Si è trattato di un gesto volontario che ha causato la morte di un uomo di 43 anni che ieri si è lanciato dal sagrato della parrocchia della Santissima Annunziata di Pino Torinese. I soccorsi e carabinieri hanno solo potuto constatare il decesso.
Calcio flash
Si chiude la dodicesima giornata di serie A con la disputa delle altre 5 partite mancanti per completare la giornata.Massima serie che si ferma per permettere all’Italia di disputare le ultime due decisive gare per la qualificazione agli Europei 2024,contro la Macedonia del Nord venerdì 17 novembre in casa e fuori casa contro l’Ucraina martedì 21 novembre.Serviranno 4 punti per qualificarsi matematicamente.In serie A è successo che il Napoli ha perso, clamorosamente,in casa contro l’Empoli per 0-1.Garcia sarà esonerato.Pareggi giusti tra Udinese Atalanta 1-1 con il neo tecnico bianconero Cioffi che ha rivitalizzato la squadra friulana.Scialbo 0-0 nel derby Lazio Roma 0-0.Torna a vincere la Fiorentina che in casa batte il Bologna per 2-1 .Altra vittoria importante per l’Inter che, battendo 2-0 il vitale Frosinone,torna in prima in classifica,con la Juve seconda ed alla ripresa del campionato con la tredicesima giornata si giocherà Juventus-Inter.
Enzo Grassano
Nitto ATP Finals 2023 al 12 al 19 novembre al Pala Alpitour.
Gli spettatori potranno viaggiare gratis sulle linee 4 e 10 esibendo il biglietto di ingresso alle Nitto ATP Finals valido per la gara della giornata.
E le linee 4 e 10 sono entrambe ben collegate alle principali stazioni ferroviarie di Torino: la linea 4, con transito sull’asse di corso Unione Sovietica, lo collega con le stazioni ferroviarie Porta Nuova e Stura, la linea 10, con transito sull’asse di corso Agnelli, lo collega con la stazione ferroviaria Porta Susa.
Inoltre, da Porta Nuova e Porta Susa, è possibile l’interscambio con la linea 1 di Metropolitana.
E’ prevista un’intensificazione di queste linee e la gestione di turni speciali a copertura degli orari di afflusso e deflusso del pubblico.
Metropolitana sarà gestita in orario serale fino alle ore 00.30 per tutta la durata dell’evento, lunedì 11 novembre compreso.
Tutte le informazioni alla pagina https://www.gtt.to.it/cms/avvisi-e-informazioni-di-servizio/10820-nitto-atp-finals-2023
Nelle sale del Romano, Greenwich e Massimo, dal 24 novembre al 3 dicembre
Dice Enzo Ghigo, Presidente del Museo Nazionale del Cinema, che la prossima edizione del TFF “si annuncia speciale fin dalla serata di apertura, prevista nella prestigiosa cornice della Reggia di Venaria che, come lo scorso anno viene trasmessa in diretta su Rai Radio nell’ambito del programma Hollywood Party. Scelta che sottolinea ancora una volta la vocazione pop del festival e lo spirito di ricerca che lo contraddistingue, grazie alla presenza di grandi ospiti del mondo del cinema e dello spettacolo.” Ovvero i tappeti rossi, diversamente dall’un tempo quasi francescano festival, hanno definitivamente avuto il sopravvento. Forse un tantino più cinéphile, gli fa eco Domenico De Gaetano, Direttore del Museo: “Se la scoperta di nuovi talenti è la missione di questo Festival fin dalla sua prima edizione, la riscoperta del cinema del passato rappresenta un doveroso impegno perché è anche sul cinema dei maestri che si fonda lo sguardo delle nuove generazioni.” Con un piglio salomonico, il Direttore artistico Steve Della Casa, giunto alla fine di un mandato biennale evaporato troppo in fretta, un’apparizione quasi banale, raccoglie sagge parole: “Il festival vuole essere un punto di incontro tra il cinema come cultura e il cinema come spettacolo. Il pubblico sta finalmente tornando ad affollare le sale cinematografiche – davvero, mi chiedo io che scrivo, la rondine della Cortellesi questa volta vorrà significare una più che ben ritrovata primavera? – e lo fa scegliendo autori e film di qualità. Ecco, la scelta ponderata dei film e degli ospiti che incontreranno il nostro pubblico è esattamente in questa direzione: è un tratto identificativo di un festival che vuole essere al tempo stesso cultura e spettacolo.”
