ilTorinese

“Mario Lattes. Teatri della memoria”, in mostra alla Reggia di Venaria

Una suggestiva mostra per celebrare il centenario della nascita del poliedrico intellettuale ed artista torinese

Fino al 7 maggio

Immagine guida della mostra è il memorabile (per segno grafico e colore) “Autoritratto” del 1990, in cui l’artista si dipinge con forte impronta espressionista all’interno di un teatrino che è vita (sintesi di una visione pittorica ed esistenziale sottilmente giocosa ma non meno inquietante) attorniato da immagini di ambigui e improbabili attori, marionette, uccellacci, presenze visionarie e figure antropomorfe che paiono assorbirne la più intima essenza per farlo partecipe vero, cilindro nero con ingombrante macchia rossa in testa, del racconto.

Non capocomico o burattinaio. Ma parte viva, anch’egli, di quel teatrino che è, per lui (per tutti?) esistenziale, ironica sia pur terrifica quotidianità. “Autoritratto” molto diverso, ma in stretta connessione dialogica, con l’altro “in posizione diagonale” (anch’esso presente in mostra) del 1959: atteggiamento pensoso sulla vacuità del fondo vermiglio, essenziale la scelta cromatica e cifre stilistiche che riflettono illustri ascendenze dai tratti informi ed ombrosi del viennese Schiele, come del russo (naturalizzato francese) Soutine. Editore e artista di frenetica e multiforme operatività – pittore, incisore e scultore – ma anche promotore culturale e intellettuale fra i più prestigiosi del Novecento italiano, Mario Lattes(Torino, 1923 – 2001) è ricordato, fino a domenica 7 maggio, nelle “Sale delle Arti” alla “Reggia di Venaria”, con la retrospettiva dall’emblematico titolo “Teatri della memoria”, comprendente oltre cinquanta opereuna decina mai esposte –  realizzata dalla “Fondazione Bottari Lattes” (nata nel 2009 a Monforte d’Alba e a lui dedicata dalla moglie Caterina Bottari Lattes) in occasione del centenario della nascita dell’artista.

Curata dall’incisore Vincenzo Gatti, la rassegna venariese si propone anche, e ben ci riesce, di indagare passo passo i vari esempi delle sperimentazioni concettuali, linguistiche e tecniche operate assolutamente “in proprio”, in oltre mezzo secolo di attività, da Lattes, che, come scriveva nel 2008 Marco Vallora in occasione di un’ampia retrospettiva a lui dedicata presso l’“Archivio di Stato” subalpino, “è sempre là dove non te lo attendi”. Dagli inizi vagamente astratti e informali (mai sfacciatamente eversivi e contenuti in un decennio che va dagli anni ’50 ai ’60) a una narrazione marcatamente espressionista di visionaria e fantastica figurazione la mostra documenta quanto Lattes sia sempre particolarmente interessato alle “capacità metamorfiche” del materiale, in particolare del supporto cartaceo, “manipolato al limite della sofferenza”, fino all’“incisione”, per lui “frontiera estrema, senza ritorno e senza colore, per celebrare il definitivo elogio dell’ombra”, di quel malinconico pessimismo ed “epico senso dell’inconcludenza umana” propriamente legati alle sue radici, così come alle memorie e alla consapevolezza della propria “frammentata” identità ebraica. Un “dark side”, un “lato oscuro” che pulsa anche nei contesti domestici, apparentemente più consueti.

Una grande teca, nell’ultima sezione della mostra, ospita la collezione di marionette storiche di Lattes, mentre all’interno della stessa sala il pubblico troverà un manichino a grandezza naturale, nonché la presenza in molte opere pittoriche di bambole e fantocci, perturbanti testimoni di un sentimento che respinge e seduce nel contempo. Come in un teatro privato, qui l’artista mette inscena quelli che sono i suoi stati d’animo: nel “Teatrino” (1990), per esempio, il teatro è il luogo materiale e trasfigurato di tante fantasie di Lattes. In questo palcoscenico agiscono le sue marionette, “ma può anche essere metafora del luogo dove si consumano i drammi o le commedie del gran teatro della memoria”. L’esposizione si inserisce all’interno di un percorso che interesserà tutto il 2023, dedicato alle celebrazioni per i cento anni dalla nascita di Mario Lattes. Per la ricorrenza, è stato anche pubblicato un volume monografico  edito da “Silvana Editoriale”, a cura di Vincenzo Gatti e di Alice Pierobon (introdotto da un saggio critico di Claudio Strinati), che offre una retrospettiva sull’intera produzione artistica di Lattes.

