

SAUZE D’OULX – Torna il Carnval Time a Sauze d’Oulx ed è un successo. Sabato 1° marzo anche Sauze d’Oulx ha festeggiato il suo Carnevale e lo ha fatto all’insegna della musica e del gran divertimento.
La sfilata di Carnevale, come lo scorso anno, è stata organizzata dal Consorzio Turistico Fortur con patrocinio del Comune di Sauze d’Oulx e la collaborazione delle Scuole Sci e degli Sci Club.
La risposta è stata davvero imponente e per fortuna che Sauze ha piazze sufficientemente grandi per ospitare questi eventi. Tanta gente, tante maschere, tanti bambini, ma anche tanti adulti mascherati. Una gran festa che è iniziata con il ritrovo al Campetto Clotes. Di qui è partita la sfilata, aperta dal mezzo della Protezione Civile Comunale, e si è conclusa in Piazza III Reggimento Alpini dove è stato bruciato simbolicamente il Carnevale e dove, con animazione musicale, la Pubblica Assistenza di Sauze d’Oulx ha distribuito bevande calde e bugie.
Soddisfatta la presidente del Consorzio Fortur Serenella Marcuzzo: “Dopo il bel successo dello scorso anno, abbiamo voluto riproporre la formula dell’unica grande festa di Carnevale. E anche quest’anno la risposta è stata grandiosa. Una bella serata di festa resa possibile grazie alla collaborazione degli Sci Club e delle Scuole di Sci e della Pubblica Assistenza”.
Soddisfatto anche l’Assessore al Turismo Davide Allemand: “Una gran festa di Carnevale che ha radunato davvero tantissima gente desiderosa di divertirsi. Un grazie va a tutti coloro che hanno partecipato, alle Scuole di Sci e agli Sci Club, alla Pubblica Assistenza, ai Volontari di Protezione Civile che hanno svolto il servizio lungo il percorso, alla Polizia Locale dell’Unione Comuni Olimpici Via Lattea, alla stazione dei Carabinieri di Oulx e al Consorzio Fortur che ancora una volta ha supportato in modo impeccabile il Comune nell’organizzazione dell’evento”.
Dodici Università in due giorni e domani l’incontro con il Ministero della Salute a Tirana, la capitale dell’Albania, meta della visita di tre giorni dell’assessore alla Sanità della Regione Piemonte, Federico Riboldi, accompagnato da una delegazione composta da Ivan Bufalo, presidente dell’Ordine degli Infermieri di Torino e Presidente del Coordinamento regionale delle Professioni Infermieristiche del Piemonte, Luca Ragazzoni, professore associato e Delegato all’internazionalizzazione dell’Università del Piemonte Orientale, Valerio Dimonte, professore Ordinario e Presidente del Corso di Laurea in Infermieristica dell’Università di Torino.
Una visita che ha l’obiettivo di avviare un’interlocuzione con gli atenei e le autorità albanesi che porti a una parificazione dei percorsi formativi con quelli italiani e a selezioni che verifichino le competenze e la conoscenza della lingua italiana, affinché si possa arrivare a un inserimento degli infermieri laureati in Albania all’interno della sanità piemontese.
«In Piemonte – ha spiegato l’assessore Federico Riboldi – c’è una carenza di circa 6 mila infermieri e secondo le previsioni ci saranno circa 1000 pensionamenti l’anno per i prossimi dieci anni solo nella sanità pubblica. Accanto a misure strutturali e durature nel tempo, come welfare, migliorie contrattuali e investimenti ancora più importanti in formazione e innovazione, è doveroso fare delle scelte nel breve periodo per garantire l’assistenza e la cura ai cittadini piemontesi nonché maggiore certezza degli orari e maggiore sostegno lavorativo agli infermieri che già operano nella nostra sanità. Io non sono mai stato con le mani in mano ad attendere che qualcuno prendesse delle decisioni: se c’è un problema io cerco di risolverlo il prima possibile, prendendolo di petto. Quindi nell’immediato stiamo studiando azioni a 360 gradi che vanno dagli incentivi economici per gli infermieri italiani, come l’attivazione di borse di studio, fino al creare, con la piena collaborazione delle Università e degli Ordini italiani, percorsi di inserimento di professionisti sanitari da Paesi italofoni o affini che siano allineati sia dal punto di vista formativo sia linguistico».
