ilTorinese

Sottopasso Lingotto, dal 10 al 20 aprile chiusura notturna dalle 22 alle 6

Tra il 10 ed il 20 aprile, tra le ore 22.00 e le 6.00 del giorno seguente, l’intero sottopasso Lingotto sarà chiuso al transito per permettere l’esecuzione in condizioni di sicurezza di alcuni interventi urgenti resisi necessari a seguito di un incidente stradale.

Sull’infrastruttura proseguono intanto regolarmente e secondo le tempistiche prestabilite i lavori di rinforzo strutturale e di risanamento conservativo.

Dopo gli interventi in corrispondenza dell’impalcato di via Genova ancora in corso, da fine gennaio sono iniziati, nell’ambito di un secondo appalto, anche gli interventi in corrispondenza dell’impalcato di via Nizza.Per consentire anche al secondo appalto su via Nizza di completare tutte le lavorazioni previste sulla semicarreggiata nord prima di spostarsi sulla semicarreggiata sud, è previsto il mantenimento della chiusura al transito della semicarreggiata nord del sottopasso sino al 30 maggio 2023: fino ad allora, quindi, il transito nel sottopasso continuerà a essere possibile solo in direzione corso Unità d’Italia (semicarreggiata sud).

Dal 31 maggio, salvo imprevisti, si procederà all’apertura della semicarreggiata nord ed alla contestuale nuova chiusura della semicarreggiata sud.

Stellantis, cresce la produzione auto ma calano i veicoli commerciali

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Nel primo trimestre del 2023 in casa Stellantis si registra un’inversione di tendenza rispetto al primo trimestre del 2022, con un incremento della produzione  del 4,8%. Per auto e furgoni commerciali sono 188.910 le unità prodotte. La produzione di auto registra un +11,9% (138.210), i veicoli commerciali segnano un calo del 10,6% (circa 6.000 in meno). Ciò è dovuto secondo la Fim CISL allo stop produttivo per mancanza di materiali. A confronto con il periodo pre-covid, 2019, per le auto si evidenzia una crescita di circa 2000 unità (+1,4%), mentre i veicoli commerciali (-29%) segnano in negativo la produzione complessiva. La situazione forniture sta migliorando con i lanci produttivi a pieno regime, e potrebbe far salire  le produzioni ai livelli del periodo pre-covid.

La Passione secondo Jaquerio

Precettoria di Sant’Antonio di Ranverso

Lunedì 10 aprile, ore 11

Visita guidata agli affreschi del più grande esponente torinese del gotico internazionale

 

 

La Salita di Cristo al Calvario è il capolavoro del pittore torinese Giacomo Jaquerio, maggior esponente del gotico internazionale, realizzata nella cappella adibita a sacrestia, oltre ad altri episodi della Passione di Cristo, alla Precettoria di Sant’Antonio di Ranverso nel primo quarto del XV secolo.

Ciò che contraddistingue questa raffigurazione rispetto agli altri affreschi della cappella è la resa dei personaggi che appare più realistica all’interno di una scena drammatica. Per accrescere nei devoti la meditazione e la partecipazione alla sofferenza della Passione di Cristo, Jaquerio ha infatti accentuato i caratteri patetici e drammatici della scena. Lo spazio non è reso con una visione prospettica corretta, ma il senso di profondità è ottenuto disponendo i personaggi ad arco e collocando il volto dei soggetti più arretrati in una posizione più elevata rispetto a quella dei personaggi che sono in primo piano.

Nella folla è evidente la contrapposizione tra il Bene il Male nella scelta di colori e in un certo tipo di gestualità. I personaggi che trattengono la croce o quello che tira Gesù con una corda presentano lineamenti talmente alterati e deformati che sembra abbiano quasi connotazioni non umane. Tra la folla, si riconoscono il fabbro, a cui i giudei si rivolgono per fabbricare i chiodi della croce di Cristo, nell’uomo che tiene in mano tre chiodi e un martello (la sua partecipazione agli eventi della Passione si trova in alcune rappresentazione teatrali popolari diffuse in Francia e Inghilterra) e Giuda con la barba e i capelli rossi (colore che richiama la violenza e le fiamme dell’inferno) e il vestito giallo per evocare il tradimento.

