ilTorinese

Partita per la Toscana alluvionata la colonna mobile della protezione civile del Piemonte

La colonna mobile di Protezione civile della Regione Piemonte è partita questa mattina alle 7.20 da Alessandria verso la Toscana dopo aver ricevuto la richiesta di attivazione dal Dipartimento nazionale.

Si tratta di 90 volontari del Coordinamento regionale, del Corpo AIB e dell’Associazione nazionale carabinieri, e di due funzionari della Regione, con 8 idrovore di varia portata, 5 mini pale, un mini escavatore, 6 mezzi pesanti, 11 mezzi leggeri, 12 pickup. Una volta arrivati al punto di raccolta di Campi Bisenzio si vedranno assegnata la località dove andare a prestare la loro opera.

“Ho sentito telefonicamente il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, al quale ho voluto portare la vicinanza del Piemonte in questa difficile situazione, oltre alle condoglianze per le vittime del maltempo. Il Piemonte purtroppo conosce bene il dramma dell’alluvione che porta vittime e danni ingenti: proprio in questi giorni ricorre infatti l’anniversario dell’alluvione del 5-6 novembre 1994, durante la quale persero la vita 69 persone. Proprio in quei giorni si è consolidata la forza della nostra Protezione civile che oggi è un esempio a livello nazionale e internazionale, per organizzazione, professionalità e disponibilità a partire per soccorrere le popolazioni in difficoltà, proprio come avviene ora”, dichiara il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio.

“Come il Piemonte ha ricevuto aiuto quando ha avuto bisogno, così le nostre squadre partono ogni volta in cui un’emergenza rende necessario il loro prezioso contributo fatto di grandi professionisti e mezzi attrezzati per soccorrere le popolazioni e affrontare la situazione”, aggiunge l’assessore alla Protezione civile Marco Gabusi.

Libertà ed Iran, a The Others Art Fair con il progetto “Sguardi dall’alto” di Labrys

Le città come i sogni possono nascondere un desiderio oppure il suo rovescio, la paura. Come in un sogno, la città rivela infatti la sua storia solo a chi sa leggere ciò che è scritto nei suoi confini e negli scorci delle sue vie. Quando una città si trasforma in teatro di guerra il sogno assume il sapore della paura.”

 

Si prosegue sul filone libertà ed Iran, a The Others Art Fair 2023 con il progetto “Sguardi dall’alto” di Labrys, (Torino) che nasce dal dialogo tra tre artisti sul tema “città e libertà” e si compone degli scatti del giornalista italiano Stefano Tallia, e delle interpretazioni pittoriche di due artiste iraniane Masoudeh Miri Shabnam Miri.

 

Mentre Stefano Tallia osserva le città scegliendo punti significativi dei conflitti che hanno attraversato o attraversano quei luoghi, Masoudeh Miri e Shabnam Miri posano lo sguardo sull’individuo con la loro pittura. Ne nasce un racconto che offre due punti di vista, quello del fotografo che ha raccontato i conflitti non essendone mai direttamente coinvolto e quello delle due pittrici iraniane che lo hanno vissuto durante la loro infanzia e adolescenza a Teheran. È un tema che ha accompagnato la vita professionale e artistica di tutti e tre.

 

Numeroso il pubblico che fin dalle prime ore del venerdì ha affollato il Padiglione 3 di Torino Esposizioni (GALLERY QUI). Si porsegue oggi con i premi attesi, nuovi talk sul filone ambiente tra attivismo e sostenibilità, ma anche mondo digitale e NFT, oltre alle performance proposte dalle gallerie internazionali.

 

DA OGGI AL VIA I PREMI DI THE OTHERS ART FAIR

Sono sette i Premi, nazionali e internazionali, che verranno assegnati nel corso della dodicesima edizione della Fiera, tra cui quattro Premi di acquisizione e tre di residenza, a partire dal Premio del Comitato Piero d’Amore che offrirà, per il secondo anno consecutivo, una residenza d’artista a Torino per la durata di un mese. Il Premio “Prospettiva Insulare” proporrà invece una residenza a Tenerife per un artista under 35 residente in Italia che sarà ospitato per due settimane nello spazio che l’artista Giovanni Ozzola ha realizzato a Santa Cruz de Tenerife. Il “Nice (He)art Prize” creato da Francisca Viudes, darà al vincitore la possibilità di partecipare al “The (He)art for (He)art Program” con base nella città di Nizza.

 

Riguardo ai premi di acquisizione, riconfermano la loro partecipazione la Behnoode Foundation fondata da Benhoode Javaherpour con l’obiettivo di supportare artisti attraverso diverse iniziative; Operæ, il più diffuso sistema di archiviazione e gestione su smartphone e tablet per collezionisti, che sceglierà un’opera da inserire nella “Collezione Operæ”; Zenato Academy con il premio Zenato per la fotografia contemporanea nato con l’intento di sostenere i giovani artisti che si esprimono con il linguaggio fotografico; e, per la prima volta a The Others, Spazio 88, società di servizi, che prevede un premio di acquisizione rivolto a opere in grado di ispirare la fiducia nelle possibilità umane e di promuovere un sentimento di sicurezza e tranquillità.

