ilTorinese

Chef Scardina debutta a “La Pista”

Ha riaperto La Pista, il ristorante sul tetto del Lingotto a Torino.

Lo chef Fabrizio Tesse ha concluso la sua consulenza il 31 dicembre per proseguire alcuni personali progetti. Il Gruppo Gerla ringrazia chef Tesse per il percorso gastronomico fatto insieme e dà il benvenuto ad Alessandro Scardina.

Giovane e deciso, lo chef Alessandro Scardina, in arrivo da Villa La Bollina a Serravalle Scrivia, vanta un percorso professionale internazionale di oltre 15 anni tra Inghilterra, Australia, Grecia, Spagna e Scandinavia. Ed è proprio dalla sua esperienza nei ristoranti più blasonati di tutto il mondo che arrivano i sapori che si ritrovano nella cucina di Scardina, una cucina che abbraccia la tradizione ma che spinge sull’acceleratore dell’innovazione, una cucina mai monotona o ripetitiva, che osa e azzarda, stupisce e sperimenta.

Tocchi fusion ed esotici, influenze giapponesi e peruviane, vanno ad amalgamarsi con preparazioni classiche e materie prime di qualità, rigorosamente stagionali, per una varietà di suggestioni capace di declinare in chiave contemporanea anche la tradizione più pura.

La proposta culinaria pensata da chef Alessandro Scardina per il ristorante La Pista, gestito da Gerla 1927, prevede tre menù che ben si adattano a tutti i tipi di esigenze e palati. Il primo è Trust, il menù più coraggioso e stravagante, molto estero ed estroso, contemporaneo e personale, come un “atto di fiducia” verso lo chef, sicuro di riuscire a conquistare il commensale con i suoi accostamenti ricercati e inediti. Alcuni esempi? Granchio e rafano, manzo e ricci, merluzzo e mais, banane e bacon… Il secondo menù è Botanic World, cinque portate completamente vegetariane caratterizzate da preparazioni attente e abbinamenti vegetali inaspettati, come kale e mango acerbo, patata e cocco, primo fiore e Kombucha. Il terzo, immancabile, è Radici, Gli Essenziali, un menù che celebra la tradizione e la cucina piemontese con qualche variazione di prodotto, come il vitello tonnato fatto con il sotto filetto alla brace invece del girello, per un sapore più intenso e gustoso. Immancabili e molto amati dallo chef gli Agnolotti del Plin, rigorosamente con pasta solo tuorli e ripieno ai tre arrosti: coniglio, manzo e maiale.

Ad accompagnare Alessandro Scardina nella sua nuova avventura sul tetto del Lingotto una brigata salda e coesa, all’interno della quale spiccano il sous chef Daniele Lo Grasso, Davide Sterrantino, maître e sommelier, Mattia Dagnelli vice maître di sala e Evi Polliotto, pastry chef.

La Pista – Via Nizza 262, Torino – Tel. 011.19173073

www.ristorantelapista.com

Assaggio di primavera. Sole e temperature in rialzo a Torino e in Piemonte

Il consolidamento di un anticiclone atlantico sul Mediterraneo centrale manterrà per i prossimi giorni intense correnti nordoccidentali in quota sul Piemonte. Queste, secondo le previsioni di Arpa, innescheranno condizioni di foehn nelle vallate alpine e garantiranno cieli tersi in pianura con locali addensamenti sui rilievi. Dalla serata di giovedì l’attenuazione della ventilazione favorirà la formazione di foschie o locali nebbie in pianura nelle ore più fredde. Le temperature saranno in progressivo aumento, per effetto dei venti di caduta e per il contributo di aria mite di matrice afro-mediterranea, che innalzerà lo zero termico oltre i 3500 m. (Foto di copertina: ilTorinese)

Gallo (Pd): “Caselle -Valli olimpiche, monitorare collegamento”

 “SFM – COLLEGAMENTO CASELLE – VALLI OLIMPICHE: L’ASSESSORE REGIONALE AI TRASPORTI CHIARISCE CHE SARA’ SUBORDINATO ALLA REALIZZAZIONE DEL COLLEGAMENTO TRA PORTA SUSA E PORTA NUOVA, PREVISTO TRA IL 2025 E IL 2026. MONITORERO’ LE DIVERSE FASI PERCHE’ IL CRONOPROGRAMMA SIA RISPETTATO”

 “Quando inizieranno gli interventi per collegare le valli Olimpiche con Caselle? L’ho chiesto oggi all’Assessore regionale ai Trasporti. Dallo scorso 20 gennaio, infatti, il SFM ha compiuto un’ulteriore evoluzione e, attualmente, collega l’aeroporto di Caselle con Torino e le Valli di Lanzo, ma nessun collegamento sarebbe previsto per la linea proveniente da Bardonecchia e dalle Valli Olimpiche” spiega il Presidente del Gruppo Pd in Consiglio regionale Raffaele Gallo.

