Udine è la provincia che ottiene il primo posto nella classifica del Sole24 Ore sulla qualità della vita nelle province italiane nel 2023. Seguono Bologna e Trento. In Piemonte la migliore delle province è Torino, al 36° posto, che guadagna 4 posizioni rispetto alla classifica 2022.
Dopo Torino Cuneo, alla posizione 39, che perde tre posti rispetto al 2022. Poi Novara alla posizione 42 (-3) e Biella alla 52, ma con un balzo in avanti di 13 posizioni. Infine ci sono il Verbano-Cusio-Ossola, che perde 3 posizioni, Asti e Vercelli stabili alle posizioni 55 e 56, mentre Alessandria si trova alla posizione 70, una in più rispetto allo scorso anno.
Il corpo senza vita di un uomo è stato rinvenuto in una cantina di uno stabile di via San Massimo, 33 a Torino. Il cadavere è si Massimo Lodeserto, il 58enne era scomparso dal 30 agosto e uno dei suoi fratelli aveva denunciato il fatto. I carabinieri hanno trovato il corpo nascosto sotto alcuni oggetti e mobili nella cantina della palazzina (che non è quella in cui lui abitava). I militari del Nucleo Investigativo di Torino hanno già eseguito il fermo d’indiziato di delitto di un uomo. Sembra che la causa dell’omicidio, avvenuto con un colpo di martello, sia di natura economica.
(Foto archivio)
Con un investimento di 20 milioni di euro nel biennio 2023-2024, la FOM Fondazione Ordine Mauriziano ha costruito progetti, consolidato sinergie territoriali, razionalizzato risorse per il recupero e la valorizzazione della Palazzina di Caccia di Stupinigi, dell’Abbazia di Santa Maria di Staffarda, della Precettoria di Sant’Antonio di Ranverso e della Basilica Mauriziana.
L’obiettivo è l’ampliamento dei percorsi museali di visita con l’apertura al pubblico di spazi chiusi da decenni, di percorsi nascosti, mai resi accessibili e di nuove aree dal grande valore storico e artistico. Alla Palazzina di Caccia di Stupinigi si vuole ripristinare l’originario percorso ad anello che si chiudeva con la sala dove un tempo era esposta la carrozza napoleonica, ora alla Reggia di Venaria ma che presto ritroverà una nuova specifica collocazione in Palazzina. Il complesso progetto di riqualificazione della Precettoria di Sant’Antonio di Ranverso renderà invece fruibile, per la prima volta nella storia, tutto il complesso monastico destinato alla cura e al rifugio di pellegrini e bisognosi: dalla manica del Corridoio degli Stemmi, alla piccola cappella dell’abate di Montchenu, dal Coro d’Inverno al camminamento con passerella sopra le capriate della navata destra della chiesa, all’Ospedaletto, che sarà trasformato in uno spazio ricettivo di ristoro. All’Abbazia di Santa Maria di Staffarda è stato avviato il progetto di recupero della Manica dei Ricostruttori che ospita decorazioni pittoriche di grande pregio. La Basilica Mauriziana di via Milano a Torino, infine, sarà oggetto nel 2024 di lavori di restauro che porteranno progressivamente alla riapertura della chiesa non solo al culto ma anche alle visite guidate, in collaborazione con la Arciconfraternita dei Santi Maurizio e Lazzaro, ente che attualmente gestisce il bene e custodisce l’archivio della più antica confraternita torinese.
