ilTorinese

Design, tessile, food: “giovani cervelli” protagonisti grazie alle Città creative Unesco

 AL VIA IL PIANO DELLA REGIONE PIEMONTE «GIOVANI, CREATIVITA’ E INNOVAZIONE» RIVOLTO AGLI STUDENTI DELLE SCUOLE SUPERIORI

L’assessore Chiarelli: «Un progetto che valorizza il protagonismo delle nuove generazioni»

Le Città Creative UNESCO del Piemonte – Torino, Alba e Biella – coinvolgeranno gli studenti delle scuole superiori in mini start-up, con l’obiettivo di sviluppare progetti innovativi che si sfideranno in un contest finale che decreterà le idee migliori. È questo il cuore del progetto «Giovani, creatività, innovazione: un processo di capacity building in Piemonte»approvato ieri dalla giunta regionale su proposta dell’assessore alla Cultura e alle Politiche giovanili del Piemonte Marina Chiarelli.

Il percorso è partito sotto l’impulso della Regione, che ha invitato le tre città riconosciute dall’Unesco a unire le forze, per sviluppare un progetto condiviso, con impatto diretto sul territorio. Dopo una fase di lavoro e confronto, il piano è stato riformulato in tre tappe principali: una prima fase di formazione nelle scuole (maggio-settembre 2025), la creazione delle mini start-up a scopo educativo (dicembre 2025-maggio 2026), e un contest conclusivo che premierà i tre progetti migliori, con la successiva rendicontazione delle attività (giugno-dicembre 2026).

Ogni città svilupperà un percorso legato al proprio settore di eccellenza:

  • Torino, con il progetto «La creatività si fa strada», coinvolgerà le classi del triennio degli istituti tecnici/professionali legati al design.
  • Alba si concentrerà sull’enogastronomia, in collaborazione con gli istituti specializzati in enologia e arte culinaria.
  • Biella, con «Creatività & futuro», punterà sull’ambito tessile, coinvolgendo gli studenti del terzo e quarto anno delle scuole superiori locali.

«Con questo progetto vogliamo dare ai giovani del Piemonte un’occasione concreta per mettersi in gioco e sviluppare la loro creatività culturale, partendo dai settori identitari e d’eccellenza del nostro territorio, per cui siamo riconosciuti in tutto il mondo – dichiarano l’assessore Chiarelli, il presidente del Piemonte Alberto Cirio e il vicepresidente della Regione Elena Chiorino –. Le Città creative Unesco del Piemonte uniranno forze e competenze per accompagnare gli studenti in un percorso concreto e stimolante, che mette insieme formazione, idee e territori. La cultura diventa così un motore reale di crescita e partecipazione attiva per le nuove generazioni».

Merlo: Centro, in Italia non si è mai nascosto in una ‘tenda’

“Il progetto politico del Centro, da solo o in un’alleanza, ha un ruolo e una funzione solo se è
politicamente protagonista. Se, invece, si riduce ad essere una ‘tenda’, come pensa e spera l’ex
comunista Bettini o un semplice orpello da esibire, è destinato ad essere del tutto irrilevante e
marginale. Il compito e il ruolo dei cattolici popolari e dei cattolici sociali è, oggi, proprio quello di
rafforzare ‘la politica di centro’ da un lato e di far sì che quel progetto sia nuovamente
determinante all’interno delle coalizioni o in un percorso autonomo. Il Centro, nel nostro paese,
non appartiene alla cultura della ‘tenda’ o del rifugio. Non a caso chi lo sostiene arriva, e del tutto
legittimamente, dalla tradizione comunista e di sinistra”.

On. Giorgio Merlo
Presidente nazionale ‘Scelta Cristiano Popolare’.
Roma 22 7 2025

E’ di scena MOV Summer Festival 2025

Musica, spettacolo e cultura: ritornano le grandi serate estive di “Mondovicino Outlet Village”

Dal 24 luglio al 14 agosto

Mondovì (Cuneo)

Segnatevi ben bene la data: giovedì 24 luglio (ore 21, stesso orario per tutti gli spettacoli con ingresso gratuito), piazza Centrale di “Mondovicino Outlet Village” a Mondovì (Cuneo). Sarà la grande Ivana Spagna (da Valeggio sul Mincio, in passato “Spagna” e basta) ad aprire la rassegna del “MOV Summer Festival” che da giovedì 24 luglio a giovedì 14 agosto tornerà a trasformare  “Mondovicino” in un palcoscenico a cielo aperto con cinque serate dedicate alla musica italiana e al più vario intrattenimento, con ospiti di rilievo e un programma fatto su misura per tutte le generazioni.