 

IL BOARD CURATORIALE 

Il board curatoriale dell’edizione 2023 di The Others Art Fair è guidato da Lorenzo Bruni nel ruolo di Coordinatore. Critico e curatore d’arte, nato a Firenze che attualmente vive a Roma, dove insegna Arti visive contemporanee presso AANT e Teoria del Mercato Multimediale dell’Arte all’Accademia di Belle Arti di Roma, mentre dal 2022 insegna Museologia all’Accademia Albertina di Torino. Fra le curatrici, che motivano anche la grande presenza di gallerie provenienti dai Paesi dell’Est c’è Lýdia Pribišová curatrice e storica dell’arte che vive a Bratislava, in Slovacchia, e che dal 2020 è curatrice presso la Kunsthalle di Bratislava e nello stesso anno è stata eletta presidente della sezione slovacca dell’AICA. Daniela Grabosch è inoltre presente nel board curatoriale quale artista viennese la cui pratica performativa migra tra mezzi digitali e fisici. Ha conseguito un MFA in Arte Performativa presso l’Accademia di Belle Arti di Vienna e un BFA in Belle Arti e Media Digitali presso la Hochschule di Düsseldorf.

 

Sul filone dedicato al digital e content creator, quale coordinatrice del Public Program fra le novita di questa XII edizione anche la consulente artistica, scrittrice per diverse testate e autrice per Rizzoli illustrati, Elisabetta Roncati che nel 2018 ha fondato il marchio registrato Art Nomade Milan, con cui si occupa di divulgazione digitale sui principali social media (Instagram e Tik Tok @artnomademilan).

 

 

PROGRAMMA DEL WEEK – END E PROSSIMI APPUNTAMENTI DA NON PERDERE

 

 

SABATO 4 NOVEMBRE 2023

 

11.30-12.00 Premiazione Premio Comitato PDA Amore e Colore

 

12.30-13.30 Booktalk

 

14.30-15.30 Incontro con le curatrici di The Others: Focus on Slovacchia: arte, storia e cultura contemporanea. Dall’indipendenza al padiglione della Biennale di Venezia.

Con BLU: GALLERY, DOM JÁNA HÁLUVažec (SK), DOT.CONTEMPORARY, MESTO; EQO, SPISSKY HRHOV; FLAT GALLERY, BRATISLAVA; NASTUPISTE, TOPOLKANY; SOPA GALLERY, KOSICE, ROSARIA IAZZETTA

 

15.30-16.00 Premiazione Premio Operæ

 

16.00-16.30 Question TimeArte e Attivismo: focus sulla sostenibilità ambientale. Dibattito sull’uso dell’arte come mezzo di attivismo sociale e politico, e come i giovani artisti possono influenzare il cambiamento sociale attraverso la loro arte.

Con ULTIMA GENERAZIONE, CARLO MEZZALAMA (FRIDAYS FOR FUTURE), SIMONE SENSI, MANUEL MACADAMIA

Modera: Giulio Alvigini

 

16.30-17.30 Talk: Arte e Attivismo: focus sulla sostenibilità ambientale. Dibattito sull’uso dell’arte come mezzo di attivismo sociale e politico, e come i giovani artisti possono influenzare il cambiamento sociale attraverso la loro arte.

Con ULTIMA GENERAZIONE, CARLO MEZZALAMA (FRIDAYS FOR FUTURE), SIMONE SENSI, MANUEL MACADAMIA

Modera: The Others / Artuu Mag

 

17.30-18.00 Question Time: Arte, Identità e Autenticità: intelligenza artificiale, NFT e nuove tecnologie e loro rapporti con la creazione artistica ed il ruolo che potrebbe assumere nel futuro l’essere un artista.

Con REBECCA PEDRAZZI, VINCENZO MARSIGLIA, CAFFE’DESIGN (GIULIANO e RAFFAELE) 

Modera: Giulio Alvigini

 

18.00-19.00 Talk: Arte, Identità e Autenticità: intelligenza artificiale, NFT e nuove tecnologie e loro rapporti con la creazione artistica ed il ruolo che potrebbe assumere nel futuro l’essere un artista.

Con REBECCA PEDRAZZI, VINCENZO MARSIGLIA, CAFFE’DESIGN (GIULIANO e RAFFAELE) 

Modera: The Others / Artuu Mag

DOMENICA 5 NOVEMBRE 2023

 

11.30-12.00 Premiazione Premio Spazio88

 

12-12.30 Premiazione Premio Behnoode Foundation

 

14.30-15.30 Booktalk con Elisabetta Roncati “Arte Queer. Corpi, segni. storie” (Rizzoli, 2023)

 

15.30 -16.00 Premiazione Premio Zenato Academy

 

16.00-16.30 Question Time: Cultura e nuovi mezzi di comunicazioneda Instagram a Tik Tok.

Con CARLO LONGO (WEBALVOLO), DAVIDE GAVIOLI.

Modera: Andrea Joly

 

16.30-17.30 Talk: Cultura e nuovi mezzi di comunicazioneda Instagram a Tik Tok.

Con CARLO LONGO (WEBALVOLO), DAVIDE GAVIOLI.