“In questa fase – prosegue l’esponente dem – ritengo che sia quanto mai necessario accelerare gli interventi per collegare adeguatamente le Valli Olimpiche all’aeroporto di Caselle e, altresì, attivare la linea Sfm8 per Ivrea e Settimo e migliorare il servizio della linea Sfm1. E’ prioritario seguire con attenzione i tempi di realizzazione degli interventi infrastrutturali necessari al potenziamento del nodo di Torino per collegare nel più breve tempo possibile le Valli olimpiche a questa infrastruttura, trattandosi, peraltro, di interventi già finanziati da anni e che adesso fanno parte del PNRR”.

“Nella sua risposta, l’Assessore ha affermato che il collegamento tra le Valli Olimpiche e Caselle è subordinato alla realizzazione del collegamento tra Porta Susa e Porta Nuova, passante cruciale previsto tra il 2025 e il 2026. Auspico che il cronoprogramma venga rispettato e monitorerò le varie fasi dell’intervento” conclude Gallo.

Minacciato con coccio di bottiglia, tentata rapina in corso Vittorio Emanuele

Gli agenti del Commissariato di Pubblica Sicurezza Centro hanno sottoposto a fermo indiziato di delitto un trentatreenne cittadino polacco poiché ritenuto gravemente indiziato di tentata rapina aggravata.

Nei giorni scorsi, intorno al 16, gli agenti del commissariato intervengono all’incrocio tra corso Vittorio Emanuele II e corso Castelfidardo dove una persona è stata vittima di una tentata rapina. Ai poliziotti l’uomo racconta di essere stato avvicinato alle spalle da un uomo che prima lo aveva avvinghiato al collo e poi gli aveva rivolto un oggetto appuntito intimandogli di consegnargli il portafoglio. La vittima riusciva a divincolarsi e a distanziarsi notando che l’aggressore era armato di un coccio di bottiglia. Mentre quest’ultimo si allontanava, la persona aggredita contattava la polizia fornendo le descrizioni del presunto rapinatore.

Circa una ventina di minuti, giunge una chiamata con la quale un cittadino segnala la presenza di una persona in via Montevecchio che si aggira tra le auto in sosta con in mano un coccio di bottiglia. Sul posto arriva una volante della polizia che ferma l’uomo, un cittadino polacco, corrispondente alle descrizioni fornite dalla vittima della tentata rapina avvenuta pochi minuti prima che successivamente lo riconoscerà quale autore del gesto.

I vicini di casa segnalano spacciatore: arrestato

 

L’attività di prevenzione e repressione dei reati svolta dalle forze dell’ordine può talvolta ricevere un fattivo sostegno dalla popolazione cittadina.

In questi giorni, infatti, grazie alla collaborazione di alcuni residenti, insospettiti da un fastidioso viavai di persone da uno stabile del quartiere Lucento, la Polizia di Stato ha arrestato un giovane cittadino italiano gravemente indiziato di detenzione di sostanza stupefacente finalizzata allo spaccio.

Una pattuglia della Squadra Volante ha, infatti, controllato l’alloggio oggetto della segnalazione, intercettando il giovane proprio mentre faceva rientro sul pianerottolo di casa: questi, alla vista degli operatori di polizia, si mostrava particolarmente nervoso. Addosso all’uomo i poliziotti rinvenivano un tocchetto di hashish, ma un fortissimo odore di sostanza stupefacente proveniente dall’appartamento faceva ritenere loro che potesse occultarne in casa una quantità ben maggiore.

Durante l’accurata perquisizione dell’alloggio, gli operatori di polizia hanno rinvenuto nella disponibilità del giovane oltre 700 grammi fra hashish e marijuana, 2 bilancini di precisione, materiale vario utile per il confezionamento, 14 coltelli da cucina con lame completamente sporche di hashish e oltre 1700 € in contanti.

In considerazione dei gravi indizi di colpevolezza in ordine al reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, il giovane è stato arrestato e sottoposto al regime degli arresti domiciliari.

