Un ragazzo di 25 anni, guineiano, è stato arrestato accusato di incendio e di tentato omicidio della fidanzata per aver dato fuoco a un appartamento di una casa popolare a Torino tra il 25 e il 26 settembre, come scrive il Corriere nelle pagine di Torino. Pareva che l’incendio fosse accidentale, ma poi sono state trovate tracce di liquido infiammabile e alcuni testimoni hanno notato un uomo incappucciato in fuga, con in mano un cannello bruciatore. Il giovane aveva abitato in quell’edificio insieme con la propria fidanzata. Ma martedì era stato arrestato dalla polizia per maltrattamenti e resistenza dopo una lite con lei. Poi era stato rimesso in libertà con l’obbligo di presentazione quotidiana alla polizia giudiziaria. Sarebbe tornato a casa e avrebbe appiccato l’incendio. Sono rimaste intossicate alcune persone.
Biciclettata Future Parade contro il Salone dell’Auto
Ieri pomeriggio in centro si è svolta la biciclettata Future Parade che ha sfilato per le vie di Torino: una nuova protesta per il Salone dell’Auto, dopo l’annullamento della sfilata delle Super Car per timore delle contestazioni. Commentano i promotori di Extinction Rebellion: “Un corteo colorato e festoso di biciclette, cargo bike, monopattini e roller blade ha chiuso la settimana del Fuori(il)Salone, una settimana di dibattiti, cortei e flashmob che ha portato nelle piazze di Torino una visione diversa di città e una critica puntuale a un modello di sviluppo industriale vecchio e ideologico”.
POLITICA
Leggi l’articolo su l’identità:
Palestinesi e Hamas: due realtà diverse che il mondo – spesso – confonde
Tumore alla prostata, se ne parla in un convegno
Negli ultimi anni, la lotta contro il tumore della prostata sta vivendo una vera e propria rivoluzione. Dalla Raccomandazione europea sugli screening oncologici del 2022 alle nuove frontiere diagnostiche e terapeutiche, si aprono oggi scenari concreti per migliorare prevenzione, diagnosi precoce e qualità di vita dei pazienti.
Per promuovere un confronto costruttivo tra Istituzioni, pazienti e comunità scientifica, nasce un ciclo di dibattiti pubblici regionali, frutto della collaborazione tra Europa Uomo Italia – l’associazione dei pazienti impegnata nella tutela della salute maschile – e Novartis, tra le aziende leader nell’innovazione terapeutica.
Obiettivi dell’iniziativa:
- Informare pazienti e cittadini sul percorso di diagnosi, cura e riabilitazione del tumore della prostata;
- Sensibilizzare le Istituzioni per attivare screening organizzati e garantire accesso equo all’innovazione;
- Valorizzare le best practices regionali attraverso il coinvolgimento della comunità scientifica locale.
Lunedì 29 settembre, a Torino, presso NH Hotel Torino Santo Stefano, Via Porta Palatina, 19, dalle 9,30 alle 13,15 è un’occasione per affrontare insieme una sfida di salute pubblica che riguarda milioni di uomini in Italia, con uno sguardo concreto alle soluzioni già oggi disponibili.
Con l’evento Reset del 5 ottobre 2025
Nata dalla visione di Alberto Garnerone – imprenditore pionieristico che dal suo Piemonte ha tratto concretezza e avanguardia – questa dimora storica, abbracciata da un parco infinito, è pronta a diventare un punto di riferimento culturale del territorio.
La visione di Alberto Garnerone
Non bastano poche righe per raccontare la figura poliedrica di Alberto Garnerone (1941 – 2008). Uomo dotato di ingegno fuori dal comune, ha legato il suo nome al tessuto imprenditoriale italiano e internazionale con la fondazione di Sirena S.P.A., dal 1974 azienda leader nella produzione e vendita di segnalatori ottici, acustici e luminosi.
L’anno successivo all’istituzione dell’azienda, Garnerone acquista quella che diventerà la sua oasi di pace: Villa Pietrina, dimora di inizio ‘900 in pregiato stile Liberty Torinese adagiata nel verde della frazione di San Bernardino di Trana, lungo la strada che collega Trana a Giaveno. La Villa prende il nome del nuovo proprietario e, lungo i decenni, rinasce a sua immagine e somiglianza, come uno scrigno dove racchiudere la sua essenza.
