalla Rivoluzione Francese al secondo impero di Napoleo III, un periodo di instabilita’ politica e sociale.

Anche il giallo “Il giorno dei morti. L’autunno del commissario Ricciardi” di Maurizio De Giovanni   e’ una buona lettura stagionale. Misteri intricati, indagini, il caso insolito di un bambino morto che non ha ne’ famiglia ne’ amici. Qualcosa non quadra al famoso commissario che risolvera’ il caso proprio nella ricorrenza del 2 novembre.

Il fantasy-horror “Il popolo dell’autunno” di Ray Bradbury, invece, e’ un libro che parla Halloween. Due ragazzi di tredicisono entrambi nati nella notte del 31 ottobre: uno un minuto prima di mezzanotte, l’altro un minuto dopo. A Green Town nell’Illinois manca una settimana alla notte più macabra dell’anno. La tranquilla citta’ viene risvegliata dal rumore di uomini e donne che organizzano un “baraccone magico” che promette di far avverare ogni desiderio e procurare un elisir di lunga vita. Saranno i due amici tredicenni a salvare la città impedendo a questa pericolosa magia nera di prendere il sopravvento. Un libro per adulti e ragazzi.

MARIA LA BARBERA

La città si tinge di giallo, torna il Torino crime festival

10 – 15 ottobre 2023 

I casi di cronaca con i protagonisti e i giornalisti d’inchiesta più seguiti del momento. Tra gli ospiti Nello Trocchia, Pino Maniaci, Gian Carlo Caselli e Pietro Orlandi.

 Dal 10 all’11 ottobre, due giornate di Anteprima, dal 12 al 14 ottobre il Festival al Circolo dei lettori, il 15 ottobre l’Off. Ritorna il primo festival dedicato alla criminologia e al racconto dei fenomeni criminali.

http://crimefestival.it

 

I casi di cronaca più discussi, i giornalisti d’inchiesta, le testimonianze dirette, le Forze dell’Ordine e i magistrati impegnati in prima linea. Il Torino Crime Festival torna per la sua 8° edizione e si prepara a gettare luce su molti segreti oscuri e misteri irrisolti della storia recente e non solo, con un ricco programma di eventi che si terranno dal 10 al 15 ottobre 2023, al Circolo dei lettori e diffusi in altre sedi cittadine.

Il tema scelto quest’anno è “Il capolinea”. Il capolinea nel crimine rappresenta il punto culminante di un’indagine o di un racconto investigativo, dove tutti gli indizi e le tracce conducono alla rivelazione finale del colpevole o della soluzione del mistero. È il momento in cui le tessere del puzzle si incastrano, svelando la verità dietro l’azione criminale e portando a una risoluzione del caso. Spesso però quello che sembra il capolinea è solo il punto di partenza per svelare altre verità nascoste.

Tanti i filoni affrontati, a partire dai grani misteri italiani come il caso Emanuela Orlandi, la ragazza scomparsa a 15 anni il 22 giugno 1983 a Roma mentre ritornava a casa, la cui vicenda è diventata uno dei più celebri casi irrisolti della storia italiana, chiamando in causa lo Stato Vaticano, lo Stato Italiano, il terrorismo internazionale, i servizi segreti e la Banda della Magliana. Verrà a parlarne il fratello Pietro Orlandi che da anni si batte per raggiungere la verità e che da poco insieme alla famiglia Orlandi ha chiesto al Governo di poter avere i fascicoli custoditi dai servizi di intelligence italiani.

Rimanendo nell’area della Capitale, sarà proprio la saga dei Casamonica a inaugurare la nuova edizione del Festival grazie al reading “Roma, la mafia che non c’è”di Nello Trocchia, giornalista d’inchiesta e inviato di Domani. Ha firmato inchieste e copertine per “il Fatto Quotidiano” e “l’Espresso”. Ha lavorato in tv realizzando inchieste e reportage per Rai 2 (Nemo) e La7 (Piazzapulita). Ha scritto diversi libri tra cui Federalismo Criminale (2009); La Peste (con Tommaso Sodano, 2010); Casamonica (2019) dal quale ha tratto un documentario per Nove e Il coraggio delle cicatrici (con Maria Luisa Iavarone).

Sempre rimanendo sul filo rosso di chi fa informazione, mettendosi spesso in pericolo, un altro ospite di richiamo sarà Pino Maniaci, il giornalista e conduttore che da oltre 20 anni combatte la mafia con la sua emittente TV siciliana Telejato e che di recente è stato il protagonista di “Vendetta: la guerra nell’antimafia”, la docu-serie Netflix.

E ancora l’ex-magistrato Gian Carlo Caselli, che è stato anche Procuratore generale di Torino e poi Procuratore della Repubblica, veste nella quale ha coordinato le indagini sulle infiltrazioni della ‘ndrangheta in Piemonte mentre oggi dirige in Coldiretti la segreteria scientifica dell’Osservatorio sulla criminalità nel settore agroalimentare. Insieme a Francesco Messina, Prefetto di Padova, toccheranno un tema diventato cruciale, soprattutto dopo la cattura e la morte di Matteo Messina Denaro, ovvero l’intreccio fatale tra mafia e massoneria.