Nel 2023 si celebrano anche i 130 anni della “Casa editrice Lattes”, realtà storica torinese che dalla fondazione, da parte del nonno Simone Lattes, nel 1893 a oggi ha accompagnato e formato con i propri testi scolastici intere generazioni di studenti italiani.

Gianni Milani

“Mario Lattes. Teatri della memoria”

“Reggia di Venaria”, piazza della Repubblica 4, Venaria Reale (Torino); tel. 011/4992300 o www.lavenaria.it

Fino al 7 maggio

Orari: dal mart. al ven. 9,39/17; sab. dom. e festivi 9,30/18,30

 

Nelle foto:

–       “Autoritratto”, olio su tela, 1990

–       “Autoritratto”, olio su tela, 1959

–       “Fiori”, china, 1966

–       “Teatrino”, olio su tela, 1990

–       Cover Monografia “Mario Lattes”, Silvana Editoriale

Da Paideia uova e idee regalo per aiutare i bambini con disabilità e le loro famiglie

Anche quest’anno tornano le proposte benefiche di Fondazione Paideia per festeggiare la Pasqua all’insegna della solidarietà. Presso il Centro Paideia, in Via Moncalvo 1, Torino, sono disponibili le uova di cioccolato solidali con un’esclusiva sorpresa pensata per tutti i bambini e le bambine. Un dono che è un doppio gesto d’amore: per chi lo riceve e per le famiglie con bambini con disabilità di cui Paideia si prende cura ogni giorno.

Sarà possibile scegliere tra uova di cioccolato finissimo al latte e uova di cioccolato fondente extra al 60%, nel formato 200 g, confezionati singolarmente in un incarto colorato adatto a grandi e piccini, disponibili con una donazione minima di 15 euro. Un pensiero speciale che si trasforma in ore di terapia per i bambini con disabilità, supporto sociale e psicologico per le mamme e i papà, sostegno economico straordinario per le famiglie più fragili, ma anche materiale per le attività creative, per dare a tutti la possibilità di vivere insieme momenti felici, nonostante le difficoltà quotidiane.

Scegliere una Pasqua solidale con Paideia significa essere accanto, anche in un momento di festa, ai bambini con disabilità e alle loro famiglie, perché nessuna famiglia possa sentirsi sola e nessun bambino escluso.

Dove trovare le uova di Pasqua Paideia:

  • al Centro Paideia (in Via Moncalvo 1, Torino, dietro la Gran Madre) dal lunedì al sabato, dalle 10:00 alle 19:00, fino a venerdì 7 aprile;
  • nella sede milanese di Fondazione Paideia, in via Caradosso 16, Milano, dal lunedì al venerdì, dalle 10 alle 18;
  • è possibile prenotare le uova e riceverle al proprio indirizzo, con un contributo aggiuntivo per le spese di spedizione, scrivendo a sostenitori@fondazionepaideia.it o chiamando lo 011 0462400.

La Pasqua è arrivata anche in Bottega Paideia, in via Villa della Regina 9/D a Torino! Il negozio dal cuore solidale alle spalle della Gran Madre ha aperto le proprie porte in vista della primavera, con articoli per la casa, per i bambini, per la cura della persona e tante idee regalo benefiche e ricercate con cura e con amore.

Ogni acquisto fatto in bottega è importante, perché contribuisce a regalare momenti felici alle famiglie che frequentano il Centro Paideia ogni giorno. Il ricavato delle vendite viene infatti utilizzato per il finanziamento di progetti e attività a sostegno delle famiglie con bambini con disabilità.

Un’idea, quella di Bottega Paideia, che nasce da lontano. Spiega infatti Paola Giubergia, consigliera della Fondazione Paideia: “La scintilla è scattata quando ero a Parigi e ho visitato Merci, il negozio creato dalla famiglia Cohen del celebre marchio Bonpoint. Un luogo dove moda e design sono al servizio della solidarietà, perché tutto il ricavato è destinato in beneficenza. Lì ho capito che avrei voluto portare un progetto simile a Torino”. Un progetto che, in breve tempo, si è trasformato in un’importante realtà. “Inizialmente ci siamo dedicate all’oggettistica per casa e cucina – prosegue Paola Giubergia –, poi col tempo la Bottega ha ampliato l’offerta per cercare di soddisfare le varie esigenze delle persone, diventando oggi un luogo di incontro in cui, consigliati dalle volontarie, trovare idee regalo carine e originali. Il tutto con un importante valore aggiunto: quello della solidarietà”.