Modera: The Others / Artuu Mag

 

17.30-18.00 Question TimeArte, gender e queerness: come la visione dei corpi sta cambiando nel mondo artistico e culturale

Con MATTIA OZZY, RUBEN MONTINI, MURAT CINAR, LUCA FRATI, GIANNI MORETTI, VALERIYA PLIEKHOTKO

Modera: Andrea Joly

 

18.00-19.00 Talk: Arte, gender e queerness: come la visione dei corpi sta cambiando nel mondo artistico e culturale

Con MATTIA OZZY, RUBEN MONTINI, MURAT CINAR, LUCA FRATI, GIANNI MORETTI, VALERIYA PLIEKHOTKO

Modera: The Others / Artuu Mag

 

LE PERFORMANCE DI SABATO E DOMENICA

 

FLAT GALLERY

Figurazione animistica

 

Artist: Viktor Fuček,

4.11.2023, tra 17.00 e le 18.00

 

Descrizione: Un dialogo performativo con una pittura consapevole che non è semplicemente una superficie per registrare stati viscerali, ma nello spirito animistico è essa stessa un’entità consapevole. Insieme esploreremo l'”epistemologia relazionale” qui rappresentata, rendendo presente la consapevolezza che l’identificazione del sé si basa sulle relazioni con gli altri, piuttosto che su qualsiasi caratteristica distintiva del “sé”. Invece di concentrarci su un “sé” essenzializzato e modernista (l'”individuo”), iniziamo a vederci come un insieme di relazioni diverse, alcune delle quali coinvolgono “non umani”.

 

GIORDANO BOETTI EDITIONS

IPERCONNESSE

 

Artist: duo L.U.P.A.

 

4. 11. 2023, dalle 15.00 alle 17.00, e dalle 18.00 alle 21.00

5. 11. 2023, dalle 15.00 alle 17.00, e dalle 18.00 alle 21.00

 

Descrizione: Con Iperconnesse LU.PA crea un ponte di connessione con lo spazio espositivo attraverso i suoi corpi e al di fuori di esso attraverso i dispositivi tecnologici. La performance nasce da una riflessione sulla condizione dell’essere iper-connessi nella società contemporanea e il grado elevato di prestazione che ci viene costantemente richiesto.

L’efficienza, intesa come capacità costante di rendimento, di azione e produzione con il minimo scarto di tempo, ci porta ad espandere lo spazio raggiungibile attraverso la tecnologia e a gestire

contemporaneamente più situazioni. Mutuando l’immagine della ginnasta ritmica che fa esercizi e capriole mentre l’attrezzo volteggia in aria e deve rimanere connessa ad esso per trovarsi in un preciso momento e in una precisa

posizione a riprenderlo, così LU.PA con la sua performance dà immagine e corpo alla difficoltà dell’essere connesse ad un lavoro che richiede presenza, concentrazione e impegno mentre il resto della vita va avanti e irrompe incurante, chiedendo efficienza.

 

SLOVAK PERFORMING UNIT

 

L’artista Maja Štefančíková, che insegna all’Academy of Fine Arts and Design di Bratislava in collaborazione con gli studenti (Celestína Minichová, Silvia Sviteková, Alžbeta Štrbová, Andrea Tušimová, Veronika Verešová), preparerà una serie di brevi contributi performativi per The Others Art Fair.

Attraverso situazioni performative, attireranno il pubblico all’interazione e cercheranno di sensibilizzare la percezione nel mondo delle operazioni artistiche, arricchire la sua esperienza artistica e coinvolgerlo nel processo di creazione di un’opera d’arte.

La partecipazione a The Others Art Fair è stata sostenuta dall‘Academy of Fine Arts and Design di Bratislava.

 

Stare until you fly ongoing action

4. 11. 2023, 12:00-13:00, 17:00-19:00

 

The Art of Small Talk  ongoing action

4. 11. 2023, 12:00-13:00, 17:00-19:00

 

Faster Than Light

4. 11. 2023, 18:00 (circa 30 min)

Guided tour with. Meeting point: Entrance – via Petrarca 39/b

“I due Papi” al Gioiello, sino a domenica: il testo di McCarten per due grandi interpreti

Anthony McCarten, classe 1961, origini neozelandesi, drammaturgo e sceneggiatore affermato, più volte candidato agli Oscar, ha il gusto per le biografie. Ogni sua scrittura cinematografica adocchia un personaggio, lo scompone e lo ricompone, lo scava a fondo, ne considera vizi privati e pubbliche virtù, successi e disfatte, in un racconto umano, compatto, doloroso, a tratti sgradevole. Ha guardato a Whitney Huston, nella “Teoria del tutto” al fisico Stephen Hawking, a Winston Churchill nell”Ora più buia”, a Freddie Mercury in “Bohemian Rhapsody”. Nel 2019 ha scritto per il regista brasiliano Fernando Meirelles “I due Papi” basato sul suo testo teatrale “The Pope” andato in scena due anni prima.