In origine, l’edificio era situato in un parco di piccole dimensioni, ed è proprio qui dove l’ingegno e l’estro creativo di Alberto Garnerone raggiungono l’apice. Egli, infatti, da sempre amante della bellezza, ingrandisce di anno in anno la proprietà, acquistando diversi appezzamenti di terreno circostanti e dando vita ad uno sconfinato parco abbellito da statue in pietra di Vicenza, vasi, fontane dello stesso materiale, viali in porfido. Nel 1977 viene progettata la maestosa piscina in stile neoclassico rivestita di travertino chiaro.
Ma l’impronta di Alberto Garnerone, uno dei maggiori collezionisti italiani di auto sportive e d’epoca, è evidente soprattutto in un’opera unica nel suo genere: un’autorimessa sotterranea a pianta circolare, in un secondo momento ampliata in una grossa area rettangolare.
Una location per eventi che rispetta lo spirito del luogo
Oggi, Villa Garnerone porta avanti l’eredità del suo fondatore valorizzando ogni angolo da lui immaginato. Nell’ottica e nella volontà di custodire il passato e farlo rifiorire nel presente, dal 2024 la residenza è rinata con una nuova veste: quella della location per eventi privati e aziendali, matrimoni di charme, iniziative culturali e artistiche, manifestazioni con il fulcro sul rapporto con la natura, l’ambiente e il benessere.
Ogni evento è accuratamente selezionato e progettato nei dettagli dal team di location manager, con il fine di rispettare lo spirito del luogo e preservare le tante prerogative di valore.
Scegliere Villa Garnerone significa circondarsi di scenari magnifici e senza tempo, con la certezza di creare un evento che resti impresso nella memoria di tutti i partecipanti. Qui storia e arte sigillano un patto indissolubile con il territorio circostante, sfondo integrante della Villa, dalle colline alle alte montagne delle vicine Val Sangone e Val di Susa.
Reset, il primo festival olistico e artistico di Villa Garnerone
Proprio il territorio in cui Villa Garnerone è immersa ha dato l’ispirazione per progettare un grande evento: Reset.
Reset è un festival che riunisce natura, arte e benessere nel parco della dimora. Grazie alla versatilità degli spazi, ci saranno angoli dedicati a diverse categorie merceologiche, dall’esposizione alla vendita di prodotti artistici e artigianali, dai workshop artistici ai trattamenti olistici. Il comune denominatore? Il concetto di vita lenta e di connessione con gli elementi naturali.
Reset si terrà domenica 5 ottobre 2025 dalle 10.30 alle 18. La scelta di organizzare l’evento all’inizio della stagione autunnale non è casuale. L’autunno è infatti un periodo di passaggio ad un ritmo più lento e consapevole, un momento che ci invita all’introspezione e alla cura. Il biglietto di 12 euro include l’ingresso al parco e alle aree espositive, dove si potrà usufruire delle dimostrazioni e delle lezioni tenute dagli operatori presenti – tutte le esperienze saranno gratuite, tranne quelle con tariffa specifica e indicata nei singoli stand – e delle conferenze nello spazio dedicato agli speech.
Oltre alle esperienze olistiche ed artistiche in natura e alle conferenze, i partecipanti potranno passeggiare nel parco e gustare le box pic nic del laboratorio vegetale “Cortile Vanillu” di Giaveno (su prenotazione) oppure usufruire del servizio caffetteria.
Per informazioni sul programma completo, consultare il link https://www.instagram.com/villagarnerone_eventi/
In caso di maltempo, l’evento sarà riprogrammato a data da destinarsi.