Sotto lo sguardo pieno di compassione e di speranza di John Wayne, perso negli occhi di una giovanissima Natalie Wood appena sottratta agli indiani, un fotogramma di “Sentieri selvaggi” reinventato dai colori di Ugo Nespolo, si apre il 41mo appuntamento con il Torino Film Festival, benemerito tra le tante cose di regalare a quanti ricominceranno ad affollare code e presentazioni e scambi frettolosi o no di idee e panini buttati giù velocemente tra una proiezione e l’altra un sostanzioso omaggio al duro americano (dal “Grande sentiero” di Walsh al “Fiume rosso” di Hawks, da “Pugni, pupe e pepite” di Hathaway ai “Tre della Croce del sud” e oltre), a rispolverare la faccia del Duke da sempre sinonimo di “reazione, maschilismo, suprematismo bianco”. Il tutto condito di bevute e scazzottature, di soldati a cavallo e di ubriacature, di grandi amicizie virili e di lotte all’ultimo sangue per cancellare il peggior nemico. Amato e odiato: ma del resto persino il buon Godard se ne usciva con un accattivante “come posso io odiare John Wayne e poi amarlo teneramente quando prende improvvisamente in braccio Natalie Wood negli ultimi minuti di Sentieri selvaggi?”. Altra chicca, doverosa di un cinema che è stato, la retrospettiva che guarda a Sergio Citti, nel novantesimo anniversario della nascita, collaboratore fondamentale di Pasolini, una sorta di Virgilio tra le borgate romane e tra gli accattoni e le mamme Roma che le abitavano, capace e inteso a riassorbire quel cinema che il Maestro portava avanti. Si vedranno “Ostia” del 1970 e “Storie scellerate” del ’73, “Casotto” del ’77 (con Jodie Foster e Gigi Proietti, Mariangela Melato e Paolo Stoppa) e “Il minestrone” sino a “Fratella e sorello” del ’98, per assicurarsi di non perdere gli undici episodi di “Sogni e bisogni”. Per l’occasione sarà pubblicato il volume “Sergio Citti – La poesia scellerata del cinema”, a cura di Matteo Pollone e Caterina Taricano, coedizione Centro Sperimentale di cinematografia – Edizioni Sabinae.
Si inaugura venerdì 24 novembre alla Reggia di Venaria, madrina Catrinel Marlon, attrice ed ex modella, che nei giorni successivi, in coincidenza con la Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne, presenterà la sua opera prima “I girasoli” (le signore attrici hanno vinto ormai un posto dovuto dietro la macchina da presa), interprete Monica Guerritore. L’inaugurazione sarà anche l’occasione per un omaggio a Pupi Avati, “il cuore incantatore” del cinema italiano, circondato da taluni degli attori da lui diretti, Micaela Ramazzotti, Neri Marcorè e Lodo Guenzi (assurto in un battito d’ala dallo “Stato sociale” agli altari del cinema e dei palcoscenici teatrali) tra gli altri. Poi, la presenza certo importante nella propria ricchezza di 128 lungometraggi, 13 mediometraggi, 40 cortometraggi, 59 anteprime mondiali, 10 anteprime internazionali, 3 anteprime europee e 68 anteprime italiane, il risultato finale delle oltre 4000 opere visionate.
Perfettamente equilibrati, sette registe e sette registi si batteranno per i premi finali, provenienti dal Canada alla Corea del Sud, dall’Argentina e dalla Groenlandia, dalla Russia e dalla Danimarca, dall’Arabia Saudita e dall’Ucraina e dall’Italia (“Non riattaccare”, “come l’incontro tra “Locke” e “La voce umana”, una donna alla guida di un’auto e la voce di un uomo al telefono”, crediamo un’altra grande prova di Barbara Rochi, vincitrice quest’anno meritatamente di David di Donatello e di Nastro d’argento quale migliore attrice protagonista per due differenti titoli). Tematiche della nostra quotidianità, sguardi dolorosi o leggeri, gravidanze che spezzano l’equilibrio di una coppia e parabole ecologiche, i ghiacci del nord che nascondono traumi scioccanti, le tragicomiche avventure notturne di un fattorino che vogliono essere metafora di una società in cambiamento, la narrazione in una sorta di giallo dei modi in cui la storia ufficiale viene costruita, un dramma di sparizioni e di uccisioni di nativi nei territori canadesi che riportano allo Scorsese del recente “Killers of the Flower Moon”.