 

INFO

Precettoria di Sant’Antonio di Ranverso

Località Sant’Antonio di Ranverso, Buttigliera Alta (TO)

Lunedì 10 aprile, ore 11

L’attività costa 5 euro + il costo del biglietto di ingresso

(intero: 5 euro, ridotto: 4 euro)

Hanno diritto alla riduzione: minori di 18 anni, over 65, gruppi min. 15 persone

Fino a 6 anni e possessori di Abbonamento Musei: biglietto ingresso gratuito

Info e prenotazioni: 011 9367450 (attivo da mercoledì a domenica) o ranverso@biglietteria.ordinemauriziano.it

www.ordinemauriziano.it

Clima, la Regione investe 22 milioni per la gestione dell’acqua

Dalla Giunta via libera ai bandi per aumentare la resilienza dei territori fluviali. Il presidente Cirio e l’assessore Marnati: «stiamo investendo importanti risorse per aumentare la resilienza del nostro territorio. Con questa misura combattiamo gli effetti negativi causati dal cambiamento climatico»

 

22 milioni di euro per due bandi che poggiano su risorse finanziarie del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) per interventi che consentano di migliorare la capacità degli ecosistemi acquatici presenti in fiumi, torrenti, laghi ed aree umide per superare le criticità climatiche dovute ai cambiamenti in atto, sia in condizioni di portate idriche elevate, sia in condizioni di siccità oggi sempre più ricorrenti, favorendo le infrastrutture verdi e le misure naturali di ritenzione idrica, come ad esempio la rinaturazione delle sponde fluviali, finalizzate a trattenere le acque per favorire gli habitat e ricaricare le falde.

Nella programmazione dei fondi FESR 21-27 del Piemonte, alla transizione ecologica è destinata la somma di 475 milioni di euro, di cui 22 milioni sono destinati a fiumi e laghi.

Per la prima volta fondi europei di investimento sono messi a disposizione dell’ambiente e della riqualificazione fluviale a sottolineare l’importanza che questi temi hanno ormai assunto nelle politiche europee e della Regione Piemonte.

Quella approvata dalla Giunta è la prima misura sul FESR dedicata nello specifico all’adattamento dei territori ai cambiamenti climatici.

«Alla luce della situazione siccitosa in cui versa la nostra regione – commentano il presidente della Regione Alberto Cirio l’assessore all’Ambiente Matteo Marnati – stiamo investendo importanti risorse per aumentare la resilienza del nostro territorio con l’obiettivo di favorire la prevenzione e la mitigazione del rischio idraulico, la capacità di adattamento ai rischi naturali e l’aumento del sequestro dell’anidride carbonica. Con questa misura combattiamo gli effetti negativi causati dal cambiamento climatico»

I bandi, che si apriranno prima dell’estate e che vedranno quali beneficiari Città Metropolitana di Torino, le Province, i Comuni in forma semplice o associata, gli Enti Parco ed i gestori delle aree della Rete Natura 2000 del territorio piemontese, prevedono, sul biennio, due linee: una, con dotazione di 10 milioni e 423mila euro, destinata ad aree in cui sia attivo un Contatto di Fiume, Lago o Zona Umida e l’altra, con dotazione di 11 milioni e 475mila euro, dove questi non siano presenti.

Tra gli interventi previsti quelli che puntano alla riqualificazione della vegetazione delle sponde e delle aree prossime ai corsi d’acqua e ai laghi anche con la realizzazione di fasce tampone o la creazione di corridoi ecologici, la riattivazione di risorgive, la ricostruzione di ambienti naturali idonei alla riproduzione delle specie acquatiche autoctone, il miglioramento delle caratteristiche morfologiche dei corsi d’acqua.

Questa iniziativa si affianca ai finanziamenti regionali che dal 2018 sono disponibili annualmente per interventi di riqualificazione fluviale: il 4 maggio è la data di scadenza per la presentazione delle domande relative al bando 2023 per il quale sono stati stanziati ulteriori 3 milioni, sempre a beneficio degli Enti Locali. Si tratta di un bando complementare con i bandi FESR e gli Uffici del Settore Tutela Acque offrono un servizio di sportello informativo per supportare le Amministrazioni interessate alla partecipazione.

Picnic, giochi e visite per tutta la famiglia nei beni Fai a Pasqua

Da sabato 8 a lunedì 10 aprile 2023

Speciali picnic in giardini monumentali e parchi storici accompagnati da cestini con prodotti locali primaverili, giochi campestri e “caccia alle uova”, visite, passeggiate ed escursioni guidate: sono queste le attività proposte nei Beni del FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano ETS da nord a sud Italia per Pasqua e Pasquetta 2023. Un’occasione per trascorrere le giornate di festa in modo originale e divertente, godendo del contatto con la natura e con l’arte, alla scoperta di alcuni dei tesori del patrimonio culturale, paesaggistico e ambientale italiano.