Questi sono solo alcuni dei tanti temi e ospiti che caratterizzeranno l’ottava edizione del Torino Crime Festival, organizzato dall’Associazione Torino Crime Festival in collaborazione con Fondazione Circolo dei lettori, qui di seguito il programma completo.

 

PROGRAMMA TORINO CRIME FESTIVAL 2023

 

Martedì 10 ottobre

  1. 21.00

Sala Toniolo, Palazzo Ceriana Mayneri; Corso Stati Uniti 27

GIORNALISMO E GIUSTIZIA

Stefano Tallia, Presidente dell’Ordine dei Giornalisti, e Roberto Capra, Presidente della Camera Penale Vittorio Chiusano, apriranno il festival con una discussione sulla cruciale relazione tra giornalismo e giustizia.

Mercoledì 11 ottobre

h.18.00

Mastio della Cittadella, Museo Nazionale dell’Arma di Artiglieria; C.so Galileo Ferraris,0

L’ARMA DEL DELITTO IMPERFETTO

Una serata dedicata alle armi utilizzate nei grandi attentati della storia, in collaborazione con la Polizia Scientifica e l’Associazione Nazionale Artiglieri d’Italia. Gli interventi del Vice Questore Luca Celeste e del Lgt. Enrico Galletti, curatore del Museo Nazionale di Artiglieria saranno accompagnati dalle suggestive letture dell’attrice Annalisa Besso. Verranno preceduti dai saluti del direttore del Museo, Ten.Col. Gerardo Demo

h.21.00

Casa del Pingone, Via della Basilica 13

SOTTO IL PESO DELL’INVISIBILE: UN’ANALISI PROFONDA SUI SUICIDI

Ogni anno oltre 800mila persone nel mondo perdono la vita per suicidio. Il suicidio è un atto estremo e intenzionale con cui si pone fine alla propria vita. Questo comportamento complesso comprende il suicidio effettuato, i tentativi e le ideazioni suicidarie, tutti segni di profondo disagio. Il suicidio raramente avviene improvvisamente e spesso nasconde una profonda sofferenza interiore. È cruciale riconoscere i segnali, anche quelli apparentemente insignificanti, che possono anticiparne la manifestazione.

Interventi: Lori Graziano, Presidente di Cerchio Blu, Caterina Signa, Psicoterapeuta e contributo video di Massimo Introvigne, Direttore del CESNUR. Modera: Fabrizio Russo

 

Giovedì 12 ottobre

Circolo dei lettori, Via Bogino 9

h.10.30

LA VIOLENZA E I SUOI VOLTI NASCOSTI

La violenza, un fenomeno complesso e pervasivo, assume spesso volti nascosti. Verranno esplorate le diverse manifestazioni della violenza, sia fisica che psicologica, analizzando i suoi contesti di origine, le vittime coinvolte e le conseguenze devastanti che può comportare. Un evento educativo per le scuole sul contrasto alla violenza.

Interventi: Avv. Maurizio Cardona, Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri.

INAGURAZIONE UFFICIALE DEL FESTIVAL

  1. 21.00

ROMA, LA MAFIA CHE NON C’E’

Nonostante arresti, sequestri e le condanne per mafia, per i Casamonica Roma è ancora roba loro. Un controllo che, in alcune zone, è totale e una impunità che resta caratteristica della famiglia criminale.

Reading con il giornalista d’inchiesta Nello Trocchia

Venerdì 13 ottobre

Circolo dei lettori, Via Bogino 9

h.10.30

NUOVE DROGHE, CONOSCERE PER PREVENIRE

Polizia di Stato e Arma dei Carabinieri offrono un evento informativo per le scuole sui rischi del consumo di sostanze stupefacenti e sulle operazioni antidroga effettuate sul territorio.

Interventi: Polizia scientifica e Arma dei Carabinieri

 

 

h.17.00

L’EVOLUZIONE DEL CYBERCRIME IN UNA SOCIETA’ SEMPRE PIU’ DIGITALIZZATA: L’ATTIVITÀ DELLA POLIZIA POSTALE

L’importante ruolo svolto dalla Polizia Postale nell’identificazione, la prevenzione e la repressione delle attività criminali online. Attraverso l’analisi delle tendenze emergenti e delle strategie investigative innovative, questo lavoro evidenzia l’importanza della collaborazione tra le autorità e il settore privato per affrontare con successo le minacce digitali.

Interventi: Manuela De Giorgi, Dirigente del Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica della Polizia Postale e delle Comunicazioni del Piemonte e della Valle d’Aosta, e Gabriele Minniti, CEO & CyberSecurityExpert di Whysecurity Srl.

h.19.00

VIOLENZA GIOVANILE E BABY GANG

L’evento si concentrerà sulla crescente diffusione di varie forme di “devianza minorile”, che comprendono comportamenti antisociali e illeciti, talvolta non punibili penalmente. Esploreremo fenomeni come le “baby gang”, il “bullismo” e il “cyberbullismo”, con particolare attenzione alla complessa dinamica in cui i giovani possono essere sia autori che vittime di reato.

Interventi: Polizia di Stato e Arma dei Carabinieri

h.21.00

“H.H.H. ARCHITETTURA E DELITTO”

Le oscure vicende dell’autore di un edificio pensato come macchina di morte sono il pretesto per ripercorrere la storia culturale della relazione tra spazio e crimine.