Curiosando qua e là attraverso gli otto giorni di festival (chiusura il 2 dicembre, domenica 3 per riassaporarsi i film vincitori), “Back to life” è la sezione che ripropone film tornati a nuova vita, attraverso accurate operazioni di restauro, ma anche occasione per vedere o rivedere pellicole di cui da anni si è persa traccia: dal monumentale “Amour fou” di Jacques Rivette all’esperimento per la tivù di John Boorman “Two Nudes Bathing”, inedito da noi e ispirato al dipinto “Gabrielle d’Estrées et una des ses soeurs”, dal Davide Ferrario di “Dopo mezzanotte”, incantevole film del 2004 girato all’interno della Mole a “Vorrei che volo” di Ettore Scola, inchiesta sul fenomeno dell’immigrazione quasi dieci anni dopo “Trevico Torino”, sino a “Roma nuda” di Giuseppe Ferrara, vera scoperta di quest’anno, dove il pubblico potrà ritrovare Tomas Milian nella sua ultima e inedita interpretazione. Curiosando, le Masterclass: da Pupi Avati a Fabrizio Gifuni che racconterà il suo cinema e il suo teatro, i suoi maestri sullo schermo e sul palcoscenico, da Caterina Caselli che introdurrà “Paolo Conte alla Scala”, il film da lei prodotto sul concerto del Maestro, a Kyle Eastwood, figlio del grande regista, un padre da raccontare e una carriera divisa tra cinema e colonne sonore, dal controverso Oliver Stone (a cui verrà consegnata la “Stella della Mole”), scomodo ma accanito sostenitore delle cause di cui si fa paladino all’ironia a tutto tondo di Drusilla Foer, pronta ad analizzare con il pubblico come il cinema abbia influenzato le sue scelte e il suo percorso artistico, prima che scorrano le immagini di “La donna che riapriva i teatri” di Francesco Ranieri Martinotti, di cui è protagonista.
Uno dei titoli quest’ultimo che attraversano la sezione fuori concorso “Ritratti e paesaggi”: in buona compagnia di “Adesso vinco anch’io”, 90’ per tracciare un ritratto di Marcello Lippi, “innovatore del calcio”, di “Gianni Versace, l’imperatore dei sogni” di Mimmo Calopresti, il grande stilista impegnato sin da bambino a coltivare un sogno che lo porterà a frequentare le passerelle più importanti del mondo, di “Luci dell’avanspettacolo”, da un’idea di Steve della Casa realizzata da Francesco Frangipane, il genere più popolare del dopoguerra raccontato attraverso le testimonianze di Vittorio Cecchi Gori, Gino e Michele, Lillo e Greg, Giampiero Ingrassia e David Riondino, Marco Risi ed Enrico Vanzina, di Margherita Fumero pronta ancora una volta con tutta la sua simpatia a riportare ben vivi i fasti insuperati della Wandissima e di Erminio Macario.
Elio Rabbione
Nelle foto: l’opera di Ugo Nespolo, immagine del festival, “Paolo Conte alla Scala” prodotto da Caterina Caselli, e Oliver Stone regista di “Nuclear Now”.
E’ passato poco più di un anno dal suo ultimo incontro. Avvenuto esattamente il 29 ottobre al teatro Concordia di Venaria, quando sconfisse il toscano Federico Gassani per ko tecnico alla decima ripresa e conquistò per la terza volta il titolo dei mediomassimi.
Stefano a 41 anni si rimette in gioco e punta, dopo l’incontro di domenica prossima per un match di rientro, ad un titolo più prestigioso per chiudere in bellezza la carriera.
L’appuntamento è per domenica 19 novembre a partire dalle 16 al bocciodromo Rossini di corso Mamiani 5 a Torino. Nel sottoclou ci saranno dieci incontri IBA in cui si sfideranno buona parte di allievi di Abatangelo.
“The Hammer” ha ripreso ad allenarsi, anche due volte al giorno e soprattutto a rimettersi in forma dal mese di agosto e questa volta ha invertito i ruoli. E’ stato il suo giovane allievo Andrea Fontana ad allenarlo e a valutare la sua tecnica e da bravo coach lo ha consigliato per arrivare al top.
Ma chi è l’avversario del presidente della Boxing de Rua? Sarà il siciliano di Bagheria Ignazio Di Bella, quarantenne, al suo attivo 37 incontri, i due mediomassimi incroceranno i guantoni sulla distanza di 6 round da tre minuti.
E’ morto all’improvviso, per cause naturali, Davide Paludetto, 53 anni, gallerista e proprietario del castello di Rivara. Suo padre Franz Paludetto, era scomparso pochi mesi fa. Appassionato ed esperto di arte contemporanea, aveva creato la “Davide Paludetto Arte Contemporanea” che ha partecipato alla recente settimana dell’arte di Torino.
