ilTorinese

Le vaccinazioni del gatto

IL TORINESE… CON LA CODA

Dopo aver parlato delle vaccinazioni del cane, oggi affrontiamo quelle del gatto.

Come già detto per il cane, anche per il nostro felino non esiste un obbligo vaccinale, ma per la sua salute è caldamente consigliato seguire una corretta profilassi vaccinale.

Anche per il gatto, esistono i cosiddetti vaccini core, che proteggono per malattie molto contagiose e spesso mortali, e i vaccini non core, ovvero quelli destinati ai singoli individui a seconda della localizzazione geografica, ambientale  e/o dello stile di vita.

I vaccini core sono quelli per il calicivirus, l’herpesvirus (responsabili della rinotracheite infettiva) e il parvovirus ( responsabile della panleucopenia felina). 

I vaccini non core esistenti sono quelli per la clamidiosi, consigliata solo a gatti che vivono in gruppo ad alto rischio di infezione o in ambienti con infezione endemica documentata, e quella per la dermatofitosi, che ha effetto preventivo e anche terapeutico.

Esiste poi una vaccinazione classificata come circumstanziale ma che sta assumendo sempre più importanza, vista l’aumento della presenza della malattia sul territorio, ovvero quella per la FeLV, o leucemia felina.

Quando vaccinare?

Le linee guida internazionali delle vaccinazioni nei gattini prevedono la somministrazione della prima vaccinazione a 8-10 settimane, che si ripeterà dopo 3-4 settimane e poi dopo le 16 settimane.

Queste tempistiche sono legate al fatto che, nel gattino, gli anticorpi di origine materna possono andare a interferire con la vaccinazione, ma non sapendo esattamente il momento in cui questi non sono più presenti a livello ematico, si è studiato un protocollo che prevede vaccinazioni multiple.

Il richiamo vaccinale avverrà dopo un anno e poi a seconda dello stile di vita del vostro gatto, il vostro veterinario vi saprà consigliare come procedere.

Se si vaccina un gatto adulto per la prima volta, dopo la prima iniezione si farà un richiamo dopo 3-4 settimane.

E’ importante vaccinare il gatto, ogni 3 anni, anche se vive solo in casa, perché se un domani dovesse stare male e venisse portato in una struttura veterinaria, potrebbe contrarre una di queste malattie, in un momento in cui le sue difese immunitarie sono più basse.

Se il gatto ha accesso all’esterno, si consiglia caldamente la vaccinazione per la FeLV, o leucemia felina, che si contrae da contatto diretto con un animale malato. Allo stesso modo, se si porta a casa un gattino nuovo, prima di metterlo a contatto con il vostro felino domestico, è bene eseguire un test per la FeLV, dopo 4 settimane dal momento in cui il gatto non è più a contatto con l’ambiente a rischio.

In qualsiasi caso, chiedete al vostro veterinario, che saprà consigliarvi al meglio per la salute del vostro micio.

 

 

Dott.ssa Federica Ferro
Dott. Stefano Bo

Lovisolo, “Michele lascia il segno”

Ritornano alla “TeArt” di Torino i sogni e le fantasie, cariche di colore, di Michele Lovisolo

Fino al 22 novembre

Milani! Il piacere strabordante dell’incontro. E a seguire l’immancabile (guai non ci fosse!) abbraccio. Quello suo. L’abbraccio di Michele. L’abbraccio di Michi. Timido e potente, a un tempo. Carico di tutto il bene e l’affetto di questo mondo. Sono passati alcuni anni dal nostro ultimo incontro. In mezzo vicende anche poco piacevoli, che Michi pare aver metabolizzato. Lo incontro, insieme al suo “grande” papà Davide, all’ingresso dell’Associazione Artistico-Culturale “TeArt”di via Giotto, a Torino. Qui Michele Lovisoloespone per la terza volta, dopo “Scintille di emozioni” (2012) e “Narrare con i colori”(2019). L’attuale rassegna ha per titolo “Michele lascia il segno”. Titolo quanto mai azzeccato, perché Michi “lascia sempre il segno”. E non solo attraverso i suoi dipinti, ma nella quotidianità di una vita che è puro inno al candore dei sentimenti e forte argine di difesa contro le brutalità del mondo.

 

Oggi Michele ha 41 anni. Trent’anni fa (quanto sono vecchio!) è stato mio allievo alla mitica media “Pascoli” di piazza Bernini, ex “Educatorio Duchessa Isabella” e, dal 2015, sede dell’“Ufficio Pio Compagnia di San Paolo”. Presenza indimenticabile – e indimenticata – la sua. Già allora amava disegnare. Creare forme fantastiche, “pasticciare” in piena libertà con i colori. Credo, senza peccare di immodestia, che quei tre anni trascorsi alla scuola di piazza Bernini (leggendaria preside, la Mariolina Bertinetti e il Pippo Leocata, oggi artista di meritata notorietà, capace di instillare a fondo i germi buoni della “creatività” nei nostri ragazzi) abbiano dato tanto a Michi. Ma Michi, soprattutto, ha dato tanto a tutti noi che gli stavamo intorno. Ai suoi prof., alle sue compagne e ai suoi compagni di classe. E alla scuola tutta. Perché Michele era allora presenza importante in ogni attività (non solo di classe) per tutti i “pascoliani”. “Lasciava il segno”, e ben profondo, per riprendere il titolo della sua attuale mostra alla “TeArt”. Qui, in via Giotto, presenta fino a mercoledì 22 novembre, una ventina di opere, alcune realizzate negli ultimi anni e altre di recente composizione.  Varie le tecniche: oli, tempere, acquerelli e interessantissimi collages. Dietro tutte, gli insegnamenti ormai ventennali impartitigli dalla brava Anna Maria Borgna (suo autentico “Angelo custode” artistico) nell’atelier di via Belfiore, condiviso dalla pittrice con il compagno (di vita e d’arte) Mario Bianco. “La mia presenza amichevole – sottolinea Anna Maria Borgna – è quella di stimolare la curiosità di Michi verso nuove possibilità tecniche, materiali e strumenti a disposizione, di aiutarlo nelle scelte, facendo sempre un passo indietro per permettergli di esprimersi con la maggiore libertà possibile. Ad ogni incontro nell’atelier uno accanto all’altra, siamo alleati, complici e giocosi nella ricerca di una nuova scoperta. Perché a Michele piace molto scherzare, ma al momento buono si abbandona al piacere della pennellata che stende, che sovrappone, che lavora con vari e imprevedibili interventi fino a quando non è soddisfatto”.

Paesaggi, nature morte, ritratti femminili: la base su cui Michi si cimenta è sicuramente figurativa e, giustamente, scolastica, anche se in parete non mancano composizioni astratte, libere nell’ideazione dell’impianto segnico e nella stratificazione, spesso vorticosa (senza vincolo alcuno) del colore. Sono i “fuori gioco” di un piccolo grande artista che non riesce, nei momenti di migliore creatività, a trattenere la fantasia o il gusto esuberante del colore, di una matericità cromatica, in alcune pagine paesistiche soprattutto, tipicamente e piacevolmente espressionista. E qui Michele è il Michele che “parla ad alta voce”. Sicuro e contento di sé. Che si rivolge a noi a cuore aperto. Divertito. Appagato. Permettendosi anche dotte “citazioni”. Omaggi a Picasso, a Manzù, a Goya ma soprattutto al trasognato Mirò. Al surreale, eclettico, immaginario artistico del Maestro spagnolo, affascinato da quel suo prepotente “automatismo psichico” che a Mirò faceva trascrivere in pittura i propri pensieri, i propri voli onirici, “senza il filtro della ragione”. E Michele senta sua questa strada, praticandola con risultati pittorici di indubbia piacevolezza.