Fino a domani, sul palcoscenico del Gioiello, la versione italiana del testo, nella traduzione di Edoardo Erba e per la regia di Giancarlo Nicoletti. Due atti, un paio di duetti di una lirica di alto rango tra le figure di Ratzinger e Bergoglio, lo scandaglio di due caratteri e di due vite all’opposto, il piacere dello studio e della musica per l’uno, la contemplazione e la consapevolezza amara della non eccessiva simpatia nei cuori dei fedeli che si stanno assottigliando sempre più, l’attaccamento imperturbabile a una dottrina solida da secoli; la vitalità sconcertante, il calcio e il tango le sue passioni, l’operato diretto verso i poveri che abitano i sobborghi e la sporcizia e la miseria di Buenos Aires, l’uomo venuto dai confini del mondo, dell’altro. Un modus vivendi che non può non guardare con occhio critico allo stato della Chiesa e alle sue contraddizioni, alla ricchezza ostentata, all’immobilismo che la pervade, un’esistenza che si rifiuta di farne ancora parte e che caldeggia le proprie dimissioni, partendo il cardinale Bergoglio alla volta di Roma con la sua richiesta tra le mani e con un paio di scarpe non più certo nuove ai piedi. Anche papa Benedetto, nel febbraio del 2013, accusando problemi di stanchezza, di insicurezza verso un Dio a cui non si sente più troppo accanto, una responsabilità troppo grande per lui, annuncia le dimissioni, parola rara nella storia del papato, mai più usata – se non “per viltade” – da circa settecento anni, dal rifiuto di Celestino V (ma: “Santità, qualcuno vi obbliga a questo?”, una domanda a cui forse nessuno ha mai voluto dare una risposta).

Papa e cardinale si confrontano, nel verde dei giardini vaticani e sotto le bellezze pittoriche della cappella Sistina, nell’urtarsi delle idee e delle conclusioni, nei modi aspri iniziali dell’uno e delle suppliche dell’altro; per lasciare posto, in seguito, ad un’amicizia, ad un conforto reciproco, alle confessioni che invadono ogni chiacchierata, la scoperta e lo smascheramento delle zone oscure di entrambe le esistenze, da un lato il non aver in nessun momento mai preso posizione contro il regime di Videla, della giunta militare che arrestava, torturava, stuprava e mandava le proprie vittime a morire in mezzo all’oceano; dall’altro quel regime hitleriano ormai del tutto dimenticato e le dichiarazioni negative nei confronti del mondo islamico, lo scandalo degli abusi sessuali sui bambini che da anni agita la Chiesa, sempre coperto, magari con i colpevoli spostati impunemente da una parrocchia all’altra, la fuga di notizie all’interno del Vatiliks e le profonde divisioni sulla gestione della banca vaticana. Questo e molto altro nel racconto di McCarten, che non è certo un saggio, il pretesto per imporre allo spettatore una serata ad alto tasso filosofal/teologico. È l’intreccio ottimamente costruito di dialoghi che spingono a rivedere circa vent’anni di Storia, a confrontarsi con le parole e con gli atti, a ripensare a quanto di negativo ci sia stato e ci sia su ogni versante, a inquadrare magari con impensata esattezza due uomini così lontani tra loro, a domandarsi quanto ci sia ancora da dire e da riflettere su quel passaggio di testimone.

Nicoletti orchestra con garbo (magari con un finale calcistico di troppo), solidamente al servizio dei due interpreti, le riflessioni e i sorrisi che nascono dentro il racconto, ottimamente coadiuvato dall’eleganza delle scene di Alessandro Chiti; interpreti che sono Giorgio Colangeli (Benedetto) e Mariano Rigillo (Bergoglio), in stato di grazia entrambi, un piacere vederli muoversi in scena e ascoltarli, capaci di catturare ogni angolo, ogni sfumatura del testo, di mostrare le aperture e le ambiguità, le sicurezze e i dolori, la quotidianità e la fatica di un servizio che dovrebbe sempre confinare con il divino.

Elio Rabbione

Fiorentina -Juventus, si giocherà?

 

La tragica alluvione che sta colpendo Firenze e la Toscana in generale e come si può capire,leggendo dal titolo mette in forte dubbio la gara Fiorentina-Juventus,valida per l’11ª giornata di Serie A 2023/24.sempre allo stadio Franchi di Firenze domenica 5 novembre, alle ore 20:45. La Juventus è la squadra che ha sconfitto più volte la Fiorentina in Serie A: 80 successi per i bianconeri,contro le 35 vittorie viola e 53 pareggi, tuttavia, i bianconeri hanno ottenuto solo due successi nelle ultime sei sfide contro i viola.
Formazioni
FIORENTINA (4-2-3-1): Terracciano; Parisi, Milenkovic, Martinez Quarta, Biraghi; Duncan, Arthur; Ikoné, Bonaventura, Gonzalez; Beltran. All. Italiano

JUVENTUS (3-5-2): Szczesny; Gatti, Bremer, Rugani; McKennie, Miretti, Locatelli, Rabiot, Kostic; Chiesa, Kean. All. Allegri
Squalificati: Fagioli, Pogba
Indisponibili: Alex Sandro, Danilo, De Sciglio, Weah

Enzo Grassano

La GdF sequestra oltre 800 kg di droga

Operazione della Guardia di Finanza di Torino, sgominata organizzazione criminale dedita al traffico di sostanze stupefacenti: 13 arresti. Perquisizioni in tutta Italia. Scoperti due depositi di stoccaggio della droga.

