ilTorinese

Urlava “Allah akbar”, uomo armato di coltello bloccato con il taser davanti alla sinagoga di Torino

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Mentre la tensione è alta a Bruxelles per gli attentati in corso, oggi anche a Torino si sono registrati momenti di paura a San Salvario. La polizia ha bloccato con il taser un uomo armato di coltello. Probabilmente extracomunitario e ubriaco ha percorso un tratto di via Madama Cristina e si è recato davanti alla Sinagoga, dove  è stato arrestato. Esagitato urlava “Allah akbar”. Alcuni passanti si sono rifugiati nei negozi.

Inaugurato l’Anno Accademico 2023/2024 del Politecnico di Torino

DAL POLITECNICO NUOVA LINFA PER IL FUTURO

 

Nel corso della cerimonia di inaugurazione, proposta quest’anno con un format inedito, il Rettore ha tracciato un bilancio del suo mandato, dialogando con diversi ospiti: il rappresentante degli studenti Simone Canevarolo, la docente Barbara Caputo, il Sindaco di Torino Stefano Lo Russo, i CEO di Newcleo e Argotec Stefano Buono e David Avino, il Direttore Generale Vincenzo Tedesco. Hanno partecipato, inoltre: Gabriella Greison, Divulgatrice scientifica, attrice e drammaturga e Deniz Kivage, Avvocata e attivista iraniana.

 

Il Ministro delle imprese e del Made in Italy Adolfo Urso ha raccolto le suggestioni proposte per lo sviluppo del territorio.

 

È stato inaugurato oggi l’Anno Accademico 2023/2024 del Politecnico di Torino. Non è stata una cerimonia tradizionale, ma un racconto quasi teatrale in cui il dialogo del Rettore Guido Saracco con diversi interlocutori – rappresentanti delle diverse anime della comunità politecnica, ma anche della società civile – ha restituito il quadro del Politecnico di oggi, cresciuto negli ultimi cinque anni e mezzo in modo esponenziale e multiforme, in tutte le missioni proprie di un’università pubblica, e di un’università tecnica in particolare.

A cinque mesi dalla conclusione del suo mandato, il Rettore Guido Saracco ha colto l’occasione per tracciare un bilancio delle tante azioni intraprese, partendo dal profondo cambiamento operato nella didattica“Nei primi cent’anni della sua storia il Politecnico è stato un’università di élite, con numeri di studenti bassi. Molti nostri ex allievi hanno letteralmente fatto la storia del nostro Paese. Poi il mondo è diventato più complesso e le università sono state frequentate da numeri di studenti in crescita esponenziale. La risposta è stata da un lato l’iper-specializzazione, la parcellizzazione della conoscenza, e dall’altro l’incremento di studenti per classe, con conseguente perdita del rapporto discente-docente, della discussione che alimenta il senso critico, del lavoro di gruppo. Oggi abbiamo avviato un processo di revisione dei percorsi formativi che, senza nulla togliere alle basi scientifiche e metodologiche dei nostri tecnologi, conferisca loro la capacità di intervenire subito in un mondo che è profondamente cambiato”, ricorda il Rettore, che ha discusso di questi temi con il Rappresentante degli studenti in Senato Accademico Simone Canevarolo. Il potenziamento dei percorsi formativi innovativi, della partecipazione alle attività di team e associazioni studenteschi, ma anche l’attenzione al diritto allo studio e all’alloggio per gli studenti sono stati i temi cardine toccati da questo dialogo.

Il secondo tema trattato ha riguardato invece la ricerca, con un focus su quella interdisciplinare con l’esperienza della professoressa Barbara Caputo, docente dell’Ateneo ed esperta internazionale di Intelligenza Artificiale, che ha affrontato proprio gli aspetti multidisciplinari di una materia come l’AI: “Unaltra Intelligenza Artificiale sta già nascendo. Come tutte le grandi rivoluzioni tecnologiche, avrà un impatto profondo sulle nostre vite, su come impariamo, come lavoriamo e come viviamo. È inevitabile chiedersi come governare il suo sviluppo, in modo da sfruttarne le potenzialità per lo sviluppo economico tutelando al contempo i diritti umani. È una sfida enorme, la sfida di questo secolo. Dobbiamo essere pronti”, ha specificato la professoressa Caputo.

Terza Missione dell’Università e terzo aspetto affrontato nel corso dell’inaugurazione, è stato l’impatto dell’azione dell’Ateneo sulla società, vero tema chiave del mandato rettorale che si sta concludendo, che non a caso ha varato nel 2018 un Piano Strategico intitolato “PoliTO4Impact”. Nell’impatto sociale il Politecnico in questi anni ha dato davvero il meglio di sé – ricorda il Rettore – All’inizio non è stato facile anche solo percepirlo come una necessità. In molti, dentro o fuori dal Politecnico, si chiedevano se fosse davvero opportuno o nostro compito uscire dal seminato della nostra storia precedente. Eppure, il mondo sta cambiando e noi abbiamo interpretato prima di tanti altri questo necessario cambiamento. Ne dobbiamo essere orgogliosi”.