Letture e performance di: Maurizio Cilli

Sabato 14 ottobre

Circolo dei Lettori, Via Bogino 9

h.11.00

INTRECCIO FATALE, MASSONERIA E MAFIA

Legami tra massoneria mafia, le connessioni storiche e le dinamiche complesse che hanno influenzato la società italiana.

Interventi: Giancarlo Caselli, già Procuratore Capo di Palermo e Torino; Prefetto di Padova Francesco Messina, con la partecipazione dell’Arma dei Carabinieri.

h.16.00

LA MISTERIOSA SCOMPARSA DI EMANUELA ORLANDI

Dopo 40 anni, il mistero della scomparsa di Emanuela Orlandi rimane irrisolto. Suo fratello Pietro ha dedicato la vita a cercare di scoprire la verità sulla sua scomparsa. Nel 2023, su iniziativa del Papa Francesco, il promotore di giustizia vaticano Alessandro Diddi e la gendarmeria hanno avviato ufficialmente le indagini, aprendo così la possibilità di sentire per la prima volta alcune persone ancora in vita che potrebbero fornire informazioni cruciali per l’inchiesta.

Interventi: Pietro Orlandi, fratello di Emanuela Orlandi

h.18.30

LE VOCI DI SCAMPIA – SPACCIATORI DI LIBRI e LE PERIFERIE DI TORINO

Un gruppo di scugnizzi apre una libreria a Scampia nel pieno della faida di camorra. Scugnizzi che si trasformano in Spacciatori di Libri. Dove prima si vendeva la droga, oggi si spacciano libri. Un confronto tra Scampia e le realtà giovanili che vivono le zone periferiche della città di Torino.

Interventi: Maggie Borrelli della Scugnizzeria e Roberta Di Chiara

h.21.00

LA MAFIA OLTRE MATTEO MESSINA DENARO

Dai Misteri delle Stragi del ’92 all’Arresto di Matteo Messina Denaro. Un Viaggio nella Storia Criminale Italiana degli Anni ’90. L’oscurità dei depistaggi nelle indagini su Capaci e Via D’Amelio, e le drammatiche bombe del ’93. Tutti i tragici eventi che hanno preceduto l’arresto di uno dei criminali più ricercati d’Italia, Matteo Messina Denaro.

Interventi: Pino Maniaci, direttore di Telejato e protagonista della serie Netflix “Vendetta” e I.M.Dscrittore e già poliziotto della sezione Catturandi di Palermo.

 

Domenica 15 ottobre

h.18.00

Scalo Vallino, Via Nizza 40

TRUFFE AGLI ANZIANI: I METODI DI CIRCONVENZIONE E L’IMPORTANZA DELLA PREVENZIONE

Un evento di chiusura dedicato alla prevenzione delle truffe agli anziani, con la partecipazione della Polizia di Stato e dell’Arma dei Carabinieri.

Seguirà un evento conviviale di chiusura del Festival.

Scuole o parcheggi?

Da più parti ci si lamenta, al giorno d’oggi, di come la scuola non prepari i ragazzi al futuro, non fornisca loro un’educazione, non li prepari alla vita.

Alcune lacune sono ormai incancrenite nel nostro sistema scolastico: pochissime ore di educazione fisica, pochi spazi per praticare sport, teatro e cinema assenti, docenti precari per citarne solo alcune.

Io ho l’abitudine, quando analizzo un fenomeno, di paragonarlo ad analoghi fenomeni in altri luoghi, ad esempio oltremare.

Chi non ha mai sentito parlare dei college e delle High schoolamericane, dove non soltanto i ragazzi possono addirittura vivere, ma dove sicuramente hanno modo e spazio (e insegnanti formati) per praticare attività sportiva a livelli avanzati, possono imparare a recitare o girare un film mentre studiano per diventare avvocati, medici, matematici o quel che sarà.

Da noi, dove la scuola ha comunque un costo (mensa, libri, attività extra) a carico degli allievi occorre poi aggiungere il costo della palestra o del luogo in cui possano praticare sport, della scuola di circo o di teatro e, soprattutto, delle lezioni private cui moltissimi fanno ricorso.

E’ evidente che il concetto attuale di scuola, nato dalla riforma Gentile e modificato nel 1962 dalla legge 1859, modificata in peggio di recente, sia ormai da rivedere completamente perché sono cambiate le condizioni della società.

Non soltanto la scuola non deve più rispondere soltanto ad esigenze di cultura ma deve, anche e soprattutto, adeguarsi alle richieste del mondo del lavoro, formando i giovani alla vita da adulti.

In una società in cui sono state tolte le biciclette in sharing, sostituite da monopattini e bici elettriche, anche quella minima parte di attività fisica viene meno; considerando che tra cibi spazzatura, bevande gasate e alcolici i nostri ragazzi arrivano ad introdurre 3-4000 calorie al giorno e ne bruciano pochissime, l’attività fisica dovrebbe essere messa al primo posto, non solo per il benessere attuale ma anche come prevenzione di patologie future, patologie per curare le quali si spenderanno milioni che potrebbero essere investiti, invece, in ricerca e istruzione.