TARIFFE INGRESSI EVENTO RESET DEL 5 OTTOBRE 2025, TICKET ACQUISTABILI AL CANCELLO D’INGRESSO
Adulti: 12 euro
Bambini fino ai 10 anni: gratis
INDIRIZZO
Villa Garnerone
Via Coazze, San Bernardino di Trana (TO)
E’ un suggestivo viaggio fotografico alla scoperta dei “movimenti femministi” anni ’70 alla biellese “BI-Box Art Space”
Dal 4 settembre al 19 ottobre
Biella
“Riprendiamoci la vita”. Il titolo della mostra replica in parte il titolo (“Riprendiamoci la vita. Immagini del Movimento delle donne”, Savelli, ’76) della prima, importante pubblicazione della fotografa e scrittrice torinese Paola Agosti (classe ’47, figlia del magistrato antifascista Giorgio Agosti, fra i fondatori del “Partito d’Azione”), cui la Galleria “BI-Box Art Space” di Biella dedica, nell’ambito del Festival “Contemporanea. Parole e storie di donne”, da giovedì 4 settembre a domenica 19 ottobre, una coinvolgente rassegna concepita come una sorta di “viaggio fotografico”, rigorosamente e dovutamente in b/n, all’interno di quel “movimento femminista” anni ’70, capace in allora di prendere forma impetuosa come forza collettiva tesa a cambiare e a lasciare un segno profondo nella società. Titolo che richiama anche uno dei motti allora più in voga fra le giovani e meno giovani femministe in marcia costante per manifestazioni, cortei e girotondi, fra grida di alta “sorellanza”, e assemblee tenute in ogni dove, in cui spesso risuonavano per l’appunto slogan come La lotta non è finita, riprendiamoci la vita. O Donna è bello, strega è meglio graficamente accompagnato, come ci raccontano alcune foto in mostra, dal tipico “simbolo di Venere” (un cerchio con croce sottostante) fra i vari – il colore viola, la pianta di mimosa e la labrys, l’ascia bipenne simboleggiante forza ed indipendenza e il supergettonato “gesto della vagina” o del triangolo “manuale” – adottati all’interno del “movimento”, straricco di un patrimonio visivo che raccontava (e ancor oggi dovrebbe raccontare) il desiderio e il diritto a quella libertà e a quell’eguaglianza in grado di trasformare profondamente (e in gran parte ci riuscì) la società italiana di quegli anni. Un lascito ereditario importantissimo per le future generazioni (che in parte sembrano oggi averne perso contezza) e che invece per chi, come il sottoscritto, porta ormai il peso del tempo sulle spalle, restano echi remoti ma ancora ben vivi e importanti (quanto importanti, oggi più che mai!) negli occhi e nella memoria.

Complessivamente sono venti le immagini esposte a Biella nelle loro stampe originali “vintage”. Sottolinea il curatore della rassegna Marco Albertaro, studioso di storia della “militanza politica” e docente di “Storia Contemporanea” presso l’Università di Torino: “Agosti restituisce la complessità di un’epoca, con fotografie che documentano manifestazioni, assemblee, cartelli, striscioni e soprattutto i volti delle donne che hanno creduto nella possibilità di una vita diversa, più libera e autodeterminata. Il divorzio, la parità nella famiglia, la tutela della maternità, la possibilità di scegliere per se stesse: per chi oggi è giovane, molti di questi diritti possono sembrare scontati. Ma dietro alla loro conquista c’è stato un lungo percorso collettivo, fatto di battaglie, coraggio e partecipazione. Questa mostra intende creare un ‘ponte generazionale’, offrendo l’occasione di riflettere sul presente a partire da uno sguardo rivolto al passato”. La stessa mostra sarà anche occasione per un successivo incontro con Paola Agosti a “Palazzo Ferrero”, sempre a Biella e sempre nell’ambito del Festival “Contemporanea”, in programma per sabato 27 settembre, alle 16,30 (ingresso libero), in cui verrà presentato il suo ultimo libro edito nel 2023 da “Einaudi”, dal titolo “Covando un mondo nuovo. Viaggio tra le donne degli Anni Settanta”. A partire dalla raccolta di fotografie del volume, insieme a Bendetta Tobagi e in conversazione con Daniele Scaglione, “l’incontro permetterà di ripercorrere quella che è stata definita la sola rivoluzione riuscita del Novecento, ovvero quella delle donne”. Non solo. L’incontro consentirà anche di tracciare in modo più ampio il ritratto di un’artista impegnata da oltre cinquant’anni e a tutto campo, in chiave non solo estetica ma fortemente socio-politica, su tematiche che nel corso del tempo hanno veleggiato dal mondo femminile e femminista, all’apartheid in Sudafrica, alle condizioni miserevoli delle contadine e dei contadini incontrati sui sentieri langaroli di Nuto Revelli e a quelle, non meno impietose, degli emigrati piemontesi in Argentina; via via fino alla “Rivoluzione dei garofani” (’74) a Lisbona, ai movimenti di protesta contro la guerra del Vietnam, al Cile di Salvador Allende, che fotografa e conosce personalmente, prima del “golpe” dell’11 settembre del ’73. Una vita per la “sua” fotografia. Un mondo di immagini, di storie e ritratti. Di denuncia sociale e incrollabile monito politico in scatti “mai fine a sé stessi, ma indissolubilmente intrecciati al contenuto. Anche quando quest’ultimo è il semplice ritratto di una persona”.