È stata quindi data la parola ai partner del Politecnico – istituzioni e aziende – per raccontare come, dal loro punto di vista, la collaborazione con il Politecnico è stata importante. Il Sindaco della Città di Torino Stefano Lo Russo ha presentato un progetto dalle grandi potenzialità: il Digital Twin della città, “un modello digitale ad alta risoluzione sviluppato insieme al Politecnico che servirà a innovare e a cambiare l’approccio rispetto alle problematiche di Torino, dalle piccole alle grandi questioni, dalla mappatura delle buche, al taglio dell’erba, alla grande trasformazione del nuovo piano regolatore, alle analisi dei fabbisogni energetici per accompagnare la trasformazione nell’ottica della transizione ecologica. Proprio da questa ibridazione di approccio accademico, di ricerca, di trasferimento tecnologico di una pubblica amministrazione che si innova e cambia la modalità di affrontare le questioni che si gioca la sfida del futuro”.

Ha poi portato la visione delle aziende e dell’ecosistema dell’innovazione cresciuto attorno all’Ateneo Stefano Buono, CEO di NewCleo, che ha ricordato la sua esperienza come Presidente della società di Venture Capital LIFT-T, nata insieme alla fondazione Links per “aiutare il trasferimento tecnologico della città”“Ora LIFTT ha raccolto più di 100 milioni, fatto investimenti in più di 50 società e ha realmente creato quella bella sinergia con il territorio e l’università che sognavamo”, ricorda Buono.

È seguito l’intervento di David Avino, CEO di Argotec, che si è concentrato sul ruolo dei giovani per l’innovazione: “Istituzioni, università e industria, tutti assieme, abbiamo un’enorme responsabilità civile e sociale. Voi qui formate le future generazioni di ingegneri, invece noi dobbiamo rendere le nostre aziende sempre migliori non solo per vincere la competizione, ma soprattutto per attrarre loro, i giovani”.

Proprio attorno all’importanza delle persone è ruotato l’ultimo blocco di interventi. Il dialogo tra il Rettore e il Direttore Generale Vincenzo Tedesco ha consentito di ricordare i temi della riorganizzazione dell’Ateneo, delle azioni di welfare, conciliazione e pari opportunità rafforzate in Ateneo in questi ultimi anni. Temi che hanno fornito lo spunto per gli ultimi due contributi: Gabriella Greison – fisica, scrittrice, performer teatrale, drammaturga e divulgatrice scientifica – ha ricordato quattro figure di scienziate che hanno fatto la storia, mentre l’avvocata e attivista iraniana Deniz Ali Asghari Kivage ha parlato di uguaglianza e libertà, per le donne ma non solo.

Il racconto è stato chiuso dal Rettore Saracco che, prima di dare la parola al Ministro delle imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, ha voluto lasciare un messaggio rivolto anche a chi prenderà il suo posto nei prossimi mesi: “Il Politecnico ha affrontato un grande cambiamento per dare linfa al futuro con passione, energia, fiducia e reattività. Senza perdere nulla della sua forza e tradizione, ha deciso di intraprendere la nuova strada dell’impatto sociale, ha dato nuovi strumenti ai propri studenti per incidere nel mondo del lavoro, ha aperto alla interdisciplinarità nella ricerca, ha supportato imprese e enti territoriali con l’innovazione come mai prima, ha condiviso conoscenza con la gente comune, per sconfiggere la paura del futuro e tramutarla in fiducia. Fiducia, che con la scienza, la tecnologia e l’umanità potremo vincere le grandi sfide che di attendono”.

Centrodestra: “Olimpiadi Milano Cortina, Valle e PD? Da che pulpito viene la predica”

“Ricordiamo al consigliere Valle che co-protagonista della scellerata decisione di rinunciare ad ospitare le Olimpiadi a Torino è stata proprio la forza politica che lui rappresenta e che allora era alla guida della Regione Piemonte con Sergio Chiamparino, lo stesso Pd che non ha fatto nulla per impedire al Movimento 5 stelle di Chiara Appendino di dire no alle Olimpiadi. La stessa classe dirigente che ora si candida insieme a costruire quel campo largo in vista delle elezioni regionali. È davvero curioso che proprio da quella parte ora arrivino le critiche al centrodestra che invece ha sempre lavorato per portare le Olimpiadi in Piemonte cercando di rimediare a quel gravissimo errore”.