Dice ancora, in proposito, Anna Maria Borgna: “Michele negli anni è divenuto più audace e disposto alle novità, più autonomo nelle scelte, e questa è una meta importante, quanto il suo benessere e piacere nell’atto di dipingere. E potersi poi specchiare nella sua opera finita. Sono tante e svariate le sue opere finora … e quante nuove ci aspettano!”. Un augurio che facciamo nostro. Al prossimo abbraccio, caro Michele. Al prossimo “tuo” abbraccio. Timido e potente. Carico di tutto il bene e l’affetto di questo mondo.

Gianni Milani

“Michele lascia il segno”

Associazione Artistico-Culturale “TeArt”, via Giotto 14, Torino; tel. 011/6966422 o www.teart.associazione@gmail.com

Fino al 22 novembre

Orari: dal mart. al sab. 17/19

Nelle foto: “Omaggio a Mirò”, “Collages”, “Da Manzù, omaggio a Picasso”, “Paesaggio”

L’odg del Consiglio regionale

Il presidente Stefano Allasia ha convocato il Consiglio regionale martedì 14 novembre, dalle 10alle 19, con sindacato ispettivo alle 9.30 e question time alle 14. All’ordine del giorno il proseguimento del Ddl 218 sul sistema integrato di orientamento, formazione e lavoro, il 222 per istituire il Parco Cinque laghi di Ivrea, il testo unificato sulla fibromialgia e le delibere sul programma di ricerca dell’Ires Piemonte e sul Documento di economia e finanza regionale (Defr) 2024-26.

Si riuniscono anche le Commissioni.

Task Force 338, scelti tre progetti di Edisu Piemonte: più di 600 nuovi posti letto

A Torino, Novara e Grugliasco

Per l’assessore regionale al diritto allo studio universitario Elena Chiorino (nella foto) : “Un grande risultato che certifica l’attenzione del Governo Meloni al mondo universitario della nostra Regione”

Sono stati resi noti gli esiti del V bando della legge sugli alloggi universitari, la 338/2000 da parte del Ministero dell’Università e della Ricerca.

Tra i progetti selezionati anche tre di quelli presentati dalla Task Force 338 che aveva visto la collaborazione di Edisu Piemonte, degli Atenei piemontesi e delle amministrazioni locali nel maggio 2022. Finanziati per importi maggiori rispetto a quelli inizialmente preventivati, dunque con un minor coinvolgimento economico degli enti locali coinvolti.

I tre progetti vincitori permetteranno, attraverso la riqualifica di immobili dismessi,  di realizzare oltre 600 nuovi posti letto per studenti assegnatari di borse di studio entro il 2025.

“Un risultato che ci fa piacere perché premia il lavoro che congiuntamente Edisu Piemonte, gli uffici tecnici degli atenei e le amministrazioni locali hanno portato avanti per consentire interventi che rappresentano un’opportunità di riqualifica di aree altrimenti dismesse.

Per il nostro ente rappresenta un’importante occasione per accrescere ulteriormente l’offerta di posti letto a studenti e studentesse piemontesi rispondendo così a un bisogno sempre crescente di residenzialità. L’obiettivo è ora di mettersi subito all’opera per avviare i lavori di ristrutturazione e dare vita a nuovi spazi rivolti agli studenti ma anche a tutta la cittadinanza” dichiara il presidente di Edisu Piemonte Alessandro Ciro Sciretti.

“Si tratta di un grande risultato che certifica l’attenzione del Governo Meloni al mondo universitario della nostra Regione” ha dichiarato l’assessore regionale al diritto allo studio universitario Elena Chiorino.

“Il finanziamento ministeriale ai nuovi progetti per la residenzialità studentesca consentirà di investire in breve tempo nuove risorse in una delle politiche strategiche del diritto allo studio. La grande capacità attrattività degli Atenei del territorio, infatti, ha richiesto un deciso cambio di passo nella direzione di potenziare la residenzialità, soprattutto a vantaggio delle fasce sociali più in difficoltà. Il successo dei progetti presentati dalla Task Force 338 consentirà ora di aggiungere oltre 600 nuovi posti letto a quanti già realizzati grazie agli sforzi profusi in questi anni. Questo dimostra, ancora una volta, che la convergenza di obiettivi tra Atenei e istituzioni locali rende Torino e il Piemonte competitivi a qualsiasi livello. Vogliamo quindi insistere su questa strada per rispondere sempre meglio alle richieste di residenzialità a costi accessibili, affinché studiare e vivere l’università possa dirsi esperienza di crescita culturale e di vita completa per studentesse e studenti” afferma il Rettore dell’Università degli Studi di Torino Stefano Geuna.

“Siamo molto soddisfatti di questo risultato, che potrà aggiungersi alle tante iniziative già portate avanti dagli atenei con EDISU su questa tematica. Abbiamo puntato a migliorare il diritto allo studio già da tempo, consapevoli che il problema sarebbe diventato sempre più grave per i nostri studenti e studentesse e nella speranza di rendere il nostro territorio ancora più attrattivo anche per gli studenti stranieri” dichiara il Rettore del Politecnico di Torino Guido Saracco.

“Tra i 57 progetti che verranno finanziati – ha commentato il Rettore dell’Università del Piemonte Orientale Gian Carlo Avanzi – tre sono il risultato di una intensa collaborazione tra l’EDISU, l’Assessorato all’Istruzione e Merito, Lavoro, Formazione professionale, Diritto allo Studio universitario diretto dalla dottoressa Elena Chiorino, e il CORECO, il Coordinamento dei Rettori degli Atenei piemontesi che ho l’onore di presiedere dal 2018. Uno studio di IRES del 2021 evidenziava lo stato di grave carenza di posti disponibili per gli studenti universitari in Piemonte. Facendo seguito a questa indagine i Rettori e l’EDISU si sono interrogati sulle soluzioni utili a ridurre questa enorme disparità tra domanda e offerta. Ne è scaturito un grande lavoro di collaborazione che ha portato all’adesione unitaria di tutto il sistema universitario piemontese al bando previsto dalla legge 338/2000. Quello odierno è un risultato davvero lusinghiero per il sistema universitario piemontese che è riuscito a fare squadra e a presentare il Piemonte ai valutatori del Ministero come una regione attrattiva per gli studenti nazionali e internazionaliLa notizia del finanziamento per la nuova residenza novarese – ha aggiunto il Rettore Avanzi – costituisce il primo passo per un ulteriore miglioramento della nostra presenza sul territorio del Piemonte orientale. È una vera e propria boccata di ossigeno che ci renderà più attrattivi verso la comunità accademica nazionale e internazionale e che aiuterà Novara a riqualificare una zona importante della città, poco distante dal centro, che grazie alla presenza studentesca potrà sperimentare una rinascita”.