Immaginiamo questo scenario: i ragazzi restano a scuola anche a dormire (college) per cui milioni di genitori non devono più arrivare col SUV fin sul cancello della scuola e, dunque, non inquinano più; i genitori non devono ricorrere a insegnanti privati perché nella scuola ci sono i corsi di sostegno. L’attività fisica, obbligatoria, deve prevedere almeno 8 ore a settimana nelle varie discipline, contribuendo così a creare lo spirito di squadra che verrà poi tanto decantato sul posto di lavoro.

Il controllo del personale, scolastico e non, eviterebbe il diffondersi del bullismo extrascolastico, l’abbandono degli studi, la creazione di babygang spesso formate da alcuni “boss” ed un bullizzato cui vengono demandati i compiti più illegali.

Ovviamente tutto questo ha un costo e, almeno in Italia, è già tanto che si trovino i soldi per riscaldare le aule in inverno o pagare gli stipendi. Ma uno Stato che non investa nei suoi giovani è uno Stato destinato ad essere spodestato da altri Stati, almeno culturalmente, ed in ogni caso prossimo al default, anche economico.

Quando fra una decina di anni le nuove generazioni che passano il tempo sparando ai professori o i cui genitori, invece di punire i figli che hanno portato a casa una nota, se la prendono con gli insegnanti che l’hanno scritta non lavoreranno perché nessuno sarà così idiota da assumere un perfetto imbecille, per giunta ignorante, ecco che assisteremo ad assunzioni di massa di stranieri.

Da notare che tuttora alcuni lavori vengono effettuati solo da stranieri perché noi siamo ancora abbastanza ricchi da non abbassarci a fare le OSS, le badanti o le donne delle pulizie; ma quando anche nella fabbriche, nelle cooperative, nelle imprese edili, nei centri commerciali i lavoratori saranno in maggioranza stranieri si assisterà ad un ovvio, sottostimato, evento: le rimesse degli immigrati ( i soldi che gli immigrati mandano al loro Paese)aumenteranno vertiginosamente privando le nostre banche di introiti importanti; parimenti, anche il nostro PIL diminuirà cospicuamente.

E allora si che potremo gridare “chiù PIL per tutti”, ma non nel senso che intendeva Antonio Albanese.

Sergio Motta

Arresto per rapina in barriera di Milano

Nelle scorse ore, i poliziotti in servizio di volante del Commissariato di P.S. “Barriera di Milano” hanno tratto in arresto un cittadino marocchino di diciannove anni per rapina ai danni di un uomo italiano.

La vicenda ha avuto origine in via Varese, ove veniva segnalato un soggetto che sembrava aver appena consumato un furto a bordo di un’auto. Gli agenti, intervenuti immediatamente sul posto, rintracciavano un uomo che riferiva loro di essere stato appena derubato da un soggetto nordafricano che dapprima lo strattonava alle spalle asportandogli il telefono dalle mani e successivamente, quando la vittima tentava di recuperare il proprio bene, lo minacciava puntandogli contro un “coccio” di vetro.

Durante un accurato controllo della zona gli operatori fermavano un uomo le cui fattezze corrispondevano alle descrizioni dell’autore del fatto appena ricevute e che alla vista della volante si disfaceva proprio di un coccio di vetro, che aveva in tasca.

A seguito della perquisizione personale, i poliziotti rinvenivano il telefono appena sottratto e lo restituivano al legittimo proprietario.

In considerazione dei gravi indizi di colpevolezza a suo carico, il cittadino marocchino è stato tratto in arresto per rapina.

Racconti gourmet a Casa Vicina. Gli antipasti e i pre dessert iconici

Prosegue il ciclo di incontri del progetto «Racconti gourmet a Casa Vicina» dedicato ai food lover e a chi ama sperimentare in cucina.

Il prossimo incontro, previsto il 19 ottobre alle ore 18.30presso la Sala Rival del Ristorante Casa Vicina, tratterà il tema dei pre dessert e degli antipasti iconici. Claudio e Anna Vicina introdurranno i presenti “dietro le quinte” della creatività della famiglia Vicina raccontando come sono nati i piatti e il contributo dato dai componenti del team: dall’intuizione di unire due antipasti tipici piemontesi avuta da Stefano Vicina nel caso del Tonno di Coniglio e giardiniera, alla voglia di rendere ancora più avvolgente e gustosa la Cri Cri di Torino suggerita da Anna Mastroianni sino alla celebrazione del 120esimo anniversario della famiglia Vicina con il Bollito Fritto ideato da Claudio Vicina.

Gli antipasti presentati sono il Tonno di coniglio e giardiniera di verdure in agrodolce e il Bollito Fritto, mentre i pre dessert selezionati sono la Cri Cri al cucchiaio e il New Bicerin di Torino. Inoltre, si parlerà anche di abbinamenti con vini, bollicine e molto altro con Stefano Vicina, Responsabile di sala e della selezione dei vini.

Per le prenotazioni è necessario accedere al seguente linkhttps://www.greenpea.com/evento/antipasti-iconici-e-pre-dessert-con-lo-chef-claudio-vicina/.

Il ciclo di incontri è svolto in collaborazione con il retail park Green Pea.