Lo sostengono in una nota i capigruppo Alberto Preioni (Lega), Paolo Bongioanni (Fratelli d’Italia) e Paolo Ruzzola (Forza Italia).

Olimpiadi Milano/Cortina: Torino e le valli olimpiche finiscono KO

Prima Appendino e poi Malagò

“Ha vinto Malagò, il Presidente del CONI e ha perso l’Italia. Le Olimpiadi invernali di Milano/Cortina sono nate male, almeno per i piemontesi, dopo l’irresponsabile scelta politica del Sindaco
di Torino del tempo, la grillina ora deputata Chiara Appendino di non accogliere a Torino e soprattutto nelle valli olimpiche questo importante e qualificato evento internazionale.
E sono finite peggio con la scelta, altrettanto incomprensibile nonchè singolare ed anacronistica, di andare a gareggiare all’estero pur di non venire in Piemonte durante le Olimpiadi di Milano/
Cortina. Insomma, prima Appendino e poi Malagò. Un doppio colpo che ha penalizzato Torino, le valli olimpiche e l’intero Piemonte”.

Giorgio Merlo Sindaco Pragelato. Consigliere nazionale Anci.

Valle (Pd): “A Cirio il bis ma niente bob in Piemonte”

«La scelta di tagliare fuori Cesana dalle gare olimpiche di bob, optando per l’estero, conferma che con Cirio alla guida del Piemonte il Governo Meloni può passare sopra la nostra Regione come un rullo compressore. Altro che Governo amico! Forse a Cirio servirebbe con la Premier Meloni e i suoi ministri un po’ di quella concordia istituzionale che contraddistingue il rapporto con il Sindaco di Torino. La decisione del Coni penalizza in modo davvero immotivato il Piemonte. Chissà se gli esponenti di FdI, Lega e Forza Italia ricordano le invettive rivolte ad Appendino e ai 5Stelle quando Torino rinunciò alle Olimpiadi invernali? L’infausta decisione di rinunciare al bob non è certo da meno. Non solo si sarebbero risparmiate risorse importanti e si sarebbe risolto una volta per tutte il problema dello smantellamento, ma si sarebbe offerta una grandissima vetrina olimpica alla nostra Regione. Ma forse il problema è tutto lì, non deviare la luce dei riflettori da Lombardia e Veneto, veri azionisti di maggioranza del centrodestra. Ora Alberto Cirio ha barattato la sua ricandidatura con il silenzio e l’acquiescenza verso tutte le scelte nazionali: d’altra parte un Cirio bis val bene una (mancata) corsa di bob».

Daniele Valle

Vicepresidente del Consiglio Regionale

“Woman & The City”: prospettiva di genere e città a misura di tutti i cittadini

Si è conclusa ieri, a Torino, la prima edizione del Festival “Woman & The City”: uno spazio comune dove riflettere sulla prospettiva di genere e ripensare le città a misura di tutti i cittadini. Lavorare sulla creazione di una città equa, significa mettere in risalto il valore dell’inclusività. Quattro giornate di incontri, comprensive di workshop, promosse dall’associazione “Torino città per le donne” che vede come co-fondatrice e attuale presidentessa l’ex assessora Antonella Parigi. Durante l’incontro di venerdì, sulla mobilità, è intervenuta la Mary Dellenbaugh-Losse, esperta di urbanistica ed inclusione sociale e a capo di un progetto europeo che vede la partecipazione di otto città europee, tra le quali Torino: un progetto che supporta le autorità locali a promuovere politiche sull’uguaglianza di genere. Ad occuparsi di questo, nel territorio torinese, vi è l’assessore ai Diritti e alle Pari opportunità, Jacopo Rosatelli. Perché Torino, oggi, non è una città a misura di donna? Alcune delle riflessioni emerse sono state le seguenti: immaginiamo una mamma che passeggia per la città con un bimbo di soli due anni, quella mamma saprà a memoria ogni singolo angolo o spazio ostico del quartiere nel quale si muove. Nella sua mente, tutto sarà organizzato per evitare di incorrere in situazioni di pericolo. Ora, pensiamo ad una ragazza universitaria che esce la sera con le amiche e torna a casa sul tardi, senza la possibilità che vi siano mezzi di trasporto adeguati e che, di conseguenza, deve organizzarsi diversamente con gli orari e con gli amici per evitare di incorrere in una qualche situazione pericolosa. Proviamo a pensare, a quante volte, si dice ad una ragazza o ad una donna: “Avvisami quando sei arrivata a casa” e come già questa frase, di per sé, sottenda un potenziale pericolo esistente nelle nostre vite. Un pericolo, però, che vivono principalmente le donne perché, quando sono io a dire ad un amico “Avvisami anche tu quando arrivi a casa”, generalmente mi guarda sorridendo, con aria molto spensierata. Secondo la Mary Dellenbaugh-Losse, stiamo addirittura assistendo ad una retrocessione, a livello europeo, in merito al processo di sensibilizzazione su queste tematiche: “Spesso constatiamo che ci muoviamo anche all’indietro, c’è stata una retrocessione negli ultimi anni” conferma l’esperta. Molto importante l’intervento dell’assessore ai Diritti e alle Pari opportunità Jacopo Rosatelli: “L’uguaglianza di genere non è un gioco a somma zero; non significa fare stare meglio le donne e peggio gli uomini anzi, significa stare meglio entrambi. Il gioco è un gioco a somma positiva, ne escono meglio tuttə, anche gli uomini”. È stato dimostrato, infatti, che i padri di famiglia che si occupano anche dei figli, sono più felici perché escono dal ruolo patriarcale dell’uomo designato solo a fare carriera e tutto questo è proprio frutto delle politiche sull’uguaglianza di genere e sulle pari opportunità. Siamo orgogliosi che la nostra città, insieme ad altri 7 comuni d’Europa, abbia vinto il bando per prendere parte a questo progetto europeo e ci auguriamo che la trasformazione del territorio e la sensibilizzazione verso i cittadini possano continuare a crescere, per costruire insieme un futuro migliore per tutti.
Dott.ssa Irene Cane, Psicologa e Attivista