Il 13 novembre prende il via l’attività di MasterD
per favorire l’inserimento nel mondo del lavoro
con i suoi corsi di formazione
MasterD, società leader nella formazione in Spagna e Portogallo,
apre in Italia il suo secondo centro con corsi per i settori più richiesti:
Videogiochi, Interior Design, Informatica, Marketing, Moda, Veterinaria e Audiovisivi
Dopo la prima apertura a Milano, MasterD, leader nella formazione professionale a distanza, apre a Torino il suo secondo centro con corsi anche in presenza, con il doppio brand MasterD-CORSICEF®.
MasterD, colosso della formazione a distanza con 37 sedi in Spagna e 4 in Portogallo, ha acquisito la società italiana CEF Publishing S.p.A., seguendo il suo piano di espansione internazionale.
Il gruppo educativo formato da MasterD è leader nel mercato educativo spagnolo, sia nella formazione regolamentata che non regolamentata in diversi settori come informatica, tecnologia, veterinaria, marketing, videogiochi e molto altro.
L’acquisizione di CEF Publishing S.p.A. ha permesso a MasterD di sfruttare al meglio il know-how e le competenze utili a sviluppare corsi sempre più in linea con le richieste del mercato del lavoro in Italia, mettendo a disposizione un catalogo formativo di immediato utilizzo in termini di sbocchi lavorativi.
Di Patrizia Polliotto, Avvocato, Fondatore e Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori.
Economicamente parlando, l’Università può essere un vero salasso. Basti pensare alle tasse, sempre più elevate a seconda del livello dell’istituto e, proporzionalmente, delle chance di ottenere un lavoro una volta ottenuto il famoso “pezzo di carta”. Per non parlare, poi, del costo degli affitti da sostenere qualora si debba raggiungere un’altra regione per proseguire gli studi.
Una mano giunge però dal governo, a volte, il che consente di approfittare di bonus di vario genere per riuscire almeno ad alleggerire il carico delle spese. Di seguito proponiamo un riassunto di tutto ciò che è possibile richiedere, così da essere certi di non lasciare nulla di intentato per il coronamento di quel sogno nel cassetto.
Un decreto del 2021, con decorrenza dall’anno scolastico 2021-22, ha di fatto consentito il totale esonero dal pagamento del contributo per l’iscrizione all’Università. I soggetti cui tale aiuto si rivolge sono gli studenti appartenenti a nuclei famigliari con ISEE non superiore a 22mila euro.
È inoltre previsto un secondo gruppo di beneficiari, con ISEE superiore a 22mila ma inferiore a 30mila euro. Per loro l’esonero è parziale. Per i nati nel 2005, che compiono o hanno compiuto 18 anni nel corso del 2023, è prevista l’applicazione di una modifica del Bonus Cultura, destinato ai neo maggiorenni. Questo si divide in due bonus cumulabili. Il primo da 500 euro è noto come Carta della Cultura, destinato ai giovani appartenenti a famiglie con ISEE inferiore a 35mila euro. Il secondo, invece, è la Carta del Merito, rivolto agli studenti diplomatisi con il massimo dei voti.
Sono svariate le forme d’aiuto disponibili, come il fondo per il credito ai giovani. Spesso si fa riferimento a ciò come al Fondo studio, che viene indirizzato dal governo agli studenti meritevoli, che mancano dei necessari mezzi finanziari per poter sostenere le spese per la propria educazione superiore.
È offerto loro un prestito garantito dallo Stato, che consente di ricevere fino a un massimo di 25mila euro di aiuti economici, in rate annuali non inferiori a 3mila euro e non superiori a 5mila euro.
C’è poi il Bonus Trasporti. Un voucher da 60 euro mensili, valido anche per i lavoratori, riconosciuto a soggetti con reddito uguale o inferiore a 20mila euro. Una sorta di rimborso dei costi di abbonamenti per i mezzi pubblici.
Tutto ciò rientra nelle forme d’aiuto più immediate, delle quali è facile venire a conoscenza. Esiste inoltre una detrazione per l’affitto degli studenti fuori sede, ad esempio, con un limite fissato a 2.633 euro. Altra detrazione è invece pari al 19% delle spese scolastiche sostenute nel corso dell’ultimo anno, con importo massimo pari a 800 euro.
Per queste e altre esigenze è possibile contattare dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 18 lo sportello del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori, con sede a Torino in Via Roma 366 ed a Pinerolo, in Viale Cavalieri d’Italia n. 14, al numero 0115611800 oppure scrivendo una mail a uncpiemonte@gmail.com, o visitando il sito www.uncpiemonte.it compilando l’apposito format.