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Nuova Biblioteca Centrale di Ingegneria del Politecnico

 

La biblioteca avrà il 65% di postazioni per lo studio in più rispetto a prima e uno spazio per eventi. Ad inaugurarlo “A tutto volume!”, una settimana di musica ed incontri.

 

Dopo una lunga chiusura per lavori di ristrutturazione riapre la Biblioteca Centrale di Ingegneria, completamente rinnovata su progetto del Masterplan Team del Politecnico di Torino coordinato dal professor Antonio De Rossi: “Dal punto di vista architettonico – ha spiegato De Rossi – elemento centrale e caratterizzante è l’invenzione di una nuova e unitaria dimensione spaziale tra spazi precedentemente frammentati, attraverso la creazione di un grande invaso longitudinale estremamente luminoso che accoglie sala di lettura e insieme spazio per eventi”.

La Nuova Biblioteca Centrale di Ingegneria rappresenta il primo di una serie di grandi progetti che nei prossimi anni cambieranno il Politecnico di Torino e la città stessa: per celebrare la fine della ristrutturazione e per illustrare la modernità e la versatilità dei nuovi spazi, ieri si è svolta la cerimonia del taglio del nastro e, a seguire, gli interventi moderati da Angela La Rotella, dirigente dell’area a cui afferiscono le biblioteche di Ateneo.

Hanno preso la parola la Prorettrice Laura Montanaro, il Direttore Generale Vincenzo Tedesco, il professor Antonio De Rossi – coordinatore del Masterplan, il professor Juan Carlos De Martin – già Delegato del rettore alla Cultura e Comunicazione, il professor Sergio Pace – Referente del Rettore per le Biblioteche e gli archivi storici di Ateneo, Dottoressa Concetta Di Napoli – Dirigente della Direzione Progettazione, Edilizia e Sicurezza.

Il Rettore Guido Saracco ha dichiarato: “Ringrazio tutti coloro che hanno lavorato a questo straordinario progetto, e tutti i colleghi bibliotecari che hanno continuato a garantire il servizio tra mille disagi e difficoltà. Credo che questo spazio rappresenti un regalo non solo per la comunità politecnica, ma per tutto il territorio”.

A partire da un’indagine svolta attraverso sondaggi tra gli studenti e incontri con il personale bibliotecario, il progetto – che rivede completamente anche gli impianti tecnologici e gli elementi di comfort acustico e luminoso – si è concluso oggi con la riapertura dei locali.

Con un quadro economico complessivo di 1,4 milioni di euro e lavori che hanno riguardato circa 1.000 mq, l’intervento aumenta le postazioni di studio del 65%, portandole da 80 a 132, garantendo inoltre la presenza di spazi flessibili come la “gradonata”, che può diventare un’area eventi per una cinquantina di persone – spazio che finora non esisteva tra le sale di Ateneo.

Il progetto riorganizza inoltre tutti gli uffici dell’area, prima divisi su due piani, razionalizzandone gli ambienti per garantire maggior fruibilità, vivibilità e spazi di servizio e darà la possibilità di ospitare migliaia di volumi in librerie aperte per la libera consultazione, permettendo di volta in volta la valorizzazione di una selezione dei volumi più interessanti e delle nuove acquisizioni.

Per far conoscere la nuova biblioteca a studenti e studentesse dal 20 al 24 novembre si terrà “A tutto volume!”, una kermesse di incontri, spettacoli e musica, che prevede ogni mattina la colazione gratuita con musica e teatro in biblioteca con la Compagnia teatrale Potenziali Evocati Multimediali PEM e l’accompagnamento degli studenti musicisti e musiciste del Politecnico; la discussione su “Sex and the climate: Quello che nessuno vi ha ancora spiegato sui cambiamenti climatici” con l’autore, Stefano Caserinil’intervento del direttore del Museo del Cinema Domenico De Gaetano dal titolo The world of Tim Burton al Museo Nazionale del Cinemaun dialogo sulle Donne in STEAM con Giulia Carla Bassani e Virginia Benzi, l’incontro con il Museo della Fantascienza “MuFant” sulla Protofantascienza; il concerto live con  Videoart di Diego Random – per finire venerdì con l’aperitivo delle ore 18,30.