Ed ecco la decisione del viaggio in Albania, dove l’Assessore, accompagnato dai rappresentanti delle Università di Torino e del Piemonte Orientale e dal presidente torinese dell’Ordine degli Infermieri, ha incontrato ieri i vertici di prestigiose università pubbliche e private, tra cui l’Università Barleti di Tirana, l’Università Statale di Medicina di Tirana, l’Università Cattolica di Tirana e l’Università Luigj Gurakuqi di Scutari. Oggi, invece, la delegazione ha visitato l’Università Statale di Durazzo, l’Università Statale di Elbasan, la Statale di Valona e la Statale di Argirocastro.
«Abbiamo ricevuto un’ottima accoglienza – ha sottolineato Riboldi – e nelle Università l’interesse per il sistema sanitario italiano e piemontese ci ha permesso di spiegare nel dettaglio le opportunità che potrebbero aprirsi agli oltre 2 mila infermieri che si laureano ogni anno negli atenei albanesi, come uno sbocco lavorativo nelle aziende sanitarie della nostra Regione. I primi incontri sono stati molto positivi e contiamo, una volta tornati in Italia, di avviare un percorso amministrativo per concretizzare i primi accordi».
Domani, 5 marzo, prima del rientro in Italia, la delegazione piemontese visiterà altre due prestigiose istituzioni accademiche a Tirana, l’Università del Mediterraneo e la Albanian University, oltre a incontrare i rappresentanti del Ministero della Salute albanese, tra cui il vice ministro Niko Hyka, per consolidare ulteriormente le relazioni istituzionali e avviare un percorso concreto di collaborazione.
cs
Informazione promozionale
di Gian Giacomo Della Porta
Arianna Vartolo, classe 1998, è l’autrice di “Derma”(Arcipelago Itaca Edizioni, 2025), la nuova raccolta poetica, in libreria dal 28 febbraio, che segue la sua opera prima in versi intitolata “L’aiuto a non morire”(Cultura e Dintorni Editore, 2019).
La sensibilità poetica di Arianna Vartolo si esprime nella profondità di tutte quelle sensazioni “superficiali” che creano attorno a ognuno di noi una sorta di mappa del mondo che ci circonda. Il titolo della sua nuova opera, “Derma”, è significativo proprio nell’indicare al lettore lo strato emotivo indagato dai suoi versi. Si sente il tratto universale della percezione che avviene appena sotto la pelle quando si entra in contatto, non solo empaticamente, con oggetti, persone e simboli, lo straordinario legame di parole che un letterato consapevole dona al lettore, creando una sorta di specchio che accomuna le vite di tutti.
Riflettendo sui temi della Vartolo, viene da sé la riflessione sulle potenzialità dell’epidermide e del derma di “creare mondo”, un pensiero che riporta alle “Vie dei Canti” di Bruce Chatwin, in cui si narra della magia che gli aborigeni australiani evocavano attraverso il canto, la poesia, fondamentale proprio per creare, prima ancora che per descrivere, il loro mondo. I versi di Arianna Vartolo sembrano nascere dalle sensazioni primitive di una viva pittura rupestre, e riportano al momento in cui dal ballo e dal canto nacque la poesia. Le poesie contenute in “Derma”raffigurano una sorta di inevitabile condanna che il fanciullino, presente in ogni poeta, deve alla bellezza.
Arianna Vartolo è nata nel 1998 a Roma. Compare nell’antologia “Abitare la parola: poeti nati negli anni Novanta” per Giuliano Ladolfi Editore (2019). Di lei è stato scritto, tra gli altri, su ClanDestino, Pangea, Laboratori Poesia – della cui redazione fa inoltre parte dal 2021. Alcuni suoi inediti e lavori sono apparsi su riviste cartacee e online tra cui Atelier e Inverso (per cui ha collaborato), nonché su La bottega della Poesia del quotidiano La Repubblica – Roma. Nel 2021 è rientrata tra i finalisti del Premio di Poesia Città di Borgomanero – Achille Marazza e del XXII Concorso Nazionale di Poesia e Narrativa “Guido Gozzano”.