Tra le tante cose che rendono speciale la Bottega una è sicuramente la presenza delle nostre volontarie che, secondo la loro personalità, ti accompagnano e consigliano alla scoperta delle novità che quotidianamente arrivano”, racconta Ludovica Rayneri, responsabile della Bottega Solidale.

Per chi abita fuori Torino è possibile scegliere la propria idea regalo con consegna direttamente a casa, collegandosi sullo shop online www.bottegapaideia.it.

Orari Bottega Paideia

Fino a venerdì 7 aprile

Lunedì: chiuso
Martedì-Sabato: 10.00-13.30 || 15.30-19.00
Domenica: chiuso

Bottega Paideia – Via Villa della Regina 9/D, Torino

 

Azzurri arrivederci a giugno

l’Italia di Mancini tornerà in campo a giugno per le semifinali di Nations League.

Dopo le prime due giornate del girone di qualificazione agli Europei 2024 contro Inghilterra e Malta, vittoria contro i maltesi e sconfitta contro gli inglesi,la data da ricordare leggendo il calendario è quella del 15 giugno, quando l’Italia affronterà in Olanda la Spagna in semifinale di Nations League e, nel caso di passaggio del turno, la vincente di Olanda e Croazia per la conquista del Trofeo.
Perché è importante vincere il trofeo?
Se una delle quattro nazionali che hanno disputato la fase finale della Nations League non riesce a qualificarsi a Euro 2024 attraverso il percorso dei gironi può ancora sperare di farlo con i playoff grazie al piazzamento in Nations League oppure con la vittoria della Coppa che arricchisce,ulteriormente,l’albo d’oro della nazione vincitrice.

Enzo Grassano

Sequestrati 350 kg di alimenti non in regola in alcuni esercizi di San Salvario

Continuano i servizi di controllo straordinario del territorio coordinati dal Commissariato di P.S. Barriera di Nizza e svolti con l’ausilio degli equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine Piemonte, del personale della Polizia Municipale Circoscrizione 8 San Salvario, dell’ASL-SIAN, della SPRESAL, e dell’Ispettorato del Lavoro.

Complessivamente l’attività di ieri pomeriggio ha consentito:

ü l’arresto di quattro individui;

ü la denuncia in stato di libertà di una persona;

ü l’identificazione di 70 persone;

ü il controllo di 11 veicoli;

ü la chiusura di 2 attività commerciali;

ü il sequestro di 360 kg di alimenti e di 55 litri di bevande;

ü il rinvenimento di 300 grammi di hashish;

ü sanzioni per oltre 65.000 euro.

Nel corso dell’attività, gli agenti del Commissariato di P.S. Barriera Nizza hanno arrestato 4 persone. Tre cittadini marocchini sono stati fermati per detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio nelle aree di via Belfiore e via Saluzzo, per lo stesso reato una quarta persona è stata denunciata in stato di libertà. Complessivamente, durante il controllo, sono stati sequestrati 300 grammi di hashish.

Un cittadino brasiliano di 39 anni, invece, è stato arrestato poiché aveva a carico un ordine di carcerazione per il reato di rapina. L’uomo era stato condannato alla pena di un anno e sei mesi di reclusione.

Nel corso delle attività, sono stati anche controllati alcuni esercizi commerciali. In particolare, in una macelleria di via Saluzzo è stata riscontrata la presenza di prodotti privi di etichettatura in lingua italiana e alimenti da forno di cui non si poteva rintracciare la provenienza. Pertanto, ASL e Polizia Municipale sequestravano complessivamente 350 kg di prodotti da alimentari e 55 litri di bevande privi di etichettatura. La Polizia Municipale sanzionava l’esercizio per 11100 euro per diverse sanzioni amministrative, altri 1500 euro venivano comminati da personale ASL-SIAN per le carenze igienico sanitarie e 16700 euro da parte dell’Ispettorato del Lavoro. Durante il controllo infatti veniva riscontrata la presenza di due lavoratori senza regolare contratto nonché violazioni relative alla sicurezza dei luoghi di lavoro.  Tali violazioni comportavano la sospensione dell’attività sino al ripristino delle condizioni di norma.