 

La Guardia di Finanza di Torino, con la collaborazione di unità operative di altri Reparti del Corpo e con il coordinamento della Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia torinese, ha dato esecuzione in varie Regioni italiane (Piemonte, Veneto e Puglia) a un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale del capoluogo piemontese nei confronti di 12 persone (tutte in carcere) gravemente indiziate di far parte di due distinte associazioni per delinquere finalizzate al traffico e alla commercializzazione di ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti (principalmente hashish).

Nel corso delle pertinenti investigazioni – curate dal Nucleo di polizia economico-finanziaria di Torino e caratterizzate dal ricorso a complessi e articolati accertamenti di polizia giudiziaria, compiuti anche attraverso intercettazioni telefoniche e ambientali ed estese attività di osservazione e pedinamento – sono stati raccolti significativi elementi indiziari circa l’esistenza di due presunti sodalizi criminali, tutti composti da soggetti originari del Marocco, che, in ipotesi d’accusa, avrebbero commesso plurimi reati connessi all’importazione e al traffico di stupefacenti.

In particolare, il primo dei due citati gruppi è risultato caratterizzato da un’organizzazione stabile e ben delineata, dotata di notevoli risorse strumentali ed economiche e capeggiata da un quarantaquattrenne di nazionalità marocchina. Esso aveva la propria principale base logistica e il centro degli interessi in Torino e provincia, ove sono risultati dislocati i più importanti depositi utilizzati per i traffici illeciti (in Torino e Piossasco), con qualificati contatti anche in territorio friulano, ove sono state realizzate cessioni di sostanze stupefacenti ed era ubicato un ulteriore deposito (in Pordenone). Il sodalizio vantava, altresì, ramificazioni in Veneto (province di Venezia e Treviso).

La significativa forza economica di tale gruppo criminale è emersa, nel corso delle indagini, dalla possibilità di impiegare numerosi autoveicoli (di proprietà o noleggiati) per l’organizzazione delle attività delittuose e per il ritiro e il trasporto dello stupefacente e del denaro provento degli illeciti traffici nonché dalla capacità dimostrata nel riuscire a finanziare nuove importazioni di narcotico e a sopportare le ingenti spese per il suo occultamento e trasporto nonostante gli ingenti sequestri di stupefacenti subiti ad opera degli inquirenti.

Anche il secondo gruppo interessato dalle indagini – composto da un quarantottenne marocchino, con ruolo apicale, e altre due persone – è risultato radicato in Torino e provincia, con collegamenti in Lombardia (province di Milano e Varese) e in Toscana (provincia di Pisa). Secondo le ipotesi investigative, si tratterebbe di un’articolazione territoriale, dotata di una sua autonomia operativa e assai strutturata (alla luce del notevole giro d’affari prodotto), costituente parte di una ben più ampia organizzazione transnazionale, operante in territorio spagnolo e destinataria dei proventi delle attività di spaccio, come rilevato, tra l’altro, mediante la ricostruzione di alcuni illeciti trasferimenti di denaro in Spagna avvalendosi dell’intermediazione di soggetti di nazionalità cinese.

I due sodalizi criminali disarticolati con la presente operazione sono risultati accumunati:

–     dalle ingenti risorse economiche impiegate e tratte dai propri traffici illeciti e dall’utilizzo di collaudati sistemi per rendere riservate le comunicazioni tra i sodali;

–     dalla capacità di organizzare operazioni funzionali all’acquisto, custodia, detenzione e trasporto di stupefacente (soprattutto hashish), approvvigionandosi principalmente in Nord Africa e introducendolo sul territorio nazionale attraverso la Spagna. La successiva distribuzione del narcotico, per il cui trasporto sono stati utilizzati anche veicoli modificati e dotati di appositi doppi fondi, si rivolgeva a varie piazze di spaccio del Nord Italia (in particolare Piemonte, Lombardia, Toscana, Veneto e Friuli Venezia – Giulia).

Nel corso delle investigazioni, nel solo arco temporale da gennaio ad aprile 2022, in provincia di Torino sono stati intercettati e sottoposti a sequestro, in più occasioni e anche con la collaborazione della Polizia di Stato, circa 460 kg di hashish, oltre a circa 500 grammi di cocaina e a 1 kg di marijuana.

Lo spessore delle consorterie criminali oggetto di indagine e la perdurante attualità delle condotte poste in essere sono risultate ulteriormente confermate in sede di esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare e delle pertinenti perquisizioni, nel cui ambito i Finanzieri del locale Nucleo di polizia economico-finanziaria hanno individuato altri due depositi di stoccaggio della droga, all’interno di box situati nell’ambito di complessi residenziali, di cui:

–     uno in Leinì (TO), nella disponibilità del secondo dei suddetti gruppi criminali, ove erano custoditi 223 kg di hashish, già confezionati e pronti per l’immissione sul mercato illecito;

–     l’altro, individuato a seguito di segnalazione del “cane antidroga” Jakora, nella disponibilità di un altro soggetto marocchino (estraneo alle vicende di cui al provvedimento cautelare in questione e tratto in arresto in flagranza di reato), ove sono stati rinvenuti e sottoposti a sequestro 163 kg di hashish.