Non rispettano i domiciliari: tre arresti a Torino

Nell’ambito dei servizi di controllo del territorio effettuati nella zona Nord della città, i poliziotti dell’UPGSP, del Comm.to di P.S. Barriera Milano e di Madonna di Campagna hanno individuato e tratto in arresto tre persone per evasione.

Nel primo caso si tratta di una cittadina italiana di 47 anni: la donna era stata collocata attorno alle 14.45 agli arresti domiciliari a seguito di una rapina; attorno alle 18 la stessa veniva vista e bloccata presso l’INS di via Conte di Roccavione dal personale addetto all’antitaccheggio, poiché intenta a mettere all’interno della propria borsa dei generi alimentari. Al sopraggiungere delle Volanti dell’UPGSP sul posto, la trentasettenne, priva di documenti, declinava false generalità, verosimilmente al fine di sottrarsi alle proprie responsabilità. La conoscenza del territorio ha condotto i poliziotti al domicilio della donna, ove veniva recuperato il documento di identità della stessa, ed era possibile pervenire alla sua reale identità. La trentasettenne è stata dunque arrestata per evasione.

Alcune ore prima, un cittadino italiano di 36 anni è stato controllato da una Volante del Commissariato di P.S. Madonna di Campagna in via Sospello mentre si spostava a bordo della propria auto. L’uomo è stato trovato in possesso di uno zaino di colore nero contenente un passamontagna, dei guanti in lattice, delle fascette ed un taglierino. Gli operatori hanno appurato come il 36enne fosse sottoposto da Maggio 2023 alla misura degli arresti domiciliari presso un comune della provincia, e colpito dal divieto di ritorno nel Comune di Torino. Per lui è scattato l’arresto per evasione e la denuncia in merito al possesso del taglierino.

Infine, nel contesto di un controllo al parco della Confluenza, gli agenti del Commissariato di P.S. Barriera Milano hanno identificato e arrestato per evasione un cittadino marocchino di 20 anni; dai riscontri pervenuti, il giovane è risultato essere sottoposto alla misura degli arresti domiciliari presso l’abitazione di un familiare, misura alla quale si era evidentemente sottratto.

I procedimenti penali si trovano attualmente nella fase delle indagini preliminari, pertanto vige la presunzione di non colpevolezza degli indagati, sino alla sentenza definitiva.

La sfida del fotovoltaico: come è messo il Piemonte?

A oggi in Piemonte, gli impianti fotovoltaici installati nelle imprese manifatturiere, delle costruzioni e del terziario producono 828 GigaWatt. Al 31 dicembre 2022 il Piemonte è la quinta regione italiana per potenza cumulata connessa (1.995 MW) e la quarta per numero di impianti (85.669). Nel 2022 in Piemonte sono stati connessi 15.297 impianti per una potenza di 211 MW.

 

Giorgio Felici (Presidente di Confartigianato Imprese Piemonte): “Senza energia non si produce, non si può essere competitivi, ma per essere competitive le imprese non possono subire i continui aumenti dei costi energetici. Dobbiamo ridurre la dipendenza dall’approvvigionamento delle energie fossili”.

 

“Cresce il numero dei piccoli imprenditori già impegnati a ridurre l’impatto sui consumi energetici delle proprie attività ma questi sforzi dovranno essere accompagnati da politiche e interventi orientati a conseguire la transizione energetica e ambientale in maniera sostenibile. Inoltre, bisogna ridurre drasticamente la burocrazia e rendere i vari procedimenti più snelli e veloci”.

 

Il nostro Paese resta indietro nella produzione di energia solare a causa di un ritardo e di un approccio errato nello sviluppo del fotovoltaico rispetto ad esempio a Spagna, Francia e Germania. A seguito di questo trend l’Italia, che era al 6° posto nel 2019 per produzione di energia elettrica da fotovoltaico, nel 2023 perde quattro posizioni, scivolando al 10° posto: nel 2020 viene superata dall’Australia, nel 2021 dalla Spagna e nel 2022 dalla Corea del Sud e dal Brasile”. L’allarme lo lancia Giorgio Felici, Presidente di Confartigianato Imprese Piemonte sulla base di una analisi dell’Ufficio Studi che ha elaborato dati dell’IEA (International Energy Agency, Agenzia Internazionale dell’Energia dell’Ocse).