Castello e Parco di Masino, Caravino (TO)

Il Castello di Masino apre eccezionalmente per Pasqua e propone al pubblico visite guidate. Per il Lunedì dell’Angelo, con il biglietto di ingresso, si potrà visitare liberamente il parco e sostare nel viale dell’Allea per gustare un picnic (si potrà portare il necessario da casa). La giornata potrà proseguire con la visita libera alle sale monumentali oppure con percorsi guidati dedicati a tutta la famiglia. Grandi e piccini, inoltre, potranno partecipare insieme e cimentarsi in giochi coinvolgenti come la caccia alle uova e gli scacchi giganti. I turni di visita saranno alle ore 11.30, alle 14 e alle 16.30.

I Giorni di Pasqua al Castello e Parco di Masino si svolgono con il Patrocinio della Città Metropolitana di Torino e del Comune di Caravino.

Biglietti con visita guidata: intero €21; iscritti FAI €6; ridotto 6-25 anni €14; ridotto bambini fino a 5 anni gratuito; Carta Musei € 16; famiglia € 53; residenti Comune di Caravino € 6; disabili € 6

Biglietti in visita libera: intero €15; iscritti FAI gratuito; ridotto 6-25 anni €8; ridotto bambini fino a 5 anni gratuito; Carta Musei €10; famiglia €38 ; residenti Comune di Caravino gratuito; disabili gratuito

Per informazioni: Castello e Parco di Masino, via al Castello 1, Caravino (TO); tel. 0125778100; faimasino@fondoambiente.it; www.castellodimasino.it

Castello della Manta (CN)

Sabato 8 e domenica 9 aprile, in occasione della Pasqua, il Castello della Manta apre per speciali visite guidate, un “viaggio nel tempo” tra splendide sale, dall’ala del Quattrocento – con la grande Sala Baronale e i suoi affreschi – alla cinquecentesca Sala delle Grottesche con la Galleria, la grande cucina e le cantine. Dopo il percorso, che svelerà particolari inediti e curiosità sulla storia della fortezza e dei suoi abitanti, il pubblico potrà rilassarsi in giardino e dedicarsi a divertenti attività e ai giochi della tradizione. Il giorno di Pasquetta chi vorrà recarsi al castello potrà consumare il picnic in giardino o negli spazi verdi circostanti il castello (i cestini sono in vendita su prenotazione): i bambini, poi, potranno divertirsi partecipando a laboratori manuali, ad attività ludiche e a simpatiche animazioni, fino a esplorare il maniero con visite guidate (a partire dalle ore 10.45).

I Giorni di Pasqua al Castello della Manta si svolgono con il Patrocinio della Provincia di Cuneo.

Biglietti con visita guidata: intero €15; famiglia € 38; abbonamento Musei Torino e Valle d’Aosta €10,50; ridotto 6-25 anni € 8; iscritti FAI € 4; ridotto bambini fino a 5 anni gratuito; Soci National Trust, Soci Bienfaiteurs Amis du Louvre, residenti Comune di Manta, persone con disabilità e accompagnatore € 4

Biglietti per il giardino e le attività per bambini: intero €9; famiglia €23; abbonamento Musei Torino e Valle d’Aosta € 6,50; ridotto 6-25 € 5; iscritti FAI gratuito; ridotto bambini fino ai 5 anni gratuito; Soci National Trust, Soci Bienfaiteurs Amis du Louvre, residenti Comune di Manta, persone con disabilità e accompagnatore gratuito

Per informazioni: Castello della Manta, via De Rege Thesauro 5, Manta (CN); tel
017587822;
faimanta@fondoambiente.it; www.castellodellamanta.it

Il calendario “Eventi nei Beni del FAI 2023” è reso possibile grazie al fondamentale sostegno di Ferrarelle, partner degli eventi istituzionali e acqua ufficiale del FAI; al significativo contributo dei main sponsor BNP Paribas Cardif e Citroen per il primo anno sostenitori del progetto, di Pirelli, accanto al FAI dal 2006, che rinnova per l’undicesimo anno la sua storica vicinanza all’iniziativa, e di Delicius che conferma per il terzo anno il suo sostegno al progetto. Si ringrazia LINDT per la fornitura di cioccolato.