I tre progetti vincitori:

Ex Ospedale psichiatrico di Grugliasco (Torino)

Gli interventi di rifunzionalizzazione e restauro dell’ex ospedale psichiatrico di Grugliasco, oltre alla sistemazione delle aree esterne con 60 mila metri quadri di aree verdi, prevedono il recupero di 10 mila metri quadri, che vedrà interessati il Palazzo Direzionale, il Palazzo D, Villa Azzurra, la Casa delle Piante e la Casa del custode. 250 i posti letto previsti. Un progetto del valore di 24.134.506 Euro, di cui 2.484.653 a carico dei richiedenti.

Via Vanchiglia 4-6 a Torino

Per quanto riguarda l’immobile, sviluppato su due cortili, di via Vanchiglia 4-6 a Torino, 10 mila metri quadri di superficie coperta, il progetto prevede la realizzazione di una residenza universitaria per 214 posti letto per un valore complessivo dell’intervento di 21.117.295 Euro: di questi 5.480.000 a carico dei richiedenti.

Ex Centro Sociale a Novara

L’ex Centro Sociale di Novara, che è composto da tre corpi di fabbrica collegati e comunicanti al piano terra e primo. La superficie è di circa 1250 metri quadri a piano, oltre ad altri tre piani soprastanti della superficie di circa 450 metri quadri. Il progetto in questo caso prevede la completa ristrutturazione dell’edificio multipiano e dell’area sportiva annessa, con due campi da tennis, tre piscine ed un campo da calcio e i relativi corpi accessori quali locali spogliatoi, servizi igienici. 171 i posti letto. L’intervento è del valore di 10.346.980 Euro, di cui 9.799.00 finanziati da Mur e la quota restante di 547.980 Euro a carico dei richiedenti.

Tentano di rubare auto a noleggio, arrestati tre giovani

Nelle scorse ore, personale della Polizia di Stato appartenente all’UPGSP ha tratto in arresto tre giovani, due ragazzi di 16 e di 20 anni, e una ragazza di 19, gravemente indiziati di furto aggravato in concorso.

La vicenda è avvenuta nella notte fra venerdì e sabato, quando un addetto alla sorveglianza del Lanificio di Torino di via Bologna segnalava dei movimenti sospetti nel piazzale antistante la ditta.

Nell’oscurità gli era infatti possibile notare tre figure, una delle quali si introduceva all’interno dell’abitacolo di un’autovettura adibita al car sharing mente le altre due sostavano nei pressi del veicolo. In particolare, si poteva chiaramente distinguere un ragazzo che faceva luce all’altro con la torcia del cellulare.

Una volante molto vicina al luogo segnalato, giungeva sul posto in meno di un minuto, trovando una coppia che cercava di allontanarsi senza dare nell’occhio, recandosi a una vicina pensilina dell’autobus, e un giovane, all’interno di un’auto del car sharing, che all’arrivo della polizia usciva di soppiatto, richiudendosi alle spalle la portiera.

Dal controllo effettuato, i poliziotti riscontravano che l’autovettura della società a noleggio presentava chiari segni di forzatura ed i cavi al suo interno erano stati scollegati.

 

In considerazione dei gravi indizi di colpevolezza a loro carico, i tre sono stati arrestati per furto aggravato in concorso e posti agli arresti domiciliari.

Al Lingotto arriva Quattrozampeinfiera: il weekend natalizio per cani e gatti a Torino 

LingottoFiere il 18 e il 19 novembre

Un’occasione per il divertimento, il benessere e il rafforzamento dei legami tra animali e proprietari

Versione Christmas edition

 

Informazione e formazione, incontro con le aziende,  spettacoli, sport e sfilate con propri amici fedeli. 

www.quattrozampeinfiera.it

Sta per arrivare a Torino un evento emozionante, un’occasione per celebrare l’affetto e l’amicizia con i nostri cari amici pelosi durante il periodo natalizio. Quattrozampeinfiera è pronto a regalare a cani e gatti un weekend straordinario il 18 e 19 novembre, all’interno del suggestivo LingottoFiere, Padiglione 1 (Via Nizza 294).

L’evento offre una vasta gamma di coinvolgenti attività, mirate al divertimento, al benessere, e al consolidamento dei legami tra gli animali e i loro proprietari.

Il Disc Dog: afferrare il disco 

È uno sport cinofilo coinvolgente che mette alla prova le abilità dei cani nel cacciare e afferrare il disco. Questa disciplina sta rapidamente guadagnando popolarità in Italia grazie alla sua natura divertente e all’opportunità di mantenere i nostri fedeli amici in forma. Inoltre, favorisce un profondo legame tra il cane e il suo conduttore.

Esercita la mente: giochi per stimolare l’Intelletto canino

Per i cani amanti delle sfide mentali, ci saranno attività di Problem Solving e Giochi di Fiuto. Questi giochi mettono alla prova l’intelligenza e la capacità cognitiva dei cani, incoraggiandoli a risolvere problemi per guadagnare ricompense. Questo tipo di attività non solo concentra la mente dei cani, ma aumenta anche la loro autostima. Inoltre, scopriremo quali prodotti sono più adatti per stimolare le abilità cognitive dei nostri amici a quattro zampe.

Mobility: un percorso interattivo per rafforzare il legame

La Mobility è una disciplina sportiva che coinvolge attrezzature speciali come salti, superfici ondulate, altalene, passerelle, e addirittura oggetti della vita quotidiana come pneumatici e scale. Questi elementi vengono utilizzati per creare un percorso interattivo composto da circa venti ostacoli, affrontati in compagnia del nostro fedele amico a quattro zampe. Questa attività è un’opportunità per rafforzare il legame tra il cane e il suo compagno umano.

 

Tana ludica: esplorando l’Istinto di caccia

La Tana ludica è un’attività ricreativa ed educativa pensata per cani di piccola taglia, meticci, e di razza, con particolari predisposizioni genetiche alla caccia. In pochi metri, offre una miriade di percorsi di caccia con diverse sfide e possibilità di adattamento, consentendo a ogni cane di esprimere se stesso seguendo il proprio istinto o di costruire fiducia e indipendenza per i cani più timidi.

 

Hoopers: un nuovo modo di intendere lo sport cinofilo

L’Hoopers è uno sport cinofilo innovativo che coinvolge un percorso sempre diverso con specifici attrezzi che il cane deve affrontare sotto la guida del conduttore. In questo sport, le istruzioni vengono date a distanza, e il cane segue segnali verbali e gestuali per navigare tra ostacoli. Il lavoro a distanza è una parte intrigante e impegnativa di questa disciplina, richiedendo un notevole sforzo da parte del conduttore e una profonda attivazione mentale del cane. Questa attività dinamica è un mix stimolante che migliora il rapporto tra cane e conduttore.

 

Rally-O: un cammino di collaborazione

Il Rally-O è una disciplina sportiva aperta a tutti i cani, indipendentemente da età, taglia o razza. Questa disciplina promuove una relazione equilibrata tra cane e conduttore basata su fiducia, rispetto e collaborazione reciproca. Il binomio cane-conduttore affronterà un percorso con stazioni segnalate da cartelli, completando esercizi nel minor tempo possibile con la massima precisione.