Nel primo semestre del 2023 la produzione di energia solare in Italia è salita del 4,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, ampiamente inferiore al +12,3% della media Ocse e al +13,3% della media dei 27 paesi dell’Unione europea. Nel lungo periodo l’Italia conferma il minore dinamismo: tra il 2019 e il 2023 (ultimi dodici mesi a giugno) la crescita della produzione è del 77% nei 27 Paesi dell’Ue; nel dettaglio la produzione solare cumula un aumento del 160% in Spagna, del 77,5% in Francia, del 32,7% in Germania ma si ferma al +18,7% in Italia.

A oggi in Piemonte, gli impianti fotovoltaici installati nelle imprese manifatturiere, delle costruzioni e del terziario producono 828 GigaWatt. Con questo dato il Piemonte si piazza al quarto posto dopo la Lombardia (1.572 GigaWatt), l’Emilia-Romagna (1.096 GigaWatt) e il Veneto (1.021 GigaWatt).

Diventa, quindi, strategico puntare sullo sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili, tra cui proprio il fotovoltaico, soprattutto nelle attività produttive.

“Il contributo della nostra Regione è importante – prosegue Felici  ma non basta. A fronte di prezzi dell’elettricità per un’impresa italiana che sono superiori del 57% rispetto alla media Ue, la necessità di un rafforzamento del sostegno allo sviluppo degli impianti di autoproduzione diventa fondamentale per accrescere la competitività e lo sviluppo delle imprese”.

 

“Senza energia – continua Felici – non si produce, non si può essere competitivi ma per essere competitive le imprese non possono subire i continui aumenti dei costi energetici. Dobbiamo ridurre la dipendenza dall’approvvigionamento delle energie fossili per non subire politiche energetiche esterne e puntare sulle fonti alternative e pulite. In questo, serve uno scatto e un impegno convinto e concreto anche da parte della politica”.

“Abbiamo accettato la sfida di assistere le imprese piemontesi verso una maggiore sostenibilità, peraltro già praticata dai nostri artigiani – prosegue Felici – infatti cresce il numero dei piccoli imprenditori già impegnati a ridurre il consumo energetico delle proprie attività ma questi sforzi dovranno essere accompagnati da politiche e interventi orientati a rafforzare la transizione energetica e la sostenibilità ambientale. Inoltre, bisogna ridurre drasticamente la burocrazia che, ad esempio, per agevolare l’installazione di impianti rinnovabili per imprese e privati è necessario sbloccare gli incentivi, come quelli per favorire l’autoproduzione di energia”.

Va nel verso giusto – conclude Felici – la recente riprogrammazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), con l’inserimento di REPowerEU, nel quale il capitolo Transizione verde-Settore produttivo, finanziato con 6,2 miliardi di euro, include 1,5 miliardi per il credito di imposta a sostegno degli investimenti in impianti di autoproduzione di energia da fonti rinnovabili nelle imprese. Si conferma, anche nello sviluppo dell’energia green, la rilevanza strategica del PNRR che, in un contesto di politica fiscale ‘prudente’ e del caro-tassi che sta spiazzando i processi di investimento delle imprese, rimane l’asse di intervento pubblico in grado di sostenere la crescita ed evitare di scivolare in recessione”.

Da una rilevazione di Confartigianato Imprese, emerge come lo scorso anno il caro-energia sia costato alle piccole imprese italiane ben 23,9 miliardi di euro, con un’incidenza del 6,1% sul valore aggiunto prodotto e un maggior onere del 47,5% rispetto ai prezzi della media dell’Eurozona. Attualmente, nel nostro Paese, i prezzi al consumo di elettricità rimangono superiori del 90% rispetto a quelli del 2019, a fronte del + 42,4% registrato nei Paesi Ue.