Icona intramontabile della “musica pop” italiana e internazionale, con oltre 30milioni di dischi venduti e una carriera che l’ha portata dalle “piste dance” europee alle “colonne sonore Disney”, Spagna è certamente una delle cantanti più versatili e amate dal pubblico più eterogeneo. Non poteva esserci dunque scelta migliore dell’affidare a lei il testimone della lunga “staffetta” che, anche quest’anno, impegnerà il monregalese “Mondovicino” nel clou della stagione estiva. Dopo il successo planetario di “Easy Lady” e “Call Me”, che l’ha consacrata anche nel mercato anglosassone, Ivana Spagna ha saputo reinventarsi “in italiano” con hit emozionanti come “Gente come noi” e “Siamo in due”. E forse pochi sanno che ha perfino scritto ed interpretato l’inno della squadra del cuore, il “ChievoVerona Calcio”. Lo show a Mondovicino sarà, come sempre, un viaggio musicale tra energia e sentimento, per cantare e ballare sulle note che hanno segnato un’epoca.

Classe 2006, fra le voci emergenti del panorama canoro nazionale e vincitrice dell’edizione 2024 di “Amici”, sarà invece la vigevanese Sarah Toscano a salire sul palco, nella serata di giovedì 31 luglio. Il suo primo EP ha subito scalato le classifiche, grazie anche ai singoli “Touché” e “Sexy Magica” , mentre la sua partecipazione al “Festival di Sanremo 2025” con “Amarcord” (classificatosi al 17° posto e in seguito al 19° della classifica “Top Singoli” fino alla certificazione di “disco d’oro”) l’ha ufficialmente consacrata tra i nuovi talenti della musica italiana. A Mondovì porterà l’energia del suo primo tour, già sold out nelle principali città.

A seguire. Dalla musica allo spettacolo più vario e spassoso. Ecco allora, venerdì 1° agosto un appuntamento originale e sorprendente: ParalleleBipedi a confronto” , il talk show condotto dal mitico comico cabarettista cantautore attore e scrittore spezzino Dario Vergassola , talk giunto alla sua quarta edizione. Nessun dubbio: sarà una serata tutta fuori dagli schemi, un mix di ironia, pensiero e spettacolo, ispirata – con spirito giocoso – all’imprevedibilità e al “trionfo dell’irregolarità” delle “bocce quadre”, tradizione ludica locale che a Mondovì attira centinaia di persone a giocare sotto i portici del centro. Vedere per credere. E per ridere!

E dopo il Vergassola? Udite, udite: giovedì 7 agosto sarà la volta di un vero personaggio cult della storia della musica e dell’intrattenimento italiano, il leggendario (anche lui non aspetta più i settanta!) Claudio Cecchetto . Produttore discografico, dj, conduttore radiofonico e televisivo (inventore di “Radio Deejay” e più volte conduttore del “Festival di Sanremo”), nonché scopritore di artisti come Gerry Scotti, Jovanotti, Fiorello, Max Pezzali e Amadeus, Cecchetto torna dietro alla consolle con il suo “Deejay Show” , uno spettacolo in cui musica, immagini e aneddoti si fondono in un racconto travolgente attraverso quarant’anni di “cultura pop”. Dagli Anni ‘70 alla “Dance 2000”, passando per momenti cult come “Gioca Jouer” , il pubblico sarà invitato a cantare, ballare e rivivere le stagioni più esuberanti della musica italiana. Dimenticando che intanto gli anni (quelli “più esuberanti”) per molti, purtroppo, se ne sono andati.

Ed eccoci, al “gran finale”. Giovedì 14 agosto sarà una serata tutta dedicata alla comicità targata Zelig” . Tre volti storici del celebre cabaret televisivo saliranno sul palco del “MOV Summer Festival” per un Ferragosto all’insegna delle risate: Gianluca Fubelli , in arte “Scintilla”, con il suo umorismo grottesco e surreale, Franco Neri , torinese doc e “calabrese nell’anima”, e Marco Marzocca , maestro del “nonsense” e della parodia, il celebre “Ariel” di “Zelig”, collaboratore domestico filippino di Claudio Bisio. Un mix esplosivo di sketch e battute per concludere il festival con leggerezza e allegria.