Gian Giacomo Della Porta
“Voglio complimentarmi con i militari della
Sezione Radiomobile di Moncalieri per la loro professionalità, ma soprattutto per il loro sangue freddo. Le capacità evidenziate dai nostri Carabinieri hanno consentito di risolvere in maniera impeccabile una situazione che avrebbe potuto facilmente degenerare con conseguenze ben più gravi. Grazie alla loro freddezza e alla capacità di riconoscere immediatamente l’arma giocattolo, l’intervento si è concluso con successo. L’arresto di uomo per atti persecutori, violenza e resistenza a pubblico ufficiale, dimostra quanto sia importante la preparazione e quanto sia importante il teaser. USIC continuerà a supportare e difendere i diritti e l’integrità dei Carabinieri che, con coraggio e determinazione, operano quotidianamente per mantenere la sicurezza nelle nostre comunità”. Così in una nota Leonardo Silvestri, Segretario Generale per il Piemonte e la Valle D’Aosta dell’Unione Sindacale Italiana Carabinieri (USIC).
LAGHI, GRANDI EVENTI E PRIMATO NELL’RTR INDEX 2024
L’Assessore Chiarelli: «I laghi del Nord Piemonte e i grandi eventi ci rendono una meta turistica dinamica e attrattiva, il primato nell’RTR Index 2024 conferma la nostra visibilità internazionale»
Berlino 3 marzo 2025 – Il Piemonte è protagonista all’ITB di Berlino con un’offerta turistica che quest’anno punta sui laghi del Nord Piemonte e sui grandi eventi sportivi e culturali. Durante l’evento presso lo stand all’interno dell’area italiana gestita da ENIT con la partecipazione delle ATL piemontesi, l’assessore al Turismo, Marina Chiarelli, ha illustrato i dati dell’RTR Index 2024, che confermano il Piemonte al primo posto per visibilità turistica in Italia: con un punteggio di 127,6, la regione si distingue, infatti, come la più ricercata e menzionata nei flussi turistici nazionali e internazionali.
Secondo l’RTR Index 2024 che misura il grado di visibilità turistica delle regioni italiane attraverso l’Indice di Visibilità Turistica (IVT) sui canali digitali e nel mercato internazionale il Piemonte ha superato altre regioni a forte vocazione turistica come Lombardia (119,8), Veneto (116,2) e Lazio (109,7). La classifica evidenzia, inoltre, il crescente interesse anche per le destinazioni del Sud Italia, con Sicilia (97,4), Campania (97,3) e Puglia (95,1) tra le prime dieci.
L’assessore Chiarelli ha sottolineato come la partecipazione all’ITB di Berlino rappresenti un’opportunità strategica per consolidare la posizione del Piemonte nel panorama turistico internazionale. «Quest’anno il nostro focus è rivolto ai laghi del Nord Piemonte, destinazioni di straordinaria bellezza capaci di attrarre turisti da tutto il mondo, e ai grandi eventi, che ci permettono di affermare la nostra regione come una meta dinamica, capace di coniugare sport, cultura e ospitalità. Le Nitto ATP Finals, la Vuelta, il Giro d’Italia e gli altri appuntamenti di rilievo sono occasioni straordinarie per promuovere il nostro territorio e per rafforzare la sinergia tra turismo e grandi manifestazioni. Il Piemonte è pronto a giocare un ruolo da protagonista nell’industria turistica europea».
Secondo l’RTR Index 2024, gran parte del merito di questo primato va alla crescente visibilità dei laghi del Nord Piemonte, che da soli rappresentano quasi un terzo dell’attrattività turistica della regione. In altre parole, quasi un turista su tre continua a scegliere come destinazione proprio l’area lacustre, confermando il suo ruolo strategico nel panorama dell’accoglienza piemontese. Il Lago Maggiore, il Lago d’Orta, il Lago di Mergozzo e i laghi minori si confermano quindi poli di grande richiamo per il turismo internazionale.