Successivamente, in un bar di via Giotto, veniva riscontrata la presenza di un laboratorio di pasticceria abusivo, dove erano anche presenti macchinari malfunzionanti. Per detta violazione, l’ASL-SIAN intimava l’immediata cessazione di tale attività, sanzionando l’esercizio per 3000 euro. La Polizia Municipale emetteva ulteriori sanzioni per oltre 11200 euro per diverse violazioni amministrative. Anche in questo esercizio veniva riscontrata la presenza di due lavoratori sprovvisti di regolare contratto oltreché di violazioni relative alla sicurezza dei luoghi di lavoro. Alla sospensione dell’attività si affiancava una sanzione di 19200 euro emessa dall’Ispettorato del Lavoro.

Infine, un minimarket di via Galliari è stato sanzionato per oltre 2200 euro dalla Polizia Municipale per diverse violazioni amministrative.

L’attività di ieri pomeriggio si inserisce nei servizi di controllo straordinario del territorio pianificati dalla Questura di Torino in diverse aree della città. In particolare, da inizio anno, alle aree limitrofe alla stazione ferroviaria Porta Nuova, oltre alla quotidiana attività di controllo del territorio, sono stati dedicati 16 controlli straordinari, alcuni dei quali ad alto impatto. L’attività ha portato all’identificazione di oltre seicento personel’arresto di sette persone, la quasi totalità per i reati di spaccio, l’emissione di cinque DACUR con specifico divieto di accesso alla stazione Porta Nuova, e zone limitrofe, per la durata di un anno, il controllo di quasi trenta esercizi commerciali nel quartiere San Salvario ed elevate diverse sanzioni amministrative a causa di inadeguatezze dal punto di vista igienico sanitario e, talvolta, alla chiusura degli stessi.

Corecom, restituiti 1,4 milioni ai piemontesi

Nel dettaglio le domande di conciliazione sono così suddivise: 3243 in udienza e 1070in procedura semplificata. Per quanto riguarda invece la delega di definizione, il Corecom Piemonte ha ricevuto 370 istanze, oltre alle 17 trasmesse all’Agcom per competenza e ne ha chiuse 479. Le procedure per le quali non è stato possibile addivenire a transazione tra le parti e che sono quindi state definite con provvedimento decisorio del Comitato (delibera) o del dirigente (determinazione) risultano essere 35.

Sono invece 516 le domande pervenute per procedura d’urgenza per l’attivazione del servizio sospeso, di queste 395 richieste sono state soddisfatte con la riattivazione spontanea da parte dell’operatore mentre 121sono stati i provvedimenti temporanei. “La garanzia dei servizi ai cittadini è la nostra priorità. Le numerose attività svolte confermano che il Corecom Piemonte rappresenta un esempio virtuoso di controllo e vigilanza, un luogo di prossimità nel far valere i propri diritti.” Sono queste le parole in apertura del presidente del Corecom Vincenzo Lilli nella conferenza stampa sul bilancio di attività 2022 del Corecom Piemonte, insieme alla vicepresidente del Comitato Alessia Caserio e al commissario Marco Briamonte.” In oltre venti anni di attività – continua il presidente –  sono state garantite in modo efficace ed imparziale le funzioni proprie e quelle delegate dall’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni. A tal proposito, si può affermare che l’istituto della conciliazione in materia di comunicazioni elettroniche, ha dimostrato nel corso degli anni di avere una ricaduta positiva, in termini di costi-benefici, per la collettività e per le singole persone che si avvalgono di tale strumento quale esercizio di giustizia alternativa a quella ordinaria.”

“Grazie al Corecom Piemonte per il prezioso lavoro che svolge al servizio della cittadinanza – afferma il presidente del Consiglio regionale nel suo saluto – mi auguro che in futuro possa esserci maggiore  sinergia tra l’Assemblea legislativa e il Corecom affinché vengano sviluppate quelle funzioni per garantire quei principi costituzionali, come la tutela del pluralismo informativo e la salvaguardia dei diritti alla persona,  capisaldi del nostro sistema democratico”.

Il presidente Vincenzo Lilli nel suo intervento dà anche notizia della recente Convenzione sottoscritta tra l’Agcom, l’Assemblea legislativa e il Corecom Piemonte che definisce ed aggiorna la cornice giuridica entro la quale saranno svolte a livello locale le funzioni delegate, anche in considerazione delle modifiche normative intervenute negli anni.

In particolare, al Corecom Piemonte continuano ad essere affidate la vigilanza sull’esercizio dell ́attività radiotelevisiva locale mediante il monitoraggio delle trasmissioni dell ́emittenza locale, il diritto di rettifica, la tenuta del Registro degli operatori di comunicazione (ROC) e la decisione sulle controversie tra operatori ed utenti. Tra le altre novità, ci sarà un rafforzamento delle azioni educative all’ utilizzo dei media da parte dei giovani che saranno attuate dal Corecom nell ́ambito delle attività di alfabetizzazione mediatica e digitale promosse dall’ Agcom.