Si ricorda ancora che, durante le serate, i negozi e i punti food di “Mondovicino” resteranno aperti per permettere ai visitatori di vivere il “Villaggio” anche dopo lo spettacolo, tra shopping, musica e convivialità.

g.m.

Nelle foto: Ivana Spagna; Dario Vergassola; Claudio Cecchetto (Ph.Giovanni Gastel)

Lavori in corso Sebastopoli fino a fine agosto

La carreggiata Sud di corso Sebastopoli, da corso Siracusa a via Lima, sarà chiusa  martedì 22 luglio e fino alla fine del mese di agosto, per consentire lo svolgimento in sicurezza dei lavori di rinnovo della rete di teleriscaldamento da parte di Iren.

Su ambo i lati del medesimo tratto di corso Sebastopoli, tra corso Siracusa e via Lima, sarà in vigore il divieto di sosta con rimozione forzata dei veicoli.
Da via Lima al civico 253 di corso Sebastopoli sarà istituito un doppio senso alternato per residenti e fruitori di passi carrai.
I veicoli provenienti da Nord non potranno svoltare a sinistra dalla carreggiata Ovest di corso Siracusa verso corso Sebastopoli, così come non sarà possibile la svolta a destra in corso Sebastopoli dalla carreggiata Est e dal controviale Est di corso Siracusa. Chi percorrerà corso Sebastopoli in direzione Est dovrà obbligatoriamente svoltare a destra o a sinistra prima del tratto interessato dai lavori.

Durante l’esecuzione dei lavori le linee 17 – 55 – 62 – 1442 – 1085 del trasporto pubblico verranno deviate.  Per le variazioni di percorso è possibile consultare il sito di GTT all’indirizzo https://www.gtt.to.it/cms/percorari/urbano .

Musei Reali, un cantiere di cultura. Investiti oltre 28 milioni per i restauri

INTERVENTI DI  RIQUALIFICAZIONE, ACCESSIBILITÀ E INNOVAZIONE

Presentato lo stato di avanzamento dei cantieri 

Nel Salone delle Guardie Svizzere di Palazzo Reale si è svolto un incontro dedicato all’aggiornamento sullo stato di avanzamento dei numerosi cantieri attivi e in fase di avvio all’interno dei Musei Reali. Gli interventi spaziano dal restauro e dalla messa in sicurezza degli edifici storici alla riqualificazione degli spazi esterni, includendo la cancellata di Piazzetta Reale, la Corte d’Onore, la facciata nord di Palazzo Reale, il Bastion Verde nei Giardini Reali, le volte del Teatro Romano e le sale di rappresentanza della residenza sabauda.

I lavori, sostenuti da un investimento complessivo superiore a 28 milioni di euro, sono finanziati dal Ministero della Cultura, dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), da fondazioni bancarie e da iniziative Art Bonus.

Mario Turetta, Direttore delegato dei Musei Reali di Torino, ha dichiarato:
“Questi interventi non rappresentano solo un investimento nel patrimonio culturale, ma un impegno verso la comunità, l’accessibilità, la sostenibilità e l’innovazione. Il 2025 è un anno di grande trasformazione per i Musei Reali, con cantieri visibili e partecipati, all’insegna della trasparenza e del coinvolgimento del pubblico. Grazie alla sinergia tra fondi pubblici e sostegno privato, restituiamo alla città e al Paese uno dei complessi museali più estesi e significativi d’Europa, pronto ad accogliere cittadini, turisti e nuove generazioni”.

Restauri e riqualificazioni in corso

Gli interventi interessano quasi l’intero complesso museale, dal Palazzo Reale ai Giardini, seguendo un itinerario che include spazi esterni, aree di accoglienza e percorsi di visita.

Il punto di partenza ideale è la storica cancellata di Pelagio Palagi, oggetto di un intervento di manutenzione straordinaria da 400.000 euro, con rilievo tridimensionale, diagnosi dello stato di conservazione, consolidamento e restauro delle statue equestri dei Dioscuri.

La Corte d’Onore è oggetto di lavori da oltre 800.000 euro per la chiusura del porticato e la riqualificazione delle aree di accesso. Gli interventi, ispirati ai disegni ottocenteschi delle vetrate oggi scomparse, migliorano il comfort e l’accoglienza dei visitatori. L’area è coinvolta anche in un ampio progetto che ha già riguardato biglietteria, bookshop e servizi.

La facciata nord di Palazzo Reale, rivolta verso il Giardino Ducale, ha beneficiato di un primo intervento da oltre 1 milione di euro. I nuovi fondi (oltre 1 milione) permetteranno il completamento del restauro dei torrioni laterali.