Gianni Milani
“Riprendiamoci la vita. Immagini del Movimento delle donne”
BI-BOx Art Space, via Italia 38, Biella; tel. 3497252121 o www.bi-boxartspace.com
Fino al 19 ottobre. Orari: giov. – ven. 15/19,30; sab. 10/12,30 e 15/19,30
Nelle foto: “Occupazione femminista alla ex-Prefettura di Roma”, 1976; “Manifestazione studentesse femministe”, 1976
Finali show al Palavillage per Mediolanum Padel Cup
A TORINO TRIONFANO CAPRA E GOÑI NEL FEMMINILE FESTA PER LE TOP 20 MONDIALI OSORO-IGLESIAS
Finali show al Palavillage di Grugliasco, dove l’argentino e il talento spagnolo rivelazione della stagione hanno battuto in semifinale il “torinese” Montiel e Belluati per poi superare gli argentini Dametto/Archieri. Nel femminile le vincitrici “Zazu” Osoro (numero 15 del ranking mondiale FIP) e la spagnola Iglesias (21) premiate dal presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio. Spettacolo e applausi per le stelle del pallone protagoniste della “Vip Pro Am Exhibition”: Luca Marchegiani e Cristian Brocchi battono al tie break Alessandro Costacurta e Nicola Amoruso
Torino, 28 settembre 2025 – Due top 20 mondiali, un campione simbolo del padel mondiale e la rivelazione della stagione. Il FIP Silver Mediolanum Padel Cup di Torino incorona quattro giocatori straordinari al termine di cinque giorni intensi, dove si sono dati battaglia i top player internazionali, le star azzurre e i migliori talenti della NextGen del padel. Al Palavillage di Grugliasco è festa per Luciano “Lucho” Capra, argentino classe ’93 con una fantastica carriera alle spalle, e lo spagnolo Aimar Goñi, 20 anni il mese prossimo, sorpresa della stagione Premier Padel. Capra e Goñi hanno dominato l’ultima giornata nel torneo, a partire dalla semifinale del mattino contro l’azzurro Alvaro Montiel – torinese d’adozione – e il compagno Juan Belluati, superati con un doppio 6-2. Nel pomeriggio la sfida decisiva contro la coppia argentina formata da Juan Pablo Dametto e un altro 19enne, Ignacio Archieri, che in semifinale hanno battuto in tre set Giuseppe Fino, grande promessa del padel italiano, e lo spagnolo Marc Lupon. Nella sfida decisiva, però, la superiorità di Capra e Goñi ha portato subito la partita da una parte: 6-3 6-4 il risultato finale, con uno spettacolare smash di dello spagnolo a chiudere il match. Doppia la soddisfazione per Capra, rientrato da poco dopo un lungo infortunio: “Sì, è doppiamente bello vincere dopo un periodo difficile e davanti a un pubblico che ci ha accolto in modo fantastico. Con Aimar stiamo costruendo una grande coppia”. Felice anche Goñi: “E’ un onore giocare con Lucho, e vincere con lui è fantastico. Ora subito testa a Rotterdam, dove la prossima settimana giocheremo il P1 di Premier Padel”.