Dolore e incredulità per la morte della giovane postina

Saranno celebrati domani, martedì 17 ottobre, i funerali di Antonella Duca, la postina morta a soli 41 anni a causa  di una grave malattia. Il decesso è avvenuto all’ospedale Niguarda di Milano, dove era ricoverata. Abitava a Vigliano, nel Biellese, dove la comunità ha espresso alla famiglia della giovane donna cordoglio e incredulità per la prematura e dolorosa scomparsa.
NOTIZIE DAL PIEMONTE

Amazon: posizioni aperte per operatori di magazzino a  Torrazza Piemonte

Nel centro, operativo dal 2019, l’azienda ha già creato 1.750 posti di lavoro a tempo indeterminato,
superando le stime occupazionali annunciate all’apertura
L’azienda ha recentemente annunciato l’incremento della retribuzione lorda iniziale a 1.764€ per i
dipendenti della propria rete logistica in Italia
Milano, 16 ottobre 2023 – Amazon offre nuove opportunità di impiego per personale di
magazzino presso il centro di distribuzione di Torrazza Piemonte (TO). Nel sito, aperto nel 2019,
l’azienda ha creato 1.750 posti di lavoro a tempo indeterminato, superando le stime occupazionali
annunciate all’apertura.
La selezione è già in corso ed è gestita dalle agenzie per il lavoro che collaborano con Amazon.
Per candidarsi, è sufficiente cliccare uno dei seguenti link e seguire le indicazioni per inviare la
propria domanda di assunzione: Adecco; Gi Group.
Inoltre, è ora in corso la ricerca di alcuni profili per posizioni manageriali e funzioni di supporto e
ci si può candidare su www.amazon.jobs.
La posizione di operatore di magazzino prevede lo svolgimento delle attività di ricezione della
merce in entrata, catalogazione, movimentazione e stoccaggio dei prodotti, impacchettamento e
spedizione, nel pieno rispetto delle procedure di sicurezza e degli standard di qualità dell’azienda.
È gradita, ma non necessaria, esperienza pregressa in ambito logistico; verranno prese in
considerazione le candidature di personale precedentemente impiegato in un centro logistico
Amazon ed è prevista un’ampia formazione per tutti coloro che verranno selezionati.
“Ci apprestiamo ad entrare nel periodo pre-natalizio, durante il quale ricorrerà anche la celebre
giornata del Black Friday. La selezione in corso ci permetterà di assumere nuovo personale per far
fronte all’incremento negli ordini dei clienti che sempre interessa gli ultimi mesi dell’anno. In Italia
Amazon conta già oltre 18.000 dipendenti a tempo indeterminato che lavorano in un ambiente di
lavoro sicuro, moderno e inclusivo, e che ricevono salari competitivi e numerosi benefit sin dal
primo giorno” dichiara Matteo Conti, Responsabile del centro di distribuzione Amazon di Torrazza
Piemonte (TO).
A partire dal 1° ottobre Amazon ha aumentato a 1.764 euro la retribuzione lorda iniziale dei
dipendenti della rete logistica in Italia. Questa iniziativa rientra nella politica Amazon di revisione
annuale degli stipendi, affinché sia garantita una retribuzione competitiva ai propri dipendenti.
Dal 2011 l’azienda si conferma come uno dei principali creatori di posti di lavoro del Paese con
18.000 dipendenti assunti a tempo indeterminato a cui offre opportunità di carriera stabili e ben
remunerate, uno stipendio di ingresso tra i più alti del settore e numerosi benefit che includono
sconti sugli acquisti su Amazon.it e un’assicurazione sanitaria integrativa.
Nei suoi circa sessanta siti logistici situati in tutto il Paese, Amazon offre opportunità di crescita
professionale in una varietà di ruoli, dagli operatori di magazzino ai responsabili di reparto, dai
tecnici della manutenzione alle posizioni nelle risorse umane, nella sicurezza, nell’IT e nel team
che gestisce gli ordini dei clienti. Amazon offre ai propri dipendenti ulteriori opportunità, come
l’innovativo programma Career Choice che copre fino al 95% del costo delle tasse scolastiche e
dei libri di testo per coloro che desiderano specializzarsi in un settore specifico frequentando corsi
professionali, per un importo fino a 8.000 euro in quattro anni.

