ilTorinese

Le Gallerie d’Italia ospitano la mostra di Luca Locatelli sulla Circolarità: “The Circle”

Fino  al 18 febbraio 2024

 

Intesa Sanpaolo apre le sue porte fino al 18 febbraio 2024, alle Gallerie d’Italia di Torino, alla mostra dedicata a Luca Locatelli dal titolo “The circle-soluzioni per un futuro possibile”, a cura di Elisa Medde, realizzata con il supporto specialistico della Ellen McArthur Foundation e la  collaborazione della Fondazione Compagnia di San Paolo e Fondazione Cariplo. Partner fotografico del progetto è l’azienda Leika.

Luca Locatelli, fotografo e filmmaker, autore per il National Geographic, tra il 2021 e il 2023 ha attraversato l’Europa alla ricerca di storie emblematiche e replicabili. In mostra diciotto soluzioni in dieci Paesi diversi per salvaguardare la sopravvivenza del pianeta e dell’umanità. Risultato sono gli scatti giganti e fascinosi esposti in Piazza San Carlo, che raccontano un mondo fatto di sperimentazioni e tecnologie sostenibili, affrontando temi come la geotermia, il riciclo del tessile, la riconversione di aree industriali e l’alimentazione.

L’UE definisce l’economia circolare come “un modello di produzione e consumo che implica condivisione e prestito, riutilizzo, riparazione, ricondizionamento e riciclo dei materiali e prodotti esistenti il più a lungo possibile”.

A cinquant’anni dalla sua teorizzazione, la circolarità è una delle più ambiziose e promettenti strategie alla base della creazione di un futuro sostenibile, da un punto di vista sia ambientale, sia produttivo, sia industriale.

“The Circle” è un progetto fotografico che racconta la rivoluzione delle soluzioni possibili, ed è il risultato di un progetto di ricerca di lunghissimo respiro in cui Luca Locatelli ha documentato le buone pratiche, le sperimentazioni, le ambizioni e i percorsi di questa nuova utopia. Il percorso espositivo, commissionato dalle Gallerie d’Italia offre un  viaggio attraverso l’Europa della sperimentazione e dell’avanzamento industriale sostenibile, come la geotermia e il riciclo tessile, tra gli altri. Le storie raccontanoesperienze reali di Nature Based Solutions, azioni intraprese per proteggere, sostenere e ripristinare gli ecosistemi naturali che, quando applicate ai modelli industriali e produttivi, hanno la potenzialità di innescare quella trasformazione culturale necessaria per cambiare il corso degli eventi. Le immagini sono accompagnate da infografiche create per questa occasione dalla visual designer Federica Fragapane, e raccontano di esperienze e realtà di altissima ingegneria, artigianato e sapienza ancestrale che vanno di pari passo in direzione della creazione di uno spazio in cui la Natura torni al centro, in cui conoscenza e sapienza umana si pongano al servizio delle forze ambientali per poter beneficiaredella loro potenza, senza cercare di addomesticarle o imprigionarle. Si tratta di quelle Nature Based Solutions che, più di tutte le altre, ci offrono le maggiori possibilità di riuscita e mostrano come la tecnologia più avveneristica e l’intuizione dell’autoproduzione possano entrambe contribuire allo stesso scopo, alla chiusura del cerchio,  alla possibilità di un sistema perpetuo.

Grazie al progetto della Compagnia di San Paolo, la mostra “Luca Locatelli The Circle” esce dagli spazi museali delle Gallerie d’Italia e approda nella Città di Torino, con una serie di immagini di mostra diffuse attraverso tram, poster e cartoline culturali negli spazi pubblici torinesi. Si tratta di un’iniziativa che ha il duplice obiettivo da una parte di avvicinare il pubblico al messaggio chiave del progetto, che vede nella circolarità una soluzione economico/ambientale a lungo termine e dall’altra parte offrire accessibilità digitale ad alcuni contenuti della mostra, attraverso la scansione del qr code dal proprio smartphone. L’operazione contribuisce alla diffusione di immagini iconiche che spaziano dal riciclo aeronautico con il progetto “Pamela” per lo smantellamento e riciclaggio di aerei dismessi, all’allevamento di mitili della Galizia, come esempio di produzione alimentare integrata, per finire con una riqualificazione di una ex miniera di carbone in Germania, trasformata oggi in un museo a cielo aperto.

La mostra inoltre è inserita nel programma “La cultura dietro l’angolo”, che proponendo attività ed eventi diffusi nelle Circoscrizioni della città, ha lo scopo di portare la cultura a poca distanza da casa, creando nuove occasioni di relazione, condivisione, aggregazione e partecipazione.