 Il procedimento penale si trova attualmente nella fase delle indagini preliminari, pertanto vige la presunzione di non colpevolezza dell’indagato, sino alla sentenza definitiva.

Il Comitato Salviamo la Pellerina continua la sua battaglia

Caro direttore,

quando, nel gennaio 2023, abbiamo appreso che la Città di Torino e la Regione Piemonte hanno pianificato di insediare un nuovo ospedale nell’area verde del Parco della Pellerina, il Comitato “Salviamo la Pellerina” si è mobilitato per impedirne la cementificazione.
Dopo una petizione, conclusasi con uno “sberleffo” da parte dell’Amministrazione Comunale, in data 27 giugno 2023, abbiamo depositato la delibera d’iniziativa popolare sostenuta da 1600 firme valide di cittadini che desiderano fortemente cambiare l’attuale destinazione d’uso industriale dell’area Thyssen e, una volta bonificata a spese di chi ha inquinato (come prescrive la legge), asservirla a parco e a servizi sanitari in modo da poter insediarvi il nuovo presidio ospedaliero di Torino nord-ovest.
Dopo 6 mesi, durante i quali “stranamente” la delibera si era persa nei meandri comunali, finalmente in data 17 gennaio 2024, siamo stati invitati alla sua discussione nelle competenti Commissioni Comunali.
Nonostante le nostre argomentazioni, i consiglieri che hanno preso la parola, ad esclusione dei 5 Stelle, hanno dimostrato che a loro poco importa di bonificare realmente l’area Thyssen e invece di far ripristinare le condizioni naturali del suolo accettano una sorta di “tombatura” del sito, proposta da chi ha inquinato e che sarebbe tenuto a bonificarla.
Nessuna apertura da parte dei consiglieri di maggioranza Alice Ravinale (Sinistra “Ecologista”) e Claudio Cerrato (PD), mentre i due rappresentanti dei 5 Stelle, Andrea Russi e Valentina Sganga, oltre a difendere la proposta di deliberazione fatta dai cittadini, hanno anticipato che apporteranno alcuni emendamenti per superare le obiezioni dell’Ufficio Tecnico, ribadendo che la scelta dell’area della Pellerina, come futura sede di un ospedale, il Sindaco non avrebbe neppure dovuto proporla.
Anche il rappresentante di Torino Bellissima, Pietro Abruzzese, in qualche modo non ha osteggiato la delibera dichiarando che prima di spendere i soldi del finanziamento per il nuovo ospedale “Maria Vittoria” e occupare un’area a parco con la scusante dell’urgenza, bisognerebbe occuparsi di realizzare la Città della Salute, da anni ferma al palo.
Il capogruppo dei FdI, Giovanni Crosetto, evidentemente poco sensibile alla tematica ambientale, oltre ad aver dichiarato erroneamente “area asfaltata” la porzione del Parco attualmente occupata dai giostrai (300 famiglie, che non hanno mai ricevuto la proposta di un sito alternativo), senza remore ha affermato che l’abbattimento di un centinaio di alberi non desta preoccupazione alcuna, dimenticando quanto siano essenziali gli alberi, soprattutto di alto fusto, nella lotta all’inquinamento e alla stessa sopravvivenza degli esseri umani.
Il Comitato “Salviamo la Pellerina”, pur concordando sulla necessità di un nuovo ospedale, ha ribadito che la scelta del luogo prescelto dalla Città di Torino è impropria non solo dal punto di vista idrogeologico e dell’abbattimento degli alberi ma anche per l’insalubrità e la rumorosità dell’area che si trova su un incrocio a traffico molto elevato, mentre un ospedale dovrebbe avere caratteristiche ambientali opposte, con una classe acustica prossima a quella delle aree agricole.