Treibball: Un gioco di squadra per tutti i cani

Il Treibball è uno sport competitivo adatto a cani di ogni razza e età. Coinvolge un numero variabile di palloni, una porta da calcio e comandi di base. Questo gioco promuove la cooperazione tra cane e conduttore e offre un’opportunità di crescita nella consapevolezza delle proprie capacità. Non è solo un esercizio fisico, ma richiede un notevole sforzo mentale, mentre il cane può sempre contare sull’aiuto del suo umano.

Dog Agility: salti, tunnel, passerelle e divertimento!

La Dog Agility è un altro elemento fondamentale, coinvolgendo salti, tunnel, passerelle e altre sfide per mettere alla prova le capacità del tuo cane. Questo è il modo ideale per rimanere in forma e rafforzare il legame con il tuo fedele amico a quattro zampe. Non c’è niente di meglio di una giornata all’insegna del divertimento e del legame con il tuo cane!

Quattrozampeinfiera rappresenta inoltre l’opportunità ideale per scoprire prodotti e servizi, partecipare ad attività coinvolgenti e sfilate insieme ai propri amici pelosi. Saranno due giorni all’insegna del divertimento e del benessere, offrendo un’occasione unica per immergersi nell’affetto e nella gioia dei propri animali.

Per coloro che stanno pensando di introdurre un cane o un gatto nel proprio nucleo familiare, l’evento offre la possibilità di connettersi con numerose Associazioni e allevatori di razza, per ricevere informazioni e preziosi consigli.

INFO PER ACCEDERE IN FIERA
SABATO e DOMENICA dalle 10.00 alle 19.00 – chiusura casse 18.00

Ingresso gratuito per bambini (0-10 anni non compiuti), cani e gatti.

Biglietto intero € 12

Scaricando lo sconto € 9

Biglietto on line € 8.5

info@quattrozampeinfiera.it – Tel. 0362.1636218 – quattrozampeinfiera.it

LE ATTIVITA’

 

INIZIATIVE PER IL PUBBLICO

 

TV QUATTROZAMPEINFIERA LIVE by Babalù

Torna la tanto amata Tv di Quattrozampeinfiera, uno spazio LIVE/SOCIAL dedicato alle interviste dei visitatori e delle aziende partecipanti.

Da quest’anno in collaborazione con Babalù, il primo social network completamente dedicato al mondo dei Pet Lovers!

Tutte le interviste raccolte saranno visibili sui canali ufficiali e sulla mappa geolocalizzata di Babalù per mettere in contatto le Aziende e i Pet Lovers di tutta Italia!

#UNSELFIEXQZF by Babalù

Anche quest’anno torna la gettonatissima iniziativa #unselfiexqzf !

Da quest’anno in collaborazione con Babalù, il primo social network completamente dedicato al mondo dei Pet Lovers!
Nei giorni precedenti la fiera, caricando su Babalù un selfie con il proprio cane o gatto, si avrà la possibilità di partecipare contemporaneamente su tutti i canali ufficiali di Quattrozampeinfiera!  Lo scatto che otterrà più “Mi Piace” verrà premiato sabato e domenica sul RedCarpet!

QUATTRO ZAMPE – la Rivista

Nell’ottica di vivere una giornata da protagonisti, i visitatori potranno partecipare al casting fotografico della rivista “Quattro Zampe”, tra i fondatori della fiera stessa. La foto più votata sarà pubblicata in copertina.

 

 

LE AREE SPECIALI

 

IL SALONE DI BELLEZZA

In una fiera tanto completa non può certo mancare uno spazio dedicato alla cura del pet, grazie al Salone di Bellezza si potrà far toelettare gratuitamente il proprio cane imparando anche tutto sulla sua igiene quotidiana.

CAT HOUSE by ERBAPIU’

Uno spazio interamente dedicato ai gatti dei visitatori che potranno cimentarsi in tunnel, salti, ostacoli e testare un percorso sensoriale per poi rilassarsi un’area allestita ad hoc per loro.

ELETTRODOMESTICI A SUPPORTO DELLA GESTIONE DEI PET

Numerose aziende di hi-tech, presenteranno i loro prodotti, alleati perfetti dei pet parent, per la gestione quotidiana dei loro amati cani e gatti: aspirapolveri, phon, web cam, depuratori, erogatori di cibo e acqua, lettiere autopulenti,…

 

 

PET A’ PORTER – IL FASHION SFILA IN PASSERELLA

Nell’area fashion, direttamente dalle sfilate della moda milanese, una vera passerella consentirà alle aziende di presentare le proprie creazioni e ai visitatori di essere immortalati nella veste di Top Model.

PRIMO SOCCORSO PET

 

Sarà possibile imparare a soccorrere un pet quando si fa male grazie alle dimostrazioni di Primo Soccorso.Esperti veterinari daranno indicazioni sulle corrette modalità di intervento per aiutare il nostro amico in difficoltà.

LE COMPETIZIONI

 

QUATTROZAMPEINFIERA DOG WINNER by Farmina

Anche quest’anno, torna la richiestissima doppia esposizione cinofila amatoriale by Farmina, destinata a cani di razza con o senza pedigree.

DOGGY SHOW by Monge

A grande richiesta, torna in fiera anche la sfilata: un momento di celebrità sulla passerella che potrete vivere come protagonisti in compagnia del vostro cane meticcio.

LE DOG ACTIVITIES

 

SPORT PER TUTTI I TIPI DI CANI 

Gli “umani” potranno cimentarsi gratuitamente con i loro cani e sotto la guida di esperti educatori cinofili in varie attività sportive come Dog Agility, Freestyle in acqua, Attivazione mentale, Treibball, Hoopers, Splash Dog e tante altre!

 

PESCA DI BENEFICIENZA
La “Pesca di beneficienza”, è un evento ideato dall’Associazione il Collare D’Oro A.N.C.Ass “APS” in collaborazione con QUATTROZAMPEINFIERA, volta a raccogliere fondi da destinare ai progetti dedicati alla formazione dei cani d’assistenza per disabili; in particolar modo per cani d’allerta epilessia, supporto autismo, servizio psichiatrico e disabilità motorie.

Un gioco divertente per i nostri amici a quattro zampe e anche per i loro umani che affidano la sorte nel compagno peloso per scegliere la pallina fortunata.

I premi saranno di diverso valore ma naturalmente inerenti all’ambito Pet.

DISC DOG 

È uno sport cinofilo che consiste nel cimentare il proprio cane in prove di abilità per afferrare il disco.

Questa disciplina sta prendendo sempre più piede nel nostro Paese, essendo uno sport divertente e ideale per mantenere in forma il nostro fedele compagno, in più consente l’instaurarsi di una perfetta sintonia tra cane e il conduttore.

 

PROBLEM SOLVING E GIOCHI DI FIUTO

Sono attività ludiche che stimolano l’intelligenza del tuo cane e la sua capacità cognitiva. Questo tipo di giochi consistono nel porre il cane di fronte a un problema la cui soluzione gli farà guadagnare una ricompensa. In questo modo il cane dovrà concentrarsi sulla ricerca della soluzione e, in caso di successo, oltre alla ricompensa ne gioverà molto la sua autostima. Scopriamo quali sono i prodotti più idonei a stimolare l’intelligenza e le capacità cognitive del nostro amico a quattro zampe.