«Un anno e mezzo dopo il mio insediamento – spiega Licia Mattioli, presidente della FOM Fondazione Ordine Mauriziano – iniziamo a raccogliere i frutti di una serrata pianificazione in termini di recupero e di valorizzazione dei beni. Al mio arrivo, l’obiettivo chiaro che avevo in mente era quello di una politica della ripresa e della costruzione. La FOM mi è stata consegnata in equilibrio, ma dopo un lungo periodo di commissariamento era arrivato il momento di camminare con le nostre gambe e la squadra che ho incontrato si è dimostrata perfettamente all’altezza di questa onerosa sfida. In silenzio e con determinazione sono stati costruiti progetti, consolidate sinergie territoriali, razionalizzate risorse per permettere a tutti i siti della Fondazione di iniziare a pensare al futuro con basi più solide. La filosofia adottata nel piano strategico di sviluppo si consoliderà anche in futuro secondo il criterio dell’azione sinergica tra interventi di conservazione e valorizzazione, basandosi sul fatto che la sostenibilità passa obbligatoriamente dal bilanciamento tra l’uno e l’atro aspetto delle azioni di restauro».
I RESTAURI
Nel mese di dicembre 2023, alla Palazzina di Caccia di Stupinigi, si sono conclusi i lavori di riqualificazione delle aree di ingresso e accoglienza al pubblico: gli atrii di passaggio laterali e la sala – dove sono stati recuperati gli affreschi del primo Novecento a cura del CCR Centro Conservazione e Restauro La Venaria Reale – e le aiuole del parterre all’esterno, per un progetto cofinanziato con Art Bonus dalla società di sviluppo immobiliare Vailog SEGRO, un perfetto connubio tra conservazione e valorizzazione nel rispetto della sostenibilità ambientale. Nel frattempo, è stato avviato un ambizioso progetto che porterà al restauro del giardino storico e alla sua riapertura nei primi mesi del 2025 grazie ai fondi del PNRR. Il finanziamento consente di coniugare il recupero del disegno caratteristico del giardino, unico nelle sue forme e configurazione ed espressione della genialità di Filippo Juvarra, e la sua componente botanica originale con le esigenze di tutela ambientale presenti. Di prossima partenza, il restauro dell’Appartamento del Re Carlo Felice, ambiente straordinariamente integro nell’originalità degli anni del rococò torinese, dopo quasi 10 anni di chiusura e con un finanziamento di 350mila euro per il recupero degli apparati decorativi fissi, patrocinato dalla Consulta per la Valorizzazione Beni Storico Artistici e Culturali Torino, e la riqualificazione di uno dei più affascinanti percorsi nascosti, la Galleria interrata di Levante da dove si gestiva l’attività che permetteva la vita di corte ai piani superiori. L’appartamento del Re Carlo Felice rientra nel più ampio progetto di restauro dell’ala di Ponente, grazie al finanziamento di 5 milioni di euro del MiC Ministero della Cultura, attraverso il piano strategico “Grandi Progetti Culturali”, che vuole rendere progressivamente di nuovo visitabili gli spazi dell’ala ovest: la Galleria di Ponente, l’atrio degli appartamenti di Ponente e gli Appartamenti del re Carlo Felice e del Principe di Carignano.
Il totale degli investimenti sulla Palazzina per il biennio 2023-2024 si aggira intorno ai 3 milioni e 200mila euro tra fondi pubblici e privati, a cui si aggiungono 5 milioni di euro del MiC destinati al completamento del percorso museale. Il MiC, inoltre, ha anche disposto un finanziamento di 3 milioni e 200mila euro per la messa in sicurezza del Castelvecchio, il castello che si trova a lato della Palazzina juvarriana.
La Precettoria di Sant’Antonio di Ranverso è interessata da un progetto di riqualificazione finalizzato all’ampliamento del percorso di visita e servizi al pubblico con il recupero dell’area aulica conventuale, il cui investimento ammonta a circa 2 milioni e 400mila euro, ammessi alla richiesta di contributo in conto capitale da parte del Ministero della Cultura come progetto pilota dalla strategica rilevanza territoriale.