L’ incontro (durata di un’ora e trenta)  prevede, oltre al racconto tematico, un aperitivo di chiusura nel quale degustare i piatti raccontati in abbinamento a un calice di vino.

Il costo per persona è di 45,00 euro.

RISTORANTE CASA VICINA

Il Ristorante Casa Vicina, una stella Michelin racchiude in sé ben 121 anni di storia all’insegna di una continua ricerca dell’eccellenza che unisca tradizione e innovazione. Gli attuali titolari sono Stefano Vicina, Claudio Vicina e sua moglie Anna Mastroianni. Da qualche anno, inoltre, sono entrate a far parte del team anche le figlie di Claudio e Anna. Laura e Silvia sono infatti l’ultima di ben 5 generazioni della Famiglia Vicina, che si dedica da sempre con passione all’arte della ristorazione.  Tra i riconoscimenti ottenuti nel corso degli anni, oltre alla stella Michelin, il ristorante Casa Vicina ha ottenuto 2 forchette nella guida Gambero Rosso, 2 cappelli per L’Espresso e 3 forchette in quella Michelin.

Casa Vicina è sito al 3° piano di Green Pea in Via E. Fenoglietti 20/B – Torino. www.casavicina.comristorante@casavicina.com – Facebook: @casavicina – Instagram: casavicina

 

Il Pinocchio burattino senza fili di Marco Grilli

Storia di un burattino senza fili
adattamento e regia di Marco Grilli
teatro di figura e immagine

 

DOMENICA 8 OTTOBRE
PRIMO APPUNTAMENTO
STAGIONE TEATRALE
“GIORNI DI FESTA”
ORE 17.00
TUTTI INVITATI A  – CASA GRINTO –
Circolo A.R.T. Experience in CORSO TRIESTE 94 MONCALIERI

PINOCCHIO
storia di un burattino senza fili
adattamento e regia di Marco Grilli
teatro di figura e immagine
La scena si apre all’esterno di un carrozzone. Un cantastorie comincia il suo racconto: apre una finestra del suo carrozzone e da lì comincia a narrare una storia…quella di Pinocchio.

La storia originale scritta da Carlo Collodi viene rivisitata pur mantenendo i punti fondamentali del processo di formazione del protagonista: dalla creazione dal legno all’incontro con il saggio Grilli Parlante, dagli astuti Gatto e Volpe al terribile Mangiafuoco. Il paese dei balocchi viene personificato nel “Signore dei Balocchi”, che cercherà di convincere Pinocchio dell’inutilità della cultura. Il passaggio nel ventre del Pescecane (o della Balena) e l’incontro con Geppetto, rappresentano il momento culminante della presa di coscienza di Pinocchio che capisce come si conquista la vera libertà: attraverso una faticosa ricerca di se stessi supportata dall’Amore.

Attraverso l’animazione e i momenti lirico – onirici i bambini possono assistere alla presa di coscienza del pupazzo bambino che finalmente conquisterà l’autonomia.

BIGLIETTO INTERO € 10.00
BIGLIETTO RIDOTTO € 8.00 ( bambini, militari, pensionati, soci Acsi)
FORMULA FAMILY 4 X € 32.00

infoline WAPP +39.3342617947
PRENOTAZIONE ON LINE : www.marionettegrilli.it

prenota on line

Carlotta Iossetti convince come Miss Marple in “Un delitto avrà luogo”

Sul palcoscenico del Gioiello, stasera (ore 21) e domani (ore 16)

Torino Spettacoli continua felicemente la sua solida avventura tra le pagine della regina del giallo. Agatha Christie, dal sempiterno “Trappola per topi” sino all’”Ospite inatteso”, sembra essere davvero di casa, in una maniera ormai inconfondibile di affrontarla, di respirarla, di riproporla ad un publico che non teme passi falsi. Nella sala (gremitissima alla prima) del Gioiello – con eleganza rispolverata nelle luci e nelle poltrone, la maggior parte nei colori di bell’accostamento crema e rosso e con la giusta visibilità dello sponsor, la Banca Cambiano: ma già l’atrio del teatro accoglie oggi un’ampia e veloce cassa, un gruppo di divani e poltrone per l’attesa, efficace rivoluzione visiva del Fabrizio Di Fiore Entertainment – entra sino a domani, domenica 8 ottobre, “Un delitto avrà luogo”, che l’autrice diede alle stampe nel 1950 sotto forma di romanzo, ispiratrice alle imprese di detective ancora una volta Miss Marple.