“Un plauso al lavoro portato avanti dai conciliatori del Corecom Piemonte – sottolinea la vicepresidente Alessia Caserionell’approfondire i numeri sul contenzioso – la struttura si impegna quotidianamente a fornire un servizio sempre più efficiente ed innovativo in termini di tecnologie impiegate con una significativa riduzione dei tempi di attesa a favore dei cittadini e delle imprese del Piemonte. Ricordo ancora che lo strumento della conciliazione – evidenzia la vicepresidente – è un procedimento gratuito e facilmente accessibile tramite la piattaforma Conciliaweb e non richiede l’ausilio di un avvocato”

“Ma il Corecom non è solo contenzioso – sottolinea il commissario Marco Briamonte – si svolgono tante altre attività forse, ad oggi, meno note al grande pubblico, ma non per questo meno rilevanti, in quanto volte a preservare diritti essenziali dei cittadini, garantiti dalla Costituzione, quali, ad esempio: il diritto alla salute, la parità di genere, la tutela dei minori, il diritto di espressione, il contrasto al cyberbullismo, la par condicio nelle competizioni elettorali. Tali attività – continua Briamonte – sono svolte costantemente dai funzionari del Corecom ai quali va il riconoscimento di noi tutti, in quanto, con il loro lavoro si adoperano per la prevenzione di abusi e la segnalazione di eventuali violazioni, garantendo l’osservanza e il rispetto di fondamentali diritti democratici del nostro ordinamento”.

Presente in sala anche il consigliere segretario con delega al Corecom.

Altre principali attività

Tra le altre principali attività del Settore Corecom si segnalano i programmi dell’accesso, che consentono a partiti, organizzazioni religiose ed associazionismo in genere di raccontare la propria attività attraverso la produzione gratuita (anche con il supporto tecnico del centro Rai) di trasmissioni televisive e radiofoniche autogestite di cinque minuti. Nel 2022 sono pervenute 100 domande: 86 per le tv e 14 per le radio.

Un’altra delega di rilievo è la tenuta del Registro degli operatori di comunicazione (Roc), l’anagrafe degli operatori presenti in Piemonte.  Funzione che rientra tra quelle delegate dall’Agcom che prevede la trasparenza e la pubblicità degli assetti proprietari delle società che operano nel settore delle comunicazioni elettroniche. L’attività di comunicazione avviata verso gli operatori iscritti al fine del rispetto degli adempimenti previsti, in particolare della comunicazione annuale, ha creato un vero e proprio sportello di supporto ottenendo, nell’anno 2022,  il 99% del rispetto della regolarità predetta e il conseguente aggiornamento delle posizioni.

“Abbonamento Musei” presenta le attività per le famiglie

La “scoperta” dei musei di Disegniamo l’Arte, una serie di 10 Podcast, una nuova Newslette

I numeri dei primi due mesi del 2023 fanno prevedere un anno di crescita di vendite della carta

 

Torino, 30 marzo 2023. I primi dati relativi al 2023 che emergono dalla vendita delle carte di Abbonamento Musei fanno sperare in un anno di crescita straordinaria.

I primi tre mesi dell’anno sono molto incoraggianti e indicano che al 31 dicembre sarà possibile tornare pienamente ai dati del 2019, pre-pandemia.

Nei mesi di gennaio, febbraio e marzo sono state vendute 38.411 carte di Abbonamento Musei in Piemonte (nello stesso periodo del 2022 ne erano state emesse 26.643, con un incremento del + 44%).

A questo dato si aggiunge quello del numero di carte totali vendute nel corso dell’intero anno 2022. Sono state 111.719 (furono 71.162 nel 2021, con un incremento del + 57%). Dati importanti e significativi, che portano a prevedere che, entro il 31 dicembre, la fiducia degli abbonati sarà tornata a quella del 2019 (quando le tessere vendute furono 129.180).

Molto interessante è anche il numero relativo gli ingressi nei musei piemontesi grazie all’utilizzo della carta. Nel 2019 sfiorarono il milione (960.509), nel 2022 ci si è fermati a 612.511, ma è anche vero che si è assistito a un + 117% rispetto al 2021, secondo anno di pandemia, caratterizzato ancora da strette limitazioni (281.773).