MOBILITY
È una disciplina sportiva che grazie all’ausilio di attrezzatura specifica come saltisuperfici ondulatealtalenepasserelle e componenti di vita quotidiana

come pneumatici e scale, viene creato un vero e proprio percorso di una ventina di ostacoli totalmente interattivo da affrontare con il nostro amico a quattro zampe.

Con l’esecuzione del percorso si cerca di rafforzare il rapporto tra cane e umano.

TANA LUDICA
È un’attività ricreativa a finalità educativa, pensata per cani di piccola taglia, meticci

e di razza, con particolari predisposizioni genetiche per la caccia in tana. La struttura utilizzata è un brevetto, che permette di condividere con il proprietario un’esperienza di caccia simulata costruita sulle attitudini del cane, in modo semplice, sicuro e divertente per tutti. In questo esercizio non ci si avvale dell’utilizzo di “prede vive”, ma si utilizzano giochi adeguatamente arricchiti di una forte componente odorosa, che servirà all’animale per orientarsi all’interno della tana durante l’inseguimento al buio della “preda”. E’ una novità per il mondo dei piccoli terrier e sorprendente! In pochi metri racchiude un’infinità di possibili percorsi di caccia, molteplici fattori di difficoltà gestibili e soprattutto adattabili al soggetto di turno, dandogli la possibilità di essere finalmente liberi di esprimere sé stessi seguendo l’istinto e dando fondo alle loro energie, oppure direcuperare l’autostima e l’indipendenza per i soggetti più timidi.

HOOPERS

Si tratta di un nuovo sport cinofilo. Consiste in un percorso sempre diverso, costruito con specifici attrezziche il cane deve affrontare sotto la guida del conduttore.
Le indicazioni vengono impartite a distanza.

Il cane esegue quindi tale percorso seguendo segnali direzionali verbali e gestuali che gli indicano di andare dritto verso un attrezzo, aggirare un ostacolo, girare e tornare indietro, ecc.

In questo sport, il lavoro a distanza è l’aspetto più interessante e più complesso da insegnare. Richiede grande impegno da parte del conduttore e ascolto da parte dell’animale poiché l’attivazione mentale del cane risulta davvero importante.

Hoopers è anche un’attività dinamica divertente e questo crea un mix stimolante che migliora il rapporto e la relazione del binomio cane-umano.

RALLY-O

È una disciplina sportiva cinofila aperta a tutti i cani senza discriminazione di età, taglia o razza ed a tutti i conduttori. Favorisce una corretta relazione tra cane e conduttore ed è basata sulla reciproca fiducia, sul rispetto e sulla collaborazione. La disciplina prevede che il binomio ed il conduttore compiano insieme un percorso costituito da delle stazioni, segnalate da cartelli, lungo il quale vengano eseguiti degli esercizi nel minor tempo possibile e con la maggiore precisione possibile. L’aspetto che rende unica la Rally-O è che gli esercizi richiesti non sono unicamente quelli di obbedienza di base ed avanzata ma anche quelli di movimento come: slalom, salto, spirali, svolte. Non è quindi una disciplina statica e monotona né per il cane né per l’umano.

TREIBBALL

Sport competitivo e adatto a cani di tutte le razze e di tutte le età.

Si gioca con un numero di palloni da pilates che varia da quattro a otto, la cui misura viene scelta compatibilmente con la taglia del cane, una porta da calcio e, in termini di competenze del conduttore, i classici comandi di base.

Un gioco che coinvolge tantissimi aspetti della relazione tra umano e cane, non si tratta di portare il cane a svolgere meccanicamente una funzione, ma si basa su una forte cooperazione che garantisce una crescita del rapporto e della consapevolezza del cane nelle proprie capacità. Non è solo attività fisica: c’è un grosso impegno mentale da parte dell’animale, il quale non viene mai abbandonato a sé stesso nel portare a termine il gioco, ma può contare sull’aiuto del suo umano.

 

EDUCAZIONE BASE 

Consiste nell’entrare in sintonia con il proprio migliore amico a quattro zampe, riuscendo ad educarlo anche nei confronti delle differenti situazioni sociali a cui si va spesso incontro. I risultati ottenuti saranno decisamente importanti e benefici.

 

CONDOTTA AL GUINZAGLIO 

È una delle prime discipline che viene insegnata. Aiuta il nostro amico peloso a comportarsi in maniera corretta nell’ambiente esterno abituandolo a restare tranquillo e a godersi il momento della passeggiata rimanendo accanto al proprio compagno umano.

DOG AGILITY
Salti, tunnel, passerelle e tutto ciò che può mettere alla prova le abilità del cane! Un modo per rimanere in forma e migliorare il feeling.

 

PER CHI CERCA UN CANE O GATTO 

Chi è intenzionato ad inserire un nuovo cane o gatto nel proprio nucleo familiare verrà aiutato e consigliato nell’individuare quello più in linea con il proprio carattere e stile di vita. Una scelta consapevole del proprio compagno a quattro zampe è il presupposto più importante per costruire un rapporto bello ed armonioso e per evitare il più possibile equivoci.

 

 

 

DOGS WORLD by Farmina

Saranno presenti allevatori di razze canine che illustreranno le loro diversissime caratteristiche e peculiarità.

FELIS WORLD by Monge

Saranno presenti allevatori di razze feline che illustreranno le loro diversissime caratteristiche e peculiarità.

 

LE ASSOCIAZIONI A SUPPORTO DELLE ADOZIONI CONSAPEVOLI

Per coloro che invece volessero adottare un cane o un gatto nel proprio nucleo familiare, diverse sono le associazioni che presenziano all’interno della fiera.

Chi non comprende con chiarezza l’impegno, la dedizione e le cure richieste da un animale, spesso finisce per abbandonarlo!

PET TRAVEL&HOSPITALITY

 

AREA DOG TRAVEL by TRIPDOGGY 

E’ la più grande community attiva di viaggiatori dog-friendly in Italia, nata dall’esigenza di viaggiare con il proprio compagno a 4 zampe.
E’ un punto di riferimento nel settore del Dog-Travelling, la community conta più di 10.000 membri in tutta Italia. “Conoscersi, condividere e viaggiare” sono le parole chiave di questa comunità di persone il cui collante è l’amore verso i propri compagni di vita a 4 zampe. 

TripDoggy organizza viaggi di gruppo a misura di zampa, i Doggy Tour: viaggi in cui le persone possono condividere l’esperienza con altri dog-lovers alla scoperta di luoghi meravigliosi, soggiornando in strutture selezionate e supportati da un educatore cinofilo professionista. Dalle più belle valli dell’Alto Adige, fino al mare cristallino del Gargano, sono numerose le mete di questi meravigliosi tour.

Ma non solo…eventi, passeggiate, party e molto altro in cui la community si può incontrare e conoscere.
DoggyTalks, sono interviste attraverso cui gli esperti della community divulgano e informano su tematiche legate al dog-travel e a come vivere al meglio con i nostri fedeli amici a 4 zampe.