Spettacolo anche nella finale femminile dove hanno volato le numero uno del torneo, Aranzazu “Zazu” Osoro, numero 15 del ranking mondiale FIP, e Victoria Iglesias (21) senza mai cedere un set e con soli 11 game lasciati alle avversarie in quattro match. L’argentina e la spagnola hanno superato in semifinale Caterina Baldi e l’azzurra Giulia Sussarello, per poi trovare nell’ultimo match una delle giocatrici più vincenti del CUPRA FIP Tour, Laura Lujan (10 titoli) insieme a Leti Manquillo, che invece hanno superato in mattinata l’altra azzurra Stellato con la compagna Petrelli. Una finale partita sul filo dell’equilibrio, con il primo set chiuso da Osoro-Iglesias solo al tie break, prima di dilagare 6-1 nel secondo. “E’ sempre un piacere giocare insieme. Vincere non è mai scontato e siamo felicissime”, hanno detto al termine del match”. A premiare le vincitrici del torneo femminile è stato Alberto Cirio, presidente della Regione Piemonte: “E’ un grande onore per il territorio ospitare tornei di respiro internazionale come questo, e questo è solo l’inizio”, ha detto.
LO SHOW DELLE STELLE DEL CALCIO A entusiasmare il pubblico anche la sfida tra quattro grandi stelle del calcio, scese in campo per una partita speciale. Alessandro Costacurta, Nicola Amoruso, Cristian Brocchi e Luca Marchigiani si sono prima incrociati insieme agli ospiti di Banca Mediolanum nella “Vip Pro Am Exhibition”, per poi trovarsi in uno spettacolare confronto diretto. Da una parte Costacurta e Amoruso, dall’altra Brocchi e Marchigiani; a vincere al tie break, in un match a set unico e combattuto fino all’ultimo punto, sono stati proprio questi ultimi, tra gli applausi del pubblico. Subito dopo l’abbraccio al centro del campo tra i quattro fuoriclasse, prima dei selfie e autografi con i tifosi.
LA SODDISFAZIONE DEL SINDACO L’ultima giornata di Mediolanum Padel Cup ha avuto anche un ospite speciale: Emanuele Gaito, sindaco di Grugliasco, che ha seguito con interesse le semifinali della mattinata. E quando qualcuno gli ricorda che in questa domenica si gioca nel triangolo d’oro del padel in Europa con il Premier Padel di Dusseldorf e Rotterdam e il FIP Silver di Grugliasco, lui sorride soddisfatto: “Siamo una comunità di 40mila persone e il Palavillage è uno dei nostri punti di riferimento più importanti. Grazie al loro lavoro oggi possiamo essere orgogliosi di ospitare un grande evento internazionale di padel con alcuni dei protagonisti del circuito mondiale FIP”.
IL CUPRA FIP TOUR DI BANCA MEDIOLANUM Il FIP Silver Mediolanum Padel Cup di Torino è parte di un circuito globale che rappresenta il cuore pulsante del padel internazionale: il CUPRA FIP Tour, palcoscenico che lancia dei talenti di domani e non solo. Oggi il Tour professionistico conta 318 tornei distribuiti in 48 Paesi, tra maschile e femminile, con 166 eventi già confermati, di cui 152 “combined”. Solo nella prima metà del 2025 sono stati giocati 75 tornei, con oltre 3.100 atleti in campo provenienti da 91 nazioni. La Mediolanum Padel Cup 2025, sostenuta da American Express, ha preso il via ad aprile da Roma, passando poi da Palermo e Treviso. Torino è la quarta tappa, in attesa di Perugia e Como.
UN MODELLO INNOVATIVO L’impegno nel mondo del padel si inserisce all’interno dei Mediolanum Sport Days, un ampio programma di eventi sportivi firmati Banca Mediolanum. A conferma della vicinanza al mondo dello sport e alle discipline che premiano il gioco di squadra con entusiasmo e dinamismo, la Banca accompagna tutte le tappe di Mediolanum Padel Cup per percorrere l’Italia da Nord a Sud, coinvolgendo clienti, appassionati e agonisti. Parteciperanno anche ospiti e celebrity che si alterneranno sui campi da gioco. Banca Mediolanum promuove un modello sportivo che valorizza la passione non solo a livello tecnico-agonistico, ma anche come momento di socializzazione, divertimento e inclusione.