La mostra è stata aperta il 21 settembre 2023.

 

Mara Martellotta

Un Polo Universitario e un Polo Archivistico nell’ex Manifattura tabacchi

 AL VIA IL CONCORSO INTERNAZIONALE DI PROGETTAZIONE PER IL NUOVO POLO CULTURALE

Agenzia del Demanio, Regione Piemonte, Città di Torino, Ministero della Cultura, Ministero della Giustizia, Politecnico e Università di Torino sottoscrivono l’Accordo che da via all’operazione di riqualificazione urbanistica e architettonica

 

Torino – Prende vita l’operazione di riqualificazione urbanistica, architettonica e funzionale della ex Manifattura Tabacchi di Torino con il Concorso internazionale di Progettazione indetto dall’Agenzia del Demanio per acquisire una proposta progettuale di riqualificazione del complesso storico. Il bando è stato presentato oggi a Palazzo Chiablese dal Direttore dell’Agenzia del Demanio Alessandra dal Verme alla presenza delle istituzioni coinvolte nell’operazione di riconversione, possibile grazie alla sottoscrizione di un Accordo che attua il Protocollo di Intesa tra il Ministero della Cultura, la Regione Piemonte, la Città di Torino, l’Agenzia del Demanio, il Politecnico e l’Università degli Studi di Torino.

L’Accordo attuativo è stato siglato da Alberto Cirio Presidente della Regione Piemonte, Stefano Lo Russo Sindaco di Torino, Alessandra dal Verme Direttore dell’Agenzia del Demanio, Guido Saracco Rettore del Politecnico di Torino, Stefano Geuna Rettore dell’Università degli Studi di Torino, Corrado Azzollini Segretario Regionale per il Piemonte del Ministero della Cultura, Emanuela Carpani Soprintendente della Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Torino, Edoardo Barelli Innocenti Presidente della Corte d’Appello di Torino, Ministero della Giustizia.

Il Protocollo prevede l’insediamento, negli spazi recuperati della ex Manifattura Tabacchi, di più funzioni aperte e fruibili ai cittadini: un Polo Universitario con residenze, servizi per gli studenti e aule di alta formazione e un Polo Archivistico con aule di consultazione di documenti e un centro studi. Gli spazi residenziali previsti consentiranno di realizzare un vero e proprio campus interateneo dell’inclusione sociale, dove, oltre agli alloggi sono previste aree di incontro e socializzazione e per la formazione avanzata. La parte destinata agli alloggi, candidata attraverso un bando del Ministero dell’Università e Ricerca, attua la Riforma “Alloggi per gli studenti e riforma della legislazione sugli alloggi per studenti”, della Missione 4 del PNRR.

Il concorso internazionale richiede una proposta progettuale che preveda lo studio delle connessioni urbane e il disegno degli spazi di relazione tra gli edifici con attenzione alle funzioni da insediare nell’area, con particolare attenzione alla sostenibilità, alla resilienza e all’inclusività sociale ed economica. Dovrà pertanto rendere l’ambiente urbano adeguato al contesto e alle condizioni climatiche attuali e capace di adattarsi agli eventuali cambiamenti. Il Nuovo Polo dovrà inoltre essere in grado di attrarre competenze, capitale umano e risorse economiche. La rigenerazione del complesso dell’ex Manifattura Tabacchi potrà rappresentare l’elemento propulsore per la rivitalizzazione del quadrante nord/nord-est di Torino, per generare opportunità di apprendimento, aggregazione, lavoro e impresa sociale.

Il bando si articola in due fasi. Il termine per la presentazione delle proposte progettuali e dei documenti amministrativi relativi alla prima fase è il 16 gennaio 2024, alle ore 16. A partire da tale data l’Agenzia del

Demanio avvierà le fasi di valutazione e selezione delle offerte pervenute, da cui saranno individuate le proposte che accederanno alla seconda fase. Il termine per la presentazione delle offerte relative alla seconda fase è il 22 aprile 2024, alle ore 16. Come da disciplinare di gara, il 17 maggio 2024 avverrà la proclamazione del vincitore del concorso che curerà il completamento del progetto di fattibilità tecnica ed economica. Il vincitore riceverà un compenso pari a circa € 393mila, mentre a ciascuno dei successivi 4 concorrenti verrà corrisposto, a titolo di riconoscimento di partecipazione, un rimborso spese di circa € 15mila. L’Agenzia del Demanio si riserva, inoltre, di affidare al vincitore il completamento della progettazione secondo la programmazione dei lotti esecutivi e degli investimenti.