Nei Giardini Reali è in programma la rifunzionalizzazione del Bastion Verde, un’antica struttura cinquecentesca. Finanziato da più enti, l’intervento prevede il restauro, l’adeguamento per l’accessibilità e la destinazione dell’edificio a centro informativo, spazio per eventi, laboratori e bookshop a tema giardini.

Biblioteca Reale, Armeria, Galleria Sabauda e Appartamenti Reali

Alla Biblioteca Reale, i lavori (500.000 euro dal PNRR) sono volti all’accessibilità, con l’eliminazione delle barriere architettoniche e un nuovo accesso ai caveaux sotterranei che custodiscono, tra gli altri, i disegni di Leonardo da Vinci. Parte dei fondi è destinata alla digitalizzazione del patrimonio librario (oltre 90.000 immagini).

Il rifacimento del sistema fognario nei depositi e la sistemazione esterna nel Giardino di Levante sono sostenuti da ulteriori finanziamenti, completando l’intervento con il ripristino delle scaffalature.

L’Armeria Reale, grazie a 900.000 euro del PNRR, è interessata da un progetto di efficientamento energetico, miglioramento climatico e valorizzazione dell’illuminazione. Due locali nella Torre Ormea ospiteranno parte della collezione in deposito, con arredi specializzati per una migliore conservazione.

Nella Sala degli Staffieri dell’Appartamento di rappresentanza, a partire dall’autunno inizierà un intervento integrale finanziato dalla Legge 190/2014: restauro di soffitti, fregi, arredi, parati e del lampadario centrale. Gli arazzi raffiguranti le “Storie di Enea” saranno restaurati in un cantiere aperto al pubblico.

Grazie al progetto “Adotta un ritratto”, si sono conclusi i lavori su pavimenti e lampadari della Galleria del Daniel. Il programma “Take Care” ha invece interessato gli appartamenti nobiliari con interventi conservativi su decorazioni, lampadari e marmi della terrazza Birago. Proseguiranno i lavori su Bastioni, Giardini Bassi, Scalone d’Onore e Cappella Regia.

Alla Galleria Sabauda si stanno completando i riallestimenti iniziati nel 2023, con nuove didascalie e restauri. In occasione del quattrocentesimo anniversario della morte del Moncalvo, saranno esposte due sue grandi tele acquisite nel 2025 con fondi ministeriali.

Area Archeologica e Serre Reali

Il grande successo di pubblico seguito all’apertura dell’area archeologica della Basilica del Salvatore ha motivato l’avvio di un nuovo progetto: collegare con un percorso museale continuo i resti del Teatro Romano alla Manica Nuova, trasformando ambienti sotterranei finora inaccessibili in spazi visitabili con impiantistica moderna e allestimenti dedicati, incluso un omaggio ad Alfredo D’Andrade.

È inoltre in corso il ripristino parziale della copertura del Padiglione Territorio del Museo di Antichità (55.000 euro) e si sta valutando un piano di efficientamento energetico.

Con un investimento ministeriale straordinario da 1.450.000 euro, sono partiti lavori su impianti elettrici, informatici, antincendio e videosorveglianza, con la razionalizzazione delle sale controllo.

Le Serre Reali: un nuovo polo per servizi e cultura

Tra le operazioni più strategiche spicca il cantiere delle Serre Reali. I padiglioni dei Giardini Reali inferiori, un tempo sede del Museo di Antichità, saranno trasformati in un nuovo centro polifunzionale per il pubblico e le attività interne. Grazie ai fondi CIPE (12 milioni) e al contributo della Fondazione Compagnia di San Paolo (880.000 euro), le Serre saranno rinnovate architettonicamente e tecnologicamente, per ospitare spazi espositivi, depositi climatizzati, laboratori, sale eventi, aule didattiche e aree dedicate al verde.

foto di copertina Giuliano Berti

Il 28 luglio apre la seconda canna del Frejus

Il 28 luglio sarà attiva  la seconda canna del traforo del Fréjus di 12,87 km. Grazie alla galleria il flusso e la sicurezza del traffico tra Italia e Francia saranno sicuramente migliori. L’opera si rivela ancora più utile con la chiusura del traforo del Monte Bianco dal 1° settembre per  ben 15 settimane. La galleria favorita una circolazione separata tra le direzioni di marcia, evitando gli incroci tra i veicoli e aumentando così la sicurezza