Il primo lotto di lavori è iniziato ad ottobre 2023 con gli interventi di ripristino delle coperture della manica conventuale e della cascina alta. Dal 2022 è in atto un cantiere pilota portato avanti dal CCR sugli affreschi tardo gotici della parete sinistra del presbiterio che recano la firma di Giacomo Jacquerio, che terminerà nel mese di gennaio 2024. Il cantiere di analisi e di definizione delle metodologie di intervento è finanziato dalla Fondazione CRT (Bando Cantieri Diffusi 2021) e dalla Fondazione Magnetto di Alpignano. Dopo queste prime attività che si concluderanno a fine anno, in base ai risultati diagnostici e agli studi propedeutici, potrà essere avviato il secondo lotto di lavori, nel 2024-2025, che renderà accessibile la manica denominata “Corridoio degli Stemmi”, al primo piano, alla quale si accede dallo scalone monumentale nel cortile delle guardie e l’Ospedaletto che diventerà una struttura ricettiva di ristoro.
Progetti di grande respiro anche all’Abbazia di Santa Maria di Staffarda. Ad ottobre 2023 è stato avviato un programma di interventi strutturali urgenti che porterà alla riqualificazione di una manica adiacente al chiostro della chiesa, detta “Manica dei Ricostruttori”, per un ampliamento del percorso di visita e potenziamento dei servizi. Il progetto, che richiede un investimento complessivo di 2 milioni e 500 mila euro, è stato ammesso alla richiesta di contributo in conto capitale da parte del MiC, per la copertura di circa il 40% dei costi sostenuti dalla FOM. A questo finanziamento si aggiunge il contributo straordinario di 1 milione e 500mila euro della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
L’ Autostrada A4 questa mattina è stata chiusa in entrambe le direzioni tra Milanese e Novarese, dopo la tentata ma fallita rapina a un furgone portavalori alle 6.30. In direzione Torino l’autostrada è chiusa tra Marcallo-Mesero (Milano)e Novara Est; in direzione Milano tra A26 Biandrate (Novara) e Marcallo Mesero. Segnalata una lunga coda. La polizia sta studiando la dinamica dell’assalto, verificatosi nei pressi dell’uscita Novara Est in direzione Torino. I malviventi, al momento in fuga hanno tentato di bloccare il portavalori mettendo un tir di traverso, ma il conducente del furgone è riuscito a evitare il mezzo pesante e prendere l’uscita autostradale. Non sono coinvolti altri mezzi e non ci sono feriti tra gli automobilisti in autostrada. I rapinatori hanno sparato alcuni colpi in aria durante l’azione.
Israele, Palestina, Gaza… e domani? Convegno a Torino
Come uscire dalla spirale violenza, vendetta, odio?
Quale ruolo per la politica, la diplomazia, la cultura, la religione?
E’ il tema del convegno che si terrà mercoledì 6 dicembre alle 17,30 nella Sala della Facoltà Teologica in Via XX Settembre, 83 a TORINO
Intervengono al dibattito:
•Michele Brignone direttore ricerche Fondazione Oasis
• Camille Eid studioso e editorialista di Avvenire
In collegamento:
• Anna Momigliano corrispondente del quotidiano israeliano Haaretz
• Samir Al Qaryouti giornalista Stampa Estera Roma
• Ignazio De Francesco monaco della Piccola Famiglia dell’Annunziata, islamologo e patrologo, attualmente al servizio della comunità cattolica
di Ain Arik (Ramallah)
I libri più letti e commentati del mese
Lettori dalla parte dei lettori: ecco la rassegna dei titoli più commentati nella nostra community, quella di Un Libro Tira L’altro Ovvero Il Passaparola Dei Libri, dove si discute di letture, senza pregiudizi; a novembre abbiamo discusso de L’Ultima Libreria Di Londra, di Madeline Martin, un libro di recente uscita che secondo i nostri lettori non ha avuto il successo che meriterebbe; Sono Tornato Per Te, l’ultimo romanzo di Lorenzo Marone, scrittore napoletano sempre più apprezzato dai lettori; I Girasoli Di Kiev, di Erin Litteken chi lo ha letto giura che sia un libro che rimane nel cuore, il dibattito è aperto.