Accanto al turismo naturalistico, il Piemonte alla fiera di Berlino punta sui grandi eventi, che costituiscono un volano per l’economia locale e per l’incremento dell’attrattività internazionale della regione. Tra gli appuntamenti di spicco figurano la Vuelta a España, che per la prima volta partirà da Venaria a Torino il 23 agosto 2025, attraversando Torino, Novara, Alba, Limone Piemonte, San Maurizio Canavese e Ceres, e le Nitto ATP Finals, in programma dal 9 al 16 novembre 2025 al Pala Alpitour di Torino, che riuniranno i migliori otto tennisti del mondo. A questi si aggiungono il World’s 50 Best Restaurants 2025, che vedrà Torino e il Piemonte protagonisti della scena gastronomica globale, e il Prix Italia, evento internazionale dedicato all’innovazione nel settore dei media.
«Se vogliamo far crescere il turismo in Piemonte, dobbiamo smettere di ragionare a compartimenti stagni – ha aggiunto l’assessore Chiarelli – Ogni territorio non deve promuovere solo sé stesso e le zone vicine, ma anche il resto della regione. Se a ogni grande evento mettiamo in vetrina anche gli altri appuntamenti di rilievo che si svolgono in Piemonte, creiamo un filo conduttore, un vero e proprio tour regionale che può diventare un brand riconoscibile. Così fanno i grandi Paesi e le capitali internazionali, e così dobbiamo fare anche noi. Il Piemonte ha un’offerta straordinaria, dalla cultura allo sport, dall’enogastronomia alla natura: valorizzarla tutta insieme è la chiave per essere davvero competitivi a livello globale».
Il Piemonte ospiterà anche gli Special Olympics World Winter Games, in programma a Torino dall’8 al 16 marzo 2025, un appuntamento che vedrà la partecipazione di oltre 3.000 atleti provenienti da più di 100 Paesi, impegnati in otto discipline invernali.
Tra gli appuntamenti culturali, l’Ostensione della Sindone si terrà dal 28 aprile al 5 maggio a Torino, in occasione del Giubileo 2025. Sempre ad aprile, dal 23 al 30, si svolgerà il Torino Jazz Festival, mentre a maggio è in programma il Salone Internazionale del Libro, il principale evento editoriale italiano, che richiamerà autori ed editori da tutto il mondo al Lingotto Fiere.
Dall’11 al 14 settembre, Vercelli sarà l’epicentro della prima edizione di Risò – Festival internazionale del riso, con stand, show, talk, convegni, degustazioni e altri appuntamenti. Tra gli eventi in agenda anche Cheese Festival, dedicato ai formaggi a latte crudo e ai prodotti di alta gastronomia, in programma dal 14 al 17 settembre a Bra. L’autunno 2025 vedrà il ritorno della Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba, tra ottobre e novembre, con degustazioni, eventi e iniziative dedicate alla valorizzazione di uno dei prodotti simbolo del Piemonte e d’Italia.
I bianconeri vincono 2-0 contro il Verona nel posticipo della 27a giornata di serie A. Dopo le contestazioni per l’eliminazione dalla Coppa Italia ecco il vantaggio al 28′ grazie a Thuram, poi raddoppio nel recupero con Koopmeiners. E’ la quinta vittoria consecutiva per la squadra di Motta ora quarta in classifica, i bianconeri riducono a 6 punti il distacco dall’Inter.
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Martedì 4 marzo alle ore 18:30, presso il ristorante Monnalisa di Ozegna, si è tenuto un evento speciale dedicato ai bambini ucraini, realizzato grazie alla collaborazione tra la giornalista e attivista Claudia Conte, l’Associazione La Memoria Viva, da anni impegnata nel supporto alla comunità ucraina, e il Consigliere regionale Sergio Bartoli, proprietario del locale.