In particolare, l’Agenzia del Demanio, attraverso la Struttura per la Progettazione, curerà per la Regione Piemonte la progettazione degli interventi della porzione da destinare alle residenze universitarie, nell’ambito degli obiettivi PNRR. L’Agenzia assumerà, inoltre, il coordinamento tecnico dell’intervento di rigenerazione urbana e svilupperà, quale Stazione Appaltante, le porzioni destinate al Ministero della Giustizia e al Ministero della Cultura – Direzione Generale Archivi.

Il Presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, intervenendo ha dichiarato: “Investire su residenze universitari, spazi per i ragazzi e gli studenti è la cifra della capacità di una città e di un territorio di essere attrattivo e di investire sul suo futuro. Su questo Città e Regione stanno lavorando molto: la Regione dà copertura al 100% delle borse di studio, con uno stanziamento di oltre 70 milioni di euro e, grazie agli investimenti sull’edilizia universitaria, questa città è la prima in Italia per incremento dei posti letto per gli studenti nella classifica del ministero, con 500 posti in più a disposizione già da quest’anno. Per questo sosteniamo con convinzione il progetto per la Manifattura Tabacchi che rappresenta un ulteriore tassello della trasformazione di questo territorio.”

“L’importante operazione di rigenerazione urbana che interesserà la ex Manifattura Tabacchi, cui il concorso internazionale di progettazione darà avvio, si inserisce in un’area urbana che attraverserà nei prossimi anni una fase di grande trasformazione, a partire dalla Linea 2 della metropolitana – ha detto il Sindaco della Città Metropolitana e della Città di Torino, Stefano Lo Russo. “In questo luogo sorgerà un polo della cultura e della formazione accademica, confermando la vocazione di Torino quale città universitaria”.

Il Concorso internazionale che lanciamo oggi è l’occasione per ripensare gli spazi in disuso, restituirgli vitalità e attrattività, trasformandoli in luoghi di conoscenza, di incontro e di cultura con un grande impatto sulla città. Mi auguro che ci sarà grande partecipazione”, ha dichiarato Alessandra dal Verme, Direttore dell’Agenzia del Demanio. “Siamo impegnati in operazioni complesse di rigenerazione e riuso dei beni dello Stato con l’obiettivo di garantire la migliore qualità funzionale, tecnica e architettonica degli interventi, attivando processi di rigenerazione urbana, in collaborazione con le istituzioni competenti e secondo le esigenze e istanze espresse dal territorio. Il Polo Culturale che nascerà a Torino – aggiunge dal Verme – sarà un esempio dell’approccio sistemico che l’Agenzia adotta per valorizzare il patrimonio immobiliare basandosi sui principi della centralità dell’utenza, dell’innovazione e della sostenibilità economica, sociale e ambientale”.

“E’ un progetto importante per riqualificare una zona di Torino con grandissime potenzialità – ha detto il Rettore del Politecnico Guido Saracco – Uno spazio versatile e ricco di storia situato in una posizione strategica per i nostri atenei: un altro tassello per trasformare Torino in una città universitaria sempre più vivibile ed accogliente.”

“Il lancio di questo atteso concorso internazionale segna l’avvio di un progetto strategico per Torino, dimostrando ancora una volta che l’investimento in luoghi per la cultura costituisce occasione di rigenerazione urbana e ambientale in zone della città alla ricerca di nuova identità e di opportunità per lo sviluppo – ha dichiarato il Rettore dell’Università di Torino Stefano Geuna – Il recupero dell’ex Manifattura Tabacchi consentirà di offrire a Torino una città della memoria e della formazione continua, per far vivere la quale i saperi e le competenze universitarie avranno un ruolo cruciale. Sarà questa, finalmente, l’occasione per concentrare gli archivi istituzionali e privati della storia economica e industriale della città in uno spazio moderno e accessibile, creando un centro di documentazione tra i più importanti del Paese. In più con la presenza di spazi dedicati alla residenzialità studentesca, che rappresentano un bisogno primario per Atenei in crescita continua come quelli insediati sul nostro territorio. Si estende così, anche oltre Dora, la presenza universitaria in una parte della città dove la presenza del Campus Einaudi ha già dimostrato tutto il potenziale di cambiamento in positivo dei modelli di policentricità culturale.”

“La firma dell’Accordo tra Ministero della Cultura, Ministero della Giustizia, Regione Piemonte, Città di Torino, Università di Torino, Politecnico di Torino e Agenzia del Demanio per la valorizzazione del compendio di archeologia industriale denominato Regia Manifattura Tabacchi consentirà all’intero complesso, oggi abbandonato, di riconnettere un’area urbana con funzioni culturali di ampio respiro dotando contestualmente la Città di Torino di funzioni che le permetteranno di proiettarsi verso sfide future.” Ha dichiarato il Segretario Regionale per il Piemonte del Ministero della Cultura, Corrado Azzollini.