Incontri con gli autori
Le nostre interviste mensili ci hanno portato a intervistare Sandrone Dazieri, autore di romanzi noir con protagonista Il Gorilla e Sarah Savioli, scrittrice che sta conquistando una fetta sempre maggiore di appassionati con il personaggio di Anna Melissari.
Questo mese, inoltre, siamo tornati a conversare con Olivia Ninotti, in occasione del suo ritorno in libreria con il seguito del fortunato Sembrava Un British Invece Era Un Merdish; abbiamo conosciuto la giovane esordiente Edissa Cerini autrice del delicato A Misura D’Uomo, il poeta Marco Plebani autore della raccolta Decimo Dan e lo scrittore fantasy Giovanni Bravi, anche lui esordiente, che ha da poco pubblicato Memoria E Tenebre.
Per questo mese è tutto. Vi invitiamo a seguire Il Passaparola dei libri sui nostri canali sociali e a venirci a trovare sul nostro sito ufficiale per rimanere sempre aggiornati sul mondo dei libri e della lettura! unlibrotiralaltroovveroilpassaparoladeilibri.it
Mezzi spargisale già in azione dalla scorsa notte sui percorsi collinari
Su Torino cade da qualche ora una debole nevicata che tuttavia non prelude accumuli nevosi particolarmente rilevanti. In base all’ultimo bollettino meteo infatti il transito della perturbazione su Torino dovrebbe essere veloce e il fenomeno dovrebbe esaurirsi in serata con le prime schiarite.
Tale fenomeno meteorologico che sta interessando tutto il Piemonte è al limite del passaggio tra pioggia e neve ed è sufficiente una piccola variazione della temperatura di 1-2° C per determinare condizioni diverse.
La Città di Torino è comunque pronta e il Piano Neve si è già attivato sul livello verde con l’entrata in azione della formazione dei mezzi per gli interventi antighiaccio, che hanno preventivamente sparso il sale già a partire dalle ore 03.00 di questa notte sugli undici percorsi collinari.
Al momento le pattuglie addette al monitoraggio non riferiscono criticità relative alla circolazione dei veicoli. Resteranno in ogni caso presenti due presidi di monitoraggio, uno nella zona nord e uno nella zona sud della città, pronti ad eventuali interventi che si rendessero necessari.
Morto in un incidente cavallo di carrozza turistica
E’ stato abbattuto un cavallo che trainava una carrozza turistica che è stata tamponata stamani da un’auto a Piverone, Comune dell’Area Metropolitana di Torino. L’animale ha riportato ferite molto gravi e il veterinario dell’Asl To4 ha deciso di sopprimerlo. L’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) chiederà formalmente al Comune e all’Area metropolitana se il cocchiere sia in possesso di una regolare licenza.
L’Oipa, da sempre impegnata nella battaglia per l’abolizione delle botticelle e di tutti i veicoli a trazione animale, torna a chiedere a Governo e Parlamento una previsione legislativa che vieti l’uso di poveri animali costretti a trainare carrozze in strada. Si realizzerebbe così la volontà della stragrande maggioranza dell’opinione pubblica.
In Italia sono ormai poche decine i titolari di licenze, fa notare l’Oipa, tuttavia le Amministrazioni locali, senza una previsione nazionale, non possono abolirle.
«È tempo di superare questa tradizione antiquata e invisa ai più, che ancora va avanti sulla pelle dei cavalli per gli interessi pochi conduttori che si ostinano a usare i cavalli per scarrozzare turisti ancora insensibili al tema», osserva il presidente dell’Oipa, Massimo Comparotto. «La riconversione di tali licenze sarebbe opportuna dal punto di vista etico, e rappresenterebbe anche un segnale di sensibilità ecologica laddove si passasse alla trazione elettrica, così come è stato fatto nella Reggia di Caserta dove, dopo la morte tragica di un cavallo nell’agosto del 2020 per fatica e caldo, si è deciso di adottare per il trasporto dei turisti una flottiglia di golfcar».