L’iniziativa ha visto la partecipazione di 50 bambini ucraini, accompagnati da una delegazione di sindaci e amministratori provenienti dall’Ucraina, oltre a circa 20 sindaci del Canavese e numerosi rappresentanti delle istituzioni locali. Un ringraziamento particolare va al Vicesindaco di Ozegna, Federico Pozzo, per la sua presenza e il suo sostegno all’evento.
Tra gli ospiti d’onore, la giornalista e scrittrice Claudia Conte, impegnata in numerosi progetti di solidarietà, e il Prefetto di Torino, che hanno voluto testimoniare la loro vicinanza ai piccoli ospiti.
Uno dei momenti più emozionanti della serata è stata la spettacolare esibizione di pizza acrobatica offerta dai fratelli Piero e Gabriele Asaro, pluricampioni del mondo nella disciplina, che hanno regalato ai presenti un’esperienza unica tra gusto e intrattenimento.
A sottolineare l’importanza dell’iniziativa, il Presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, ha inviato un messaggio di saluto, esprimendo il suo sostegno all’evento e il suo apprezzamento per l’impegno dedicato ai bambini rifugiati:
“Purtroppo non posso essere con voi questa sera, ma desidero farvi arrivare il mio saluto e il mio grazie per l’iniziativa che avete promosso. Dedicare tempo e impegno ai bambini e in particolare ai bambini scappati dalla guerra rappresenta un grande gesto di generosità e affetto, di cui vi ringrazio e per il quale sono molto orgoglioso. Mi auguro che anche da serate come questa possano partire un messaggio e una speranza di solidarietà e di pace di cui questo nostro mondo ha tanto bisogno. Buona serata e buona pizza acrobatica a tutti.”
Il Consigliere Sergio Bartoli ha ringraziato tutti i partecipanti e gli organizzatori, sottolineando come eventi come questo siano fondamentali per rafforzare il senso di comunità e vicinanza nei confronti di chi sta vivendo momenti difficili.
Un particolare ringraziamento è stato rivolto anche al Comandante dei Carabinieri della Stazione di Agliè, Angelo Pilia, per la sua presenza e il suo supporto all’iniziativa, dimostrando ancora una volta la vicinanza delle forze dell’ordine alle comunità locali e ai più fragili.
Infine, un grazie di cuore a tutto lo staff del ristorante Monnalisa, che con grande professionalità e disponibilità si è messo a disposizione per rendere la serata un momento di gioia e condivisione per tutti i presenti.
La serata si è conclusa con la consegna di doni ai bambini e un momento conviviale che ha unito istituzioni, comunità locali e ospiti internazionali in un messaggio di speranza e solidarietà.
La consegna degli Oscar 2025, vincitori e vinti
E poi il giorno dopo ti stai a chiedere se quei giudizi siano pienamente centrati, se quelli che avevi in mente tu fossero giusti o sbagliati, o di comodo, o troppo personali per simpatia o chissà che altro. Ti rendi conto che il Cinema ha tutti i numeri e le caratteristiche per essere Arte ma che tante (troppe?) volte è Business, mosse studiate a tavolino, soprattutto un’altalena su cui è facile salire ma da cui è anche maledettamente facilissimo scendere. Prendete le tredici candidature dell’imperfetto “Emilia Perez” di Jacques Audiard: al di là di una imbarazzante ammucchiata dell’intero cast a Cannes ovvero un Palmarès alle quattro attrici senza distinzione o soppesatura di sorta, a Hollywood, dopo una strombazzatura d’eccezione e una battaglia senza esclusioni di colpi, è stato sufficiente andare alla riscoperta di una manciata di tweet della prima attrice trans – velocemente candidata: con il sospetto da parte di chi scrive queste note che Karla Sofìa Gascòn sia stata catapultata nell’empireo delle protagoniste per tirare un dispettuccio a Mr Trump che tratta il mondo anche geneticamente in buoni e cattivi piuttosto che per convincenti qualità – destinati negativamente a messicani e afroamericani per far crollare in quattro e quattr’otto l’intero castello di carte. Onde per cui, delle tredici candidature ne sono andate a segno soltanto due, la miglior canzone a “El mal” e la miglior attrice non protagonista a Zoe Saldana (lei più nelle vesti di protagonista del film!) che certo non aveva rivali.