LINK AL CONCORSO

www.agenziademanio.it/it/gare-aste/lavori/gara/Concorso-di-progettazione-per-la-riqualificazione-dellex- Manifattura-Tabacchi-da-destinare-a-Polo-Culturale-sita-nel-Comune-di-Torino#

Piccoli calciatori contro la violenza sulle donne

La LND con SGS FIGC e CONI hanno istituito una iniziativa per oggi a favore delle lotta contro le violenza sulle donne: prima delle  delle gare si è tenuto un minuto di applausi.

Nella foto i piccoli calciatori  del Torino-professionisti classe 2015 con il cartello: “Noi che saremo gli uomini di domani diciamo NO alla violenza sulle donne”.

Inaugurata la ‘nuova’ via San Secondo

Spazio pubblico di qualità trasformato in ottica resiliente

È stata inaugurata questo pomeriggio alla presenza del Sindaco Stefano Lo Russo, della presidente della Circoscrizione Uno Cristina Savio e degli assessori Chiara Foglietta, Paolo Chiavarino Francesco Tresso la ‘nuova’ via San Secondo, oggetto di una serie di interventi di riqualificazione che hanno interessato, insieme all’asse stradale, l’intero borgo.

“Siamo molto contenti -ha detto il Sindaco Stefano Lo Russo- di restituire al quartiere questa via in una veste completamente rinnovata. Sono numerosi i progetti su cui stiamo investendo, anche grazie alle risorse europee, per la riqualificazione urbana, per restituire alle cittadine e ai cittadini spazi pubblici più sicuri, vivibili e accoglienti”.

La strada è stata ri-progettata con l’obiettivo di ottenere maggior sicurezza e uno spazio pubblico di qualità suddiviso in modo più equilibrato tra i vari attori della mobilità attraverso interventi fisici quali rialzi di carreggiata, restringimenti, arredi, introduzione del verde e nuove alberature, che favoriscano la coabitazione di auto e pedoni.

Spazi ripensati e trasformati in ottica ‘resiliente’ con soluzioni innovative volte a contrastare l’effetto ‘isola di calore’ e a gestire al meglio le acque meteoriche in occasione degli eventi di precipitazione intensa, sempre più frequenti nei centri urbani, creando allo stesso tempo un ambiente più vivibile.

Nell’esecuzione dei lavori sono state accolte le richieste della Circoscrizione Uno con l’estensione della riqualificazione al tratto tra i corsi Stati Uniti e Vittorio Emanuele e l’inserimento di opere in corrispondenza di alcuni incroci lungo via Gioberti dove sono presenti alcune scuole.

“Sono lieta che l’inaugurazione della via e della piazza riqualificate con attenzione alla sostenibilità ambientale sia l’occasione per le associazioni e i cittadini del Borgo San Secondo per confrontarsi e rinforzare la rete di territorio in un clima di festa. Mi auguro che questo pomeriggio insieme rappresenti solo la tappa di un percorso, che come Circoscrizione sosterremo con la disponibilità mia e dei consiglieri. Uscire di casa, ritrovarsi all’aperto, approfittare delle panchine e di quel po’ di natura che siamo riusciti a inserire agli incroci è di per sé fonte di benessere. Stiamo comunque anche cercando in zona un piccolo luogo chiuso da utilizzare nelle giornate piovose”, ha dichiarato la presidente della Circoscrizione Uno, Cristina Savio.

I lavori, insieme ad interventi come il rialzo della sede stradale negli incroci e la messa a dimora di essenze arboree, hanno portato alla completa riqualificazione di piazza San Secondo offrendo un nuovo volto vivibile all’area mercatale e la definizione di ampie platee a fruibilità pedonale. Particolare attenzione è stata riservata ai materiali utilizzati nella pavimentazione dei percorsi secondo un disegno idoneo a favorire la mobilità degli ipovedenti. In particolare, i marciapiedi sono stati pavimentati in pietra con un bordo di cubetti di porfido a fare da guida naturale verso gli attraversamenti pedonali.

Complessivamente si sono ridotte le superfici asfaltate e impermeabili, convertendole in infrastrutture verdi in grado di fornire ombreggiamento e raccogliere le acque piovane per ridurre i flussi in rete e prevenire eventuali allagamenti.