L’Associazione Abbonamento Musei, realtà no profit che ha per obiettivo la valorizzazione del patrimonio culturale di Piemonte, Lombardia e Valle d’Aosta grazie all’Abbonamento Musei, presenta oggi le nuove iniziative pensate appositamente per le famiglie.
Si parte nel weekend del 15 e 16 aprile con un’edizione speciale di Disegniamo l’Arte, l’annuale appuntamento per far divertire i visitatori più piccoli, con i laboratori di disegno, che quest’anno hanno come partner tecnico CARIOCA. Ma c’è anche il varo e la pubblicazione di 10 speciali Podcast, in collaborazione con Fondazione TRG di Torino, alla scoperta di altrettanti musei piemontesi. Infine, il layout grafico dedicato AM family e una nuova Newsletter, per consolidare un impegno costante lungo anni, per coinvolgere il pubblico nella fruizione dei beni culturali delle tre regioni.

L’edizione 2023 di Disegniamo l’Arte, rinnovata anche nella grafica, sarà costruita intorno al concetto dellaScoperta.

A fare da apripista in questa attività, in occasione della presentazione del 30 marzo alle Gallerie d’Italia – Torino, ci sarà l’illustratore cuneese Boban Pesov, che presenterà un’illustrazione originale appositamente creata per dare avvio all’iniziativa. Come un moderno pifferaio magico, Pesov inviterà i giovani artisti a imitarlo, cimentandosi con le proprie opere durante il weekend del 15 e 16 aprile e a condividere sui social i loro lavori, usando l’hashtag #disegniamolarte

“Romeo e Giulietta”, un teatro della mente

CINETEATRO BARETTI
Via Giuseppe Baretti, 4 | 10125 – Torino
011 655187

 

venerdì 31 marzo 2023

ore 19:00 e ore 21:00

ROMEO E GIULIETTA

Un teatro della mente

tratto da William Shakespeare

regia e drammaturgia Luca Zilovich

scenofonia Raffaello Basiglio

tecnica Enzo Ventriglia

TEATRO DELLA JUTA

Un teatro che non è più luogo dove si vede, ma luogo dove si sente con tutto il corpo. Uno spettacolo sentito e non visto, un’esperienza immersiva che va a stimolare anche altri sensi, e soprattutto: la mente e l’immaginazione.

Un numero ristretto di spettatori assisterà allo spettacolo bendato e seduto al centro dello spazio scenico mentre attrici e attori reciteranno in mezzo a loro. Il pubblico verrà condotto in sala già bendato e inizierà a ricevere i primi stimoli sensoriali per entrare al meglio nella performance.
Oltre ovviamente all’udito che, grazie alla recitazione e alla musica, sarà la parte predominante dello spettacolo, il pubblico utilizzerà anche l’olfatto e, in forma minore, il tatto.
Il pubblico, una volta seduto, sarà quindi trasportato nell’azione scenica dalla voce degli attori, dagli odori che completeranno la drammaturgia delle scene, dai paesaggi sonori e dalla musica eseguita dal vivo.

Il progetto “Romeo e Giulietta – un teatro della mente” è nato grazie all’esperienza maturata dal Teatro della Juta.

Già da tempo l’Associazione Commedia Community collabora nella realizzazione di eventi accessibili alle persone con disabilità con Abilitando Onlus e da questa proficua collaborazione è nata un’idea assolutamente innovativa non solo nel panorama regionale, ma anche sul piano nazionale: la realizzazione di un progetto che si proponga di consentire a persone con disabilità visiva, uditiva e intellettiva di poter fruire pienamente e in condizione  di parità, di tutti gli spettacoli inseriti all’interno della stagione teatrale, fornendo gli strumenti idonei e necessari alla piena e completa accessibilità ad una pièce teatrale. Dalle suggestioni che il Teatro della Juta ha dato con la formazione e la sensibilizzazione verso le disabilità visive nasce quindi l’idea dei “Teatri della Mente”: degli spettacoli che possano essere fruiti nella stessa maniera da spettatori vedenti e non.

Più che di colonna sonora è più corretto parlare di ambienti sonori, ossia melodie, ma anche suoni e rumori che definiscono gli ambienti e le atmosfere. Il suono ricopre il ruolo che la scenografia occupa in uno spettacolo classico. Rumori di fondo si mischiano quindi a melodie eseguite con chitarra elettrica e cygar box, suonate con un archetto di un violino, uno scacciapensieri , delle bacchette di batteria e un e-bow. Il tutto verrà poi modulato elettronicamente per creare una colonna sonora ambient, con sonorità arcaiche che trascinerà lo spettatore nella narrazione dello
spettacolo.