Ecco la nuova App PoliTO Students

Un’esperienza innovativa e coinvolgente per la comunità studentesca del Politecnico di Torino

 

In occasione dell’inaugurazione dell’Anno Accademico 2023/24, l’Ateneo lancia la nuova applicazione mobile per la comunità studentesca con una user experience moderna e pensata per le esigenze degli utenti

 

Torino, 16 ottobre 2023

L’inaugurazione dell’Anno Accademico 2023/2024 è l’occasione per il lancio di PoliTO Students, la nuova applicazione mobile per la comunità studentesca del Politecnico di Torino. La app è stata sviluppata dall’Ateneo con un processo aperto e collaborativocoinvolgendo sin da subito gli utenti attraverso interviste, focus group e test di prototipi, e inserendo nel team di sviluppo due studenti di Ingegneria Informatica, che hanno lavorato in sinergia con il personale dell’Ateneo.

“Il percorso progettuale aperto e collaborativo di PoliTO Students inaugura un nuovo modo di lavorare al Politecnico. La app infatti è nata nell’ambito di una tesi di laurea magistrale in Ingegneria Informatica e lo sviluppo ha visto la collaborazione tra il Dipartimento di Automatica e Informatica-DAUIN e i tecnici dell’area Information Technology dell’Ateneo – spiega il professor Fulvio Corno, Referente del Rettore per le tecnologie a supporto della didattica al Politecnico – La comunità studentesca è stata coinvolta nella fase di test della app, nel corso dei mesi che hanno preceduto la pubblicazione ufficiale sugli store iOS e Android. Le segnalazioni e le richieste raccolte in questa fase hanno portato alla risoluzione di problemi e allo sviluppo di nuove funzioni. Tutto il lavoro è stato condotto in una logica Open Source, pertanto, tutto il codice della App è stato pubblicato con licenza aperta sul portale GitHub. Questa operazione rende il Politecnico di Torino la prima università italiana ed europea a rilasciare la propria App studenti, con funzionalità complete, in questa modalità aperta”.

La nuova applicazione è caratterizzata da una User Experience moderna e disegnata sulle esigenze emerse dagli studenti. I contenuti sono stati aggregati in modo che lo studente possa avere ogni giorno a portata di mano tutto il necessario per la sua vita in Ateneo.

La sezione principale, “Didattica”, presenta, in un’unica schermata, i corsi seguiti, un estratto degli appelli disponibili e il libretto con la situazione della carriera.

I corsi seguiti sono completamente personalizzabili: è possibile selezionare quelli che si vogliono visualizzare, “silenziando” quelli momentaneamente non di interesse. È inoltre possibile personalizzarne l’aspetto attraverso colori e icone per distinguerli a prima vista.

La sezione “Agenda”, completamente rinnovata, presenta gli impegni giornalieri e settimanali in Ateneo, aggregando lezioni, esami, prenotazioni e scadenze.

La sezione “Luoghi” è stata completamente ridisegnata nell’ottica di facilitare gli spostamenti in Ateneo e la ricerca dei luoghi. Le planimetrie dei diversi piani delle sedi cittadine sono state integrate in un geo-database per poter essere fruite sopra la base cartografica fornita da Open Street Map. Un sistema di marker presenta le principali categorie di locali di interesse per gli studenti, permettendo un immediato orientamento all’interno degli edifici. È possibile ricercare un luogo per nome oppure per categoria.

Vero e proprio “progetto nel progetto”, la nuova presentazione delle mappe di Ateneo in maniera dettagliata e la sperimentazione di un sistema di navigazione indoor hanno allargato la collaborazione anche al Dipartimento di Ingegneria dell’Ambiente, del Territorio e delle Infrastrutture-DIATI) e ad altre Direzioni di Ateneo, mettendo insieme tante competenze diverse sia del personale tecnico-amministrativo, sia docente. Il nuovo sistema costituisce anche la base per numerosi utilizzi futuri in ambito di sicurezza e manutenzione.
Le nuove mappe saranno presto integrate anche sul sito di Ateneo. Una successiva evoluzione prevede l’avvio della sperimentazione di un sistema di navigazione interna, anche attraverso un ulteriore coinvolgimento degli studenti.