Marcello Soleri a 80 anni dalla morte

IL COMMENTO di Pier Franco Quaglieni
Ottant’anni fa moriva a Torino Marcello Soleri, ministro del tesoro in carica dal 4 giugno 1944. Era già stato ministro delle Finanze e della Guerra, parlamentare liberale vicino a Giolitti fino al 1928 quando il fascismo lo dichiarò decaduto. Ho ripubblicato le sue memorie nelle edizioni di “Libro aperto”  di Antonio Patuelli,  stampato con prefazione di Luigi Einaudi nel  1949 dall’editore Einaudi che non rimise  più in circolazione il libro.
Soleri è stato ricordato oggi a Cuneo e verrà ricordato da chi scrive in settembre ed ottobre a Torino, a Cuneo e a Roma insieme alla pronipote Olimpia Soleri e a Enrico Morbelli, presidente della Famija Piemonteisa della Capitale. Nel 1945 se la malattia non lo avesse stroncato a 63 anni, era considerato il vero leader del rifondato Pli. Lui non aveva ceduto al fascismo come tanti liberali e vide anche i limiti dell’ Aventino. Soleri ministro della Guerra aveva predisposto il decreto dello stato di assedio per impedire manu militari la Marcia su Roma. Il re non firmò, anzi chiamò al governo Mussolini che cercò in tutti i modi di circuire inutilmente  Soleri che riconosceva come valoroso combattente nella Grande Guerra, ufficiale volontario nel corpo degli Alpini, decorato di medaglia d’argento al Valor  Militare. Esiste a Cuneo il  suo diario di guerra su cui scrisse Umberto Levra tanti anni fa un bel saggio. Perché Soleri è stato dimenticato innanzi tutto dal partito liberale che dal 1976 eleggeva a Cuneo il ministro Raffaele Costa? Non ci vuole molta fantasia per rispondere. Ma anche i vari  Altissimo e Zanone non hanno mosso un dito per lui. Qualche discorso celebrativo a Cuneo lasciandolo schiacciato dalla figura di Giolitti. Le scorribande pseudo storiche del preside di  Saluzzo hanno fatto il resto per relegare Soleri ad epigono di Giolitti. Tutti gli antigiolittiani hanno riservato oblio a Soleri perché lo statista piemontese per il suo rigore morale contraddiceva alla vulgata salveminiana del “ministro della mala vita”.
Soleri concluse la sua vita, lanciando il prestito nazionale del 1945 che salvò  la lira. Nel 1945 Soleri era ministro ed Einaudi venne da lui nominato governatore della Banca d’ Italia.
Oggi questi ricordi sono appannati, ma il Centro “Pannunzio” farà in modo che gli studiati silenzi e i meditati  oblii, come disse il mio amico Prunas, siano superati e venga garantita adeguata giustizia storica ad un grande piemontese che ebbe il rigore di Sella e di Lanza, ma anche la lungimiranza di Cavour.

Bartoli: “Ambiente, rifiuti e PFAS: il Piemonte rafforza il proprio impegno”

Nasce l’Osservatorio Permanente Regionale

Incontro con il Consorzio SCS: “Spunti utili per migliorare la gestione dei rifiuti in tutto il Piemonte”

La Regione Piemonte intensifica il proprio impegno sui temi ambientali, con particolare attenzione al contrasto ai PFAS, alla qualità della raccolta differenziata e alla gestione sostenibile del ciclo integrato dei rifiuti urbani. Si tratta di ambiti prioritari per la salute pubblica e la tutela dell’ecosistema, oggi al centro di numerosi interventi regionali.

PFAS: una minaccia invisibile ma diffusa
Le sostanze poli- e perfluoroalchiliche (PFAS), impiegate in molti processi industriali e presenti in materiali di uso quotidiano, rappresentano una delle emergenze ambientali più rilevanti a livello nazionale ed europeo. In Piemonte, l’ARPA ha rilevato la presenza di PFAS in concentrazioni variabili nei bacini fluviali del Po, della Dora Baltea, del Tanaro e in alcuni sottobacini industriali del Torinese, Novarese e Vercellese. In particolare, una campagna condotta nel 2023 ha evidenziato valori sopra i limiti raccomandati in almeno 18 punti di monitoraggio su 61.