Come può essere annunciata, nelle colonne del giornale locale, la programmazione di un delitto? Pare che si possa. È quel che succede il venerdì 29 ottobre 1950 nel villaggio di Chipping Cleghorn, uguale a tanti altri villaggi, dove non succede mai nulla: alle ore 18,30 a Little Paddocks, il villino della signora Blacklock, avrebbe avuto luogo il delitto? Lo scherzo di un buontempone oppure c’è davvero da temere che un assassino si aggiri per quelle strette strade e in quelle stanze? Improvvisa paura sì ma anche l’occasione per un chiacchiericcio nelle case e nelle botteghe, pettegolezzi e piccole curiosità, un pizzico di terrore pronto ad attraversare le menti e i cuori degli abitanti, senza risparmiare nessuno, tutti o quasi puntuali all’ora stabilita a riunirsi per un tè e un pasticcino, per due chiacchiere più o meno tranquille: fino a che, allo scoccare della mezz’ora, la corrente salta, la luce di una pila circonda qualche viso, un urlo e tre colpi di pistola riempiono l’aria e le stanze. Con tanto di vittima, naturalmente: e forse il maturo commissario Craddock brancolerebbe nel buio se non intervenisse, con il suo buon bagaglio di curiosità e arguzia, la risolutiva detective, pronta ad analizzare con la solita perfezione della propria lente le situazioni e i vari e coloriti personaggi, che, secondo le sacrosante leggi del giallo, hanno qualcosa da nascondere. L’eterno studente e sua sorella, la padrona di casa troppo ospitale, la parente troppo svampita, l’aspirante scrittore in vena di successo, una cuoca che se n’è dovuta fuggire dall’Est Europa. Un passato per qualcuno un po’ ingombrante, fatti che esprimono dubbi, un’eredità che farebbe comodo a parecchie persone, ingombranti soggiorni all’estero, su tutto il fascino e l’abilità della Christie nel manovrare il tanto materiale (e il finale che è tutto un fuoco d’artificio merita la grande attenzione dello spettatore). Ma si tratta della Christie, e si tratta di Miss Marple, per cui anche qui momenti di divertimento sono ampiamente assicurati, come del resto l’autrice ci ha abituato attraverso le pagine di ogni suo romanzo.

Dalle più celebri Margaret Rutherford ad Angela Lansbury, passando per Julia McKenzie ed Helen Hayes e Geraldine McEwan, quante attrici nelle varie cinematografie hanno dato un volto e una “maniera” all’arzilla vecchietta? Borbottone, attempate, acciaccate, ingrugnite, al passo con i loro denunciabili anni. Siamo sinceri, chi si aspetterebbe, su di un palcoscenico, di vedere negli stessi panni Carlotta Iossetti, fresca del – solo – mezzo secolo, afferrare (qualche dubbio, innegabile, l’avevo) a man forte il personaggio e farlo suo non soltanto con l’adattamento della voce portandola in là con gli anni ma anche con la postura, con i ragionamenti e le deduzioni di vecchia saggia, gli stupori e i silenzi, le improvvise apparizioni che portano alla soluzione dell’ingarbugliato intreccio. Credibilissima, e non era una scommessa facile a vincersi. Nella scena vecchio villino inglese di Gian Mesturino, con la regia senza intoppi di Girolamo Angione, che si fa ineccepibile macchina in un secondo tempo perfettamente oliato, Iossetti si muove con i suoi compagni, pronti a costruire più o meno importanti personaggi con vario gusto, da Andrea Beltramo a Elena Soffiato (ogni intervento un applauso), da Elia Tedesco a Patrizia Pozzi a Barbara Cinquatti a tutti gli altri. Ricordiamo che, terminate le repliche al Gioiello, “Un delitto avrà luogo”, tornerà al teatro Erba dal 1° al 9 dicembre.

Elio Rabbione

Nelle immagini: Carlotta Iossetti con Andrea Beltramo e Elia Tedesco; gli attori della compagnia.

BiDigital 2023: evento gratuito dedicato alla comunicazione digitale

Torna a Biella sabato 7 ottobre il grande evento di formazione gratuito sul Digital organizzato da BTREES e Sellalab.

Tra gli ospiti, i Linkedin Top Voice Italy Rudy Bandiera e Mariella Borghi, il country lead di Canva Valentino Magliaro e

il Presidente dell’Unione Nazionale Consumatori Massimiliano Dona

Dopo il successo dell’edizione 2022 con oltre 1.000 partecipanti, 50 relatori e 40 ore di interventi e workshop, BTREES torna dal vivo con BiDigital 2023, l’atteso evento dedicato al mondo digitale, organizzato in collaborazione con Sellalab, piattaforma di innovazione del Gruppo Sella, diventato uno dei punti di riferimento formativi per tutti i professionisti e gli appassionati di Digital.

Forte dei primi sei mesi del 2023 che hanno fatto segnare importanti risultati, BTREES prosegue nella sua crescita sul mercato Digital, Marketing, Social, New advertising, Rebranding, SEO e Cross-media e ritorna dal vivo con questo evento unico nel suo genere.

Accantonate le precedenti edizioni con focus su Open Innovation, Digital Strategy, Coding, Metaverso, startup, droni, automotive, logistica, circular fashion, la nuova edizione di BiDigital – la quarta – si presenta come un evento di formazione d’avanguardia e completamente gratuito.

Il tema: “Nuove forme di intelligenza”

Bidigital 2023 è un dialogo sull’evoluzione della comunicazione digitale aperto a tutti: una grande occasione di confronto, un’intera giornata in cui si interfacceranno manager, imprese, startup, professionisti, studenti, appassionati e semplici curiosi del mondo della Digital Communication.

L’evento, dal titolo “BiDigital 2023: un affaccio sul futuro e i suoi linguaggi”, è in programma sabato 7 ottobre a Biella negli spazi del Lanificio Maurizio Sella (via Corradino Sella 10).