Nel post pandemia +19% di adolescenti al Centro antiviolenza del Sant’Anna di Torino

Il Centro Soccorso Violenza Sessuale (S.V.S.) dell’ospedale Sant’Anna di Torino, attivo da maggio 2003, è parte integrante del Centro Esperto Sanitario contro la violenza della Città della Salute di Torino.
Il Centro S.V.S. di Torino è Centro sanitario di riferimento pubblico, sia a livello regionale che nazionale, per la presa in carico clinica psicologica e sociale di donne vittime di violenza, con pronta disponibilità ginecologica h24.
L’équipe multidisciplinare del Centro SVS è costituita da personale dedicato e formato (ginecologhe, ostetrica,  psicologa, assistente sociale) ed anche durante la pandemia da COVID 19 il Centro è stato regolarmente aperto e si è mantenuta la reperibilità h24 del personale dedicato.
Scopo del Centro SVS di Torino è quello di offrire soccorso alle donne di età uguale / superiore ai 14 anni, che hanno subito violenza sessuale o maltrattamento in gravidanza, sia nell’emergenza sia nelle fasi successive all’evento traumatico, con interventi clinici, psicologici e sociali personalizzati, garantendo la continuità assistenziale.
L’assistenza sanitaria offerta è altresì rivolta alle donne che hanno subito violenza sessuale, torture, mutilazioni genitali nei Paesi d’origine, spesso assoggettati alle guerre civili, o durante i percorsi migratori e richiedenti asilo politico nel nostro Paese.
Il Centro SVS collabora con i Servizi territoriali di interesse per la prosecuzione della presa in carico della persona assistita, ove necessario. Mantiene direttamente i contatti e collabora con la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Torino, Gruppo Fasce Deboli, con le altre Procure Ordinarie piemontesi e nazionali, la Procura presso il Tribunale per i Minorenni del Piemonte e Valle d’Aosta, con le Forze dell’Ordine.
In questi 20 anni di servizio sono state accolte presso il Centro S.V.S. 2.250 donne, 48% italiane e 52% straniere. L’età media delle donne visitate è stata di 28 anni con un 47% di adolescenti (età compresa tra 14 e 24 anni) .
Sul totale di donne accolte il 7% ha riferito un maltrattamento in gravidanza prevalentemente perpetrato dal partner (78% dei casi).
Le donne migranti sono state il 14% del campione e di esse il 23% ha subito una mutilazione genitale femminile.
I dati post pandemia del Centro S.V.S. indicano chiaramente un incremento del 19% delle adolescenti di età compresa tra i 14 ed i 18 anni che subiscono violenza fino a raggiungere il 52% del totale di donne visitate negli anni 2021-2022.
Nel 51% dei casi le aggressioni sono avvenute da parte di soggetti conosciuti dalla donna anche per quanto riguarda le violenze di gruppo che si attestano all’11% dei casi.
Il luogo in cui si è verificata più frequentemente una violenza sessuale è l’abitazione privata (58.1%)
Negli ultimi tre anni si è anche assistito, inoltre, ad una recrudescenza del tipo di aggressioni con incremento dell’uso di corpi contundenti e di armi bianche con conseguente aumento di lesioni extragenitali.
Relativamente alla distribuzione delle lesioni, le sedi maggiormente colpite sono il distretto del capo e del collo (18%), gli arti inferiori (12,3%), i genitali e le zone erogene (11,5%), il tronco (4%) e gli arti superiori (8%).
L’ospedale Sant’Anna della Città della Salute di Torino e Fondazione Onda, in occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, lanciano la terza edizione dell’(H) Open Week con l’obiettivo di incoraggiare le donne vittime di violenza a rompere il silenzio ed avvicinarle alla rete di servizi antiviolenza che può offrire percorsi di accoglienza protetta e progetti di continuità assistenziale e di sostegno, fornendo strumenti concreti ed indirizzi a cui rivolgersi per chiedere aiuto.
L’ospedale Sant’Anna, con il Centro antiviolenza, offre alla popolazione un evento con l’obiettivo di avvicinare le donne alla rete di servizi antiviolenza. Martedì 28 novembre 2023 dalle ore 8,30 alle ore 16,30, presso l’Aula Dellepiane dell’ospedale Sant’Anna (piano terra – via Ventimiglia 3), si terrà l’evento formativo regionale “Alza lo sguardo…” – Giornata di sensibilizzazione regionale sulla violenza di genere, durante il quale interverranno Manuela Ceccarelli (medico di Direzione Sanitaria P.O. Sant’Anna), Paola Castagna (ginecologa responsabile del Centro S.V.S.), Antonella Canavese (ostetrica Centro S.V.S.), Alessandra Sena (psicologa Centro S.V.S.), Cecilia Griffey (assistente sociale Centro S.V.S.), Franncesco Lupariello (medico legale), Laura Ruggiero (IRES Piemonte) e Zahra Ohuami (operatrice e mediatrice Piam Onlus).