LA TOURNÉE DI BANCA MEDIOLANUM Mediolanum Padel Cup si articola in sei tornei di categoria SILVER del CUPRA FIP Tour – con un Prize money di 20.000 euro – il circuito mondiale della FIP, la Federazione Internazionale Padel. Le tappe:
– Roma (7-13 aprile, Club Villa Pamphili)
– Palermo (23-29 giugno, Country Time Club)
– Treviso (30 giugno-6 luglio, Padel Club X4)
– Torino (22-28 settembre, Palavillage)
– Perugia (27 ottobre-2 novembre, Fastweb Padel Arena)
– Como (24-30 novembre, The Padel Resort)
LO STREAMING Tra le grandi novità di Mediolanum Padel Cup c’è la trasmissione dedicata dei match del sabato e della domenica, visibili sul ‘Central Court’ del club ospitante in diretta streaming sul canale YouTube della International Padel Federation.
La vicenda dei quadri di grande valore legati all’eredità della famiglia Agnelli si inserisce in un contesto già segnato da anni di controversie giudiziarie e dispute patrimoniali che vedono protagonisti gli eredi di una delle dinastie più influenti d’Italia.
Sarebbero scomparse dalla collezione attribuita a Gianni Agnelli tele di altissimo valore tra cui opere di De Chirico, Monet, Picasso, Balla e Bacon.
Alla morte dei principali membri della famiglia, il passaggio dei beni, tra partecipazioni industriali, immobili e collezioni d’arte, ha generato una fitta rete di contenziosi, richieste di rendicontazione e sospetti di irregolarità che hanno spesso alimentato l’attenzione dei media e della magistratura. In questo scenario si colloca il mistero di alcune opere pittoriche di altissimo pregio, scomparse dai registri patrimoniali e ora oggetto di indagini da parte delle autorità. Secondo le prime ricostruzioni, i quadri sarebbero stati sottratti o spostati senza adeguata documentazione e le verifiche in corso puntano a stabilire quando e come sia avvenuta la loro movimentazione, chi ne abbia autorizzato l’uscita e se siano stati rispettati i vincoli di legge che tutelano i beni culturali. La posta in gioco è enorme perché ogni opera d’arte non rappresenta soltanto un bene di valore economico milionario, ma anche un simbolo del prestigio e della storia della famiglia, e la loro scomparsa non è vista solo come un danno patrimoniale, ma come un segnale di possibile mala gestione o addirittura di condotte dolose. La complessità di questa indagine risiede anche nei rapporti già tesi tra gli eredi, che da tempo si fronteggiano su testamenti, quote e diritti di proprietà, spesso chiedendo bilanci dettagliati per evitare che qualcuno possa avvantaggiarsi sottraendo o occultando beni di particolare pregio. La mancanza di quadri così importanti può infatti alterare il computo del patrimonio ereditario e incidere sui calcoli fiscali, attirando l’attenzione non solo della magistratura ordinaria ma anche delle autorità competenti in materia di beni culturali. Si ipotizza che, se dovessero emergere responsabilità dirette nella sparizione, possano configurarsi reati che vanno dall’appropriazione indebita alla sottrazione di beni tutelati, fino a possibili frodi documentali. Al di là dell’aspetto giudiziario, la scomparsa di queste opere mette in luce il nodo irrisolto che accompagna da anni la successione Agnelli, in cui l’intreccio tra interessi privati, obblighi fiscali e vincoli di tutela del patrimonio artistico continua a generare tensioni e sospetti, trasformando ogni passaggio della vicenda in un caso di forte rilevanza pubblica.
“Se vuoi se la pace, prepara la pace”
“Se vuoi se la pace, prepara la pace”. Con questo invito alla riflessione in questo tempo tragico di guerre si è tenuto a Crescentino un interessante incontro al Teatro Mimmo Candito promosso da Anpi Crescentino, in collaborazione con il Comune il Pd. Due i relatori di livello, introdotti dal presidente Anpi, Marilena Vittone: Enzo Ferrara del Centro Sereno Regis di Torino ha parlato di non violenza come modo di affrontare il conflitto e di giungere a un cessate il fuoco, nella prospettiva di un futuro di convivenza. Michele Gaietta, professore di economia politica e relazioni i internazionali all’università della Valle d’Aosta, ha illustrato le dinamiche contemporanee tra gli stati e il ruolo dell’Europa, facendo riferimento alla storia e alla politica.