I dati sul fotovoltaico in Piemonte

Secondo i dati Terna di fonte Gaudì pubblicati dall’associazione Italia Solare, al 31 dicembre 2022 il Piemonte è la quinta regione italiana per potenza cumulata connessa (1.995 MW) dopo Lombardia, Puglia, Emilia-Romagna e Veneto. E la quarta per numero di impianti (85.669) dietro la Lombardia, il Veneto e l’Emilia-Romagna.

Nel 2022 in Piemonte sono stati connessi 15.297 impianti per una potenza di 211 MW.

“Ritiro sociale”, un fenomeno che colpisce soprattutto giovani uomini

Offrire aiuto e supporto ai giovani che vivono tutto il giorno reclusi nella propria stanza con la sola compagnia di smartphone e computer. È quanto si propone il Gruppo Abele con il Progetto 9 ¾, illustrato in cONSIGLIO REGIONALE – Commissione Sanità, presieduta da Alessandro Stecco, nel corso dell’audizione richiesta da Diego Sarno (Pd).

Secondo i dati disponibili più recenti, il progetto si occupa di 105 persone nel Torinese: l’80% sono maschi, l’età media è di 20 anni (il più giovane ha 13 anni, il più anziano 33) e 29 sono i minorenni. Allo stato attuale, 43 non lavorano e non studiano, 38 hanno ripreso a frequentare la scuola, 11 l’hanno abbandonata, per 3 ci sono progetti di reinserimento scolastico, 4 lavorano, 2 svolgono corsi di formazione professionale, di 4 si sono perse le tracce.

“Nel 2020 abbiamo ottenuto il Premio Feltrinelli, conferito dal Presidente della Repubblica e assegnato a ‘imprese di alto valore morale e umanitario’ – hanno spiegato la coordinatrice Milena Primavera e l’educatore Marco Fanton – siamo partiti nel giugno 2020 e abbiamo scelto questo nome pensando al binario immaginario di Harry Potter, che nella saga è visibile solo ai maghi. Un modo per rappresentare la voglia dei ragazzi di fidarsi e di rischiare, di abbattere il muro della solitudine, che appare invalicabile, per riappropriarsi di una dimensione di vita più autentica e vera”.

“Il progetto mira, con la collaborazione delle famiglie, a creare reti con i servizi pubblici e privati – dalla Neuropsichiatria infantile del Regina Margherita ai servizi di psicologia e psichiatria, dai servizi sociali alle scuole e alle associazioni presenti sul territorio torinese – per costruire relazioni capaci di ‘rimettere in moto’ interessi e passioni attraverso la terapia, laboratori e attività che permettano ai ragazzi di ricominciare a socializzare con i coetanei e a riprogettare il proprio futuro”.

“Il fenomeno – hanno aggiunto – non riguarda solo la fascia giovanile ma può colpire anche chi frequenta le scuole elementari e gli over 30. I campanelli d’allarme, nei casi più comuni, sono tanti: il rifiuto di andare a scuola, il progressivo diradarsi dei contatti sociali, l’inversione del ciclo sonno-veglia, la connessione costante con il mondo virtuale. Si tratta di persone che non possono essere definite pigre, svogliate o asociali perché hanno molti interessi, spesso una vena artistica, e desidererebbero avere una vita sociale”.

Sono intervenuti, per richieste di approfondimenti, diversi consiglieri.

Rispondendo al vicepresidente Andrea Cane (Lega), Primavera e Fanton hanno sottolineato che “calcolare quanti possano essere i casi in Piemonte non è semplice, anche perché non di rado le famiglie chiedono aiuto dopo anni”.

Sarno (Pd) hanno spiegato che il costo del progetto è di 180 mila euro, interamente coperti dal Premio Feltrinelli, e impegna tre operatori.

Con Silvana Accossato (Luv) hanno convenuto sul fatto che l’eventuale stipula di protocolli d’intesa con enti e associazioni agevolerebbe i rapporti con molteplici realtà.

Francesca Frediani (M4o – Up) hanno risposto che l’isolamento è un fenomeno trasversale, che colpisce indistintamente persone appartenenti a tutti i ceti sociali.