Luca Zilovich è il regista e l’ideatore dello spettacolo. Ha lavorato con registi come Gabriele Vacis e Roberto Tarasco, Carlo Boso, Alberto Jona e Carlos Maria Alsina. È tra i fondatori del collettivo teatrale Officine Gorilla dove si occupa della regia e della drammaturgia.
Da 6 anni collabora come regista e dramaturgo per il teatro della Juta di Arquata Scrivia dove ha avviato il progetto di compagnia INTRO/ESTRO.

Raffaello Basiglio, curerà le musiche e gli ambienti sonori dello spettacolo.
22 anni, è un compositore di musica per il cinema e per il teatro e polistrumentista. Ha iniziato lo studio del violino all’età di 10 anni, per poi proseguire con quello del pianoforte e negli ultimi anni ha appreso lo studio di numerosi strumenti proveniente da diverse parti del mondo. Ha iniziato a scrivere musica per teatro per il corso di recitazione del suo liceo all’età di 16 anni e ora collabora con diversi registi e compagnie.

L’Associazione Culturale Commedia Community nasce nel 2004 con lo scopo di diffondere la cultura cinematografica e teatrale, legandosi in modo particolare al genere comico e commedia. In seguito, spazia la propria attività alla realizzazione di corsi di formazione per ragazzi e adulti, cercando di mantenere vivo il filo che la lega al territorio e ai suoi artisti.
Dal 2013 l’associazione gestisce il Teatro della Juta di Arquata Scrivia che sorge nei locali dove sorgeva lo storico jutificio di Arquata Scrivia, da tempo dismesso.

Questo spettacolo è parte del programma vincitore del Bando Corto Circuito 2022 della Fondazione Piemonte dal Vivo.

BIGLIETTERIA: INTERO 12€ / RIDOTTO 10€ (under25/over65)
È consigliato l’acquisto dei biglietti online su anyticket.it.
Informazioni tel 011 655 187 / info@cineteatrobaretti.com 

Cinemautismo2023. XV edizione. Al Cinema “Greenwich Village” di Torino

Va in scena la XV edizione della rassegna organizzata dall’“Associazione Museo Nazionale del Cinema”

Domenica 2 aprile, ad ingresso gratuito

Si tratta della prima rassegna cinematografica italiana dedicata allo “spettro autistico”: in occasione della “Giornata Mondiale della Consapevolezza sull’Autismo”, ritorna – alla sua XV edizione – “cinematismo”, rassegna curata da Marco Mastino e Ginevra Tomei e organizzata dall’“Associazione Museo Nazionale del Cinema”, grazie al sostegno di “Angsa Torino ODV”, “Gruppo Asperger Piemonte APS”, “ANFFAS Torino APS”, “Fondazione TEDA per l’autismo Onlus”, “Motore di Ricerca – Comunità attiva” e “Fondazione CRT”. La manifestazione è patrocinata dalla Regione Piemonte, dalla Città Metropolitana di Torino, dalla Città di Torino, da “Fondazione Paideia Ente Filantropico” e dal “Comitato Siblings Onlus”. L’appuntamento è per domenica 2 aprile, al Cinema “Greenwich Village” al civico 30 di via Po e, come da tradizione, l’ingresso è gratuito, fino a esaurimento posti disponibili in sala. Per info: info@cinemautismo.it o info@amnc.it-amnc.it.

Due i film in programma per la rassegna di quest’anno. Si inizia  con “I mille cancelli di Filippo” (ore 18) di Adamo Antonacci, ironico e affascinante ritratto di Filippo Zoi, un ragazzo autistico con la passione per i cancelli e il disegno. Il documentario delinea, scena dopo scena, il complesso universo di Filippo, tra attività giornaliere, ore dedicate al disegno, impegni famigliari e momenti di difficoltà. Il film, girato nel 2022 e presentato a numerosi festival, sarà introdotto e commentato dal regista e dal padre di Filippo, il giornalista e scrittore Enrico Zoi.