I suddetti quantitativi di sostanze stupefacenti complessivamente sequestrati, se immessi sul mercato “al dettaglio”, avrebbero potuto generare introiti illeciti per oltre 11 milioni di euro.

Ferma restando la presunzione di innocenza fino a compiuto accertamento delle responsabilità, si evidenzia che il Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Torino ha disposto il provvedimento restrittivo della libertà personale in argomento ravvisando in capo agli indagati i gravi indizi di colpevolezza nonché il pericolo di fuga e di reiterazione delle condotte criminali.

Le vaccinazioni del cane

IL TORINESE… CON LA CODA

Negli ultimi anni le vaccinazioni sono diventate argomento molto dibattuto, spesso se ne parla, ma a volte non se ne conoscono realmente tutti gli aspetti.

Noi oggi vogliamo occuparci delle vaccinazioni del cane.

Tralasciando l’aspetto tecnico, capiamo per quali malattie si vaccinano i nostri cani, quali sono altamente consigliate e quali meno.

Partiamo dal fatto che le vaccinazioni non sono obbligatorie, a meno che non si parli di obblighi di legge per quelle vaccinazioni, come la rabbia, che possono rappresentare un problema di salute pubblica. 

I vaccini li classifichiamo in vaccini core, caldamente consigliati, che proteggono da malattie molto pericolose e spesso mortali. Si vaccina quindi per parvovirosi, epatite infettiva e cimurro. Spesso nel preparato vaccinare per queste tre malattie si trova anche il vaccino della parainfluenza canina.

Esistono poi i vaccini cosiddetti non core, ovvero quei vaccini che si somministrano al cane a seconda del reali rischio dell’animale di contrare quella malattia.

Tra questi, la vaccinazione per Bordetella bronchiseptica, patogeno responsabile, insieme ad altri, di una forma respiratoria particolarmente presente negli ambienti sovraffollati, il cui vaccino non ha comunque un’efficacia molto elevata.

Tra le altre vaccinazioni non core, quella per babesiosi, borreliosi, o malattia di Lyme, herpesvirus canino e dermatofitosi.

Esistono poi delle vaccinazioni cosiddette circumstanziali, ovvero che dipendono dalle aree geografiche in cui il cane vive. Tra queste la vaccinazione per la leptospirosi, per la leishmaniosi  e per la rabbia.

Questa ultima, come accennato in precedenza, è obbligatoria nel momento in cui il cane si sposta da uno stato ad un altro. 

In futuro parleremo degli obblighi di legge per viaggiare con i nostri cani.

Quando vaccinare?

Le linee guida internazionali delle vaccinazioni nei cuccioli prevedono la somministrazione della prima vaccinazione ( cimurro, parvovirosi, epatite) a 8-10 settimane, dopo 3-4 settimane si aggiunge la leptospirosi e si ripete a 16 settimane.

In alternativa si può iniziare a 6 settimane con vaccinazione solo per parvovirus, quindi a 9 settimane parvovirus, cimurro ed epatite, a 12 settimane con aggiunta di leptospirosi, il tutto da ripetere a 16 settimane.

Queste tempistiche sono legate al fatto che, nel cucciolo, gli anticorpi di origine materna possono andare a interferire con la vaccinazione, ma non sapendo esattamente il momento in cui questi non sono più presenti a livello ematico, si è studiato un protocollo che prevede vaccinazioni multiple.

Nel cane adulto, se si vaccina per la prima volta, si eseguono due somministrazioni vaccinali, a distanza di 3-4 settimane.

In tutti casi, dovrà essere fatto un richiamo vaccinale dopo un anno di tempo, quindi a seconda della vaccinazione e del singolo caso, il vostro veterinario vi consiglierà come procedere negli anni successivi.

E’ importante non sospendere la profilassi vaccinale, anche e soprattutto nell’età avanzata del vostro cane, in cui il suo sistema immunitario sarà più debole e quindi più soggetti a malattie.

 

Dott.ssa Federica Ferro
Dott. Stefano Bo

Guardie zoofile sequestrano pony e cavallo: “maltrattamenti”

L’Oipa invita a comunicare casi di degrado e maltrattamento alle sue guardie zoofile che, nel pieno rispetto della privacy, possono intervenire per tutelare gli animali

Sequestrati dalle guardie zoofile dell’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) tre asini, due pony e un cavallo in un maneggio di Novi Ligure, in provincia di Alessandria. I proprietari sono indagati per maltrattamento ai sensi dell’articolo 544 ter del Codice penale. L’intervento dell’Oipa è stato richiesto dal Comando locale dei Carabinieri.

Si tratta di un maneggio con 32 equini, tra cavalli, asini e pony di tre diversi proprietari.

Alcuni di questi animali erano ricoverati in piccoli box senza lettiera, chiusi e bui, con il pavimento ricoperto da uno strato di circa 10 centimetri di deiezioni. Su indicazione dell’Asl di Alessandria, è stato disposto il sequestro solo degli animali più malati.