Per affrontare in modo strutturale il problema, la Regione Piemonte ha predisposto:
• la creazione di un Osservatorio Tecnico Permanente sui PFAS, con il compito di coordinare i monitoraggi, raccogliere i dati e supportare la definizione di interventi urgenti;
• la mappatura regionale delle fonti di rischio, con particolare attenzione a pozzi, acquedotti, aree industriali dismesse e corsi d’acqua;
• la collaborazione con ARPA, Asl e Istituto Superiore di Sanità per l’aggiornamento del Piano Regionale di Prevenzione in ambito ambientale e sanitario;
• l’introduzione di limiti più restrittivi per le acque potabili, anticipando le direttive europee che entreranno pienamente in vigore nel 2026.

“L’Osservatorio, che relazionerà mensilmente la Commissione Ambiente sulle sue attività – commenta Sergio Bartoli (Lista Civica Cirio Presidente PML), presidente della V Commissione Ambiente del Consiglio regionale –, rappresenta un caposaldo importante per la valutazione dell’impatto che i PFAS hanno sulla popolazione: l’inizio degli screening sui cittadini a Spinetta Marengo segna l’avvio di una serie di iniziative volte alla tutela dell’ambiente e soprattutto della popolazione, perché la produzione non prevalga sulla salute”.

Il tema PFAS è stato affrontato anche in un incontro tra il Consigliere Sergio Bartoli, i vertici della SCS – Società Canavesana Servizi, i Sindaci e Amministratori del Comitato di Controllo Analogo e il Consorzio Canavesano Ambiente. SCS opera nella raccolta e gestione dei rifiuti su un bacino di 47 Comuni tra Ivrea, il Canavese e l’Eporediese.

All’incontro hanno partecipato:
• Calogero Terranova, Presidente di SCS;
• Andrea Grigolon, Direttore Generale SCS;
• Mario Mottino, Sindaco di Candia Canavese e Presidente del Comitato;
• i membri del Comitato: Alessandro Aibino (Vestignè), Alberto Avetta (Cossano Canavese), Alessio Bertinatto (Barone), Luigi Ricca (Bollengo), Patrizia Dal Santo (Ivrea), Riccardo Zannini (Salerano Canavese) e Valerio Camillo Grosso, Presidente del Consorzio Canavesano Ambiente.

Durante il confronto, il Consigliere Bartoli ha illustrato il lavoro della Commissione sul tema dei PFAS, sottolineando la necessità di un approccio coordinato tra Regione, enti locali e gestori ambientali. È stato riconosciuto il valore dell’esperienza della SCS, che con un tasso di raccolta differenziata del 71% rappresenta uno dei modelli più efficaci del Piemonte settentrionale, in grado di coniugare efficienza operativa e attenzione al territorio.

“Ho trovato un interlocutore preparato e attento – commenta Bartoli –. Esperienze come quella della SCS e del Canavese possono fornire spunti utili per migliorare la gestione dei rifiuti in tutto il Piemonte. La sfida ambientale richiede collaborazione continua, trasparenza e impegno comune.”

Tenente Ilaria Censi alla guida delle Fiamme Gialle dell’aeroporto

Il Tenente Ilaria Censi è il nuovo comandante della Compagnia della Guardia di Finanza di Caselle Torinese.  L’ufficiale subentra al Capitano Andrea Parisi che, dopo tre anni alla guida del Reparto, ha lasciato il comando per andare a ricoprire un importante incarico al Nucleo di polizia economico-finanziaria di Palermo…

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Caselle, il tenente Ilaria Censi alla guida delle Fiamme Gialle presso l’aeroporto

La Torino calcistica è in stallo: ambizioni in pausa e mercato vissuto come fastidio

Nella Torino del pallone si respira un clima di rassegnazione. Da una parte e dall’altra, il mercato non è più il terreno delle grandi idee o delle scommesse coraggiose, ma una pratica burocratica, quasi seccante, da chiudere col minimo sforzo. La progettualità lascia spazio all’improvvisazione, e ogni passo falso viene giustificato con formule vaghe o con un’irritazione fuori luogo.
Le promesse si fanno, ma restano lì, sospese in un limbo fatto di frasi generiche e attese infinite. I rinforzi non arrivano? Nessun problema, tanto “non erano davvero obiettivi”. Il tifoso, però, non è cieco né sprovveduto: vede le occasioni perse, i ripieghi mal camuffati e la mancanza di visione a medio termine.
Chi guida dovrebbe dare risposte, non offendersi. E invece si preferisce il silenzio o, peggio, la permalosità. Il risultato è sotto gli occhi di tutti: un’estate piatta, povera di idee e ricca solo di giustificazioni. In una città che ha fatto la storia del calcio italiano, il minimo sindacale non può più bastare.

Enzo Grassano