Restructura 2023 è stata un’edizione straordinaria

Ricca di temi, di aziende e di pubblico

Recupero dell’esistente, riuso e riciclo dei prodotti e di componenti, ritorno all’impiego di materiali naturali e di risorse rinnovabili per produrre l’energia necessaria a far funzionare la casa: sono stati alcuni temi al centro di Restructura 2023, organizzata da GL events Italia a Torino da giovedì 23 ad oggi. Un’edizione che si è dimostrata vivace e superiore alle aspettative, dove gli oltre 10.000 visitatori hanno toccato con mano la grande trasformazione del comparto.

«In un allestimento ripensato nel format, abbiamo dato voce alle tendenze del settore per il futuro. Una filiera che deve trovare le strade sempre più performanti per investire sulla riqualificazione e riconfigurazione dell’esistente, piuttosto che per consumare nuove risorse – ha commentato Gàbor Ganczer, amministratore delegato di GL events Italia -. La fiera, forte della sua lunga tradizione ha iniziato da quest’anno un percorso di crescita e rilancio per tornare a essere fra gli appuntamenti di riferimento sul panorama nazionale per il retrofit, il recupero e il restauro del costruito».

Restructura 2023 è stata ricca di sfaccettature e idee, ruotando intorno sulle sfide del comparto, chiamato a sviluppare una metodologia più sistemica e a definire nuove regole per disciplinare le esigenze del futuro. È emerso come il settore abbia le carte in regola per “sexy” agli occhi dei giovani, che oggi in questo campo trovano professioni dove sono richieste competenze più sofisticate, complesse e “greening”, a tutti i livelli, e che più di altri oggi garantisce impieghi immediati e ben retribuiti, oltre che possibilità di fare carriera. E al salone infatti, sono tornati i giovani, protagonisti anche di un evento in cui si sono confrontati ingegneri, architetti, operai, carpentieri del legno, posatori, nuovi imprenditori. Sul tema è intervenuta anche l’Agenzia Piemonte Lavoro della Regione Piemonte che ha presentato alcuni dati: con oltre 61.000 imprese in Piemonte, l’attività economica dell’edilizia costituisce circa un terzo dei movimenti occupazionali da lavoro dipendente. Nel 2022 quasi 13.000 aziende hanno registrato almeno un’assunzione.

Passeggiando fra gli stand o ascoltando il ricco programma di convegni realizzati da ordini, associazioni e imprese, oltre che da GL events Italia, ci si poteva imbattere in nuove soluzioni che usano gli scarti di altre produzioni, non solo del settore edile, ma ad esempio di quello agricolo e che intendono la tecnologia e l’innovazione come mezzo per dare vita a soluzioni costruttive e materiali di nuova generazione e a basso impatto ambientale da impiegare nella ricostruzione di città più sostenibili.

Si è vista l’implementazione del verde urbano con pareti verdi, soluzioni per il recupero e lo stoccaggio dell’acqua – risorsa che mancherà sempre di più, ma da cui occorre anche proteggersi a fronte di fenomeni alluvionali indotti dal cambiamento climatico -, sistemi per sfruttare meglio gli apporti di luce naturale anche negli ambienti artificiali, una nuova attenzione alla salubrità dei materiali e alla loro emissività in termini di sostanze nocive alla salute, la circolarità e la garanzia di durabilità dei prodotti anche per un reimpiego in vita successiva come valore aggiunto per progettisti e committenza.

La bioedilizia, con isolanti ricavati dalle fibre di erba, mattoni di calce, canapa, paglia … non ha portato proposte di nicchia, ma filiere che stanno rivoluzionando la tradizione delle lavorazioni. Ampio spazio, in particolare, al legno, il materiale per eccellenza che decarbonizza la città, nuovo interprete del mondo del costruire. Quasi dimenticato dopo l’avvento del cemento, negli ultimi anni è risorto mettendo in luce caratteristiche fondamentali, come: sostenibilità, protezione dall’inquinamento acustico, atmosferico ed elettromagnetico, economicamente vantaggioso, leggero. Una materia prima di cui il nostro Paese è ricchissimo e che può contribuire alla crescita di un’edilizia di prossimità, “a chilometri zero”. E il legame di Restructura con il legno si consolida con la sua collaborazione con Eurobois 2024, principale fiera del legno in Francia, organizzata a Lione dal Gruppo GL events, dal 6 al 9 febbraio. «Una scelta che facciamo anche in una logica di “sistema azienda”, per condividere trasversalmente le competenze e le best practice del nostro Gruppo internazionale» spiega Ganczer.