Rispondendo, infine, al presidente Stecco hanno sottolineato la necessità di un approccio multidisciplinare, evidenziando però che la sanità pubblica non prevede al momento interventi di professionisti e l’attivazione di percorsi educativi a domicilio.

 

foto di Clàudio Emanuel tratta da Pexels.com

Si è conclusa con numeri da fiera internazionale Tutto Mele

Si è conclusa con numeri da fiera internazionale Tutto Mele a Cavour, pochi km da Torino per una grande fiera nel nome della mela.
Frutto indispensabile sulle nostre tavole, l incontro con i coltivatori di questo frutto non è  solo importante per conoscerne  la  professionalità ma l amore e l’ attenzione con cui curano e studiamo l evolversi delle piante. Qui abbiamo trovato anche i frutti bollinati che in città costano il triplo.. Attenzione alla natura e alle nostre radici, con il confronto di prodotti ed espositori da tutta Italia.
Musica e buon vino per un gran finale in attesa della prossima edizione .

GABRIELLA DAGHERO

Iannò, Torino Libero Pensiero: “Dopo due anni ‘revisione’ alla Giunta Lo Russo”

“Ci lamentavamo dei cinque anni dell’Amministrazione pentastellata e credevamo che il capoluogo piemontese avesse toccato il fondo. Ci siamo sbagliati, l’Amministrazione Lo Russo pare stia portando al termine l’opera di decadimento della città con il vuoto cosmico di programmazione e visione del futuro. Il rappresentante del centro sinistra torinese insieme alla sua squadra si è comportato peggio di Cimabue. Ma gli va riconosciuto un grande merito, sa essere un gran affabulatore, apparire in interviste quotidianamente piene di paroloni e con tale convinzione al fine di confondere l’interlocutore. Vedi “agenda digitale, innovazione urbana, sostenibilità ambientale,  mobilità urbana sostenibile, servizi per l’inclusione e l’innovazione sociale e per la rigenerazione urbana” tutti punti della campagna elettorale, ma di cosa stiamo parlando?

Intanto, dobbiamo fare la conta dei danni e delle ire dei torinesi. Ad iniziare agli attacchi al verde pubblico (vedi corso Belgio e parco del Meisino) e contemporaneamente abbiamo dovuto fare i conti con una giungla cittadina.

L’aumento di tutto ciò che si poteva aumentare, in ultimo il biglietto Gtt e i parcheggi nelle strisce blu, azienda che si trova con un debito monstre e di piano industriale non se ne parla e una metropolitana part time con l’eterno problema delle scale mobili sempre ferme.

Sul piatto tante altre cose su cui non si lavora. Una mobilità sempre più caotica, evviva le piste e le corsie ciclabili, anziani, bambini tutti sulle due ruote, giusto per mettere sempre più in difficoltà la viabilità urbana e senza contare le eterne buche, mai riparate.

La mancanza di un piano adeguato per i senza tetto, che hanno preso ormai la loro residenza in ogni dove.

Le periferie sempre più degradate, una città dei grandi eventi ereditati dalla precedente Giunta e una manifattura sempre più in fuga (in ultimo il Goethe Institute).

Per non parlare del proseguimento del Sistema Torino con le nomine nelle posizioni apicali di società pubbliche, società partecipate e fondazioni culturali, sempre e solo di una certa ideologia, ovviamente.

Il problema mai risolto delle anagrafi con le carte d’identità e i cambi di residenza da incubo, come una roulette russa.

Torino sempre meno attrattiva e con una fuga in avanti di tante aziende, a proposito Sindaco di Stellantis ne vogliamo parlare, o facciamo finta che sia definitivamente chiusa?

L’elenco potrebbe risultare lungo e noioso, ma un punto va aggiunto, notizia di questi giorni. I disagi delle mense scolastiche, con i bambini costretti, loro malgrado, a fare lo sciopero del panino, praticamente sono state toccate tutte le fasce di età della popolazione.

Sarebbe, forse, ora di scendere dal piedistallo, visto che il suo gradimento è sceso nella 47^ posizione della classifica dei sindaci e un buon bagno di umiltà nell’affrontare i problemi della città per cui è stato eletto. Auguri per l’altra metà del mandato, sperando non sia peggio di questa!