Gli equini sequestrati ora sono stati trasferiti in un altro maneggio dove stanno ricevendo le prime cure. Erano costretti a vivere in pessime condizioni igienico-sanitarie e, come anche attestato dalla una veterinaria che li ha visitati, avevano numerose ferite agli arti infettate da mosche e bigattini. Un asino presentava anche una gravissima ulcera corneale. Un pony e una capretta erano addirittura ricoperti di feci dei piccioni che hanno nidificato nel sottotetto.

«Al momento del nostro sopralluogo, i box erano privi di lettiera e sul terreno vi erano solo le deiezioni degli animali», racconta la coordinatrice delle guardie zoofile Oipa di Alessandria e provinciaCristina Destro. «I secchi dell’acqua erano vuoti e gli abbeveratoi troppo alti per essere utilizzati. Come ha certificato la veterinaria intervenuta per la perizia, le lesioni alle zampe – ulcere e piaghe – erano addirittura ferite croniche dovute ai continui traumi cui la cute è sottoposta ogni volta che l’animale si sdraia su una superficie dura e priva di lettiera. Queste lesioni, nel periodo estivo, se non curate vengono infestate da mosche che determinano gravi infezioni purulente».

Anche questa vicenda mostra come sia importante l’azione guardie zoofile che, chiamate dalle forze dell’ordine o su segnalazioni dei cittadini, possono procedere a verifiche e sequestri nel caso di maltrattamento e, più in generale, reati riguardanti gli animali.

L’Oipa invita a comunicare casi di degrado e maltrattamento alle sue guardie zoofile che, nel pieno rispetto della privacy, possono intervenire per tutelare gli animali.

Torna il Premio Atlante: raccontare la demografia sostenibile

Al via la III edizione, premiazione in primavera 2024

 

La Fondazione Circolo dei lettori bandisce la III edizione del Premio Atlante, il riconoscimento dedicato alle opere letterarie e giornalistiche, le attività d’ingegno e i progetti pilota che affrontano il tema della demografia sostenibile e della sostenibilità ambientale da prospettive nuove.

Il Premio Atlante si prefigge gli obiettivi di stimolare una riflessione virtuosa e attenta intorno al tema della sostenibilità demografica e ambientale, e le responsabilità verso il nostro pianeta; contribuire alla valorizzazione di idee e progetti che propongono nuovi metodi di approccio e possibili soluzioni ai temi dell’ambiente; promuovere la diffusione di idee e progetti sul tema della sostenibilità demografica e ambientale in termini di umana responsabilità.

 

Il Premio si divide in due categorie: narrazioni idee e progetti.

 

La sezione “Narrazioni” premia le opere letterarie che affrontano il tema della sostenibilità ambientale proponendo chiavi di lettura nuove e/o evidenziando aspetti del tema con accuratezza scientifica a seguito di un attento lavoro di analisi. Per opere letterarie si intendono: saggi editi da gennaio a dicembre 2023, che devono essere circolanti e reperibili, oppure in corso di ristampa; reportage giornalistici pubblicati da gennaio a dicembre 2023 su riviste online o cartacee.

 

La sezione è aperta a tutti gli editori e i giornalisti che pubblicano in lingua italiana. Gli editori e i giornalisti possono presentare fino a un massimo di tre candidature.

Per candidarsi è sufficiente compilare il modulo di partecipazione e inviare il pdf leggero del libro e/o dell’articolo candidato all’indirizzo premioatlante@circololettori.it. Sarà possibile inviare le candidature fino al 28 febbraio 2024.

Agli editori si richiede inoltre di inviare tre copie cartacee all’indirizzo della Fondazione Circolo dei lettori (Via Bogino 9, 10123 Torino).

 

 

La sezione “Idee e progetti” premia le iniziative che affrontano il tema della demografia sostenibile e della sostenibilità ambientale proponendo possibili soluzioni e progetti innovativi che riducono l’impatto dell’uomo sull’ambiente.

La sezione è aperta a consorzi, cooperative o associazioni culturali, associazioni e organizzazioni della società civile e di solidarietà internazionale, che hanno realizzato in Italia e nel mondo progetti dedicati alla sostenibilità ambientale e climatica e a un miglior equilibrio tra l’uomo e l’ambiente nell’anno 2023.

 

Per candidarsi è sufficiente compilare il modulo di partecipazione e inviare un abstract del progetto e degli allegati visuali a supporto della candidatura all’indirizzo mail premioatlante@circololettori.it. Sarà possibile inviare le candidature fino al 28 febbraio 2024.

 

In occasione della sua III edizione il Premio Atlante rinnova il logo e istituisce anche una menzione speciale rivolta agli istituti scolastici di ogni ordine e grado (scuola dell’infanzia, scuola primaria, scuola secondaria di I grado e scuola secondaria di II grado).

La scuola, istituzione per eccellenza dedicata alla formazione non solo culturale, ma anche civica e sociale, svolge un ruolo di primo piano nella sensibilizzazione delle nuove generazioni alle tematiche ambientali.

 

Gli istituti scolastici hanno la possibilità di candidare al Premio percorsi, programmi e progetti di promozione e sensibilizzazione della sostenibilità realizzati nel 2023.

Per candidarsi è sufficiente compilare il modulo di partecipazione e inviare un abstract del progetto e degli allegati visuali a supporto della candidatura all’indirizzo mail premioatlante@circololettori.it. Sarà possibile inviare le candidature fino al 28 febbraio 2024.