L’uso dell’energie elettrica da fonte rinnovabile è stato promosso da aziende di prodotti e servizi che semplificano sempre di più la possibilità, anche per chi vive in palazzi e condomini, di poter scegliere l’origine delle forniture ed è stato tema al centro di un’intera giornata di focus fra quelli dell’Alveare del professionista dedicato alle green communities e alle comunità energetiche. Alveare che, animato da continui costruttivi confronti, è l’unico caso in Italia di un efficiente luogo di rappresentanza e networking per le associazioni e per gli ordini professionali (ingegneri, architetti, geometri, geologi, periti industriali).

L’importanza della multi professionalità è andata oltre le figure più tipicamente legate all’edilizia investendo anche quello della medicina, come nel caso del convegno Neurosafety: Una sicurezza sul lavoro spiegata attraverso le neuroscienze. Le neuroscienze infatti, integrate alla psicologia e all’ingegneria della sicurezza, possono aiutare a prevenire gli infortuni sul lavoro. La comprensione dei fattori psicosociali che influiscono sul comportamento umano può influenzare le pratiche di sicurezza sul lavoro; da una parte occorre prendere coscienza dei bias cognitivi che intervengono nelle nostre scelte e dall’altra utilizzare tecnologie che consentono di misurare il sistema nervoso. In questa direzione, l’approccio metodologico e tecnologico messo a punto da un’azienda torinese, in seno all’Università di Torino, ha già dimostrato di saper condizionare la sostenibilità sociale, dimostrando il concreto miglioramento del benessere dei lavoratori, ma l’obiettivo e incidere sulla diminuzione dei decessi sul lavoro che attualmente sono intorno ai 1.200 l’anno.

L’esigenza di incrociare le esperienze dei progettisti con quella dei medici, ma anche con il mondo della comunicazione e dei media, a partire da quelli che si occupano di salute e wellbeing, è stato messo in evidenza nel convegno dedicato all’architettura biofilica, dal titolo Progettare il benessere e la salubrità in casa e saperlo comunicare.

Tra i tanti temi trattati, quello delle barriere architettoniche per una progettazione universale dello spazio urbano, più attenta alle esigenze di persone con diversi tipi di disabilità. E per farne comprendere appieno le necessità, architetti e progettisti sono stati invitai a sperimentare in prima persona cosa significhino le barriere.

A segnare il nuovo passo di Restructura anche la Call4Ideas che sul palco dell’evento inaugurale, e in una mostra allestita nel Padiglione 3 del Lingotto, ha portato esempi da tutta Italia di buon utilizzo degli incentivi fiscali esistenti per innovare e costruire in qualità pure all’interno di un contesto normativo che richiede un ripensamento e un adeguamento alle tendenze in atto nella nostra società.

La manifestazione è partita, nell’evento di opening, dalla riflessione su cosa in questo presente possiamo fare per orientare il cammino verso un futuro più sostenibile. Una riflessione che con coraggio ha posto il settore di fronte a domande importanti sul tipo di strumenti necessari alla pianificazione dei territori a fronte di cambiamenti sempre più repentini degli scenari da affrontare (sul sito di Restructura sarà disponibile l’intervento di Fabio Millevoi).

E guardando al futuro Restructura, per la prima volta e prima in Italia, ha anche scelto di non esaurirsi dei 3 giorni di fiera, ma di diventare anche completamente digitalizzata per continuare ad essere fruibile tutto l’anno, grazie alla collaborazione con Analist Group e Matterport. Chi ha mancato l’appuntamento con il salone può visitarlo sul sito www.restructura.comin attesa della prossima edizione che sarà dal 15 al 17 novembre 2024.

Artiste di Corte. Una visita narrata

Domenica 26 novembre

“Dalle tenebre alla luce” del Triton Consort

 

 

In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne del 25 novembre, la Palazzina di Caccia di Stupinigi dedica alle donne il pomeriggio di domenica 26 novembre. Alle ore 15.30 è in programma una visita narrata dedicata alle artiste di corte tra Seicento, Settecento e Ottocento. Alle 16.45 il concerto “Dalle Tenebre alla Luce” nel Salone d’Onore del Triton Consort. In programma una ricostruzione storico-musicale che coinvolge attivamente il pubblico, con brani dalla Terza Lezione delle Tenebre di François de Couperin e alcuni Responsori della Settimana Santa di Francesco Durante, che saranno eseguiti spegnendo una luce ad ogni brano così da terminare il concerto al buio. L’idea è quella di proporre una ricostruzione musicale in miniatura di un’ora di una tradizione ormai perduta che durava diverse ore e diversi giorni, viaggiando sulle note di due compositori contemporanei di paesi diversi ma legati dall’attrazione per lo stesso repertorio.