Degna di nota l’affermazione del capogruppo di “Europa e Radicali liberi” Silvio Viale, che ha affermato che essendo disponibili i soldi per la realizzazione del nuovo ospedale non si può tornare indietro sulla scelta dell’area, come dire che non ha importanza se si devasta un parco, l’importante è non perdere il finanziamento (sic!)
L’assessore Mazzoleni non ha escluso la possibilità di trasformare (chissà quando e come…) una parte dell’ex area Thyssen in parco.
La delibera non viene ancora inoltrata al Consiglio comunale in attesa dell’audizione del Comitato Attac Torino, chiesta via mail fin dal 2 gennaio e non trasmessa ai Presidenti delle Commissioni competenti, alla quale parteciperemo ribadendo le nostre posizioni anche alla luce degli emendamenti che il capogruppo dei 5 Stelle si è impegnato di presentare.
Il Comitato “Salviamo la Pellerina” ovviamente continuerà le sue battaglie non solo a difesa del Parco Carrara ma di tutto ciò che riguarda il Verde e l’ambiente, per la salvaguardia della salute degli esseri viventi, siano essi umani, animali o vegetali.
A tal proposito lo scorso 13 gennaio è stato presentato un nuovo testo referendario che potrà essere sottoscritto on-line sul sito del Comune o presso tutte le Circoscrizioni e che, speriamo, possa finalmente dar voce ai cittadini sulle scelte che riguardano il proprio territorio.
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Per il Comitato Salviamo la Pellerina
Giorgio Zimbaro, Roberta Barbara Contratto

La “Guarini”, una fiaccola di color rosso per le Universiadi 2025

La “Guarini”, questo è il nome che è stato assegnato alla fiaccola che accompagnerà tutto il percorso delle FISU Universiadi di Torino 2025. Lo strumento è stato creato da quattro studenti  del corso di design coadiuvati dai professori Luigi Bistagnino e Cristian Campagnaro e sarà assolutamente ecosostenibile perché la fiamma non sarà a gas ma formata da più di 350 led per un dispendio energetico di soltanto 10 watt.

Il nome è stato scelto anche in ragione del quarto centenario del grande architetto Guarino Guarini. La fiaccola è formata da esagoni concentrici che, sui sei livelli, si elevano verso l’alto con dei cestelli che permettono l’ingresso della luce creando dei giochi illusori di luci ed ombre. L’accensione ufficiale del braciere sarà il 24 settembre durante la Giornata Internazionale dello Sport Universitario  e da lì prenderà il via la Flame Relay dal Rettorato dell’Università degli Studi di Torino. Poi la fiaccola girerà attraverso l’Europa per poi tornare sotto la Mole all’inizio delle Universiadi 2025.

 

“Torino in questi anni – ha sottolineato la vicesindaca Michela Favaro – a partire dalle Olimpiadi ha sviluppato sempre più la sua vocazione sportiva. Negli anni, proprio grazie allo sport, ci sono state delle ricadute importanti  sul nostro territorio sia dal punto di vista economico che del coinvolgimento delle persone. Durante i giochi a cinque cerchi molti cittadini e cittadine con grande entusiasmo hanno fatto i volontari. Sono sicura che anche le Universiadi saranno un evento importante di inclusione. Proprio su questo tema stiamo cercando di abbattere ogni tipo di barriera e disuguaglianze per sentirci sempre più uniti”.

Marco Aceto

Cit Turin LDE, consegnate le chiavi dell’impianto sportivo di via Tirreno

Si allarga ulteriormente il Polo calcistico nato dal Cit Turin LDE. Nella tarda mattinata di martedì 23 gennaio sono state infatti consegnate le chiavi dell’impianto sportivo di via Tirreno 303 a Torino al Presidente dei rossoverdi Angelo Frau. I campi sportivi in zona Santa Rita entrano così a far parte di una grande famiglia sociale e calcistica che comprende anche gli impianti del Rapid Torino (via Osoppo 3 – Quartiere Santa Rita) e del Borgo Vittoria Cit Turin (via Paolo Veronese 173/A – Quartiere Borgo Vittoria). Il Cit Turin LDE ha ottenuto ufficialmente la concessione in gestione sociale dell’impianto sportivo comunale per i prossimi 20 anni. In questa operazione c’è anche la gradita collaborazione dell’ASD San Paolo Torino, presieduta da Andrea Chinnici, che potrà usufruire della struttura con le proprie squadre. Angelo Frau, Presidente del Cit Turin LDE – “Siamo molto felici di accogliere nel nostro polo sportivo un impianto importante come quello di via Tirreno 303. Rimane un po’ di dispiacere nel constatare come in un solo anno e mezzo di inattività, la struttura abbia subito un così tale stato di abbandono da parte del Comune. Fondamentalmente qui da oggi bisogna ripartire da zero”. Andrea Chinnici, Presidente ASD San Paolo Torino: “C’è tanto lavoro da fare, questo è innegabile, ma da oggi abbiamo le chiavi della struttura. Sono contento di continuare la sinergia con Angelo Frau che dura ormai da tantissimi anni, dall’esperienze al Cit Turin alla presidenza del Borgata Cit Turin. Siamo pronti a partire con questa nuova avventura”.