Nuove forme di intelligenza” è il tema della quarta edizione di BiDigital. Un panorama in continuo divenire, che ha visto nella diffusione dell’Intelligenza artificiale e del Machine learning una strada ricca di opportunità, ma anche di nodi da sciogliere e scenari ancora da comprendere. Cos’è l’intelligenza, quali sono le sue distinzioni ed evoluzioni, in quali forme si evolverà il futuro dell’AI sono alcuni degli interrogativi cui gli speaker proveranno a rispondere.

Questo evento – spiega Christian Zegna, admin di BTREES – è per noi importantissimo per i temi su cui ci permette di riflettere e confrontarci con esperti di calibro nazionale e internazionale. BiDigital è un evento unico nel suo genere perché è totalmente gratuito e di alto livello. Ma vuole anche essere un segno di restituzione verso il territorio in cui BTREES è nata e in cui continua a crescere ogni giorno. “Un territorio, il Biellese, che ci ha permesso di consolidarci e rafforzarci fino a espanderci in tutto il Nord Italia. Un grazie speciale va al Gruppo Sella, da sempre leader nel capo dell’innovazione digitale che ha creduto in noi sin da subito. Un grazie anche a tutti i collaboratori che hanno saputo trasformare con passione e coraggio questo evento inizialmente locale in un appuntamento imperdibile per tutto il panorama digital nazionale”.

Gli speaker

Tra i diversi speaker che si potranno incontrare e ascoltare a Biella il 7 ottobre a BiDigital 2023: il Linkedin Top Voice Italy Rudy Bandiera che affronterà il dilemma dell'”AI: distruttrice di mondi o opportunità?”; la Linkedin Top Voice Italy AI Mariella Borghi, che parlerà di “AI confini della nuova realtà. La magia dell’immaginazione: umanità e creatività nell’era delle AI”; l’avvocato e presidente dell’Unione Nazionale Consumatori Massimiliano Dona, che presenterà il suo libro “Il Carrello dalla parte del manico. Tecniche di autodifesa per consumatori felici” (Antonio Vallardi editore),

E ancora, tra gli altri: Duccio Travaglini, Linkedin Top Voices NextGen, che rifletterà su come “Il cambiamento climatico è un problema di inefficienze”; Giorgio Soffiato, Managing Director di Marketing Arena, che terrà una sessione dedicata a “L’agenda del digital marketing manager al tempo dell’AI”; l‘SMBs & Education Country Lead di Canva Valentino Magliaro, che indagherà la “Creatività nell’era dell’AI”.

Da non perdere anche il social media manager di Taffo Funeral Services e presidente dell’Associazione Nazionale Social Media Manager Riccardo Pirrone, che racconterà il caso marketing Taffo; e Eleonora Maffioletti e Francesco Leonardis di Koodit che rifletteranno su “Il web design del futuro: i superpoteri che trasformano l’AI in un’opportunità”.

BTREES, oltre che organizzatrice, è anche protagonista a BiDigital 2023 con due appuntamenti unici:

  • AI (Agenzie Intelligenti) e marketing (h 10, Sala Mostre)

Christian Zegna | admin BTREES + Andrea Vialardi + Marco Lago

  • Inclusività for dummies. Pubblicità gender-neutral in pochi semplici passi (h 17, Auditorium)

Davide Palermo | Digital Advertising Specialist BTREES + Davide De Capitani | Copywriter BTREES

Le novità

Tante anche le novità. Quest’anno BiDigital non sarà solo una giornata di formazione, ma anche un raccoglitore di opportunità a 360 gradi: nasce così BiDigital+.

Tra le iniziative in programma, BiDigital@school, una mattinata di formazione, il 6 ottobre, dedicata agli studenti degli ultimi due anni delle scuole superiori. Un’occasione per esplorare le possibilità della tecnologia e connettere formazione e futuro professionale, coinvolgendo i ragazzi nel percorso di trasformazione che sta attraversando il mondo del lavoro digitale.

Spazio poi a Startup 4 BiDigital, uno spazio speciale allinterno del Lanificio Maurizio Sella, in collaborazione con la comunità Hi-Founders, che accoglierà le più promettenti startup e favorirà l’incontro con gli imprenditori.

Qui le startup ospiti a BiDigital 2023: https://bidigital.it/startup/.

All’evento parteciperà anche Würth Italia con la sua “Galleria del Metaverso” dedicata alla scoperta delle soluzioni più innovative che uniscono mondo virtuale e reale: uno spazio dove sarà possibile sperimentare le nuove tecnologie immersive e verranno mostrate le possibili applicazioni legate soprattutto al mondo del retail e dell’assistenza professionale. I visitatori avranno inoltre occasione di esplorare il mondo virtuale attraverso gli Oculus forniti da Pyramid Café.

Info e iscrizioni

BiDigital 2023 si svolge a Biella sabato 7 ottobre presso il Lanificio Maurizio Sella (via Corradino Sella 10). BiDigital è un evento completamente gratuito.

Programma completo su www.bidigital.it.