Nella sezione “Profilo” è inoltre stata inserita la visualizzazione digitale della smart card.

Grande attenzione è stata posta agli aspetti di inclusività e accessibilità, con il coinvolgimento di studenti Special Needs in interviste e test. Anche in questo ambito sono previste continue evoluzioni, come alcuni miglioramenti per facilitare, per esempio, gli studenti con problemi di dislessia.

Visti gli ottimi risultati ottenuti con la app PoliTO Students, lo stesso processo collaborativo si ripropone in due altri progetti ambiziosi attualmente in fase di progettazione: la riprogettazione del “Portale degli Studenti” e della app per docenti e personale, in previsione per il 2024.

Inaugurazione dell’Anno Accademico del Politecnico di Torino, Saracco presenta i risultati 

Nel corso della cerimonia di inaugurazione, proposta quest’anno con un format inedito, il Rettore dialogherà con diversi ospiti: il rappresentante degli studenti Simone Canevarolo, la docente Barbara Caputo, il Sindaco di Torino Stefano Lo Russo, i CEO di Newcleo e Argotec Stefano Buono e David Avino, il Direttore Generale Vincenzo Tedesco. Parteciperanno inoltre: Gabriella Greison, Divulgatrice scientifica, attrice e drammaturga e Deniz Kivage, Avvocata e attivista iraniana. Interverrà il Ministro delle imprese e del Made in Italy Adolfo Urso.

 

A cinque mesi dalla conclusione del suo mandato, il Rettore Guido Saracco ha presentato i temi chiave dell’Inaugurazione dell’Anno Accademico 2023/2024 del Politecnico di Torino che si tiene oggi lunedì 16 ottobre, occasione per tracciare un bilancio degli ultimi cinque anni.

In un dialogo con diversi interlocutori – rappresentanti delle diverse anime della comunità politecnica, ma anche della società civile – il Rettore proporrà nel corso della cerimonia uno spaccato dei principali risultati ottenuti in ciascuna delle missioni fondamentali dell’università, che ha anticipato questa mattina ai giornalisti nel corso di una conferenza stampa.

LA DIDATTICA

In primo luogo, il Rettore ha sottolineato che dal 2018 a oggi la popolazione studentesca del Politecnico è cresciuta da 34.000 unità a oltre 39.000 e quasi il 20% proviene da oltre 100 Paesi del mondo.

Studenti seguiti nel loro percorso universitario con ancora maggiore attenzione, grazie a un rapporto studenti/docenti passato da 34,7 a 30,6 e iniziative di tutoraggio e verifiche in itinere che hanno ridotto i tempi di laurea e attività di placement e accompagnamento al lavoro che contribuiscono a uno dei tassi di occupazione dei laureati a un anno dalla laurea magistrale più alti d’Italia (90,7%, contro una media nazionale del 78,5%; interessante notare anche come il tasso occupazionale PoliTo sia cresciuto negli ultimi cinque anni nonostante la crisi e la pandemia, rispetto all’86,4% dell’indagine Almalaurea del 2018).

Oggi l’Ateneo propone percorsi formativi fortemente aggiornati, con l’introduzione nella formazione politecnica delle scienze umane, sociali e della sostenibilità, puntando così allo sviluppo di soft skills, senso critico, visione sistemica, leadership adattiva e creatività.

Sono nati nuovi percorsi per preparare meglio laureati e laureate al mondo del lavoro: una laurea professionalizzante, lauree magistrali per la rivoluzione digitale e la sostenibilità, percorsi di doppia laurea magistrale accelerata, master sull’impatto delle tecnologie su varie figure professionali, percorsi su temi di giustizia sociale e intergenerazionale, percorsi di upskilling e reskilling col Competence Centre CIM4.0.

Sono state anche costruite nuove aule per decine di migliaia di metri quadri, in modo da poter dare migliori servizi agli studenti e studentesse e avere la possibilità di espandere ancora la popolazione studentesca.