L’Oipa invita dunque il ministro delle Infrastrutture e trasporti, Matteo Salvini, a studiare una riforma della legislazione nazionale che metta fuori gioco lo spettacolo pietoso di cavalli costretti ad arrancare sotto il solleone, a qualsiasi ora e a qualsiasi temperatura, o sotto la pioggia, o sull’asfalto bagnato, anche nel traffico caotico di grandi città.
«La vita dei cavalli delle carrozze va tutelata e lo Stato deve fare la sua parte per difendere ogni animale in quanto essere senziente», afferma l’Oipa. «Da ultimo, anche il nuovo articolo 9 della Costituzione sancisce la difesa degli animali e della biodiversità».
Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa)
LA CITTÀ CHE CAMBIA
Lo studio Picco Architetti ha completato il restauro, risanamento conservativo e recupero funzionale di 7 delle 39 palazzine dell’ex villaggio olimpico di Torino, progettato nel 2006 su masterplan dell’architetto tedesco Otto Steidle con il coordinamento di Benedetto Camerana, per i Giochi invernali sull’area occupata, fino al 2001, dai Mercati Generali.
L’’Ex Villaggio olimpico era stato pensato come un quartiere destinato a essere assorbito nel tessuto cittadino. La vita post-olimpica del villaggio ha testimoniato invece la complessità del “fare un nuovo pezzo di città”. Dopo l’evento olimpico, i tre lotti di palazzine sono stati adibiti ad abitazioni sociali e uffici dell’Arpa, mentre altre sono state destinate a uffici del Torino Olympic Park, ostello e alcune residenze sociali. Successivamente parte del complesso è stato oggetto dell’occupazione abusiva più grande d’Europa. Partendo quindi da una situazione di emergenza sociale, il nuovo complesso residenziale è stato una straordinaria opportunità di rigenerazione urbana, con una dotazione di circa 400 posti letto.
Il progetto di Picco Architetti ha previsto la realizzazione di un nuovo modello residenziale flessibile, partendo dall’impostazione originale di Steidle. La matrice insediativa proposta dell’architetto tedesco, aveva introdotto una articolazione aperta a scacchiera, alternativa a quella, ad isolato chiuso, della tradizione urbana di Torino. A partire dalle preesistenti arcate degli ex Mercati Generali, disegnate da Umberto Cuzzi nel 1932, i 39 edifici erano disposti secondo un impianto dal fronte parzialmente chiuso verso la città e aperto verso la collina. L’assetto planimetrico dell’ex Villaggio Olimpico genera quindi uno spazio aperto tra gli edifici, organizzato su direttrici pedonali longitudinali che alternano aree verdi a spazi e percorsi pedonali trasversali di collegamento tra le palazzine.
Sei dei sette edifici del nuovo student e social Housing erano stati progettati da Otto Steidle. Cinque (B2,D0, D2, F0, F2) avevano caratteristiche analoghe sotto il profilo tipologico con pianta centrale e un sistema distributivo verticale organizzato da rampe in linea e sviluppo circolare del pianerottolo distributivo. La sesta palazzina (E4), quella più grande, collocata sul fronte strada e che costituisce il punto di accesso accoglienza dell’intero complesso, era strutturata invece con due scale, una a servire il corpo di 2 piani fuori terra ed una a servire il corpo di 7 piani fuori terra collegata anche al piano interrato. Il settimo edificio (E1)invece era stato progettato dall’architetto austriaco Adolf Krischanitz e presentava una scala centrale a rampe parallele.
Le prime sei palazzine sono state organizzate con alloggi, da monolocali a 4 posti, a tutti i piani. La settima palazzina è organizzata in 27 monolocali e 14 bilocali.