 

Doggy Talks 

–       Viaggiare con un cane: trasporti, regole e cosa sapere

–       Cosa mettere in valigia quando si viaggia con un cane

–       Il benessere del cane in vacanza: come organizzare una vacanza a misura di cane

–       Ospitare un turista dog-friendly: quello che cercano gli ospiti a 4 zampe

–       Viaggiare all’estero con un cane

 

INFLUENCER AREA 

Sveva Gelfi – Diva di TikTok, è seguita da una vasta community grazie alle avventure che vive in compagnia dei suoi lupi cecoslovacchi, Ares e Dracayres. Con il suo carisma e le conoscenze sulla razza, Sveva organizzerà coinvolgenti momenti di intrattenimento per i visitatori della fiera.

Nicola e Sensej_cat – Nicola, con il suo affezionato gattone e gli oltre 497mila follower su TikTok, sarà presente in fiera per incontrare i suoi seguaci e presentare dal vivo Sensej.

Andragogia, questa sconosciuta

ANDRAGOGIA

Meno conosciuto del suo opposto, la pedagogia, il termine andragogìa indica l’insegnamento agli adulti: derivato da ἀνήρ (uomo) e ἄγω (condurre), fu coniato una quarantina di anni or sono e si riferisce ad una teoria che ha avuto in Malcolm Knowlesil suo massimo esponente.

E’ una teoria che si basa sulla differente capacità di apprendimento delle persone adulte rispetto ai giovani e che consente, perciò, una diverso risultato se impostato opportunamente.

I risultati delle teorie di Knowles furono da lui raccolte nel 1980in “The Modern practice of adult education: from pedagogy to andragogy”.

Vediamo alcune differenze.

I giovani ritengono utili le nozioni trasmesse dal docente, mentre gli adulti ritengono più significativo ciò che viene appreso attraverso l’esperienza.

Nella pedagogia, Il ruolo del discente è di dipendenza. Il docente è visto come colui sul quale pesa ogni responsabilità su cosa, come e quando una materia verrà appresa e di verificare se sia stataappresa; nell’andragogìa, il docente stimola l’apprendimento nei discenti, che sono auto-motivati.

Nei giovani l’insegnamento è impostato in modo uguale per tutti, indipendentemente dai loro interessi e dalle loro attitudini, secondo precisi piani ministeriali spesso inadatti ai tempi; nell’andragogìa l’educatore fornisce i mezzi perché i discenti possano perseguire il fine a cui tendono, ma sono i discenti stessi a percepire le loro necessità, i loro gusti e le loro attitudini.

Nella pedagogia i giovani sono investiti del compito di imparare, mentre negli adulti è frutto di una loro scelta.

I giovani ricevono una formazione basate sulla logica della materia trattata con criteri di difficoltà crescente (dalla filosofia presocratica ai filosofi attuali, dalle tabelline aritmetiche alle equazioni di quarto grado); gli adulti considerano l’educazione come un processo di sviluppo delle competenze che permettano loro di raggiungere il loro pieno potenziale. Sanno che applicando le nozioni e le tecniche apprese oggi potranno vivere meglio il domani e sono in grado di applicare alla vita reale la teoria trasmessa dai docenti.

Abbiamo numerosi esempi di insegnamento andragogico: dall’Università popolare di Torino, nata nel 1900 per consentire l’istruzione di chi, per varie ragioni, non aveva potuto completare o approfondire gli studi, alla miriade di Università della terza età sparse nel territorio, il cui compito è appunto quello di fornire formazione agli adulti, fino ai numerosi istituti di cultura di varia natura.

Io mi occupo di insegnamento dalla fine del secolo scorso (ecco come sentirsi vecchi …) e credo che uno dei punti di forza dell’insegnamento andragogico stia proprio nel coinvolgere i discenti nei progetti cui aderiscono. Non può essere una lezione calata dall’alto, informazioni diffuse per osmosi da chi ne sa di più a chi ne sa di meno, ma il compito del docente deve anche e soprattutto essere quello di stimolare nei discenti la voglia di fare proprie le nozioni, di imparare dai propri errori e fare tesoro dell’esperienza.

Sia nelle mie lezioni di sociologia che di fotografia, coinvolgo sempre i miei allievi nella realizzazione di progetti, nell’organizzazione di eventi e di viaggi, perché solo in tale modo essi diventano parte del progetto, vivendolo come una loro creatura e non imposto come un fardello da indossare.

Una sorta di cameratismo dove i ruoli da un lato si confondono quasi a non riconoscere chi sia il docente e chi il discente ma, al tempo stesso, il docente sia sempre tale per rispondere ad ogni e qualsiasi necessità dei discenti di sentirsi integrati nella lezione, nella materia, nel progetto.

Considerando che l’età media è notevolmente aumentata l’andragogìa sembra rispondere perfettamente alle esigenze di una società sempre più anziana ma sempre più bisognosa di apprendere nuove tecniche, nuove realtà ed apprendere nuovi linguaggi, non solo etnici ma anche tecnici.

Che dire poi dell’esercizio mentale che tutti dovremmo affrontare,raggiunta e superata una certa età, per mantenere il buon funzionamento del nostro cervello e del sistema nervoso? Lo studio, la pratica di attività soprattutto manuali, la lettura e la scrittura, l’allenamento della memoria sono tra le terapie più adatte per mantenersi giovani “dentro”: cosa aspettiamo? Le opportunità sono infinite, sta a noi saperle sfruttare.

Sergio Motta

CDVM, Premio Odisseo a sette aziende

Prosegue la tradizione del Premio Odisseo, di cui è titolare il CDVM (Club Dirigenti Vendite & Marketing), con sette aziende premiate a pari merito

 

Tra le varie attività di cui è promotore il CDVM (Club Dirigenti Vendite & Marketing), esso è titolare del Premio Odisseo che, dal lontano 2005, promuove le attività economiche di Piemonte, Valle d’Aosta e Liguria, motivando le aziende a essere esempi di eccellenza e innovazione nell’ambito delle proprie competenze. Nell’edizione 2023 saranno premiate sette aziende, a pari merito, che hanno ottenuto risultati di successo con creatività e spirito innovativo, abbinati alla interdisciplinarietà, alla trasversalità e alla sostenibilità ambientale.

In questa edizione le due giurie preposte alla selezione delle aziende vincitrici hanno evidenziato nuove realtà che ci hanno stupito per il modo in cui sono state in grado di interpretare una innovativa imprenditorialità al passo con i tempi.

L’evento è patrocinato dalla Regione Piemonte, Città di Torino e Città di Moncalieri.

La cerimonia di premiazione avverrà martedì 14 novembre prossimo alle 18:00 al teatro Fonderie Limone di Moncalieri.

Nel premio Odisseo i premi provengono dalla creatività di artisti molto noti. L’arte e l’imprenditorialità trovano nel Premio un perfetto connubio.