Certo non la nostra Isabella Rossellini, nella serata tutta luci e star del Dolby Teather, che si sarà pur messa in blu velvet in onore del suo amore trascorso per David Lynch e per la grandezza di un regista, con tanto di agghindo con gli orecchini di mamma Ingrid sul set di “Viaggio in Italia” di papà Roberto: ma quei suoi otto minuti in “Conclave” di Michael Jackman non hanno convinto i membri dell’Academy che forse avranno comparato gli altri otto minuti della storia del cinema, quelli irripetibili di Anne Hathaway nei canori “Miserabili” che valsero all’attrice, quelli sì, la meritatissima statuetta nel 2013. Morto un papa se ne fa un altro, caduta “Perez” ci si aggrappa all’altrettanto imperfetto “Conclave” e a quel “Brutalist” firmato da Brady Corbet che convince, nella prova soprattutto eccezionale di Adrien Brody, oscaribilissimo e così è stato, capace ancora una volta dopo “Il pianista” di Polanski di costruire e trasmettere emozioni come pochi altri, ma dove vedi una regia e una scrittura prima che si vorrebbero grandiose ma che in alcuni tratti (nella seconda parte del film) non hanno oliato a dovere i loro ingranaggi. “The Brutalist”, tuffo in un film classicheggiante, di lento ed elegante racconto, che sa con intelligenza di architettura e di riscatto, degli aspetti consolatori e costruttivi dell’arte, che guarda allo scempio di ieri e alla Storia di oggi, che si porta anche a casa le statuette per la miglior colonna sonora e la miglior fotografia, lasciando immeritatamente a “Wicked” dei pur talentosi Nathan Crowley e Lee Sandales il premio per la migliore scenografia.
Insomma l’altalena di cui sopra ha fatto vittime illustri, il Fiennes di “Conclave” o la Demi Moore di “The Substance” che risorta alla sessantina a nuova vita e data sino alla vigilia per vincitrice e che con il sorriso di circostanza avrà l’altra sera pensato che un’occasione così chissà quando le ricapita; soprattutto il bel (e allegramente giallognolo e ingioiellato) Timothée Chalamet che ha speso cinque anni della sua vita per diventare un perfetto Bob Dylan e poi ha dovuto cedere le armi davanti alla prova del finto architetto Làszlò Tòth (e con lui, le dieci candidature originali di “A Complete Unknown”, secondo e terzo riconoscimento alla fotografia di Lol Crawley e alla colonna sonora originale di Daniel Blumberg): magari vada a chiedere a quel collega che si chiama Leonardo Di Caprio quanta anticamera ha dovuto fare per impugnare la sua prima statuetta. A sovvertire le carte, in un crescendo che si è ispessito di giorno in giorno, e a rovinare del tutto le speranze di “Brutalist”, è arrivato “Anora” di Sean Baker, non ancora un gigante nel firmamento di celluloide, già Palmarès a Cannes, che stringe oggi tra le sue giovanili quanto sfacciate braccia gli Oscar per il miglior film e la miglior regia, per la miglior attrice protagonista, per il miglior montaggio e la miglior sceneggiatura originale: con ogni carta in regola, ben raccontato e con un ritmo invidiabile, con una scena centrale di risicata violenza di parecchi minuti (ci sono voluti dieci giorni per girarla) che è un pezzo di cinema da mandare agli annali, con la consacrazione di uno scricciolo spuntato fuori quasi dal nulla, Mikey Madison (anche se io continuo ad avere negli occhi e nella mente la prova maiuscola di Fernanda Torres in “Io sono ancora qui” di Walter Salles, per fortuna miglior film straniero, moglie ineguagliabile di uno dei tanti desaparecido) a incarnare come meglio non potrebbe l’escort caduta nella passione e nella bambinaggine del rampollo di un magnate russo.
Elio Rabbione
Nelle immagini, scene di “Anora”, “Emilia Perez” e “The Brutalist”.