 

Pino IANNO’ Torino Libero Pensiero

 

Dalla Regione servizi per bambini e animali domestici sul posto di lavoro

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«BABY ROOM» e «PET HUB» AZIENDALI: DAL PIEMONTE PARTE LA RIVOLUZIONE CULTURALE DEL BENESSERE DEI LAVORATORI
Arriva il primo stanziamento per sostenere l’attivazione di servizi per bambini e animali domestici sul posto di lavoro. Un milione di euro per aiutare le Piccole e medie imprese nell’attivazione di queste opportunità destinate ai dipendenti. Il presidente Cirio e l’assessore Caucino: «Il nostro obiettivo è chiaro: contribuire a creare le migliori condizioni per conciliare la vita professionale con quella personale e famigliare. Si tratta di un ulteriore, fondamentale passo di un percorso di welfare aziendale già intrapreso dalla Regione e che è nostra volontà coltivare e far crescere»
“Il Piemonte ingrana la quarta sul fronte del benessere dei lavoratori”. E’ stato infatti pubblicato, su iniziativa dell’assessore regionale alla Famiglia, Chiara Caucino, un nuovo bando per la promozione del welfare aziendale, focalizzato sulla conciliazione tra vita lavorativa con quella personale e famigliare. 
Il bando è funzionale, infatti, alla realizzazione, da parte delle Piccole e medie imprese (in Piemonte se ne contano circa 11mila) di un intervento di «Attivazione di servizi di Baby room e Pet hub sul posto di lavoro». Ovviamente si tratta di un primo passo, che però, nelle intenzioni della giunta, va nella giusta direzione e dovrà essere esteso nel prossimo futuro.
«Contribuire alla conciliazione tra la vita professionale e quella famigliare dei lavoratori è per noi una priorità, per questo abbiamo deciso di sostenere con questo primo stanziamento le aziende che investono sul benessere sul luogo di lavoro con la possibilità di attivare spazi per i figli dei dipendenti, da usare in caso di necessità, e anche luoghi per la custodia degli animali, durante l’orario di lavoro», dichiara il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio
La spesa prevista per questo innovativo e importate intervento è infatti di un milione di euro, (finanziati  con fondi PR FSE plus 2021-2027) e sosterrà progetti innovativi per la creazione di «Baby room» e «Pet hub »direttamente nei luoghi di lavoro.
Questi spazi dedicati, le «Baby Room» offriranno a chi lavora la possibilità di conciliare gli impegni professionali con la cura dei propri figli in situazioni di necessità, garantendo un ambiente sicuro e attrezzato. Contestualmente, i «Pet Hub» forniranno servizi di custodia per gli animali domestici, alleviando lo stress legato alle responsabilità di cura degli animali durante l’orario di lavoro.
Il bando è aperto alle PMI con sede legale o unità operativa in Piemonte. Sia in forma singola che in forma associata tramite Associazioni Temporanee di Imprese. 
«L’iniziativa – spiega Caucino – è parte integrante della strategia regionale del Piemonte per migliorare il welfare aziendale ed il benessere dei lavoratori, mira a favorire un ambiente lavorativo più inclusivo e a promuovere la conciliazione tra vita privata e professionale. La Regione si impegna a sostenere progetti che, oltre a offrire benefici individuali, contribuiscano al progresso sociale generale, promuovendo una maggiore parità di opportunità e una migliore qualità della vita per l’intera comunità».
Per ulteriori informazioni e per presentare domanda, è possibile consultare la documentazione ufficiale del bando sul sito web della Regione Piemonte all’indirizzo:

Omaggio della Sala Rossa a Ernesto ferrero

In apertura della seduta odierna, il Consiglio comunale ha osservato un minuto di silenzio in ricordo di Ernesto Ferrero, editore, scrittore e critico letterario, nonché direttore del Salone Internazionale del Libro dal 1998 al 2016, deceduto il 31 ottobre scorso. “La sua scomparsa ” ha commentato la presidente del Consiglio comunale Maria Grippo, dopo averne ripercorso il brillante itinerario “rappresenta una grande perdita non soltanto per Torino, la città della quale era figlio, ma per l’intero panorama nazionale della cultura e dell’editoria“.