Prima partecipazione al Premio è quella dell’artista Rosanna Giani. È cosa nota che i fiori abbiano da sempre ispirato gli artisti nella realizzazione delle loro opere. Un po’ meno noto è che vengano impiegati nell’arte contemporanea. Petalo dopo petalo, il fiore si rivela complice di un gioco creativo tra pittura e arti applicate, dove il simbolismo appare come una sottile linea rossa che intreccia ogni frenesia espressiva, dal misticismo al naturalismo decorativo. Tutto questo lo racconta Rosanna Giani, artista poliedrica che si è formata all’Accademia Albertina di Belle Arti, città dove è nata e vive svolgendo l’attività di grafica, illustratrice e pittrice. La natura morta è al centro delle sue grandi composizioni pittoriche, in cui è ben evidente l’alta tecnica ‘fiamminga’. Utilizza la tecnica fotografica per analizzare in primo piano la natura, ne coglie l’essenza di cui è guisa a desumere dal contesto singoli elementi e ne trae le sue intime creazioni pittoriche. In ciò che gli è prossimo individua un’affascinante direttrice di ricerca, svolge un’accurata relazione di una determinata visione della natura, senza, però, perdersi in troppi rivoli incantatori.

Anzi, il suo lavoro è la risultante di un approfondimento dettagliato di pochi elementi tematici, motivi essenziali da cui trarre spunto per stabilire in queste realtà mutevoli, punti fermi del pensiero. Un fermo-immagine compositivo da cui impostare il proprio discorso e rapprendere con il pigmento un’espressione della natura altrimenti destinata al deperimento.

I fiori per la Giani non sono semplice circostanza della natura, ma qualcosa di emblematico, un valore aggiunto alla meraviglia, una forma devozionale che è attitudine poetica. Ogni passo di pennello è una nota dedicata alla realtà, un “io” eperònte che fa del magnetismo un nuovo stimolo conoscitivo.

La realtà per la Giani viene elevata a metafora suprema di emozioni e stati d’animo senza tempo. Il tutto senza rinunciare mai alla bellezza, ad un’idea di bello che seduce l’osservatore nel suo essere metafora del risultato misterioso e insondabile del genio umano, nella sua dimensione più mistica e sensuale.

La sua attività espositiva, che si avvale di partecipazioni a eventi d’arte nel Nord Italia, la vede presente dal 2018 in uno spazio espositivo al Padiglione F Primo piano ai Docks Dora, punto di riferimento per la cultura underground e postindustriale di Torino, sede di gallerie d’arte contemporanee, studi di artisti e musicisti, dove è ubicato il suo studio—laboratorio.

Uno degli artisti del Premio Odisseo edizione 2023 è lo scultore Osvaldo Moi. Scultore da sempre, fin dalla sua infanzia, manifesta una forte passione per la scultura e il disegno e realizza le sue opere privilegiando il bronzo e legni pregiati. La sua eclettica manualità gli consente di esprimere il suo estro creativo anche con altri materiali come il vetro resina, il plexiglass, le resine epossidiche, il ferro, l’alluminio. Ama soprattutto esprimersi nel figurativo, ma si apre al Surrealismo con la scultura. Il suo stile unico, raffinato e elegante è inconfondibile. Privilegia curve essenziali e amore per il dettaglio. Torino, Novara e Pianezza ospitano tre suoi monumenti ai caduti di Nassiriya.

Un altro artista del Premio Odisseo 2023 è il fotografo e visual artist Mauro Faletti, che ha frequentato diversi seminari e workshop con i più grandi maestri della fotografia per apprendere la loro arte e le loro tecniche. Fondamentale per la sua crescita artistica è stato il suo incontro con Franco Fontana, maestro del colore e della fotografia creativa dal quale è stato selezionato per esporre nel gruppo dei suoi allievi. Dopo un iniziale interesse per la fotografia della vita contemporanea, con particolare attenzione alla trasformazione del paesaggio urbano, con l’avvento del digitale e dei new media art Mauro Faletti si sta cimentando in nuovi progetti riguardo la visual art.

Un terzo artista di questa edizione del Premio è Mario Saini, torinese di nascita che all’inizio degli anni ’90 si trasferisce nel Monferrato e si ritrova come vicino di casa il pittore astratto – informale Adriano Parisot. Saini è particolarmente attratto da questo tipo di pittura e segue il triennio di Arte Contemporanea della storica dell’arte Francesca Comisso. Non abbandonerà più questo stile, applicandosi con coerenza alla ricerca e all’organizzazione di eventi per sé e per i colleghi. Vive e lavora nella casa/studio di Cerreto d’Asti.

La quarta artista coinvolta nel Premio Odisseo 2023 è Maria Vernetti, classe 1966, che ha iniziato la sua attività di fotografa collaborando con diversi giornali locali in qualità di reporter. Il fermento culturale degli anni ’80 ha spostato la sua attenzione sul cinema, con la partecipazione ai primi Torino Film Festival in qualità di co-regista e fotografa di scena. Nei decenni successivi si è poi specializzata nella fotografia di reportage, spaziando dal mondo dell’arte e della musica ai beni culturali, alla documentazione di chiese e edifici storici, collaborando con aziende private e enti pubblici. Nel suo studio si dedica ai ritratti e alla fotografia pubblicitaria, organizza tour fotografici in Italia e all’estero, ama il suo lavoro e sperimenta l’arte per alleggerirsi l’anima.

Gli ultimi due artisti, ma non meno importanti, di questa edizione del Premio sono Gianni Oliva e Angelo Barile. Le opere di Gianni Oliva sono esposte alla Banca del Piemonte a Torino e a Intesa Sanpaolo, alla Banca Morval, alla Fideuram a Milano e altre sono state acquistate da importanti collezionisti. Gianni Oliva è rappresentato dalla TEOS Gallery Gaudio di Montecarlo e dalla Galleria Made 4 Art di Milano. Un artista da scoprire leggendo la sua arte nel colore inebriante delle sue immagini, come nel bianco e nero metafisico, quasi surreale, di un mondo che fluttua alla ricerca perenne di una verità in continua mutazione. Angelo Barile, con la cui opera verrà premiata un’azienda finalista del Premio Odisseo 2023, ha iniziato giovanissimo a dedicarsi ai fumetti nonostante la famiglia lo volesse ingegnere. Ha sempre continuato a disegnare sperimentando la pittura a olio su grandi dimensioni e, successivamente, su grandi murales. Dal 2005 dipinge esclusivamente olio su tela e ha uno studio ai Docks Dora a Torino.

Mara Martellotta

 