In relazione con la tipologia della casa singola aperta, il progetto favorisce l’integrazione del nuovo distretto nell’ambiente e offre una varietà di forme per lo sviluppo interno della comunicazione e dell’individualità.
Gli interventi di recupero, progettati da Picco Architetti con la direzione lavori di Studio Pession e realizzati dall’impresa CO.GE.FA. spa di Torino, sono stati organizzati in due fasi precedute da una prima attività di sgombero degli oggetti e degli arredi lasciati all’interno dei locali.
Nella prima delle due, gli edifici sono stati oggetto di attività di strip out, con la demolizione di tutti i tramezzi interni e la rimozione di tutti gli impianti meccanici ed elettrici.
Nella seconda fase sono state realizzate tutte le opere edili ed impiantistiche e, in quattordici mesi di lavoro, sono stati consegnati gli edifici, completi in ogni parte. L’esito è quello di un complesso confermato nell’identità formale e profondamente rinnovato nei contenuti: una residenza flessibile, organizzata in alloggi di diverse dimensioni, con punto di reception e controllo inserito al piano terra della palazzina su via Giordano Bruno. Qui sono stati localizzati gli uffici, la palestra, aree di soggiorno e un locale di somministrazione.
L’intervento ha previsto inoltre la sistemazione delle aree di pertinenza aperte delle palazzine ed il rifacimento dei percorsi comuni e delle parti a verde, con nuove piantumazioni arboree e arbustive.
Picco architetti ha fortemente voluto riportare alla luce i colori originali del complesso ideati, nel progetto originale, dall’artista tedesco Erich Wiesner. Le palazzine erano infatti declinate in linguaggi diversi, secondo un piano dei colori che ha conferito al piccolo quartiere una forte identità visiva e contribuito al suo netto distacco nei confronti del tessuto urbano circostante.
L’operazione è stata promossa dal Fondo Abitare Sostenibile Piemonte gestito da Investire Sgr con la partecipazione del Fondo Investimenti per l’Abitare gestito da Cassa Depositi e Prestiti Real Asset Sgr, della Fondazione Compagnia di San Paolo, della Fondazione CRT Sviluppo e Crescita, del Fondo Social & Human Purpose, Comparto A, gestito da REAM Sgr – e delle maggiori fondazioni di origine bancaria piemontesi. Il campus è gestito dal provider italiano di co-living e di housing per studenti universitari, Camplus.
La riqualificazione urbana e sociale delle palazzine dell’ex Villaggio MOI mette a disposizione dei futuri residenti un’offerta abitativa moderna ed accessibile, ricca di servizi alla persona, in una città universitaria come Torino che continua a vivere una fase di grande progettualità, grazie a diverse iniziative.
Il progetto è poi candidato a essere il volano della grande trasformazione di un’area urbana che dovrebbe vedere nei prossimi anni il sorgere del Parco della Salute, della Ricerca e dell’Innovazione e il ripristino delle arcate dell’ex mercato.
Tre innovativi progetti di inclusione, presentati da associazioni non profit in partnership con istituzioni pubbliche e imprese, sono pronti a partire in Piemonte e Valle d’Aosta con il finanziamento della Fondazione CRT. Le idee progettuali, selezionate tramite call, sono finalizzate al sostegno alle famiglie, uno dei goal strategici dell’Agenda della Disabilità della Fondazione CRT e della CPD-Consulta per le Persone in Difficoltà che, nell’ultimo anno, ha “conquistato” anche il mondo for profit. Ad oggi, infatti, sono oltre 60 le imprese che hanno aderito all’Agenda, in aggiunta a 300 enti non profit.
- Il progetto Da adesso in poi, con la regia dell’Associazione Rubens di Torino, propone azioni a supporto della genitorialità, ma anche attività ludiche e di svago. La composizione del partenariato e la previsione di supporti adeguati renderanno le attività fruibili anche da famiglie di migranti.