L’Ufficio delle Tenebre è un ufficio liturgico della Chiesta Cattolica che si recita nei tre giorni che precedono la Pasqua ed è caratterizzato dallo spegnimento di candele poste su una “saettia”, ovvero uno speciale candelabro di forma triangolare, e da un “terremoto” o “strepitus”, un momento alla fine dell’ufficio in cui nella totale oscurità si battono le panche con i libri o con le mani.

Le “Lezioni delle Tenebre” e i “Responsori della Settimana Santa” sono composizioni musicali scritte per essere eseguite nei tre giorni prima di Pasqua utilizzando il testo delle “Lamentazioni di Geremia” dell’Antico Testamento, nelle quali il profeta deplora la distruzione di Gerusalemme da parte dei Babilonesi, e pagine del Vangelo.

 

BIO

Il Triton Consort nasce nel 2019 a Milano per esplorare gioielli più o meno famosi della musica strumentale e vocale rinascimentale, barocca e tardobarocca. Questa musica permette una grande libertà espressiva, creativa e di interpretazione che il Consort sfrutta per ottenere colori ed effetti sempre nuovi.

Il nome “Triton” è un omaggio non solo alla creatura del mare, bensì al “tritono”, un intervallo musicale che crea una forte e colorita dissonanza e che nel medioevo era addirittura considerato un “accordo proibito”. Ma proprio come tutto ciò che è proibito, l’orecchio tende a cadere proprio lì.

 

FORMAZIONE

Donatella Colletti, Guja Mabellini, soprani e percussioni

Francesco Spiga, flauti

Simone Zangani, flauti, oboe

Caterina Soresina Stoppani, viola da gamba

Maurizio Pancotti, liuto, torba, chitarra barocca

Niki Meloni, clavicembalo

 

INFO

Palazzina di Caccia di Stupinigi

Piazza Principe Amedeo 7, Stupinigi – Nichelino (TO)

Domenica 26 novembre, ore 15.30

Visita narrata Artiste di Corte

Costo visita narrata: 5 euro + costo del biglietto

Domenica 26 novembre, ore 16.45

Concerto Triton Consort

Il concerto è gratuito, compreso del biglietto di ingresso

Non si effettuano prenotazioni, fino ad esaurimento posti

Biglietti: intero 12 euro; ridotto 8 euro per ragazzi 6-17 anni e over 65.

Gratuito: minori di 6 anni e possessori di Abbonamento Musei Torino Piemonte e Royal Card, accompagnatori disabili

Giorni e orario di apertura della Palazzina: da martedì a venerdì 10-17,30 (ultimo ingresso ore 17); sabato, domenica e festivi 10-18,30 (ultimo ingresso ore 18)

Info e prenotazioni

Biglietteria: 011 6200634 stupinigi@biglietteria.ordinemauriziano.it

www.ordinemauriziano.it

Diciottenne colpisce uomo al volto con un coccio di vetro e lo rapina

Personale della Polizia di Stato, appartenente all’UPGSP, ha sottoposto a fermo un diciottenne tunisino in quanto gravemente indiziato di rapina a danno di un connazionale. L’uomo è stato anche denunciato in stato di libertà per lesioni aggravate.

 

Intorno alle 4 di notte, mentre si trovano in via Nizza nei pressi della Stazione Porta Nuova, gli agenti odono delle urla provenire dai portici della via. Poco dopo si avvicina loro un cittadino straniero con il viso sanguinante inseguito da un’altra persona. L’uomo inseguito racconta ai poliziotti che la persona alle sue calcagna, ore prima, lo aveva rapinato in via Galliari portandogli via, dopo una colluttazione, il portafoglio con 50 euro all’interno.

 

Successivamente un paio di ore dopo, i due si incontrano nuovamente in via Nizza. Nella circostanza il presunto rapinatore estrae dalla tasca della giacca un coccio di vetro con il quale ferisce al volto la vittima. Quest’ultima intravedendo la polizia non distante, si rivolge agli agenti per chiedere aiuto.

 

Ricostruita la dinamica dei fatti, i poliziotti fermano l’aggressore il quale viene trovato in possesso di 30 euro, somma che verrà poi restituita alla vittima in sede di denuncia. Nel corso dell’intervento i poliziotti sanzionano amministrativamente la parte lesa per il possesso di una modica quantità di hashish.

 

In considerazione dei gravi indizi di colpevolezza a suo carico il diciottenne tunisino viene sottoposto a fermo.

 

Il procedimento penale si trova attualmente nella fase delle indagini preliminari, pertanto vige la presunzione di non colpevolezza dell’indagato, sino alla sentenza definitiva.