Alla scoperta del ristorante torinese Plin e Tajarin

Scopri – To    Itinerari e sorprese in città

Si sa noi torinesi in quanto a gusti siamo molto difficili, si dice infatti che se un prodotto fa successo in Piemonte può farlo nel resto del mondo.
Oggi andiamo quindi alla scoperta di un ristorante che propone le tipiche specialità piemontesi realizzate seguendo esattamente le ricette originali.
“Plin e Tajarin” è il nome di uno dei più particolari ristoranti del centro di Torino.
Per avervi accesso bisogna prenotare circa un mese prima soprattutto nel periodo estivo perchè ha solo 18 coperti, per entrare bisogna suonare proprio come se andassimo a casa di amici, ad aprire arriva infatti il titolare, un signore distinto sulla settantina con un sorriso enorme e lunghi capelli bianchi che gli accarezzano il volto.
Entrando il locale è davvero curioso, non c’è uno spazio nelle pareti che sia vuoto, ci sono molteplici quadri astratti, disegni, cornici, i tavoli stessi sono incorniciati con una superficie in vetro da dove si possono intravvedere numerosi oggetti appartenuti al passato come orologi, vecchi telefoni, lettere e altri ninnoli. Ogni tavolo è diverso dall’altro e ognuno ha qualcosa di particolare, i pavimenti sono di legno in parte ricoperti da una pulitissima mouquettes.
L’effetto di questo locale è sicuramente quello di sentirsi a casa di qualcuno in un ambiente caldo e accogliente sicuramente molto adatto a delle cene fra amici.
I piatti anch’essi decorati con disegni astratti presentano una grande varietà di antipasti offerti dalla casa e serviti con all’interno dei bicchierini in vetro. Tra gli antipasti più famosi, tipici del nostro territorio, troviamo la Panada, ovvero una particolare zuppa di pane, a seguire patate fagiolini e basilico, cavolfiore arachidi e grana, nocciole e cipolle e molte altre proposte realizzate con prodotti che variano a  seconda della stagionilità.
Tra i primi emergono chiaramente i loro “plin” fatti ancora come in passato con della pasta fresca ripiena di carne brasata, in varie versioni; tra le particolarità ci sono i “plin nel tovagliolo” ovvero portati freschi appena cotti senza alcun condimento e posati dentro un panno. Il titolare spiega che era un’usanza tipica della sua infanzia nelle Langhe quando la domenica si andava a messa le donne preparavano al mattino presto i plin e ne portavano qualcuno a messa mettendoli nel tovagliolo, quelli che rimanevano a volte venivano consumati dai mariti dentro un bicchiere di vino, troviamo infatti nel menù anche questa variante, sicuramente molto scenografica ma altrettanto apprezzata.
Ci sono poi i classici plin al sugo d’arrosto anch’essi preparati dalle mani esperte della cucina che utilizza la ricetta segreta  tramandata negli anni.
Si arriva poi ad un altro classico della cucina piemontese ovvero “i tajarin”, una pasta lunga sottilissima, ai 40 tuorli, morbidissimi e decisamente gustosi abbinati al castelmagno o ai funghi porcini.
Numerosi altri piatti primi e secondi completano il menù, tutti molto raffinati e abbondanti per conquistare ogni tipo di pubblico specie quello dal palato più raffinato.
Da Plin e Tajarin sono poi immancabili i dolci spesso rivisitati, come “il bunet” unito alla crema di zabaione o alla colata di cioccolata calda fondente, le numerose torte e tante altre leccornie, mentre per finire, splendido è il digestivo alle erbe servito come una crema e preparato al momento.
Il ristorante  “Plin e Tajarin” è sicuramente uno dei locali più intriganti del centro di Torino, la cura per il cliente e la scelta delle materie prime permette a turisti e abitanti della città di concedersi veri attimi di puro piacere e di relax in compagnia…..”a casa di amici”.
Le ricette originali svelano che il nome “Plin” derivi dal pizzicotto che si da per chiudere i ravioli mentre Il nome “tajarin” invece deriva dai tagliolini ed entrambi i piatti sono nati nelle case piemontesi di umili origini, ne esistono quindi numerose varianti tutte molto accattivanti e gustose, tant’è che lo scrittore Carlo Petrini scrisse un libro sulla storia dei Tajarin, nel quale racconta la passione che ogni cuoco o cuoca ci mette per farli perchè renderli così fini e gustosi è sicuramente un’arte. E come dice Petrini “Non esiste alcuna forma di innovazione ben riuscita che non ponga le sue basi sul solido concetto di tradizione. Così come ogni buona tradizione necessita di un continuo, gentile e rispettoso rinnovamento per potersi mantenere in vita.”
Noemi Gariano

PizzaVillage@Home, ecco le tappe di novembre

Torino, dal 16 al 19, e Bari, dal 23 al 26, le sedi dell’evento.

 

Rush finale per il tour italiano di promozione della pizza che, dopo le città di Palermo, Padova e Bologna,  conclude il suo ciclo di appuntamenti prima al Nord e poi al Sud Italia

 Saranno le città di Torino e Bari ad ospitare le tappe conclusive del tour italiano della pizza che vede come attori principali i migliori pizzaioli napoletani. Il circuito del Coca-Cola Piazza Village@Home, dopo le tappe di Palermo, Padova e Bologna, propone gli ultimi due appuntamenti in programma: nel capoluogo piemontese, dal 16 al 19 novembre e, successivamente, quello di Bari dal 23 al 26.

Top player dell’evento torinese saranno i maestri napoletani della pizza: Gino e Toto Sorbillo, Vincenzo Capuano, Antonio Falco, Errico Porzio, insieme a Luca Angelilli di Pummarò, Vincenzo Mammino e Massimo Ranieri di Rossopomodoro.

La formula della manifestazione, che consente di poter apprezzare sulla propria tavola le diverse pizze realizzate negli hub di produzione temporanei, allestiti nel cuore delle città ospitanti, e consegnate a casa grazie ai corrieri di Glovo, delivery partner dell’iniziativa, avrà una novità grazie alla modalità menù degustazione. Al momento dell’ordine, infatti, il pubblico indicherà solo il numero delle pizze desiderate e riceverà, oltre alla consegna gratuita della classica gift bag con i prodotti omaggiati dai partner dell’evento, una degustazione di pizze selezionate tra quelle proposte dai Maestri pizzaioli.

Ma l’appuntamento con il Coca-Cola Pizza Village@Home, per la tappa di Torino, inizierà in anticipo, grazie alla pre-sale. Da lunedì 13 a mercoledì 15 novembre sarà possibile prenotare la propria pizza, assicurandosi la ricezione della combo pizza+special box al costo di soli 5 euro, mentre nei giorni dell’evento il costo sarà di 10 euro, sino ad esaurimento degli ordini effettuabili.

Altra novità di questa edizione è la realizzazione di una masterclass, per insegnare al pubblico i segreti della pizza. Saranno dieci i fortunati che potranno apprendere, giovedì 16 nella pizzeria Antica Pizzeria da Michele, la maestria per preparare la pizza in casa. Tutti potranno aderire all’iniziativa sui social della manifestazione, grazie ai loro commenti più originali e seducenti, ispirati al dialetto napoletano.

 Anche a Torino prosegue la mission solidale dell’evento. Fondazione Banco Alimentare Onlus, charity partner dell’iniziativa, opererà al fianco degli organizzatori per raggiungere l’obiettivo dello “spreco zero” e sostenere i meno fortunati. Inoltre, anche nella città sabauda, a Banco Alimentare saranno consegnate le materie prime non utilizzate e donate anche 1.000 pizze, per aiutare chi si trova in difficoltà.

    Per il terzo anno consecutivo Coca-Cola conferma la sua partecipazione, in qualità di title sponsor. Pizza e Coca-Cola resta il binomio perfetto, una combinazione che mette tutti d’accordo, ideale per trascorrere un momento con gli amici o con la famiglia all’insegna del divertimento e della convivialità.

    L’evento si svolge con il sostegno del founding partnerMulino Caputo, da sempre supporter del progetto PizzaVillage, e degli official partner: Leffe, Latteria Sorrentina, Ciao-Il Pomodoro di Napoli, Caffè Kenon, Pringles. Delivery partner esclusivo Glovo.