Per partecipare è necessario iscriversi a questo link:

https://www.eventbrite.it/e/biglietti-bidigital-2023-661108191397

Organizzatori

Sellalab

BTREES

Main Partner

Würth

Partner

Sella

Fondazione Cassa di Risparmio di Biella

UpDay

Hype

AVBrain

Mondoffice

Partner tecnico

Koodit

Correnti Dc e correnti Pd. Dal giorno alla notte

LO SCENARIO POLITICO di Giorgio Merlo

Da più parti si continua a leggere, e giustamente, che il Pd resta un partito organizzato per
correnti o bande interne che fanno e disfanno gli organigrammi di quel soggetto politico. E sin qui
nulla di nuovo perchè ci si limita a fotografare il modello politico ed organizzativo del principale
partito della sinistra italiana. Quello che stupisce, e non poco, è l’insistenza di molti commentatori
ed opinionisti a continuare a paragonare le correnti o bande del Pd con le storiche “correnti” della
Democrazia Cristiana.
Ora, senza alcuna polemica e soprattutto senza alcun pregiudizio di natura politica o culturale, è
di tutta evidenza che c’è una distanza siderale tra gli infiniti gruppi nazionali e locali del Partito
democratico rispetto alle aggregazioni interne che hanno caratterizzato la vita politica della Dc. E
questo almeno per tre ragioni di fondo.
Innanzitutto perchè le correnti della Dc erano veri e propri pezzi di società. Cioè rappresentavano
segmenti sociali veri, radicati e riconoscibili. E le varie correnti, cercando di rappresentare e di
intercettare quei mondi vitali sociali, culturali e professionali contribuivano a fare della stessa Dc
un vero e proprio partito interclassista, popolare e di massa. Non erano quindi, e di conseguenza,
mere correnti o bande di potere che si limitavano a costruire gli organigrammi interni al partito.
Certo, gestivano – eccome se lo gestivano – il potere ma partendo sempre da una rappresentanza
reale di pezzi della società italiana.
In secondo luogo le correnti della Dc erano fucine di elaborazione politica e culturale. Nel partito e
nella società. È sufficiente citare, ancora oggi, gli storici convegni di Saint Vincent della ‘sinistra
sociale’ di Carlo Donat-Cattin o di Chianciano o di Lavarone della sinistra politica della Base o di
Sirmione dei dorotei o dei mille convegni regionali per arrivare alla conclusione che le correnti Dc
erano sì strumenti politici rappresentativi della società italiana ma anche, e soprattutto, momenti
di confronto, di elaborazione e di approfondimento costante a livello politico e culturale. Per non
parlare delle autorevoli riviste di alcune correnti Dc. Altrochè la mera redistribuzione del potere
interno e, di cosegiuenza, nelle istituzioni, sulla base delle sole tessere o della pantomima delle
primarie…
In ultimo, ma non per ordine di importanza, la qualità del dibattito e la statura politica dei principali
leader, nazionali e locali, delle correnti della Democrazia Cristiana. Su questo versante, al di là di
qualsiasi valutazione, non è possibile tracciare alcun confronto e di nessun tipo. Certo, erano altri
tempi e la politica non era ancora stata contagiata dal populismo, dal qualunquismo, dalla
demagogia a buon mercato, da una brutale personalizzazione e dalla sola spettacolarizzazione
della politica. Ma anche se dobbiamo fare i conti con una stagione politica – quella
contemporanea – alquanto difficile e decadente, è pur vero che se si vuole invertire la rotta il
“metodo” del passato non può essere banalmente e qualunquisticamente archiviato. Come,
invece, pensano ancora di fare gli incalliti e ormai storici detrattori della Democrazia Cristiana e
del ruolo che ha svolto concretamente nella società italiana per oltre 50 anni.
Ecco perchè, spiace rilevarlo e ribadirlo, ma non c’è alcuna possibilità di confronto e di paragone
tra le storiche correnti della Dc e i gruppi di potere del Pd. Ricordiamolo almeno per onestà
intellettuale, al di là delle rispettive convinzioni politiche e culturali.

Refezione scolastica: Ianno’ chiede chiarimenti

Pino IANNO’ Torino Libero Pensiero:

“Andiamo bene, non è trascorso ancora un mese dall’inizio dell’anno scolastico e già arrivano lamentele per la qualità della ristorazione. Carenze che si concretizzano in alcuni cibi di qualità scadente, condizioni igieniche non proprio ottimali, ritardi nella consegna dei pasti, menù speciali assenti e problemi nel rifornimento e approvvigionamento delle materie prime. Solo un anno fa l’Assessora competente aveva decantato nella Commissione consiliare competente il nuovo appalto, con ristorazione di qualità, utilizzo di prodotti a km. 0 e contenimento degli sprechi. Qualcosa evidentemente non ha funzionato, se nella distribuzione di 40mila pasti giornalieri, per un valore di appalto di 150 milioni di euro per il quinquennio 23-27 senza ribassi (a tutela della qualità), sono arrivate le polemiche sul servizio. Al momento sono 16 le mense fresche, ma è ora di tornare all’antico e fornire pasti cucinati a km 0 per un vero servizio di qualità. Non comprendo, come l’Amministrazione, dopo le segnalazioni si difenda arrampicandosi sugli specchi. Affermazioni del tipo che ci sia un periodo di transizione per le ditte e che si partirà con un sopralluogo, per giustificare la carenza di controlli a monte, sono tardive. Ho richiesto le comunicazioni nel Consiglio di lunedì, perchè chi ben comincia è a metà dell’opera, ma non è questo il caso”