www.fondoambiente.it

A Pasqua una gita nel Distretto dei Laghi

La magica atmosfera pasquale del Distretto Turistico dei Laghi, Monti e Valli dell’Ossola
UN INIZIO PRIMAVERA NEL SEGNO DEGLI SPORT OUTDOOR

Trekking e bike per sportivi e famiglie

Stresa, 5 aprile 2023 – Il Lago Maggiore con le sue incantevoli Isole Borromee, le limpide acque del tranquillo Lago di Mergozzo, lo scenario fatato del Lago d’Orta con la suggestiva Isola di San Giulio, l’Ossola, area alpina di vivida bellezza in ogni stagione, attorno alla quale si dispongono sette fresche vallate a formare una foglia d’acero. Questo è il territorio del Distretto Turistico dei Laghi, Monti e Valli dell’Ossola, che in questo inizio di primavera si apre alle molteplici attività sportive all’insegna dell’outdoor.

Fra le destinazioni turistiche più belle al mondo, in vista della pausa pasquale e dei lunghi weekend di aprile sono numerose le esperienze e le avventure dedicate a tutti gli appassionati di outdoor.

Questo magnifico e variegato angolo del Nord del Piemonte offre sempre più percorsi trekking e bike adatti sia agli sportivi, alla ricerca di emozioni adrenaliniche, sia a coloro che amano godere di bei paesaggi e di una rigogliosa natura lungo dolci passeggiate, a piedi o in bicicletta, magari con pedalata assistita.

Fra le destinazioni turistiche più belle al mondo, in vista della pausa pasquale e dei lunghi weekend primaverili sono numerose le esperienze e le avventure dedicate a tutti gli appassionati di outdoor. Non solo sentieri panoramici e passeggiate nel relax della natura, ma anche la possibilità di escursioni slow-trek e bike, senza dimenticare le attività sull’acqua in canoa o kayak, circondati da incantevoli paesaggi naturali.

Fra i percorsi trekking immersi fra storia e natura, adatti anche ai più piccoli e alle loro famiglie, sono consigliate le Vie storiche di Montagna, strade di antichi commerci e strade militari dismesse, fra memorie di emigrazione e di scambi transfrontalieri, con tracce di fortificazioni e opere di difesa.

Per la primavera l’itinerario denominato “Linea Cadorna”, nello specifico il tratto che da Piancavallo porta al Monte Morissolo, è un’esperienza da non perdere. Si tratta di una dolce passeggiata ad anello fra gallerie e postazioni in grotta ancora oggi da esplorare e vicino alla frontiera svizzera, con panorama mozzafiato sull’Alto Lago Maggiore, alla scoperta dei resti dello storico sistema difensivo, costruito dal Generale Luigi Cadorna durante la Prima Guerra Mondiale.

E per gli appassionati di bici da strada l’Anello Azzurro del Lago D’Orta permette di scoprire il paesaggio con un itinerario adatto a tutti, che attraversa il complesso di San Filiberto con la più antica cappella della riviera occidentale sul Lago d’Orta, supera la Chiesa di San Pietro a Carcegna, raggiungendo i muri dipinti della” Via del Cinema”, nella frazione Legro di Orta, che presenta oltre sessanta murales dedicati ai film ambientati sul Lago d’Orta; termina poi alla Torre di Buccione, al confine fra i territori di Orta San Giulio e di Gozzano.

A piedi o in bici, la Ciclovia del Toce è un percorso che attraversa le migliori zone di produzione dei “Fiori Tipici del Lago Maggiore”. Da Ornavasso alla Riserva Naturale di Fondo Toce è possibile trovare azalee, rododendri e camelie che colorano il panorama di tonalità e sfumature diverse. E per chi cerca le vere tavolozze di colore, la Valle Vigezzo sul tratto Druogno – Re Pineta attraversa un altipiano a 800 metri di quota, che ripercorre ancora oggi leggende di spazzacamini e una tradizione artistica di grandi pennelli, che le conferiscono anche il nome di “Valle dei Pittori”.

Per i più sportivi e amanti dell’active, l’itinerario Vergante Sass del Pizz è una passeggiata zaino in spalla nel bosco, che regala l’emozione di raggiungere un suggestivo punto di vista “sospesi” al di sopra del Lago Maggiore.