L’annuncio dei vincitori o delle vincitrici è fissato per la primavera del 2023, cerimonia al Circolo dei lettori. Il vincitore della sezione “Narrazioni” e il vincitore della sezione “Idee e Progetti” riceveranno un premio ciascuno di 3.000 €. Il premio in denaro per la menzione speciale dedicata alle scuole è di 2.000 . La giuria del Premio è composta dal Presidente della Fondazione Circolo dei lettori Giulio Biino, dal Direttore della Fondazione Circolo dei lettori Elena Loewenthal, da Mara Orecchia, membro del Comitato Fondatore del Premio, e da un esperto del settore la cui nomina cambia di edizione in edizione. La III edizione vede in giuria Stefania Farina, sustainability advisor.

 

“La Città di Torino crede nel Giandujotto Igp”

Sono contento – commenta l’assessore al Commercio del Comune di Torino Paolo Chiavarino – che Cioccolatò sia una kermesse che riempie le piazze ma che sa anche offrire spunti importanti per tutti gli addetti ai lavori. Nel convegno di questa mattina sia è parlato di Gianduiotto di Torino IGP e trovo ragionevole e legittimo che il mondo del cioccolato della nostra città voglia fortemente questo riconoscimento. D’altronde, e lo abbiamo dimostrato in questi giorni, Torino è la vera capitale italiana del cioccolato. Presto arriverà anche un museo a celebrare il ruolo importantissimo che il cioccolato gioca nella storia della nostra città e dell’Italia intera.

Sono convinto che, come  ha ricordato anche il Presidente di The Chocolate Way Nino Scivoletto, la ricaduta economica del cioccolato sulla città non vada sottovalutata bensì incoraggiata. Questo riconoscimento europeo sottolineerà una volta di più la straordinarietà di Torino e della nostra Regione!

L’Evolution Programme per la crescita dei calciatori

L’incontro in programma lunedì 6 novembre alle ore 18,00 è promosso dall’Assessorato allo Sport F.I.G.C (Federazione Italiana Giuoco Calcio), Coordinamento calcio settore giovanile e scolastico Piemonte e Valle d’Aosta , in collaborazione con l’Amministrazione Comunale di Rivoli.

L’Evolution Programme, ha come obiettivo quello di strutturare un percorso di formazione tecnico-sportiva ed educativa rivolta al territorio e a tutti i soggetti coinvolti nella crescita dei calciatori e delle calciatrici.

Il programma di sviluppo territoriale propone un nuovo approccio e una nuova metodologia che possano favorire la creazione di un ambiente in cui ogni calciatrice e ogni calciatore possa esprimersi al meglio.

L’evento prevede inoltre l’attuazione del Programma Tutela Minori della FIGC Piemonte VdA in collaborazione con il Difensore Civico e la Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Regione Piemonte per promuovere e realizzare, nel mondo del calcio giovanile regionale, attività d’informazione e diffusione della cultura del rispetto dell’altro.

Il tutto, alla luce del principio di uguaglianza e dell’attuazione del divieto di discriminazione e del principio di pari opportunità, del Fair Play in campo da parte di giocatori e pubblico presente, nonché di attività di advocacy congiunte a livello regionale per il contrasto delle condotte a sfondo discriminatorio, oltre che, tra le altre cose, alla definizione di una strategia condivisa e iniziative congiunte per la prevenzione e il contrasto della violenza, in tutte le sue forme, su e tra bambine, bambini e adolescenti.

Questo progetto rappresenta un momento di formazione e di accompagnamento destinato a fornire il giusto supporto alle società sportive del territorio interessate ad ampliare l’offerta sportiva nel campo dell’inclusione. – afferma l’assessore allo Sport e vicesindaco di Rivoli Laura Adduce – La pratica di attività sportiva è uno strumento educativo e formativo fondamentale per la crescita dei ragazzi, per creare un ambiente pluridimensionale, dinamico, senza discriminazioni, in cui tutti possano esprimersi al meglio.”

Da sempre credo che lo sport non sia solo sinonimo di grandi eventi, che sicuramente sono fondamentali per lo sviluppo del territorio, ma anche diffusione di buone pratiche che muovono i loro passi dallo sport di base e interessano tutti i cittadini. – afferma l’assessore allo Sport della Regione Piemonte Fabrizio Ricca – Con questa iniziativa andiamo proprio nella direzione di fornire formazione a tutte quelle realtà che vogliono fare la differenza per i loro iscritti”.

L’incontro con i Presidenti e i Referenti Tutela Minori delle Società dilettantistiche aderenti ai progetti FIGC SGS è la formalizzazione di un patto d’impegno reciproco che fino alle passate stagioni era solo verbale. – dichiara Luciano Loparco, Coordinatore Regionale Figc Sgs – Questo a conferma dell’impegno della FIGC SGS per migliorare il percorso tecnico e culturale delle Società con iniziative formative e di supporto.
I Presidenti e Referenti T.M. 
hanno per la prima volta, come sta accadendo in tutta Italia, l’opportunità di confrontarsi con referenti istituzionali e federali”

Info sport@comune.rivoli.to.it tel. 011/9513454