Quello che abbiamo avviato in questi anni al Politecnico è un processo di revisione dei percorsi formativi che, senza nulla togliere alle basi scientifiche e metodologiche dei nostri tecnologi, conferisca loro la capacità di intervenire subito in un mondo che è profondamente cambiato da quando il Politecnico è nato e sta cambiando ancora più velocemente”, commenta il Rettore. “Abbiamo bisogno di professionisti impavidi, coraggiosi e sicuri di sé, che cavalchino il cambiamento, portino innovazione nelle imprese o negli enti che li assumeranno o nelle attività che faranno essi stessi nascere; che sappiano comunicare con efficacia e partecipare a gruppi di lavoro indifferentemente da leader o follower, perché solo insieme oggi si può progredire; che riconoscano la assoluta necessità di aggiornarsi continuamente per alimentare questo fuoco, questo ruolo fondamentale che andranno a ricoprire nella società una volta lasciata la loro alma mater; che, finanche, siano capaci di inventarsi il lavoro che faranno”.

LA RICERCA

L’attività di ricerca al Politecnico continua a crescere. I proventi da finanziamenti competitivi vinti a bando sono passati da 30 milioni di euro all’anno a oltre 40 e i contratti per ricerca e formazione sono passati da 18 milioni all’anno a oltre 26, grazie a 60 nuovi accordi di partenariato. Nel 2023, grazie al successo nei bandi PNRR, i proventi esterni per ricerca del Politecnico supereranno i 100 milioni di euro: un record storico per l’Ateneo.

Sempre in ambito PNRR, il Politecnico coordina il Partenariato Esteso nazionale sulle Attività Spaziali e l’Ecosistema di innovazione interregionale NODES e partecipa a oltre 20 progetti, grazie anche al successo dei 13 centri di ricerca interdipartimentali e alle 14 infrastrutture di ricerca applicata finanziate dalla Regione Piemonte e dallo stesso PNRR.

Uno dei punti focali degli investimenti in ricerca degli ultimi cinque anni è stato il Dottorato di ricerca. Dal 2018, i dottorandi e le dottorande sono passati da 700 a 1500, con un compenso superiore al minimo di legge per 300 euro netti al mese.

Sempre come risultato di un investimento sulle persone (nel 2021 è arrivata la conferma dell’HR Excellence in Research Award da parte della Commissione Europea) e attrazione di talenti, sono oggi attivi al Politecnico oltre 20 ERC e Marie Curie Grantees, e in questo modo dal 2018 sono raddoppiati i proventi su progetti ERC. Ma si è lavorato molto anche sull’ampliamento della base di discipline rappresentate, in modo da poter fornire la nuova didattica dell’Ateneo di tutte le componenti necessarie e poter ampliare gli ambiti di ricerca: il Politecnico – pioniere in Italia – ha assunto un nucleo di umanisti e di scienziati sociali, base per il centro interdisciplinare Theseus su tecnologia, umanità e società.

Cresce infine la qualità delle pubblicazioni scientifiche generate dalla ricerca fondamentale, che hanno portato a riflessi positivi sulla quota premiale del Fondo di Finanziamento Ordinario e sul posizionamento nei ranking nazionali e internazionali.

“Da fucina di pubblicazioni scientifiche e di quando in quando di scoperte radicali proprie della ricerca fondamentale, il Politecnico di Torino è diventato anche luogo dove si elaborano soluzioni pratiche per i problemi reali e si vincono sfide di innovazione. Da qui l’interesse crescente che il mondo dell’industria e degli enti territoriali ci riserva”.

“L’interdisciplinarità non deprime affatto il progresso nelle singole discipline, anzi lo esalta – continua il Rettore – perché spesso è dalle interfacce tra più discipline che nascono le maggiori ispirazioni per nuove fondamentali scoperte scientifiche”.

LA TERZA MISSIONE

Lo slancio del Politecnico verso l’impatto sociale a supporto di enti, imprese e cittadini è una delle cifre caratteristica dell’intero mandato rettorale, come definito nel Piano Strategico Polito4Impact del 2018 e come è confermato dall’ottenimento nel 2022 del riconoscimento come migliore università pubblica italiana nella Terza Missione da parte dell’Agenzia Nazionale per la Valutazione dell’Università e della Ricerca.

Da una parte, si sono infatti rafforzate le realtà che operano nell’ambito del trasferimento tecnologico e dell’innovazione, come l’Incubatore I3P, che nel 2019 è risultato il miglior incubatore al mondo a partenariato pubblico per la UBI Global. Con almeno 30 nuove start-up all’anno, nel 2023 raggiungerà il suo record storico con oltre 50 milioni di euro di capitale di rischio raccolto.

Inoltre, nel 2021l’Agenzia Spaziale Europea ha scelto il Politecnico, I3P e Fondazione Links per il lancio dell’ESA Business Incubator Centre Turin, che creerà almeno 65 start-up nella space economy.

Dal punto di vista della valorizzazione della ricerca, il Politecnico ha quadruplicato i proventi dallo sfruttamento della proprietà intellettuale.