Suicidio assistito, presidio Luca Coscioni

Dalle ore 9:30 di domani 7 novembre l’Associazione Luca Coscioni terrà un Presidio davanti al Consiglio Regionale, Via Lascaris 9 (Ingresso consiglieri), in vista della votazione prevista intorno alle 10,30 sull’ammissibilità della proposta di legge regionale di iniziativa popolare LIBERI SUBITO, denominata “Procedure e tempi per l’assistenza sanitaria regionale al suicidio medicalmente assistito ai sensi e per effetto della sentenza n. 242/2019 della Corte Costituzionale”. Nell’ambito delle competenze delle Regioni, la proposta di legge mira a definire ruoli, tempi e procedure delineate dalla Corte Costituzionale attraverso una sentenza immediatamente esecutiva, ferma restando l’esigenza di una legge nazionale che elimini le discriminazioni tra malati ad oggi sussistenti.

L’Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica, tramite il Comitato Promotore Piemonte, il 28 Agosto scorso ha depositato presso la sede del Consiglio Regionale del Piemonte, oltre 11.300 firme, in luogo delle ottomila previste, di cittadini iscritti nelle liste elettorali per l’elezione del Consiglio Regionale del Piemonte. Hanno sottoscritto l’iniziativa 31 sindaci e abbiamo raggiunto quasi 600 comuni della Regione.

La presente proposta è stata dichiarata ammissibile dai Consigli Regionali di Veneto, Emilia Romagna, Toscana, Abruzzo e Friuli Venezia Giulia e dalla Commissione di Garanzia piemontese.

“In mancanza di risposte complete ed in tempi certi – si legge in una lettera inviata dal Comitato Promotore ai consiglieri regionali -, i pazienti corrono il rischio di subire un veloce peggioramento delle proprie condizioni cliniche che, come nel caso sopra esposto, verranno privati definitivamente del diritto di scegliere sul proprio fine vita, costretti ad affrontare un’agonia contro la propria volontà, come capitato ad esempio a Sibilla Barbieri, cui è stato negato l’accesso alla morte volontaria assistita nonostante fosse in possesso dei requisiti stabiliti dalla Corte Costituzionale nella sentenza Cappato/Antoniani, e a Federico Carboni, conosciuto inizialmente come “Mario”, malato tetraplegico marchigiano, il primo paziente che, nel giugno 2022, ha potuto accedere alla morte volontaria medicalmente assistita solo a seguito di un iter durato oltre 22 mesi dall’inoltro della sua richiesta all’azienda sanitaria, plurime diffide e messe in mora e la proposizione di ben due ricorsi cautelari d’urgenza.

Suicidio assistito: +Europa a Torino davanti a Palazzo Lascaris

“PRESENTI AL PRESIDIO DI MARTEDÌ 7 NOVEMBRE IN DIFESA DELLA PROPOSTA DI LEGGE “LIBERI SUBITO” SOTTOSCRITTA DA 11.000 CITTADINI PIEMONTESI”

Martedì 7 Novembre ore 9.30 saremo presenti davanti Palazzo Lascaris con l’Associazione Luca Coscioni, promotrice della proposta di legge “Liberi Subito” sul suicidio medicalmente assistito, e con tutti coloro che vorranno manifestare in difesa dell’ammissibilità di un’iniziativa che ha raccolto più di 11.000 firme dei cittadini piemontesi. Proprio a quell’ora il Consiglio Regionale voterà infatti l’ammissibilità della legge che ha già superato il vaglio della Commissione di Garanzia. È una proposta di legge che non aggiunge nessun diritto ma detta tempi certi per un diritto già esistente, come da sentenza 242/2019 della Corte Costituzionale (detta anche sentenza Cappato/Antoninani) e che quindi rientra a pieno titolo nel novero delle competenze sanitarie in capo alle Regioni. Saremo lì per dare forza ai consiglieri regionali che dovranno votare l’ammissibilità della proposta.