La Regione presenta il testo base della nuova legge sulla casa. Ecco le novità

In Consiglio Regionale, a Palazzo Lascaris, l’assessore regionale alle Politiche per la Casa, Chiara Caucino ha presentato il testo base della nuova legge sulla Casa del Piemonte, che è destinata a rivedere in maniera significativa i punteggi di assegnazione, partendo dal presupposto di creare nuovi strumenti di premialità, in particolare in due fattispecie. La prima per dare un riconoscimento ai cittadini aventi diritto alla casa popolare, di qualsiasi nazionalità d’origine, che risiedono in Piemonte da 15, 20 o 25 anni.
L’idea è quella di premiare chi in Piemonte risiede da anni, nella nostra regione ha lavorato e pagato le tasse, contribuendo allo sviluppo socio-economico del territorio. La seconda premialità riguarda invece i nuclei famigliari mono genitoriali che vedranno aumentare il proprio punteggio di assegnazione.
Ma la nuova legge punta anche fortemente a mettere un punto fermo nel contrasto all’illegalità, compresi i «furbetti», coloro che si costruiscono una situazione reddituale tale da avere diritto alla casa popolare, ma che poi si scopre che posseggono beni «da ricchi». Per questa categoria ci sarà un sostanzioso giro di vite: l’assegnatario, per avere la casa, non potrà infatti più possedere beni mobili registrati come automobili, motoveicoli di grossa cilindrata, o caravan inquadrati nella categoria dei beni di lusso.
La legge punta quindi a promuovere, con queste ed altre azioni, l’equità sociale, premiando allo stesso tempo le persone oneste che qui hanno vissuto e che hanno fatto del Piemonte la propria «casa».
«Oltre a tutto ciò – ha spiegato Caucino –  in questi anni, in aggiunta al testo base, abbiamo elaborato 13 emendamenti, già presentati in Consiglio regionale, che sviluppano ulteriormente le suddette finalità, come il divieto di assegnazione a favore di coloro che hanno occupato abusivamente uno stabile Atc nei 10 anni precedenti e la decadenza del diritto di assegnazione nel momento in cui l’assegnatario fosse soggetto a una condanna detentiva. Ma nessuno verrà lasciato indietro: per  tutelare la famiglia del potenziale reo il titolo passerà direttamente al coniuge, ai figli oppure ai parenti conviventi».

“Il Governo ripristini i 25 milioni per il contrasto ai disturbi alimentari”

Inserito tra gli atti da discutere in Consiglio Regionale del Piemonte il mio Ordine del Giorno che chiede alla Giunta di interloquire con il Governo per il ripristino dei fondi e la garanzia della continuità delle cure per i pazienti piemontesi.
 
Ritengo doveroso e urgente ripristinare i fondi nazionali destinati al contrasto dei Disturbi della Nutrizione e dell’Alimentazione, azzerati nella Legge di Bilancio 2024: ho dunque presentato un Ordine del Giorno che chiede alla Giunta Cirio di interloquire con il Governo per il ripristino di questi 25 milioni di euro e di garantire in ogni caso la continuità delle cure per i pazienti piemontesi. Ho chiesto e ottenuto l’inserimento del mio atto nell’ordine del giorno del Consiglio Regionale del Piemonte. Lo scorso venerdì le Associazioni hanno manifestato in 29 piazze italiane, compresa piazza Castello a Torino, per chiedere il ripristino di queste risorse economiche. Da firmatario della prima delle tre Proposte di Legge confluite nel testo finale della Legge sul tema della “Prevenzione, diagnosi e cura dei Disturbi del Comportamento Alimentare” approvato lo scorso anno all’unanimità dal Consiglio Regionale continuo, con questo atto che mi auguro sia al più presto discusso, nel mio impegno a sostegno delle persone colpite dai disturbi alimentari e delle loro famiglie, nella convinzione che tutte le forze politiche possano e debbano collaborare nell’identificazione di una soluzione. Sono oltre 2 milioni in Italia i giovani con disturbi dell’alimentazione. Anche in Piemonte la crescita delle proporzioni di questo fenomeno preoccupante è stata accelerata dalla pandemia, con circa 30mila casi diagnosticati.
Silvio Magliano – Presidente Gruppo Consiliare Moderati, Consiglio Regionale del Piemonte.