- Sguardi al futuro, con capofila la Fondazione Time2, amplierà l’applicazione e la fruizione dell’Officina della Vita indipendente, avviata dall’Università di Torino, estendendo la tipologia di attività previste e raggiungendo ulteriori territori e beneficiari. Trasversale a tutte le azioni progettuali è il coinvolgimento di dipendenti-volontari della Lavazza nell’ambito del programma di volontariato aziendale.
- AutOri, con capofila Angsa Biella, si focalizza sulla transizione alla vita adulta, supportando i nuclei familiari verso una maggiore consapevolezza dei talenti, delle caratteristiche e delle competenze delle persone con autismo. Il progetto affronta anche il tema dell’approccio al mondo del lavoro, prevedendo azioni di orientamento dei giovani e di preparazione del contesto aziendale ad accogliere lavoratori con disabilità.
Queste tre nuove sfide – annunciate al Convegno sull’Agenda della Disabilità che si è tenuto alle OGR Torino – partiranno nel 2024 grazie al sostegno della Fondazione CRT.
“L’Agenda della Disabilità promossa da Fondazione CRT e CPD sta alimentando ‘un’onda’ di buone idee e buone pratiche per una società realmente inclusiva: una nuova ‘disability culture’ che coinvolge in modo sempre più pervasivo anche il mondo delle imprese, accanto alle associazioni non profit e alle istituzioni pubbliche”, afferma il Segretario Generale della Fondazione CRT Andrea Varese.
“L’obiettivo principe dell’Agenda della Disabilità – dichiara Giovanni Ferrero, direttore della CPD – è fare incontrare il mondo non profit con il mondo profit, affinché insieme possano attuare un cambio di paradigma intorno al modo con cui ci si approccia al tema della disabilità. Il concorso di idee da cui sono stati selezionati i tre progetti vincitori e la creazione del DIR, ne sono la perfetta incarnazione. Di conseguenza sono queste le azioni che, tra le altre, porteremo avanti nel tempo in modo da elevare sempre di più il livello di impatto e di incisività delle persone con disabilità, sia dal punto di vista di progettazione del mondo non profit, sia e soprattutto dal punto di vista del mondo profit per quanto riguarda la creazione di una nuova cultura”.
Attorno all’Agenda si è sviluppato anche un nuovo progetto, frutto della collaborazione tra CPD e SAA: il DIR – Disability Inclusion Roadmap è un percorso rivolto alle imprese, chiamate a dotarsi progressivamente, a partire dal 2024, di un bilancio di sostenibilità, per migliorare il proprio impatto rispetto all’inclusione delle persone con disabilità. Si tratta di un questionario di autovalutazione che risponde a domande quali: quanto i prodotti/servizi dell’azienda sono for all? Quanto la comunicazione interna/esterna dell’impresa è inclusiva?
Quanto la cultura aziendale va oltre la compliancy? Quanto il welfare aziendale promuove e sostiene l’inclusività? Quanto le policy interne favoriscono l’inserimento di lavoratori con disabilità?
La Fondazione CRT e CPD hanno implementato l’Agenda con altre tre iniziative:
AgenData, un’apposita sezione sulla piattaforma www.agendadelladisabilita.it che riporta fonti statistiche, ricerche, approfondimenti sui temi della disabilità (25 le fonti informative ad oggi pubblicate);
il gioco di cooperazione Space Ability, che vede i giocatori coinvolti in un’avventura spaziale in cui, per vincere, bisogna lavorare insieme e fare in modo che tutti si sentano accolti e inclusi;
il vademecum Eventi per Tutti: una vera e propria bussola per l’accessibilità – intesa come politica strutturale e non accessoria – che fornisce indicazioni progettuali, gestionali e tecniche per l’organizzazione di concerti, fiere, manifestazioni, mostre, convegni, seminari pienamente inclusivi e accessibili per tutte le tipologie di pubblico.