Terra-acqua è il binomio dello slow trek Via delle Genti da Cannobio a Cannero, con ritorno in mini-crociera in battello. Il percorso Mergozzo – Montorfano permette, infine, di apprezzare il paesaggio con una passeggiata che dai vicoli medievali di Mergozzo portano al Lago di Mergozzo e, per i più dinamici, si può ancora proseguire lungo un’antica mulattiera, fino alla pregevole chiesa romanica di San Giovanni in Montorfano, gioiello edificato tra l’XI e il XII secolo e dedicato al Battista,  con vista sul Lago Maggiore.

Una vacanza nel Distretto Turistico dei Laghi, Monti e Valli dell’Ossola si trasforma in un’esperienza che lascia il segno tra natura, relax, benessere, tradizioni e buon cibo.

Sul sito distrettolaghi.it sono inoltre disponibili tutte le informazioni su itinerari, novità e percorsi aggiornato quotidianamente con gli eventi in programma.

Muore investita da tram mentre attraversa con il rosso: condannato conducente

Una donna, 77 anni, era morta  investita da un tram della linea 3 nell’attraversare  i binari mentre il semaforo era  rosso, il  7 febbraio 2022. Il conducente Gtt è stato condannato a 10 mesi di reclusione e a risarcire la famiglia della vittima.

Per il  Tribunale di Torino, l’incidente avvenuto  tra corso Toscana e corso Cincinnato a Lucento poteva essere evitato se  il conducente avesse rallentato prestando attenzione agli attraversamenti così da  fermarsi in tempo.

 

Si apre la lunga stagione dei Gran Premi a Vinovo

Una storia che si ripete ininterrottamente da 60 anni, ma è una bella storia quella del Gran Premio Costa Azzurra che lunedì 10 aprile, giorno di Pasquetta, all’Ippodromo di Vinovo vivrà la sessantunesima edizione. Corsa prestigiosa ma anche sede prestigiosa per la presentazione a Palazzo Dal Pozzo Della Cisterna, gentilmente concesso dalla Città Metropolitana di Torino che patrocinerà, come un anno fa, tutti i grandi appuntamenti ippici dell’anno.

 

E di fatto si apre la lunga stagione dei Gran Premi a Vinovo: saranno cinque in tutto da qui a novembre anche perché domenica 16 aprile toccherà al doppio appuntamento con il Città di Torino per i 4 anni. Un tempo era la corsa dell’anno anche per gli stranieri. Adesso meno perché come ha sottolineato Guido Melzi d’Eril, presidente e ad di HippoGroup Torinese nel vernissage di presentazione, «per anni è stato un loro dominio, poi il vento è cambiato e abbiamo dimostrato la forza del nostro movimento. Anche oggi gli allevamenti e tutta la filiera che ne consegue sono un’eccellenza. Il problema è che non siamo supportati a dovere dal governo e dal ministero. Qui si paga meno, si paga tardi, è sempre più difficile ma non molliamo.

Noi continuiamo a dare segnali di vitalità, di ringiovanimento, a puntare non solo sugli appassionati ma sulle famiglie e sulle generazioni future».

Pasquetta significa anche gita fuori porta e allora tutta l’area dell’impianto si trasformerà anche in un parco giochi. Ci saranno i pony dell’Old Ranch Ferrero di Chivasso che hanno debuttato domenica scorsa con grandissimo successo (più di 150 bambini ne hanno approfittato), per il “battesimo della sella”. Porteranno con loro pure Golia, il pony più piccolo del Piemonte con i suoi 67 cm di altezza. E poi la ricca “Caccia all’Uovo di Pasqua” accompagnata da altri giochi (compresa la piscina di paglia) allestiti da CircoWow, il maniscalco che creerà veri ferri di cavallo dal vivo, le eleganti carrozze di Adamo Martin e ‘Servizi in Carrozza’. Tutto questo in attesa del debutto di Jollyland, un grande Family Village che sarà la grande novità della primavera-estate all’Ippodromo.

Questa è la corsa più importante dell’anno per l’impianto piemontese, non solo per i 154mila euro di dotazione, ma soprattutto per l’Albo d’Oro che comincia con Firestar nel 1963 e finisce per ora con Vernissage Grif un anno fa. Ma in mezzo c’è tutto il meglio del trotto mondiale, da Moni Maker a The Last Hurrah, da Ideal du Gazeu a Ghenderò, da Hollyhurst e Esotico Prad, passando per Crowning Classic, Top Hanover, Une de Mai e molti altri. Non l’ha mai vinto Varenne, ma in compenso allevatori, allenatori e driver italiani, in massa.