Spostandosi invece sul terreno della seconda faccia della Terza Missione, cioè il coinvolgimento della società e la messa a servizio degli Atenei nel trovare soluzioni alle grandi sfide del presente, il Politecnico ha assunto una posizione di primo piano a livello nazionale, con numerose iniziative, tra cui si possono ricordare la guida della Rete delle Università per lo Sviluppo Sostenibile (dal 2019), la stipula di accordi di collaborazione con la Presidenza del Consiglio per la security energetica del Paese, con la Direzione Investigativa Antimafia e con altri enti governativi e il focus sul Terzo Settore posto dall’iniziativa “Polito per il Sociale”.

L’Ateneo è poi riconosciuto come uno dei principali attori culturali cittadini. Basta citare la manifestazione Biennale Tecnologia, prossima ormai alla sua quarta edizione.

Come segno anche visibile di un desiderio di apertura alla società, il Politecnico ha rinnovato la sua identità, con un nuovo logo e un nuovo sito web, ma anche servizi digitali e app aggiornati; questa attenzione alla comunicazione online è valsa all’Ateneo nel 2023 il riconoscimento del CENSIS quale miglior Politecnico per comunicazione e servizi digitali.

“Abbiamo cercato di essere a fianco della società e credo che ci siamo riusciti, dai progetti che abbiamo portato avanti per il contrasto alla pandemia, ai grandi eventi che hanno coinvolto migliaia di cittadini come Biennale Tecnologia, ai progetti che stanno nascendo a Torino e che mettono insieme università, imprese e portatori di interessi attorno a temi imprescindibili, come la Città dell’Aerospazio, o della Salute. È tempo che tutti gli attori della propulsione di questo territorio, dalle banche alle associazioni imprenditoriali pubbliche e private, dagli enti governativi alle università e gli istituti di formazione, condividano un unico menù di servizi offerti a chi si vorrà insediare da noi. Parleremo una stessa lingua e coopereremo ancor di più. È la nostra grande occasione. Facciamo decollare compiutamente l’economia della conoscenza in questo nostro territorio, ispiriamo altrettanto nel resto del Paese”, è l’augurio del Rettore Saracco.

            LE PERSONE E I LUOGHI

L’espansione del Politecnico è multidimensionale, anche in considerazione dello stretto legame tra aumento degli studenti, dei docenti e del personale e necessità di nuovi spazi per la didattica, i servizi e la ricerca.

Dal 2018 il personale docente e ricercatore è salito da 980 a oltre 1286 unità e quello tecnico, amministrativo e bibliotecario è passato da 887 a oltre 1000 unità. Per porre al centro le persone e le loro competenze, è stato realizzato un esteso piano di ricollocazione interna grazie a una revisione dell’organizzazione del lavoro, basata su nuovi strumenti di data intelligence. Ma non solo: l’Ateneo è ai vertici nazionali negli investimenti in welfare, nella semplificazione procedurale e nell’uso dello smart working, ha investito nell’analisi del benessere organizzativo e nel supporto psicologico e promuove la parità di genere in attuazione del Gender Equality Plan del 2021.

Nello stesso tempo, è stato avviato un piano di interventi edilizi prossimo ai 500 milioni di euro, oltre 300 legati a investimenti nelle principali missioni del Politecnico e circa 160 in infrastrutture di ricerca e innovazione del PNRR. Inoltre, l’azione del Green Team ha aumentato la qualità, vivibilità e sostenibilità dei luoghi, come testimonia anche il Ranking Green Metric dove, su 1000 università censite, Il Politecnico passa dal 103° al 20° posto. Nel 2040 Il Politecnico azzererà le proprie emissioni di CO2 ma, conscio della dimensione collettiva di questa sfida, collaborerà anche sempre di più al conseguimento della neutralità climatica del contesto cittadino e territoriale.

“Siamo l’unica università italiana a crescere sensibilmente negli ultimi anni sia sul finanziamento pubblico di base, legato al numero di studenti serviti, sia sulla quota premiale legata al merito nella ricerca e nella terza missione. Coniugare quantità e qualità è complicato, ma se il Politecnico è riuscito a farlo così bene lo deve prima di tutto al proprio personale”, conclude il Rettore.

L’attenzione alle persone è stato anche il tema introdotto in conferenza stampa dal Direttore Generale del Politecnico Vincenzo Tedesco“Abbiamo affrontato uno dei più importanti processi di revisione della nostra organizzazione che si ricordino al Politecnico, cercando di mettere le persone e le loro competenze al centro. Molti hanno potuto cambiare ruolo nel nuovo assetto organizzativo in base alle proprie competenze, attitudini, ambizioni; altri lo hanno avuto per la prima volta. Se le persone aderiscono convintamente a un processo come questo, porta a una loro crescita professionale e a ridare loro nuova linfa e motivazione”.