La giornata prosegue e si conclude con l’anteprima nazionale di “He’s My Brother” di Cille Hannibal e Christine Hanberg, intensa e poetica opera danese che ritrae la vita familiare di Peter, un giovane uomo autistico nato sordo e cieco. Il film è raccontato attraverso gli occhi della sorella minore, la co-regista Christine Hanberg, che esplora il suo ruolo di tutrice e “sibling” (termine con cui si indicano i fratelli e le sorelle di ragazzi con disturbi dello “spettro autistico”, una delle categorie maggiormente e a torto dimenticate dalla psicologia) e si interroga – con disarmante onestà – sul significato dell’essere responsabile della vita di un’altra persona (ore 21). Christine Hanberg, assieme alla madre Jonna, sarà presente in sala per introdurre e commentare il documentario che si è aggiudicato nel 2021 la menzione speciale al “Copenhagen International Documentary Film Festival (CPH: DOX)”, uno dei maggiori festival internazionali dedicati al cosiddetto “cinema del reale”.

Con “cinematismo”, commentano i curatori Marco Mastino e Ginevra Tomei “fin dall’inizio abbiamo voluto costruire un progetto che permettesse di dare visibilità all’autismo proponendo anche titoli senza distribuzione in Italia e, guardandoci indietro, non possiamo che essere soddisfatti della varietà e della qualità delle pellicole provenienti da tutto il mondo che abbiamo proposto. Se ora c’è una vera e propria esplosione di serie e film in cui si parla di autismo, fino a poco tempo fa la situazione era molto diversa. La conoscenza e la consapevolezza stanno aumentando e, di pari passo, anche le tipologie di opere audiovisive, soprattutto quelle che fanno parte del cosiddetto ‘cinema del reale’: non più ‘solo’ documentari, ma vere e proprie riflessioni sul presente”.

Da rammentare ancora che, in linea con il suo obiettivo di diffondere la conoscenza dello spettro autistico attraverso il cinema, la rassegna prosegue anche quest’anno la sua collaborazione con i Servizi Educativi del “Museo Nazionale del Cinema” organizzando una matinée gratuita per le scuole superiori in programma lunedì 3 aprile alle ore 9.30 presso il “Cinema Massimo” di via Verdi 18 a Torino, con il film “The Drummer and the Keeper” di Nick Kelly.

Per info su come effettuare le prenotazioni per le scuole: didattica@museocinema.it

g.m.

Nelle foto:

–       Da: “He’s May Brother”

–       Immagine – guida “cinematismo 2023”

–       Da: “I mille cancelli di Filippo”

Senzatetto uccise a calci e pugni un altro clochard: condannato a 21 anni

Un clochard di 54 anni è stato condannato alla pena di 21 anni di carcere per avere ucciso brutalmente a calci e pugni un altro senzatetto, a Collegno, nel febbraio dello scorso anno. La Corte d’assise di Torino ha pronunciato la sentenza. La richiesta della procura era di 30 anni. L’imputato si è sempre dichiarato innocente.

La Giustizia in Italia. Convegno alla Fondazione De Fonseca

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MARTEDI’ 4 APRILE ORE 18
Il tema Giustizia rappresenta un’urgenza da affrontare al più presto nel nostro Paese: si parla sempre di un sistema in difficoltà, ma da troppi anni si attende un processo di Riforme che ne attualizzi l’impianto, restituendo funzionalità e costituzionalità ad un settore fondamentale per la Democrazia, anche in funzione delle nuove tecnologie disponibili, sulle quali sono necessarie profonde riflessioni.
A questo scopo, l’Associazione Marco Pannella di Torino e Italia Liberale e Popolare hanno organizzato l’incontro pubblico “La Giustizia in Italia, tra Attesa di Riforme ed Intelligenza Artificiale”, che si terrà presso la sede dalla Fondazione Camis De Fonseca di Torino (martedi 4 aprile ore 18), per parlare, con l’ausilio di esperti, dello stato dell’arte della Giustizia, ad un anno dai Referendum della Primavera scorsa.
Ne parleranno Sergio Rovasio, Presidente dell’Ass. Marco Pannella, Mario Barbaro, membro della Segreteria del Partito Radicale, Claudio Desirò, Segretario Nazionale di Italia Liberale e Popolare, l’Avvocato Alberto Del Noce, Responsabile Giustizia di Lib-Pop Piemonte ed il Prof. Pietro Piazzolla del Politecnico di Milano, Resp. Città Metropolitana di Lib-Pop Piemonte.
Un incontro aperto per portare all’attenzione dell’opinione pubblica il presente ed il futuro della Giustizia, attraverso l’intervento di esperti in grado di informare nel merito, con competenza ed attenzione, lontano dall’approccio demagogico e giustizialista che ha inquinato negli anni il sistema-giustizia e mediatico del nostro Paese.
ASSOCIAZIONE MARCO PANNELLA