All’appello questa volta hanno risposto in 13: con il numero 1 Vivid Wise As e Matthieu Abrivard reduci dal trionfo nel ‘Vitesse’ sulla pista di Cagnes sur Mer che è gemellata con Vinovo. Sono i grandissimi favoriti anche se scattare al palo non sarà semplice. In prima fila due torinesi: Blackflash Bar (seconda un anno fa) e Santino Mollo che lo sono entrambi, ma anche Bepi Bi che Alessandro Gocciadoro questa volta concede ad Andrea Guzzinati in sulky: «Abbiamo provato insieme a Milano qualche giorno fa e mi ha fatto un’ottima impressione. Credo che stia preparando il Lotteria, quindi è l’ultimo test utile. Ma sono soprattutto felice di vedere un Costa Azzurra da grandi firme. Per me che l’ho vissuto da bambino al seguito di mio padre e mio zio è sempre stato l’appuntamento dell’anno, c’era un’attesa pazzesca ed è così ancora oggi. Vinovo lo merita». Poi ancora Usain Töll che è al rientro con V.P. Dell’Annunziata e Zacon Gio con Alessandro Gocciadoro, seguiti dal derbywinner Bleff Dipa e Chief Orlando. Ad aprire la seconda fila ci sono Agrado e Francesco Di Stefano (ormai di sette anni a Vinovo) e che si sono ampiamente meritato l’invito. Poi Chance Ek, Carlomagno d’Esi, Zeudi Amg, il derbywinner danese Dumbo e a chiudere Capital Mail con l’enfant du pays Gabriele Gelormini che torna per una volta dalla Francia.

Sarà anche l’occasione per celebrare ancora una volta l’eccellente lavoro della filiera piemontese, come spiega il vice presidente di HippoGroup Torinese, Alessandro Ferraris: «Per me che sono stato e sono ancora allevatore, mestiere che considero il più bello al mondo, è una gioia, Così come vedere che è bellissimo vivere anche la quotidianità dell’ippodromo. Sono poche le regioni veramente avanti come la nostra». L’idea è sempre più quella di essere un punto di riferimento per il territorio, a 360°, testimoniata nell’occasione anche dalla presenza del vice sindaco di Vinovo Maria Grazia Midollini. «Tante attrazioni per i bambini, tante possibilità per gli adulti compreso il ristorante panoramico che si affaccia sulla pista. Questa per noi è la vera ‘Primavera dell’Ippica’, la viviamo come una rinascita», spiega il direttore generale dell’ippodromo, Silvano Ferraris.

E allora, sotto con il Costa Azzurra, una festa per tutti.

Pasqua nella Rsa “Alberto Dalmasso” di Vinovo

Per Pasqua è festa per gli anziani delle case di riposo. Nella Rsa “Alberto Dalmasso” di Vinovo, gestita da Sereni Orizzonti, gli ospiti hanno preso parte ad un vero e proprio percorso di preparazione alla festività, non solo spirituale ma soprattutto creativo.

Venerdì 7 aprile, per l’occasione, è stata organizzata una festa in collaborazione con l’asilo nido e la scuola materna de “La casa di Smile” di Vinovo: i genitori dei bambini e i bambini hanno regalato ai nonni le uova di Pasqua e un sorriso nel cuore dei nostri ospiti in questo periodo di festa.

«Grazie alla collaborazione tra tutte le figure professionali che operano all’interno della nostra struttura» – dichiara Sara Reano, direttrice della residenza – «abbiamo reso possibile questo momento di condivisione. L’arrivo dei bambini è stato come una ventata d’aria fresca per i nostri ospiti, che hanno vissuto a pieno il senso delle festività pasquali».

Per la Terza Età l’obiettivo essenziale di queste attività è quello di non perdere gli stimoli alla vita comune e l’interesse verso i fatti quotidiani, che costituiscono la via principale per continuare a sentirsi realizzati e partecipi della collettività.

La residenza “Alberto Dalmasso” di Vinovo può ospitare anziani con diversi gradi di autosufficienza. È gestita da Sereni Orizzonti, uno dei primi tre gruppi a livello nazionale che opera nella costruzione e gestione di residenze sanitarie assistenziali, con circa 80 Rsa e più di 5mila posti letto in Italia e all’estero.

Feste e spiritualità

Le festività, a differenza delle solennità civili, hanno sempre un’origine religiosa o legata a qualcosa di spirituale.

L’imminente festività di Pasqua, tuttavia, e ancor più il Natale pur legate al loro significato originale sono diventate occasioni per ritrovarsi tutti a pranzo o cena, per spendere la tredicesima in regali spesso inutili o non graditi diventando così la sagra del consumismo.

E’ evidente che l’aspetto religioso sia passato in ultimo piano, considerando anche il numero sempre minore di fedeli che si recano alla messa di mezzanotte a Natale o alle celebrazioni del venerdì santo e del giorno di Pasqua.

Se da un lato il marketing sfrenato, il packaging sempre più accattivante, i media che ci presentano tutti i prodotti possibili e immaginabili rendono la festa un’occasione ghiotta per le aziende produttrici e sono il canto della sirena per i clienti, dall’altro bisogna riconoscere che la sempre minore religiosità delle popolazioni (soprattutto in occidente) e la perdita di spiritualità hanno svuotato di ogni significato religioso tutte le nostre festività, a cominciare da quelle maggiori (Natale e Pasqua), passando per quelle di origine comunque biblica (Pentecoste, Ascensione) arrivando a quelle dogmatiche (Immacolata Concezione, Assunzione di Maria) al punto che ognuna di queste feste viene vista quasi esclusivamente come un’occasione per stare a casa da scuola o dal lavoro, per scambiarsi doni, per sedersi a tavola o per fare comunque baldoria con parenti ed amiciignorando, spesso, l’origine di tale festività.

La perdita di spiritualità è un fattore comune a moltissime civiltà nel nostro pianeta, alla quale corrisponde spesso una ricerca compulsiva di spiritualità alternative, nuove, fondate l’altro ieri con il risultato che quanti si affidano a tale ricerca rischianospesso di cadere vittime di raggiri o schiavi di una delle sette (nel senso di setta al plurale) che quotidianamente nascono qua e là.

Abbiamo avuto e tuttora abbiamo esempi nella cronaca di persone attratte dalla promessa di una rinascita, di un miglioramento del proprio stato emotivo che hanno visto, come unico cambiamento, il saldo del proprio conto bancario diventare negativo.

Noi viviamo in un’epoca in cui non vi sono più gli ideali del passato: chi abbia almeno la mia età ricorda l’impegno degli studenti nel 1968 o, limitatamente al nostro Paese, del sindacato al fianco dei lavoratori nel 1969 e, nello stesso periodo, contro la guerra in Vietnam al grido di “Make love not war”.

Ora che non vi è più interesse per la politica, e le recenti tornate elettorali lo hanno dimostrato, né per la religione in senso tradizionale o per l’attività sindacale, il genere umano si predispone alla ricerca ed alla scoperta di fedi alternative, di forme di spiritualità in grado di rispondere alle classiche domande “Chi siamo”, “Dove andiamo” o “Cosa c’è dopo la morte”.

La globalizzazione e la possibilità di scoprire ed avvicinarsi a culture e consuetudini diverse dalla propria ha portato ognuno di noi a confrontarsi con tendenze e tradizioni spesso antitetiche che hanno, in alcune persone, generato grande confusione e senso di smarrimento; questo unito a vicende che hanno allontanato dalla fede si ripercuote sul risultato della ricerca e sulla soddisfazione finale.

Per la legge della domanda e dell’offerta, quando qualcuno domanda qualcosa vi è sempre qualcuno disposto ad offrirgliela; alcune tematiche, in particolare, sembrano richiamare i più disonesti a offrire servizi e rimedi che si rivelano, troppo spesso, vere e proprie truffe, riduzioni in schiavitù, circonvenzioni dei soggetti più deboli.

Io ritengo che ognuno debba trovare in sé stesso ciò che cerca, sviluppando un senso critico, rivolgendosi a chi per esperienza, fama (e non millantato credito) sia in grado di sostenerci in questa nostra ricerca. Soprattutto, però, dobbiamo avere ben chiaro cosa ci manchi e che cosa possa aiutarci a ritrovare la serenità o il benessere oppure salteremo ogni tot tempo da questo a quel guru, da questa pratica a quel rito aumentando ogni giorno di più il nostro scontento e la nostra frustrazione.

Sergio Motta